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INDIA Informazioni Generali Superficie 3.287.263 km2 (inclusa la zona del Kashmir sottoposta all amministrazione indiana). Popolazione 1.130.000.000 abitanti (stima 2007). Capitale New Delhi: 12.800.000 abitanti (censimento 2001). Altre città principali Mumbai (Bombay): 16.400.000 abitanti; Kolkata (Calcutta): 13.200.000 abitanti; Chennai (Madras): 6.400.000 abitanti; Bangalore: 5.700.000 abitanti; Hyderabad: 5.500.000 abitanti. Dopo Bombay, ribattezzata da giugno 1995 Mumbai, e Madras, diventata Chennai, ad agosto 1999 anche Calcutta ha abbandonato il nome attribuito dagli inglesi, recuperando il nome storico di Kolkata. Lingua L Hindi la lingua ufficiale del Paese, parlata dal 30% della popolazione; l inglese, seconda lingua ufficiale, è usata soprattutto per le attività economico-commerciali. La Costituzione riconosce inoltre 14 lingue ufficiali, delle quali le più importanti sono: Bengali, Marathi, Telegu,

Tamil e Urdu.. Religione Induisti (81,3%), Musulmani (13,4), Sikh (1,9%), Buddisti (0,8%), Giainisti (0,4%) Moneta L unità monetaria dell India è la Rupia Indiana (INR), suddivisa in 100 Paisa, pienamente convertibile. Il tasso di cambio ufficiale della Rupia indiana ad agosto 2009 è di 68.957 INR per 1 euro. Il tasso di cambio annuale per il 2008 è di 63.7343 INR per 1 euro. Principali indicatori economici 2007 a 2008 b 2009 c 2010 c PIL PIL nominale in (US$ bn) 1,133.5 1,225.1 1,242.4 1,434.7 PIL nominale (Rs bn) 47,234 54,263 60,339 67,908 Crescita reale del PIL (%) 9.1 6.1 5.5 6.3 Spesa sul PIL (% reale) Consumi privati 7.6 2.9 4.8 5.5 Consumi del Governo 7.6 20.2 14.4 7.6 Investimenti lordi fissi 13.1 8.2 6.0 8.3 Export di beni e servizi 2.8 12.8 5.4 8.0 Import di beni e servizi 7.5 17.9 2.2 5.7 Origine del PIL (% reale) Agricultura 4.9 2.6-1.0 1.3 Industria 8.1 4.8 4.8 5.7 Servizi 10.9 9.6 7.8 8.0 Demografia e reddito Popolazione (m) 1,129.9 1,148.0 1,166.1 1,184.1 PIL pro-capite (US$ a PPA) 2,747 2,930 3,054 3,196 Tasso di disoccupazione (media %) - - - - Indicatori fiscali (% del PIL) Reddito del Governa centrale 12.4 10.2 9.8 10.4 Spesa del Governo centrale 15.1 16.2 17.8 17.5 Bilancio di Governo -2.7-6.1-8.0-7.1 Debito netto pubblico 61.3 56.4 60.4 62.3 Prezzi e indicatori finanziari Tasso di cambio Rs-US$ (media) 41.35 43.51 48.77 47.43 Prezzi al consumo (media; %) 6.4 8.3 7.7 5.6 Prezzi alla produzione (media; %) 4.8 9.1 0.6 4.4 Tasso di interesse di prestito (media; %) 13.1 13.3 12.0 12.0 Conto corrente (US$ m) Bilancia commerciale -81,633-127,151-92,580-121,482 Merci: export fob 149,314 187,913 158,320 171,590 Merci: import fob -231,464-315,064-250,900-293,082 Bilancia dei servizi 39,370 46,394 51,461 62,799 Bilancia dei redditi -6,064-4,678-12,007-15,798 Bilancia dei trasferimenti di conto 37,144 48,206 38,990 45,026 Bilancia in conto corrente -11,285-36,090-14,135-29,455

Riserve internazionali (US$ m) Totale delle Riserve internazionali 273,859 254,024 272,840 282,257 a Attuale. b Stime Economist Intelligence Unit. c Previsioni Economist Intelligence Unit. Fonte: IMF, International Financial Statistics. Rischio paese La SACE colloca l India nella categoria OCSE 3 su 7 (dove 0 rappresenta il rischio minore e 7 il rischio massimo). Condizioni di Assicurabilità: Nessuna Restrizione (apertura per tutti i tipi di operazione). Aggiornamento: settembre 2009. Prospettive future Dati ufficiali dimostrano come le principali fonti di crescita continueranno ad essere incentrate nel settore dei servizi e, in particolare, dal comparto dell Information Technology e dei servizi a supporto della tecnologia informatica, alimentati dall aumento della richiesta all India di funzioni di back-office da parte delle nazioni occidentali. La Reserve Bank of India (RBI, la Banca Centrale), assicurerà la stabilità economica, continuando ad adottare una politica monetaria rigida per ridurre l'inflazione. Altro obiettivo sarà quello di assicurare che il tasso di cambio mantenga la competività dell'india nelle esportazioni, provvedendo così a favorire l'ambiente per il settore privato. Per i prossimi periodi, fine 2009 e l'anno 2010, si prevede un tasso d'inflazione rispettivamente pari al 7.7% e al 5.6%, inferiore al 8.3% del 2008. Nei prossimi anni, la nuova ondata di investimenti esteri diretti che sta interessando l India potrebbe indurla ad affermarsi come il secondo mercato emergente preferito di destinazione di attività economiche, dopo la Cina. Grazie a ciò e alla crescente integrazione economica con il resto del mondo, l'india sta ampliando la propria posizione esterna. Recentemente, nel tradizionale discorso davanti ai due rami del Parlamento riunito a Nuova Delhi, il Presidente della Repubblica, Pratibha Patil, ha tracciato una sorta di "road map" per consentire all'india di colmare il divario tra Paesi-ricchi e Paesi-poveri, ma anche per sostenere la crescita dell'8.5% registrata negli ultimi cinque anni prima dell'arresto finanziario mondiale. I punti principali dell'agenda politica che il governo bis di Manmohan

Singh dovrá affrontare nei prossimi cinque anni sono: - coinvolgimento delle donne nella vita politica, - lotta alla povertá, - tolleranza zero verso il terrorismo, - riforme economiche per attrarre investimenti dall'estero per contrastare il rallentamento della crescita. Tra le prioritá fissate dal Presidente Patil nel suo discorso, concordato con la coalizione di maggioranza, c'é "l'intervento nell'economia attravero una combinazione di politiche settoriali e macroeconomiche per controbilanciare gli effetti della recesione globale". L'attenzione del governo sará sui settori piú colpiti: le piccole e medie imprese, le esportazioni, il tessile, i veicoli commerciali, le infrastrutture e l'edilizia. Una delle misure che occorrerà prendere sará quella di finanziare opere pubbliche attraverso partnership statali-private. Ma questi investimenti pubblici devono essere compatibili con una strategia a medio termine di prudenza fiscale. 2009 2010 PIL (var.%) 5.5 6.3 Inflazione (%) 7.7 5.6 Bilancia Commerciale (miliardi di US$) Esportazioni fob 158.3 171.6 Importazioni fob -250.9-293.1 Saldo Fonte: EIU, Economist Intelligence Unit : Country Report settembre 2009 Settori produttivi L'economia indiana presenta un notevole grado di diversificazione spaziando dall'agricoltura di sussistenza ai settori industriali più avanzati. In particolare, il settore dei servizi è quello trainante nell'india di oggi, anche se due terzi degli indiani ricavano il loro reddito direttamente o indirettamente dall'agricoltura. Negli ultimi anni, l'india è diventata meta di varie multinazionali che intendono delocalizzare i servizi alla clientela in Paesi a più basso reddito. Moltissimi indiani riescono perfettamente ad esprimersi in inglese e posseggono un alto livello d'istruzione, soprattutto nelle materie scientifiche. Questi elevati standard educativi hanno anche determinato un notevole sviluppo delle industrie legate al software e alla progettazione industriale. Inoltre, molti indiani lavorano all'estero, dove le loro competenze nei settori tecnologicamente avanzati sono molto ricercate. L India basa la sua economia essenzialmente sull industria elettronica,

tessile ed alimentare. Negli ultimi decenni si è avuta una crescita notevole che ha permesso al Paese di risollevarsi da una difficile situazione finanziaria, nonostante gran parte della popolazione viva al di sotto della soglia di povertà. L'agricoltura resta un settore produttivo molto importante dell'economia indiana. Oltre il 60% della popolazione trae il proprio reddito o la propria fonte di sostentamento dall agricoltura, che si caratterizza per un elevato rapporto tra superficie coltivata e popolazione. La coltura più estesa è il riso, che costituisce l alimento principale di gran parte della popolazione, cui seguono il frumento, la canna da zucchero, il tè, il cotone e la iuta. L allevamento del bestiame, in particolare bovini, bufali, cavalli e muli, costituisce un aspetto centrale dell economia agricola. Nel 2005, con 185.000.000 di capi, l India è risultata al primo posto mondiale dell allevamento di bovini, utilizzati essenzialmente per il lavoro nei campi ed il latte; la religione induista vieta infatti il consumo di carne bovina. Notevole anche l allevamento di caprini e ovini. Contributo dei diversi settori alla formazione del PIL (composizione %) Settori 2005 (%) Agricoltura 18.3 Industria 27.6 Manifatturiero 15.1 Servizi 54.1 Fonte: EIU, Economist Intelligence Unit : Country Report ottobre 2008 Interscambio Da aprile 2007 a marzo 2008, le statistiche ufficiali indiane confermano un notevole aumento dei volumi di scambio. Si riscontra negli ultimi anni un trend dell interscambio bilaterale in costante ascesa, con un positivo risultato sul saldo della bilancia commerciale fra i due Paesi che ha raggiunto quasi il pareggio da una posizione tradizionalmente negativa per l Italia. Le esportazioni italiane verso l India hanno toccato la cifra di 3.898,21 milioni di dollari, con una crescita del 45,87% (nel 2006/2007 l incremento era stato di 44,01%, nel 2005/2006 del 35,14%), di gran lunga superiore rispetto alla crescita delle importazioni indiane dal resto del mondo (pari al 35,47%). Ciò ha determinato un incremento della nostra quota percentuale rispetto al totale delle importazioni indiane dall 1,44 all 1,55%. L Italia, in questo quadro, si colloca oggi ventesima, basando le proprie esportazioni verso l India soprattutto su macchinari elettrici ed elettronici, in particolare macchine utensili per l industria. Le esportazioni indiane verso l Italia hanno raggiunto i 3.911,54 milioni,

con una crescita modesta (del 9,26%) rispetto all incremento dell anno precedente, che si era attestato su 42,23%. Le esportazioni indiane verso l Italia consistono principalmente in prodotti dell industria siderurgica, veicoli e prodotti dell industria tessile. Sempre secondo dati di fonte indiana l interscambio bilaterale ha raggiunto nel 2007/2008 i 7.809,75 milioni di dollari, rispetto ai 6.252,45 milioni del periodo 2006/07. Il valore percentuale della crescita e pari a oltre il 24,91%. La crescita complessiva dell interscambio commerciale dell India con il resto del mondo si attesta su un incremento del 32,86%. Se i volumi complessivi dell interscambio bilaterale tra India ed Italia appaiono ancora modesti, risultano molto confortanti la loro curva ascendente e la continua crescita del dato percentuale dei due sistemi economici, anche attraverso lo stabilimento di società italiane in territorio indiano e l avvio di joint ventures. L incremento dei volumi relativi alle esportazioni italiane in India di macchinari industriali (soprattutto in campo tessile e calzaturiero), uniti ad un incremento nei due sensi dei prodotti semilavorati in pelle, testimoniano un processo di delocalizzazione su filiere produttive integrate, che riguarda soprattutto la piccola e media industria. In altri termini, la graduale riconversione dell economia indiana da economia trainata essenzialmente dai servizi ad economia complessa, con un mix di manifatturiero e di terziario, ha certamente giocato a favore dell Italia, che vede nelle macchine utensili la sua prima voce di export. Appare peraltro fondamentale consolidare una strategia basata non solo sul commercio ma anche su un più forte radicamento delle rispettive realtà produttive nei due Paesi. La tradizionale debolezza italiana in fatto di investimenti in India, unita al ritardo con cui, almeno fino al 2008, ci siamo mossi sul versante dell attrazione degli investimenti indiani in Italia, rischia infatti di rendere il dato dell interscambio commerciale effimero e poco sostenibile nel medio-lungo periodo. Principali esportazioni indiane verso l Italia: tessili e abbigliamento; veicoli e loro parti; accessori per abbigliamento; cotone; ferro e acciaio; calzature e loro parti; prodotti chimici organici; macchine e componenti per industria meccanica; macchine elettriche e loro parti; pelletterie in genere (escluso calzature); altri prodotti tessili; pelli grezze e cuoio; caffè the, spezie; pietre e sali naturali; macchine ed impianti elettrici; pietre preziose e perle; articoli in ferro e acciaio; plastica; estratti per concia delle pelli, pigmenti e colori; fibre tessili artificiali; pesci e crostacei; ecc. ecc. Principali importazioni indiane dall Italia: macchine e componenti per industria meccanica; macchine elettriche e loro parti; prodotti chimici di base; macchine utensili; apparecchi audiovisivi; articoli in ferro e acciaio; articoli ottici, fotografici, di misura e medicali; forniture per progetti specifici; prodotti chimici vari; veicoli e loro parti; motori, generatori e trasformatori elettrici; prodotti farmaceutici; utensileria in metallo. Interscambio commerciale

Interscambio Italia - India Trend 2006-2007-2008 2006 valore in 2007 valore in 2008 valore in Esportazioni 2.166.307.886 2.995.240.343 3.091.170.171 Importazioni 2.975.548.240 3.387.839.067 3.429.022.182 Saldo -809.240.354-392.598.724-337.852.011 Fonte dati Istat Gen-Dic 2008 (agg. giugno 2008) Principali trattati Accordo contro la doppia imposizione Accordo in materia di promozione e reciproca protezione degli investimenti In vigore dal 23 novembre 1995, è diretto a evitare la doppia imposizione e a prevenire evasioni fiscali in materia di imposte sul reddito. Formule similari sono state adottate con altri 43 Paesi. In vigore dal 13 febbraio 1993, riguarda il riconoscimento dell indennizzo in caso di esproprio o nazionalizzazione. Informazioni di viaggio Prefissi internazionali 00 91 prefisso per il Paese; 11 New Delhi; 22 Mumbai; 33 Calcutta; 44 Chennai Fuso orario 5 ore e 30 minuti avanti rispetto all orario del meridiano di Greenwich; 4 ore e 30 minuti avanti per l Italia (3 ore e 30 avanti con l ora legale) Documenti Per l ingresso nel Paese è necessario il passaporto in corso di validità, completo di visto. Il visto può essere ottenuto presso l Ambasciata dell India a Roma o presso il Consolato Generale di Milano (sono necessari 1/2 giorni per il rilascio del visto). Il visto per turismo è concesso per un periodo massimo di 6 mesi; il visto per affari è concesso per un massimo di un anno; il visto di transito è concesso per un periodo massimo di 3 giorni. Settimana lavorativa UFFICI: dal Lunedì al Venerdì dalle ore 10.00 alle ore 17.00 a Delhi e Chennai; dalle ore 9.30 alle ore 17.00 a Calcutta; dalle ore 10.00 alle ore 17.30 a Mumbai BANCHE: dal Lunedì al Venerdì dalle ore 10.00 alle 14.00; il Sabato dalle ore 10.00 alle ore 12.00 a Delhi, Calcutta e Chennai; dal Lunedì al Venerdì dalle ore 11.00 alle 15.00; il Sabato dalle ore 11.00 alle ore 13.00 a Mumbai NEGOZI: dal Lunedì al Sabato dalle ore 10.30 alle ore 21.00; i ristoranti dalle ore 11.30 alle ore 24.00 Carte di credito Accettate solo nei grandi alberghi e nei grandi centri commerciali.

Principali festività 26 Gennaio (Anniversario della fondazione della Repubblica); 1 Maggio (Festa del lavoro); 15 Agosto (Anniversario dell Indipendenza); 2 Ottobre (Anniversario della nascita del Mahatma Gandhi); 25 dicembre (Natale). A tali giornate vanno aggiunte le principali festività Indù, le principali festività Musulmane e le principali festività Cristiane. CLAUSOLA DI ESCLUSIONE DI RESPONSABILITÀ LE INFORMAZIONI CONTENUTE IN QUESTO SITO SONO SOGGETTE AD UNA CLAUSOLA DI ESCLUSIONE DELLA RESPONSABILITÀ DI BANCA DATI SERVIZI. L OBIETTIVO PERSEGUITO È QUELLO DI FORNIRE UN INFORMAZIONE TEMPESTIVA E PRECISA; QUALORA DOVESSERO ESSERE SEGNALATI DEGLI ERRORI I PROVVEDERÀ ALLA LORO CORREZIONE.