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Processo riparativo La capacità dell organismo di rigenerare le cellule danneggiate o morte e di riparare i tessuti è un evento cruciale per la sopravvivenza. Diverse cause esogene ed endogene provocano la morte cellulare. Il processo riparativo dei tessuti comprende sia la ricostruzione dei tessuti lesi, rigenerazione, sia la deposizione di matrice connettivale, reintegrazione connettivale. Questi due processi fondamentali sono accompagnati dalla costituzione di un tessuto di transizione, detto tessuto di granulazione. Il grado di recupero funzionale dipende quindi dal rapporto rigenerazione/ reintegrazione connettivale, che a sua

volta dipende dall entità del danno e del potenziale proliferativo delle cellule danneggiate. Il processo riparativo si accompagna spesso ad un eccesso di reintegrazione connettivale e perdita di funzione ( fibrosi). Le ferite superficiali, come quelle cutanee, che danneggiano solo l epitelio possono guarire, quindi, attraverso la sola rigenerazione epiteliale. Le ferite che danneggiano il derma guariscono mediante una cicatrice di collagene. Condizioni quali infarto del miocardio infiammazione della pleura e al peritoneo guariscono mediante deposizione di collagene, con la forte possibilità di creare aderenze.

Il processo riparativo non si avvia fintanto che l agente di danno non è stato rimosso e coinvolge sia cellule residenti che cellule infiammatorie. La rigenerazione tissutale comporta la sostituzione del tessuto danneggiato con altre cellule dello stesso tipo. Questo evento dipende dalla capacità proliferativa del tessuto; esistono tre tipi di tessuto: a cellule labili, cellule stabili, cellule perenni. La proliferazione è regolata da fattori di crescita che possono avere un azione paracrina o autocrina. I principali fattori di crescita sono : EGF, PDGF, VEGF, FGF, HGF,IGF. I fattori di crescita possono avere effetti su motilità, contrattilità, angiogenesi,

chemiotassi, angiogenesi, chemiotassi, tutti processi estremamente importanti nel processo proliferativo in genere e nel processo riparativo. Il riparo in tutti gli organi e tessuti non può avvenire solo con la rigenerazione parenchimale, ma deve essere accompagnato dalla reintegrazione della matrice extracellulare, un insieme di macromolecole che circonda le cellule del tessuto connettivo. Le funzioni dell ECM sono: supporto strutturale ai tessuti, scambio di informazioni, regolazione dello sviluppo, migrazione e differenziazione cellulare, ruolo cruciale nella guarigione delle ferite cutanee ed evoluzione della cicatrice.

I principali componenti dell ECM sono: collagene, proteine strutturali, proteoglicani, acido ialuronico. Durante il riparo, associato al processo di proliferazione cellulare del tessuto danneggiato e alla deposizione di una nuova matrice extracellulare, si viene a formare un tessuto di transizione, detto tessuto di granulazione, costituito da un connettivo lasso, formato da collagene di tipo III, il collagene tipico dei tessuti embrionali, e da nuovi vasi capillari ( neoangiogenesi). Questo tessuto ha l importante funzione di assicurare, durante tutto il periodo di riparazione del tessuto danneggiato, l apporto di sangue e quindi di tutte le sostanze necessarie per la rigenerazione tissutale, tra le quali ossigeno, nutrienti, leucociti, fattori di

crescita. La neo-angiogenesi nel processo riparativo si avvale di due processi distinti: ramificazione ed estensione di vasi preesistenti troncati e reclutamento di cellule staminali entoteliali. La durata del processo riparativo dipende dall estensione della ferita. Si distinguono due tipi di ferite: ferita a margini giustapposti ( determina la guarigione per prima intenzione) e ferita lacero contusa ( determina una guarigione per seconda intenzione ).