La gravidanza fisiologica o presunta tale: il ruolo del Territorio

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Transcript:

La gravidanza fisiologica o presunta tale: il ruolo del Territorio M. Gabriella Aiello*, Valeria Dubini**, Arianna Maggiali *Specialista ambulatoriale **Direttore SC ginecologia Palagi e territorio Uslcentro - Firenze Direttore Attività Ostetriche GENOVA, 18/3/2016

Unità Funzionale Complessa Attività Consultoriali obiettivi di budget 2015 Azienda Sanitaria Firenze 7

PERCORSO NASCITA: parti per cittadinanza 35.000 35.000 30.000 30.102 30.667 31.453 32.361 32.806 32.228 32.659 31.877 31.234 28.766 29.316 27.408 27.849 30.000 Fonte: elaborazioni ARS su dati CAP 25.000 20.000 15.000 3.109 3.564 3.780 4.496 5.023 5.656 6.513 7.059 7.605 7.902 7.900 8.090 7.611 25.000 20.000 15.000 10.000 10.000 5.000 5.000 0 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 0 30,0 25,0 20,0 15,0 % parti PFPM 16,4 15,0 12,8 13,2 11,4 18,0 20,2 21,6 23,7 24,3 24,9 26,0 26,0 Italiana PSA PFPM Totale parti 10,0 5,0 0,0 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

Visite in gravidanza donne che hanno partorito in Toscana, 2005, 2009, 2013 2013 2009 2005 consultorio 27.8 % 24.2 % 20.1 % privato 57.4 % 60,1 % 65.3 % Numero visite Nessuna visita 6,9 6,8 6,7 0,5 % 2,0 % 2,6 % Fonte: ARS su dati CAP

CHI SEGUE GRAVIDANZA PER ETA 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 <18 18-24 25-29 30-34 35-39 40 e più ospedale 19,0 13,7 12,0 10,9 12,0 13,9 consultorio 50,6 57,0 38,7 21,5 15,7 13,5 studio privato 16,5 24,0 45,7 64,2 69,2 69,4 nessuna struttura 13,9 5,3 3,6 3,4 3,0 3,3 Fonte: ARS su dati CAP

PER TITOLO DI STUDIO 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 Nessuno o elementare Media inferiore Media superiore Diploma universitario ospedale 18,0 12,0 11,9 11,5 consultorio 62,6 47,1 21,2 13,1 studio privato 11,3 37,2 63,6 72,3 nessuna struttura 8,2 3,7 3,4 3,1 Fonte: ARS su dati CAP

.PER CITTADINANZA 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 Italia PFPM PSA ospedale 11,1 14,3 13,4 consultorio 13,2 65,5 20,9 studio privato 72,9 14,5 61,8 nessuna struttura 2,8 5,7 3,9 Fonte: ARS su dati CAP

PERCORSO NASCITA: visite in gravidanza 30,0 25,0 % Prima visita dopo la 12 settimana di gestazione 22,2 Effettuano 4 o più visite: 96,3% delle italiane 86,0% delle PFPM 20,0 15,0 10,0 17,4 19,2 15,1 16,6 17,3 15,6 13,7 11,1 9,7 5,0 4,3 3,5 2,9 2,5 2,8 2,3 2,7 2,6 2,2 2,4 0,0 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 10,0 9,0 Numero medio di visite effettuate in gravidanza Italiana PFPM 8,0 7,0 6,9 7,0 7,0 7,0 7,1 7,2 7,2 7,1 7,3 7,2 6,0 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 0,0 5,2 5,3 5,3 5,4 5,4 5,5 5,6 5,7 5,9 6,0 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Fonte: elaborazioni ARS su dati CAP

PERCORSO NASCITA 9

PERCORSO NASCITA 10

PERCORSO NASCITA: accesso 11

WHO 1996

INTERVENTI IN PROGRAMMAZIONE Coordinamento regionale e coordinamenti aziendali percorso nascita Carta dei servizi regionale e aziendale per il percorso nascita e percorso IVG chirurgica e farmacologica Promozione ruoli professionali in percorsi differenziati per gravidanze a basso e alto rischio Cartella integrata territorio-ospedale Formazione operatori Promozione allattamento al seno vd. nuovo protocollo di Intesa Unicef e Comunità amiche dei bambini

Attività strategiche Consegna del libretto gravidanza con colloquio dedicato da parte dell ostetrica e nuovi contenuti informativi Implementazione Corsi di accompagnamento alla nascita e attività di sostegno nel post-parto Continuità presa in carico professionale durante i percorsi, prenotazione accertamenti successivi e invii gestiti da parte delle strutture che hanno in carico l'utente Implementazione servizi di accoglienza e di mediazione culturale Strumenti informativi innovativi e interattivi e organizzazione dei servizi modulati su caratteristiche utenza

PUNTI DI FORZA Consegna libretto di gravidanza Appuntamenti per 3 eco I livello e 3 visite in consultorio di riferimento Presenza di una struttura intermedia che fa da cerniera tra territorio e ospedale (II livello eco,gravidanze a rischio fino alla partoribilità) Intreccio con codice rosa

OSPEDALE urgenza, intereventi complessi STRUTTURA INTERMEDIA (IVG,DH,DS..) SECONDO LIVELLO STRUTTURA INTERMEDIA Secondo livello ambulatoriale,ecografico, ambulatori specialistici, medicina di genere) specialistica Proiezioni Consultorio principale Proiezioni MMG

MODIFICHE Profili di rischio: Basso rischio = ostetrica Medio rischio = ginecologa/o consultorio Alto rischio = struttura intermedia OSPEDALE Partoribilità Aggravamento della patologia Insorgenza di patologie associate che necessitino ospedalizzazione

MULTIDISCIPLINARIETA ATTREZZATURE CASI PIU COMPLESSI URGENZA COMPLESSITA ACCOGLIENZA TRIAGE PErCORSI FISIOLOGIA INFORMAZIONI ACCOMPAGNAMENTO Strutture intermedie

Cause delle 39 morti materne notificate dalla sorveglianza attiva " Emorragia ostetrica: 4 casi di atonia uterina 2 casi di distacco di placenta 1 caso di lacerazione cervicale " Sepsi: 3 casi dopo aborto spontaneo 1 caso dopo cerchiaggio cervicale 1 caso dopo TC " Malattie infettive: 3 casi di influenza H1N1 1 caso di TBC miliare 1 caso di malaria " Trombosi: 2 casi di tromboembolia polmonare Embolia da liquido amniotico 2 casi Rottura vasi splenici: 2 casi Infarto del miocardio: 1 caso Suicidio: 1 caso Disordini ipertensivi della gravidanza: 3 casi di pre- eclampsia Non ancora classificabili per sequestro della documentazione clinica: 10 casi

Sepsi e malattie infettive in gravidanza 1 donna su 8 è morta a seguito di sepsi Cinque dei 39 decessi rilevati attraverso la sorveglianza attiva sono avvenuti a seguito di shock settico. 1 donna su 8 è morta a seguito di malattie infettive Cinque dei 39 decessi rileva1 a2raverso la sorveglianza a6va sono avvenu1 a seguito di complicazioni di mala6e infe6ve

Influenza in gravidanza 3 dei 39 decessi rileva1 a2raverso la sorveglianza a6va sono avvenu1 a seguito di polmonite da virus H1N1 durante il periodo dell epidemia stagionale di influenza. 1 donna su 13 è morta a causa dell influenza nessuna era stata vaccinata

LA SCOMMESSA.. Potenziare il territorio per rendere sostenibile il sistema sanitario nel suo complesso. servizi e attività saranno così a costi minori, con maggiori vantaggi per i pazienti, riduzione dei tempi di attesa, e migliore appropriatezza. Sul territorio possibile prevenzione, intercettando patologie prima che vi sia bisogno di cure o comunque di interventi a più alto costo per la comunità In una prima fase necessario investire per rendere più attraente territorio come è stato fatto per ospedali Promozione ruoli professionali in percorsi differenziati per gravidanze a basso e alto rischio Rischio clinico e territorio