BRUXELLES 6 GIUGNO 2012 Chi siamo Il Forum nasce con l assemblea di Firenze il 21 maggio 2011. Il Forum sta raccogliendo le idealità, il lavoro, le esperienze, maturate in tutta Italia negli ultimi 10 anni dai protagonisti coinvolti ed interessati al tema dell agricoltura sociale e ad oggi conta oltre 300 iscrizioni. Aderiscono al Forum le reti nazionali più importanti, che sperimentano da tempo l agricoltura sociale: l AIAB (Associazione Italiana Agricoltori Biologici); il CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità Accoglienza con oltre 250 gruppi, cooperative e comunità di accoglienza); l ALPA l organizzazione dei lavoratori e produttori agricoli di derivazione sindacale; il Consorzio LIBERA TERRA, che gestisce interventi sui terreni confiscati alle mafie. Inoltre in quest ultimo periodo sono nati i forum regionali della Sicilia (oltre 70 adesioni), del Veneto, della Campania, della Lombardia e del Friuli Venezia Giulia. L Attività svolta dal Forum In questo anno il Forum ha elaborato una Carta dei Principi dell Agricoltura Sociale nel nostro Paese, come fonte valoriale di riferimento per gli aderenti, gli operatori economici e culturali.
La Carta dei Principi è frutto di un autonoma elaborazione dei soggetti coinvolti, rappresenta il reale discrimine tra agricoltura sociale e generiche esperienze di multifunzionalità. Il Forum si è posto l obiettivo di relazionarsi in chiave europea, con le esperienze degli altri paesi della U.E., e con la DG Agricoltura e la Rete Rurale Europea. Il Forum intende promuovere Conferenze incontri della Comunità di pratiche dell AS, per favorire lo scambio di informazioni e accompagnare la costruzione di una rete di relazioni. Il confronto con il mondo accademico e scientifico ha inoltre costituito un utile e positivo processo di crescita reciproca e di allargamento degli orizzonti culturali, sociali ed economici di questa esperienza. Cos è per noi l agricoltura sociale L Agricoltura Sociale in Italia si concretizza in quelle pratiche che utilizzano le attività agricole per generare benefici inclusivi e promuovere l inserimento sociolavorativo di soggetti svantaggiati e a rischio di emarginazione (i soggetti di cui all articolo 2, del REGOLAMENTO (CE) N. 2204/2002 DELLA COMMISSIONE del 12 dicembre 2002 e suoi aggiornamenti), nonché lo sviluppo e la coesione sociale delle comunità locali. L agricoltura sociale è una sistema di agricoltura multifunzionale, è probabilmente la prassi innovativa per rilanciare un agricoltura rispettosa dell ambiente e in grado di generare delle politiche di welfare non assistenzialiste con al centro la produzione agricola. L AS risponde pienamente alla crisi degli attuali sistemi di Welfare, realizza un modello d intervento più efficace ed efficiente centrato sul protagonismo della persona e quindi con un più alto grado di sostenibilità economica e ambientale. Definizione di Agricoltura sociale
L AS comprende l insieme di pratiche svolte su un territorio da aziende agricole, cooperative sociali e altre organizzazioni del Terzo Settore che coniugano l utilizzo delle risorse agricole e il processo produttivo multifunzionale a basso impatto ambientale, prioritariamente e progressivamente con metodo biologico, con le attività sociali, finalizzate a generare benefici inclusivi, a favorire percorsi terapeutici, riabilitativi e di cura; a sostenere l inserimento sociale e lavorativo delle fasce di popolazione svantaggiate e a rischio di marginalizzazione, nonché a favorire la coesione sociale, in modo sostanziale e continuativo. Tali attività devono essere realizzate in cooperazione con i servizi socio-sanitari e gli enti pubblici competenti del territorio e sottoposte a verifiche periodiche. L agricoltura sociale è una prassi di sviluppo locale sostenibile socialmente, economicamente ed ecologicamente, in quanto parte dell agricoltura multifunzionale, essa può offrire un ampia gamma di servizi finalizzata a perseguire il benessere dell intera cittadinanza e quindi rispondere ad un più ampio bisogno di politiche di welfare. Pertanto si definisce agricoltura sociale l attività svolta dagli imprenditori agricoli di cui all art. 2135 del codice civile o da soggetti di cui all art.1, comma 5 della legge 8 novembre 2000, n.328, anche in forma associata tra loro, qualora integrino nell attività agricola la fornitura di servizi rivolti all inclusione sociale, al reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, all assistenza e alla riabilitazione delle persone in condizioni di disagio, a supporto alla famiglia e alle istituzioni competenti nelle materie socio-sanitarie e formative. Rientrano in tale definizione anche le attività agricole esercitate negli istituti penitenziari. La nostra proposta di legge Il Forum ritiene necessario arrivare in tempi urgenti ad una legge nazionale, che sia di indirizzo alle regioni, che già stanno legiferando in modo disomogeneo.
Intendiamo promuovere una legge quadro che fissi i principi e le modalità di riconoscimento delle pratiche di Agricoltura sociale, evitando di rinchiudere le diverse forme di espressione dell AS in norme statiche e rigide. La legge dovrà rispettare le diversità forme e modalità espressione, originate dallo stretto rapporto con i fabbisogni sociali del territorio e delle risorse e vocazioni agricole disponibili a livello locale. Tutte le realtà che impiegano attività e risorse agricole rivolte a soggetti svantaggiati compongono il variegato panorama dell agricoltura sociale. I soggetti e le forme di esercizio dell AS possono essere distinte nei seguenti raggruppamenti: a) realtà rivolte alla produzione e al mercato, a prescindere dalla loro natura giuridica (aziende agricole individuali e cooperative, cooperative sociali di tipo B iscritte alla CdC come agricole ed altri soggetti imprenditoriali), che operano in collaborazione, anche tramite convenzioni e/o protocolli d intesa, con le istituzioni sociali e socio-sanitarie competenti per territorio. b) Strutture terapeutiche riabilitative, socio-sanitarie e socio-assistenziali che utilizzano l attività agricola a fini prevalentemente di riabilitazione, terapia, cura e di intervento sociale (cooperative sociali di tipo A, altre organizzazioni di Terzo Settore, enti pubblici, Asl, centri diurni, laboratori terapeutici, ecc.) che operano comunque in collaborazione con le istituzioni sociosanitarie competenti per territorio. c) Interventi e servizi finalizzati al benessere complessivo dell insieme della cittadinanza, nell ottica di un nuovo welfare diffuso e partecipativo, in particolare nelle aree rurali fragili e a rischio di abbandono. A titolo di esempio i servizi per la prima infanzia, le attività rigenerative per adulti e anziani (agri-nidi e asili, campi estivi, attività educative di promozione della salute, accoglienza per persone in difficoltà momentanea, ecc.), nonché attività di aggregazione e socialità delle popolazioni delle aree rurali.
Misure di sostegno da promuovere in campo nazionale ed europeo Istituzione di: a) Un Fondo europeo per lo sviluppo di progetti di AS, coordinato dal Ministero delle politiche agricole, d intesa con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e con il Ministero della salute, le cui disponibilità saranno ripartite alle Regioni b) Osservatorio europeo e nazionale sulle pratiche di AS, composto da soggetti significativi a livello nazionale del mondo agricolo-sociale, con funzione di monitoraggio, individuazione di programmi di formazione e promozione dell AS. c) Incentivi e agevolazioni fiscali e contributive per le aziende e organizzazioni/associazioni che svolgono attività e servizi rivolti a soggetti svantaggiati e disabili ai sensi del Regolamento (CE) N. 2204/2002 della commissione del 12 dicembre 2002) e aggiornamenti d) Assegnazione da parte delle istituzioni pubbliche concernenti gare per mense scolastiche e ospedaliere di criteri di priorità ai prodotti dell AS e) Assegnazione di spazi nei mercati agricoli di vendita diretta, ai produttori agri-sociali f) Priorità nell assegnazione di terreni demaniali o a vincolo di uso civico a soggetti che praticano l AS g) Priorità nell assegnazione dei beni sottratti alla mafia e alla criminalità agli operatori dell AS h) Misure di formazione e aggiornamento per gli operatori agri-sociali nei programmi del Fondo Sociale Europeo i) Riconoscimento, agevolazione e carattere di priorità nel coinvolgimento del Servizio civile nazionale e europeo
j) Organizzazione di una comunità di pratiche europea che abbia il compito di approfondire le metodologie realizzate, verificare la scientificità degli interventi oltre agli evidenti risultati di efficacia. L agricoltura sociale può rappresentare un esempio concreto di un nuovo modo di sviluppo e del buon vivere, dobbiamo scommettere con convinzione che è possibile produrre beni, servizi, relazioni mettendo al centro il rispetto della persona, della natura e dell ambiente. Mariangela Bucciol Forum Nazionale Agricoltura Sociale Sede legale :Via Benedetto Musolino 21-00153 Roma Sede operativa: via del grottino snc -00046 Grottaferrata (RM) Tel. ufficio: 06.94549191 e-mail : forumnazionaleas@gmail.com