Tribunale di Cremona ************************ PROTOCOLLO D INTESA SOTTOSCRITTO TRA ASST DI CREMONA E TRIBUNALE DI CREMONA IN TEMA DI PROTEZIONE GIURIDICA DELLE PERSONE FRAGILI **************************
PREMESSO CHE: - la Costituzione agli artt. 2 e 3 riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell uomo e sancisce che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale; - la lettera n) del preambolo della Convenzione delle Nazioni Unite del 13 dicembre 2006 in materia di diritti delle persone con disabilità, recepita con Legge n.18 del 3 marzo 2009, riconosce l importanza per le persone con disabilità alla loro autonomia ed indipendenza individuale, compresa la libertà di compiere le proprie scelte; - la Legge 9 gennaio 2004 n. 6 ha introdotto nel codice civile l istituto giuridico dell Amministratore di Sostegno ed ha modificato altresì gli articoli 388, 414, 417, 418, 424, 425, 426, 427, 429 c.c. in materia di interdizione e di inabilitazione; - l A.S.L. di Cremona, in recepimento all art.9 della L. R. n.3/2008 e successive circolari regionali attuative, istituì al suo interno, con atto deliberativo n. 380 del 25 luglio 2008, l Ufficio di Protezione Giuridica delle persone fragili; - Regione Lombardia con D.G.R. 16.01.2013 n. IX /4696 emanava le Linee Guida per la creazione di un Sistema Integrato di Protezione Giuridica delle persone fragili ; - l ASL di Cremona con provvedimento n. 405 del 21/11/2013 deliberò un Protocollo d Intesa sottoscritto con il Tribunale di Cremona finalizzato al consolidamento di un canale di comunicazione e di collaborazione interistituzionale tra il Tribunale e l ASL di Cremona; - la Legge Regionale 11 agosto 2015, n. 23 Evoluzione del sistema sociosanitario lombardo: modifiche al Titolo I e al Titolo II della legge regionale 30 dicembre 2009, n. 33 (Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità) ha collocato gli Uffici di Protezione Giuridica all interno delle nuove Aziende Socio Sanitarie Territoriali (ASST) di rispettiva competenza territoriale; Si ritiene opportuno addivenire alla formulazione di un nuovo protocollo da sottoscriversi tra il Tribunale di Cremona e l ASST di Cremona, in quanto sono mutati i firmatari del precedente accordo e variato l ambito territoriale di competenza delle nuove Aziende Sanitarie, in relazione all entrata in vigore della richiamata Legge Regionale n. 23/2015; OGGETTO E FINALITA Con il presente protocollo d intesa le parti sottoscrittrici intendono identificare i reciproci rapporti di collaborazione in materia di Protezione Giuridica delle persone fragili, al fine di coadiuvare e supportare al meglio il Giudice Tutelare nell individuazione del progetto di tutela più idoneo al beneficiario.
I principali obiettivi constano in interventi volti a qualificare e rafforzare la protezione giuridica delle persone fragili attraverso la condivisione di informazioni, la definizione di procedure uniformi ed di gestione degli istituti nonché di attività formativa. Gli obiettivi si concretizzano nelle sotto indicate macro-aree: orientare la totalità degli utenti che vengono intercettati dal Tribunale, dall UPG e da altri Servizi dell ASST di Cremona tramite il rilascio di informazioni omogenee e l utilizzo di procedure condivise; accompagnare il cittadino utente fornendo consulenza e supporto alla compilazione e presentazione del ricorso, nella rendicontazione annuale, nella redazione di istanze autorizzative o di atti in generale da presentare al Giudice Tutelare. LE PARTI CONCORDANO QUANTO SEGUE UFFICIO DI PROTEZIONE GIURIDICA ASST DI CREMONA In recepimento alla D.G.R. n. IX /4696 del 16.01.2013 che dispone in merito alle Linee Guida per la definizione di un Sistema Integrato di Protezione Giuridica delle persone fragili e alla Legge Regionale n. 23/2015 in materia di evoluzione del sistema socio sanitario lombardo, l Ufficio di Protezione Giuridica dell ASST di Cremona, la cui nuova competenza afferisce alle aree dei precedenti distretti di Cremona e Casalmaggiore, si impegna a: Coordinare il Tavolo ASST di Cremona in materia di Protezione Giuridica, al fine di promuovere sul competente territorio una regia partecipata e integrata a garanzia di un sistema sussidiario che veda tra i principali attori il Tribunale di Cremona, il Comune di Cremona, il Comune di Casalmaggiore, l Azienda Sociale del Cremonese, il Consorzio Casalasco dei Servizi Sociali, Rete ADS Cremona, ARSAC, Centro di Servizio per il Volontariato - CISVOL e i patronati dell OO.SS (CGIL, CISL, UIL); programmare annualmente l attività in materia, in coprogettazione con gli attori del suddetto tavolo; garantire un equipe pluridisciplinare capace di affrontare la complessità dei casi in sinergia con i servizi erogatori di prestazioni sanitarie, socio-sanitarie, sociali, al fine di fornire al Giudice Tutelare un progetto di vita individualizzato il più rispondente alla fragilità del caso di specie;
garantire ai Giudici Tutelari, sia tramite i dirigenti medici e gli operatori sanitari-socio sanitari dell ASST di Cremona (Cremona e Casalmaggiore) che degli Enti erogatori territoriali accreditati e a contratto (Casa di Cura Figlie di San Camillo, Fondazione Teresa Camplani Casa di Cura Ancelle della Carità, Fondazione Opera Pia - Casa di Cura San Camillo e Nuovo Robbiani con sede in Soresina), la stesura di relazioni cliniche, sanitarie e valutazioni multidimensionali del bisogno utili all attività autorizzativa del Giudice Tutelare. La valutazione si caratterizza dall'essere multidimensionale e multiprofessionale, ed identifica i bisogni della persona in tutti i suoi determinanti (sociosanitario, funzionale e sociale), consentendo di definire il livello di non autosufficienza del singolo e di eventuale fragilità del nucleo famigliare. Classicamente la valutazione viene effettuata da personale sanitario (medico, infermiere/assistente sanitario, fisioterapista etc ) integrato dalla figura sociale di riferimento (dei comuni dell ambito cremonese e casalasco). Gli strumenti della valutazione sono scelti dall'equipe in un pannel di scale scientificamente validate che esplorano i diversi domini sopra riportati. L'esito della valutazione deve essere riassunto in una relazione sociosanitaria debitamente sottoscritta che definisca, alla luce dei bisogni rilevati, gli interventi più appropriati per il soggetto. promuovere, anche in collaborazione con il Terzo Settore, azioni di sensibilizzazione dei cittadini, delle famiglie degli operatori dei servizi e unità di offerta del sistema socio sanitario e sociale circa le misure di tutela, in particolare dell Amministratore di Sostegno, affinché non ve ne sia un eccessivo ed inappropriato utilizzo; sensibilizzare, anche in collaborazione con il Terzo Settore, i cittadini al fine di formare volontari candidati ADS da inserire nello elenco degli Amministratori di Sostegno Volontari a disposizione del Giudice Tutelare; gestire il suddetto elenco degli amministratori di sostegno volontari e le procedure di accesso al medesimo, trasmettendone l aggiornamento annuale al Giudice Tutelare; erogare la consulenza a favore della persona, della famiglia, di enti pubblici e privati sia nella fase di individuazione del bisogno, di orientamento nella scelta del candidato a divenire ADS, che d istruzione del ricorso, di assistenza in udienza e nel successivo percorso di accompagnamento dell AdS nella gestione del suo operato; istruire i ricorsi, relazioni, istanze autorizzative, rendicontazioni annuali e inventari patrimoniali che gli AdS/Tutori/Curatori devono obbligatoriamente presentare al Giudice Tutelare; erogare consulenza e sostegno al corretto svolgimento delle funzioni di Amministratore di Sostegno/Tutore/Curatore anche attraverso l organizzazione di gruppi permanenti di confronto e counseling;
proporre attività di formazione periodica in materia condivisa con le realtà territoriali; fungere da raccordo istituzionale con gli Uffici dei Giudici Tutelari nonché con la Cancelleria della Volontaria Giurisdizione, al fine di garantire omogeneità d azione; promuovere sul territorio la procedura e la modulistica in materia condivisa con i Giudici Tutelari e la Cancelleria della Volontaria Giurisdizione; monitorare il sistema integrato attraverso: un azione rivolta all insieme degli attori della rete tramite sinergie ricondotte a protocolli d intesa formali sottoscritti con gli attori del Tavolo ASST di Cremona; un azione rivolta all insieme delle attività, verificando modalità attuative, efficacia delle risposte e correttivi di sistema; la raccolta dei dati necessari ad affinare conoscenze dei bisogni e risposte del sistema, ai fini di una puntuale programmazione dell attività; coordinare il monitoraggio del flusso regionale. TRIBUNALE DI CREMONA Il Tribunale di Cremona, nell adempimento dei propri compiti e obblighi istituzionali collabora con l Ufficio di Protezione Giuridica dell ASST di Cremona per l ottimizzazione delle risorse e del servizio al cittadino, in particolare: partecipando, compatibilmente con gli impegni istituzionali già assunti, alle riunioni del Tavolo ASST di Cremona in materia di Protezione Giuridica; fornendo periodicamente l informazione all UPG, relativamente all applicazione della normativa in materia di Protezione Giuridica e alla corretta assunzione degli atti che ne discendono; favorendo, anche a mezzo delle Cancellerie o di altro personale stabilmente inserito nell ufficio dei Giudici Tutelari, il raccordo istituzionale con l Ufficio di Protezione Giuridica dell ASST di Cremona, con la finalità di raggiungere omogeneità d azione e snellimento dell iter procedurale; facendo impiego dell Elenco Provinciale di Amministratori di Sostegno, curato e predisposto dall UPG dell ASST di Cremona, nei casi in cui ciò risponda al preminente interesse del beneficiario e tenuto conto delle peculiarità del singolo caso;
collaborando, compatibilmente con gli impegni istituzionali già assunti, con l UPG dell ASST di Cremona attraverso la partecipazione ad eventuali incontri di sensibilizzazione/formazione con Ordine Avvocati, Commercialisti, Ragionieri, Terzo Settore, Enti Pubblici e Privati, Unità di Offerta territoriali; favorendo regolari rapporti tra la Cancelleria della Volontaria Giurisdizione del Tribunale e l UPG dell ASST di Cremona, finalizzati: a) alla condivisione di aggiornamenti o variazioni procedurali sulle modalità di presentazione dei ricorsi, inventari di beni, rendiconti, ed istanze autorizzative di atti di straordinaria amministrazione; b) alla condivisione di rettifiche relative alla modulistica in uso, alla variazione degli importi relativi ai diritti di cancelleria, ai diritti di copia,orari uffici del Tribunale ecc; c) all aggiornamento dell Elenco di volontari amministratori di sostegno predisposto e curato dall UPG dell ASST di Cremona; d) all attivazione delle udienze, ove ciò risponda alle esigenze del beneficiario e della procedura di nomina di amministrazione di sostegno, con le modalità della video conferenza, sì facilitando la valutazione dei beneficiari ricoverati presso le unità di offerta territoriali, fermo l ascolto in loco ove ritenuto indispensabile e necessario al beneficiario; e) alla collaborazione con l UPG dell ASST di Cremona per consentire il reperimento e la raccolta dei dati necessari ad affinare conoscenze dei bisogni e risposte del sistema, ai fini di una puntuale programmazione dell attività e di risposta al debito informativo regionale, nel pieno rispetto della riservatezza dei procedimenti e della segretezza dei dati; Cremona, IL DIRETTORE GENERALE ASST DI CREMONA ROSSI Dott. Camillo IL PRESIDENTE TRIBUNALE DI CREMONA BERSANI Dott. Giuseppe