Prot.n. AOODGAI /11593 Roma, 30 settembre 2010

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UNIONE EUROPEA Direzione Generale Occupazione e Affari Sociali Direzione Generale Politiche Regionali MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA Dipartimento per la Programmazione Direzione Generale per gli Affari Internazionali Uff. IV Programmazione e gestione dei fondi strutturali europei e nazionali per lo sviluppo e la coesione sociale Prot.n. AOODGAI /11593 Roma, 30 settembre 2010 Agli Uffici Scolastici Regionali per le Regioni dell Obiettivo Convergenza Calabria, Campania, Puglia e Sicilia c.a.: Direttori generali Loro Sedi Alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado delle Regioni Obiettivo Convergenza Calabria, Campania, Puglia e Sicilia Loro Sedi e p.c. Al Capo Dipartimento per la Programmazione e la Gestione delle Risorse umane, finanziarie e strumentali Dott. Giovanni Biondi SEDE Al Capo Dipartimento per l Istruzione Dott. Giuseppe Cosentino SEDE All INVALSI Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione Villa Falconieri Via Borromini, 5 Frascati (RM) All ANSAS - Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell Autonomia Scolastica Via M. Buonarroti, 10 50122 Firenze OGGETTO: Programmazione dei Fondi Strutturali Europei 2007/2013 Programmi Operativi Nazionali Competenze per lo sviluppo FSE -2007-IT 05 1 PO 007 Ambienti per l apprendimento FESR -2007-IT 16 1 PO 004. Nota di indirizzo per le scuole beneficiarie dei fondi strutturali europei nelle Regioni Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia). 1

Premessa Con la presente nota si intende fornire alle scuole beneficiarie dei Programmi Operativi Nazionali per l istruzione alcune linee di indirizzo per un utilizzo responsabile ed efficace di tali risorse, con cui questa Autorità di Gestione è chiamata a contribuire al miglioramento della qualità dell istruzione nelle Regioni della Convergenza, quale fattore chiave dello sviluppo socio-economico. In particolare, si richiama l attenzione sull urgenza di accelerare il raggiungimento, attraverso i fondi strutturali europei, degli Obiettivi di Servizio che il Quadro Strategico Nazionale 2007/2013 ha assegnato al settore dell istruzione e che prevedono l innalzamento dei livelli di competenza degli studenti e la riduzione del tasso di dispersione scolastica. In entrambi i Programmi, Competenze per lo sviluppo finanziato con il FSE e Ambienti per l apprendimento finanziato con il FESR, sono previsti interventi che riguardano, ai vari livelli, lo sviluppo ed il miglioramento delle competenze chiave definite dalla Raccomandazione Europea del 18 dicembre 2006 e con specifica intensità quelle inerenti la lingua madre e la cultura matematica e scientifico-tecnologica. Rispetto ai suddetti obiettivi, riconosciuti come prioritari a livello nazionale e comunitario, i Programmi Operativi per l istruzione svolgono una funzione strategica attraverso la realizzazione di itinerari formativi capaci di incidere efficacemente sulla capacità di apprendimento e favorire l acquisizione di quelle competenze ritenute indispensabili per garantire una cittadinanza attiva e responsabile all interno di una società sempre più complessa e globalizzata. Ciò premesso è evidente che l utilizzo di tali finanziamenti deve essere costantemente e rigorosamente finalizzato ad ottenere risultati in ordine al miglioramento degli apprendimenti, con un attenzione particolare per le competenze in italiano e matematica, anche in vista dei nuovi traguardi definiti dall Unione Europea nella Strategia 2020, che individua come fattori critici proprio le competenze nella lingua madre e in matematica. Gli interventi di sistema promossi con le azioni centralizzate In tale direzione si muovono anche gli investimenti operati da questa Autorità di Gestione sulla formazione del personale docente, sull istruzione degli adulti, attraverso specifiche iniziative di sistema volte ad incidere indirettamente sull accrescimento delle competenze di base degli studenti e sulla capacità di apprendimento della popolazione. In quest ottica sono stati già avviati diversi progetti nazionali, con il supporto tecnico-scientifico ed organizzativo dell ANSAS e dell INVALSI, tutti fondamentalmente orientati al miglioramento dei processi di insegnamento/apprendimento e dei livelli di competenza: 1) Piani Nazionali di formazione del personale docente Poseidon, M@t.abel, Educazione Scientifica, Lingua, Letteratura e Cultura in una Dimensione Europea (interventi di italiano e di Lingue per i docenti della scuola secondaria del primo ciclo) e Tecnologie per la didattica, volti a promuovere l acquisizione di competenze didattico-metodologiche funzionali all innalzamento dei livelli di apprendimento degli studenti. E stato inoltre avviato no specifico progetto di ricerca, curato dall INVALSI, sull efficacia delle azioni di formazione dei docenti in termini di miglioramento di apprendimenti, attitudini e comportamento degli studenti. 2) Piano di informazione e sensibilizzazione sulle indagini nazionali INVALSI e internazionali OCSE-PISA, OCSE-ALL, IEA-TIMSS e IEA-PIRLS, finalizzati a sensibilizzare i docenti sulla necessità di garantire un impostazione metodologico-didattica centrata sull acquisizione delle 2

competenze chiave da parte degli studenti, in particolare nelle discipline oggetto delle indagini internazionali. 3) Progetto per il supporto all apprendimento degli studenti PON SOS Studenti, finalizzato a sostenere l apprendimento delle competenze chiave offrendo agli studenti opportunità di esercizio su materiali di studio digitali contenenti i test proposti nelle indagini OCSE-PISA. 4) Progetto Qualità e Merito, per il miglioramento del processo di insegnamento/apprendimento nell area logico-matematica e della lingua madre, con piani di potenziamento della didattica che prevedono anche una più mirata misurazione dei risultati conseguiti dagli studenti, in vista delle rilevazioni internazionali. 5) Interventi per il miglioramento dell offerta formativa rivolta agli adulti, volti a realizzare studi e ricerche sulla popolazione adulta per conoscerne le esigenze formative e garantire la realizzazione di interventi mirati e rispondenti ai bisogni dell utenza e del territorio. I Programmi Operativi a sostegno della politica ordinaria per l istruzione Tali linee di intervento si coniugano coerentemente con il nuovo quadro normativo e con gli attuali orientamenti della politica ordinaria dell istruzione. I provvedimenti legislativi finora emanati, infatti, si muovono già nella prospettiva di innalzare i livelli di competenza di giovani e adulti e di assicurare equità di accesso alla totalità della popolazione, ma per la loro attuazione richiedono l avvio di interventi in diversi settori, necessari per influire sia sulla qualità che sull equità del sistema istruzione e, al tempo stesso, per ridurre i fattori di debolezza del sistema, particolarmente intensi nelle Regioni del Mezzogiorno appartenenti all Obiettivo Convergenza. La rivisitazione degli assetti ordinamentali, organizzativi e didattici che sta al centro dei processi di riforma recentemente avviati dal Ministero dell Istruzione si fonda su priorità strategiche che riguardano: - l acquisizione delle competenze chiave ritenute essenziali dall Unione Europea, per una strategia complessiva di apprendimento permanente e di lotta alla dispersione scolastica; - lo sviluppo della formazione del personale docente per l accrescimento delle competenze sia disciplinari che metodologico-didattiche; - il miglioramento della qualità delle infrastrutture scolastiche; - l introduzione di metodi di valutazione oggettiva degli studenti; - l innovazione dei processi di insegnamento/apprendimento centrata sull introduzione nella pratica educativa di nuovi linguaggi e dell uso delle tecnologie didattiche e di contenuti digitali; - lo sviluppo della didattica laboratoriale e della peer education. Alla luce di questo quadro di riferimento nazionale, si richiama l attenzione sulla necessità di un utilizzo dei fondi strutturali che si muova prioritariamente nella direzione dell innalzamento dei livelli di apprendimento e della riduzione degli abbandoni scolastici precoci, nella consapevolezza di fondo che è indispensabile connettersi con le azioni nazionali avviate nell ambito del processo - tuttora in corso di innovazione del sistema di istruzione e formazione e di progressiva definizione delle finalità da perseguire, al fine di massimizzare gli interventi previsti per il conseguimento degli obiettivi di servizio. In relazione agli orientamenti nazionali, i Programmi Operativi finanziati con i fondi strutturali europei sono chiamati ad accompagnare, secondo il criterio della sussidiarietà, il processo di riforma del sistema d istruzione rafforzando l attenzione alle priorità definite dalla politica ordinaria. 3

Da qui la scelta di destinare l aggiuntività del FSE e del FESR ad interventi contestuali sulle infrastrutture e sulla formazione, con l obiettivo di accelerare il miglioramento della qualità del servizio scolastico attraverso: a. la progettazione di un offerta formativa ampia e flessibile, coerente con le caratteristiche della popolazione scolastica e con i bisogni dei singoli alunni, finalizzata ad innalzare i livelli di competenza; b. la diffusione di metodologie innovative e attraenti; c. lo sviluppo di azioni di orientamento formativo; d. la sensibilizzazione ed il coinvolgimento delle famiglie; e. la diffusione dei laboratori multimediali, scientifici, linguistici e tecnologici; f. la promozione della cultura della valutazione/autovalutazione tra gli alunni, i docenti e la totalità del personale scolastico. La valutazione dei risultati In particolare, si segnala che sul tema della valutazione sono in fase di avvio apposite iniziative di formazione; nello specifico, si prefigurano interventi destinati ai Referenti della Valutazione delle scuole e azioni di sviluppo della capacità diagnostica e dei dispositivi per la qualità del sistema scolastico. Risulta, infatti, determinante per l Autorità di Gestione attivare nelle scuole destinatarie dei fondi comunitari processi valutativi ed autovalutativi in stretto raccordo con il Sistema Nazionale di Valutazione (INVALSI), per consentire una rilevazione dei risultati attraverso indicatori di incremento della qualità del servizio misurabili e comparabili a livello nazionale ed europeo. Tale prospettiva si coniuga con le istanze della scuola dell autonomia, la quale non può prescindere da un sistema di accountability che tenga conto sia dei livelli di apprendimento degli alunni, sia delle prestazioni del servizio scolastico, in un ottica di bilancio sociale, finalizzato alla misurazione della complessiva efficacia, efficienza ed equità formativa. La conoscenza degli esiti raggiunti con l utilizzo dei Fondi Strutturali Europei rappresenta, d altro canto, un feedback indispensabile per convalidare l utilità di tali finanziamenti e dimostrarne l efficacia in termini di ricaduta sulla qualità dell offerta formativa e del servizio scolastico nel suo complesso. Inoltre, l autonomia di cui godono le istituzioni scolastiche esige un maggiore controllo interno ed esterno, sui processi organizzativi e sui risultati raggiunti, al fine di verificare l efficiente ed efficace utilizzo delle risorse pubbliche. Da qui l esigenza di assumere la valutazione come strumento per apprendere, per orientare l azione educativa, per alimentare con contenuti misurabili e verificabili le scelte, le azioni, il percorso dei docenti, dei dirigenti scolastici e di tutto il personale. Alla luce di tali consapevolezze, ogni sforzo sarà fatto da questo Ufficio non solo per attuare interventi di valutazione di efficacia/efficienza nell uso dei fondi, ma anche per fornire alle scuole strumenti di valutazione ed autovalutazione del servizio erogato. In merito, è stato già avviato con la collaborazione dell INVALSI, un Piano di verifica e valutazione qualitativa dei progetti finanziati con i fondi strutturali secondo la metodologia dell Audit, di cui alla Circolare prot.n. AOODGAI/2308 del 22/04/2009. Nel contempo, al fine di migliorare gli strumenti di valutazione sono stati messi a punto, in collaborazione con l ANSAS, schede di gradimento da somministrare a docenti, studenti impegnati nella realizzazione degli interventi. Tutta questa ampia gamma di azioni valutative si collocano nel quadro della valutazione dell efficacia degli investimenti pubblici e mirano a sensibilizzare le scuole sulla necessità di utilizzare i fondi ricevuti per ottenere risultati tangibili e misurabili, perché solo un uso puntuale ed efficace dei 4

finanziamenti può dare significato e rilevanza alle risorse messe a disposizione dalla politica addizionale per l istruzione. Gli interventi delle scuole sul territorio La sottolineatura degli aspetti finora descritti risponde all esigenza di evidenziare che gli obiettivi di sviluppo e di crescita che informano i Programmi Operativi si conseguono solo se le scuole pongono la dovuta attenzione alla qualità degli interventi, garantendo nel contempo la correttezza e la regolarità delle procedure. Risulta, pertanto, determinante assicurare un uso responsabile di tutti gli strumenti previsti dai fondi strutturali, a partire dalla scelta degli esperti che dovranno porre in essere gli interventi formativi. Parimenti indispensabile diventa una idonea e mirata fruizione dei laboratori multimediali e delle dotazioni tecnologiche che le scuole hanno acquisito con tali finanziamenti. Tutto ciò, unitamente all uso degli strumenti previsti dalla normativa nazionale per l ampliamento dell offerta formativa, come ad esempio la quota di flessibilità del curricolo, dovrà concorrere a promuovere l innovazione della didattica e la qualità del servizio scolastico nel suo complesso, favorendo l innovazione dei modelli organizzativi e la sperimentazione dei nuovi ordinamenti introdotti dai processi di riforma. In questa prospettiva di riferimento, le scuole sono chiamate a progettare ed attuare gli interventi finanziati con i fondi strutturali europei secondo modalità e tempi congruenti con le diverse fasi dell anno scolastico, in considerazione anche del fatto che questo Ufficio ha proceduto a completare le approvazioni dei Piani Integrati per l a.s. 2010/2011 in tempo utile ai fini di un tempestivo avvio degli interventi nei singoli contesti scolastici; in merito, si richiama l attenzione anche sulla consistenza dei finanziamenti assegnati, da 65.000 a 85.000 Euro, che rende ancora più doveroso l impegno ad assicurare la massima efficacia di tali investimenti in ordine alle priorità sopra descritte. Si ricorda, altresì, che gli interventi previsti dalla programmazione dei fondi 2007/2013 sono estremamente complessi e si configurano come integrativi al piano dell offerta formativa, richiedendo, pertanto, il coinvolgimento in tutte la fasi della progettazione dell intera comunità educante, nonché della dirigenza scolastica la quale gioca un ruolo determinante nel responsabilizzare docenti e personale tecnico sull uso adeguato ed efficace dei finanziamenti ricevuti, con cui la stessa Comunità Europea auspica il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento e di innovazione programmati. In questo particolare momento, in cui la normativa e la cultura della ricerca pedagogica richiedono alle agenzie formative, inclusa la scuola, di garantire percorsi, processi, risultati e prodotti che rispondano a standard di trasparenza e di qualità, garantire progressi visibili e misurabili nella convergenza verso gli obiettivi comunitari relativi all innalzamento delle competenze costituisce un adempimento vincolante, dettato da quel senso di responsabilità verso l utenza che dovrebbe presiedere all erogazione di ogni pubblico servizio. Tenuto conto della portata di quanto sopra evidenziato, si confida nel massimo impegno da parte delle istituzioni scolastiche coinvolte, per garantire l adozione di tutte le misure e gli accorgimenti utili ai fini di una adeguata gestione, nella consapevolezza del carattere strategico che tali risorse aggiuntive possono rivestire per la crescita culturale e socio-economica delle aree territoriali a cui sono destinate. F.to IL DIRIGENTE - Annamaria Leuzzi - 5