Jobs Act: come cambia il lavoro. A cura di Mario Giudici



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Transcript:

Jobs Act: come cambia il lavoro A cura di Mario Giudici

IL CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI

LICENZIAMENTI Il primo decreto legislativo attuativo del JOBS ACT, sotto il titolo di contratto subordinato a tempo indeterminato a tutele crescenti, non è affatto intervenuto sulle tipologie contrattuali ma ha invece introdotto novità rilevanti sulla disciplina delle conseguenze della dichiarazione di illegittimità di un licenziamento

LICENZIAMENTI La conseguenza di tale decreto è la creazione di un doppio regime per i datori di lavoro soggetti alla tutela reale Assunti prima del decreto decreto Assunti dopo il

LICENZIAMENTI Anche per i datori di lavoro soggetti alla tutela obbligatoria vi sono cambiamenti ma di carattere piu' ridotto

LICENZIAMENTI Per i lavoratori in forza prima dell'entrata in vigore del decreto e soggetti al regime di tutela reale si continuano ad applicare le precedenti disposizioni (legge 92/2012)

LICENZIAMENTI AMBITO DI APPLICAZIONE DELLA TUTELA REALE

LICENZIAMENTI In caso di illegittimità del licenziamento hanno diritto alla applicazione dell art 18 legge 300/1970 i lavoratori dipendenti da: datori di lavoro, imprenditori e non, che nella sede, stabilimento, filiale nella quale ha avuto luogo il licenziamento, occupino più di 15 dipendenti, o più di 5 se imprenditori agricoli; datori di lavoro, imprenditori e non, che nell'ambito del comune nel quale ha avuto luogo il licenziamento occupino più di 15 dipendenti, o più di 5 se imprenditori agricoli, anche se ciascuna unità produttiva, singolarmente considerata, non raggiunga tali limiti;

LICENZIAMENTI datori di lavoro, imprenditori e non, che comunque occupino più di 60 dipendenti; imprese che comunque occupano più di 15 dipendenti e che abbiano attuato le procedure di mobilità previste dalla legge n. 223/1991, da esubero di Cassa integrazione guadagni straordinaria o da riduzione di personale (art. 5, comma 3 e art. 24, L. n. 223/1991).

LICENZIAMENTI VECCHIO REGIME LEGGE N. 92/2012

LICENZIAMENTI LICENZAMENTI DISCRIMINATORI

LICENZIAMENTI Indipendentemente dal numero dei lavoratori occupati dal datore di lavoro il lavoratore ha diritto in ogni caso alla reintegrazione nel posto di lavoro qualora il licenziamento sia stato intimato per motivi politici, sindacali, religiosi, di razza, di lingua o di sesso, di handicap, di età o basati sull'orientamento sessuale o sulle convinzioni personali ai sensi dell'art. 15, L. n. 300/1970 e dell'art. 4, L. n. 604/1966.

LICENZIAMENTI LICENZIAMENTI DISCIPLINARI

LICENZIAMENTO INDIVIDUALE Per essi si continua a fare riferimento alla definizione vigente e vi si comprendono quindi sia il licenziamento per giusta causa che quello per giustificato motivo soggettivo.

LICENZIAMENTO INDIVIDUALE Se il licenziamento viene dichiarato illegittimo: perché il lavoratore non ha commesso il fatto contestato perché tale fatto è previsto dai contratti collettivi come configurante motivo di provvedimento disciplinare il giudice ordina il reintegro ed il risarcimento del danno nella misura massima di 12 mensilità dedotto quanto il lavoratore ha percepito, nel periodo di estromissione, per lo svolgimento di altre attività lavorative, nonché quanto avrebbe potuto percepire dedicandosi con diligenza alla ricerca di una nuova occupazione.

LICENZIAMENTO INDIVIDUALE Il datore di lavoro e' condannato, altresì, al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali dal giorno del licenziamento fino a quello della effettiva reintegrazione, maggiorati degli interessi nella misura legale senza applicazione di sanzioni per omessa o ritardata contribuzione, per un importo pari al differenziale contributivo esistente tra la contribuzione che sarebbe stata maturata nel rapporto di lavoro risolto dall'illegittimo licenziamento e quella accreditata al lavoratore in conseguenza dello svolgimento di altre attività lavorative.

LICENZIAMENTO INDIVIDUALE Conseguenze della illegittimità del licenziamento Il rapporto di lavoro si intende risolto quando il lavoratore non abbia ripreso servizio entro trenta giorni dall'invito del datore di lavoro, salvo il caso in cui abbia richiesto l'indennità' sostitutiva della reintegrazione nel posto di lavoro Il lavoratore mantiene la possibilità di chiedere l indennità di 15 mensilità in alternativa al reintegro. Il medesimo regime si applica ai licenziamenti prima della scadenza del periodo di comporto al lavoratore malato e a quelli motivati con l inidoneità fisica o psichica ma trovati illegittimi dal giudice.

LICENZIAMENTO INDIVIDUALE Negli altri casi di accertata illegittimità del licenziamento disciplinare il giudice condanna ad un risarcimento, senza reintegra, variabile da 12 a 24 mensilità di retribuzione. L indennità si applica anche ai licenziamenti nulli per vizi di forma o di procedura ma in tale caso l indennità oscilla tra 6 e 12 mensilità di retribuzione.

LICENZIAMENTO INDIVIDUALE LICENZIAMENTI ECONOMICI

LICENZIAMENTO INDIVIDUALE Si fa riferimento ai licenziamenti per giustificato motivo oggettivo, cioè per cause riconducibili alla impresa e non a comportamenti del lavoratore

LICENZIAMENTO INDIVIDUALE Nel caso di licenziamenti per motivi economici il giudice ove accerti la manifesta insussistenza del fatto posto a base del licenziamento ordina la reintegra e le conseguenze annesse (indennità pari alle retribuzioni perse con un massimo di 12 mensilità) Negli altri casi di illegittimità stabilisce un indennità a favore del lavoratore tra 12 e 24 mensilità. Qualora emerga che il licenziamento era dovuto a motivi discriminatori o disciplinari si applicano le altre conseguenze

LICENZIAMENTO INDIVIDUALE Qualora il lavoratore non si sia presentato per riprendere servizio entro 30 giorni dal ricevimento dell'invito del datore di lavoro, nè abbia richiesto entro 30 giorni dalla data del deposito della sentenza l'indennità sostitutiva, il rapporto di lavoro si risolve allo spirare dei termini predetti (art. 18, comma 5, L. n. 300/1970).

LICENZIAMENTO INDIVIDUALE NUOVO REGIME

LICENZIAMENTI Il nuovo regime si applica ad operai, impiegati e quadri dipendenti da datori di lavoro precedentemente ricadenti sotto l'art. 18 della legge 300/1970 assunti dopo l'entrata in vigore del decreto attuativo.

LICENZIAMENTI Tuttavia se un datore di lavoro entra nella dimensione cui si applicava l'art. 18 con assunzioni effettuate dopo l'entrata in vigore del decreto attuativo le nuove norme si applicano anche ai lavoratori già in forza.

LICENZIAMENTI LICENZIAMENTI DICRIMINATORI O NULLI

LICENZIAMENTI Per i licenziamenti dichiarati nulli perché riconducibili a motivi discriminatori o agli altri casi di nullità previsti dalla legge (ad esempio per causa di matrimonio, per violazione della tutela della maternità o per contratti stipulati per motivi illeciti) il datore di lavoro anche non imprenditore viene condannato alla reintegra indipendentemente dal motivo formalmente addotto

LICENZIAMENTI La reintegra si applica anche ai licenziamenti dichiarati inefficaci perché intimati in forma orale.

LICENZIAMENTI Con la condanna alla reintegra il datore di lavoro viene condannato anche al risarcimento del danno consistente nelle retribuzioni maturate dal giorno del licenziamento a quello della reintegra, dedotto quanto percepito nel periodo di estromissione per lo svolgimento di altre attività lavorative.

LICENZIAMENTI La misura del risarcimento non potrà comunque essere inferiore alla misura di cinque mensilità. Inoltre il datore di lavoro vine condannato al versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali per tutto il periodo

LICENZIAMENTI Il lavoratore puo' rinunciare alla reintegra sostituita da una indennità pari a 15 mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto non assoggettata a contribuzione la cui richiesta determina la risoluzione del rapporto e deve essere effettuata entro 30 giorni dalla comunicazione del deposito della pronuncia o dall'invito del datore di lavoro se anteriore alla predetta comunicazione

LICENZIAMENTI Se il lavoratore non riprende servizio entro trenta giorni dall'invito del datore di lavoro il rapporto si intende risolto al trentesimo giorno, salvo il caso in cui il lavoratore abbia optato per la corresponsione della indennità di 15 mensilità alternativa alla reintegra ma aggiuntiva al risarcimento del danno

LICENZIAMENTI LICENZIAMENTI PER MOTIVI DISCIPLINARI O PER MOTIVI ECONOMICI

LICENZIAMENTI Ai licenziamenti per giustificato motivo oggettivo nell'area di applicazione dell'art. 18/300 non si applica piu' la procedura preventiva di conciliazione prevista dall'art. 7 della legge 604/1966 come modificato dalla legge 92/2012 (cosiddetta Fornero)

LICENZIAMENTI In via generale, nei casi in cui sia accertato che non ricorrono gli estremi del licenziamento per giustificato motivo oggettivo, soggettivo o per giusta causa il giudice dichiara estinto il rapporto alla data del licenziamento.

LICENZIAMENTI Inoltre condanna il datore di lavoro al pagamento di una indennità non assoggetta a contribuzione pari a due mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto per ogni anno di anzianità con un minimo di 4 ed un massimo di 24 mensilità

LICENZIAMENTI Solo nei casi di licenziamento per giustificato motivo soggettivo o per giusta causa qualora sia accertata l'insussistenza del fatto materiale contestato, rispetto al quale resta estranea ogni valutazione circa la sproporzione del licenziamento, il giudice lo annulla e condanna il datore alla reintegra

LICENZIAMENTI Inoltre lo condanna al pagamento di una indennità risarcitoria pari all'ultima retribuzione globale di fatto dalla data del licenziamento a quella della reintegra dedotto quanto abbia percepito per altre attività o avrebbe percepito accettando una congrua offerta di lavoro ai sensi dell'art. 4 del decreto legislativo 181/2000.

LICENZIAMENTI Tale indennità non puo' comunque essere superiore a 12 mensilità. Il datore di lavoro deve inoltre versare i contributi per il periodo interessato Il lavoratore puo' rinunciare alla reintegra a fronte della indennità di 15 mensilità

LICENZIAMENTI Quest'ultima disciplina si applica anche nel caso di accertato difetto di giustificazione del licenziamento per motivo consistente nell'inidoneità fisica o psichica del lavoratore per intervenuta invalidità per infortunio su lavoro in presenza di possibile repechage, per aggravamento della invalidità preesistente, per modica della condizioni di lavoro

LICENZIAMENTI Se il licenziamento è intimato con violazione: del requisito di motivazione contestuale della procedura di cui alla'rt. 7 legge 300/1970 il giudice dichiara estinto il rapporto alla data del licenziamento e condanna il datore ad una indennità esente da contributi pari ad una mensilità di retribuzione per ogni anno di servizio con minimo 2 e massimo 12 mensilità

LICENZIAMENTI Per le frazioni di anno di anzianità di servizio le indennità proporzionali alle anzianità medesime vengono riproporzionate con arrotondamento all'unità delle frazioni di mese pari o superiori a quindici giorni

LICENZIAMENTI Per il calcolo delle indennità proporzionali alla anzianità di servizio l'anzianità di servizio in caso di lavoratore che passa alle dipendenze di impresa che subentra in appalto si tiene conto della sommatoria di tutti i periodi in cui il lavoratore è stato impiegato nell'attività appaltata

LICENZIAMENTI Se il licenziamento viene revocato entro 15 giorni dalla comunicazione al datore dell'impugnazione del medesimo il rapporto si intende ripristinato senza soluzione di continuità con diritto del lavoratore alla retribuzione maturata nel periodo e non si applicano i regimi sanzionatori previsti

LICENZIAMENTI In caso di licenziamento dei lavoratori cui si applica il decreto attuativo, al fine di evitare il giudizio e ferma la possibilità di addivenire ad ogni altra modalità di conciliazione prevista dalla legge, il datore, entro i termini di impugnazione stragiudiziale del licenziamento (60 giorni) io datore di lavoro puo' offrire un importo per la rinuncia alla impugnazione del licenziamento

LICENZIAMENTI Tale offerta puo' avvenire in: sede di conciliazione amministrativa, sede di conciliazione sindacale, sede di commissione di certificazione

LICENZIAMENTI L'importo dell'offerta, che non costituisce reddito imponibile ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche e non è soggetta a contribuzione, deve essere pari ad una mensilità di retribuzione per ogni anno di anzianità con un minimo di 2 ed un massimo di 18

LICENZIAMENTI L'offerta deve avvenire con la consegna di un assegno circolare la cui accettazione da parte del lavoratore comporta l'estinzione del rapporto alla data del licenziamento e la rinuncia all'impugnazione del medesimo anche se già proposta

LICENZIAMENTI DATORI NELL'AREA DELLA TUTELA OBBLIGATORIA

LICENZIAMENTI Per i datori di lavoro che erano soggetti alla tutela obbligatoria non si applica la reintegra per i casi di licenziamento per giusta causa e giustificato motivo soggettivo per constatazione della inesistenza del fatto materiale contestato

LICENZIAMENTI Per tali datori di lavoro le indennità proporzionali alla anzianità di servizio vengono dimezzate e non possono comunque superare le 6 mensilità

LICENZIAMENTI Ai datori di lavoro non imprenditori che svolgono senza fine di lucro attività di natura politica, sindacale, culturale, di istruzione ovvero di religione o di culto si applica la disciplina del decreto attuativo

LICENZIAMENTI LICENZIAMENTI COLLETTIVI

LICENZIAMENTI In caso di licenziamento collettivo intimato senza l'osservanza della forma scritta si applica il regime della reintegra piena. In caso di violazione delle procedure o dei criteri di scelta si applica l'indennità pari a 2 mesi per ogni anno di anzianità con minimo di 4 e massimo di 24.

LICENZIAMENTI Ai licenziamenti cui si applicano le norme del decreto attuativo non si applica particolare procedura processuale introdotta dalla legge 92 del 2012 che resta pertanto limitata a quelli che rientrano nelle tutele precedenti (dipendenti di datori di lavoro sotto l'art. 18 assunti prima dell'entrata in vigore del decreto attuativo)

LICENZIAMENTO VECCHIO REGIME NUOVO REGIME DISCRIMINATORIO O NULLO PER QUALSIASI DATORE REINTEGRA E RETRIBUTZIONI ARRETRATE CON UN MINIMO DI 5 MENSILITA' REINTEGRA E RETRIBUTZIONI ARRETRATE CON UN MINIMO DI 5 MENSILITA' DISCIPLINARE SOPRA 15 MANCANZA DEL FATTO O ECCESSO RISPETTO A CCNL REINTEGRA E RISARCIMENTO CON MASSIMO 12 MENSILITA' REINTEGRA E RISARCIMENTO CON MASSIMO 12 MENSILITA' DISCIPLINARE SOPRA 15 ALTRI CASI INDENNITA' DA 12 A 24 MESI 2 MESI PER OGNI ANNO DI ANZIANITA' CON MINIMO 4 E MASSIMO 24 NULLO PER MOTIVI DI FORMA INDENNITA' TRA 6 E 12 MESI INDENNITA' DI UN MESE PER ANNO DI ANZIANITA' CON MINIMO 2 E MASSIMO 12 PER MOTIVI ECONOMICI INDENNITA' DA 12 A 24 MENSILITA' PER MANIFESTA INFONDATEZZA REINTEGRO E RETRIBUZIONI CON MASSIMO DI 12 2 MESI PER OGNI ANNO DI ANZIANITA' CON MINIMO 4 E MASSIMO 24

LICENZIAMENTI Appare che le innovazioni rispetto al regime precedente sono due: riduzione sensibile dell'area della reintegra definizione certa della sanzione in caso di dichiarata illegittimità del licenziamento Cio' riduce la discrezionalità del magistrato e consente una previsione affidabile delle conseguenze della dichiarazione di illegittimità

LICENZIAMENTI CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE

CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE Viene istituito presso l'inps un Fondo apposito per finanziare politiche attive per la ricollocazione dei lavoratori in stato di disoccupazione involontaria

CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE Il lavoratore in stato di disoccupazione involontaria ha diritto di ricevere dal Centro per l'impiego un voucher rappresentativo della dote individuale di ricollocazione

CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE Il diritto al voucher è condizionato dal fatto che il lavoratore effettui la procedure di definizione del profilo personale di occupabilità ai sensi del decreto attuativo della legge delega 10 dicembre 2014, n.183

CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE Il voucher, presentato ad una agenzia per il lavoro pubblica o privata accreditata da diritto a sottoscrivere il contratto di ricollocazione che prevede:

CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE il diritto del lavoratore a una assistenza appropriata nella ricerca della nuova occupazione, programmata, strutturata e gestita secondo le migliori tecniche del settore, da parte dell'agenzia,

CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE Il diritto del lavoratore alla realizzazione da parte dell'agenzia di iniziative di ricerca, addestramento, formazione o riqualificazione professionale mirate a sbocchi occupazionali effettivamente esistenti e appropriati in relazione alla capacità del lavoratore e alle condizioni del mercato del lavoro nella zona ove il lavoratore è stato preso in carico

CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE il dovere del lavoratore di porsi a disposizione e di cooperare con l'agenzia nelle iniziative da essa predisposte

CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE L'ammontare del voucher è proporzionato in relazione al profilo personale di occupabilità e l'agenzia ha diritto a incassarlo a risultato ottenuto secondo quanto stabilito dal decreto attuativo citato da emanare

INCENTIVO ALLE ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO A cura di Mario Giudici

LEGGE DI STABILITA' 2015 La legge di stabilità per l'anno 2015 ha introdotto un nuovo incentivo dichiaratamente finalizzato a promuovere forme di occupazione stabile

LEGGE DI STABILITA' 2015 Beneficiari dell'incentivo sono tutti i datori di lavoro privati con esclusione di quelli del settore agricolo

LEGGE DI STABILITA' 2015 L'incentivo spetta per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate tra 1 gennaio ed il 31 dicembre 2015 relative a lavoratori che nei sei mesi precedenti non abbiano avuto un contratto di lavoro a tempo indeterminato

LEGGE DI STABILITA' 2015 Ne consegue che eventuali altri tipi di contratto di lavoro subordinato (ad esempio a termine, intermittente, ripartito, ecc) o di lavoro autonomo (contratto a progetto, lavoro occasionale, lavoro accessorio) non ostano, in caso di assunzione, alla fruizione dell'incentivo.

LEGGE DI STABILITA' 2015 L'incentivo non spetta per le assunzioni con contratto di apprendistato o con contratto di lavoro domestico e (secondo la circolare INPS) con contratto di lavoro intermittente anche a tempo indeterminato

LEGGE DI STABILITA' 2015 Secondo la circolare dell'inps 17/2015 il beneficio spetta anche in caso di trasformazione di un rapporto di lavoro a termine in contratto a tempo indeterminato

LEGGE DI STABILITA' 2015 Sempre secondo l'inps spetta per i dirigenti e per i lavoratori somministrati a tempo indeterminato

LEGGE DI STABILITA' 2015 L'incentivo spetta per un periodo massimo di trentasei mesi

LEGGE DI STABILITA' 2015 L'incentivo consiste, ferma restando l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche, nell'esonero dal versamento dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro nel limite massimo di 8.060 su base annua

LEGGE DI STABILITA' 2015 Allo scopo di agevolare l applicazione dell incentivo, la soglia massimo di esonero contributivo è riferita al periodo di paga mensile ed è pari a euro 671,66 ( 8.060,00/12) e, per rapporti di lavoro instaurati ovvero risolti nel corso del mese, detta soglia va riproporzionata assumendo a riferimento la misura di euro 22,08 ( 8.060,00/365 gg.) per ogni giorno di fruizione dell esonero contributivo. Circ. INPS 17/2015

LEGGE DI STABILITA' 2015 Restano invariati i contributi e premi dovuti all'inail

LEGGE DI STABILITA' 2015 L'incentivosiapplicaatuttiilavoratoriassuntialle condizioni di cui sopra (1/1 31/12 2015 e con contratto a tempo indeterminato) salvo:

LEGGE DI STABILITA' 2015 assunzioni relative a lavoratori che nei sei mesi precedenti siano risultati occupati a tempo indeterminato presso qualsiasi datore di lavoro;

LEGGE DI STABILITA' 2015 assunzioni relative a lavoratori per i quali il beneficio sia già stato usufruito in relazione a precedente assunzione a tempo indeterminato.

LEGGE DI STABILITA' 2015 Secondo l'inps spetta anche quando l'assunzione discenda da un obbligo di legge o contratto (ad esempio precedenza per i lavoratori a tempo determinato)

LEGGE DI STABILITA' 2015 Su tale tema la dizione letterale della norma farebbe propendere per l'utilizzo una sola volta per ogni lavoratore. Ma se il rapporto dura meno di 36 mesi e il lavoratore successivamente viene assunto da altro datore di lavoro con i requisiti per l'incentivo, l'ultimo datore di lavoro puo' usufruire della parte di incentivo non utilizzata? L'INPS ha risposto affermativamente

LEGGE DI STABILITA' 2015 L'incentivo non spetta in presenza di assunzione di lavoratori in riferimento ai quali il datore di lavoro, considerando società controllate o collegate ai sensi dell'articolo 2359 cod. civ., anche per interposta persona, allo stesso soggetto hanno comunque già in essere un contratto a tempo indeterminato nei tre mesi antecedenti la data di entrata in vigore della legge.

LEGGE DI STABILITA' 2015 COMPATIBILTA' CON ALTRE FORME DI INCENTIVO ALL'OCCUPAZIONE

LEGGE DI STABILITA' 2015 In linea generale l'incentivo non è cumulabile con altri incentivi previsti da altre disposizioni di legge

LEGGE DI STABILITA' 2015 Pertanto, assumendo a riferimento le forme di incentivo all assunzione maggiormente diffuse fruibili in relazione a nuove assunzioni effettuate nel corso del 2015, il predetto esonero contributivo non è cumulabile con l incentivo per l assunzione di lavoratori con più di 50 anni di età disoccupati da oltre dodici mesi e di donne prive di impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi ovvero prive di impiego da almeno sei mesi e appartenenti a particolari aree, di cui all art. 4, commi 8 e seguenti, della legge n. 92/2012.

LEGGE DI STABILITA' 2015 Tuttavia secondo la circolare INPS 17/2015 l esonero contributivo introdotto dalla legge di stabilità 2015 è invece cumulabile con gli incentivi che assumono natura economica e non di sgravio retributivo, fra i quali:

LEGGE DI STABILITA' 2015 a) l incentivo per l assunzione dei lavoratori disabili di cui all art. 13, della legge n. 68/1999; b) l incentivo per l assunzione di giovani genitori di cui al decreto del Ministro della gioventù 19 novembre 2010, pari a euro 5.000,00 fruibili, dal datore di lavoro, in quote mensili non superiori alla misura della retribuzione lorda, per un massimo di cinque lavoratori.

LEGGE DI STABILITA' 2015 c) l incentivo all assunzione di beneficiari del trattamento Aspi di cui all art. 2, comma 10-bis, della Legge n. 92/2012, pari al 50% dell indennità che sarebbe spettata al lavoratore se non fosse stato assunto per la durata residua del trattamento.

LEGGE DI STABILITA' 2015 d) l incentivo inerente il Programma Garanzia Giovani, di cui al decreto direttoriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 8 agosto 2014, come modificato dal decreto direttoriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 23 gennaio 2015, n. 11 (in corso di registrazione da parte della Corte dei Conti). Difatti, sulla base della predetta modifica, il nuovo articolo 7, comma 3, del citato decreto prevede che l incentivo è ora cumulabile con altri incentivi all assunzione di natura economica o contributiva non selettivi rispetto ai datori di lavoro o ai lavoratori;

LEGGE DI STABILITA' 2015 Per quanto concerne l incentivo sperimentale per l assunzione a tempo indeterminato di giovani entro i 29 anni di età, di cui all art. 1, del d.l. n. 76/2013, pari a 1/3 della retribuzione lorda entro il limite mensile di euro 650,00, la cumulabilità con l esonero contributivo triennale della Legge di stabilità 2015 è ammessa in misura limitata. Difatti, nel concorso di altri regime agevolati, l ammontare dell incentivo di cui al d.l. n. 76/2013 non può comunque superare l importo dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro

LEGGE DI STABILITA' 2015 In relazione agli incentivi per l assunzione di lavoratori iscritti nelle liste di mobilità, risulta cumulabile esclusivamente il contributo di cui al comma 4 dell art. 8 della citata legge, che, per la sua natura, non rientra nella nozione di beneficio di natura contributiva. Pertanto, i datori di lavoro che, a partire dal 1 gennaio 2015, effettuano nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato di lavoratori iscritti nelle liste di mobilità, possono usufruire, ove ricorrano tutte le restanti condizioni, dell esonero contributivo pari al 50% dell indennità mensile che sarebbe spettata al lavoratore per il residuo periodo di diritto alla indennità medesima,

LEGGE DI STABILITA' 2015 SETTORE AGRICOLO

LEGGE DI STABILITA' 2015 Per i datori di lavoro agricoli l'incentivo, nei limiti delle risorse annue disponibili, si applica con riferimento alle nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato, sempre con esclusione dei contratti di apprendistato, con esclusione dei lavoratori che nell'anno 2014 siano risultati occupati a tempo indeterminato e dei lavoratori occupati a tempo determinato iscritti negli elenchi nominativi per un numero di giornate lavorative non inferiore a 250 nell'anno solare 2014.

LEGGE DI STABILITA' 2015 Inoltre, mentre per la generalità dei datori di lavoro non risultano previste particolari procedure o richieste, per usufruire dell'esonero i datori di lavoro agricolo dovranno presentare apposita domanda all'inps. L'incentivo è erogato nell'ambito delle risorse disponibili che sono cosi' determinate:

LEGGE DI STABILITA' 2015 per l'anno 2015 per l'anno 2016 per l'anno 2017 per l'anno 2018 per l'anno 2019 2 milioni di euro 15 milioni di euro 15 milioni di euro 11 milioni di euro 2 milioni di euro

LEGGE DI STABILITA' 2015 L'incentivo viene riconosciuto dall'inps in base all'ordine cronologico di presentazione delle domande e, nel caso di insufficienza delle risorse valutata anche su base pluriennale in relazione alla durata dell'incentivo, l'inps non prende in considerazione ulteriori domande fornendo immediata comunicazione anche attraverso il proprio sito Internet

LEGGE DI STABILITA' 2015 L'incentivo viene riconosciuto dall'inps in base all'ordine cronologico di presentazione delle domande e, nel caso di insufficienza delle risorse valutata anche su base pluriennale in relazione alla durata dell'incentivo, l'inps non prende in considerazione ulteriori domande fornendo immediata comunicazione anche attraverso il proprio sito Internet

LEGGE DI STABILITA' 2015 ABOLIZIONE BENEFICI LEGGE 407/90

LEGGE DI STABILITA' 2015 Contestualmente vengono aboliti i benefici di cui all'art. 8, comma 9, della legge 29 dicembre 1990, n. 407 e successive modificazioni con riferimento alle assunzioni effettuate dal 1 gennaio 2015

DISPOSIZIONI VARIE DELLA LEGGE DI STABILITA'

Viene elevato a 7 euro il tetto di esenzione previsto per l'uso dei ticket restaurant, ora di 5,29 euro. L'incremento riguarda solo le forme di ticket elettroniche e entra in vigore il 1/07/2015

A sanatoria di un problema delicato si prevede che i datori di lavoro che abbiano assunto entro il 31 dicembre 2012 lavoratori iscritti all leste della piccola mobilità abbiano diritto per i mesi anche successivi al 1 gennaio 2013 ai benefici spettanti fino ad esaurimento del periodo previsto dalla legge ma comunque con un limite massimo di 33.550

CONTRATTO A TERMINE DOPO IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI

Il decreto legislativo sul riordino dei contratti non modifica la normativa in vigore salvo chiarire che il superamento del limite del 20% dei contratti a termine non comporta la conversione a tempo indeterminato ma unicamente la sanzione amministrativa

Acausalità Durata Regime contributivo Costi risoluzione

APPRENDISTATO

Durata Costi formazione Costi risoluzione Regime contributivo Regime retributivo

LAVORO ACCESSORIO

Semplicità di uso Grande area di applicazione Limiti di utilizzo