Modulo sulla Sicurezza sul lavoro

Documenti analoghi
Sistema di sorveglianza Passi

Azienda Sanitaria Firenze

Sicurezza sul lavoro. Piemonte. anno 2011 Sistema di sorveglianza PASSI. Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia.

Risultati del modulo sulla sicurezza sul lavoro

Risultati preliminari del modulo opzionale sulla sicurezza sul lavoro

La percezione del rischio, l informazione e la formazione in ambito lavorativo

I fattori comportamentali tra i lavoratori in Emilia-Romagna secondo la sorveglianza PASSI

CAPITOLO 24. SICUREZZA SUL LAVORO

I fattori comportamentali tra i lavoratori in Emilia-Romagna secondo la sorveglianza PASSI

Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Gennaio-Febbraio 2018

Anno TOT CAPACITA' RICETTIVA FLUSSI TURISTICI 05/02/2019 TOTALE ITALIANI

Affitti Quota Latte - Periodo 2014/2015

Gennaio-Novembre 2018

Passi Rapporto Regione Toscana. Sicurezza sul Lavoro

Prodotto interno lordo per ripartizione geografica, in Italia e in Sardegna: variazioni percentuali 2005 su 2004

Struttura Ex asl impegni prestazioni costo prestazioni Ticket Regione H , ,76 Basilicata H

sicurezza sicurezza stradale 36 infortuni domestici 39 SICUREZZA

Persone che hanno subito incidenti in. Regioni

Fattori di rischio e patologie

Diagnosi precoce dei tumori: il contributo di Passi

autosnodato auto-treno con rimorchio totale incidenti trattore stradale o motrice auto-articolato

Anno Regione Euro AL BE BG BM EL GA IB IG ND Totale 2017 PIEMONTE EURO

I dati della Sorveglianza PASSI: confronto fra Emilia-Romagna e Italia

Persone che hanno subito incidenti in. Regioni

La percezione del rischio, l informazione e la formazione in ambito lavorativo

SIT Sistema Informativo Trapianti

Qual è la percezione del rischio di subire un infortunio domestico? TOTALE CLASSI D'ETA' SESSO. uomini.

O.D. a.s. 2011/12. O.D. a.s. 2012/13

Struttura Ex asl impegni prestazioni costo Ticket Regione

Disuguaglianze sociali e diabete

REGIME QUOTE LATTE AFFITTI DI QUOTA

Approfondimento 1 - Rsu per comparto e per ripartizione geografica

OCCUPAZIONE ITALIANA E STRANIERA A CONFRONTO

Percentuale delle scuole che hanno avviato la rilevazione

Rapporto Annuale Regionale

I dati di sorveglianza PASSI: confronto fra Emilia-Romagna e Italia

22. Infortuni sul lavoro ad extracomunitari avvenuti in agricoltura nel periodo e denunciati all INAIL per provincia, regione, gestione ed

Profilo di salute della popolazione diabetica

Caratteri stazionali Capitolo 16 - L'esposizione. INFC - Le stime di superficie

La diagnosi precoce dei tumori della cervice uterina in Emilia-Romagna e in Italia attraverso i dati della Sorveglianza PASSI

La diagnosi precoce dei tumori della cervice uterina in Emilia-Romagna e in Italia attraverso i dati della Sorveglianza PASSI

O.D. a.s. 2012/13 O.D.

1. Allegato statistico: dettaglio dei dati per Regioni e Province Autonome

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca Dipartimento per l'istruzione Direzione Generale per il Personale Scolastico

La diagnosi precoce dei tumori della mammella in Emilia-Romagna e in Italia attraverso i dati della Sorveglianza PASSI

Sistema di sorveglianza Passi

classifica : 3 pti vittoria, 1 pto sconfitta GARE TRENTO VS FRIULI VENEZIA GIULIA TOSCANA VS BASILICATA TRENTO VS BASILICATA TRENTO VS TOSCANA

PASSI in breve. Sistema di sorveglianza attivo da aprile 2007: ad inizio novembre 2012 quasi 198 mila interviste raccolte nel server nazionale

Trofeo delle Regioni Cesare Rubini" - Maschile. Calendario Incontri

Lo sguardo di PASSI: lo stato della prevenzione oncologica in Italia

Statistiche in breve

Basilicata - Via Anzio, Potenza

Allegato statistico Il dettaglio dei dati per Regioni e Province Autonome

Statistiche in breve

La diagnosi precoce dei tumori colonrettali in Emilia-Romagna e in Italia attraverso i dati della Sorveglianza PASSI

Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2014: aggiornamento al 30/04/2014 DATI INAIL NAZIONALI

Qual è la percezione del rischio di subire un infortunio domestico? TOTALE CLASSI D'ETA' SESSO. uomini.

DATI INAIL NAZIONALI

DATI INAIL NAZIONALI

Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2017: aggiornamento al 30/4/2017 DATI INAIL NAZIONALI

Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2017: aggiornamento al 30/6/2017 DATI INAIL NAZIONALI

DATI INAIL NAZIONALI

Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2018: aggiornamento al 30/4/2018 DATI INAIL NAZIONALI

DATI INAIL NAZIONALI

DATI INAIL NAZIONALI Anno 2016: aggiornamento al 31/7/2016

Statistiche in breve

Analisi del contenzioso tributario per valore della controversia

Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2017: aggiornamento al 30/4/2017 DATI INAIL NAZIONALI

DATI INAIL NAZIONALI

DATI INAIL NAZIONALI

DATI INAIL NAZIONALI

DATI INAIL NAZIONALI

L abitudine al fumo ASL TO 4 DATI

Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2017: aggiornamento al 31/8/2017 DATI INAIL NAZIONALI

Sicurezza sul Lavoro:

La ricerca e sviluppo nelle imprese del Friuli Venezia Giulia all'anno 2007

Interventi di Upgrading di Impianti di Depurazione Esistenti

Un confronto tra il primo semestre 2008 ed il primo semestre 2011

Indagine sulla percezione del rischio. idrogeologici. Indagine per CNR PERUGIA. S c Marzo 2013

Gli esami per la diagnosi precoce dei tumori del colon-retto

Statistiche in breve

DATI INAIL NAZIONALI

La diagnosi precoce dei tumori della mammella in Emilia-Romagna e in Italia attraverso i dati della Sorveglianza PASSI

Personale amministrativo, tecnico ed ausiliario (ATA) Istituzioni scolastiche ed educative Dotazioni organiche regionali anno scolastico

Risultati della Prova Nazionale Invalsi. classi II della Scuola Primaria IC Tiberio Gulluni

In occasione. di lavoro Senza mezzo. di trasporto 32 In itinere. mezzo di trasporto 62. In itinere Senza. di trasporto 144. Con mezzo di.

TOTALE CLASSI D'ETA' SESSO uomini donne

Rilevazione PASSI sulla diffusione dello screening organizzato e delle pratiche spontanee

sdf La mappa degli Operatori dell Agricoltura Sociale

Sicurezza domestica SICUREZZA

Tab. 1 - Spesa sanitaria pubblica e privata, (val. in euro correnti pro capite, var.%)

Per ulteriori informazioni:

I costi della non sicurezza

Detenuti lavoranti - 30 giugno 2013

Il fenomeno. infortunistico. L'Inail ruolo nella prevenzione e negli incentivi alle imprese. MARISA D AMARIO

DATI INAIL NAZIONALI

Gennaio. Luglio L In occasione. di lavoro. di trasporto 65 In itinere. mezzo di trasporto 61. di lavoro Senza mezzo.

Transcript:

Modulo sulla Sicurezza sul lavoro La promozione della cultura della sicurezza in ambito lavorativo e la corretta percezione dei rischi so fattori importanti nel processo di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, ricosciuti dagli ultimi Piani Sanitari Nazionali e dal DPCM 17/12/7, che recepisce il Patto Stato-Regioni per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro. Alcuni Piani Regionali per la Prevenzione, come quello della Regione Emilia-Romagna, han individuato alcuni settori, di seguito deminati di interesse, a cui dedicare maggiore impeg in termini di azioni di prevenzione e vigilanza, in quanto a più alto rischio di infortuni e/o malattie professionali: l edilizia, la metalmeccanica, la lavorazione del leg, l agricoltura, la sanità e i trasporti. Il modulo opzionale sulla Sicurezza sul Lavoro si pone l obiettivo di indagare con particolare riferimento ai settori a maggior rischio i seguenti aspetti: percezione del rischio di infortunio o malattia in ambito lavorativo; prevalenza di interventi di informazione e formazione sui rischi lavorativi; diffusione dell utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. Al modulo opzionale han aderito 17 Regioni/PA: nel Valle d Aosta, Lombardia, P. A. di Trento, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Campania e Puglia; nel 11 si so aggiunte Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Molise, Basilicata, Calabria e Sardegna. Il modulo è stato somministrato agli intervistati che han riferito di lavorare (64 del campione); di questi il 9 ha dichiarato di aver un lavoro continuativo e il n continuativo. Le analisi so state fatte su 35.8 interviste (14.866 del e 21.14 del 11). Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro Il 14 dei lavoratori intervistati considera assente la possibilità di subire un infortunio, il 59 bassa, il 23 alta e il 4 molto alta. La percezione del rischio di subire un infortunio è più alta nei lavoratori occupati nei settori di interesse. 14 8 Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro ()* 59 49 Assente Bassa Alta Molto alta 23 36 4 7 Tutti i settori Settori di particolare interesse * esclusi i n so (pari all 1 sia in tutti i settori sia nei settori di interesse)

In particolare la percezione del rischio di subire un infortunio è più alta tra i lavoratori occupati nell edilizia, nei trasporti e nell agricoltura. Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro alta/molto alta per settore () Edilizia Trasporti 48 Agricoltura 43 Lavorazione leg e carta Sanità Metalmeccanica 35 35 38 Pubblica amministrazione 28 Altre manifatturiere 22 Altri servizi Commercio Scuola e università 17 14 11 13 9 La percezione del rischio di subire un infortunio è più alta negli addetti alle seguenti mansioni: conducenti, Forze dell ordine e militari, infermieri, tecnici sanitari e operatori socio-sanitari. Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro alta/molto alta per mansione () Conducente Forze dell'ordine/militari Infermiere/tecnico sanitario Operatore socio sanitario Operaio 43 45 49 65 74 Artigia Medico 39 Libero professionista Dirigente/datore Collaboratore domestico Commerciante Insegnante/professore Impiegato 9 11 18 24 23 32 9 La percezione del rischio di infortunio in ambito lavorativo è maggiore tra le Regioni del Sud (31) rispetto a quelle del Nord (25) e del Centro (26), differenza significativa sul pia statistico. Tali differenze territoriali si mantengo anche restringendo l analisi ai soli settori di interesse.

Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro alta/molto alta per Regione () 38 Puglia Molise 37 33 31 29 28 28 La percezione del rischio di subire un infortunio è più alta tra i lavoratori: - 18-49enni - uomini - con una bassa istruzione - con molte difficoltà ecomiche - stranieri - occupati nei settori di interesse - con mansioni manuali - che han ricevuto informazioni sui rischi lavorativi - che han riferito un infortunio negli ultimi 12 mesi. Analizzando le variabili considerate in un modello di regressione logistica, queste associazioni si conferma significative, esclusa quella con la cittadinanza. 27 27 Sardegna Calabria Valle d'aosta Basilicata Toscana Liguria Umbria Pool Regioni Campania 26 27 26 26 25 25 24 24 23 21 Emilia Romagna CLASSE D'ETA' 18 34 35 49 69 SESSO uomini donne ISTRUZIONE nessuna/elementare media inferiore media superiore laurea DIFF. ECONOMICHE molte qualche nessuna CITTADINANZA italiana straniera/doppia SETTORI DI INTERESSE TIPOLOGIA DI MANSIONE manuale n manuale esecutiva n manuale dirigenziale AVER AVUTO INFORMAZIONI* AVER AVUTO INFORTUNIO Veneto Lazio Friuli Venezia Giulia Marche Piemonte P. A. Trento Lombrdia Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro alta/molto alta () Totale: 26,5 (IC 95: 26, 27,1) 17 26 28 24 24 15 13 17 34 37 38 38 31 21 21 26 32 24 25 32 43 42 58 Se si limita l analisi ai lavoratori con una mansione manuale si conferma le associazioni con sesso, difficoltà ecomiche, settore, aver ricevuto informazioni e aver avuto un infortunio. 9 * informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro

Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro Il 24 dei lavoratori intervistati considera assente la possibilità di contrarre una malattia legata al lavoro, il 56 bassa, il 18 alta e il 2 molto alta. La percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro è più alta nei lavoratori occupati nei settori di interesse. 24 Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro ()* 16 56 55 18 26 Assente Bassa Alta Molto alta 2 3 In particolare la percezione di contrarre una malattia legata al lavoro è più alta tra i lavoratori occupati nella sanità e nell edilizia. Tutti i settori Settori di particolare interesse * esclusi i n so (pari all 1 in tutti i settori e al 2 nei settori di interesse) Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro alta/molto alta per settore () Sanità Edilizia 42 Trasporti Pubblica amministrazione Agricoltura Metalmeccanica Scuola e università Lavorazione leg e carta Altre manifatturiere 27 24 24 24 22 19 18 Altri servizi 14 Commercio 9 9 9

La percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro è più alta tra le figure sanitarie o socio-sanitarie. Infermiere/tecnico sanitario Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro alta/molto alta per mansione () Medico Operatore socio sanitario 56 52 Forze dell'ordine/militari Conducente 47 44 Operaio Artigia Insegnante/professore Dirigente/datore Libero professionista Impiegato Collaboratore domestico Commerciante 15 15 11 8 6 26 25 24 23 9 Tale percezione è maggiore tra le Regioni del Sud (22) rispetto a quelle del Nord (19) e del Centro (), differenza significativa sul pia statistico. Le differenze territoriali evidenziate si mantengo anche restringendo l analisi ai soli settori di interesse. Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro alta/molto alta per Regione () 35 Molise Puglia 26 24 Sardegna Umbria Friuli Venezia Giulia 23 22 21 21 21 Calabria Emilia Romagna Lazio Marche Pool Regioni Veneto Campania 19 19 19 19 18 Liguria Valle d'aosta Toscana P. A. Trento Lombrdia Piemonte Basilicata 17 17 14 13

La percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro è più alta tra i lavoratori: - 35-69enni - uomini - con una bassa istruzione - con molte difficoltà ecomiche - che lavora nei settori di interesse - che svolgo una mansione manuale - che han ricevuto informazioni sui rischi lavorativi e la loro prevenzione - che han riferito una malattia legata al lavoro negli ultimi 12 mesi Analizzando le variabili considerate in un modello di regressione logistica, queste associazioni si conferma significative. Se si limita l analisi ai lavoratori con una mansione manuale, si conferma le associazioni con classe d età 35-49, difficoltà ecomiche, settore lavorativo, aver ricevuto informazione e aver riferito una malattia legata al lavoro. Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro alta/molto alta () CLASSE D'ETA' 18 34 35 49 69 SESSO uomini donne ISTRUZIONE nessuna/elementare media inferiore media superiore laurea DIFF. ECONOMICHE molte qualche nessuna CITTADINANZA italiana straniera/doppia SETTORI DI INTERESSE TIPOLOGIA DI MANSIONE manuale n manuale esecutiva n manuale dirigenziale AVER AVUTO INFORMAZIONI* AVER AVUTO MALATTIA^ Totale: 19,8 (IC 95: 19,3,3) 17 22 22 18 23 24 18 18 29 22 16 14 21 15 17 17 18 26 25 9 *informazioni su come prevenire le malattie professionali ^malattia legata al lavoro 29 34

Informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali Oltre la metà (56) dei lavoratori intervistati ha dichiarato di aver ricevuto informazioni negli ultimi 12 mesi sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro o delle malattie professionali (53 sugli infortuni e sulle malattie professionali). Il 44 n ha ricevuto invece alcuna informazione. La percentuale di chi riferisce di aver ricevuto informazioni è più alta tra gli addetti occupati nei settori di interesse. A dichiarare di aver ricevuto informazioni so soprattutto i lavoratori occupati in metalmeccanica, edilizia e lavorazione del leg e della carta. Aver ricevuto informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali ()* Solo sugli infortuni Solo sulle malattie professionali Sugli infortuni e sulle malattie professionali Nessuna informazione 3 4 16 18 33 37 45 44 Tutti i settori Settori di particolare interesse * esclusi i n so (pari al 2 in tutti i settori e all 1 nei settori di interesse) Aver ricevuto informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro e/o le malattie professionali per settore () Metalmeccanica Edilizia Lavorazione leg e carta 71 69 75 Altre manifatturiere Sanità Trasporti 65 63 63 Pubblica amministrazione Scuola e università Agricoltura Altri servizi Commercio 47 46 33 9

In particolare la percentuale di chi ha ricevuto informazioni è maggiore tra infermieri, tecnici sanitari, dirigenti, Forze dell ordine e i militari, operai e conducenti. Aver ricevuto informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro e/o le malattie professionali per mansione () Infermiere/tecnico sanitario Dirigente/datore Forze dell'ordine/militari 65 66 65 Operaio Operatore socio sanitario Conducente Impiegato 65 64 62 Medico Artigia Insegnante/professore Libero professionista Commerciante 38 41 46 Collaboratore domestico 9 9 La percentuale di informazioni ricevute appare più alta nelle Regioni del Nord (58) e del Centro () rispetto a quelle del Sud (52), differenza significativa sul pia statistico. Le differenze territoriali si mantengo anche restringendo l analisi ai soli settori di interesse (69 al Nord, 67 al Centro e 62 al Sud). Aver ricevuto informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro e/o le malattie professionali per Regione () 9 71 Basilicata Piemonte 64 63 59 58 58 P. A. Trento Molise Veneto Toscana Friuli Venezia Giulia Emilia Romagna Marche Pool Regioni Liguria Lombrdia Umbria Lazio 56 56 56 56 56 55 55 Sardegna Valle d'aosta Campania Puglia Calabria 51 51 46

La percentuale di informazioni ricevute sulla prevenzione degli infortuni o delle malattie professionali è più alta tra i lavoratori: - 35-49enni - uomini - con un istruzione medio-alta - senza molte difficoltà ecomiche - con cittadinanza italiana - occupati nei settori di interesse - con mansioni manuali. Analizzando le variabili considerate in un modello di regressione logistica, queste associazioni si conferma significative. Aver ricevuto informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro e/o le malattie professionali () nessuna/elementare DIFF. ECONOMICHE straniera/doppia SETTORI DI INTERESSE TIPOLOGIA DI MANSIONE n manuale esecutiva n manuale dirigenziale Totale: 56,1 (IC 95: 55,4 56,7) CLASSE D'ETA' 18 34 35 49 69 SESSO uomini donne ISTRUZIONE media inferiore media superiore laurea molte qualche nessuna CITTADINANZA italiana manuale 49 56 58 54 53 49 61 48 58 56 58 48 61 54 51 67 9 Le informazioni so state fornite soprattutto mediante corsi di formazione e materiali informativi o opuscoli specifici. Come e da chi so state date le informazioni () Superiori o colleghi 14 15 Medico competente/medico di fabbrica 16 19 Materiali informativi/opuscoli specifici 35 34 Corsi di formazione 62 64 9 Settori di particolare interesse Tutti i settori

Uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI) Tra i lavoratori le cui mansioni richiedo l uso di dispositivi di protezione individuale, il 71 li usa sempre quando necessario, il 15 quasi sempre e l 8 a volte. Il 6 ha dichiarato di n usarli mai: il 3 perché n gli so stati forniti e l altro 3 per altri motivi. Nei settori di interesse la distribuzione della frequenza dell uso dei dispositivi di protezione individuale n si differenzia rispetto a tutti i settori. I dispositivi di protezione individuale so usati in percentuali più alte tra i lavoratori nella metalmeccanica e nella sanità. Uso dei dispositivi di protezione individuale ()* 71 72 Sempre 15 17 Quasi sempre Tutti i settori 8 7 A volte 3 2 3 2 Mai, n forniti Settori di interesse Mai, per altri motivi * esclusi gli intervistati che han riferito che il proprio lavoro n ne richiede l uso e i n so (pari al 2 in tutti i settori e all 1 nei settori di interesse) Uso dei dispositivi di protezione individuale per settore () Metalmeccanica Sanità Altre manifatturiere 78 76 78 Trasporti Pubblica amministrazione Lavorazione leg e carta Commercio Altri servizi Edilizia Scuola e università 75 73 72 69 67 67 66 Agricoltura 9

I dispositivi di protezione individuale so usati in percentuale più alta tra Forze dell ordine e militari, infermieri, tecnici sanitari e operatori socio-sanitari. Uso dei dispositivi di protezione individuale per mansione () Forze dell'ordine/militari Infermiere/tecnico sanitario Operatore socio sanitario Conducente 79 79 77 Dirigente/datore Medico 76 73 Operaio Artigia Impiegato Libero professionista Commerciante Insegnante/professore 72 69 69 69 68 62 Collaboratore domestico 43 9 75 La percentuale dichiarata dell utilizzo costante dei dispositivi di protezione mostra un gradiente territoriale significativo sul pia statistico (74 Nord, Centro e 66 Sud). Le differenze territoriali evidenziate si mantengo anche restringendo l analisi ai soli settori di interesse (75 Nord, 73 Centro e 67 Sud). Uso dei dispositivi di protezione individuale per Regione () 9 79 77 P. A. Trento Liguria Emilia Romagna 77 76 75 74 74 71 71 71 Umbria Friuli Venezia Giulia Veneto Sardegna Lazio Pool Regioni Valle d'aosta Lombrdia Molise Piemonte Toscana Marche Puglia Campania 71 69 69 68 67 65 Calabria Basilicata

L uso costante dei dispositivi di protezione individuale è più alto nei lavoratori: - uomini - con un istruzione medio-alta - senza difficoltà ecomiche - con cittadinanza italiana - occupati nei settori di interesse L uso costante dei dispositivi è fortemente influenzato dall aver ricevuto informazioni; n appare, invece, essere associato alla percezione del rischio di subire un infortunio o di contrarre una malattia professionale e neppure all aver avuto un infortunio o una malattia legata al lavoro. Analizzando le variabili indicate nella ta** in un modello di regressione logistica, l uso dei dispositivi è maggiore tra i 35-49enni, tra i lavoratori con cittadinanza italiana, tra quelli senza difficoltà ecomiche e tra chi ha ricevuto informazioni. Uso dei dispositivi di protezione individuale () CLASSE D'ETA' 18 34 35 49 69 SESSO uomini donne ISTRUZIONE nessuna/elementare media inferiore media superiore laurea DIFF. ECONOMICHE molte qualche nessuna CITTADINANZA italiana straniera/doppia SETTORI DI INTERESSE TIPOLOGIA DI MANSIONE manuale n manuale esecutiva n manuale dirigenziale AVER AVUTO INFORMAZIONI* PERCEZIONE RISCHIO INFORTUNIO alta/molto alta bassa/assente PERCEZIONE RISCHIO MALATTIA^ alta/molto alta bassa/assente AVER AVUTO UN INFORTUNIO AVER AVUTO UNA MALATTIA^ Totale: 71, (IC 95:,2 71,7) 73 69 72 68 65 72 71 71 66 73 71 67 72 71 71 72 72 71 71 71 73 73 73 9 *informazioni su come prevenire gli infortuni e/o le malattie professionali ^malattia legata al lavoro ** Variabili inserite nel modello di regressione logistica: classe d età, sesso, livello d istruzione, difficoltà ecomiche riferite, cittadinanza, aver avuto informazioni su come prevenire gli infortuni o le malattie professionali, aver avuto un infortunio sul lavoro o una malattia professionale negli ultimi 12 mesi 77

Caratteristiche del campione di lavoratori intervistato I settori di occupazione I servizi e il commercio risulta essere i settori più rappresentati nel campione di lavoratori intervistato. Altri servizi Commercio Settori () 22 21 Circa un terzo del campione (37) ha riferito di essere occupato nei settori considerati a maggior rischio e definiti di interesse, a cui i servizi di prevenzione e sicurezza sul lavoro delle ASL devo dedicare particolare attenzione nelle loro attività. In particolare: - il 9 lavora nell edilizia - il 9 in metalmeccanica - l 8 nella sanità - il 2 nella lavorazione del leg e della carta - il 4 nell agricoltura - il 5 nei trasporti. Metalmeccanica 9 Edilizia 9 Altre manifatturiere 9 Sanità 8 Scuola e università 6 Trasporti 5 Pubblica amministrazione 5 Agricoltura 4 Lavorazione leg e carta 2,4 5 15 25 35 45 La percentuale di lavoratori occupati nei settori di interesse è maggiore negli uomini (in tutte le classi d età), nelle persone con una bassa istruzione e in quelle con difficoltà molte ecomiche. Questa quota è lievemente più alta nelle Regioni del Sud (39) e del Nord (37) rispetto a quelle del Centro (34). Occupati nei settori di interesse per Regione () 51 Basilicata Molise 49 42 41 Puglia Piemonte Calabria Veneto Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia P. A. Trento Pool Regioni Umbria Valle d'aosta Campania 39 38 37 37 36 36 36 35 34 33 32 32 Toscana Marche Sardegna Lombrdia Liguria Lazio

Le mansioni Mansioni () Le mansioni più diffuse nel campione di lavoratori intervistato so quelle di operaio e impiegato. Operaio Impiegato Libero professionista Dirigente/datore Commerciante 5 6 Artigia 5 Insegnante/professore 4 Le mansioni so state classificate in tre tipologie: - manuali - n manuali esecutive - n manuali dirigenziali*. Nel complesso il del campione svolge un lavoro manuale, percentuale che sale nei settori di interesse. Il 43 ha riferito di aver una mansione n manuale esecutiva, cioè alle dipendenze, e il 17 di esercitare un lavoro n manuale dirigenziale. Infermiere/tecnico sanitario Collaboratore domestico Operatore socio sanitario Medico Forze dell'ordine/militari Conducente 1 1 1 1 2 2 2 Tipologia di mansione* () 54 Manuale Tutti i settori 43 29 Non manuale esecutiva 17 17 Non manuale dirigenziale Settori di particolare interesse * Mansioni: - manuali: operaio, artigia, conducente, collaboratore domestico, operatore socio-sanitario; - n manuali esecutive: impiegato, commerciante, insegnante/professore, infermiere/tecnico sanitario, forze dell'ordine/militari; - n manuali dirigenziali: dirigente/datore, libero professionista, medico.