Seminario ODCECPA 26/09/2018 La falcidia dei debiti tributari nelle procedure di cui alla legge 3/2012 Slides a cura della Dott.ssa Claudia Scuderi
Confini della nozione di consumatore in presenza di debiti tributari
Chi è Consumatore Codice Consumo (D. Lgs 206/2005) art. 3 c.1 lett. a) «la persona fisica che agisce per scopi estranei all'attivita' imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta»
Chi è Consumatore D.L. 212/2011 art. 1 c.2 lett. b) (abrogato) E sovraindebitamento del Consumatore: «il sovraindebitamento dovuto prevalentemente all'inadempimento di obbligazioni contratte dal consumatore, come definito dal codice del consumo di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005 n. 206»
Chi è Consumatore Legge 3/2012 art. 6 «il debitore persona fisica che ha assunto obbligazioni esclusivamente per scopi estranei all'attivita imprenditoriale o professionale eventualmente svolta»
Procedure alle quali può accedere il consumatore 1. Piano del consumatore 2. Accordo con i creditori (art. 7: «Fermo il diritto di proporre ai creditori un accordo ai sensi del comma 1, il Consumatore in stato di sovraindebitamento può») 3. Liquidazione del patrimonio ex artt. 14 ter e segg.
Elementi di valutazione ACCORDO Il Giudice valuta: iniziative o atti in frode ai creditori Decreto fissazione udienza sospende: Azioni esecutive individuali Sequestri conservativi L acquisizione di diritti di prelazione SI Voto creditori PIANO Il Giudice valuta: iniziative o atti in frode ai creditori Se le obbligazioni sono state assunte senza RAGIONEVOLE prospettiva di adempiere Se il sovraindebitamento è stato causato da COLPA Convenienza rispetto all alternativa liquidatoria Decreto fissazione udienza PUO sospendere SPECIFICI procedimenti di esecuzione forzata No voto creditori
Confini della nozione di consumatore Aver assunto obbligazioni esclusivamente per scopi estranei all attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta Elementi impliciti della definizione: «eventualmente svolta» solo passato o anche presente? Il debitore può/poteva essere imprenditore ma sottosoglia (art. 6 - situazioni non assoggettabili ad altre procedure concorsuali) Il debitore può/poteva essere professionista MA ESCLUSIVITA debiti come privato consumatore
Coesistenza di attività d impresa o professione Sentenza Corte di Cassazione 1869/2016 Premesse riproponibilità ricorso ricorso per Cass. inidoneo a tradursi in una validazione per via giudiziale INDIZI NORMATIVI Art. 7 comma 2 «La proposta non è ammissibile quando il debitore, anche consumatore, è soggetto a procedure concorsuali» Art. 9 comma 3 «Il debitore che svolge attivita' d'impresa deposita altresi' le scritture contabili degli ultimi tre esercizi»
Attività anche attuale Art. 8 comma 3 bis «Con riferimento alla proposta di accordo o di piano del consumatore presentata da parte di chi svolge attivita' d'impresa» Art. 16 comma 1 lett. b) Sanzioni per chi «al fine di ottenere l'accesso alle procedure di cui alle sezioni prima e seconda del presente capo sottrae, occulta o distrugge, in tutto o in parte la propria documentazione contabile;»
Contraddizioni Piano del Consumatore Art. 12 bis «Verificata la fattibilita' del piano e l'idoneita' dello stesso ad assicurare il pagamento dei crediti impignorabili, nonche' dei crediti di cui all'articolo 7, comma 1, terzo periodo» REFUSO? tributi costituenti risorse UE Iva Ritenute debiti imprenditore/ professionista
Chi può essere dunque consumatore? Profili delineati dalla Corte di Cassazione 1. Consumatore che non ha mai svolto attività d impresa / professione 2. Debitore che solo in passato E STATO professionista / imprenditore (eventualmente svolta) 3. Debitore che sia tuttora professionista / imprenditore sotto soglia MA non residuino oggi debiti contratti per il sostentamento dell attività (obbligazioni assunte per scopi estranei - finalizzazione obbligazioni) 4. Debitore indebitato per attività altrui (attività svolta implicito dallo stesso debitore)
REGOLA Insussistenza di obbligazioni legate all attività imprenditoriale o professionale ECCEZIONE Fanno eccezione i debiti di cui all art. 7 comma 1 Iva, ritenute e risorse proprie dell UE
Consumatore/imprenditore Soggetto svolgente attività economiche, Senza debiti da impresa o professione, Rapporti da impresa / professione sullo sfondo Con l unica eccezione dei debiti di cui all art. 7 c. 1 Che impiega i suoi beni per ristrutturare debiti Assunti per esigenze personali o familiari Ovvero in favore di terzi (ma senza riflessi su attività propria)
Sentenza Corte di Cassazione n. 1869/2106 l art. 6 comma 2 lett. b) esige solo una specifica qualità dell insolvenza finale, non potendovi comparire obbligazioni assunte per gli scopi di cui alle predette attività ovvero esse non devono essere più attuali salvo gli eventuali debiti di cui all'art. 7, comma 1, terzo periodo (tributi costituenti risorse proprie dell'ue, Iva e ritenute operate e non versate)
Sentenza Corte di Cassazione n. 1869/2106
Categorie di creditori delineate per l imprenditore «consumatore» 1 Creditori di impresa o Professione non devono vantare pretese esigibili o comunque dedotte nel Piano 2 Creditori estranei all impresa o professione Oggetto di ristrutturazione (Operazioni di Consumo) unici destinatari del sacrificio 3 Creditore erariale solo per tributi costituenti risorse dell'ue, Iva e ritenute (art. 7 c. 1) Unica eccezione ammessa Ma pagamento integrale
Piano del Consumatore proposto dall imprenditore RISCHI PER I CREDITORI Mutano garanzie e destinazione del patrimonio I creditori dell impresa, che prima facevano affidamento sull unico patrimonio dell imprenditore, restano esclusi dall opportunità liquidatoria RIMEDIO art. 12 bis c.4 contestabile da chiunque
E possibile accedere al Piano escludendo alcuni debiti? Concorsualità delle procedure ex Legge 3/2012 Art. 6 e 7 richiami specifici alle procedure concorsuali «diverse» da quelle regolate dal presente capo Art. 9, 14 ter sospensione, ai soli effetti del «concorso» degli interessi Art. 14 terdecies esdebitazione nei confronti dei creditori «concorsuali» Sospensione procedure esecutive individuali Reg. UE 848/2015 «procedura concorsuale», una procedura che comprende tutti o una parte significativa dei creditori di un debitore a condizione che, nel secondo caso, la procedura non pregiudichi i crediti dei creditori non interessati dalla procedura stessa
Legge 3/2012 Aspetti tributari
Art. 7 comma 1 Legge 3/2012 Crediti privilegiati falcidiabili per la parte che non troverebbe ristoro in caso di liquidazione dei beni sui quali insiste il privilegio (tenuto conto del valore di mercato dei beni stessi) Art. 2752 cc - Privilegio gen. mob. Comma 1 Imposte dirette e sanzioni (Irpef, Irap, Ires, Ilor) Comma 3 Iva e relative sanzioni Comma 4 tributi locali (NO sanz.) Art. 2776 cc Privilegio immob. Tributi erariali art. 2752 cc commi 1 e 3 in caso di incapienza dei mobili Art. 2759 cc Privilegio spec. mob. Irpef, Ires, Ilor generate dal reddito impresa nei 2 anni anteriori privilegio su mobili e merci d impresa Art. 2749 cc - interessi Il privilegio accordato al credito si estende agli interessi dovuti per l'anno in corso e per quelli dell'anno precedente
Art. 7 comma 1 Legge 3/2012 Obbligo di pagamento integrale, anche con dilazione, di Iva, ritenute e tributi costituenti risorse UE
Art. 9 Legge 3/2012 Entro tre giorni dal deposito presso il tribunale, Presentazione proposta all'agente della riscossione agli uffici fiscali agli enti locali Ricostruzione della sua posizione fiscale e l'indicazione di eventuali contenziosi pendenti.
Art. 11 Legge 3/2012 I creditori muniti di privilegio, pegno o ipoteca dei quali la proposta prevede «l'integrale pagamento» non hanno diritto di voto, salvo che non rinuncino in tutto o in parte al diritto di prelazione. Cass. 10112/2014 (concordato) «se la regola generale è quella del pagamento non dilazionato dei crediti privilegiati, il pagamento dei crediti medesimi con dilazione superiore a quella imposta dai tempi tecnici della procedura equivale a soddisfazione non integrale di essi»
Art. 11 comma 5 e 14 bis comma 1 Legge 3/2012 Cessazione di diritto degli effetti dell Accordo/Piano Se il debitore non esegue entro 90 giorni dalle scadenze i pagamenti ad amministrazioni pubbliche ed enti di previdenza Conversione in liquidazione Art. 14 quater
Esame procedure assimilabili Transazione Fiscale ex art. 182-ter L.F. Transazione fiscale all origine (17/07/2006) Presentazione domanda (obbligo o facoltà?) Tributi amministrati dalle agenzie fiscali Proposta di pagamento parziale dei tributi tranne quelli costituenti risorse UE Ovvero proposta di dilazione NO alterazione cause di prelazione Consolidamento debito fiscale Cessazione liti pendenti
Art. 182-ter L.F. Transazione Fiscale Dal Norma Modifica intervenuta 17/07/06 D.Lgs 5/2006 Modifiche Introduzione istituto normative D. Lgs 01/01/08 Estensione Transazione agli accordi di ristrutturazione 169/2007 Estensione Transazione all'iva ed ai contributi previdenziali 29/01/09 D.L. 185/2008 Iva solo dilazionabile Estensione Transazione alle ritenute, SOLO per dilazione 31/07/10 D.L. 78/2010 06/07/11 21/08/15 01/01/17 D.L. 98/2011 art. 23 c.43 D.L 83/2015 art. 4 Legge 232/2016 Per Transazione in Accordi di Ristrutturazione -> dich. sost. su documentazione e revoca di diritto Estensione Transazione Fiscale (ed Accordi) all'imprenditore agricolo Introduzione % minima (20%) per chirografari, ad eccezione del concordato in continuità obbligatorietà Transazione fiscale Possibilità falcidia Iva e ritenute con attestazione Professionista Apposita classe crediti tributari degradati a chirografo NO cessazione liti pendenti NO consolidamento debito Modalità espressione voto
Dal 01/01/2017 nel Concordato Falcidia tributi Solo con transazione fiscale valore minimo ricavato dei beni sui quali grava il privilegio in caso di liquidazione Attestazione esperto indipendente Per crediti chirografari trattamento almeno pari ai creditori chiro con trattamento migliore Per crediti privilegiati NO trattamento deteriore rispetto ad altri privilegiati di grado inferiore Classe specifica per tributi privilegiati degradati a chirografo
E nella Legge 3/2012? Tesi negativa Circ. AdE 16/2018 Giurisprudenza favorevole alla ipotesi di falcidia Iva e ritenute in presenza dei requisiti di cui alla sent. Corte Giustizia UE C-546/2016 Trib. Pistoia sent. del 26/04/2017 Trib. Pescara sent. del 22/10/2017 Trib. Torino sent. del 07/08/2017
Trib. Pistoia sent. del 26/04/2017 Debitore: Deposita una proposta di accordo propone pagamento Iva superiore allo 0,3% da destinare all UE Evidenzia disparità di trattamento tra imprenditore fallibile e non fallibile (violaz. art. 3 Cost)
Trib. Pistoia sent. del 26/04/2017 Tribunale: La rigida e letterale applicazione dell art. 7 renderebbe inammissibile la proposta Constata che la inopportuna estensione del principio di infalcidiabilità Iva (contenuta solo nel 182-ter) all intero concordato ha trasformato il privilegio di grado 19 (Iva) in un Superprivilegio Rievoca il revirement della Cassazione che ha ridimensionato il divieto al solo ambito 182-ter (richiamando espressa previsione nella Legge 3/2012) Novità Legge 232/2016 capovolgimento rapporto di specialità tra «concordato senza» e «concordato con» T.F.
Trib. Pistoia sent. del 26/04/2017 Tribunale: La regola comunitaria dell intransigenza, mitigata dall obbligo di garantire il miglior realizzo in concreto possibile, vale per tutte le procedure concorsuali alle 3 condizioni richiamate dalla Corte di Giustizia UE In caso di incapienza del patrimonio Relazione esperto che attesti il non migliore realizzo in caso di fallimento Diritto di Voto del creditore erariale Possibilità di opposizione alla omologazione Elementi presenti nell Accordo ex L. 3/2012
Trib. Pistoia sent. del 26/04/2017 Regola comunitaria espressa: Gli stati membri devono garantire il prelievo integrale dell Iva Regola eurocomunitaria implicita: ove il prelievo integrale non sia possibile devono garantire il miglior prelievo possibile come accertato in un procedim. Giurisdizionale in cui siano rispettati i 3 vincoli Dubbi sulla legittimità del nuovo art. 182-ter Ripropone la clausola prevista dall art. 160 L.F. e quindi tratta l Iva come qualsiasi altro creditore privilegiato. Ma Elemento legittimante per la falcidia è la convenienza tra ristrutturazione consensuale e fallimento/liquidazione NON la sola incapienza dei beni, che ne è presupposto necessario ma non sufficiente
Quindi per la Legge 3/2012 Principio di prevalenza del diritto comunitario su quello interno Obbligo del giudice nazionale di far ricorso a tutte le risorse ermeneutiche per raggiungere il risultato voluto dall ordinamento UE Poiché la Direttiva Iva ha competenza comunitaria interpretazione art. 7 in modo conforme al diritto comunitario l art. 7 detta la regola generale, l eccezione è implicita
Trib. Pistoia sent. del 26/04/2017 poiché nel caso esaminato risultano: Attestazione dell OCC di incapienza dei beni oggetto di privilegio Attestazione OCC della convenienza rispetto all alternativa liquidatoria Apporto di finanza esterna SI ALLA FALCIDIA IVA
Tribunale di Udine 14/05/2018 Rimessione della questione alla Corte Costituzionale Non esisterebbe una norma comunitaria che obbliga gli stati membri a permettere il pagamento parziale dell Iva a certe condizioni Quindi NO applicazione diretta Violazione artt. 3 Cost. dal lato dei debitori e da quello dei creditori Violazione art. 97 Cost. (buon andamento della P.A.)
Grazie per l ascolto!