Piazza Marconi, gli scavi continuano [1] Nonostante il freddo polare, gli scavi in Piazza Marconi continuano con una serie di ritrovamenti di grandissimo interesse. Lo scavo ha raggiunto la profondità di m 5,50 in tutta l'area, mentre in alcuni punti si è arrivati a m 7,50 (nella parte sud/est vicino al muro ritrovato nel 1983) senza per altro trovare lo strato sterile vale a dire non intaccato da attività antropiche. Ultimamente nell'angolo nord/ovest è stato ritrovato un fabbricato in argilla e legno che si affacciava sulla strada romana che verosimilmente correva lungo il lato nord dell'attuale piazza. Il pavimento era in terra battuta. E' stata individuata sul retro dell'edificio una canaletta di scolo. Sono ben visibili una serie di buchi da palo di vario genere e dimensione, in cui spiccano delle buche di dimensioni maggiori con zeppature per l'alloggio delle strutture portanti del tetto. I reperti recuperati (monete, vetri e frammenti di ceramica grezza e terra sigillata africana) permettono di datare la struttura al V - VI sec. d.c. Le dinamiche della situazione al momento della distruzione e subito dopo si stanno chiarendo; sui lati nord ed ovest dello scavo è stata individuata una serie di edifici di dimensioni notevoli. Il settore ovest è quello meglio definibile e sono stati individuati tre o quattro ambienti con andamento nord/sud che si affacciano su un corridoio o portico verso est. Le stanze, i cui muri sono stati quasi completamente spogliati, sono riempiti di macerie derivanti dalle distruzioni del 69 d.c., sopra le quali è stato costruito parte del grande edificio del III sec. d.c. con il sistema di riscaldamento ad aria calda (ad ipocausto) di cui si è già parlato in precedenti comunicati. Si sta ora svuotando la prima stanza, verso sud, metri 5 x 4, con una potenza di m. 2. L'ambiente ha restituito fino ad oggi 120 cassette d'intonaco dipinto e 40 cassette di mosaici, di cui la maggior parte sono a tessere bianche regolari e a tessere irregolari anch'essi bianchi; sono presenti anche numerosissimi frammenti d'argilla cruda delle pareti, mattoni in argilla cruda oltre a coppi e tegole in terracotta. Un fenomeno molto particolare che non è ancora possibile interpretare al momento, ma che potrà essere spiegato soltanto in seguito allo scavo in estensione, è la presenza di un'ingente quantità di buche forse cave per l'argilla o trincee di fondazione per grandi edifici, di forma quadrata o rettangolare di dimensione di circa m. 3 x m. 4 ed una profondità media di metri - 2, fino agli inizi degli strati di sabbia. Le cave, verosimilmente eseguite immediatamente dopo l'incendio da parte delle truppe di Vespasiano, furono riempite, una volta estratta l'argilla per la ricostruzione della città, con i resti delle residenze private.
Oltre alla presenza di materiali edilizi (intonaci dipinti, pavimenti vari, laterizi) sono state ritrovati oggetti collegati alla vita di tutti i giorni, tra cui suppellettili, quali un piedistallo di una statuetta in bronzo, elementi di mobilio in bronzo ed osso inciso, una chiave in bronzo, una vaso costolato in vetro verde chiaro, aghi in bronzo ed osso, una spatola per cosmetici ovvero un netta orecchie, frammenti di statuette votivo in terracotta del tipo detta "tanagrine". Oltre agli oggetti già citati, sono state trovate numerose stoviglie sia da cucina sia da mensa: sono particolarmente importanti sia per la ricostruzione della vita di tutti i giorni, sia per lo studio dell'economia antica con l'individuazione di rotte commerciali con i relativi traffici di import/export. Finora sono state scavate nove cave su quaranta rinvenute. La strategia adoperata in questo momento è quello di scavare tutte le evidenze archeologiche collegata agli eventi del 69 d.c. per poter esplorare e documentare i depositi archeologici pre - 69 d.c. Visita del 16/11/2005 allo scavo del Ministro per i Beni e le Attività Culturali Rocco Buttiglione Edificio in legno e argilla del v-vi sec. d.c. con canaletta di scolo Ambiente dell'edificio augusteo durante lo
svuotamento dei butti di macerie della distribuzione del 69 d.c. Muro in laterizi di età augustea rinvenuto per la prima volta nel 1983. Sul lato nord, una canaletta di scolo A metà scavo quattro buche svuotate: contenevano le macerie del 69 d.c. Buche quadrate: nelle sezioni si vedono opere di bonifica per le fondazioni di plinti di edifici di età augustea
Piccolo basamento in bronzo, forse per una statuetta Basamenti in marmo per statuette Manico mobile in bronzo per mobile Chiave in bronzo Peso in bronzo a forma di ghianda Specillum o nettaorecchie in bronzo
Statuetta votiva in terracotta Brocca in terracotta, forse deposta come rito fi fondazione per un edificio. Interessante il foro sul fondo per la libagione Tipologia News Categoria di News Comunicati stampa [2] Percorsi di navigazione Mi Interessa Muoversi in città [3] Comune di Cremona - realizzato con Drupal da Metarete S.r.l. Collegamenti [1] https://www.comune.cremona.it/node/411154 [2] https://www.comune.cremona.it/taxonomy/term/270 [3] https://www.comune.cremona.it/taxonomy/term/23