UNITA' ORGANIZZATIVA VETERINARIA PROBLEMI SANITARI IN MATERIA DI PRODUZIONE ED IMMISSIONE SUL MERCATO DI CARNI FRESCHE

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1 UNITA' ORGANIZZATIVA VETERINARIA PROBLEMI SANITARI IN MATERIA DI PRODUZIONE ED IMMISSIONE SUL MERCATO DI CARNI FRESCHE Rendicontazione attività Anno 2009

2 INDICE 1. DATI GENERALI DI MACELLAZIONE 2 2. PROVENIENZA ANIMALI MACELLATI 5 3. PATOLOGIE SEGNALATE Bovini Idatidosi Cisticercosi TBC Micosi Rogna Suini Leptospirosi Mal Rossino Trichinellosi 15 5 ANIMALI ESCLUSI DALLA MACELLAZIONE E CARCASSE OGGETTO DI SEQUESTRO Bovini Suini 19 1

3 1 DATI GENERALI DI MACELLAZIONE 1 DATI GENERALI DI MACELLAZIONE Sono stati acquisiti ed elaborati i dati inerenti tutti i macelli aventi maggiore capacita produttiva e una parte di macelli a ridotta capacità (ex impianti a capacità limitata), i risultati sono riportati nelle tabelle da 1 a 4. Alcuni impianti di macellazione sono esclusivamente adibiti ad una singola specie mentre altri operano su più specie animali. Complessivamente sono stati elaborati i dati inerenti la quasi totalità dei capi macellati per le specie di maggiore interesse per le segnalazione delle patologie in sede ante e post mortem (97% dei suini e 92% dei bovini macellati in Lombardia nel corso dell anno 2009). Tabella 1 BOVINI anno 2009 ASL N Macelli Vacche Manze Vitelloni Tori Vitelli Totale %ASL BG ,4 BS ,9 CO ,3 CR ,2 LC ,3 LO ,6 MN ,4 MI ,8 MI ,7 MB ,7 PV ,8 VA ,7 VC ,1 TOTALE ,0 % categoria/totale 40,9 11,3 26,2 0,8 20,

4 1 DATI GENERALI DI MACELLAZIONE Tabella 2 - SUINI anno 2009 ASL N Macelli Grassi Scrofe Magroni Lattonzoli Totale % ASL BG ,2 BS ,3 CO ,4 CR ,5 LC ,2 LO ,9 MN ,8 MI ,5 MI ,8 PV ,0 VA ,3 TOTALE % categoria/totale 92,1 2,9 2,5 2,

5 1 DATI GENERALI DI MACELLAZIONE Tabella 3 - EQUINI anno 2009 ASL N Macelli Equini Puledri Totale % ASL BG ,3 BS ,1 CO ,2 CR ,1 LC ,4 MN ,4 PV ,1 VA ,3 VC ,2 TOTALE % categoria/totale 96,8 3,2 100 Tabella 4 - OVICAPRINI anno 2009 ASL N Macelli Ovicaprini Agnelli Capretti Totale % ASL BG ,0 BS ,7 CR ,3 LC ,4 MN ,2 VA ,4 TOTALE % categoria/totale 72,8 27,

6 2 PROVENIENZA ANIMALI MACELLATI 2 PROVENIENZA ANIMALI MACELLATI Relativamente alla provenienza degli animali inviati al macello (tabelle da 5 a 8), risulta che il 95,3% dei bovini (100% per la categoria vitelli), il 67,4% degli equini, il 99,2% dei suini e il 99% degli ovicaprini macellati proviene dalla Lombardia e altre Regioni del Nord Italia e sottoposti quindi a trasporti di durata limitata. Tale fatto riduce le situazioni di stress degli animali causate da una notevole durata dei trasporti al macello, favorendo quindi il rispetto del benessere animale durante il trasporto Tabella 5 categoria e provenienza BOVINI macellati - anno 2009 PROVENIENZA Vacche Manze Vitelloni Tori Vitelli Totale % CentroSud Italia ,6 Lombardia nord Italia ,3 U.E Paesi terzi ,1 TOTALE Tabella 6 - provenienza SUINI macellati - anno 2009 PROVENIENZA Grassi Scrofe Magroni Lattonzoli Totale % CentroSud Italia ,1 Lombardia nord Italia ,2 U.E Paesi terzi ,7 TOTALE

7 2 PROVENIENZA ANIMALI MACELLATI Tabella 7 provenienza EQUINI macellati - anno 2009 PROVENIENZA Equini Puledri Totale % CentroSud Italia ,0 Lombardia nord Italia ,4 U.E Paesi terzi ,6 TOTALE Tabella 8 - provenienza OVICAPRINI macellati anno 2009 PROVENIENZA Ovi-caprini Agnelli capretti Totale % Centro Sud Italia ,0 Lombardia nord Italia ,0 U.E Paesi terzi ,0 TOTALE

8 3 PATOLOGIE SEGNALATE 3 PATOLOGIE SEGNALATE Relativamente alle patologie segnalate, si illustrano i dati maggiormente significativi per le specie bovina e suina. Per le specie equina e ovi-caprina non sono pervenute segnalazioni di rilievo. 3.1 Bovini Dato il consistente numero dei capi macellati, risulta interessante l individuazione del riscontro delle patologie relativamente alla categoria ed alla provenienza dei capi. Dalla tabella n.9 risulta evidente la prevalenza di patologie relative ad animali provenienti dalle regioni centro meridionali dell Italia. La quasi totalità delle patologie si rinvengono nelle vacche. Tabella 9 patologie e provenienza bovini - anno 2009 PROVENIENZA BOVINI Pat. Vacche Pat. Manze Pat. Vitelloni Pat. Tori Pat. Vitelli Pat. Totale % PAT. / TOTALE PAT. % PAT. / TOT CAPI Lombardia-Nord Italia ,3 0,1 Centro-Sud ,2 10,8 UE-Paesi Terzi ,5 0,1 PATOLOGIE TOT ,4 % PATOLOGIE - CATEGORIA 96,2 2,0 1,3 0,2 0,3 100 Le segnalazioni di patologie in bovini provenienti dalla Lombardia e Nord Italia riguardano lo 0,1% degli animali macellati mentre in quelli provenienti dal Centro-Sud Italia, raggiungono un valore del 10,8%, seppure in modo variabile nei diversi impianti anche per l esiguità dei capi macellati in alcuni di essi. 7

9 3.1 Bovini 3 PATOLOGIE SEGNALATE Tabella 10 - Patologie bovini provenienti dal Centro Sud Italia - anno 2009 N. macello ASL Totale capi macellati Idatidosi Cisticercosi TBC BSE Totale patologie % patologie/ tot capi macellati centro sud 253M MN ,0 263M MI ,2 833M BS ,3 1806M CR ,2 2270M LO ,3 R915K MN ,0 TOTALE ,9 % su TOTALE 10,6 0,1 0,1 0,0 10,9 Nei bovini provenienti da allevamenti del centro sud, macellati negli impianti identificati nella tabella 10, sono stati segnalati, oltre ai casi di idatidosi (10,63%), anche 20 casi di cisticercosi (0,13%) e 19 casi di TBC (0,12%) non rilevati nell ambito di operazioni di risanamento per tubercolosi. Nella tabella 11 sono messe a confronto le segnalazioni delle patologie più frequentemente riscontrate rispetto alla provenienza e categoria dei bovini macellati. 8

10 3.1 Bovini 3 PATOLOGIE SEGNALATE Tabella 11 - principali patologie e provenienza bovini anno 2009 PATOLOGIA PROVENIENZA CATEGORIA VACCHE MANZE VIT.ONI TORI VITELLI TOT % su capi macellati stessa provenienza Lomb Nord It ,1 IDATIDOSI Centro Sud It ,6 U.E. Paesi terzi 9 9 0,1 Lomb Nord It ,0 CISTICERCOSI Centro Sud It ,1 U.E. Paesi terzi ,0 Lomb Nord It ,0 MICOSI Centro Sud It 0 - U.E. Paesi terzi 0 - Lomb Nord It 2 2 0,0 ROGNA Centro Sud It 0 - U.E. Paesi terzi 0 - SARCOSPO- RIDIOSI Lomb Nord It 5 5 0,0 Centro Sud It 0 - U.E. Paesi terzi 0 - Lomb Nord It 0 - BSE Centro Sud It 1 1 0,0 U.E. Paesi terzi 0 - TBC - no risanamento Lomb Nord It ,0 Centro Sud It ,1 U.E. Paesi terzi 0 - TOTALE

11 3.1 Bovini 3 PATOLOGIE SEGNALATE Idatidosi Risulta notevolmente diffusa nei bovini provenienti dal Centro Sud Italia, (10,6% degli animali macellati della medesima provenienza), mentre per i bovini provenienti dalla Lombardia e Nord Italia le segnalazioni sono in linea rispetto i valori riscontrati gli scorsi anni. Nella seguente Tabella 12 sono riportate, suddivise per provincia, le segnalazioni di idatidosi relative ad allevamenti della Lombardia (come ultima provenienza dell animale risultante dalla documentazione di scorta, indipendentemente dall effettiva origine o precedenti spostamenti del capo), del nord-italia, del centro-sud Italia e di altri Paesi UE/ Terzi. Tabella 12 Idatidosi bovina anno 2009 Vacche Manze Vitelloni Tori Vitelli Totale Idatidosi bovina in Lombardia BG BS CO 2 2 CR LC 2 2 LO MI MN PV 6 6 SO 6 6 VA 2 2 TOTALE Idatidosi bovina altre regioni nord Italia EMILIA ROMAGNA FRIULI V.G PIEMONTE

12 VALLE D'AOSTA 1 1 TRENTINO A.A VENETO TOTALE Idatidosi bovina altre regioni centro-sud Italia ABRUZZO BASILICATA LAZIO MARCHE MOLISE 3 3 PUGLIA SARDEGNA TOSCANA 6 6 UMBRIA TOTALE Idatidosi bovina U.E - Paesi Terzi SLOVACCHIA 1 1 SLOVENIA 7 7 UNGHERIA 1 1 TOTALE L idatidosi assume un importanza economica non trascurabile anche per i provvedimenti di sequestro e distruzione di organi e visceri interessati. L eliminazione degli organi interessati e la segnalazione delle lesioni al Servizio Veterinario dell ASL competente sull allevamento rappresentano un importante strumento per la prevenzione di tale malattia, limitando tra l altro l ulteriore diffusione del parassita nell ambiente. 11

13 3.1 Bovini 3 PATOLOGIE SEGNALATE Cisticercosi La cisticercosi, pur con differenza di riscontri, non sembra altrettanto significativamente legata a particolari provenienze dei bovini rispetto all idatidosi. Si è potuto rilevare una notevole variabilità di riscontro tra diversi impianti di macellazione, anche per le stesse categorie di bovini macellati. La patologia risulta diagnosticata con relativa frequenza all ispezione post mortem; in particolare nella categoria vacche sono state effettuate 213 segnalazioni, secondo un trend in costante diminuzione (685 casi registrati nel 2005, 501 nel 2006, 508 casi nel 2007 e 441 casi nel 2008). Sporadici i casi segnalati nei vitelloni (13 casi nel 2009, 15 casi del 2008, 27 casi del 2007e 17 del 2006) e nelle manze (30 casi nel 2009, 16 casi nel 2008, 5 casi del 2007 e 14 del 2006). In queste categorie la patologia può assumere una notevole importanza economica per il trattamento di congelazione cui devono essere sottoposte le carni per poter essere destinate al consumo umano, con conseguente deprezzamento commerciale. Nella Tabella 13 sono riportate, suddivise per provincia di provenienza dei capi macellati, le segnalazioni di lesioni parassitarie riferibili a Cisticercus bovis nella muscolatura striata di bovini (tipica la localizzazione cardiaca) di allevamenti lombardi. Tabella 13 - Cisticercosi bovina in allevamenti Lombardia anno 2009 Provincia allevamento Cisticercosi bovina Vacche Manze Vitelloni Tori Vitelli Totale BG BS CO 1 1 CR LO 5 5 MI MN PV 7 7 VA 2 2 TOTALE

14 3.1 Bovini 3 PATOLOGIE SEGNALATE TBC La tabella 11 evidenzia la provenienza dei bovini in cui sono state riscontrate lesioni anatomo patologiche riferibili alla TBC per animali macellati al di fuori di piani di risanamento. Sono stati riscontrati n. 8 casi in animali provenienti da 8 allevamenti situati nelle regioni del Nord Italia e 19 casi in bovini provenienti da 12 allevamenti del Centro Sud Italia Micosi Segnalati 22 casi di micosi da bovini provenienti da 21 distinti allevamenti (13 vacche, 3 manze e 6 vitelli) in soli 3 impianti di macellazione. In considerazione della possibile trasmissione all uomo durante le fasi di allevamento, scarico, stabulazione e macellazione dei bovini, si ribadisce una particolare attenzione alla visita ante-mortem e la segnalazione di tutti i casi riscontrati Rogna Segnalati 2 casi in vitelloni in 2 impianti di macellazione. In considerazione della possibile trasmissione all uomo durante le fasi di allevamento, scarico, stabulazione e macellazione dei bovini, si ribadisce una particolare attenzione alla visita ante-mortem e la segnalazione di tutti i casi riscontrati. 13

15 3.2 Suini 3 PATOLOGIE SEGNALATE 3.2. SUINI I dati generali di macellazione sono già stati riportati nella tabella 2. Relativamente alla provenienza degli animali (tabella 6) si può notare come, su un totale di suini macellati, solo (0,1%) provengono dal centro-sud Italia, a fronte di del 2008 (0,3%), del 2007 (0,5%) e del 2006 (0,2%). Sono invece i suini provenienti dalla UE e Paesi terzi (0,7%) a fronte di del 2008 (0,5%), del 2007 (1,2%) e del 2006 (1%). Oltre il 99% dei suini macellati negli impianti della Regione Lombardia risulta proveniente da allevamenti della Lombardia e nord Italia. Le macellazioni, come per gli anni precedenti, risultano essere concentrate in alcuni grandi impianti delle ASL di Mantova e Cremona (91,2% dei suini macellati pari a capi). Il 92% di tutti i suini macellati interessano la categoria dei suini grassi da macello. La tabella 2 evidenzia inoltre come negli impianti delle due ASL citate e in altri impianti della ASL di Bergamo e Milano 2 siano stati macellati il 97% di tutti i suini macellati in Lombardia nel corso del 2009 ( ). Delle scrofe macellate nel corso dell anno, (99,6%) sono state macellate in 15 impianti delle ASL di CR, BG e LO. Dei magroni macellati nel 2009, (96%) sono stati macellati in 9 impianti delle ASL di BG, CR e LO. Dei lattonzoli macellati nel 2009, (98,2%) sono stati macellati in 3 impianti delle ASL di BG, CR e LO. Le segnalazioni di patologie, pervenute da 6 impianti di macellazione, sono riassunte nella seguente tabella 14: Tabella 14 - Patologie suini anno 2009 ASL Suini macellati Mal rosso Idatidosi Leptospirosi Brucellosi Cisticercosi Tot. patologie % per impianto MN ,0 CR ,1 CR ,0 MN ,9 MN ,3 MN ,4 TOTALE ,4 TOTALE GENERALE ,3 14

16 3.2 Suini 3 PATOLOGIE SEGNALATE Leptospirosi Dai dati riportati, a conferma degli anni precedenti, risulta che il 94,3% delle segnalazioni sono riferibili a leptospirosi. Le lesioni sono state rilevate in suini provenienti da 20 allevamenti della Lombardia, 3 dell Emilia Romagna e 3 del Veneto Mal Rossino Sono 857 i casi di lesioni riferibili al Mal Rossino riscontrati in sei macelli, di cui 10 casi in sede ante-mortem e 847 in sede di post-mortem. In soli due macelli sono state effettuate segnalazioni a seguito di ispezione antemortem. Ciò potrebbe essere dovuto sia alla minore evidenza di lesioni tipiche rispetto al passato sia all efficacia delle modalità ispettive ante mortem attuate in relazione all entità delle macellazioni, alle strutture e al personale a disposizione per la corretta esecuzione delle operazioni. In particolare, l adeguata formazione e responsabilizzazione del personale addetto allo scarico e alla stabulazione degli animali, in grado di fornire un supporto operativo al veterinario ufficiale, risulta fondamentale nel caso di impianti con elevata entità di macellazione Trichinellosi A conferma dei dati degli anni precedenti non vi sono state segnalazioni di positività nella ricerca di Trichinella spp., in impianti riconosciuti. 15

17 4 ANIMALI ESCLUSI DALLA MACELLAZIONE E CARCASSE SEQUESTRATE 4 ANIMALI ESCLUSI DALLA MACELLAZIONE E CARCASSE SEQUESTRATE 4.1. Bovini La tabella 15 prende in esame gli animali esclusi dalla macellazione all ispezione ante mortem e le carcasse oggetto di sequestro totale all ispezione post mortem. Anche in questo caso, a conferma ulteriore dei dati emersi negli anni precedenti, i provvedimenti riguardano in percentuale estremamente significativa la categoria vacche, mentre nelle altre categorie di bovini la percentuale di esclusione è molto minore. Senza considerare sequestri e distruzioni parziali di carcasse, visceri e frattaglie - non considerati nel presente piano disposto in attuazione della Circolare 44/SAN/ risulta che l 1,77 % delle vacche inviate al macello è stato escluso totalmente dalla catena alimentare a seguito dei provvedimenti attuati dal veterinario ufficiale al macello in sede di ispezione ante e post mortem. Tabella 15 - Bovini esclusi dalla macellazione e carcasse oggetto di sequestro anno 2009 Vacche % (vacche) Manze Vitelloni Tori Vitelli Totale % su totale Totale macellati Animali esclusi dalla macellazione , ,3 Carcasse oggetto di sequestro , ,6 Totale esclusi dalla catena alimentare , ,8 % esclusi per categoria 1,8 0,3 0,2 0,3 0,2 0,8 Relativamente alle cause che hanno comportato l esclusione dal consumo umano sono disponibili ulteriori dettagli riportati nelle tabelle 16 e 17. La principale causa di esclusione dalla macellazione è data dagli animali deceduti durante il trasporto (88%); le condizioni fisiopatologiche degli animali inviati al macello - eventualmente associate a gravi situazioni di tossiemia e/o setticemia - ne hanno causato in altri casi il decesso in stalla di sosta o l abbattimento ai fini del benessere animale. 16

18 4 ANIMALI ESCLUSI DALLA MACELLAZIONE E CARCASSE SEQUESTRATE Tabella 16 - Cause esclusione dalla macellazione bovini - anno 2009 Cause esclusione macellazione Reg. (CE)854/2004 Vacche Manze Vitelloni Tori Vitelli Totale % Abbattuti per benessere animale Deceduti durante trasporto Deceduti stalla di sosta All.I, sez.iv, capo IX, lett. F, punto Totale esclusi da macellazione In relazione al sequestro totale delle carcasse disposto dai veterinari ufficiali, la successiva tabella 17 riporta le principali cause di tali provvedimenti che risultano essere: 33,2% dei sequestri si riferiscono a carcasse provenienti da animali affetti da una malattia generalizzata, quali setticemia, piemia tossiemia o viremia generalizzata 25,1% dei sequestri si riferiscono a carcasse di animali che presentavano lesioni costituenti un pericolo per la salute pubblica o per gli animali o comunque non idonee al consumo umano; 18,6% dei sequestri si riferiscono a carcasse con carni che presentano alterazioni fisiopatologiche, anomalie della consistenza, dissanguamento insufficiente o anomalie organolettiche; 12,9% dei sequestri si riferiscono a carcasse le cui carni contengono residui o contaminanti; 8,1% dei sequestri si riferiscono a carcasse di animali cachettici. 17

19 4 ANIMALI ESCLUSI DALLA MACELLAZIONE E CARCASSE SEQUESTRATE Tabella 17 - Cause sequestro totale carcasse bovini anno 2009 cause di sequestro totale carcasse Reg. (CE)854/2004 Vacche Manze Vitelloni Tori Vitelli Totale % Carcasse di animali nelle quali l ispezione post mortem ha rivelato lesioni che indichino un infezione acuta da brucellosi ,5 Carcasse provenienti da animali affetti da una malattia generalizzata, quali setticemia, piemia, tossiemia o viremia generalizzata ,2 Carcasse di animali infestate diffusamente da cisticercosi 3 3 0,1 Animali morti prima della macellazione, nati morti, abortiti o macellati prima dei 7 giorni di età ,3 Carcasse di animali cachettici ,1 Carcasse di animali che presentavano lesioni costituenti un pericolo per la salute pubblica o per gli animali o comunque non idonee al consumo umano ,1 Carcasse di animali nelle quali l ispezione post mortem ha rivelato lesioni tubercolari ,3 Carcasse con carni che presentano alterazioni fisiopatologiche, anomalie della consistenza, dissanguamento insufficiente o anomalie organolettiche ,6 Carcasse le cui carni contengono residui o contaminanti ,9 Totale carcasse sequestrate

20 4 ANIMALI ESCLUSI DALLA MACELLAZIONE E CARCASSE SEQUESTRATE 4.1. Suini La macellazione di categorie diverse dai suini grassi influisce significativamente sui dati degli animali esclusi dalla macellazione e delle carcasse oggetto di sequestro. La percentuale dei provvedimenti adottati rispetto ai suini macellati, come evidenziato nella tabella 18, differisce in modo significativo per categoria: lo 0,07% nei suini grassi, lo 0,57% per la categoria scrofe, il 2,37% nei magroni e il 2,77% dei suini macellati nella categoria lattonzoli. Tabella 18 - Suini esclusi macellazione e carcasse oggetto di sequestro anno 2009 Grassi Scrofe Magroni Lattonzoli Totale % Totale macellati Animali esclusi macellazione Carcasse oggetto di sequestro Totale esclusi da consumo umano % esclusi da consumo umano per categoria 0,07 0,57 2,37 2,77 0,21 Considerato che la macellazione di scrofe, magroni e lattonzoli avviene quasi esclusivamente in alcuni impianti specializzati è evidente che la percentuale di esclusione dal consumo umano di suini e carcasse presso gli stessi impianti risulta essere notevolmente più elevata. Le principali cause di esclusione dal consumo umano sono riportate nella tabella 19 : il 65% è dovuta ad animali deceduti durante il trasporto ed il 34% ad animali deceduti in stalla di sosta. Tabella 19 - Cause esclusione macellazione suini anno 2009 Cause esclusione macellazione Reg. (CE)854/2004 Grassi Scrofe Magroni Lattonzoli Totale % Abbattimento benessere animale Deceduti durante il trasporto Deceduti nella stalla di sosta Animali affetti da una malattia o una condizione trasmissibile ad altri animali o agli esseri umani o che presentano segni clinici di una malattia sistemica o di cachessia Totale esclusi da macellazione

21 4 ANIMALI ESCLUSI DALLA MACELLAZIONE E CARCASSE SEQUESTRATE La seguente tabella 20 evidenzia le motivazione di sequestro totale delle carcasse suine: 39% dei sequestri si riferiscono a carcasse provenienti da animali affetti da una malattia generalizzata, quali setticemia, piemia tossiemia o viremia generalizzata; 38% dei sequestri si riferiscono a carcasse di animali che presentavano lesioni costituenti un pericolo per la salute pubblica o per gli animali o comunque non idonee al consumo umano; 13% dei sequestri si riferiscono a carcasse di animali cachettici; 4% dei sequestri si riferiscono a carcasse con carni che presentano alterazioni fisiopatologiche, anomalie della consistenza, dissanguamento insufficiente o anomalie organolettiche; 5% dei sequestri si riferiscono a carcasse provengono da animali morti prima della macellazione, o macellati prima dei 7 giorni. Tabella 20 - Cause sequestro totale carcasse suini anno 2009 Cause sequestro totale carcasse Reg. (CE)854/2004 Grassi Scrofe Magroni Lattonzoli Totale % Carcasse provenienti da animali affetti da una malattia generalizzata, quali setticemia, piemia tossiemia o viremia generalizzata Carcasse di animali nelle quali l ispezione post mortem ha rivelato lesioni tubercolari Carcasse di animali nelle quali l ispezione post mortem ha rivelato lesioni che indichino un infezione acuta da brucellosi Carcasse provengono da animali morti prima della macellazione, o macellati prima dei 7 giorni Carcasse di animali cachettici carcasse di animali che presentavano lesioni costituenti un pericolo per la salute pubblica o per gli animali o comunque non idonee al consumo umano Carcasse con carni che presentano alterazioni fisiopatologiche, anomalie della consistenza, dissanguamento insufficiente o anomalie organolettiche Totale carcasse sequestrate

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