Accessi venosi periferici: stato dell arte, l importanza di un accesso vascolare stabile Relatore: Angela Restivo
Il sottoscritto ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, dichiara che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario.
Accessi periferici a breve termine Il 75% degli accessi vascolari ospedalieri è costituito da aghi cannule. INIZIALMENTE Le Linee guida (CDC Atlanta) DISPONEVANO la loro sostituzione ogni 72/96 ore. ADESSO L accesso periferico può rimanere in situ fino a quando non compare una complicanza o è necessario
In seguito all entrata in vigore della Legge 626/1994 e più recentemente della 81/2008 sempre più i Servizi Prevenzione e Protezione raccomandano l uso di aghi cannula con dispositivi di sicurezza a prevenzione delle punture accidentali
Ago cannule: STANDARD: durata 72/96 ore, materiale teflon/ptfe SPECIALI: durata dai 7 ai 15 giorni, materiale poliuretano Ago cannule ad uso speciale: Sono specificamente costruiti per ottenere alto flusso con minor resistenza per infusione di mezzo di contrasto (M.D.C.) durante manovre diagnostiche in TAC o RMN
Ago cannule: cosa dicono le Linee Guida Gli aghi metallici (butterfly) NON vanno utilizzate per infusioni prolungate Utilizzare ago cannule in teflon (o PUR o silicone) Nell adulto NON utilizzare le vene degli arti inferiori Rimuovere l ago cannula quando non è più necessario o quando compare una complicanza (LG CDC Atlanta)
Ago cannule - vantaggi Basso costo di inserzione e mantenimento Minimo rischio di complicanze infettive batteriemiche (0,5 infezioni/1000 gg catetere)
Ago cannule - limiti Soltanto soluzioni adatte alle vene periferiche: Farmaci con osmolarità < 600 mosml/l (INS) Nutrizione parenterale < 800 mosm/l (SINPE) Farmaci con ph compreso tra 5 e 9, non vescicanti, non irritanti Soltanto per periodi limitati di tempo Soltanto in ambito intraospedaliero (Cfr. delibera Reg. Lazio 2002) Soltanto nei pazienti con vene periferiche agibili Alta incidenza di complicanze locali
Ago cannule - complicanze Complicanze meccaniche (dislocazione ± infiltrazione, ostruzione) C.d. flebite Flebite meccanica (flebotrombosi) tipicamente da ago cannula di ampio calibro in vena piccola Flebite chimica (da danno endoteliale) da sostanze con ph < 5 o > 9 o iperosmolari Flebite batterica da inappropriata disinfezione all inserzione e/o da mal gestione
Ago cannule tempi di permanenza La percentuale di complicanze dipende da: Farmaci Tempo di permanenza del catetere Studio randomizzato su 1.054 aghi-cannula in Teflon e Poliuretano ha mostrato i seguenti risultati: 41% di flebiti 25,5 28,1% di infiltrazioni, occlusioni, stravasi La percentuale di flebiti ha un incremeno drammatico dopo le 24-48 ore di permanenza Insorgenza di flebiti al secondo giorno (rischio nel 46% degli impianti) Il riposizionamento di un ago-cannula dopo 2 giorni riduce le flebiti Il 49% dei pazienti è a rischio di insorgenza della flebite dopo 72 ore (metodo Kaplan-Meier) Solo il 30% degli aghi-cannula ha avuto un tempo di permanenza oltre le 72 ore 11,2 12,1% di pazienti con difficoltà di impianto (più di 3 tentativi) Maki G Ringer M Risk factors for infusion related phlebitis with small peripheral Venous catheters Annals of Internal Medicine May 1991 14(10) 845-854
Valutazioni di costo-efficacia
31 milioni di procedure di impianto ogni anno «European Markets for Vascular Access Devices 2012» Il report di una ricerca eseguita da idata Research, Inc., sostiene che: Nonostante siano i dispositivi di accesso vascolare più facili da impiantare, nei pazienti con scarso patrimonio venoso periferico, l impianto degli Aghi Cannula risulta difficoltoso. Solo nel 57% dei pazienti il dispositivo viene posizionato con successo al primo tentativo, con una media di 2,18 punture per paziente Ricerche effettuate indicano che molti PIV rimangono in sede mediamente 5511 ore. Oltre un terzo viene rimosso o sostituito precocemente a causa di complicanze.
Ago cannula - costo posizionamento Costo posizionamento infermieristico ago cannula $ 32.00 per singolo tentativo (Santolucito 2001) N tentativi per raggiungere il successo nel posizionamento di un ago-cannula 2,18 tentativi per impianto (Barton - 1998)
Costo ago cannula: tra 0,60 e 4,70 (dipende da tipo e marca) Non calcolare solo il costo del dispositivo Necessità di valutare l intera situazione
Costo lavoro e produttività Considerare tutto: - Tempo controllo cartella clinica - Tempo per raggiungere la stanza e parlare con il paziente - Preparazione/inserimento/pulizia - Documentazione Costi: - Attrezzatura e strumenti - Lavoro - Altro personale coinvolto (trasporto, x-ray, ecc..)
Costo posizionamento ago cannula Materiali Ago-cannula Safety 1,75 Prolunga 1,50 Tappino Safety 0,45 Laccio 0,10 Antisettico (CHG, iodio povidone) 0,50 Medicazione 0,30 Lavaggio (Eparina, Salina) Con siringhe pre-riempite o semplici Guanti 0,03 Total Costo (Euro) 1,00 (2 siringhe) 5,63 Euro
Costo lavoro posizionamento ago cannula Professione Materiali Costo lavoro Numero di tentativi Costo totale Infermiere 5,63 19,90 /ora 4,97 (15 min) 8,16 (25 min) Medico 5,63 35,60 /ora 8,9 (15 min) 14,6 (25 min) 2,18** 17,32 (15 min) 23,7 (25 min) 2,18** 25,18 (20 min) 36,58 (25 min)
Costi reali 17 23* per posizionamento di successo
Valutazione dei costi per Piano Terapeutico Durata Terapia (Settimane) Durata Terapia (Giorni) Tempo di permanenza agocannula: 72 ore* Costo posizionamento ago-cannula 17 ** Costo posizionamento ago-cannula 23 ** 1 settimana 7 giorni 3 posizionamenti 51 69 2 settimane 14 giorni 5 posizionamenti 85 115 3 settimane 21 giorni 7 posizionamenti 119 161 4 settimane 28 giorni 9 posizionamenti 153 207
Comparazione dei costi Tipo di catetere Costo catetere Durata Terapia N cateteri necessari Costo totale 1 settimana 3 51-69 2 settimane 5 85-115 Ago-cannula 19-27 3 settimane 7 119-161 4 settimane 9 153-207
Journal of Infusion Nursing
Le ultime raccomandazioni per un accesso periferico stabile Long cannulae. In the case of a blind approach, i.e. without the aid of visualization technologies (e.g. ultrasound), the forearm and arm (cephalic) veins recognizable by palpation and with a course suitable for the implantation of a long cannula, avoiding the flexion zones, can be assessed. Devices incorporating Seldinger technology are to be preferred. When using visualization technologies, the choice of vein might fall on the basilic, brachial, cephalic or any vein with a positive ultrasound evaluation. Adoption and application in Italy of the principal guidelines and international recommendations on venous access Minerva Medica, 2018