Lezione 12.: Diritto di non soffrire inutilmente



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Transcript:

Corso di Biodiritto, a.a. 2014-2015 (12 a edizione) Lezione 12.: Diritto di non soffrire inutilmente 22 ottobre 2014 Prof. Giampaolo Azzoni

La duplice erosione relazionale del dolore SÉ SÉ ALTRI PROPRIO CORPO Curare il dolore implica curare relazioni inter e intra-personali 2

Comunicare il dolore: le parole che mancano La più semplice ragazzina quando si innamora, ha a disposizione Shakespeare, Donne, Keats per esprimere i suoi pensieri, ma uno che soffre, se cerca di descrivere il suo male alla testa a un dottore, il linguaggio d improvviso si prosciuga. Virginia Woolf, On Being Ill 3

Il primo compito del medico davanti al dolore dare la parola al paziente 4

Dolore e soggettività morale Dolore pienamente inutile, cioè pienamente non voluto è proprio solo dell'uomo Connessione stretta tra dolore e morale, il soggetto morale è, da un lato, quello che può subire dolore (e quindi ha un diritto fondamentale a non subirlo) e dall'altro lato quello che non deve arrecare dolore o non collaborare ad esso. L'imperativo primo dell'etica medica è non quello positivo di fare il bene del paziente, ma quello negativo di non arrecare dolore, primum non nocere. 5

Da' parole al dolore: l'angoscia che non parla sussurra al cuore oppresso e gli ordina di spezzarsi. Give sorrow words; the grief that does not speak knits up the o-er wrought heart and bids it break. William Shakespeare, Macbeth, atto IV, scena III 6

Il dolore erode l intero mondo della persona e ne disfa il presupposto comunicativo (l apertura all altro) 7

Filottete: il dolore come isolamento 8

Chirone: empatia come condizione della cura Il centauro guaritore Chirone, maestro di Asclepio, era portatore di una ferita inguaribile. Chirone fu ferito al ginocchio da Eracle con una freccia avvelenata. Non poteva guarire ma nemmeno morire, essendo immortale. A causa delle grandi sofferenze, Chirone scambiò la sua immortalità con Prometeo che era diventato mortale per i suoi contrasti con Zeus. Il padre degli Dei, al quale il centauro era particolarmente caro, lo volle comunque vicino a sé nel cielo, dando origine alla costellazione del Centauro. 9

Giampaolo Azzoni Dolore inutile e danno ingiusto Vincenzo Baldacci, Filottete morente, 1807 (ora nella Pinacoteca di Cesena) 10

Filottete Filottete durante il viaggio verso Troia venne ferito ad un piede. La ferita diventò ben presto così infetta da emanare un puzzo insopportabile, e Ulisse convinse gli altri capi ad abbandonare il ferito nell isola di Lemno. Filottete rimase per dieci anni su quell'isola allora deserta, ma l'indovino Eleno disse che Troia non sarebbe mai caduta se Filottete (in possesso dell arco e delle frecce di Eracle) non fosse venuto a combattere in mezzo a loro. Ulisse partì dunque in ambasciata verso Lemno, e convinse Filottete ad unirsi a loro promettendogli la cura. Una volta giunto a Troia Filottete fu curato da Macaone. Apollo fece cadere Filottete in un sonno profondo, mentre Macaone sondata la ferita e tolte via col coltello le carni morte e lavata la piaga con vino vi applicava una pianta, la segreta medicina che Asclepio aveva ricevuto dal centauro Chirone. Così Filottete è il primo esempio di un'operazione chirurgica sotto anestesia. 11

Quale senso per il dolore? il fatto di soffrire il senso del fatto di soffrire Necessità di un approccio integrale e interdisciplinare 12

Il diritto di non soffrire inutilmente inutilmente vs. teleologicamente vs. il diritto di non soffrire simpliciter La volontà, rispetto a cui il dolore inutile è un non voluto, non è impulso, reazione o arbitrio, ma è struttura intenzionale teleologicamente ordinata, cioè ragione. 13

Il dolore inutile Dolore inutile come dolore non voluto non voluto: si vuole altro rispetto al dolore non voluto: passività consapevole non voluto: tanto più inutile quanto più violento e quanto più coscientemente subito 14

Dolore e passività Il dolore inutile non la sofferenza attiva, lo sforzo, il lavoro. Un bel sinonimo di dolore è il patire, proprio per l idea di passività che ne è etimologicamente connessa. Paziente è termine felice (forse più di persona assistita ) perché fa riferimento a persona che patisce e rispetto a cui il medico deve evitare che continui a soffrire 15

Possibilità di soffrire e meritevolezza di tutela esiste un diritto ogni qualvolta esiste una persona atta almeno a patire, nel qual caso esiste nelle altre persone il dovere morale di non cagionarle dolore. Antonio Rosmini, Filosofia del diritto, 1841-1843;1967 (I volume), 43, p. 190 16

Mysterium iniquitatis In una prospettiva morale, ma anche di esistenza quotidiana, tutto ciò che non è voluto resiste ad una spiegazione, Il mondo in cui l'uomo si orienta è fatto di oggetti ed eventi voluti. Ed il dolore è l'inspiegabile per eccellenza perché massimamente non voluto. Il dolore inutile è un dolore che non ha ragione, nel senso che non ha ragione perché un soggetto ragionevole lo possa volere. Il dolore in quanto non voluto è mera datità. 17

Epistemologia del dolore 1. Il soggetto A ha un dente d'oro" 2. Il soggetto A ha un mal di denti" 3. Io ho mal di denti Ludwig Wittgenstein 18

Empatia: il caso paradigmatico del guaritore ferito Il centauro guaritore Chirone, maestro di Asclepio, era portatore di una ferita inguaribile. Chirone fu ferito al ginocchio da Eracle con una freccia avvelenata. Non poteva guarire ma nemmeno morire, essendo immortale. A causa delle grandi sofferenze, Chirone scambiò la sua immortalità con Prometeo che era diventato mortale per i suoi contrasti con Zeus. Il padre degli Dei, al quale il centauro era particolarmente caro, lo volle comunque vicino a sé nel cielo, dando origine alla costellazione del Centauro. 19

Dolore e religione Essendo l'inspiegabile, il dolore è stato un oggetto eminentemente extra teoretico, fuori della vista del pensiero. Consegnato all'estetica, alla percezione sensibile, ė stato narrato (poesia, romanzi,...) più di quanto sia stato pensato. Il dolore essendo inspiegabile è (con la morte) al centro di ogni esperienza religiosa. 20

Già nel papiro di Berlino 3024 (2200 a.c), intitolato dagli studiosi Dialogo di un suicida con la sua anima, la morte è vista come liberazione, guarigione, profumo di mirra, brezza dolce della sera, fior di loto che sboccia. 21

Perché soffro?. Questa è la roccia dell ateismo. Georg Büchner, La morte di Danton (1835) 22

Epicuro, secondo lo scrittore cristiano Lattanzio nella sua opera De ira Dei (c. 13): Se Dio vuol togliere il male e non può, allora è impotente. Se può e non vuole, allora è ostile nei nostri confronti. Se vuole e può, perché allora esiste il male e non viene eliminato da lui?. 23

L eccesso del male Il caso di Giobbe. Philippe Nemo ha parlato di eccesso del male : un male che eccede la pura e semplice responsabilità umana individuale e sociale. 24

L esperienza del dolore: fondamento del Buddhismo Gautama Buddha all'età di 29 anni, ignaro della realtà che si presentava uscì dal palazzo reale paterno per vedere la realtà del mondo. Incontrando un vecchio, un malato e un morto (o, secondo altri, un funerale), comprese improvvisamente che la sofferenza accomuna tutta l'umanità 25

Le quattro nobili verità del Buddhismo 1. la nobile verità del dolore 2. la nobile verità dell'origine del dolore 3. la nobile verità della cessazione del dolore 4. la nobile verità della via che porta alla cessazione del dolore 26

L errore antropologico sul dolore La passività alla sofferenza inutile è un tratto essenziale dell essere umano. Lo connota nella sua dimensione di dipendenza relazionale e lo apre alla dimensione della cura. L errore antropologico è confondere possibilità e attualità: l esperienza attuale di un dolore inutile non rende l uomo più uomo. La vulnerabilità è un bene ontologico, il dolore attuale è un male ontico. 27

Salute : la definizione dell OMS La salute è uno stato di completo benessere fisico e mentale, e non consiste solo in un assenza di malattia o infermità. D.Lgs.C.P.S. 4-3-1947 n. 1068 Approvazione del Protocollo concernente la costituzione dell'organizzazione mondiale della sanità stipulato a New York il 22 luglio 1946. 28

Costituzionalizzazione del diritto alla salute Impostazione personalistica della Costituzione italiana Art. 32. La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. 29

Carta dei diritti fondamentali dell Unione Europea Articolo 3 Diritto all'integrità della persona 1. Ogni individuo ha diritto alla propria integrità fisica e psichica. 2. Nell'ambito della medicina e della biologia devono essere in particolare rispettati: - il consenso libero e informato della persona interessata, secondo le modalità definite dalla legge, ( ) 30

Il primo livello: deontologia medica (2014) articolo 3 - Doveri generali e competenze del medico. Doveri del medico sono la tutela della vita, della salute psico-fisica, il trattamento del dolore e il sollievo della sofferenza, nel rispetto della libertà e della dignità della persona, senza discriminazione alcuna, quali che siano le condizioni istituzionali o sociali nelle quali opera. La salute è intesa nell'accezione più ampia del termine, come condizione cioè di benessere fisico e psichico della persona. 31

Il primo livello: deontologia medica (segue) articolo 16 - Procedure diagnostiche e interventi terapeutici non proporzionati ( ) Il controllo efficace del dolore si configura, in ogni condizione clinica, come trattamento appropriato e proporzionato. ( 32

Il primo livello: deontologia medica (segue) articolo 39 - Assistenza al paziente con prognosi infausta o con definitiva compromissione dello stato di coscienza. Il medico non abbandona il paziente con prognosi infausta o con definitiva compromissione dello stato di coscienza, ma continua ad assisterlo e se in condizioni terminali impronta la sua opera alla sedazione del dolore e al sollievo dalle sofferenze tutelando la volontà, la dignità e la qualità della vita. Il medico, in caso di definitiva compromissione dello stato di coscienza del paziente, prosegue nella terapia del dolore e nelle cure palliative, attuando trattamenti di sostegno delle funzioni vitali finché ritenuti proporzionati, tenendo conto delle dichiarazioni anticipate di trattamento. 33

Il primo livello: deontologia medica Art. 3 - Doveri del medico Dovere del medico è la tutela della vita, della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo dalla sofferenza nel rispetto della libertà e della dignità della persona umana, senza distinzioni di età, di sesso, di etnia, di religione, di nazionalità, di condizione sociale, di ideologia,in tempo di pace e in tempo di guerra, quali che siano le condizioni istituzionali o sociali nelle quali opera. La salute è intesa nell'accezione più ampia del termine, come condizione cioè di benessere fisico e psichico della persona. 34

Un importante riconoscimento giuridico L. 15.3.2010 n. 38 - Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore. Art. 1. Finalità 1. La presente legge tutela il diritto del cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore. Art. 7. Obbligo di riportare la rilevazione del dolore all interno della cartella clinica 1. All interno della cartella clinica, nelle sezioni medica ed infermieristica, in uso presso tutte le strutture sanitarie, devono essere riportati le caratteristiche del dolore rilevato e della sua evoluzione nel corso del ricovero, nonché la tecnica antalgica e i farmaci utilizzati, i relativi dosaggi e il risultato antalgico conseguito. 35

Un importante riconoscimento giuridico (segue) Il dolore non è solo sintomo accessorio, ma malattia in sé 36

Il secondo livello: tutela civilistica La sofferenza inutile è un caso di malpractice medica e quindi costituisce un illecito civile. 2043. Risarcimento per fatto illecito. Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno. 37

Ricarcibilità anche del danno non patrimoniale 2059. - Danni non patrimoniali. Il danno non patrimoniale deve essere risarcito solo nei casi determinati dalla legge. Le condizioni per la risarcibilità del danno non patrimoniale: Cassazione - Sezioni unite civili sentenza n. 26972 / 2008. Se non si tratta di reato, devono ricorrere tre condizioni: 1. il danno deve essere stato grave, cioè eccedente la normale tollerabilità; 2. le conseguenze non devono essere futili; 3. il diritto leso abbia una copertura costituzionale: e questo è il caso del diritto a non soffrire inutilmente. 38

La tipologia dei danni non patrimoniali Il danno non patrimoniale costituisce una categoria ampia ed omnicomprensiva nella cui liquidazione il giudice deve tenere conto di tutti i pregiudizi concretamente patiti dalla vittima, ma senza duplicare il risarcimento attraverso l'attribuzione di nomi diversi a pregiudizi identici. Danno biologico. Danno morale. Danno esistenziale. 39

L attuale peculiarità del danno da sofferenza inutile Epistemologicamente è un danno morale. Sostanzialmente è un danno biologico. Epistemologicamente, il dolore è sempre (almeno fino ad oggi) un dolore narrato, con problemi significativi di prova (anche se vi è il favor patientis). Sostanzialmente, il dolore inutile è una lesione temporanea o permanente all'integrità psico-fisica della persona che esplica un'incidenza negativa sulle attività quotidiane e sugli aspetti dinamico-relazionali della vita del danneggiato 40