Caso clinico chi si è giovato del PDTA: punto di forza?

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Transcript:

Caso clinico chi si è giovato del PDTA: punto di forza? Dott.ssa Fabiola Lorena Rojas Unita Operativa Complessa di Oncologia Policlinico S. Orsola-Malpighi Bologna

Maria Teresa 54 anni, agente immobiliare Anamnesi patologica Appendicectomia a 13 anni Tonsillectomia a 6 anni Ipertiroidismo in terapia Esoftalmo occhio destro Ipertensione arteriosa in trattamento

Ottobre 2015: In seguito a peggioramento di stipsi cronica e comparsa di dolore addominale saltuario esegue: - Ecografia addome: Fegato di dimensioni normali, ecogenicamente omogeneo con lieve ectasia delle vie biliari intraepatiche e con presenza al III segmento epatico di formazione ipoecogena delle dimensioni di 4,3 x 4,4 cm riferibile ad angioma. A carico del grosso intestino anse intestinali dilatate con coprostasi liquida. Consigliata colonscopia. Novembre 2015 TC addome: Non si riconoscono lesioni focali al fegato salvo le note formazioni ipodense al III-IV-VI segmento epatico riferibili a angiomi. Non alterazioni densitometriche a carico del pancreas, milza, reni e surreni. Si segnala formazione cistica polare superiore al rene dx. Non significative alterazioni anche in sede pelvica. Febbraio 2016: Comparsa di rettorragia 16/02/2016 Colonscopia in sedazione profonda: L indagine si arresta a 10-12 cm dallo sfintere anale grossolana neoplasia vegetante ulcerata sanguinante spontaneamente che occlude parzialmente il lume colico. Esame istologico: Adenocarcinoma di alto grado. Marzo 2016: Si rivolge c/o chirurgia del nostro Policlinico (dopo aver sentito vari pareri).

ECOGRAFIA ENDORETTALE SONDA ROTANTE MULTIFREQUENZA 3D (01/03/2016) L'indagine si arresta a circa 8 cm dal ma per le caratteristiche stenosanti della lesione che origina a circa 6 cm dal mae (2-3 cm dalla giunzione anorettale) interessa circonferenzialmente la parete del retto e nei segmenti analizzati la infiltra a tutto spessore fino ai tessuti adiposi. Lo studio del mesoretto evidenzia la presenza di diverse linfoadenomegalie con caratteristiche ecografiche di secondarismo. Conclusione: Neoplasia del retto medio ut3n+.

RMN PELVICA (10/03/2016) Voluminoso processo eteroformativo in corrispondenza del retto mediosuperiore, apprezzabile sotto forma di ispessimento parietale concentrico, dell estensione longitudinale di circa 7 cm, il cui margine dista circa 9 cm dal MAE, e che determina una evidente riduzione del lume del viscere. Non chiari segni di sconfinamento extraparietale pur rilevandosi, nella sede più craniale, un focale ma stretto contatto tra la parete antero-laterale dx del retto sede di patologia ed il passaggio corpo-fondo uterino (quest'ultimo normoverso ma laterodeviato a dx, dimensionalmente ai limiti superiori della norma e con parenchima diffusamente disomogeneo come da condizione di fibromiomatosi). Diversi linfonodi centimetrici sono apprezzabili nel tessuto adiposo mesorettale. ct3n+

16 Marzo 2016: Ambulatorio multidisciplinare per i trattamenti integrati dei tumori del retto ct3 N+ M0 Stadiazione Chemio-radioterapia neoadiuvante (Capecitabina per os + radioterapia concomitante) Ristadiazione Chirurgia Chemioterapia adiuvante Follow-up

25/03/2016 TC TORACE-ADDOME E COLONTC Massa anulare, di tipo stenosante, a livello del retto medio-alto, con estensione in senso cranio caudale pari a circa cm 6, che determina riduzione significativa del lume intestinale che appare ridotto a circa 1/3. Concomita addensamento del tessuto adiposo mesorettale ed alcuni linfonodi di diametro compresi tra pochi mm e mm 9. Reperti extracolici: Fegato con presenza di una grossolana formazione espansiva, ipodensa, di mm 55x mm 60, di diametro massimo a livello del II segmento epatico ( vs mm 30 in precedente TC eseguita in altra sede) da riferire a lesione sostitutiva secondaria. Rene dx con presenza a livello del suo polo superiore di una formazione espansiva nodulare di mm 11, captante il mdc, da riferire in prima ipotesi a formazione eteroplastica primitiva. Assenza di reperti patologici a livello toracico.

29/03/2016 PETCON FDG Intenso iperaccumulo del radiofarmaco in corrispondenza del retto sede della nota lesione eteroplastica di base (SUVmax= 27). Concomitano alcuni linfonodi perilesionali e presacrali fino alla altezza di un piano passante per L5/S1; tali reperti sebbene mal valutabili per le piccole dimensioni sono sospetti per iniziali localizzazioni di malattia. Si osserva una voluminosa lesione iperfissante (SUVmax=12.6) al lobo sinistro del fegato compatibile con secondarismo.

04/04/2016 2016: Programma ridiscusso collegialmente. ct3n+m1 Radioterapia mediante tecnica IMRT erogati in 28 in frazioni 5FU 225 mg/m2/die in infusione continua EV 1 8 15 22 29 36 Oxaliplatino 60 mg/m2 EV FOLFOX-4 per 2 cicli Ristadiazione Chirurgia dei tumori primitivi e delle metastasi

Caratterizzazione molecolare - K-RAS (esoni 2, 3, 4): presente mutazione esone 2: p.g12d - N-RAS (esoni 2, 3, 4) non mutato - B-RAF (esone 15) non mutato

Piano di trattamento radioterapico con tecnica IMRT

Trattamento neoadiuvante: Dal 04/04/2016 1 Radioterapia 5FU OXA 8 14/04/2016 - Astenia G2 - Diarrea G3 - Anoressia G2 - Dolore addominale Analisi molecolare DPD: Esclusa la presenza di alleli associati a riduzione dell attività enzimatica.

Riprende neoadiuvante chemioterapia dopo 2 settimane fino al 13/05/2016 94/04/2016-11/05/2016 Radioterapia mediante tecnica IMRT erogati in 28 in frazioni 1 5FU OXA terapia di supporto ev 5FU 8 29 36 terapia di supporto ev OXA FOLFOX-4 per 2 cicli Dal 25/05/2016 al 08/06/2016 RISTADIAZIONE

RISTADIAZIONE 28/06/2016 RSCS: L'indagine evidenzia a circa 7 cm dal mae a livello della seconda valvola di Houston la presenza di un segmento substenotico rivestito da fibrina che si estende cranialmente per circa 3-4 cm riferibile alla nota lesione. A monte a circa 15 cm dal mae si resperta un'area ulcerata rivestita da fibrina che potrebbe essere anch'esso riferibile a residuo neoplastico. Non si procede oltre per la presenza di feci formate (la paziente non ha eseguito la preparazione intestinale prescritta). RISPOSTA PARZIALE AL TRATTAMENTO NEOADIUVANTE Per le caratteristiche stenosanti della lesione si cancella l'ecografia endorettale programmata

29/06/2016 RMN pelvica Riduzione dimensionale del noto processo eteroformativo sub-stenosante del retto medio-superiore, il cui margine inferiore dista circa 7-8 cm dal MAE, per riduzione dell'ispessimento parietale concentrico (spessore massimo 9 mm circa), la cui estensione longitudinale permane invece sostanzialmente invariata. Immodificato il focale punto di contatto con il passaggio corpo-fondo uterino; millimetrica immagine ipointensa a livello del collo uterino, compatibile con cisti di Naboth. Aspetto disomogeneo del tessuto adiposo mesorettale in prima ipotesi a significato post attinico, nel cui contesto appaiono ancora riconoscibili alcuni rari millimetrici linfonodi, ridotti per numero e dimensioni rispetto all'indagine di riferimento. Non versamento libero endopelvico.

30/06/2016 TC torace-addome completo - Ridotto per dimensioni il noto processo eteroformativo del retto medio-superiore, la cui estensione appare immodificata; il tessuto neoformato presenta tuttora lieve disomogenea impregnazione contrastografica con tralci che dalla periferia si approfondano nel tessuto adiposo del mesoretto, uno di essi anteriormente raggiunge il fondo uterino. Residuano alcuni linfonodi lievemente globosi e dotati di impregnazione contrastografica prevalenti a sn e riconoscibili lungo il decorso dei vasi emorroidari e mesenterici inferiori. Aumento dello spessore parietale del sigma per il suo intero decorso compatibile con gli esiti del trattamento attinico in anamnesi. - Sostanzialmente invariata per dimensioni la lesione sostitutiva apprezzabile nel II s epatico, tuttora con aspetto prevalentemente ipodenso da fenomeni di colliquazione ma con persistente tenue e disomogenea captazione intralesionale. - Invariata neoformazione al rene sinistro

ECOGRAFIA CON MEZZO DI CONTRASTO 01/07/2016 Il fegato è di normali dimensioni, con profili regolari, ed ecostruttura omogenea, con presenza al II-III segmento di una voluminosa formazione iperecogena disomogenea di 61x58 mm ed al VI segmento di una cisti semplice di 4 mm. Il rene destro è in sede, di dimensioni regolari, con strato parenchimale conservato, senza evidenti immagini riferibili a calcoli o ad ectasie delle cavità calico-pieliche. A livello del polo superiore si evidenzia la presenza di una formazione nodulare corticale iperecogena di 13x13 mm con segnali vascolari endolesionali a bassi indici di resistenza all'indagine color-doppler. L'angioecografia perfusionale con mdc SonoVue eseguita a carico della lesione renale ha mostrato un debole enhancement in fase arteriosa con comportamento isovascolare al parenchima cisrcostante in fase tardiva. Tale comportamento non è tipico di lesione secondaria. La lesione epatica del II-III ha visualizzata in fase portale e tardiva ha mostrato la presenza di patologico wash out come da lesione sostitutiva. La restante detection del parenchima in fase tardiva non ha mostrato ulteriori aree di patologico wash-out riferibili a secondarismi.

94/04/2016-11/05/2016 Radioterapia mediante tecnica IMRT erogati in 28 in frazioni 1 5FU OXA terapia di supporto ev 5FU 8 29 36 terapia di supporto ev OXA FOLFOX-4 per 2 cicli Dal 25/05/2016 al 08/06/2016 RISTADIAZIONE Dal 28/06/2016 al 01/07/2016 Chirurgia

Chirurgia: 04/07/2016 Aperto il peritoneo si evidenzia la presenza della neoplasia rettale al di sotto della riflessione peritoneale, mioma peduncolato del corpo dell utero adeso al colon, metastasi di circa 8 cm sul II e III segmento epatico (confermato da ecografia intraoperatoria), nodulo di circa 1 cm sul polo superiore del rene destro (confermato da ecografia intraoperatoria). Non segni di carcinosi. Si procede con emicolectomia sinistra estesa al retto con TME con legatura all'origine die vasi mesenterici inferiori, confezionamento di J- pouch colica ed anastomosi colo-rettale T-T meccanica. Confezionamento di loop ileostomy. Asportazione di mioma peduncolato del fondo uterino. Wedge del II-III segmento epatico. Asportazione di neoformazione del polo superiore del rene destro.

Decorso post-operatorio Iperpiressia in IX giornata post operatoria con rilievo TC di raccolta fluida di circa 7x4 cm in corrispondenza della trancia di resezione epatica ed ulteriore raccolta in sede presacrale di 4x6 cm. Si procedeva pertanto a drenaggio TC guidato di entrambe le raccolte precedentemente descritte e veniva impostata terapia antibiotica con progressivo miglioramento clinico e laboratoristico. In data 20/07/16 ha eseguito TC di controllo che ha evidenziato completa risoluzione della raccolte per cui veniva sospesa antibiotico terapia e in data 22/07/2016 venivano rimossi i drenaggi.

Esame istologico RETTO Multipli focolai di adenocarcinoma di tipo intestinale moderatamente differenziato infiltrante la parete rettale e il tessuto adiposo periviscerale nel contesto di estesa fibrosi con flogosi cronica prevalentemente plasmacellulare e depositi calcifici come da esiti di radio-chemioterapia neoadiuvante. TRG pari a 1: risposta moderata (presenza di cellule tumorli singole o in piccoli gruppi) sec. College America Pathologist 2011. Assenza di linfangite neoplastica e infiltrazione neoplastica perineurale peritumorali e a distanza. Margine di resezione prossimale e margine di resezione radiale liberi da neoplasia. Metastasi di adenocarcinoma in 1 linfonodo su trentacinque linfonodi periviscerali esaminati (1/35). FEGATO Metastasi epatica di adenocarcinoma moderatamente differenziato morfologicamente coerente con origine intestinale. Margini indenni. ypt3,n1,m1a RENE Carcinoma a cellule chiare del rene. Grado nucleolare 3 (sec.who 2016). Necrosi: assente. Aree sarcomatoidi: assenti. Componente rabdoide: assente. Pseudocapsula: presente, infiltrata dalla neoplasia senza estensione extra-renale. Infiltrazione della pelvi: assente. Invasione neoplastica vascolare microscopica: assente. Stadio (AJCC 7th): pt1a Nx Mx (G3).

94/04/2016-11/05/2016 1 Radioterapia mediante tecnica IMRT erogati in 28 in frazioni 5FU OXA terapia di supporto ev 5FU 8 29 36 terapia di supporto ev OXA FOLFOX-4 per 2 cicli Dal 25/05/2016 al 08/06/2016 Dal 28/06/2016 al 01/07/2016 RISTADIAZIONE Chirurgia 04/07/2016 RISTADIAZIONE

24/04/2016 PET CON FDG Scomparsa dell'area di intenso iperaccumulo del tracciante precedentemente segnalata a livello del retto, in relazione all'avvenuto intervento chirurgico resettivo. E' comparsa in tale sede, nei tessuti molli circostanti le clips chirurgiche, un'area di disomogenea ipercaptazione del tracciante SUVmax=10.2 in regione coccigea paramediana sinistra); tale reperto è compatibile in prima ipotesi con esiti/raccolta post-chirurgica. In prossimità della trancia di resezione epatica è presente ipercaptazione del tracciante (SUVmax=4) compatibile in prima ipotesi con esiti chirurgici. In prossimità del margine laterale del rene destro è comparsa un'area di tenue fissazione allungata (SUV max 5.5) compatibile in prima ipotesi con esiti chirurgici.

25/08/2016 ECOGRAFIA CON MDC In esiti di resezione del polo superiore del rene destro, i reni sono in sede, di normali dimensioni, con strato parenchimale conservato, senza calcoli e dilatazioni calico-pieliche. In prossimità del polo superiore, in sede pararenale anteriore destro si apprezza area ipoecogena di 18x10mm, riferibile ad esito chirurgico. L'angioecografia perfusionale con mdc SonoVue eseguita a carico della trancia di resezione epatica a livello del II-III segmento, ha evidenziato comportamento isoecogeno in fase arteriosa, senza franche aree di wash out in fase portale e parenchimale. In fase tardiva si apprezza comportamento isoecogeno in tutte le fasi vascolari, non indicativo di ripresa di malattia. 01/09/2016 CEA 3.5 ng/ml.

94/04/2016-11/05/2016 1 Radioterapia mediante tecnica IMRT erogati in 28 in frazioni 5FU OXA terapia di supporto ev 5FU 8 29 36 terapia di supporto ev OXA FOLFOX-4 per 2 cicli Dal 25/05/2016 al 08/06/2016 RISTADIAZIONE Dal 28/06/2016 al 01/07/2016 Chirurgia 04/07/2016 RISTADIAZIONE 07/09/2016 FOLFOX-4 adiuvante

Punti di forza Garanzia della presa in carico e della continuità assistenziale Gli accertamenti diagnostici sono stati eseguiti entro pochi giorni dalla presa in carico Il trattamento in tutte le sue fasi è stato eseguito nei ottimali Possibilità di confronto multidisciplinare con i diretti responsabili del trattamento del paziente in ogni fase del percorso Possibilità di comunicazione con il paziente che vede il gruppo di professionisti che lo seguiranno in un unico momento e singolarmente tutte le volte che è necessario.