REGIONE SICILIANA ASSESSORATO INDUSTRIA CORPO REGIONALE DELLE MINIERE SERVIZIO GEOLOGICO E GEOFISICO LA FRANA DI VICARI

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REGIONE SICILIANA ASSESSORATO INDUSTRIA CORPO REGIONALE DELLE MINIERE SERVIZIO GEOLOGICO E GEOFISICO LA FRANA DI VICARI Dr. Geol. Daniela Alario - Dr. Geol. Ambrogio Alfieri - Dr. Geol. Giovanni Bafumo

2 INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO Il Comune di Vicari (Pa), ricade nella tavoletta 259 III NO Vicari I.G.M. in scala 1:25.000 e nella sezione 608150 della C.T.R. in scala 1:10.000. L abitato si estende su un territorio caratterizzato da una morfologia di tipo collinare, di cui il M.te S. Angelo rappresenta la parte altimetricamente più elevata (759 m.). e si sviluppa su quote comprese tra 620-690 m. s.l.m. I versanti sono costituiti, prevalentemente, da terreni di natura argillosa sui quali si sviluppa un fitto reticolo idrografico costituito da piccoli valloni che confluiscono ad occidente nel fiume San Leonardo. Dal punto di vista geologico i litotipi che affiorano nell area interessata dal fenomeno franoso appartengono alla formazione denominata Mufara, costituita da argilliti e marne di età Carnico - Norico. Nell area sono stati rilevati inoltre, depositi costituiti da terreni di riporto localizzati nella zona di corona e nella parte mediana della frana.

3 DESCRIZIONE DEL FENOMENO La sera tra il 4 e il 5 di marzo 2005 a seguito delle abbondanti ed intense precipitazioni piovose e nevose, cadute nei giorni precedenti, si è verificato un movimento franoso nella zona sud occidentale dell abitato. La scarpata principale della frana si trova a pochi metri da una strada urbana, mentre l accumulo ha lambito il cimitero comunale. La frana, di tipo scivolamento rotazionale, ha una lunghezza di circa 300 metri e una larghezza di mt. 100 e presenta diverse scarpate secondarie e una ampia contropendenza, situata a quasi 150 metri dalla scarpata principale, all interno della quale si è formato un piccolo accumulo idrico. Le altezze delle scarpate secondarie sono inferiori al metro mentre quella della scarpata principale è di circa 15 metri. Sul corpo franoso sono presenti numerose fessure che sono trasversali nella zona di distacco e radiali nella zona di accumulo. All interno di queste ultime, la cui profondità è inferiore a 1 metro, si è notata la presenza di acqua di circolazione sotterranea. Il movimento franoso ha causato ingenti danni alle infrastrutture pubbliche e a strutture private. La più danneggiata è stata la strada che collega il paese di Vicari con la SS. 121 Catanese (Palermo- Agrigento), che all altezza del cimitero comunale ha subito una traslazione verso il basso, coinvolgendo i muri di controripa, di circa 3 metri, interrompendone la percorribilità. Sulla sede viaria sono presenti rigonfiamenti, lesioni

4 e fratture larghe quasi 20 cm e profonde anche 1 metro. Danni gravi ha subito anche un traliccio della rete elettrica, che si è notevolmente inclinato perdendo la sua funzionalità e restando in precario equilibrio, ed alcuni pali in legno della linea telefonica. Le strutture private che maggiormente hanno risentito degli effetti devastanti della frana si trovano a monte e a valle della strada danneggiata. Il magazzino, il piazzale e la stradella del deposito di materiale edile sono fortemente lesionati e fratturati mentre la struttura più a valle costituita da capannoni di un azienda agricola sono stati completamente distrutti. Cause innescanti della frana sono da considerarsi le intense ed abbondanti precipitazioni meteoriche verificatesi in quei giorni, mentre cause predisponesti sono da attribuire alla natura argillosa dei terreni, l acclività del versante nonché il soprappeso dei materiali detrici di riporto.

Foto 1 - Panoramica della frana 5

Foto 2 Danni alla sede stradale 6

Foto 3 La frana vista dal basso 7

Foto 4 - Danni alla sede stradale 8

Foto 5 - Corona e scarpata principale della frana 9

Foto 6 Frana vista dalla corona 10

STRALCIO C.T.R. 608150 - SCALA 1:10.00 CON UBICAZIONE FRANA