RELAZIONE PAESAGGISTICA E VEGETAZIONALE

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PROVINCIA DI BRESCIA COMUNE DI CETO ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA AI SENSI DELL ART. 159 del D.LGS. N 42 del 22/01/2004 ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE ALLA TRASFORMAZIONE DEL BOSCO AI SENSI DELL ART. 43 DELLA L.R. 31/2008 E ART. 4 DEL D.LGS. 227/2004 RELAZIONE PAESAGGISTICA E VEGETAZIONALE Niardo (BS), agosto 2013 Il Tecnico Dott. For.le Mauro Benigni

PREMESSA il Consorzio Forestale Pizzo Badile ha presentato domanda di finanziamento a valere sui finanziamenti previsti dalla L.R. 31/08 artt. 25-26 misure forestali azione 8E1 anno 2013 per il completamento della una strada agro-silvo-pastorale di accesso all alpeggio di malga Dois in Comune di Ceto; tale domanda è stata ammessa a finanziamento da parte della Regione Lombardia con decreto regionale n. 4656 del 03/06/2013; Nell ambito di tale progetto si rende necessaria la presente relazione ai fini dell autorizzazione paesaggistica per la trasformazione permanente di suolo forestale; In conseguenza di ciò il sottoscritto direttore tecnico dott. for.le Mauro Benigni, iscritto all ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Brescia al n 331, ha predisposto la present e relazione. DESCRIZIONE DEL PROGETTO Il presente progetto prevede il completamento del progetto iniziale del 2009, regolarmente autorizzato con conferenza dei servizi del 11/11/2009, al fine di migliorare la percorribilità della strada agro-forestale in completa sicurezza fino alla malga Dois. Il progetto prevede di due tornanti mediante opere di sterro e riporto nonché la realizzazione di opportune opere di sostegno quali scogliere, raccordandosi quindi con l attuale tracciolino. Inoltre si prevede di pavimentare alcuni tratti mediante la realizzazione di selciato a fuga ribassata ossia falso secco al fine di ridurre l impatto visivo dell impermeabilizzazione. Le scarpate di valle e di monte interessate dal progetto saranno opportunamente inerbite a conclusione dei lavori.

Al fine di provvedere all allontanamento delle acque meteoriche saranno posizionate delle canalette in acciaio corten. STATO DEI LUOGHI L area oggetto di trasformazione d uso di superficie boscata permanente, si colloca in Comune di Ceto (BS) a una quota compresa tra i 1.600 m s.l.m. e i 1.700 m s.l.m. Tale tracciato attraversa i boschi di proprietà comunale, rientranti principalmente nella particella forestale n 47 del Pi ano di assestamento del Comune di Ceto. L area interessata dall intervento è costituita da una copertura forestale rappresentata in prevalenza da un cespuglieto basso costituito soprattutto da ontano verde con singole betulle riconducibile a un bosco ceduo.. VINCOLI AMBIENTALI E TRASFORMAZIONE DEL BOSCO L area interessata dagli interventi risulta interessata da un popolamento forestale naturaliforme; la L.R. 5 dicembre 2008 n. 31 art. 42 comma a recita: sono considerati bosco le formazioni vegetali, a qualsiasi stadio di sviluppo, di origine naturale o artificiale, nonché i terreni su cui esse sorgono, caratterizzate simultaneamente dalla presenza di vegetazione arborea o arbustiva, dalla copertura del suolo, esercitata dalla chioma della componente arborea o arbustiva, pari o superiore al 20%, nonché da superfici pari o superiori a 2000 metri quadrati e lato minore non inferiore a 25 m. Inoltre l area è soggetta a: - Vincolo paesistico ambientale: tutti i boschi sono soggetti al vincolo paesaggistico previsto dalla L. 431/85 di seguito integrato nel Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali (D.lgs. 29 ottobre

1999 n. 490) abrogato e sostituito con l entrata in vigore del D.L. 22 gennaio 2004 n. 41 Codice dei beni culturali e del paesaggio; in particolare la presente area ricade nell art. 142 lettere c, f, g; - Vincolo idrogeologico: ai sensi dell art. 44 della L.R. 31/2008; - Trasformazione bosco: ai sensi dell art. 43 della L.R. 31/2008. Gli interventi in progetto prevedono la trasformazione di bosco ai sensi del D.G.R. 21 settembre 2005 n. 8/675 Criteri per la trasformazione del bosco e per i relativi interventi compensativi e successive modifiche (D.G.R. 8/3002 del 27 luglio 2006). CALCOLO DEL COSTO DI COMPENSAZIONE Il soprassuolo forestale è governato ad ceduo, caratterizzato dalla presenza di un ontaneto di ontano verde. Il completamento del tracciato della strada silvo-pastorale comporta necessariamente una trasformazione di superficie boscata permanente quantificata, in base agli elaborati di progetto visionati, in 232 mq e in 195 mq di trasformazione temporanea che dovrebbe durare circa 2 mesi dall inizio dei lavori. I mappali che saranno interessati dalla trasformazione sia permanente che temporanea sono i n 2024, per complessivi 427 mq. Trattandosi di una strada forestale inserita nel piano di assestamento e nel regolamento VASP, la trasformazione è di minima entità (inferiore ai 2.000 mq) e quindi il progetto non è soggetto a oneri di compensazione. Le scarpate, nonché le aree di cantiere che non avranno attinenza con la strada, dovranno essere opportunamente inerbite al fine di ridurre fenomeni erosivi causati dal dilavamento delle acque meteoriche. Dall analisi del progetto non si ritiene che esistano soluzioni alternative di minor impatto ambientale per la realizzazione delle opere a progetto.

RELAZIONE PAESAGGISTICA L area oggetto di trasformazione di bosco, non rientra nell elenco previsto dall art. 10 del D.lgs 42/2004, ma rientrano nell art. 142 lettere c), d), f), g). Dall analisi del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Brescia, tale area rientra nella categoria boschi di conifere ; Caratteri identificativi Fra le tipologie di bosco illustrate al paragrafo I.6.a) i boschi ad alto fusto o di conifere, costituiscono l elemento portante del paesaggio della montagna prealpina ed alpina di quota. Anche le fasce boscate a conifere, fortemente caratterizzate per estensione, omogeneità di versante, acclività, esposizione, altitudine e qualità del substrato litologico, costituiscono elementi di forte connotazione paesistica. Dal punto di vista paesistico, la funzione primaria del bosco di conifere, di "connettivo" rispetto ad altri elementi puntuali ed areali, quali insediamenti rurali, pascoli, detriti di falda, rocce affioranti, ecc., è integrata dalla funzione di rafforzamento visivo per contrasto degli elementi sommitali prativi e delle altre energie di rilievo. Elementi di criticità - Diminuzione della funzione di protezione idrologica del territorio nel caso di bosco degradato e di forti tagli. - Aumento della velocità di scorrimento delle acque superficiali nelle zone disboscate, con conseguente aumento del rischio idraulico. - Abbandono del bosco, con conseguente degrado e propensione al dissesto. - Abbandono della manutenzione e dell'attività di raccolta di prodotti del sottobosco, dovuta all'abbandono delle attività agro-pastorali. - Omogeneizzazione dei colori e delle forme del bosco in alta e media quota e scadimento del paesaggio coltivato in bassa quota, che inducono un immagine "confusa" della montagna: questa appare sempre meno disegnata nelle sue articolazioni funzionali e tendenzialmente orientata verso l'omogeneizzazione fisico-percettiva. - Progressiva inaccessibilità e scomparsa dei sentieri e delle mulattiere. - Sfaldamento dei terrazzamenti in assenza di manutenzione e in conseguenza del processo di colonizzazione spontanea del bosco. - Uso saltuario e improprio dei percorsi di montagna (motorizzazione). - Presenza di intrusioni tecnologiche, quali ad esempio gli elettrodotti, che tagliano secondo tracciati rettilinei larghe fasce boscate. - Rischio di incendio.

Indirizzi di tutela Per il mantenimento, il recupero e la valorizzazione del ruolo paesistico originario - Conservazione delle risorse forestali e dei loro caratteri ecologici e paesistici; conservazione dell'integrità delle aree boscate a conifere. - Frenare il progressivo avanzamento del bosco verso le aree a pascolo e verso i fondovalle. Ridefinizione puntuale dei confini tra bosco e aree libere, con margini non rettilinei, in modo da mantenere l'equilibrio percettivo tra le diverse componenti del paesaggio. - Ai fini della prevenzione incendi è opportuno garantire la possibilità di divisione delle superfici forestali in porzioni isolate da fasce libere taglia fuoco e la costruzione di riserve d'acqua e di piazzole per l'atterraggio di elicotteri. Le fasce taglia fuoco devono essere realizzate possibilmente come piste di servizio a debole pendenza o come pascoli alberati, utilizzabili anche per il pascolamento; esse devono comunque avere larghezze ridotte (compatibilmente con la loro efficacia e funzionalità), soprattutto nei boschi di piccole dimensioni e costituiti da popolamenti sparsi. - Manutenzione e reimpianto boschivo con specie autoctone delle aree alterate o riportabili allo stato di bosco. - E' ammissibile lo sfruttamento regolamentato del bosco ai fini turistici, escursionistici, di studio e di ricerca, attraverso la manutenzione, il recupero e la segnalazione dei sentieri e delle mulattiere; dovrà essere comunque conservata la loro sostanziale integrità costruttiva originaria. - E vietato l'uso di mezzi motorizzati, salvo che per le attività agro-silvo-pastorali e per la mobilità dei residenti. - E vietata la recinzione delle aree boscate. Per gli interventi infrastrutturali a rete (esistenti e di nuovo impianto) - Sono ammessi interventi di adeguamento e trasformazione di infrastrutture a rete o puntuali esistenti, o interventi ex-novo quando siano già compresi in strumenti di programmazione o pianificazione già approvati ai relativi livelli istituzionali. - L eventuale costruzione o ampliamento delle strade sui versanti dovrà seguire criteri di corretto inserimento paesistico, seguendo la morfologia naturale del versante (curve di livello, morfologie emergenti, ecc.) ed evitando la realizzazione di muri di sostegno di forte impatto percettivo privilegiando tecniche dell ingegneria naturalistica. - Manutenzione dei sentieri esistenti e della relativa segnaletica. - Adattamenti e rettifiche alle infrastrutture di cui sopra sono consentiti a condizione di operare il recupero ambientale della fascia di territorio interessata, e di usare materiali, tecnologie e tipologie dei manufatti, conformi alle prescrizioni specifiche che verranno emanate nei Piani Paesistici Comunali. A queste stesse condizioni sono ammessi interventi ex-novo relativi ad infrastrutture dl interesse comunale come acquedotti, raccordi viari, di servizio poderale, di accesso ai nuclei frazionali esistenti, di difesa dei suolo, e di regimazione agro-silvo-pastorale. - L installazione di elettrodotti e di ripetitori radiotelevisivi dovrà rispondere a criteri di compatibilità paesistica, senza alterare la morfologia dei luoghi e lo sky-line dei rilievi; particolare attenzione

nella posa dei sostegni degli elettrodotti e alla localizzazione delle antenne e dei ripetitori di grandi dimensioni. - Interventi infrastrutturali a rete (energetici, viari, impianti di risalita, ecc) non classificabili nei commi precedenti, dovranno preventivamente essere oggetto di concertazione con la Provincia attraverso una valutazione dell Impatto Ambientale dei medesimi. In tale categoria è quindi consentita la realizzazione di nuove infrastrutture purchè previste dalla pianificazione di dettaglio. In questo caso la nuova revisione del Piano di Assestamento dei Comuni di Braone e Ceto, prevede la realizzazione di tale tratto di strada agro-silvo-pastorale, inserita anche nel regolamento VASP del Comune di Ceto. Dall analisi del PTC del Parco dell Adamello, l area rientra nell orizzonte del paesaggio alpestre, al confine della Riserva naturale parziale morfopaesistica e botanica Badile Tredenus, nonché S.I.C. Pizzo Badile Alta Val Zumella (IT207005), senza però interferire con nessuna delle due. Le norme tecniche del PTC prevedono la realizzazione di nuove strade agro-silvopastorale per la gestione del patrimonio forestale e per l accesso alle malghe, nonché per finalità antincendio. In questo caso, il progetto è volto alla realizzazione di una strada che assolve tutte queste funzioni. Tale area rientra nella superficie interessata dal Piano di Assestamento del Comune di Ceto, interessando le particelle forestali n 47; in tale Piano la strada in questione è tra quelle previste in fase di progettazione.

PROVINCIA DI BRESCIA COMUNE DI CETO ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA AI SENSI DELL ART. 159 del D.LGS. N 42 del 22/01/2004 ISTANZA DI TRASFORMAZIONE SUOLO BOSCATO AI SENSI DELL ART. 43 DELLA L.R. 31/2008 RELAZIONE PAESAGGISTICA E VEGETAZIONALE DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA