PIANO DI AZIONE TERRITORIALE PER L ORIENTAMENTO PERMANENTE



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PIANO DI AZIONE TERRITORIALE PER L ORIENTAMENTO PERMANENTE 2015 SETTORE ISTRUZIONE, FORMAZIONE, LAVORO E POLITICHE SOCIALI SERVIZIO ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE Via Borgo Santa Caterina, 19 - Bergamo 2016

Sommario Premessa... 2 Analisi di contesto... 3 a. Il territorio: popolazione e fabbisogni orientativi ed occupazionali... 3 Il quadro d insieme... 3 Sistema Istruzione e Formazione... 6 Il Mercato del Lavoro... 21 b. I servizi per l orientamento esistenti, le attività e le azioni erogate... 23 2. Obiettivi, popolazione target e cambiamenti auspicati dal Piano... 27 a. Formalizzazione e caratteristiche della rete per l orientamento permanente... 27 b. Individuazione e sviluppo dei Punti Polifunzionali... 31 c. Obiettivi... 32 3. La realizzazione del Piano... 32 a. Le attività e le azioni previste... 32 b. I tempi di realizzazione... 71 c. Le risorse economiche... 74 d. La rendicontazione della spesa... 77 4. Monitoraggio e Valutazione... 78 Riferimenti normativi... 78 Fonti dati... 79 Allegati... 79 1

Premessa La provincia di Bergamo è un territorio storicamente molto sensibile ai bisogni di orientamento della propria popolazione, cui è stata data risposta sviluppando e consolidando nel corso degli anni un articolato sistema di servizi pubblici e privati che erogano azioni di orientamento rivolti a diversi target di persone nelle differenti fasi, di transizione e non, della vita. Tali servizi sono stati per lo più frutto dell iniziativa di singoli Enti privati e/o Istituzioni pubbliche e, ad eccezione del Piano di Orientamento 1 realizzato a partire dal 2011 da un gruppo di Enti che si sono riuniti informalmente per progettare e realizzare azioni orientative volte a supportare gli alunni frequentanti la scuola secondaria di 1 e 2 grado nelle fasi di transizione tra i diversi cicli di istruzione e formazione, raramente hanno lavorato in sinergia all interno di una rete istituzionale. Il presente documento, redatto in ottemperanza a quanto disposto da Regione Lombardia con Deliberazione n. 2191/2014 e successivo D.d.u.o. n. 11338/2014, vuole pertanto essere innanzitutto occasione e stimolo per la realizzazione di un azione di mappatura e reciproca conoscenza dei servizi ad oggi attivi in provincia di Bergamo che erogano, ciascuno secondo le proprie competenze e specificità, azioni di orientamento alle diverse fasce della popolazione e delle azioni che attuano in favore della popolazione residente. Ciò al fine di costituire, come indicato dalle Linee di Indirizzo Regionali, una rete formale ed istituzionale di servizi per l orientamento provinciale che operi in sinergia, razionalizzando risorse ed erogando servizi efficaci ed efficienti, evitando inutili duplicazioni di servizi e sovrapposizioni di funzioni, valorizzando quanto già esiste a livello territoriale in materia di orientamento permanente. Ciascun partner della rete propone, all interno del Piano, i progetti e le azioni ritenute più significative e performanti, al fine di integrarle con quelle degli altri partner per offrire un ventaglio completo e diversificato di opportunità orientative nei diversi settori e periodi della propria vita, formativa, lavorativa, sociale e post-lavorativa. Tutte le azioni realizzate all interno del presente Piano per l Orientamento saranno promosse e pubblicizzate sia mediante apposite azioni di sistema, sia dagli sportelli polifunzionali, individuati e sviluppati dalla rete dei partner in via sperimentale per l annualità 2015/16 all interno del presente Piano d Azione per l Orientamento. 1 Il tavolo di lavoro, coordinato dall Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo e dalla Provincia di Bergamo, ha visto e vede la partecipazione di: Comune di Bergamo, Camera di Commercio Bergamo Sviluppo, Confindustria Bergamo Area Education, Confartigianato Bergamo, Università degli Studi di Bergamo; le attività realizzate sono approfondite nel paragrafo b. I servizi per l orientamento esistenti, le attività e le azioni e nelle singole schede progettuali illustrate nel capitolo 3, paragrafo a) Realizzazione Le attività e le azioni previste. 2

Analisi di contesto a. Il territorio: popolazione e fabbisogni orientativi ed occupazionali Il quadro d insieme Il territorio provinciale bergamasco è composto da 243 Comuni, di cui 137 collocati nelle Comunità Montane. Alla data del primo gennaio 2015 la popolazione residente ammonta a 1.108.853 unità di cui : - Il 5,96% è costituito da bambini in età prescolastica (da 0 a 5 anni). - Il 9,35% è costituito da bambini e pre-adolescenti iscritti alla scuola primaria e secondaria di 1 grado (da 6 a 14 anni). - Il 3,95% è costituito da adolescenti frequentanti il secondo ciclo di istruzione e formazione professionale (da 15 a 18 anni). - L 11,13% è costituito da giovani (da 19 a 29 anni). - Il 50,10% è costituito da adulti con un età compresa tra i 30 ed i 64 anni. - Il 19,51% è costituito da adulti con un età pari o superiore ai 65 anni 2. Tralasciando la fascia d età dei bambini da 0 a 5 anni, i cui eventuali bisogni di orientamento sono espressi dai genitori rientranti nelle altre fasce d età, risulta quindi che poco più del 64% della popolazione residente nel territorio bergamasco si colloca al interno di una fascia d età lavorativa (dai 16 ai 64 anni), mentre il 13,30% si trova nella fascia d età che rientra nel diritto/dovere di istruzione e formazione ed il restante 19,5% si colloca in una fascia d età caratterizzata dall uscita dal mercato del lavoro. Da un punto di vista prettamente numerico il fabbisogno in termini di orientamento potrebbe quindi concentrarsi sulla fascia di popolazione in età adulta e riguardare i temi dell inserimento e del mantenimento del posto di lavoro (macrotipologia Lavoro ), seguiti dai bisogni orientativi potenzialmente espressi dalle fasce di età in diritto/dovere di istruzione e formazione (macrotipologia Istruzione-Formazione ). Piuttosto consistente risulta inoltre la componente di popolazione con un età pari o superiore ai 65 anni, potenziale espressione di bisogni orientativi legati alla macrotipologia di interventi post lavoro e sicuramente maggiormente bisognosi di orientamento non solo nell area welfare, cui fanno riferimento tutte le fasce d età, ciascuna con le sue peculiarità in funzione dei periodi e delle fasi di vita/transizione che stanno attraversando (fanciullezza, adolescenza, giovinezza, età adulta, terza età), ma anche in quella prettamente sanitaria e socio-assistenziale. 2 Fonte dati: http://dati.istat.it/ e http://www.tuttitalia.it/lombardia/provincia-di-bergamo/statistiche/ 3

Per quanto concerne la distribuzione dei residenti per sesso, dai dati si evince che la popolazione maschile risulta essere leggermente maggiore rispetto a quella femminile in tutte le fasce d età sino ai 65 anni. Dopo tale età si assiste ad un inversione di tendenza piuttosto accentuata, che vede la popolazione femminile prevalere numericamente su quella maschile. Ferma restando l importanza di attuare costantemente politiche orientative che tengano conto della differenza di genere lungo tutto l arco della vita, sarà tuttavia interessante valutare la possibilità di studiare specifiche iniziative orientative che tengano conto della specificità femminile, a partire soprattutto dai 65 anni in poi, nell area del post lavoro e del welfare. 4

Una breve riflessione, infine, sulla presenza di persone straniere residenti sul territorio bergamasco: i dati Istat mostrano che la percentuale di extracomunitari residenti in provincia di Bergamo è pari all 11,5% del totale, con una maggiore concentrazione nella fascia di età adulta in età lavorativa (dai 19 ai 64 anni). Per quanto concerne i titoli di studio, il 48% delle persone extracomunitarie presenti in provincia di Bergamo possiede un titolo di scuola secondaria di primo grado, il 38% ha conseguito un diploma di scuola secondaria di secondo grado e il 10% si dichiara in possesso di un diploma di laurea 3. Da un punto di vista lavorativo si è assistito nel corso degli anni ad una progressiva riduzione della percentuale di persone straniere occupate regolarmente a tempo indeterminato (nel periodo 2001/2013 si è passati dal 40% al 24%), mentre è raddoppiato il numero di persone che lavora con contratti part-time (dal 2% al 4%) 4. Questo dato deve far riflettere sulla necessità di promuovere, soprattutto per quanto riguarda l erogazione di servizi di orientamento nell area Lavoro, specifiche azioni che favoriscano l integrazione, anche sociale e culturale, di queste persone nel tessuto socio-economico-produttivo della realtà bergamasca. 3 Fonte: Provincia di Bergamo Settore Istruzione, Formazione, Lavoro e Politiche Sociali Dodicesimo rapporto sull immigrazione straniera nella provincia di Bergamo. Annuario Statistico nel quadro delle attività dell Osservatorio Regionale per l integrazione e la multi etnicità 2014. 4 Ibidem. 5

Sistema Istruzione e Formazione La popolazione bergamasca tra i 14 e i 18 anni ammonta a circa 55.300 unità, di cui circa 46.500 frequentano un istituzione scolastica (statale o paritaria), 7.300 circa frequentano un istituzione formativa e indicativamente 1.500 sono assunti in aziende del territorio con contratti di apprendistato. Approfondendo il mondo della Formazione Professionale, le sedi di Istituzioni formative in provincia di Bergamo accreditate per l erogazione di percorsi di formazione professionale sono complessivamente 34, distribuite in modo piuttosto uniforme sul territorio. 6

Per quanto riguarda i ragazzi frequentanti percorsi di formazione professionale all interno di Centri di Formazione Professionale, risulta che quasi il 32,5% frequenta il primo anno, percentuale che tende a calare progressivamente nelle classi successive 5. TOTALE RAGAZZI FREQUENTANTI AL 31/12/2014 Annualità Numero frequentanti Numero percorsi attivati 1^ 2.372 95 2^ 2.148 88 3^ 1.866 78 4^ 924 50 Totale 7.310 311 Per quanto riguarda le aree professionali, risulta che il settore meccanico, degli impianti e delle costruzioni è quello maggiormente frequentato (26,65% del totale), seguito dai servizi alla persona (21,94%), dall agroalimentare (13,43%) e dal turismo e sport (13,16%). 5 Fonte dati: www.istruzione.it/portale_sidi/ e dati comunicati dalle singole Istituzioni Formative. 7

AREA PROFESSIONALE AGRO-ALIMENTARE CULTURA, INFORMAZIONE E TECNOLOGIE INFORMATICHE MANIFATTURA E ARTIGIANATO MECCANICA, IMPIANTI E COSTRUZIONI SERVIZI ALLA PERSONA SERVIZI COMMERCIALI TURISMO E SPORT Totale A prescindere dalla tipologia di percorso scelto, il dato molto interessante da valutare è il significativo aumento delle iscrizioni nei percorsi di Formazione Professionale pari al 44% nel periodo compreso tra il 2010 ed il 2015. 8

A tale incremento corrisponde un trend estremamente positivo degli esiti occupazionali dei ragazzi in uscita da tali percorsi, sia per quanto riguarda i qualificati (ragazzi che hanno frequentato il triennio), sia per quanto riguarda i diplomati (giovani che hanno frequentato anche il quarto anno del percorso formativo). Analizzando il triennio 2011/2014 infatti, emerge che mediamente il 50% (con punte comprese tra il 58.6% ed il 75% per i diplomati) dei ragazzi qualificati e diplomati della Formazione Professionale ha trovato un occupazione in un lasso di tempo compreso tra i 7 ed i 12 mesi dalla conclusione del percorso formativo per quanto riguarda i qualificati, ed entro i 6 mesi dal diploma per chi ha frequentato anche il 4 anno di formazione. 9

TEMPO D ATTESA PRIMA OCCUPAZIONE DOPO QUALIFICA O DIPLOMA Dalla tabella e dal grafico sovra riportati risulta evidente i ragazzi che hanno conseguito il diploma quadriennale trovano lavoro con maggiore facilità ed in tempi inferiori rispetto a chi si è fermato alla qualifica triennale. Come si evince dal grafico sottostante inoltre, i ragazzi con diploma quadriennale tendono ad essere assunti, alla loro prima esperienza lavorativa, con una qualifica maggiormente attinente al proprio percorso scolastico rispetto ai colleghi con qualifica triennale, con un incremento progressivo dell attinenza nelle annualità 2012/2013 e 2013/2014. 10

ATTINENZA PRIMA OCCUPAZIONE DOPO QUALIFICA O DIPLOMA Approfondendo la tipologia contrattuale relativa alla prima occupazione dei giovani qualificati e diplomati nella formazione professionale emerge che il contratto prevalente per entrambe le categorie è l apprendistato professionalizzante (639 assunzioni), seguito a breve distanza dal contratto a tempo determinato (606 assunzioni) e dal tirocinio (490 assunzioni ). Rispetto a quest ultima tipologia contrattuale vale la pena osservare che, come si evince dal grafico Tipologia contrattuale ultima occupazione, la maggior parte dei tirocini viene trasformata, alla sua conclusione, in un rapporto di lavoro indeterminato o in apprendistato professionalizzante: il numero dei tirocini cala infatti da 490 a 298 (-39%), mentre si verifica un contestuale notevole aumento dei contratti a tempo indeterminato, con un incremento del 65% (da 155 assunzioni a 255), e dell apprendistato professionalizzante, con un incremento del 23% (da 639 assunzioni a 786). Il tirocinio si conferma quindi, per questa tipologia di lavoratori, come effettivo strumento di formazione on the job e canale per l accesso al Mercato del Lavoro. La progressiva stabilizzazione lavorativa dei giovani in uscita dalla formazione professionale è ulteriormente confermata da una consistente riduzione percentuale (-18%) della tipologia contrattuale intermittente o a chiamata. 11

TIPOLOGIA CONTRATTUALE PRIMA OCCUPAZIONE DOPO QUALIFICA O DIPLOMA 639 606 490 155 95 38 89 TIPOLOGIA CONTRATTUALE ULTIMA OCCUPAZIONE 786 255 623 78 20 52 298 12

VARIAZIONE % TIPOLOGIA CONTRATTUALE TRA PRIMA E ULTIMA OCCUPAZIONE ATTINENZA ULTIMA OCCUPAZIONE CON TITOLO DI STUDIO non attinente attinente OPERATORE ELETTRONICO OPERATORE AMMINISTRATIVO - SEGRETARIALE OPERATORE DEL LEGNO OPERATORE ELETTRICO OPERATORE ALLA RIPARAZIONE DEI VEICOLI A MOTORE - RIPARAZIONI DI CARROZZERIA OPERATORE DELLA TRASFORMAZIONE AGROALIMENTARE -Panificazione e pasticceria TECNICO DEI SERVIZI DI ANIMAZIONE TURISTICO- SPORTIVA E DEL TEMPO LIBERO OPERATORE DELL ABBIGLIAMENTO OPERATORE GRAFICO - MULTIMEDIA OPERATORE ALLA RIPARAZIONE DEI VEICOLI A MOTORE - RIPARAZIONI PARTI E SISTEMI OPERATORE AI SERVIZI DI VENDITA OPERATORE DI IMPIANTI TERMOIDRAULICI OPERATORE AGRICOLO 1,35% 18,81% 27,03% 27,17% 30,91% 32,53% 33,33% 33,33% 35,00% 35,90% 36,92% 37,50% 38,33% 81,19% 72,97% 72,83% 69,09% 67,47% 66,67% 66,67% 65,00% 64,10% 63,08% 62,50% 61,67% 98,65% OPERATORE DELLA RISTORAZIONE - PREPARAZIONE PASTI 50,60% 49,40% OPERATORE MECCANICO 43,75% 56,25% OPERATORE DELLA RISTORAZIONE - SALA E BAR 33,73% 66,27% OPERATORE DEL BENESSERE - ESTETICA 32,34% 67,66% OPERATORE EDILE 31,48% 68,52% OPERATORE DEL BENESSERE - ACCONCIATURA 23,73% 76,27% 0% 20% 40% 60% 80% 100% SETTORE ISTRUZIONE, FORMAZIONE, LAVORO E POLITICHE SOCIALI - SERVIZIO ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE 31 13

I dati riferiti all attinenza dell ultima occupazione al percorso di studi analizzati per settore professionale (si veda grafico sopra riportato), evidenziano che i settori in cui si trova minore o quasi nulla coerenza tra i titoli di studio e l occupazione sono quello elettronico, con solo l 1,35% di attinenza, seguito da quello amministrativo, con poco meno del 19% di attinenza. Viceversa, i settori nei quali risulta esserci maggiore attinenza tra percorsi di studio e qualifica con cui i ragazzi vengono assunti sono quelli legati all acconciatura e all estetica (rispettivamente con il 76,27% ed il 67,66% di attinenza), all edilizia (68,52%), alla ristorazione (66,27 per la sala bar e 49.40 per la preparazione dei pasti) ed alla meccanica (56,25% di attinenza). Per quanto riguarda gli Istituti Scolastici di istruzione e Formazione, sono presenti sul territorio bergamasco 42 sedi che ospitano poco più di 45.000 studenti all interno di oltre 1.800 classi. Di questi, il 42,41% frequenta un percorso di istruzione liceale, il 36,14% un percorso di Istruzione Tecnica, il 14,67% un corso di Istruzione Professionale ed il 5,77% un corso di Formazione Professionale (di cui poco più dell 1% all interno di percorsi serali). 14

ALUNNI/CLASSI A.S. 2015/2016 ALUNNI CLASSI % ISTRUZIONE LICEALE 19.096 764 42,41% ISTRUZIONE TECNICA 16.271 678 36,14% ISTRUZIONE PROFESSIONALE 6.606 276 14,67% FORMAZIONE PROFESSIONALE 2.596 117 5,77% DI CUI ISTRUZIONE SERALE 455 22 1,01% TOTALE 45.024 1.857 100,00% L attivazione dei percorsi di istruzione e formazione professionale all interno degli Istituti Scolastici Statali a partire dall anno formativo 2010/2011 consente di elaborare gli esiti occupazionali dei ragazzi in uscita dai corsi di Istruzione e Formazione Professionale solo a partire dall annualità 2012/2013. I dati analizzati fanno quindi riferimento ai ragazzi che hanno conseguito una qualifica professionale, un diploma professionale o un diploma tecnico/liceale negli anni scolastici 2012/13 e 2013/14. OCCUPATI DOPO DIPLOMA O QUALIFICA 6 Totale hanno trovato occupazione % attivi al 24/09/2015 A.S. 2012/2013 6973 2936 42,11% 1978 67,37% A.S. 2013/2014 7833 2621 33,46% 1784 68,07% 14806 5557 37,53% 3762 67,70% La percentuale di ragazzi che hanno trovato un lavoro al termine della scuola è pari, in questa tipologia di scuola, al 37,53%, di cui quasi il 70% ancora attivi alla data del 24/09/2015, data della rilevazione dei dati in esame. La minore percentuale di giovani che ha trovato lavoro rispetto a chi ha completato un corso nella Formazione Professionale (pari in media al 45, 8%) è verosimilmente da imputare al fatto che la maggior parte dei ragazzi che ha frequentato un Istituzione Liceale o Tecnica ha proseguito gli studi senza attivarsi nella ricerca di un impiego. Indipendentemente dal numero complessivo e dall incidenza percentuale sul numero di qualificati e diplomati, si confermano le tipologie contrattuali di ingresso nel Mercato del Lavoro. La prima occupazione di questi ragazzi è infatti nella maggior parte dei casi rappresentata da un contratto a tempo determinato (pari al 38,3%del totale), da un tirocinio (pari al 22,24% del totale) o da un contratto di apprendistato professionalizzante (pari a quasi il 15% del totale). % 6 Fonte: Sistema Informativo Provinciale Sintesi Comunicazioni Obbligatorie inoltrate dai datori di lavoro provinciali. 15

TIPOLOGIA CONTRATTUALE LAVORO A TEMPO DETERMINATO TIROCINIO APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANT E LAVORO INTERMITTENTE LAVORO A TEMPO INDETERMINATO LAVORO A PROGETTO / CO.CO.CO LAVORO A TEMPO DETERMINATO PER SOSTITUZIONE ALTRO TOTALE PRIMA OCCUPAZIONE DOPO DIPLOMA O QUALIFICA Totale % LICEI PROFESSION PROFESSIONALI TECNIC ALI IeFP I 2127 38,28% 18,95% 30,51% 8,46% 42,08% 1236 22,24% 12,30% 26,21% 4,94% 56,55% 828 14,90% 10,75% 30,31% 7,85% 51,09% 562 10,11% 47,33% 20,82% 2,67% 29,18% 410 7,38% 19,51% 27,07% 10,73% 42,68% 177 3,19% 23,16% 27,12% 2,82% 46,89% 113 2,03% 46,02% 27,43% 4,42% 22,12% 104 1,87% 38,46% 25,96% 2,88% 32,69% 5557 100% 16

Analogamente a quanto già rilevato, anche per i ragazzi che hanno frequentato un Centro di Formazione Professionale la tendenza nel corso del tempo è quella verso la stabilizzazione del posto di lavoro: analizzando l ultimo posto di lavoro dei ragazzi diplomati o qualificati si rileva un calo sensibile delle tipologie contrattuali precarie in favore dell apprendistato e del lavoro a tempo indeterminato. Nel dettaglio (si veda la tabella Confronto tra prima e ultima occupazione ), il tempo determinato cala del 4,5%, il lavoro intermittente del 7,5%, e il lavoro a progetto del 18%. Ma il dato più interessante e positivo è la riduzione di ben quasi 46 punti percentuali del tirocinio ed il contestuale aumento del 46% delle assunzioni in apprendistato e di quasi l 88% dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato. TIPOLOGIA CONTRATTUALE LAVORO A TEMPO DETERMINATO APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE LAVORO A TEMPO INDETERMINATO TIROCINIO ULTIMA OCCUPAZIONE DOPO DIPLOMA O QUALIFICA Total e 2032 1211 770 668 % LICEI 36,57 % 21,79 % 13,86 % 12,02 % 19,78 % PROFESSIONA LI PROFESSIONA LI IeFP TECNIC I 31,20% 8,07% 40,94% 9,25% 28,65% 7,27% 54,83% 14,42 % 16,17 % 29,09% 7,40% 49,09% 24,40% 6,14% 53,29% LAVORO INTERMITTENTE 520 9,36% 50,77 % 17,50% 3,08% 28,65% LAVORO A PROGETTO / CO.CO.CO 145 2,61% 27,59 % 31,72% 4,14% 36,55% LAVORO A TEMPO DETERMINATO PER SOSTITUZIONE ALTRO 114 2,05% 97 1,75% 43,86 % 37,11 % 27,19% 3,51% 25,44% 22,68% 2,06% 38,14% TOTALE 5557 100% 17

TIPOLOGIA CONTRATTUALE LAVORO A TEMPO DETERMINATO TIROCINIO APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE LAVORO INTERMITTENTE LAVORO A TEMPO INDETERMINATO LAVORO A PROGETTO / CO.CO.CO LAVORO A TEMPO DETERMINATO PER SOSTITUZIONE ALTRO CONFRONTO TRA PRIMA E ULTIMA OCCUPAZIONE PRIMA ULTIMA DIFFERENZ VARIAZION OCCUPAZIONE OCCUPAZIONE A E % 2127 2032-95 -4,47% 1236 668-568 -45,95% 828 1211 383 46,26% 562 520-42 -7,47% 410 770 360 87,80% 177 145-32 -18,08% 113 114 1 0,88% 104 97-7 -6,73% Dalla riflessione sui tempi di attesa che precedono la prima occupazione dopo la qualifica o il diploma emerge che gli Istituti Tecnici ed i percorsi professionali, verosimilmente in virtù di una loro maggiore connessione al mondo del lavoro già durante l iter scolastico, garantiscono tempi di attesa minori rispetto ai licei: sono infatti i ragazzi in uscita dai corsi professionali che trovano lavoro, nel 51% dei casi, entro i tre 18

mesi dal conseguimento della qualifica o del diploma, mentre la percentuale scende a poco meno del 35% nel caso dei liceali diplomati. TEMPO DI ATTESA PRIMA OCCUPAZIONE DOPO DIPLOMA O QUALIFICA 0-6 mesi 7-12 mesi 13-36 mesi LICEI 34,82% 32,50% 32,68% PROFESSIONALI 50,90% 30,62% 18,49% PROFESSIONALI IeFP 40,74% 38,10% 21,16% TECNICI 47,72% 32,39% 19,90% Come anticipato, il lavoro trovato dai ragazzi in uscita dai percorsi scolastici e di formazione è caratterizzato da una buona continuità occupazionale: alla data del 24 settembre 2015 infatti il 67,70% dei ragazzi che hanno trovato lavoro sta ancora lavorando, mentre poco più di 3 ragazzi su 10 risultano cessati dal lavoro. A tale proposito, le qualifiche professionali che sembrano garantire maggiore continuità e stabilità contrattuale fanno riferimento all ambito amministrativo/segretariale (affari generali: quasi l 81% è ancora occupato; addetti alla funzione di segreteria: poco meno del 75% è occupato alla data del 24.09.2015), alla ristorazione e pubblici esercizi (baristi: 68,7% di occupati; cuochi: 63,2% di occupati,camerieri: 52,7% di occupati) ed agli attrezzisti di macchine utensili, con solo l 8,57 di cessati alla data del 24.09.2015. ATTIVI E CESSATI AL 24.09.2015 ATTIVO CESSATO 3-2012/2013 71,03% 28,97% 5-2012/2013 67,23% 32,77% 19

3-2013/2014 61,36% 38,64% 4-2013/2014 72,68% 27,32% 5-2013/2014 67,96% 32,04% 67,70% 32,30% OCCUPATI PER QUALIFICA PROFESSIONALE ATTIVO (al MACRO QUALIFICHE DA CCNL Totale 24.09.2015) CESSATO (al 24.09.2015) Commessi delle vendite al minuto 716 417 58,24% 299 41,76% Addetti agli affari generali 384 310 80,73% 74 19,27% Camerieri di ristorante 362 191 52,76% 171 47,24% Baristi e professioni assimilate 163 112 68,71% 51 31,29% Operatori di altoforno 162 82 50,62% 80 49,38% Cuochi in alberghi e ristoranti 155 98 63,23% 57 36,77% Addetti a funzioni di segreteria 147 110 74,83% 37 25,17% Personale non qualificato delle attività industriali e professioni assimilate Facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati Addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimilate 138 87 63,04% 51 36,96% 131 75 57,25% 56 42,75% 118 92 77,97% 26 22,03% Attrezzisti di macchine utensili 105 96 91,43% 9 8,57% Personale non qualificato addetto all'imballaggio e al magazzino 73 50 68,49% 23 31,51% Addetti al banco nei servizi di ristorazione 66 47 71,21% 19 28,79%............ TOTALE 5557 3762 1795 In conclusione, l interpretazione dei dati sembra indicare che in provincia di Bergamo la lettura dei bisogni del territorio in termini di necessità occupazionali e la conseguente informazione orientativa funzioni con successo non solo interpretando in maniera corretta i bisogni del territorio, ma sapendoli incrociare in 20

modo ottimale con le inclinazioni e le aspirazioni dei ragazzi, non sempre di immediata lettura, rilevate in occasione dei diversi momenti orientativi attuati all interno del Piano per l Orientamento consentendo in questo modo di ottenere eccellenti esiti occupazionali per i giovani residenti neo diplomati o neo qualificati. Il Mercato del Lavoro Per quanto concerne il Mercato del Lavoro, in provincia di Bergamo sono previste 12.250 assunzioni per l anno 2015, di cui l 84% non stagionali 7, con un incremento di ben il 23% rispetto alle previsioni del 2014; la tabella sotto riportata indica la ripartizione delle assunzioni per area lavorativa e mostra chiaramente come il settore dei Servizi e l Industria continuino a giocare un ruolo predominante nel tessuto economico/produttivo locale, seguiti dal Commercio e dal Turismo/Ristorazione. Settore Totale Assunzioni % Di cui immigrati % Industria 3770 30,8% 260 6,9% Costruzioni 1000 8,2% 100 10% Commercio 1810 14,7% 60 3,3% Turismo e ristorazione 1630 13,3% 440 27% Servizi 4040 33% 300 7,4% Totale 12.250 100% 1.160 9,5% La maggior parte del personale ricercato dalle aziende del territorio deve avere un titolo di studio di livello secondario (il diploma o titolo equipollente è richiesto in quasi il 41% dei casi), seguito dalla qualifica di formazione professionale (17,3% delle assunzioni previste) e dalla laurea universitaria (14,4%). Molto elevata è anche la ricerca di profili professionali poco o per nulla qualificati, per i quali non viene richiesta nessuna formazione o qualifica particolare (con il 27,4% costituiscono di fatto il secondo gruppo più numeroso di lavoratori ricercati dai datori di lavoro). Livelli d Istruzione ricercati Totali Assunzioni % Livello universitario 1.770 14,4% Livello secondario - Diploma 5.010 40,9% 7 Fonte: Rapporto Excelsior 2015 La domanda di professioni e di formazione delle imprese italiane provincia di Bergamo. 21

Qualifica di formazione prof. o diploma prof. Nessuna formazione specifica 2.120 3.350 17,3% 27,4% Totale 12.250 100% Entrando nello specifico di ciascun livello di istruzione e formazione, la tipologia professionale più richiesta tra i laureati fa riferimento all indirizzo economico, con 470 assunzioni, mentre per i diplomati l indirizzo più ricercato è quello amministrativo commerciale (ipotizzate 1.140 assunzioni). Tra le qualifiche professionali le specializzazioni più ricercate sono quella turistico-alberghiera, con 560 assunzioni, seguita a breve distanza del settore meccanico (380 assunzioni) e da quello sanitario (210 assunzioni). Facendo riferimento alla sola previsione di assunzioni non stagionali, le figure professionali ricercate sono ripartite nei diversi gruppi professionali come indicato in tabella: Tipologia professionale n. % 1. Dirigenti 30 0,3% 2. Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione 680 6,6% 3. Professioni tecniche 1.780 17,3% 4. Professioni esecutive nel lavoro d'ufficio 1.030 10% 5. Professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi 2.320 22,6% 6. Artigiani, operai specializzati e agricoltori 1.790 17,4% 7. Conduttori di impianti e operai di macchinari fissi e mobili 1.520 14,7% 8. Professioni non qualificate 1.140 11,1% Totale 10.290 100% Le professioni qualificate nel settore del commercio e dei servizi risultano essere le più ricercate con il 22,6% del totale, seguite a pari merito dalle professioni tecniche e da quelle artigiane, specializzate nell industria e agricole (entrambe a poco più del 17%). Le figure professionali più difficili da trovare sono: - all interno del gruppo 2 Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione : o ingegneri e professioni assimilate (35%); o specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali (39,9%) - all interno del gruppo 3 Professioni tecniche : o tecnici della gestione dei processi di beni e servizi (35,2%); o tecnici della salute (34,6%; la ricerca di questa tipologia professionale è resa ancor più difficile dal fatto che nel 90,9% dei casi è richiesto ai candidati di possedere esperienza pregressa nella mansione da svolgere) - all interno del gruppo 4 Professioni esecutive nel lavoro d ufficio : o impiegati e addetti alla segreteria e agli affari generali (15,4%) - all interno del gruppo 5 Professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi : 22

o professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (15,9%) - all interno del gruppo 6 Artigiani, operai specializzati e agricoltori : o fabbri ferrai costruttori di utensili e assimilati (21,7%) - all interno del gruppo 7 Conduttori di impianti e operai di macchinari fissi e mobili : o operai di macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche e minerarie (32,9%); o operai addetti all assemblaggio di prodotti industriali (28,4%) - all interno del gruppo 8 Professioni non qualificate : o personale non qualificato nei servizi di pulizia (22,6%); o personale non qualificato nella manifattura (20,2%). La lettura dei medesimi dati ci indica che il Mercato risulta invece saturo (0% nella difficoltà di reperimento), almeno per l annualità 2015, per le seguenti figure professionali: - Gruppo 2 Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione : o Specialisti della formazione e dell educazione - Gruppo 3 Professioni tecniche : o tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni - Gruppo 4 Professioni esecutive nel lavoro d ufficio : o impiegati addetti agli sportelli e ai movimenti di denaro; o impiegati addetti alla gestione amministrativa e della logistica - Gruppo 5 Professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi : o operatori della cura estetica o esercenti addetti nelle attività di ristorazione - Gruppo 6 Artigiani, operai specializzati e agricoltori : o artigiani e operai specializzati nelle costruzioni e nel mantenimento di strutture edili; o attrezzisti; o operai artigiani del trattamento del legno e assimilati - Gruppo 7 Conduttori di impianti e operai di macchinari fissi e mobili : o conduttori di macchine movimento terra; o sollevamento e maneggio dei materiali; o operai addetto a macchine confezionatrici di prodotti industriali - Gruppo 8 Professioni non qualificate : o personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci. b. I servizi per l orientamento esistenti, le attività e le azioni erogate Come anticipato nella Premessa del presente documento, la provincia di Bergamo è un territorio storicamente molto sensibile ai bisogni di orientamento della propria popolazione, cui è stata data risposta sviluppando e consolidando nel corso degli anni un articolato sistema di servizi pubblici e privati che erogano azioni di orientamento rivolti a diversi target di persone e inerenti le diverse tematiche o macrotipologie indicate nella Deliberazione Regionale 2191/2014 ( Istruzioneformazione, Lavoro, Post Lavoro/Welfare). In particolare, per quanto concerne le macrotipologie Istruzione-formazione e Lavoro in provincia di Bergamo è attivo, a partire dagli anni 2011/2012, un Piano di Orientamento che 23

prevede la realizzazione di molteplici iniziative finalizzate a favorire il successo personale e formativo degli alunni frequentanti la scuola secondaria di 1 e 2 grado, con particolare attenzione alle fasi di transizione tra i diversi cicli di istruzione e formazione, compresa l istruzione universitaria, l alta formazione ed il passaggio dall istruzione/formazione al mondo del lavoro. Le azioni, rivolte a Dirigenti Scolastici, docenti, genitori e studenti, sono realizzate in sinergia con alcuni degli attori più rappresentativi in materia di istruzione, formazione e lavoro, organizzati in un Tavolo Territoriale per l Orientamento che si riunisce periodicamente per la programmazione, la realizzazione ed il monitoraggio degli interventi. Nello specifico, i partner del Tavolo Territoriale per l Orientamento concordano le iniziative ed i progetti 8 da intraprendere nel corso di ciascun anno scolastico/formativo, ciascuno nel rispetto delle proprie competenze e specificità: - Provincia di Bergamo: per quanto concerne l area Istruzione e Formazione la Provincia di Bergamo è stata promotrice, insieme all U.S.R. Lombardia ambito territoriale di Bergamo, della nascita, dell implementazione e del coordinamento del Tavolo Territoriale per l orientamento vive dal 2011, sino ad oggi. Operativamente, si è occupata ed occupa dell erogazione di colloqui e servizi di counseling orientativo, dell organizzazione ed erogazione di interventi formativi rivolti ai docenti delle scuole di diverso ordine e grado sui temi del Mercato del lavoro e delle professioni e della realizzazione di diverse iniziative di spiccato carattere orientativo. Tra queste meritano menzione 9 : l annuale realizzazione dell Atlante delle Scelte, guida info-orientativa prodotta in formato cartaceo ed on-line che supporta ragazzi e genitori nelle scelte scolastiche o professionali nel delicato periodo di transizione dal primo ciclo di istruzione alla scuola secondaria di secondo grado; l attivazione, dal 2013, di uno specifico progetto nell ambito del Piano Provinciale Disabili rivolto a docenti e genitori dei ragazzi diversamente abili in uscita dai percorsi di istruzione e formazione professionale volto a realizzare azioni di orientamento info/formativo inerenti le modalità di accesso al mercato del lavoro e a sperimentare percorsi finalizzati all inserimento lavorativo grazie al sistema dotale messo a disposizione dal Piano stesso. Oltre alle attività svolte nell ambito del Tavolo Territoriale per l Orientamento, la Provincia ha realizzato nel 2015 la prima edizione della Fiera dei Mestieri, che ha promosso il valore dei mestieri artigiani e delle professionalità che caratterizzano il territorio bergamasco, sensibilizzando i giovani e le loro famiglie sull importanza della formazione professionale ai fini dell ingresso nel mondo del lavoro. Cuore dell evento, sviluppatosi in un arco temporale di 4 giorni, sono stati dieci stand tematici, dedicati ognuno ad una diversa area professionale, realizzati dai ragazzi delle istituzioni formative del territorio sotto la guida degli artigiani di ciascun settore professionale che hanno proposto laboratori, incontri, degustazioni, esibizioni sfilate e dimostrazioni pratiche utili a toccare con mano le peculiarità di ogni singolo mestiere. 8 Le schede descrittive dei singoli progetti sono proposte nel paragrafo La realizzazione del Piano - Le attività e le azioni previste ; in questo paragrafo si vuole fornire il panorama dei servizi territoriali, pubblici e privati, che operano nell ambito dell orientamento in provincia di Bergamo e che hanno partecipato alla rete informale dei servizi per l orientamento dal 2011 ad oggi. 9 Per quanto concerne il dettaglio progettuale si vedano le schede descrittive di cui alla nota precedente. 24

Per quanto concerne l area Lavoro la Provincia svolge da sempre un ruolo di primo piano nell orientamento delle persone in cerca di occupazione attraverso le azioni di orientamento erogate dai dieci Centri per l Impiego territoriali. Il servizio ha garantito, per l anno 2014, l erogazione di 34.991 Colloqui di Accoglienza, 1.228 Colloqui di Informazione Orientativa Individuale, 100 Colloqui di Informazione Orientativa di Gruppo, 1.816 Colloqui di Informazione Orientativa di Gruppo - Mobilità e 392 Colloqui di Informazione Orientativa Individuale Mobilità, raggiungendo in questo modo più di 38.500 persone iscritte negli elenchi dei Centri per l Impiego che necessitavano di un supporto nella ricerca attiva di lavoro. - U.S.R. Lombardia ambito territoriale di Bergamo: l Ufficio Scolastico Territoriale ha svolto sin dal 2011 un ruolo di primo piano nella promozione e nel coordinamento del Tavolo per l Orientamento del territorio bergamasco, collaborando alla stesura del Piano delle attività e partecipando attivamente alla loro realizzazione apportando contributi sia a livello orientativo/formativo (percorsi info/formativi rivolti a referenti dell orientamento scolastico, docenti, genitori e studenti della scuola secondaria di 1 grado), sia svolgendo un ruolo centrale nel raccordo con enti e istituzioni del territorio che si occupano a vario titolo di orientamento da un lato, con gli uffici centrali dell Ufficio Scolastico Regionale Lombardia dall altro. - Comune di Bergamo: grazie al Servizio Informagiovani il Comune di Bergamo offre agli adolescenti ed ai giovani, nonché ai loro genitori, un servizio volto a sostenere le transizioni e le scelte relative ai diversi ambiti di vita (scuola, formazione, lavoro, vita sociale e culturale, sport, mobilità europea, associazionismo e volontariato) attraverso attività di informazione e orientamento, quali colloqui, percorsi individualizzati ed incontri a tema. Lo sportello, aperto 15 ore a settimana, riceve su appuntamento e offre servizi di accoglienza e rilevazione del bisogno, colloqui orientativi di primo e secondo livello, consultazione di materiali informativi e utilizzo di postazioni internet. Vengono inoltre realizzati interventi e progettualità sul territorio, come il progetto Partenze Intelligenti offerto a studenti, genitori e docenti delle scuole secondarie di primo grado e i percorsi info-orientativi per la scelta post diploma rivolti agli studenti del quarto e del quinto anno del secondo ciclo dell istruzione. Tali iniziative sono già inserite nel Piano provinciale dell orientamento 10. Altra iniziativa di nuova istituzione è il ciclo di incontri Infowed, dedicati all inserimento nel mercato del lavoro dei neo diplomati. Il Servizio Giovani si occupa di organizzare e promuovere progetti, iniziative ed eventi dedicati alle ragazze ed ai ragazzi al fine di favorire la partecipazione delle nuove generazioni alla vita cittadina, anche attraverso la costituzione di associazioni e gruppi informali e di facilitare l'accesso ai servizi offerti dalla città. - Università di Bergamo: la proposta orientativa dell Università di Bergamo si concentra prioritariamente sull offerta formativa a livello universitario, si articola in diversi servizi rivolti prioritariamente ai ragazzi neo-diplomati o in uscita dalla scuola secondaria di II grado e comprende incontri di counseling, bilanci di competenze, consulenza finalizzata alla ricerca del percorso formativo post-diploma più idoneo, ma anche supporto nella ricerca attiva del lavoro e organizzazione di momenti di incontro e conoscenza delle realtà aziendali territoriali (es.: Career Day). 10 Si veda scheda di approfondimento nel paragrafo La realizzazione del Piano - Le attività e le azioni previste. 25

Ai servizi, erogati individualmente o in gruppo, possono accedere anche gli studenti universitari che necessitano di un ri-orientamento alla scelta universitaria precedentemente effettuata. - Confartigianato Bergamo: oltre ad operare come ente accreditato per la formazione ed i servizi al lavoro (la sede è accreditata come sede operativa ELFI Ente Lombardo per la Formazione d Impresa), Confartigianato Bergamo propone diverse attività orientative volte a supportare i ragazzi nella scelta del percorso da intraprendere nella scuola secondaria di secondo grado e nel successivo passaggio dalla scuola secondaria di secondo grado ai cicli di formazione e istruzione superiore (università, ITS, IFTS) o al mondo del lavoro. Attraverso i laboratori del programma Art-incontri i ragazzi possono sperimentare attività artigianali e/o artistiche riferite a specifici settori artigianali (autoriparazione, acconciatura ed estetica, impiantisti, meccanica di precisione, alimentaristi, artistico) che consentono loro di riscoprirsi nella dimensione pedagogica del fare e di approfondire la conoscenza del arti artigiane del proprio territorio. Le attività sono gestite e monitorate da esperti artigiani e funzionari dell associazione e si configurano come strumento in grado di trasmettere il sapere ed il saper fare in un ottica squisitamente orientativa. La proposta orientativa di Confartigianato per questo segmento di utenza si completa con gli incontri del ciclo Orient arti, finalizzati ad offrire momenti di carattere in-formativo sia agli allievi, sia ai loro genitori, direttamente coinvolti nel sostenere i figli a compiere una scelta scolastica e professionale consapevole e con il progetto Arte & Artigianato, che favorisce l incontro tra i giovani e il mondo artistico artigianale dell area arte/immagine e comunicazione attraverso la conoscenza di singole opere d arte e l approfondimento delle tecniche di lavorazione e dei processi creativi che ne hanno consentito la creazione. Vengono inoltre organizzati incontri con i referenti di specifiche aree professionali/settori al fine di condividerne le possibili evoluzioni di sviluppo imprenditoriale e momenti info-formativi rivolti agli studenti degli istituti scolastici superiori di II grado. Confindustria Bergamo: dispone di uno specifico settore dedicato alla formazione e all educazione di giovani e adulti (Area Education) che ogni anno realizza iniziative di orientamento per le scuole di diverso ordine e grado, stage, esperienze di alternanza scuola lavoro, nonché laboratori e concorsi che possono aiutare a far conoscere a docenti, ragazzi e genitori il mondo delle imprese e favorendo un orientamento più consapevole. Grazie allo stretto legame con il tessuto imprenditoriale locale, è possibile individuare e segnalare i percorsi scolastici ad indirizzo tecnico-scientifico in grado di offrire una preparazione più affine alle possibilità di lavoro offerte dal territorio. - Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura: - attraverso la sua azienda speciale Bergamo Sviluppo realizza interventi di formazione e orientamento indirizzati sia ad aspiranti/neo imprenditori per facilitare la progettazione e l avvio dell attività imprenditoriale (Seminari Mettersi in proprio: una sfida possibile ), sia a studenti delle ultime classi degli istituti superiori per orientarli al mercato del lavoro e valutare il mettersi in proprio come alternativa al lavoro dipendente ( Progetto Scuola, attivo dal 1996). A supporto di chi desidera avviare un attività imprenditoriale o di lavoro autonomo la Camera di Commercio di Bergamo mette a disposizione anche lo sportello Punto Nuova Impresa, che fornisce gratuitamente informazioni sulle procedure burocratiche, le normative ed i 26

finanziamenti disponibili a livello regionale e nazionale e L Incubatore d Impresa, che annualmente mette a disposizione postazioni di lavoro e uffici arredati, formazione per lo sviluppo delle competenze imprenditoriali, consulenze personalizzate e supporti promozionali per aiutare le idee di impresa o le neo imprese nella fase di start-up. Inoltre, a supporto del mondo del lavoro femminile è attivo il Comitato per la Promozione dell Imprenditorialità Femminile, con il compito di sostenere e promuovere, a livello provinciale, lo sviluppo imprenditoriale femminile attraverso la progettazione e realizzazione di attività ed eventi orientativi e formativi su temi ed argomenti di ampio respiro. 2. Obiettivi, popolazione target e cambiamenti auspicati dal Piano a. Formalizzazione e caratteristiche della rete per l orientamento permanente Nel mese di giugno 2015 la Provincia di Bergamo ha pubblicato la proposta di adesione alla Rete Istituzionale per l Orientamento Permanente finalizzata alla costituzione e formalizzazione della rete dei partner istituzionali che sul territorio si occupano di orientamento nelle diverse fasi della vita della persona, al fine di coinvolgerli nella successiva programmazione del Piano per l Orientamento Permanente. Il taglio che la Provincia ha voluto dare alla propria rete è di tipo prettamente istituzionale al fine di ottimizzare i tempi di lavoro e rendere il confronto necessario alla realizzazione delle successive fasi progettuali più agevole. Ciascun partner avrà cura di interagire con gli enti e le strutture che rappresenta aggiornandoli circa le successive fasi della programmazione del Piano e la sua attuazione. Non deve quindi stupire o preoccupare il fatto che nella rete non compaiano singoli istituti scolastici o sedi operative di centri di formazione, in quanto tutti rappresentati dall ente istituzionale partner di rete. Le singole sedi operative saranno di volta in volta coinvolte dall ente istituzionale di riferimento in base alle esigenze che emergeranno durante la realizzazione delle singole progettualità da parte dei destinatari degli interventi programmati. Alla scadenza dei termini utili per la presentazione delle candidature hanno aderito 13 Istituzioni pubbliche e private del territorio, tra cui tutti i partner del Tavolo Territoriale per l orientamento già attivo per la realizzazione delle attività a valere sul tema della transizione scuola/scuola e scuola/lavoro illustrato nei paragrafi precedenti. Alla rete di operatori esistente si sono aggiunti: - ASL di Bergamo e il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci/Ambiti Territoriali: da sempre sensibili ai bisogni dei cittadini in materia di benessere socio sanitario e socio assistenziale, stanno implementando un articolata rete di Sportelli Unici Welfare (SUW) con l obiettivo di informare e orientare/accompagnare i cittadini nella rete dei servizi socio assistenziali e socio sanitari costruendo nel contempo progetti assistenziali/riabilitativi integrati a favore delle persone fragili. La rete degli sportelli SUW, composta dagli sportelli dei servizi sociali comunali e da quelli dei partner del progetto (associazioni sindacali, centri di primo ascolto Caritas, sportelli del terzo settore) potrebbero coprire, una volta a regime, l intero territorio bergamasco garantendo un capillare servizio di prossimità. 27

L ASL di Bergamo e il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci/Ambiti Territoriali si è dichiarata interessata e disponibile a sperimentare, nel corso del 2016, uno studio di fattibilità per la integrazione delle funzioni attualmente previste negli Sportelli unici Welfare all interno dei nascenti Poli Polifunzionali di nuova costituzione. - Cgil: dispone di due sportelli SOL (Servizio Orienta Lavoro) attraverso i quali mette a disposizione giovani, studenti, lavoratori, lavoratori cassaintegrati e in mobilità, disoccupati e stranieri le informazioni necessarie per muoversi con maggiore consapevolezza nel mercato del lavoro. I servizi offerti comprendono: o azioni di orientamento al mercato del lavoro fornendo, attraverso un'azione di accompagnamento nella fase iniziale, le capacità e gli strumenti per una ricerca autonoma. o Informazione relativa all'offerta lavorativa territoriale al fine di svolgere un'azione d'orientamento puntuale ed efficace, anche sul piano formativo informa sulle diverse tipologie contrattuali. o Informazioni su bandi di concorsi pubblici e attività di orientamento alla preparazione delle prove e di assistenza nella compilazione delle domande. o informazioni sulle opportunità formative presenti sul territorio o assistenza nella stesura di curriculum, di lettere di presentazione e nella conduzione di colloqui di lavoro o funzione di raccordo tra i servizi e le categorie. - Cisl: attraverso la sua agenzia IAL Lombardia eroga attività formativa e servizi di orientamento al lavoro in qualità di Operatore accreditato da Regione Lombardia per i Servizi di Istruzione e Formazione Professionale e i Servizi al Lavoro. In particolare: o Accompagna i giovani nell inserimento nel mercato del lavoro con una formazione attenta ai fabbisogni occupazionali e professionali; o Risponde alle esigenze di crescita professionale dei lavoratori durante l intero percorso professionale; o Supporta aziende e lavoratori tramite servizi individuali di orientamento, riqualificazione e ricollocamento; o Eroga servizi di orientamento all interno di azioni di politica attiva (soprattutto Dote Unica Lavoro e Garanzia Giovani ). - Uil: eroga azioni di orientamento al lavoro soprattutto attraverso la sua organizzazione Uiltemp, dedicando particolare attenzione alle persone in cerca di occupazione e di stabilizzazione del posto di lavoro, fornendo informazione orientativa relativamente alle opportunità occupazionali e di formazione del territorio. - Federazione Maestri del Lavoro d Italia Consolato provinciale di Bergamo: firmatari di un protocollo di intesa per l orientamento con il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca nel 2012, realizzano percorsi di orientamento rivolti a studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado (ma anche ad adulti vittime della crisi o desiderosi di rilanciarsi nel Mercato del Lavoro) focalizzandosi su specifiche figure professionali (es.: Segreteria, Acquisti Vendite Logistica, Commerciale e Marketing, Operatore Turistico, L arte della stampa ) e sulle tecniche di ricerca del lavoro ( L arte della ricerca attiva del lavoro ) approfondendo le possibilità occupazionali anche all interno di nuovi contesti come, ad esempio, il modulo orientativo Economia verde e nuove opportunità di lavoro, in cui si propongono modelli produttivi alternativi al classico ed attualmente predominante Produci, 28

usa, getta. Particolare importanza viene inoltre dedicata all area della Sicurezza sul lavoro, cui è dedicato uno dei moduli del percorso di orientamento. - CPIA Centro per l Istruzione degli Adulti sedi di Treviglio e Bergamo: focalizzati prioritariamente sulle attività inerenti l istruzione e la formazione degli adulti, i CPIA possono rappresentare un punto di riferimento istituzionale stabile, strutturato e diffuso per il coordinamento e la realizzazione per quanto di competenza - di azioni di accoglienza, orientamento e accompagnamento rivolte alla popolazione adulta, con particolare riferimento ai gruppi svantaggiati, finalizzate anche a fornire sostegno alla costruzione dei propri percorsi di apprendimento e a favorire la fruizione di servizi di orientamento lungo tutti il corso della vita 11. La costituzione della rete è stata formalizzata con la firma di un protocollo di intesa, allegato al presente Piano, in cui si attribuisce il ruolo di coordinamento della rete alla Provincia di Bergamo. La rete per l erogazione dei servizi di orientamento permanente risulta quindi così costituita: - Provincia di Bergamo: anche in rappresentanza dei Centri di Formazione Professionale e dei Centri per l Impiego provinciali partecipa alla rete con ruolo di coordinamento, erogazione dei servizi ed attuazione delle progettualità presentate. - U.S.R. Lombardia ambito territoriale di Bergamo: anche in rappresentanza degli Istituti scolastici secondari di primo e secondo grado è partner della rete con ruolo di erogazione dei servizi ed attuazione delle progettualità presentate. - Comune di Bergamo: partner della rete con ruolo di erogazione dei servizi, attuazione delle progettualità presentate e titolare di uno dei Punti Polifunzionali sperimentali della rete. - Università di Bergamo: partner della rete con ruolo di erogazione dei servizi ed attuazione delle progettualità presentate. - Confartigianato Bergamo: partner della rete con ruolo di erogazione dei servizi, attuazione delle progettualità presentate e titolare di uno dei Punti Polifunzionali sperimentali della rete. - Confindustria Bergamo: partner della rete con ruolo di erogazione dei servizi ed attuazione delle progettualità presentate. - Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura: partner della rete con ruolo di erogazione dei servizi ed attuazione delle progettualità presentate. - ASL di Bergamo e Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci/Ambiti Territoriali: partner della rete quali rappresentanti della nascente rete degli Sportelli Unici Welfare, nati e sviluppati al fine di informare ed accompagnare il cittadino nella rete dei servizi Socio Sanitari e Socio Assistenziali. Attuatori di una delle progettualità presentate, finalizzata allo studio di fattibilità per la integrazione delle funzioni attualmente previste negli Sportelli unici Welfare all interno dei nascenti Poli Polifunzionali di nuova costituzione. ASL di Bergamo e Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci/Ambiti Territoriali si impegnano ad identificare un ulteriore sportello all interno del territorio della ASL di Bergamo. - Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci: in rappresentanza dei Comuni della provincia di Bergamo e dei 14 ambiti territoriali ex L. 328/2000 è partner della rete con ruolo di erogazione dei servizi ed attuazione delle progettualità presentate. 11 D.P.R. 263/2012 Istruzione degli adulti Linee Guida per il passaggio al nuovo ordinamento (art. 11, comma 10). 29