Principi e Metodologie della Progettazione Meccanica

Documenti analoghi
Principi e Metodologie della Progettazione Meccanica

Principi e Metodologie della Progettazione Meccanica

Principi e Metodologie della Progettazione Meccanica

Principi e Metodologie della Progettazione Meccanica

simulazioni fluidodinamiche di scambiatori a pacco alettato

Progetto e miglioramento del processo produttivo 383

PROGRAMMAZIONE DI MATEMATICA

Corso di Studi di Fabbricazione

CORSI DI ALTA FORMAZIONE Progettazione degli esperimenti (DOE) e Robust Design

Metodologie di progettazione Avanzata

1. SVILUPPO E AUTOMAZIONE DI UN PROCESSO DI PIEGATURA PER TUBAZIONI DI UNO SCAMBIATORE DI CALORE

Progettazione di un impasto ceramico da gres porcellanato tramite mixture design

Prove sperimentali e verifiche numeriche per un ala di un sistema di difesa aria-terra realizzata in materiale composito

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

ADDETTO/TECNICO DI PROGETTAZIONE

Principi e Metodologie della Progettazione Meccanica

Tema d esame: 2 luglio Per la costruzione di un agitatore che ruota a velocità costante si confrontino le seguenti due soluzioni costruttive:

Classe: 4AP Docenti: Prof. SERGIO LASEN Prof. ANTONIO PONTRDURO PIANO DI LAVORO

STUDIO ED OTTIMIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI PROTEZIONE PER ESCAVATORI

Modellazione di sistemi ingegneristici (parte 2 di 2)

FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA

Prerequisiti didattici

Research and Development PROGETTO INOX PEEN

ESERCITAZIONE 1 ESTENSIMETRIA

Alma Mater Studiorum-Università degli studi di Bologna

La termografia infrarossa e il problema termico inverso parte IV Il problema termico inverso: analisi della corrosione

I PROGETTI DI TRASFERIMENTO TECNOLOGICO


Programmazione e Controllo della Produzione. Introduzione

CAPITOLO 1 Introduzione

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE INDIVIDUALE a. s /14. Elenco moduli Argomenti Strumenti Testi Letture 1 Ripasso argomenti classe quarta

Seminario il 9 Rapporto Inail sulla Sorveglianza del Mercato per la Direttiva Macchine

CAE. Ingegnerizzazione assistita da calcolatore

Disegno di Macchine. Lezione n 6 Quotatura. corso per I anno della laurea in ing. meccanica Docente: ing. Francesca Campana

HIOCCIOLE FILETTATE IN MARTINETTI VITE ROTANTE: MODELLI NUMERICI E RISCONTRI SPERIMENTALI

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

Strutture di muratura: EC6 parte 1.2.

II.3 Caratterizzazione del comportamento bio-tribologico del tessuto

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE

STUDIO ED OTTIMIZZAZIONE DI UNO STATORE A GEOMETRIA VARIABILE PER UNA MICROTURBINA BASATA SU COMPONENTI COMMERCIALI

STUDIO E OTTIMIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI SMORZAMENTO PASSIVO PER L ALBERO MOTORE DI UN DIESEL AUTOMOBILISTICO

Disegno di Macchine. corso per I anno della laurea in ing. meccanica Docente: ing. Francesca Campana

Progettazione Statistica dell Innovazione Continua di Prodotto

Analisi dei Processi Chimici e. Biotecnologici Anno Accademico

INTRODUZIONE AL DOE come strumento di sviluppo prodotto

Disegno di Macchine. corso per I anno della laurea in ing. meccanica Docente: ing. Francesca Campana

INSEGNAMENTO CFU ORE SSD TIPOLOGIA AMBITO

Università del Salento Facoltà di Ingegneria Costruzione di Macchine

Disegno di Macchine. corso per I anno della laurea in ing. meccanica Docente: ing. Francesca Campana

Un applicazione di Reverse Engineering nell ambito della meccanica sperimentale

LA NORMATIVA TECNICA E LA RAPPRESENTAZIONE

PIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s

11 - Test del Chi-Quadro

Calcolo delle probabilità e statistica

STUDIO E OTTIMIZZAZIONE DI METODI A BASSO COSTO PER LA SPERIMENTAZIONE DI MODELLI DI VELIVOLI

IL PROCESSO di PROGETTAZIONE

Dipartimento tecnologie innovative. Bachelor of Science SUPSI in Ingegneria meccanica

SCHEDA ATTIVITÀ DIDATTICA SVOLTA A. S. 2016/17

SCHEDA 9A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO LANDINI 6500C E SIMILI

INGEGNERIA GESTIONALE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO FACOLTÀ DI INGEGNERIA

INSEGNAMENTO CFU ORE SSD TIPOLOGIA AMBITO. I 1 Termodinamica applicata 9 72 ING-IND/10 6caratterizzante/3 6meccanica /3affine

Tempra laser di 40CrMnMo7 pre-nitrurato in plasma Influenza delle condizioni di trattamento

MODULO 1 - Esponenziali e logaritmi

STUDIO DI MASSIMA DELL INSTALLAZIONE DEGLI ACCESSORI SU DI UN MOTORE AERONAUTICO

Ore in presenza 24 Ore a distanza 0 Totale ore 24. Saper descrivere un ciclo termodinamico;

Sommario Introduzione Il progetto motoruota Obiettivi della tesi Layout meccanico del sistema.3

Analisi dei dati con DataMatrix/Editor

Docenti: Prof. SERGIO LASEN Prof. NICOLA USSIA PIANO DI LAVORO

ANALISI SPERIMENTALE DELL EFFETTO DELLA VELOCITÀ SULLA RESISTENZA A TAGLIO

RELAZIONE ESERCITAZIONI AUTODESK INVENTOR

Mugno Eugenio Matematica 2F

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

Introduzione alla Modellazione Solida

Modello macchina MB 642 MB 2060 MB 3080 MB MB Max. capacitá tube Fe (mm) 38 x 6 / 42 x 4 (ST37) 60,3 x 15 (ST37) 88,9 x 20 (ST37) 115 x 20

IL CRITERIO DELLA MASSIMA VEROSIMIGLIANZA

Capitolo 12 La regressione lineare semplice

ESEMPIO PROCESSO SVILUPPO PRODOTTO E STRUMENTI

TECNICO AREA PROGETTAZIONE

PECUP: ELETTRONICA-ELETTROTECNICA ART. ELETTROTECNICA agg.:01/09/2012 (prof. Daniele RISI)

Studio e ottimizzazione di un motore V16 Turbodiesel Common Rail per uso aeronautico. Correlatore: Ing. Cristina Renzi

ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITÀ DI BOLOGNA

LA SIMULAZIONE DEI TRANSITORI IDRAULICI IN IMPIANTI IDROELETTRICI: ALCUNI CASI SIGNIFICATIVI

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II DIPARTIMENTO DI STRUTTURE PER L INGEGNERIA E L ARCHITETTURA

ESERCIZI SU MAGAZZINI, SISTEMI PRODUTTIVI MH E LAYOUT

I PROGETTI DI TRASFERIMENTO TECNOLOGICO ANALISI FLUIDODINAMICA PROCESSI DI RAFFREDDAMENTO NELLA PROGETTAZIONE DEGLI STAMPI PER TECNOLOGIE HOT-FORMING

SCUOLA POLITECNICA E DELLE SCIENZE DI BASE CORSO DI LAUREA IN TESI DI LAUREA

1. Calcolo dell indice di condizionamento di una matrice

Competenze di ambito Prerequisiti Abilità / Capacità Conoscenze Livelli di competenza

Classi: Prime IA; IB; IC; ID; IE; IF Disciplina: MATEMATICA Ore settimanali previste: 4

PERDITE DI CARICO CONTINUE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO MECCANICO. Tecnologia meccanica e applicazioni. Classe 4 MT A.S

LABORATORIO DI FISICA II Modulo di Circuiti e Misure elettriche

Costruzione automatica della matrice jacobiana da impiegare nella simulazione dinamica

ANALISI SPERIMENTALE PARAMETRICA SULL ASSORBIMENTO ACUSTICO DI RISONATORI ACUSTICI A CAVITÀ

Transcript:

Principi e Metodologie della Progettazione Meccanica Corso del II anno della laurea specialistica in ingegneria meccanica ing. F. Campana a.a. 10-11 lezione 19: esempi di applicazione del DOE (parte 2)

2. Creazione di modelli di regressione a partire da piani CCD Premessa I tubi per collettori di scarico di motori c.i. possono essere realizzati attraverso piegatura e idroformatura. Il livello di assottigliamento finale è un indicatore della qualità e della resistenza del componente finito. Attraverso la simulazione FEM del processo di piega e del successivo stampaggio per idroformatura è possibile prevedere il grado di assottigliamento finale, tuttavia per realizzare queste simulazioni è necessario conoscere la geometria finale del componente. Per ottimizzare la fabbricazione di questi tubi si studia attraverso simulazione CAD la possibilità di piegare ed idroformare più tubi a partire da un semilavorato unico. Il CAD attraverso un modulo automatico (opportunamente sviluppato insieme al Centro Sviluppo Materiali) studia le configurazioni geometriche ammissibili. tube II tube I Obiettivo Per rendere questo modulo un mezzo di ottimizzazione completo è bene che possa disporre di un modello di regressione in grado di prevedere il livello di assottigliamento in funzione delle condizioni di piega

Obiettivi del DOE Valutare il ruolo delle variabili di piegatura e definire un modello analitico in grado di calcolare l assottigliamento finale prodotto da specifiche condizioni di processo. L indagine è stata realizzata attraverso simulazioni FEM programmate tramite piano degli esperimenti (non esistono quindi replicazioni). Funzione obiettivo I tubi sono a sezione cava, la funzione obiettivo è l assottigliamento finale massimo misurato sull estradosso del tubo. Variabili in esame e loro codifica Variables min value max value Tube thickness (mm) t 0.8 3.0 Tube diameter (mm) D 28 80 Bending radius (mm) R 28 200 Bending angle (deg.) ang 35 180 Technological R/D 0.9 2 constraints D/t 15 50 La pratica industriale impone questi rapporti piuttosto che i valori delle singole variabili. Per questo la codifica del piano prevede le seguenti variabili disposte su più livelli (per rendere possibile un piano CCD, più adatto alle regressioni). Non si prevedono punti di stella per lo spessore iniziale a causa dei vincoli tecnologici DOE variables and levels Coded Levels -2-1 0 1 2 t 1 1.5 2 D/t 22 29 32.5 36 43 R/D 0.9 1.12 1.45 1.78 2 ang 35 64 107.5 151 180

Variabili in esame e loro codifica Le variabili scelte sono grandezze geometriche, in realtà la funzione obiettivo è funzione anche di altre grandezze: 1. il tipo di materiale 2. la forza di spinta durante la piega 3. l interazione tra pieghe successive Per la variabile 1. si decide di replicare lo studio al variare del tipo di materiale (si otterrà quindi una regressione per ciascun materiale in esame). La variabile 2. si tralascia a causa di difficoltà nel tradurre la forza impostata sperimentalmente sulla macchina di piega in un valore di carico da applicare nella simulazione direttamente sul tubo. D altra parte l applicazione di questa forza ha un effetto migliorativo, tralasciandola la nostra analisi sarà fatta nella peggiore condizione possibile. La variabile 3 è stata preventivamente investigata con 4 simulazioni al variare della grandezza d indicata in figura. In ogni caso si è registrato il fatto che l assottigliamento massimo raggiunto al termine della prima piega non cambia al termine della seconda piega. Quindi si è dedotto che non esiste interazione tra pieghe successive. U1 U2 U3 U4 1.5D=54 mm d values 0.9 x 1.5D =48.6 mm 0.8 x 1.5D=43.2 mm 0.5 x 1.5D=27 mm d

Piano degli esperimenti FFD run t D/t R/D ang run t D/t R/D ang 1-1 -1-1 -1 Central point 9 0 0 0 0 2-1 -1 1 1 10 0-2 0 0 3-1 1-1 1 11 0 2 0 0 4-1 1 1-1 12 0 0-2 0 5 1-1 -1 1 13 0 0 2 0 6 1-1 1-1 14 0 0 0-2 7 1 1-1 -1 15 0 0 0 2 8 1 1 1 1 Star points Piano fattoriale frazionato 2 4-1 (risoluzione IV) L effetto dell angolo di piega si confonde con un eventuale interazione simultanea degli altri 3 fattori Lo spessore non ha punti di stella, si sceglie quindi di fissarlo al valore centrale

Esecuzione delle prove ed elaborazione risultati AISI321 annealed # 1 #2 #3 #4 #5 #6 #7 #8 #9 #10 #11 #12 #13 #14 #15 t (mm) 0.81 0.80 0.73 0.85 1.41 1.71 1.54 1.70 1.222 1.225 1.221 0.990 1.290 1.210 1.210 thinning -19% -20% -27% -15% -30% -15% -23% -15% -19% -18% -19% -34% -14% -19% -19% AISI321 not annealed # 1 #2 #3 #4 #5 #6 #7 #8 #9 #10 #11 #12 #13 #14 #15 t (mm) 0.805 0.881 0.723 0.852 1.451 1.701 1.524 1.692 1.212 1.219 1.209 0.970 1.276 1.311 1.202 thinning -19% -12% -28% -15% -27% -15% -24% -15% -19% -19% -19% -35% -15% -13% -20% La prova peggiore: assottigliamento - 34% quando R/D e minimo La prova migliore: assottigliamento -14% quando R/D è massimo Run 12 Run 13

Esecuzione delle prove ed elaborazione risultati Fractional Factorial Design 2 (4-1) run t (mm) D/t R/D Angle ( ) Final thickness 1 1.0 29.0 1.10 64.0 0.80 2 1.0 29.0 1.80 151.0 0.88 3 1.0 36.0 1.10 151.0 0.72 4 1.0 36.0 1.80 64.0 0.85 5 2.0 29.0 1.10 151.0 1.45 6 2.0 29.0 1.80 64.0 1.70 7 2.0 36.0 1.10 64.0 1.52 8 2.0 36.0 1.80 151.0 1.69 Central P. 9 1.5 32.5 1.45 107.5 1.21 10 1.5 22.0 1.45 107.5 1.22 11 1.5 43.0 1.45 107.5 1.21 12 1.5 32.5 0.90 107.5 0.97 13 1.5 32.5 2.00 107.5 1.28 14 1.5 32.5 1.45 35.0 1.31 Star Points AISI not annealed 15 1.5 32.5 1.45 180 1.20

Esecuzione delle prove ed elaborazione risultati fin a l th ic k n e s s (m m ) 1.8 1.6 1.4 1.2 1 0.8 0.6 t D/t R/D ang 1 2 3 4 5 levels Effetti principali Lo spessore ed il rapporto R/D sono le due variabili che influenzano maggiormente la risposta nel dominio in esame. R/D non ha un effetto lineare, contrariamente allo spessore t= -1 t= +1 Variabili tra loro indipendenti! Dal piano fattoriale frazionato deduciamo che tra loro non c è interazione. R/D= -1 R/D= +1

Elaborazione risultati: modello di regressione Dall insieme delle 15 prove è possibile ricavare un modello di regressione per lo spessore finale. Final thickness = 0.145-0.275*1/(R/D) 2 +0.807*t Final thickness = 0.162-0.297*1/(R/D) 2 +0.769*t AISI321 not annealed AISI321 annealed Come era prevedibile i coefficienti significativi sono quelli relativi a R/D (introdotto al quadrato) e t. Modello di regressione: prove di convalida 10 calcoli FEM stabiliti in maniera random hanno permesso di valutare l errore di previsione di tale formule, che è risultato inferiore al 5%. Inoltre sono state fatte anche delle indagini sperimentali per due angoli: 90 e 85, spessore iniziale 2 mm e D=50mm con R/D=1. In questi casi la formula sovrastima lo spessore finale del 3.7%. N.B. lo spessore iniziale è al bordo del dominio, dove l errore di regressione è maggiore