COMUNE DI PONTINIA CAPITOLATO D APPALTO PARTE SPECIALE ASSISTENZA SCOLASTICA SPECIALISTICA E DI BASE MINORI DISABILI



Documenti analoghi
Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS

Azione Disabilità. Per raggiungere gli obiettivi enunciati si perseguiranno sue punti: Le attività previste verranno realizzate in tre fasi:

Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF)*

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

COMUNE DI REGGELLO (Provincia di Firenze)

LINEE GUIDA PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA SCOLASTICA SPECIALISTICA (SASS) DEL COMUNE DI CARLOFORTE

ALZHEIMER ED ANZIANI CON DETERIORAMENTO COGNITIVO ASSISTENZA DOMICILIARE E CENTRO

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ;

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI

Vademecum per il sostegno. Pratiche condivise di integrazione all interno del Consiglio di classe

COMUNE DI CORI CAPITOLATO SPECIALE DEL PROGETTO SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE. ART. 1 Oggetto dell Appalto. ART. 2 Finalità del Servizio

Lo sportello Unico Socio Sanitario Integrato Servizi Domiciliari

IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA EDUCATIVA SPECIALISTICA E REGOLAMENTO DEL LABORATORIO DEGLI APPRENDIMENTI

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

Comune di Gradara Provincia di Pesaro e Urbino. Linee guida per il funzionamento del servizio di assistenza educativa domiciliare e scolastica

PROGETTO ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI

Provincia di Barletta - Andria - Trani

DGR. n del

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI

Piano di Zona La formazione per i volontari La rete sociale Servizi di Assistenza Domiciliare

REGOLAMENTO PER PRESTAZIONI DI ASSISTENZA DOMICILIARE, TRASPORTO SOCIALE E TELESOCCORSO

LINEE GUIDA DEL SERVIZIO DI

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI

REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI

IPOVISIONE IN ETA EVOLUTIVA

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA

17 MARZO 2014/ 15 APRILE 2014 CRITERI PER L EROGAZIONE DI BUONI SOCIALI A FAVORE DI PERSONE CON DISABILITA GRAVE E PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI

Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia. Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS

Sostegno e Accompagnamento Educativo

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

REGOLAMENTO SERVIZIO DISTRETTUALE SOSTEGNO DELLA GENITORIALITA DISTRETTO CARBONIA PREMESSA

LINEE GUIDA PER L ASSISTENTE SPECIALISTICO ALL INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI.

COMUNE DI ANCONA REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE

Progetto Comes, sostegno all handicap

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

PROVINCIA DI FROSINONE L. 328/2000. Comuni di:

ALLEGATO 1 BANDO DI GARA PER LACREAZIONE DI UNA SHORT LIST DI FORNITORI DI SERVIZI DI CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DELLE DONNE

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

Regolamento Servizio Assistenza Domiciliare Minori Premessa

REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA COMUNALE.

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

QUESTIONARIO DI RILEVAZIONE SULL ASSISTENZA DOMICILIARE EDUCATIVA A FAVORE DI DISABILI

) NOMI (TN)

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO PIANO DI ATTUAZIONE

COMUNITA EDUCATIVE INDICATORI

Allegato A.1 - REQUISITI DI ACCREDITAMENTO. REQUISITI DI ACCREDITAMENTO SPERIMENTALI REGIONALI (Decreto 6317/11)

COMUNE DI PALERMO REGOLAMENTO RECANTE MODALITA E CRITERI PER L ASSISTENZA SPECIALISTICA AGLI ALUNNI DISABILI

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN

ISTRUZIONI PER LE INSEGNANTI DI SOSTEGNO

ISTRUZIONE OPERATIVA CORSI DI RECUPERO

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

CRITERI ATTUATIVI DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE EDUCATIVA

COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA

L. 162/ , , ,

Regolamento degli interventi educativi territoriali per i minori con disabilità

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA

Comune di Montevecchia Provincia di Lecco REGOLAMENTO DELL ASILO NIDO DEL COMUNE DI MONTEVECCHIA

ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE

AMBITO TERRITORIALE ALTO SEBINO COMUNI DI: Bossico, Castro, Costa Volpino, Fonteno, Lovere, Pianico, Riva di Solto, Rogno, Solto Collina, Sovere

QUESTIONARIO PER ASSISTENTI EDUCATORI

Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani, e persone in temporanea situazione di disagio.

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DEGLI INTERVENTI RIVOLTI A PERSONE DISABILI

Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006)

ASSISTENZA DOMICILIARE EDUCATIVA

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI

ASILO NIDO A TEMPO CORTO LA COMETA

COOPERATIVASOCIALE SOCIETA DOLCE LA DOMICILIARITA IN VAL CAVALLINA

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

PROTOCOLLO DIVERS-ABILITÀ

ANNO SCOLASTICO 2009/2010. Progetto presentato da scuole in rete. Progetto presentato da scuola singola

FORMULARIO DELL AZIONE. Trasporto disabili 1. NUMERO AZIONE 2. TITOLO DELL AZIONE. 1.a SPECIFICARE LA TIPOLOGIA D INTERVENTO

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE/INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ

L AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI

Funzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità

Regolamento per l attuazione del servizio di Mensa Scolastica

Art.1- Oggetto Il servizio consiste nella consegna giornaliera al domicilio degli utenti di un pasto a pranzo.

RUOLO, FUNZIONI, SERVIZI

DATI DI CONTESTO INTEGRAZIONE SCOLASTICA ALUNNI DISABILI

COMUNE DI REVERE PROVINCIA DI MANTOVA REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE

CENTRO COMUNALE DI CITTADINANZA

Regolamento. Funzionamento del Servizio Sociale Professionale. Ambito S9

IL SERVIZIO DOMICILIARE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

CORSI RICONOSCIUTI REGIONE LAZIO

Regolamento dei soggiorni residenziali per vacanza rivolti a bambini e ragazzi fino a 18 anni ex art. 11 della LR 14 aprile 1999, n. 22.

REGOLAMENTO per l EROGAZIONE del SERVIZIO di RISTORAZIONE SCOLASTICA

Servizio di Assistenza Domiciliare e di Educativa Domiciliare rivolto a minori/loro nuclei familiari.

REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE DISABILI

AREA MINORI. Gli interventi espletati comprendono attività come:

Comune di Molinella REGOLAMENTO DEI SERVIZI DOMICILIARI

Comune Capofila : VETRALLA

N. 423 DEL

Questo documento è uno strumento a disposizione degli insegnanti di sostegno e dei docenti curricolari.

Transcript:

COMUNE DI PONTINIA CAPITOLATO D APPALTO PARTE SPECIALE ASSISTENZA SCOLASTICA SPECIALISTICA E DI BASE MINORI DISABILI Nell ambito delle azioni previste dalla Legge 328/2000, volte ad assicurare l esistenza sul territorio distrettuale, dei Livelli essenziali di assistenza, il Comune di Pontinia, promuove l attivazione su tale territorio del servizio di Assistenza agli alunni disabili inseriti nelle scuole materne, elementari e medie inferiori, che opera in modo integrato, in collaborazione con gli operatori di altri servizi (A.S.L., Scuola, ecc...) e le agenzie presenti sul territorio comunale. Il servizio si pone come intento di prevenire situazioni di bisogno e di rimuovere, quando intervengono, episodi di emarginazione e di disagio, favorendo il mantenimento dell'utente, bambino o ragazzo, nel proprio nucleo familiare. Per questo motivo il servizio opera sulla base di progetti individualizzati nei quali debbono essere chiaramente evidenziati gli obiettivi specifici di ogni intervento. Art. 1 Oggetto del Capitolato Costituisce oggetto del presente capitolato l attuazione dei seguenti interventi: Servizio assistenza scolastica specialistica e di base minori disabili Per servizio di assistenza specialistica si intende quel complesso di interventi e prestazioni di carattere socio-educativo, anche temporanei, erogati a favore degli studenti diversamente abili o in situazione di disagio frequentanti gli istituti superiori, volti a garantire e promuovere il diritto allo studio dei soggetti disabili.il servizio d assistenza specialistica all integrazione scolastica si propone di superare l isolamento degli alunni disabili attraverso attività complementari ma distinte dal sostegno scolastico quali : 1. contenere e ridurre i processi di emarginazione; 2. favorire il recupero delle potenzialità dell individuo; 3. favorire le relazioni sociali; 4. favorire l integrazione scolastica e l autonomia sia all interno che all esterno della scuola. Il servizio deve mantenere caratteristiche di flessibilità nei tempi e nelle modalità di erogazione delle prestazioni, nel rispetto di orari modulati sulle esigenze degli alunni Le situazioni che il servizio di assistenza specialistica dovrà prendere in carico verranno segnalate di volta in volta al coordinatore individuato dalla ditta. Il piano d intervento personalizzato sarà predisposto dal coordinatore della ditta d intesa con il servizio sociale Comunale. Le finalità del servizio sono di assicurare l assistenza ed il sostegno in ambito scolastico ai minori disabili, di garantire loro l'integrazione sociale e il diritto allo studio, in collaborazione con gli organismi territoriali, e di supportare il ruolo di sostegno educativo proprio della scuola e delle famiglie. Tutte le prestazioni affidate alla cooperativa aggiudicataria dovranno far parte di un programma individualizzato di intervento, definito in collaborazione con gli organismi scolastici interessati ed i 1

competenti servizi dell ASL, ed attuato secondo le modalità e nel rispetto degli indirizzi e dei principi stabiliti da questi ultimi con i Comuni. Il servizio deve essere svolto con lo scopo di rimuovere, per quanto possibile, gli ostacoli alla partecipazione degli alunni svantaggiati alla vita scolastica, di assicurare loro l'autonomia, la socializzazione e la comunicazione, di garantire l esercizio del diritto all educazione ed all istruzione. La Ditta appaltatrice dovrà garantire, attraverso l impiego di assistenti specialistici coordinati dall Assistente Sociale della ditta appaltatrice Responsabile dell Intervento, la realizzazione delle attività previste nel Piano Educativo Individualizzato (PEI) dei soggetti con disabilità frequentanti le agenzie educative (scuole materne, elementari e medie). Le istituzioni scolastiche entro il 30 giugno di ogni anno faranno pervenire la richiesta di attivazione dell intervento corredata della documentazione richiesta. Le attività proprie dell intervento dovranno realizzarsi all interno di strutture scolastiche e nei periodi di assenza prolungata per malattie dell utente anche al domicilio dello stesso o in strutture e luoghi deputati alla cura riabilitazione e/o socializzazione nel territorio Comunale, qualora l Assistente Sociale della ditta appaltatrice Responsabile dell Intervento ne ravvisasse la necessità. Le prestazioni dovranno essere rese nell arco della settimana in orario antimeridiano e/o post-meridiano secondo le indicazioni dell Assistente Sociale del Comune. Dovrà essere comunque elaborato da parte dell Assistente Sociale del Comune e di quella della ditta appaltatrice Responsabile dell Intervento un progetto complessivo di integrazione dei soggetti con disabilità realizzando attività in rete con gli altri interventi propri del servizio e con le agenzie pubbliche e private presenti sul territorio. Il Piano così elaborato, verrà sottoposto a verifiche periodiche congiunte. Le prestazioni erogate dovranno integrare e sostenere l attività già svolta dai familiari o da altre persone che interagiscono con il soggetto in difficoltà. E' da considerarsi indispensabile la capacità degli operatori di lavorare in équipe, sia per i momenti di supervisione e coordinamento, che per la partecipazione a team di docenti ed a gruppi di lavoro con altri specialisti. Art. 2 Finalità del servizio Il progetto assistenza scolastica specialistica è finalizzato al perseguimento dei seguenti obiettivi: - integrazione nelle normali attività scolastiche; - recupero delle residue capacità di autonomie relazionali; - collaborazione col personale docente per l elaborazione del Piano Educativo Individualizzato. - collaborazione con il personale docente nell'applicazione del Piano Educativo Individualizzato. Il servizio è organizzato e assicurato nei giorni feriali nella fascia oraria scolastica, secondo le esigenze e i calendari scolastici. L'orario di lavoro giornaliero dovrà comunque essere funzionale ai bisogni degli utenti ed ai programmi di intervento. In ragione di particolari ed eccezionali esigenze, potranno essere richiesti, tuttavia, anche servizi durante le gite scolastiche. Il servizio è rivolto ad alunni disabili, residenti nel territorio del Comune di Pontinia. La ditta dovrà impiegare n. 8 operatori come specificato nell art. 6 del presente capitolato. Il progetto di assistenza scolastica di base è finalizzato a fornire assistenza all'alunno disabile (cura ed igiene, ausilio dell'alimentazione, ecc.) favorendo la permanenza e l integrazione dell alunno nel contesto scolastico 2

Art. 3 Benefici attesi Il Servizio Assistenza scolastica specialistica si propone: - di prevenire situazioni di bisogno e di rimuovere, quando intervengono, episodi di emarginazione e di disagio, favorendo l integrazione dell alunno portatore di handicap nelle normali attività scolastiche, della classe e in generale della scuola. - di garantire un progetto individualizzato per ogni persona o famiglia con una valutazione sistemico relazionale che raccordi gli interventi effettuati da ogni organismo istituzionale già presente nel territorio. -Sostenere il personale docente nell applicazione del Piano Individualizzato. Art. 4 Destinatari del servizio Alunni disabili inseriti nella scuola dell obbligo. Art. 5 Organizzazione del servizio La Ditta appaltatrice dovrà svolgere funzioni e compiti secondo le modalità e i programmi di funzionamento previsti nel presente capitolato speciale e nel capitolato generale. Le prestazioni dovranno essere rese in stretta integrazione ed in rapporto con il Servizio Sociale. In particolare la gestione del progetto dovrà garantire: 1) una qualità di intervento multidisciplinare determinata dalla presenza di operatori con capacità di lavoro in équipe, motivati allo scopo e altamente qualificati, in possesso dei requisiti richiesti dal capitolato. 2) Una continuità dell intervento determinata dalla presenza degli stessi operatori per tutto l arco di tempo stabilito per l affidamento del servizio. A tal fine le sostituzioni del personale dovranno essere effettuate esclusivamente per l assenza del personale titolare, con decorrenza immediata e con personale in possesso dei requisiti richiesti al personale titolare. In ogni caso qualora la ditta a causa di eventi imprevedibili, non fosse in grado di garantire il servizio, è tenuta ad informare il responsabile comunale, per iscritto via fax, telegramma, con assoluta urgenza e comunque ripristinare il servizio non oltre il giorno successivo, previa detrazione dal monte ore del servizio non prestato. 3) Una flessibilità di intervento. A tal fine la Ditta appaltatrice dovrà predisporre moduli organizzativi che dovranno variare al mutare delle condizioni dei destinatari per adeguare conseguentemente i piani di lavoro. Le prestazioni imprescindibili che devono essere rese dalla cooperativa aggiudicataria per il servizio di Integrazione Scolastica sono a carattere socio-assistenziale ed a carattere educativo. In particolare, dovranno essere garantite le seguenti prestazioni a favore degli alunni portatori di handicap: - assistenza per l'espletamento o l'acquisizione delle funzioni primarie (controllo attività fisiologiche, capacità di alimentazione, ecc.), da intendersi con valenza educativa; - affiancamento in classe per l'agevolazione dell'inserimento nel gruppo e dello scambio delle relazioni sociali ed affettive; 3

- ausilio nell attività ricreativa e pratico motoria; - intervento e sostegno educativo individuale nell ambito di un progetto scolastico personalizzato. Gli operatori della cooperativa aggiudicataria, inoltre, dovranno fornire, nei casi in cui se ne ravvisi la necessità, il proprio ausilio e supporto al personale ATA delle scuole, nello svolgimento, da parte di questi, delle mansioni di propria competenza, relative all assistenza di base e di ausilio materiale agli alunni portatori di handicap. Nell ambito del servizio espletato, la cooperativa aggiudicataria dovrà assicurare quanto segue: - partecipazione agli incontri promossi dalla scuola ritenuti necessari alla programmazione, svolgimento e verifica degli interventi da attuare; - attività di supervisione e monitoraggio relativamente ai casi seguiti; - rapporti con i servizi sanitari, socio-sanitari ed educativi, coinvolti nei programmi individuali di intervento. Art. 6 Personale Per la realizzazione del servizio la ditta appaltatrice dovrà mettere a disposizione il seguente personale: n. 7 educatori professionali per 20 ore settimanali n. 1 assistente alla comunicazione per 10 ore settimanali muniti di diploma di scuola media secondaria e attestato di specializzazione LIS in Lingua italiana dei segni I-II-III livello; n. 2 assistenti domiciliari 15 ore settimanali L Assistente Sociale : dovrà essere in possesso della Laurea in Servizio Sociale e iscritta all albo professionale ed avere una esperienza documentata di lavoro con soggetti disabili di almeno due anni. Gli assistenti domiciliari: dovranno essere in possesso della qualifica professionale legalmente riconosciuta e con esperienza documentata di lavoro con soggetti disabili e minori appartenenti a famiglie multiproblematiche per un periodo non inferiore a due anni, anche non continuativa. Gli educatori professionali dovranno essere provvisti di diploma di laurea in scienze dell educazione (laurea di primo livello o specialistica), e/o diploma triennale di educatore professionale, e/o diploma di scuola media superiore e cinque anni di servizio da educatore ex L.R. n. 7 del 21/04/2005. Il Servizio si svolgerà per la durata di 3 anni, con decorrenza dalla stipula del contratto. Personale richiesto per lo svolgimento del Servizio: (ore complessive presunte n. 21.600 ). Il monte ore presunto è il risultato di un calcolo del monte ore mensili per la durata dell intero appalto (720 ore mensili per n 30 mesi) = 21.600. L utilizzo degli operatori sopra indicati viene valutato dal servizio sociale comunale a seconda delle necessità ed esigenze dell utenza. Il coordinatore in qualità di referente unico per l assistenza specialistica dovrà garantire l organizzazione e la programmazione dell attività complessiva, la partecipazione alle riunioni d equipe con la scuola, l azienda USL e gli enti territoriali. All interno del budget orario richiesto vanno garantite specifiche ore per le riunioni, per la programmazione di attività, per la supervisione, per le attività di produzione di documentazione, per l autovalutazione. 4

Volontariato L'impiego di operatori volontari da parte della Cooperativa affidataria viene riconosciuto e stimolato. La Cooperativa dovrà comunicare l'eventuale utilizzo di personale volontario, indicando il ruolo, l'ambito e le modalità dell'utilizzo stesso. Le prestazioni del volontariato sono in ogni caso aggiuntive ed ulteriori rispetto a quelle contrattualmente previste. Art. 7 Svolgimento del Servizio Le figure professionali richieste opereranno, presso le scuole del territorio comunale. Art. 8 Verifiche e controlli nonché modalità di monitoraggio e valutazione in itinere. La ditta aggiudicataria del servizio dovrà assicurare un servizio di monitoraggio esplicarsi nel seguenti termini: da - osservazione periodica e sistematica dell utente, anche al fine di rilevare l'insorgenza di nuovi bisogni sotto il profilo dello stato fisico, emotivo e sociale così da poter segnalare prontamente l'evento agli altri operatori tecnici interessati. - l attività di monitoraggio dovrà essere improntata anche alla rilevazione di altre situazioni di bisogno, individuali e collettive; ad una lettura socio-culturale del territorio da fornire al Comune per la predisposizione di ulteriori servizi ed il miglioramento di quelli esistenti. - relazioni periodiche di verifica e valutazione, da presentare all Assistente sociale del Comune. Il monitoraggio si esplicherà con la compilazione di rapporti socio-informativi periodici, a cadenza bimestrale, sul movimento globale dell'utenza. È oggetto specifico del monitoraggio: - il processo di lavoro (l organizzazione e sua eventuale flessibilità, il sistema di produzione della documentazione, l uso delle risorse, i processi decisionali, la partecipazione alla formazione, strumenti di autovalutazione) attraverso: a) l analisi dei dati prodotti nell attuazione del progetto per le singole fasi; b) riunioni di gruppo, dei rappresentanti di tutti gli attori coinvolti, focalizzate su specifiche questioni da approfondire. A tal fine sono previsti quattro incontri l anno: inizio, in itinere, dopo dodici mesi. - la rispondenza delle azioni agli obiettivi previsti, ovvero la valutazione e la verifica dello stato di attuazione del progetto, attraverso: a) l analisi di relazioni mensili prodotte dall équipe operativa sulla base di alcuni indicatori di valutazione, quali-quantitativa, dati e appresso indicati; b) riunioni di gruppo, focalizzate su specifiche questioni da approfondire (incontri trimestrali). Indicatori di valutazione, di processo e di esito: - Livello di soddisfazione degli operatori delle équipe e dei servizi coinvolti. - Numero di utenti che accedono al servizio. - Numero di invii effettuati. 5

- Numero di utenti che riportano al servizio l esito in ordine alla rispondenza o meno della risorsa attivata per il suo problema. - Numero di servizi territoriali attivati e numero delle persone prese in carico. - Livello di soddisfazione degli utenti sui servizi offerti di informazione-accoglienza-consulenza accompagnamento Art. 9 Durata dell appalto L appalto avrà la durata triennale. Il servizio avrà decorrenza dalla stipula del contratto. Il monte ore complessivo previsto per tutta la durata dell appalto è pari a n. 25.680, salvo diversa quantificazione dello stesso legata alla rimodulazione e revisione del servizio. Art. 10 Disposizioni generali Per ogni disposizione non indicata nel presente capitolato si rimanda al capitolato generale che regola il presente appalto. 6