Percorso multidisciplinare



Documenti analoghi
La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

Fisica II - CdL Chimica. La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche

PERCORSO DIDATTICO DI OTTICA GEOMETRICA

FOTOgrafia. Etimologia della parola, dal Greco: fos, fotos/luce e grafein/scrivere

Corso di Laboratorio di Fisica prof. Mauro Casalboni dott. Giovanni Casini

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico

Da Newton a Planck. La struttura dell atomo. Da Newton a Planck. Da Newton a Planck. Meccanica classica (Newton): insieme

OTTICA TORNA ALL'INDICE

Sommario Ottica geometrica... 2 Principio di Huygens-Fresnel... 4 Oggetto e immagine... 6 Immagine reale... 7 Immagine virtuale...

PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE

Laboratorio di Fisica 3 Ottica 2. Studenti: Buoni - Giambastiani - Leidi Gruppo: G09

Ottica fisiologica (2): sistemi ottici

Radiazione elettromagnetica

Dai colori alle stelle: un excursus tra Fisica e Ottica

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica

Fare scienza con il computer OTTICA - RIFRAZIONE IN MEZZI NON OMOGENEI. Giorgio Pastore (pastore@ts.infn.it) Maria Peressi (peressi@ts.infn.

Esecuzione: Ho indossato gli occhiali ( che funzionano come un prisma di vetro), quindi ho osservato una fonte di luce

Che cos è la luce? (Luce, colori, visioni.quale sarà mai il loro segreto?) Prof. Gianluca Todisco

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica

OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo 2015

28/05/2009. La luce e le sue illusioni ottiche

Teoria dell immagine

ENERGIA SOLARE: Centrali fotovoltaiche e termosolari. Istituto Paritario Scuole Pie Napoletane - Anno Scolastico

TESINA DI FISICA L ESPERIMENTO DI MICHELSON E MORLEY. Gioia Loprete

Laboratorio per il corso Scienza dei Materiali II

I.S.I.S. Zenale e Butinone di Treviglio Dipartimento di Scienze integrate anno scolastico 2013/14

Il fotone. Emanuele Pugliese, Lorenzo Santi URDF Udine

Fisica II - CdL Chimica. Formazione immagini Superfici rifrangenti Lenti sottili Strumenti ottici

Onde elettromagnetiche

Relatività INTRODUZIONE

L analisi della luce degli astri: fotometria e spettrometria

ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE EDITH STEIN.

Prof. Gian Piero Pugliese Lezioni di Fisica

Spettrofotometria. Le onde luminose consistono in campi magnetici e campi elettrici oscillanti, fra loro perpendicolari.

Operazioni sulla Retta Algebrica e riflessione sulla loro definizione nell insieme dei Naturali

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4

Genova TIPOLOGIE DI LAMPADE

Realizzazione di un Autocorrelatore a Singolo Impulso a DYE

Piano Lauree Scientifiche Laboratorio di Ottica: Diffrazione ed Interferenza parte I Incontro 3 27/4/2011

REALTÀ E MODELLI SCHEDA DI LAVORO

LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica

Struttura Elettronica degli Atomi

Olografia. Marcella Giulia Lorenzi

Ottica fisica e ottica ondulatoria Lezione 12

La chimica e il metodo scientifico. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

In anticipo sul futuro. La tecnica termografica come strumento di verifica e diagnosi di malfunzionamenti

1 Caratteristiche dei materiali utilizzati in ottica oftalmica di Alessandro Farini 1.1 Caratteristiche ottiche dei materiali oftalmici

LICEO STATALE TERESA CICERI COMO 11 settembre 2012 PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI FISICA A. S. 2012/2013

OSCURI PREDATORI DI LUCE

LA LUCE, I COLORI, LA VISIONE

La ricerca empirica in educazione

Per dare una risposta al quesito che abbiamo posto, consideriamo il sistema schematizzato in figura.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Relazione di Fisica. IV E a.s. 2011/2012. Badioli Federico, Ciprianetti Sofia, Pasqualini Roberto.

quale agisce una forza e viceversa. situazioni. applicate a due corpi che interagiscono. Determinare la forza centripeta di un

Einstein ci dice che la luce è costituita da unità elementari chiamate fotoni. Cosa sono questi fotoni?

APPRENDIMENTO. 1. a. Conoscere, denominare classificare e verbalizzare semplici figure geometriche dello spazio e del piano.

MANUALE MOODLE STUDENTI. Accesso al Materiale Didattico

Bartoccini Marco 3 A

Scienze integrate (Biologia con elem.di biologia marina) Prof.ssa Rosa Domestico Lavoro degli alunni della classe IIG a.s.

Corso di Visione Artificiale. Radiometria. Samuel Rota Bulò

4 La Polarizzazione della Luce

EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA

I filosofi greci del IV secolo a.c. come Platone e Aristotele ritenevano che le stelle fossero oggetti celesti eterni e immutabili, che ruotavano

OCCHIALI OCCHIALI SU MISURA CHE COSA C È SULL ETICHETTA

Il riduttore di focale utilizzato è il riduttore-correttore Celestron f/ 6.3.

1. LE GRANDEZZE FISICHE

L elemento fondamentale è l obiettivo, ovvero la lente o lo specchio che forniscono l immagine dell oggetto.

illuminazione artificiale

Piano di Comunicazione per i Comuni

SORGENTI LUMINOSE. ALVISI ING. MATTEO

I COLORI DEL CIELO: COME SI FORMANO LE IMMAGINI ASTRONOMICHE

SCIENZE SCUOLA PRIMARIA

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA

Emozione: Risposta affettiva a situazioni oggettive o a stati soggettivi che turbano profondamente la coscienza.

Similitudine e omotetia nella didattica della geometria nella scuola secondaria di primo grado di Luciano Porta

1.Visione_01 Ottica geometrica. Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona

Capitolo II. La Luce

VERIFICA DELLA LEGGE DI MALUS E MISURA DELLA CONCENTRAZIONE DI UNA SOLUZIONE CON DUE POLAROIDI

Induzione magnetica. Corrente indotta. Corrente indotta. Esempio. Definizione di flusso magnetico INDUZIONE MAGNETICA E ONDE ELETTROMAGNETICHE

All interno dei colori primari e secondari, abbiamo tre coppie di colori detti COMPLEMENTARI.

Cosa si intende per Visione?

LASER è l acronimo di

Apprendimento dei concetti relativi alle misure dirette, indirette ed alla propagazione degli errori

CURRICOLO DI ARTE E IMMAGINE Scuola Primaria CLASSE 1^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

Report di valutazione studiolegalebraggio.it

Descrizione dettagliata delle attività

Lenti sottili/1. Menisco convergente. Menisco divergente. Piano convessa. Piano concava. Biconcava. Biconvessa. G. Costabile

Luce e colore A cura di Ornella Pantano e Enrica Giordano

La propagazione della luce in una fibra ottica

Il campionamento. La digitalizzazione. Teoria e pratica. La rappresentazione digitale delle immagini. La rappresentazione digitale delle immagini

Sante Perazzolo Trainer PNL e coach PNL new code

LEZIONI CON I PAD Docente scuola secondaria IC Moglia Carla Casareggio Classi seconde 2014/2015 Proprietà triangoli e quadrilateri con Sketchometry

Indagine sismica. MASW - Multichannel Analysis of Surface Waves

CONOSCERE LA LUCE. Propagazione nello spazio di un onda elettromagnetica.

Il Liceo Scientifico al Medi 2015/2016. Tradizionale e Scienze Applicate

Nascita e morte delle stelle

Scienze Fisiche, Chimiche e Naturali

CURRICOLO DISCIPLINARE DI SCIENZE

Transcript:

La luce Faremo degli esperimenti atti ad indagare la natura e le caratteristiche della luce ed esporremo le principali teorie che sono state elaborate su questo argomento dagli scienziati nel corso dei secoli.

Percorso multidisciplinare i fenomeni luminosi sono spesso belli e spettacolari, la luce, il colore e la percezione sono gli ingredienti essenziali dell emozionante esperienza estetica dell arte e la loro comprensione può fornire chiavi di lettura che aiutano nell interpretare e nell inventare opere d arte il vedere coinvolge la cultura in generale, non solo la biologia, la chimica, la fisica, le neuroscienze ma anche il comunicare e quindi la lingua, l arte, ecc.

Per leggere questa pagina occorre luce: questo è proprio un esempio di una delle funzioni più importanti della luce, quella di trasmettere informazioni. L'importanza della luce è molteplice: essa costituisce un componente essenziale nella sintesi di molti composti biologici ed è la sorgente di energia per tutta la vita sulla Terra.

Le sorgenti luminose Dalle sorgenti primarie (che possono essere definite come quelle legate a trasformazioni di energia) viene emessa luce. Gli oggetti colpiti dalla luce emessa dalla sorgente primaria diffondono luce e sono definiti sorgenti secondarie. A catena, gli oggetti colpiti dalla luce emessa dalle sorgenti secondarie diffondono a loro volta luce e possono essere definiti sorgenti terziarie, ecc. ( Una lampada spenta ma visibile è una sorgente secondaria.)

La visione Noi vediamo oggetti che inviano luce nei nostri occhi (sorgenti primarie, secondarie, ecc.). Spesso proteggiamo i nostri occhi quando la luce emessa dalle sorgenti è troppo intensa. Per farlo usiamo filtri o indirizziamo i nostri occhi verso oggetti meno luminosi Il mezzo interposto può essere l aria o altro mezzo trasparente.

Nel mondo greco si sono confrontati, per lungo tempo, due diversi modi di interpretare i fenomeni luminosi. Coesistevano le idee della scuola di Pitagora (V sec. A. C.) dell atomismo di Democrito (460 ca 370 ca a. C.)

Secondo la scuola di Pitagora la luce è una sorta di liquido emesso dagli occhi. Agli occhi questo stesso liquido ritorna con l immagine degli oggetti circostanti. Una conferma di tali ipotesi sembrava venire dall apparente luminescenza degli occhi degli animali notturni. L ipotesi dei pitagorici non poteva spiegare perché per vedere un oggetto fosse necessaria una sorgente luminosa oltre che l oggetto e il visore.

Secondo Democrito e, successivamente, secondo Lucrezio (I sec. A. C.), la luce è costituita da corpuscoli che colpendo i nostri occhi rendono possibile la visione degli oggetti Lucrezio

Nell età ellenistica l ipotesi pitagorica venne approfondita da Euclide (III sec. a. C.) e successivamente da Erone di Alessandria (I sec. d. C.) il quale formulò il principio del minimo cammino (ripreso da Fermat nel XVII sec.). Anche Claudio Tolomeo (II sec. d. C.) sulla base della medesima ipotesi ideò una serie di costruzioni geometriche che consentono la soluzione di problemi su specchi piani e concavi.

Il medioevo Il mondo arabo Dopo Tolomeo i progressi più significativi relativi all indagine sulla natura della luce e sulla visione si devono a IBN-AL-HASSAN, Alhazan per i latini (965 ca.-1038), il quale rigetta la teoria pitagorica dei raggi visivi e riconosce che la visione di un oggetto è un processo fisiologico che avviene quando l occhio viene raggiunto da un raggio luminoso emesso da una sorgente e riflesso dall oggetto.

Il Rinascimento Tra medioevo e rinascimento viene sostenuta la teoria oggi nota come teoria corpuscolare secondo la quale la luce è costituita da raggi luminosi che rappresentano il percorso di corpuscoli molto piccoli e molto veloci, i quali, muovendosi in linea retta, rimbalzano su specchi e mutano direzione quando attraversano superfici rifrangenti

Nel Rinascimento vengono approfonditi gli aspetti applicativi dell ottica legati alla costruzione di lenti ed allo studio della prospettiva. In particolare l ottica delle lenti viene studiata da KEPLERO (1571-1630) e MAUROLICO (1494-1575); tali studi risultarono di fondamentale importanza quando furono messe in discussione le prove sperimentali raccolte da GALILEO GALILEI (1564-1642) a favore della teoria eliocentrica

Nella prima metà del XVII sec Snell e Cartesio enunciarono le leggi della riflessione e rifrazione Cartesio

Sempre nel secolo XVII Fermat enunciò il principio secondo il quale il percorso di un raggio luminoso tra due punti assegnati è quello per il quale il cammino ottico è il più breve Fermat

Newton (1642-1727) sosteneva la teoria corpuscolare. Notevoli furono i suoi contributi: intuì che la luce bianca è composta dalla sovrapposizione dei colori dello spettro visibile scoprì i fenomeni di interferenza (anelli di Newton)

Nel 1670, il fisico olandese Christian Huygens propose una teoria ondulatoria della luce

Nel 1865, il fisico teorico James Maxwell, operando una mirabile sintesi degli studi di elettromagnetismo condotti fino ai suoi tempi, scoprì la natura elettromagnetica della luce.

Successivamente, gli esperimenti di Hertz (1857-1894), confermarono le ipotesi di Maxwell sulla natura elettromagnetica delle onde luminose

Nel 1905, gli studi sull effetto fotoelettrico, portarono Einstein a formulare l ipotesi che la luce si comporta, in certe circostanze, come se l energia che trasporta fosse concentrata in quantità finite e localizzate, in seguito dette fotoni.

SINTESI inizio scuola di Pitagora (V sec. A. C.) Euclide (III sec. a. C.) Erone di Alessandria (I sec. d. C.) principio del minimo cammino (ripreso da Fermat nel XVII sec.) Claudio Tolomeo (II sec. d. C.) costruzioni geometriche che consentono la soluzione di problemi su specchi piani e concavi. atomismo di Democrito (460 ca 370 ca a. C.) Lucrezio (I sec. A. C.) IBN-AL-HASSAN, Alhazan per i latini (965 ca.-1038): la visione di un oggetto è un processo fisiologico che avviene quando l occhio viene raggiunto da un raggio luminoso emesso da una sorgente e riflesso dall oggetto

continuazione SINTESI Tra medioevo e rinascimento viene sostenuta la teoria oggi nota come teoria corpuscolare KEPLERO (1571-1630) e MAUROLICO (1494-1575): ottica delle lenti Snell e Cartesio (prima metà del XVII sec): leggi della riflessione e rifrazione principio di Fermat (secolo XVII) Newton (1642-1727) sostenitore della teoria corpuscolare; la luce bianca come sovrapposizione dei colori; fenomeni di interferenza (anelli di Newton)

fine SINTESI Christian Huygens (1670) teoria ondulatoria della luce Young e Helmholtz teoria sul meccanismo di visione dei colori James Maxwell (1865) natura elettromagnetica della luce esperimenti di Hertz (1857-1894) Einstein (1905) fotoni

LUCE è i1 nome che viene assegnato a quella piccola banda dello spettro elettromagnetico a cui è sensibile l'occhio umano (78O nm zona del rosso-arancio e 400 nm = zona del blu-viola).

OTTICA GEOMETRICA la luce si propaga in linea retta la luce viene rappresentata mediante i raggi luminosi (semirette che partono dalla sorgente e vanno nella direzione in cui si propaga la luce)

Leggi della riflessione Il raggio incidente, la perpendicolare al piano di riflessione, il raggio riflesso giacciono nello stesso piano L angolo di incidenza è uguale all angolo di riflessione

Specchi piani: formazione delle immagini Uno specchio piano dà una immagine : Diritta Non ingrandita Virtuale scambia la destra con la sinistra

Specchi piani: formazione delle immagini