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Transcript:

I n d i c e 7 Indicazioni per l insegnante 9 Contenuti dell Unità didattica 11 Forma della parola 18 Ordine delle lettere e lunghezza delle parole 28 Riconoscimento globale della parola 30 Discriminazione della lettera iniziale delle parole 52 Discriminazione della lettera finale delle parole

Biblioteca di didattica La collana Biblioteca di didattica nasce dall idea di fornire un supporto meditato e calibrato in quanto sperimentato in situazioni di apprendimento agli insegnanti che ritengono che l apprendimento vada «costruendosi» nei bambini attraverso: l osservazione delle realtà che li circondano; l interazione con l ambiente e la cultura; la conoscenza e l uso di strumenti che ne permettano la spiegazione, la comprensione e la personale rielaborazione; l interazione comunicativa con i coetanei e con gli adulti in contesti diversi. Tutto questo con l obiettivo di far sì che il bambino diventi cittadino e soggetto di cultura. Ogni quaderno che la compone presenta un argomento significativo, uno snodo concettuale attraverso cui si costruiscono gli elementi primari, i fondamenti della conoscenza. Presenta una serie di indicazioni operative e metodologiche rivolte agli insegnanti (pp. 7-8) e, per facilitare la programmazione didattica, periodica e annuale, anche le abilità e i contenuti essenziali dell unità didattica (p. 9). Il testo si articola in proposte, in attività, in esercitazioni (anche ludiche, motivanti, interessanti, comunque significative), che hanno lo scopo di rinsaldare intuizioni, di approfondire relazioni e rapporti, di costruire mattone su mattone (cioè concetto su concetto) il «sapere», cementato dal collante del metodo e dalla ricorsività dei percorsi che portano il bambino a impadronirsi anche di un «metodo» di studio, cioè di un personale progetto per apprendere l arte di imparare. Imparare a imparare, sempre e per tutta la vita, è la chiave di volta della realizzazione della personalità in una società in continua e rapida ricostruzione. Gli argomenti non sono costruiti per classi di età, ognuno nasce e si sviluppa in modo autonomo. Possono, quindi, essere inseriti nel progetto educativo, ogniqualvolta l insegnante ne ravvisi l esigenza e l opportunità. Ciò non vuol dire episodicità e frammentarismo: i concetti, costruiti e sviluppati a spirale (Bruner), a livelli diversi e da diversi punti di vista per favorire la promozione delle intelligenze (Gardner), si articolano per grandi aree cognitive (matematico-scientifica, linguistica e antropologica). Ogni area ha come riferimento un simbolo (per la maggior parte, animaletti simpatici ai bambini) che ne permette, volendo, la classificazione dentro i codici canonici delle discipline di studio. Rispetto ai libri di testo, che sono pensati per classi e riportano tutti gli argomenti di studio di un intero anno, i quaderni della Biblioteca di didattica potrebbero anche assumere una funzione sostitutiva ma offrono le soluzioni più produttive se utilizzati in funzione «complementare» rispetto ai testi stessi. Essi, infatti, presentano un concetto, una informazione, una procedura osservativa, un processo di ricerca in modo esauriente, organizzato per difficoltà crescenti e, qualora sia necessario, distribuiscono le attività su una serie successiva di quaderni. Possono trovare posto anche nel Piano della Offerta Formativa, come progetto di apprendimento tematico, come paradigma per l impostazione di una attività di ricerca, come indicazione metodologica per lo sviluppo di una attività metacognitiva (nel senso di consapevolezza della procedura) seguita per apprendere un concetto o approfondire un argomento di studio. Sarà possibile, per gli insegnanti, selezionare gli argomenti che ritengono più utili alla situazione della classe e organizzare la classe stessa in modo qualora sia utile o necessario da affrontare, contemporaneamente, argomenti diversi, creando scambi e situazioni produttive di piccolo gruppo. A mano a mano che la Biblioteca di didattica si potenzierà di nuovi quaderni sarà anche possibile affrontare lo stesso argomento a livelli diversi di complessità. Si viene, così, incontro alle necessità, che si fanno sempre più pressanti, di creare l integrazione fra diverse provenienze, culture e livelli di apprendimento degli alunni. Anche chi persegue l individualizzazione dell insegnamento, magari per la presenza di bambini con diverse potenzialità e abilità, trova, nei quaderni proposte e «schede» di lavoro, utili e opportune. La Biblioteca di didattica è uno strumento di lavoro che, contrariamente alle Guide per insegnanti (che danno indicazioni per far lavorare i bambini), parte dalle attività e dagli esercizi dei bambini per far riscoprire agli insegnanti il gusto di «fare scuola». Una proposta che permette di far leva sull interesse del bambino, sulla gioia della scoperta, sull utilità degli strumenti e delle tecniche, sul potenziamento delle motivazioni e della creatività, per riscoprire la «didattica» come un modo di inventare, vivere e imparare insieme per «creare» delle «persone» che si riconoscano elementi costituenti di una società fondata sulla collaborazione e sulla solidarietà. Clotilde Pontecorvo Università degli Studi di Roma «La Sapienza»

Indicazioni per l insegnante La collana Biblioteca di didattica propone una serie di quaderni operativi di contenuto disciplinare organizzati per livelli anziché per classi. Necessariamente questo quaderno, in quanto dedicato al percorso propedeutico alla letto-scrittura, precede tutti gli altri del primo livello per la lingua italiana. Il suo uso, quindi, è definito dai tempi consuetudinari di sviluppo di tale percorso, in particolare può supportare le attività di classe dei primi 20 giorni di scuola. Le proposte di queste pagine, più che ispirarsi a una metodologia tradizionale, offrono una serie di attività e di stimolazioni che partono dall ipotesi che il bambino abbia già implicitamente elaborato un suo concetto di scrittura e dalla certezza che è importante per la scuola muoversi da questi costrutti di base. Naturalmente le attività su scheda non possono da sole esaurire il lavoro di sperimentazione e riflessione sulla lingua perciò ogni singola proposta va vista come spunto per attività di tipo orale da sviluppare nel gruppo o in piccoli gruppi e come matrice per altre attività di letto-scrittura. Vengono date qui di seguito alcune brevi indicazioni sull uso delle proposte di questo volume. FORMA DELLA PAROLA (SCHEDE 1-7): proposte per favorire la fase osservativa dell insegnante rispetto alle competenze di scrittura del bambino (scrittura del proprio nome e cognome, percezione della costanza della parola con il variare della forma, copiatura di parole segno dopo segno, scrittura libera di parole, discriminazione di parole da non parole). In questa fase è importante che l insegnante accompagni le attività scritte promuovendo il confronto tra i bambini sulle risposte date e conversazioni che facciano emergere le motivazioni di tali risposte («Perché, secondo te, questa è una parola? Perché quest altra non lo è? Sai dire che cosa c è scritto?»). Ricerche ormai classiche come quelle di Ferreiro-Teberosky* sul concetto di scrittura dei bambini hanno dimostrato come essi si pongano molte domande sulla forma e sul significato della scrittura, ancor prima di entrare a scuola, e come l apprendimento della scrittura proceda seguendo determinate tappe di sviluppo che sono state così codificate: * E. Ferreiro e A. Teberosky, La costruzione della lingua scritta nel bambino, Firenze, Giunti-Barbera, 1985.

1. livello pre-sillabico 2. livello sillabico 3. livello sillabico-alfabetico 4. livello alfabetico. Come suggeriscono le due ricercatrici, oltre alle attività strutturate, che proponiamo con le schede, è importante che il bambino venga messo nella condizione di scrivere e leggere spontaneamente, cioè così come è capace, in modo da poter osservare i tempi e le modalità di passaggio da un livello di scrittura all altro. ORDINE DELLE LETTERE E LUNGHEZZA DELLE PAROLE (SCHEDE 8-17): proposte per riconoscere la sequenza ordinata dei segni della parola e mantenerla nella scrittura come copiatura; proposte per la discriminazione di parole più o meno lunghe partendo da attività su base orale per arrivare all intuizione che sia il fonema che il grafema sono un «unità di misura» della parola. La scrittura obbedisce a una serie di convenzioni a cui il bambino è esposto ben prima di frequentare la scuola primaria ma ci sono bambini che incontrano notevoli difficoltà a familiarizzare con questo tipo di convenzioni: devono tener presente che la lingua scritta è un susseguirsi di pieni e di vuoti, che i segni si dispongono da sinistra a destra in righe, che il loro ordine è importante per il mantenimento del significato. Questi bambini soprattutto devono potersi fermare più a lungo nella fase di approccio all organizzazione della scrittura. RICONOSCIMENTO GLOBALE DELLA PAROLA (SCHEDE 18-19): proposte per la lettura come anticipazione di significato sulla base di una situazione illustrata («Che cosa vorrà dire questa parola?»), rievocazione di una parola per riconoscimento globale. Nel prevedere i significati il bambino si serve delle conoscenze del contesto ma anche delle conoscenze ancora frammentarie riguardanti i segni della scrittura; le conferme delle sue ipotesi l aiutano a continuare nel processo di costruzione della lingua. DISCRIMINAZIONE DELLA LETTERA INIZIALE DELLE PAROLE (SCHEDE 20-41): proposte per l individuazione dell iniziale come grafema completando parole già note globalmente; proposte per l analisi uditiva dell iniziale di parola. Di solito, nell apprendimento della letto-scrittura, si prediligono le attività scritte a quelli orali, molto importante è invece la fase dell analisi fonologica che può iniziare prima che i bambini memorizzino stabilmente i segni dell alfabeto, soprattutto in forma giocosa. Proporre questo tipo di attività attraverso schede può sembrare una contraddizione ma le proposte di queste pagine non sostituiscono le attività orali, possono essere utili perché il bambino si eserciti in modo individuale e autonomo e possono costituire uno strumento di valutazione alternativo all osservazione. DISCRIMINAZIONE DELLA LETTERA FINALE DELLE PAROLE (SCHEDE 42-45): proposte per l individuazione della finale come grafema e come fonema. Anche l individuazione della lettera finale di parola è un attività utile nella fase di analisi fonologica, soprattutto perché essendo l ultima pronunciata è facilmente rievocabile. In particolare la scheda 43 ha l obiettivo di far intuire che la parola, passando dal singolare al plurale, cambia solo la lettera finale. 8 ItalianoImparo 1

CONTENUTI DELL UNITÀ DIDATTICA Scheda Abilità 1 Mi presento Discriminare gli orientamenti diversi dello stesso segno grafico 2 L autoritratto Scrivere il proprio nome 3 Scritte diverse Riconoscere la costanza della parola con il variare della forma delle lettere 4 Gli amici di Lalla Copiare parole dentro caselle 5 I tuoi amici Scrittura libera di nomi propri 6 Le piazze Discriminare parole da altri segni grafici 7 La ragnatela Discriminare parole da altri segni grafici 8 A caccia di nomi Riconoscere la costanza della parola con il variare dell ordine dei segni 9 A caccia di nomi Riconoscere la costanza della parola con il variare dell ordine dei segni 10 Nomi in caselle Copiare una parola in verticale 11 Nomi in caselle Copiare una parola in verticale 12 Nomi lunghi o nomi corti? Percepire la diversa lunghezza dei nomi 13 Paroline parolone Percepire la diversa lunghezza delle parole 14 Nomi a posto Percepire la diversa lunghezza dei nomi 15 Parole a posto Percepire la diversa lunghezza delle parole 16 Quante lettere? Collegare lunghezza della parola e numero delle lettere 17 Quante lettere? Collegare lunghezza della parola e numero delle lettere 18 Nella e Pia al mercato Anticipare il significato delle parole 19 Le spese di Carola e Miro Riconoscere globalmente le parole 20 La lista della spesa Riconoscere le parole dalla lettera iniziale 21 Nella dispensa Ordinare parole a seconda della lettera iniziale 22 Le calzature Leggere globalmente 23 Le scarpe di Ottavio Completare parole scrivendo l iniziale con copia dal modello 24 Le coppie Riconoscere coppie di parole con la stessa iniziale 25 Le coppie Riconoscere coppie di parole con la stessa iniziale 26 Comincia come Riconoscere parole scritte con la stessa iniziale 27 Comincia come Riconoscere parole scritte con la stessa iniziale 28 A come Discriminare parole che cominciano con A 29 E come Discriminare parole che cominciano con E 30 I come Discriminare parole che cominciano con I 31 O come Discriminare parole che cominciano con O 32 U come Discriminare parole che cominciano con U, con le varie vocali 33 Con M, con B Riconoscere le parole che cominciano con M o con B 34 Con P, con D Riconoscere le parole che cominciano con P o con D 35 Con T, con L Riconoscere le parole che cominciano con T o con L 36 Con S, con V Completare parole che cominciano con S o con V 37 Con C, con F Completare parole che cominciano con C o con F 38 Con N, con R Riconoscere dall iniziale parole che cominciano con N o con R 39 Con G, con Z Riconoscere dall iniziale parole che cominciano con G o con Z 40 Qual è l iniziale? Individuare, sulla base di immagini, l iniziale di una parola 41 Qual è l iniziale? Individuare, sulla base di immagini, l iniziale di una parola 42 La bancarella delle stoviglie Intuire la finale diversa di parole con la stessa radice 43 Scrivi la finale Completare parole diverse solo nella finale 44 Finisce come Completare coppie di parole diverse solo per la finale 45 Finisce come Scegliere la finale e completare le parole Indicazioni per l insegnante 9

Forma della parola LA BANCA MI PRESENTO... DEL STOVIG E 1 CIAO! SONO LA BRUCOLINA LALLA CENTOPIEDI. SARÒ LA TUA COMPAGNA DI VIAGGIO IN QUESTE PAGINE. PASSEGGIANDO AVANTI E INDIETRO PER LE RIGHE SCOPRIREMO IL MISTERIOSO MONDO DELLA SCRITTURA. AIUTAMI AD ARRIVARE ALLA MIA FOGLIA. LA STRADA GIUSTA INCONTRA TUTTI I SEGNI MESSI COSÌ: C 2007, E. Zanchetta, ItalianoImparo 1, Trento, Erickson 11

Forma della parola 2 LA BA L AUTORITRA TO STOVIG E QUESTO È IL MIO AUTORITRATTO: QUESTA È LA MIA FIRMA: LALLA CENTOPIEDI FAI QUI IL TUO AUTORITRATTO E SCRIVI LA TUA FIRMA. 12 2007, E. Zanchetta, ItalianoImparo 1, Trento, Erickson