TECNICHE DI SIMULAZIONE



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Transcript:

TECNICHE DI SIMULAZIONE INTRODUZIONE Francesca Mazzia Dipartimento di Matematica Università di Bari a.a. 2004/2005 TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 1

Introduzione alla simulazione Una simulazione è l imitazione delle operazioni eseguite nel tempo da un sistema o processo reale; In qualsiasi modo si esegue (a mano o utilizzando un computer), la simulazione prevede la generazione di una storia artificiale del sistema da analizzare e l osservazione di questa storia artificiale per tracciare informazioni riguardanti le caratteristiche operative del sistema stesso e prendere decisioni su di esso. Il comportamento di un sistema mentre evolve nel tempo si studia sviluppando un Modello di Simulazione. L uso di modelli come strumento di aiuto nei processi decisionali e antico e diffusissimo. TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 2

Modelli di Simulazione Un tipico esempio e quello dei modelli a scala, usati soprattutto in fase di progettazione. Si tratta di modelli che replicano fedelmente, anche se a scala ridotta, la realtà che si vuole rappresentare. Tipici modelli di questo tipo sono i plastici che vengono utilizzati nella progettazione architettonica, o i modelli di strutture che vengono utilizzati per studiare gli effetti di sollecitazioni, ad esempio di tipo sismico. Questi strumenti sono caratterizzati da un notevole costo di realizzazione e da una grande rigidità di uso, e pertanto sempre meno utilizzati in pratica. TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 3

Modelli di Simulazione Altri importantissimi modelli molto usati come strumenti decisionali, sono i modelli analitici. Si tratta di modelli in cui la realtà sotto esame viene rappresentata per mezzo di variabili e relazioni di tipo logico/matematico. A questa classe appartengono, fra gli altri, i modelli di file d attesa. Si tratta di modelli di notevole potenza, che consentono in molti casi di determinare, con un costo contenuto, una o più soluzioni ottime per il problema considerato. Tuttavia al crescere della complessità e della dimensione dei problemi tali modelli diventano di uso sempre più difficile e costoso. TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 4

Modelli di Simulazione I modelli cui faremo riferimento si differenziano da quelli descritti precedentemente per l uso del calcolatore come strumento non solo di calcolo ma anche di rappresentazione degli elementi che costituiscono la realtà in studio e delle relazioni fra di essi. La corrispondenza tra realtà e modello non è basata su una riduzione proporzionale delle dimensioni, ma è di tipo funzionale: ad ogni elemento del sistema reale corrisponde un oggetto informatico (un sottoprogramma, una struttura di dati,... ) che ne svolge la funzione nel modello. TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 5

Modelli di Simulazione Rispetto alla sperimentazione diretta, costosissima e spesso praticamente impossibile, o a quella realizzata per mezzo di modelli a scala, la simulazione ha il vantaggio della grande versatilità, della velocità di realizzazione e del (relativamente) basso costo. È possibile attraverso la simulazione provare rapidamente politiche e scelte progettuali alternative e modellare sistemi anche di grandissima complessità studiandone il comportamento e l evoluzione nel tempo. È possibile anche utilizzare i modelli di simulazione come strumenti di disegno, per predirre il comportamento di nuovi sistemi. TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 6

RIEPILOGO: SIMULAZIONE SIMULAZIONE : IMITAZIONE DELLE OPERAZIONI DI UN PROCESSO DEL MONDO REALE; GENERAZIONE DI UNA STORIA ARTIFICIALE DEL SISTEMA; OSSERVAZIONE DELLA STORIA ARTIFICIALE PER TRARRE DEDUZIONI SULLE CARATTERISTICHE OPERATIVE DEL SISTEMA REALE; TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 7

RIEPILOGO: MODELLO DI SIMULAZIONE Si sviluppa per studiare il comportamento di un sistema nel tempo; È costituito da un insieme di assunzioni sul comportamento del sistema espresse usando relazioni matematiche-logico-simboliche; Le relazioni sono fra le ENTITÀ che costituiscono il sistema; TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 8

RIEPILOGO: USO DI UN MODELLO Un modello si usa per simulare cambiamenti nel sistema e predirre gli effetti di questi cambiamenti sul sistema reale; Nella fase di design: prima della effettiva costruzione; TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 9

RIEPILOGO: SOLUZIONE I modelli semplici si risolvono analiticamente, utilizzando metodi matematici; la soluzione consiste in uno o più parametri chiamati MISURE DEL COMPORTAMENTO; I modelli complessi vengono simulati numericamente al computer; i dati sono trattati come i dati di un sistema reale; TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 10

ESEMPIO In un officina ci sono 2 macchine M 1 e M 2. All inizio della giornata sono in attesa di essere eseguiti 5 lavori, L 1, L 2, L 3, L 4 e L 5. Nella tabella 1 sono indicati i tempi richiesti dai lavori sulle macchine (in decine di minuti). Uno zero indica che un lavoro non richiede quella macchina. I lavori che richiedono due macchine devono passare prima per M 1 e poi per M 2. Supponiamo che si decida di eseguire i lavori assegnando a ciascuna macchina, quando essa si rende disponibile, il primo lavoro eseguibile, nell ordine da 1 a 5. Se allo stesso istante più lavori sono eseguibili sulla stessa macchina si eseguirà quello con indice minore. Ci si chiede quale sia il tempo minimo necessario per completare tutti i lavori. TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 11

TABELLA 1 M 1 M 2 L 1 4 6 L 2 0 5 L 3 3 8 L 4 4 0 L 5 6 3 TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 12

ESEMPIO Gli eventi in cui si possono avere cambiamenti di stato nel sistema sono: 1. un lavoro si rende disponibile per una macchina; 2. una macchina inizia un lavoro; 3. una macchina termina un lavoro; TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 13

ESEMPIO:Sequenza dei cambiamenti di stato nella simulazione Tempo M 1 M 2 Finisce Inizia Finisce Inizia 0 L 1 L 2 4 L 1 L 3 5 L 2 L 1 7 L 3 L 4 11 L 4 L 5 L 1 L 3 17 L 5 19 L 3 L 5 22 L 5 TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 14

Esempi di aree di Applicazione della simulazione Analisi delle operazioni di assemblaggio in elettronica; Analisi delle strategie di ricerca e di registrazione in un magazzino Indagine sulla dinamica di una catena di rifornimento; Valutare strategie per migliorare la rete ferroviaria; Analisi del flusso dei passeggeri in un aereporto; Distribuzione dei giornali; Simulazione di sistemi di computer; TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 15

Il Sistema da modellare Un sistema è definito da un gruppo di oggetti che sono legati insieme da alcune regole di interazione e interdipendenza per compiere lo stesso scopo; ESEMPIO: sistema di produzione di automobili: le macchine, le parti componenti e i lavoratori operano congiuntamente lungo la linea di assemblaggio per produrre i veicoli. Un sistema può essere modificato da cambiamenti che avvengono fuori dal sistema stesso, tali cambiamenti si dice che si verificano nel system enviroment ; Quando si costruisce un modello è necessario decidere il confine fra il sistema e i suoi dintorni; tale decisione di solito dipende dallo scopo dello studio; TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 16

ESEMPI Fabbrica: i fattori che controllano l arrivo degli ordini possono essere considerati parte dell ambiente circostante; Se consideriamo una produzione a richiesta vi è una relazione fra la produzione e l arrivo degli ordini; Banca: limite massimo sul tasso di interesse, se si studia una singola banca questo vincolo è imposto dall ambiente; Se studiamo gli effetti delle leggi monetarie nel sistema bancario tale limite è una attività del sistema; TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 17

COMPONENTI DI UN SISTEMA Entità: oggetto di interesse nel sistema; Attributo: proprietà di una entità; Attività: periodo di tempo di una lunghezza specificata; Esempio - Banca : i clienti sono una delle entità; il saldo del conto corrente un loro attributo; effettuare un deposito una attività; TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 18

COMPONENTI DI UN SISTEMA L insieme delle entità che compongono un sistema per un determinato studio può essere un sottoinsieme di tutto il sistema; Esempio - Banca: se la banca è studiata per determinare il numero di impegati allo sportello necessari per effettuare pagamenti e ricevere depositi allora il sistema in considerazione è una porzione di tutta la banca costituita solo da: impiegati agli sportelli e clienti; se si vuole analizzare anche il numero di impegati speciali per preparare assegni, vendere traveler s checks,... allora il sistema deve essere espanso; TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 19

STATO di un sistema Lo STATO di un sistema è definito dall insieme di variabili necessarie per descrivere il sistema in ogni tempo, in relazione agli obiettivi di studio; Esempio - Banca: variabili di stato sono il numero di impiegati occupati, il numero di clienti in attesa o che stanno effettuando il loro servizio; il tempo di arrivo di un nuovo cliente; TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 20

EVENTO Un EVENTO è un occorrenza istantanea che può cambiare lo STATO del sistema. Il termine ENDOGENO è usato per definire attività o eventi che si verificano nel sistema; Il termine ESOGENO è utilizzato per definire attività o eventi che si verificano nell ambiente circostante e che cambiano il sistema. Esempio - banca: l arrivo di un cliente è un evento esogeno; Esempio - banca: la fine del servizio ad un cliente è un evento endogeno; TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 21

SISTEMI DISCRETI E CONTINUI Un sistema DISCRETO è un sistema le cui variabili di stato cambiano solo in un insieme discreto di punti nel tempo; La banca è un esempio di sistema discreto: la variabile di stato numero di clienti in attesa o che sono serviti cambia solo quando arriva un nuovo cliente o quando un cliente termina di essere servito; Un sistema CONTINUO `quello in cui le variabili di stato cambiano continuamente nel tempo; Esempio: livello della superficie dell acqua in una diga; TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 22

TIPI di MODELLI di un SISTEMA Un modello è definito come una rappresentazione di un sistema; Modelli possono essere classificati come matematici o fisici; Un modello matematico usa notazioni simboliche ed equazioni matematiche per rappresentare il sistema; Un modello di simulazione è un tipo particolare di modello matematico; I modelli di simulazione possono essere classificati come: statici o dinamici, deterministici o stocastici; discreti o continui; TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 23