Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Recupero Art.1-Elenco degli elaborati. Art.2-Applicazione del piano. Art.3-Elaborati grafici. Art.4-Attuazione del Piano. Art. 5-Prescrizioni generali. Art.6-Destinazioni d uso. Art.7-Indici urbanistici-edilizi e parametri geometrici. Art.8-Elementi costruttivi, materiali, finiture edilizie. Art 9-Elementi di finitura e particolari costruttivi degli spazi aperti privati e pubblici. 1
Art. 1-Elenco degli elaborati Il presente Piano di Lottizzazione si compone dei seguenti elaborati: Elab. A Relazione tecnica illustrativa Elab. B Strumento di valutazione della sostenibilità energetico ambientale degli edifici framework (Protocollo ITACA) Elab. C Compatibilità geologica, geomorfologia e idogeologica Elab. D Norme tecniche di attuazione Elab. E Prontuario per la mitigazione ambientale Elab. F Schema di convenzione Elab. G Capitolato speciale d appalto Elab. H Computo metrico Tav. 01 Estratto de PAT, PRG, CTR, di mappa e rilievo del verde e fotografico Tav. 02 Piante e prospetti dei fabbricati ricadenti all interno dei mappali n 62 832 Tav. 03 Piante e prospetti dei fabbricati ricadenti all interno dei mappali n 75 1652 Tav. 04 Piante e prospetti dei fabbricati ricadenti all interno dei mappale n 276 Tav. 05 Planimetria dell area e della proposta progettuale con indicate le aree da cedere Tav. 06 Fasi realizzative Tav. 07 Tipologie e schemi insediativi dei fabbricati residenziali - commerciali e render Tav. 07/A Tipologie e schemi insediativi dei fabbricati residenziali e render Tav. 08 Planimetrie reti tecnologiche gas, enel, segnaletica stradale, telecom Tav. 09 Planimetria rete acquedotto Tav. 10 Planimetria fognatura acque bianche Tav. 11 Planimetria fognatura acque nere Tav. 12 Planimetria illuminazione pubblica Art.2- Applicazione del piano In conformità alle disposizioni della vigente legislazione urbanistica, il P.d.R fissa la disciplina per l esecuzione dei lavori d intervento previsti per gli immobili compresi nel Piano stesso: elementi edilizi, spazi aperti, elementi della viabilità e percorsi, per i quali si rendono opportune operazioni di nuovo intervento, ricostruzione, ristrutturazione. Art.3- Elaborati grafici Le indicazioni grafiche relative agli ingombri dei fabbricati di progetto non hanno valore metrico assoluto, esse costituiscono, quindi, elemento di riferimento per ogni modifica all interno dell ambito del Piano. Il presente P.d.R consente, nel rispetto delle distanze dai fabbricati, dalle strade e dai confini, quelle necessarie ridefinizioni allocative degli interventi che il documentato stato dei luoghi rendesse necessarie in fase realizzativa. Art.4- Attuazione del Piano Il PdR è suddiviso in fasi realizzative che costituiscono altrettanti comparti funzionali come individuati nella Tav.06. Le modalità di attuazione dei singolo interventi sono contenute all interno della convenzione. Il PdR avrà la validità prevista dal c.9 Art.20 L.R. 11/04. 2
Art. 5-Prescrizioni generali L area interessata dal PdR è quella che risulta compresa nel perimetro dell ambito d intervento indicato nelle tavole grafiche, parti integranti del piano stesso. Il piano viene attuato nel rispetto delle previsioni definite dagli elaborati grafici e dalle presenti norme speciali di attuazione. La quota di riferimento per la misurazione delle altezze ed il calcolo della volumetria può essere precisata in sede di Permesso di Costruire per le OO.UU, tenendo conto delle quote delle opere di urbanizzazione esistenti e delle quote definite dal Piano. Eventuali errori catastali sulla mappa o sul registro delle partite come insufficienza di trascrizione, errori o carenze di censimento, aggiornamenti e frazionamenti per effetto di variazioni in corso, non modificano né i titoli di proprietà né la reale entità delle zone o aree. I singoli progetti degli edifici possono essere attuati con Permesso di Costruire o DIA ai sensi del DPR 380/01. La domanda di Permesso di Costruire o la DIA deve dimostrare la congruenza con il Piano. La proposta compositiva è intesa come indicativa. Essa costituisce, quindi, elemento di riferimento per ogni modifica all interno dell ambito del Piano. Il presente Piano consente, nel rispetto delle distanze dai fabbricati, dalle strade e dai confini e delle norme del PRG, quelle necessarie ridefinizioni allocative degli interventi che il documentato stato dei luoghi rendesse necessarie in fase realizzativa. Nel caso si riscontrino nelle planimetrie errori di misurazione e/o quote si potrà fare riferimento alle indicazioni e/o allo stato catastale o reale dei luoghi asseverati dal tecnico. In fase di progetto edilizio esecutivo dovrà esservi uno studio di approfondimento dei materiali. La caratterizzazione tipologica (tipo bifamiliare, trifamiliare etc.) indicata negli elaborati del Piano non è strettamente vincolante. Esemplificando: un alloggio appartenente alla tipologia bifamiliare potrebbe essere suddiviso in due unità, e cosi via. Ogni edificio dovrà essere soggetto a valutazione della sostenibilità energetico ambientale, ed avere un punteggio, ottenuto dalla sommatoria dei 34 caratteri del protocollo I.T.A.C.A. non inferiore x=1,83 come da DGRV 2499/09. Nel framework di protocollo generale che si allega alle presenti norme vengono riassunte le condizioni di progetto. Art. 6-Destinazioni d uso Le destinazioni d uso ammesse nel P.d.R sono: da residenza, ad attività di commercio e direzionali in genere, ad attività artigianali di servizio che non arrechino pregiudizio e disturbo alla residenza, al decoro, all'ambiente, per rumori o scarichi, negozi, uffici, locali per lo spettacolo e ritrovo, alberghi, ristoranti, servizi pubblici. Non sono consentite tutte le attività incompatibili con la residenza quali industrie, depositi (anche a cielo aperto) di materiali infiammabili, nocivi e maleodoranti, allevamenti di animali, impianti sportivi rumorosi. Sono inoltre escluse tutte quelle attività ricettive, artigianali, commerciali e di servizio che, a giudizio del Settore Ambiente, risultino moleste, pericolose o in contrasto con il carattere residenziale della zona. 3
Art. 7-Indici urbanistici-edilizi e parametri geometrici La proposta prevede di utilizzare, per la nuove costruzione previste dal PdR, una volumetria complessiva di mc 37.052. Nel rispetto delle prescrizioni generali, di cui al precedente art. 2, l edificazione deve rispettare le previsioni planivolumetriche rappresentate nelle tavole di progetto, come base dei criteri di progettazione edilizia. Nella relazione e nella tav. 05 del presente piano vengono riportati dettagliatamente i dati stereometrici nonché le previsioni plano volumetriche per ogni singolo lotto. Si prescrive inoltre quanto segue: - tipi edilizi consentiti: gli edifici possono essere del tipo casa singola isolata, casa abbinata, a blocco, a schiera o in linea. Gli edifici che si affacciano sulla piazza possono essere del tipo casa singola isolata, casa abbinata, o trifamiliare. -indice fondiario del comparto: 1,99 mc/mq; - altezza dei fabbricati: non può superare i 9,00ml, 11,70 ml per gli edifici prospettanti via Martiri Belfiore; - numero di piani abitabili max: n.4 compreso il piano seminterrato e sottotetto. E ammessa la realizzazione di un piano seminterrato per l alloggiamento dei garage e di altri locali accessori a condizione che il piano di calpestio dei nuovi locali sia posto non inferiormente alla quota altimetrica dell originale piano campagna, rilevata prima della realizzazione del piano di recupero, ed evidenziata nella planimetria contenuta nella Tav.01; - distanza dal ciglio della strada: non può essere inferiore a 5,00 ml; - distanza dai confini di proprietà: non può essere inferiore a 5,00 ml o a confine per le murature in aderenza; è ammessa una distanza inferiore, comunque non minore di 2,00 ml, se il confine di proprietà è su aree a verde pubblico o parcheggi di uso pubblico; - distacco dai fabbricati: non può essere inferiore a 10,00 m. Qualora i fabbricati preesistenti nei lotti finitimi all'edificio da edificare o ampliare e prospicienti il medesimo siano ad una distanza inferiore a ml.5,00 dal confine comune, è ammesso il rispetto dei soli 5,00 ml. dal confine di proprietà, mantenendo comunque una distanza tra fabbricati non inferiore a ml. 6,00, a condizione che una delle due pareti prospettanti non sia finestrata, con diritto di veduta, o in aderenza esclusivamente se inserenti a collegamento tra due abitazioni. Per le sopraelevazioni sono ammesse le edificazioni in corrispondenza delle murature preesistenti. - gli edifici prospicienti l area pedonale centrale dovranno essere obbligatoriamente allineati per almeno il 50% delle fronti, ad una distanza di ml 5,50, cosi come indicato nella tav. 5. E ammessa nuova identificazione dei lotti, mediante diversa divisione dei terreni, previa Denuncia Inizio Attività, mantenendo inalterato per ogni singolo nuovo lotto i distacchi minimi, gli indici di fabbricabilità, ed il volume disponibile globale. E ammessa la trasposizione del volume inutilizzato all interno della lottizzazione. I sedimi degli edifici indicati negli elaborati grafici sono da intendersi come puramente indicativi. La progettazione potrà prevedere spazi aperti di transizione tra esterno ed interno, tipo porticati, per il raffrescamento dell aria. E ammessa l edificazione di manufatti di cui ai p.1,2 del c.18 Art.20 delle NTA di PRG con tipologie e materiali uniformi e compatibili con il contesto, con esclusione dei lotti prospicienti la piazza dove gli stessi potranno essere realizzati solo nella parte retrostante. Le tipologie edilizie individuate, potranno subire opportune modifiche in adattamento ai progetti architettonici esecutivi. 4
La proposta prevede di utilizzare, per la nuove costruzione previste dal PdR, una volumetria complessiva di mc 37.052, a fronte di una volumetria di mc 48.262 attualmente presente sull area oggetto del Piano di Recupero. Pertanto la ditta si riserva di cedere e trasferire una porzione di detta volumetria residuale, pari a mc 6.000, in altra zona del territorio di Rovigo da individuare ai sensi dell art. 5, comma 9, lett. B della L. 106/2011. Più precisamente, la ditta si riserva il diritto di trasferire tale volumetria sino a quando non verranno demoliti i fabbricati fatiscenti che insistono attualmente sull area oggetto del PdR. La ditta lottizzante, per operare la cessione della volumetria, dovrà essere proprietaria degli immobili da demolire, per un volume equivalente a quello da trasferire, al momento della domanda di trasferimento del volume. Detti beni immobili dovranno quindi essere demoliti, nei limiti quantitativi del volume trasferito, contestualmente al trasferimento della volumetria e previo rilascio di titolo da parte del Comune. L area dove sorgono gli immobili, che saranno oggetto di demolizione, potrà essere utilizzata per ospitare le nuove progettazioni di cui al PdR al fine di migliorare la organizzazione spaziale delle scelte progettuali del piano stesso. Una volta che saranno demoliti tutti i fabbricati fatiscenti, senza che sia avvenuto nel frattempo il trasferimento della volumetria, la ditta perderà ogni diritto alla cessione ed al trasferimento di cui sopra. La domanda di cessione e trasferimento della volumetria resta comunque soggetta ad approvazione da parte dell organo competente. Prima della presentazione della domanda di Permesso di Costruire per l utilizzo della volumetria da delocalizzare, dovrà essere presentata al Comune anche il contratto/accordo di cessione della volumetria stessa, previa registrazione. Nessun titolo ad edificare per l utilizzo del volume trasferito, potrà essere rilasciato alla ditta cessionaria della volumetria sino a quando non saranno eliminati gli immobili oggetto di demolizione. Tutti gli oneri di costruzione e di urbanizzazione relativi alla volumetria ceduta saranno posti a carico della ditta cessionaria nei limiti del loro utilizzo e nel rispetto delle normative vigenti. Il trasferimento della volumetria sopra individuata potrà avvenire anche in fasi successive per lotti minimi di mc 2000. La somma del volume complessivo indicato dal P. di R. pari a mc 37.052 e quello del trasferimento volumetrico di mc 6.000, risultano comunque inferiori alla volumetria dei fabbricati esistenti attualmente nell area (mc 48.262), e alla volumetria massima che sarebbe possibile realizzare ai sensi della L.13/11 pari a mc 66.763. Sino al convenzionamento del presente P.d.R. restano fermi i diritti della ditta lottizzante a cedere e trasferire la volumetria disponibile in altra zona del territorio di Rovigo nei limiti e secondo le previsioni di cui all art. 5, comma 9, lett. B della L. 106/2011. Art. 8-Elementi costruttivi, materiali, finiture edilizie In sede progettuale, inoltre, al fine di dare unitarietà all intervento, sono stati scelti i seguenti elementi costruttivi, materiali e di finitura: - copertura a falde inclinate con manto in laterizio, copertura piana a terrazzo; - pluviali, scossaline e grondaie in rame; - possono essere consentiti spazi di transizione (terrazze in sporgenza e/o rientranti) tra interno ed esterno per il raffrescamento dell aria; - terrazzi protetti con ringhiere in ferro battuto tinteggiato o in muratura intonacata o facciavista; 5
- serramenti esterni in legno o pvc. È ammesso l uso di serramenti esterni in alluminio e legno. Gli oscuri dovranno avere una colorazione compatibile con le tinte delle superfici esterne dei fabbricati; - pareti esterne intonacate e tinteggiate, E ammesso l uso di materiali innovativi; - i solai e la copertura potranno avere struttura portante in legno a vista o in laterocemento. Le coperture saranno realizzate con la tecnologia tetto ventilato ; - l altezza massima delle recinzioni sarà di 1,50 ml. - Le recinzioni prospettanti gli spazi pubblici dovranno essere realizzate conformemente allo schema di recinzione tipo, rappresentato nella tavola 7/A, che prevede cancellata metallica con profili e/o pannellatura decorativa elettrosaldata, collocata su zoccolatura di cm 20 in muratura. La pannellatura dovrà contenere gli alloggiamenti degli eventuali contatori, mentre la cancellata potrà essere affiancata internamente da siepi appartenenti alle specie vegetali consentite dall art. 10. Soluzioni e tipologie alternative potranno essere realizzate previo parere positivo dell Ufficio Sezione Pianificazione, qualora le stesse si armonizzino con quanto indicato con lo schema di recinzione tipo, sia per forma che per materiale, nel rispetto delle dimensioni stabilite. A divisione delle singole proprietà immobiliari private potranno essere impiegate recinzioni realizzate con pali e rete metallica affiancate da siepi. Gli accessi carrai e pedonali alle unità abitative saranno dotati di cancelli metallici della stessa quota della recinzione adiacente; - I condizionatori e le caldaie non dovranno essere visibili o comunque posizionati su prospetti secondari e opportunamente mascherati; - Griglie di aerazione: Le griglie di aerazione dei piani interrati dovranno essere concentrate nei cortili privati. Dovranno essere evitate griglie sulle piazze e percorsi pubblici.; - Rampe garage: Le rampe dei garages interrati dovranno avere una pendenza massima non superiore al 20% e dovranno avere delle piazzole d immissione allo spazio pubblico di lunghezza non inferiore a 4 ml. Nelle nuove costruzioni devono essere previsti parcheggi nella misura e nelle modalità stabilite dall art. 2, secondo comma, della legge 24.03.1989, n. 122.; -La pavimentazione dello spazio pedonale centrale sarà in masselli autobloccanti doppio strato vibro compressi con struttura in cls fibrorinforzato e strato d usura ottenuto con selezionati inerti di marmo, quarziti e basalti. Per quanto non specificato e/o motivato dalle presenti norme e dagli elaborati valgono le prescrizioni delle leggi e regolamenti vigenti. Art. 9-Elementi di finitura e particolari costruttivi degli spazi aperti privati e pubblici Al fine di dare unitarietà all intervento, le singole realizzazioni da eseguirsi all interno del Piano di Lottizzazione, dovranno attenersi alle indicazioni del presente articolo: a) Percorsi pedonali e carrabili: Si avrà cura di limitare l'impermeabilizzazione del suolo (cemento e asfalto). Un suolo permeabile permette infatti la captazione diffusa delle acque meteoriche, favorendo la prevenzione di allagamenti e inondazioni. L indice di permeabilità, nelle zone con tipologia uni-bi-tri familiare, non dovrà essere inferiore al 50%. Per la realizzazione delle superfici dei percorsi privati saranno impiegati materiali tradizionali e materiali con elevata permeabilità del suolo e in grado di garantire un basso assorbimento del calore estivo. Per gli spazi privati si avrà cura di uniformare i materiali impiegati. 6
Per i percorsi pubblici di progetto (strada e marciapiedi) sarà impiegato manto d usura in asfalto. b)vegetazione: L impiego obbligatorio della vegetazione nell intorno edificato avrà l obiettivo di mitigare il microclima esterno e indurre effetti positivi sul microclima interno dell edificio. Si dovranno impiegare essenze autoctone e adatte alla situazione climatico-ambientale in cui si inserisce l'intervento. Le essenze autoctone infatti si inseriscono meglio nel paesaggio, sono più resistenti alle avversità climatiche e più accette alla fauna locale. La realizzazione di filari di alberi lungo i lati est e sud dei lotti di progetto con essenze arboree caducifoglie permetterà di avere nella stagione estiva uno schermo per ridurre l irraggiamento delle facciate e consentirlo invece nella stagione invernale. I cortili privati e le aree verdi ad uso pubblico saranno trattati a prato. d)parcheggi pubblici: La pavimentazione di parcheggi e strade veicolari varrà realizzata tramite l impiego del prato armato. Il materiale di cui è costituito è una miscela di resina termoplastica composta al 50% da Polipropilene vergine di tipo pregiato e al 50% con materiale plastico riciclato, stabilizzata ai raggi UV.I percorsi pedonali saranno realizzati impiegando materiali in grado di garantire un basso assorbimento del calore estivo. e)illuminazione: Tutti gli impianti di illuminazione esterna, sia pubblici che privati, dovranno essere eseguiti secondo criteri antinquinamento luminoso e a ridotto consumo energetico. Saranno previsti sistemi non disperdenti luce verso l alto. Per quanto riguarda l illuminazione esterna pubblica, questa verrà concordata in fase di progettazione esecutiva delle opere di urbanizzazione con i competenti uffici comunali. Art. 10- Definizione delle essenze arboree ed arbustive da utilizzare sia negli interventi pubblici che privati. a. specie a foglia caduca consigliate: Acer campestre acero campestre Acer monspessulanum acer minore Acer pseudoplatanus acero di monte Acer platanoides acero riccio Alnus glutinosa ontano nero Carpinus betulus carpino bianco Celtis australis bagolaro Corylus avellana nocciolo Crataegus monogyna biancospino comune Crataegus oxyacantha biancospino selvatico Fraxinus angustifolia frassino Fraxinus ornus orniello Fraxìnus excelsior frassino Juglans regia noce comune Lígustrum volgare ligustro comune Morus alba gelso Morus nigra moro 7
Olea europea olivo Ostrya carpinifolia carpino nero Platanus spp. platano Populus alba pioppo bianco Populus nigra pioppo nero Populus tremula pioppo tremolo Prunus avium ciliegio Prunus spinosa prugnolo Quercus pubescens roverella Quercus robur farnia Robinia pseudoacacia robinia comune Salix alba salice salice bianco Salix cinerea salice grigio Salix incana salice ripaiolo Salix purpurea salice porporíno Salix viminalis salice da vimini Sorbus domestica sorbo domestico Sorbus torminalis ciavardello Tilia cordata tiglio selvatico Tilia platiphyllos tiglio nostràle Ulmus minor olmo minore b. specie sempreverdi consigliate: Juniperus communis ginepro Laurus nobilis alloro Quercus ilex leccio Taxus baccata tasso Eventuali progetti di sistemazione a verde in deroga alle disposizioni sopra richiamate dovranno essere concordate con l'amministrazione Comunale, che ne valuterà la congruità rispetto alle caratteristiche pedoclimatiche e paesaggistiche del sito. 8