Sintesi dei risultati dello studio sulla percezione dello scenario di soccorso da parte del personale dei mezzi di emergenza sanitaria Introduzione



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Transcript:

Sintesi dei risultati dello studio sulla percezione dello scenario di soccorso da parte del personale dei mezzi di emergenza sanitaria. A. Monesi (*); F.Candido ( $ ); L.Marcis ( ); R.Iacenda ( # ) P. Ferrari ( ) A.Giugni ( ) (*) Infermiere U.A. Rianimazione-118-Terapia Intensiva AUSL di Bologna ( $ ) Operatore Socio Sanitario U.A. Rianimazione-118-Terapia Intensiva AUSL di Bologna ( ) Infermiera IRCCS Istituto Rizzoli di Bologna ( # ) Infermiere 118 AUSL di Bologna ( ) CPSE U.A. Rianimazione-118-Terapia Intensiva AUSL di Bologna ( ) Medico U.A. Rianimazione-118-Terapia Intensiva AUSL di Bologna Introduzione La catena del soccorso in caso di maxiemergenza prevede molti anelli; il primo di essi riguarda il riconoscimento, la percezione di quanto accaduto e la comunicazione ad altri delle informazioni giuste per una corretta attivazione a cascata della macchina dei soccorsi. Con questo studio ci siamo chiesti se l equipaggio del primo mezzo di soccorso che giunge su di un evento in cui sono coinvolte più persone fosse capace di riconoscere il tipo di evento, individuare i potenziali rischi e comunicare alla propria centrale operativa di coordinamento ciò che osserva, analizzando le influenze che la propria percezione dello scenario potevano esercitare nella valutazione dei fatti e della loro successiva rappresentazione ad altri. Metodi Per rispondere alle nostre domande abbiamo realizzato un filmato di circa 1 minuto con la metodica della steady cam (cioè la telecamera mostrava la visuale del soccorritore), allestendo, con la collaborazione di un gruppo di simulatori della Croce Rossa Italiana di Bologna, un evento simulato di incendio in un locale. Ai partecipanti allo studio è stato mostrato il filmato e subito dopo è stato distribuito un questionario incentrato sulle varie caratteristiche dello scenario appena visto. Sulla base di una revisione della letteratura e dell esperienza del gruppo Maxiemergenze in merito ad altri eventi simulati o reali, sono state definiti i valori attesi per ogni risposta alle domande che componevano il questionario. La sezione del questionario in cui si chiedeva di valutare quali fossero i principali elementi facilitanti od ostacolanti le operazioni di soccorso comprendeva una domanda a risposta multipla formulata anche in modo complementare al fine di ridurre l errore di interpretazione da sintassi (metodologia Delphi modificata). Risultati Si sono rese disponibili alla compilazione circa 400 persone, tra medici e infermieri con esperienza nel soccorso extraospedaliero, soccorritori di Associazioni di Volontariato e studenti del Corso di Laurea in Infermieristica e del Master in Assistenza infermieristica in Area Critica. Tutti gli studenti infermieri avevano partecipato a corsi di formazione e seminari di aggiornamento sulle maxiemergenze. I questionari considerati completi di tutte le risposte sono stati 320; di questi il 44% compilati da soccorritori, il 28% da infermieri, il 2% da medici e per il 26% da studenti. Per esclusiva ragione di rappresentatività del campione non abbiamo considerato le risposte della componente medica e per poter confrontare i campioni abbiamo rapportato le risposte a 100. Per quanto riguarda il campione del gruppo infermieri e del gruppo soccorritori si è deciso di stratificare le risposte anche in funzione dell anzianità di servizio: minore di 1 anno, tra 2 e 10 anni e superiore a 10 anni. Questo per valutare l influenza dell esperienza operativa sulle risposte. Discussione

Volendo analizzare alcune risposte del questionario, tra le prime domande si chiedeva di indicare il tempo necessario per stimare la complessità dell evento ed il tempo necessario per la ricognizione. Il valore atteso di 2 minuti per entrambe le risposte è stato individuato da poco più del 50% nei gruppi con esperienza operativa superiore a 2 anni e da meno del 40% (prima domanda) e da meno del 30% (seconda domanda) nel gruppo degli studenti ed in quello degli infermieri e soccorritori con meno di 1 anno di esperienza operativa. Tempo per la stima dell evento 1 min 2 min 5 min oltre 5 minuti Tempo per la ricognizione 1 min 2 min 5 min oltre 5 minuti Per quanto riguarda il tempo necessario alla comunicazione di quanto percepito alla centrale operativa di riferimento, la risposta corretta di 30 secondi è stata scelta in base ai dati di letteratura relativi all impiego del protocollo METHANE (Major Incident, Exact Location, Type of Incident, Hazards, Access, Number of victims, Emergency services). In tutti i gruppi, tranne nel caso dei soccorritori con meno di un anno di esperienza (42%) e degli infermieri con esperienza intermedia (35%), meno del 20% di coloro che hanno risposto al questionario afferma di conoscere questo protocollo. Il dato viene confermato anche dalle risposte sulla possibilità di utilizzare protocolli comunicativi, perché più del 60% non conosce o non utilizzerebbe questa metodica. Applicheresti un protocollo di comunicazione? Si NO 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

Praticamente tutti hanno correttamente individuato il tipo di evento simulato come incidente in un edificio con possibili rischi evolutivi. Il gruppo di infermieri con oltre 10 anni di esperienza è riuscito a stimare con più precisione il numero dei feriti (oltre 80%). I soccorritori e gli studenti hanno individuato il numero corretto nel 50% delle risposte. Quante persone ferite? da 3 a 5 da 6 a 8 da 9 a 11 da 11 a 15 Tutti i gruppi richiederebbero rinforzi, ma solo infermieri e studenti richiederebbero un appoggio congiunto di mezzi di soccorso sanitario, vigili del fuoco e forze dell ordine (oltre 90% delle risposte), mentre solo il 60% delle risposte nel gruppo dei soccorritori, senza differenze significative rispetto all anzianità di servizio, fornisce questo tipo di risposta. Un gruppo di domande era stato predisposto per evidenziare la consapevolezza di possedere o meno le capacità di individuare e descrivere le vie di afflusso e deflusso dei mezzi di soccorso chiamati in rinforzo; si nota una prevalenza della incapacità di individuare tali percorsi nel gruppo del personale meno esperto e in quello degli studenti, mentre il gruppo degli infermieri con oltre 10 anni di esperienza esprime una maggiore sicurezza in merito. Dalle risposte alla domanda inerente la capacità di valutare le dimensioni dell area dell evento si evince quanto non sia facile la percezione dello spazio: meno del 20% dei componenti di ogni gruppo di stratificazione ha fornito la risposta esatta. In merito agli aspetti più operativi, si è chiesto quale tattica adottare in attesa dei rinforzi, potendo scegliere tra: eseguire un triage completo, restare in sicurezza ai bordi dello scenario, solo informando la centrale operativa proseguire la ricognizione. La risposta più votata è stata quella di rimanere in sicurezza, a parte per il gruppo dei più anziani tra soccorritori ed infermieri, che ritengono si possa anche eseguire un triage completo (oltre 30% delle risposte per gruppo). Quasi la totalità degli studenti ed oltre il 70% degli altri gruppi non ha ritenuto necessario approntare un Posto Medico Avanzato (PMA) nonostante il tempo necessario per evacuare tutte le vittime e completare le operazioni di soccorso fosse stato valutato essere compreso tra 2 e 4 ore (risposte tra il 50% ed il 70%); tutto ciò senza considerare il fatto che il video mostrava chiaramente un ambientazione invernale (neve sul terreno) e quindi i pazienti sarebbero rimasti esposti al freddo e in un tempo piuttosto rapido (sempre in relazione alla stima di 2-4 ore per il completamento dei soccorsi) le ore di luce sarebbero finite.

Per concludere si è chiesto quali fossero gli aspetti che si riteneva potessero influenzare positivamente l opera di un equipaggio di soccorso nei primi momenti. Quali gli aspetti che influenzano positivamente un equipaggio di soccorso nei primi momenti? (Classifica stilata in base alla media delle risposte) Esperienza Leadership del capo-equipaggio Facile identificazione di rischi evolutivi Protocolli e procedure specifici per eventi particolari Semplice accesso alle vittime Formazione teorica specifica Integrazione tra personale tecnico e sanitario Meteo favorevole Orario diurno Assenza di vittime particolari (es. bambini) Sviluppo orizzontale in terreno piano Assenza di rumori forti Presenza Reporter 0 15 30 45 60 75 L analisi delle medie delle risposte per questa domanda evidenzia che l esperienza e la leadership del capo-equipaggio sono ritenuti molto importanti (70-75%). A seguire facilitano i soccorsi la facile identificazione dei rischi evolutivi e la possibilità di avere un facile accesso alle vittime (45%). La presenza di protocolli e procedure condivisi, la formazione specifica e l integrazione tra personale sanitario e tecnico sono altri elementi ritenuti importanti (40%). Questa classifica prosegue poi auspicando che l evento accada con meteo favorevole, in orario diurno (30%) senza il coinvolgimento di bambini (20%) e possibilmente in assenza di rumori disturbanti (10%). Conclusioni Si ritiene che lo studio abbia dimostrato l importanza di una formazione specifica condivisa tra tutte le varie componenti del soccorso e che comprenda anche le tecniche comunicative ed il ricorso a protocolli di standardizzazione delle stesse, come il METHANE. Anche il confronto con discussione di casi, eventualmente con ricorso alla simulazione, può essere utile per una interazione sinergica tra chi possiede maggiore conoscenza degli aspetti teorici e chi invece può fornire la propria esperienza operativa. Infine andrebbe approfondito il tema del ricorso al Posto Medico Avanzato attraverso momenti di formazione specifica sui concetti di base circa l utilizzo di un PMA.

Necessario un Posto Medico Avanzato (PMA)? Si NO 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Ringraziamenti Un particolare ringraziamento va al Gruppo Simulatori e Truccatori del Comitato Provinciale di Bologna della Croce Rossa, alle Associazioni di Pubblica Assistenza di Sasso Marconi, Bologna, Ozzano-San Lazzaro di Savena, Castenaso, Crevalcore, Valle Lavino, alla direzione del Corso di Laurea in Infermieristica e del Master in Assistenza infermieristica in Area Critica dell Università di Bologna, al Corpo Nazionale del Soccorso Alpino Emilia- Romagna, all Associazione Io non tremo di Mirandola, all Istituto di istruzione Superiore Aldini -Valeriani ed al Comune di Crevalcore per la raccolta dei dati e il supporto logistico necessario alla realizzazione dell iniziativa del 5 aprile. Bibliografia Arena S, Wykes J, Denton G, Ruyffelaere JG, Farria D - United Nations Security Officers Emergency Trauma Bag / Basic First Aid (ETB/BFA) - New York USA; 2012 Foo G - Emergency Response & Search and Rescue - Ed. Black Badge, Jade Consulting Ltd - London UK; 2009 Lim GH, Lim BL, Vasu A - Survey of factors affecting health care workers' perception towards institutional and individual disaster preparedness - Prehosp Disaster Med. 2013 Aug;28(4):353-8. Prati G, Pietrantoni L, Saccinto E, Kehl D, Knuth D, Schmidt S - Risk perception of different emergencies in a sample of European firefighters - Work. 2013;45(1):87-96