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Formazione sul campo: una strategia per implementare le raccomandazioni clinico-assistenziali nella pratica Primo Convegno Triveneto ANIMO 15 MARZO 2013 Castelfranco Veneto Servizio per le Professioni Sanitarie- Ulss 16 Padova Area sviluppo appropriatezza clinico-assistenziale Irene Marin

Obiettivi del progetto indirizzare l attività assistenziale infermieristica verso prestazioni di dimostrata efficacia con dismissione di pratiche inutili/dannose omogeneizzare le modalità di attuazione delle prestazioni infermieristiche, riducendone le difformità nelle varie unità operative razionalizzare l'uso degli specifici dispositivi medici rendere i comportamenti professionali osservabili, misurabili e valutabili agevolare l'inserimento del personale infermieristico e di supporto neoassunto / neoinserito 2

IMPLEMENTAZIONE implementare linee guida clinico assistenziali significa 3

PROCESSO DI IMPLEMENTAZIONE LA DIFFUSIONE PASSIVA DI LINEE GUIDA/ISTRUZIONI OPERATIVE NON MODIFICA I COMPORTAMENTI AGGIORNAMENTO MODIFICA DEI COMPORTAMENTI 4

PROCESSO DI IMPLEMENTAZIONE Fase 1: individuazione delle barriere ( fattori di ostacolo) e dei fattori favorenti Fase 2: rilevazione e misurazione dei fattori di ostacolo Fase 3: pianificazione degli interventi ( Ballini e Liberati,2004) 5

FASI DELLA FORMAZIONE SUL CAMPO a) Analisi del problema b) Individuazione delle soluzioni c) Confronto e condivisione con gli operatori coinvolti sulle soluzioni ipotizzate d) Implementazione del cambiamento e suo monitoraggio e) Valutazione dell impatto del cambiamento 6

Tematiche cliniche principali Prevenzione e trattamento delle lesioni da pressione. Prevenzione delle infezioni correlate all assistenza (igiene delle mani, gestione degli accessi vascolari, gestione del catetere vescicale). 7

FSC Unità Operativa coinvolte 1. Clinica Geriatrica 2. Lungodegenza I 3. Lungodegenza II 4. Geriatria 5. Medicina 6. RSA-NAIS 7. Medicina d urgenza 8. Medicina Fisica e Riabilitativa 9. Chirurgia 10. Neurologia 11. Terapia intensiva 12. Urologia 13. Pronto Soccorso 14. Gruppo Operatorio 15. Sala Gessi 8

FSC - FASE A: Analisi della situazione di partenza Identificazione della dimensione delle problematiche che verranno affrontate (lesioni da pressione e prevenzione delle infezioni correlate all assistenza), per identificare i problemi rilevanti. Indagine sul grado di utilizzo e sulla qualità di compilazione degli strumenti di documentazione infermieristica ( agosto settembre 2010) Indagine su alcune pratiche assistenziali dirette. Analisi delle barriere 9

ANALISI DELLE BARRIERE Barriere / fattori di ostacolo relativi alla struttura Barriere / fattori di ostacolo di natura clinico/assistenziale Barriere / fattori di ostacolo relativi ai professionisti Identificare la tipologia di barriera significa determinare le strategie possibili 10

BARRIERE RELATIVE ALLA STRUTTURA Natura organizzativa insieme delle risorse (umane tecnologiche,materiali e loro utilizzo) Cultura organizzativa è il modo in cui i membri di un organizzazione si comportano e i valori che per essi sono importanti (Shein, 1985) Natura gestionale Natura normativa 11

BARRIERE DI NATURA CLINICA Sono legati alla complessità del paziente Implica la chiarezza e completezza della raccomandazione 12

BARRIERE LEGATE AI PROFESSIONISITI Possono essere di natura Ballini e Liberati cognitivi attitudinali motivazionali inadeguata conoscenza della pratica clinica raccomandata o la non sufficiente competenza ad eseguirla Derivano da un mancato riconoscimento delle conseguenze positive che il cambiamento dovrebbe apportare oppure da una valutazione rischi/benefici errata Sono legati ai rapporti tra professionisti ed emergono quando i individuo percepisce che il contesto non è favorevole al cambiamento oppure non è in grado di incidere sul cambiamento 13

FSC -FASE B: Individuazione delle soluzioni - Analisi dei dati raccolti. - Adattamento e contestualizzazione delle istruzioni operative aziendali. - Pianificazione delle formazione per il gruppo di supporto. 14

FSC- FASE C: Identificazione di possibili soluzioni e rispettive modalità di attuazione. Condivisione dei dati emersi dall analisi della situazione di partenza. Costruzione di una base comune di conoscenze in relazione ai metodi e agli strumenti utilizzati per trasferire le evidenze scientifiche nel contesto di pratica lavorativa. Costruzione una base comune di conoscenze in relazione alle tematiche cliniche prese in considerazione. Pianificazione delle strategia di implementazione del cambiamento. 15

FSC - FASE D: Implementazione del cambiamento e suo monitoraggio Metodologie utilizzate : Incontri formativi Audit clinici feedback Discussione casi clinici Remindes Leader/esperti clinici...

FSC FASE E: Valutazione dell impatto del cambiamento PRESENTAZIONE DATI Monitoraggio aderenza raccomandazioni AUTOVALUTAZIONE INTERNA AL LETTO DEL PAZIENTE OSSERVATORE ESTERNO + INFERMIERE INTERNO novembre dicembre 2011 17

FSC FASE E: Valutazione dell impatto del cambiamento Schede di valutazione del rischio di LdP compilate / casi inclusi 2010 Norton La presenza complessiva delle schede di valutazione del rischio era pari a 96%-100% nel 57% delle unità operative Nelle rimanenti unità operative la percentuale di compilazione oscillava tra 0% e 53% Nel complesso la percentuale di schede reperite ammontava al 76.3% (165/216) 2011 Autovalutazione interna Braden La presenza complessiva delle schede di valutazione del rischio era pari al 100% nel 75% delle unità operative Nelle rimanenti unità operative (25%) la percentuale di compilazione oscillava tra 25% e 89.3% Nel complesso la percentuale di schede reperite ammontava al 92.6% (113/122) 18

FSC FASE E: Valutazione dell impatto del cambiamento Numero di schede di monitoraggio LdP compilate / numero di pazienti con LdP Numero di schede di monitoraggio compilate in modo completo / Numero di schede di monitoraggio analizzate 2010 2011 Autovalutazione interna La presenza complessiva delle schede di monitoraggio era pari a 80% Per quanto riguarda l accuratezza di compilazione, nessuna scheda risulta compilata in modo completo. La presenza complessiva delle schede di monitoraggio era pari a 98.5% (67 schede presenti su 68 attese) Solo tre unità operative hanno valutato l accuratezza di compilazione: 1) nella prima unità operativa erano state compilate in ogni parte 2 schede su 8 analizzate (25%) 2) nella seconda unità operativa era stata compilata in ogni parte una scheda su 17 analizzate (5.9%) 3) nella terza unità operativa erano state compilate in ogni parte 4 schede su 31 analizzate (12.9%) 19

FSC FASE E: Valutazione dell impatto del cambiamento MOBILIZZAZIONE DOCUMENTATA 43.4% (43/99) PESO E ALTEZZA ENTRAMBI DOCUMENTATI 21% (25/119) SOLO PESO DOCUMENTATO 69.7% (83/119) SOLO ALTEZZA DOCUMENTATA 0% (0/119) NON DOCUMENTATO PESO E/O ALTEZZA 9.2% (11/119) INGESTA REGISTRATE (sul totale dei casi e non su pazienti selezionati) 31.9% (38/119) 20

FSC FASE E: Valutazione dell impatto del cambiamento Al letto del paziente Osservatore esterno + infermiere/oss interno NUMERO SDS / PAZIENTI A RISCHIO 100% (111/111) SDS FUNZIONANTI / SDS POSIZIONATE 100% (111/111) SDS CORRETTAMENTE PROGRAMMATE* / SDS FUNZIONANTI * in base a tipologia paziente 93.7% (104/111) 1 STRATO SOLO LENZUOLO COTONE 0.9% (1/111) 1 STRATO SOLO TELO COTONE 42.3% (47/111) 2 STRATI LENZUOLO COTONE + CERATA (NO PANNO) 0% (0/111) 2 STRATI TELO COTONE + CERATA (NO PANNO) 0.9% (1/111) 2 STRATI TELO COTONE + PANNO (NO CERATA) 49.5% (55/111) 3 STRATI TELO COTONE + CERATA + PANNO 6.3% (7/111) POSIZIONATO ARCHETTO SOLLEVACOPERTE 42.3% (47/111) 21

FSC FASE E: Valutazione dell impatto del cambiamento Numero di schede di monitoraggio CVC compilate / numero di pazienti con CVC Numero di schede di monitoraggio CVC compilate in modo completo / Numero di schede di monitoraggio CVC analizzate 2010 (dati da 15 UO in rilevazione puntuale) A fronte di 38 pazienti portatori di CVC sono state compilate 13 schede di monitoraggio (34%). Rispetto all accuratezza, risultano compilate in modo completo 8 schede su 13 (62%). 2011 Autovalutazione interna (dati da 2 UO in rilevazione longitudinale) A fronte di 36 pazienti portatori di CVC (PICC compreso) sono state compilate 35 schede di monitoraggio (97.2%). Rispetto all accuratezza, risultano compilate in modo completo 10 schede su 36 (27.7%). Valutato anche rimozione del dispositivo (non valutato nel 2010) 22

FSC FASE E: Valutazione dell impatto del cambiamento Al letto del paziente Osservatore esterno + infermiere interno RILEVAZIONI EFFETTUATE SU 27 PAZIENTI RICOVERATI IN 3 UNITA OPERATIVE DISPOSITIVO 6 CVC e 21 CVP con 10 INFUSIONI SOSPESE La medicazione appare in buono stato? ben adesa 26/27 pulita 22/27 Adeguata modalità di fissaggio? 26/27 E documentata la data di inserimento (CVP)? 19/20 E documentata la data di medicazione (CVC)? 1/1 (vedere risultati schede di monitoraggio) INFUSIONI SOSPESE : adeguata modalità di chiusura dispositivo (connettore o prolunga)? 10/10 LINEE INFUSIVE (INFUSIONI IN CORSO) 21 La linea è correttamente allestita? Sono utilizzati idonei presidi per il fissaggio e il sostegno delle rampe? Utilizzata adeguata modalità di chiusura della linea? E stata registrata la data dell ultima sostituzione della linea? 21/21 presente prolunga di lunghezza adeguata con o senza rubinetto 3/12 21/21 utilizzati tappi di chiusura 9/16 la data è visibile in qualche punto della linea 23

Conclusioni l associazione di tecniche a formare una strategia di implementazione agevola i cambiamenti rispetto l uso di una sola tecnica importante la leadership e come i leader comunicavano le proprie idee ai collaboratori dedicare tempi alla pianificazione delle strategie per affrontare i problemi che potevano sorgere nell implementazione 24

Conclusioni Scegliere interventi mirati relativamente alle proprie barriere Importante è la coerenza tra barriera e tecnica ( barriera di tipo cognitivo formazione) Gli interventi sono finalizzati a modificare il comportamento dei singoli professionisti 25

Impegno orario e crediti attribuiti in fase di accreditamento RUOLO IMPEGNO ORARIO CREDITI Garante 32 8 Esperto 78 23 Capogruppo 201(34) 37 Partecipante 165 (14) 37 26

INTERVENTI DI IMPLEMENTAZIONE Non vi sono bacchette magiche per promuovere il cambiamento Nessun intervento da solo è efficace in tutti i contesti e in tutte le circostanze Grazie per l attenzione 27