Progetto Corridoio Esino Prima riunione del Tavolo Tecnico Jesi, 14 dicembre 2005 Resoconto dell incontro
Progetto Sistema Prima riunione del Tavolo tecnico, Jesi 14 dicembre 2005 Che cosa è il Progetto Sistema Il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha promosso l iniziativa denominata Progetto Sistema Complessità territoriali in 11 aree strategiche del centro-nord: Arco ligure Piemonte meridionale Asse Malpensa Veneto meridionale Asse Tirreno-Brennero Asse transfrontaliero carsico Medio Adriatico Asse Firenze-Pisa Direttrice Marche-Umbria Direttrice Umbria-Abruzzo Asse Fiumicino Gli obiettivi del Progetto Sistema L obiettivo dell iniziativa è sostenere e accompagnare operazioni di programmazione e progettazione territoriale, supportando la promozione di idee-programma. Tali idee-programma devono essere composte di progetti o programmi, in grado di costituire occasione di sviluppo locale e caratterizzati da: condizioni di fattibilità tecnica economica e amministrativa; presenza di potenzialità aggregative tra i soggetti locali; auspicabili effetti di riqualificazione territoriale; particolari ipotesi attuative di natura innovativa, anche tramite intese con le Amministrazioni titolari di altri fondi per le medesime finalità. Cosa finanzia Il Progetto Sistema finanzia essenzialmente progetti e studi di fattibilità, ma anche indagini e approfondimenti specifici, attività di comunicazione, disegno, organizzazione e gestione del partenariato locale, ecc., complessivamente orientati al fine di dare forma alle idee-programma. Criteri di scelta dei territori del Progetto Sistema I territori oggetto del Progetto Sistema sono stati selezionati sulla base di tre indicatori fondamentali: - per le sinergie tra reti infrastrutturali e sistemi territoriali, in termini di dotazione infrastrutturale esistente e programmata; - per la dinamicità dello sviluppo, in termini di competitività complessiva e di sviluppo dei settori legati alla ricerca e innovazione; - per la vivacità amministrativa, in termini di capacità di progettazione e gestione di programmi complessi.
Perché Jesi Il comune ha avviato con il Piano Strategico e con il Piano Idea la riflessione sul corridoio Esino, riconoscendone la strategicità e la necessità di ragionare alla scala vasta. Il progetto Sistema - complessità territoriali, è figlio di questo percorso. Su Jesi e sul territorio del Corridoio Esino insistono molti e diversi progetti: ferrovie, interporto, Zipa, Ptc, Pit, etc Pare opportuno cercare di mettere insieme i propri saperi e coinvolgere i diversi soggetti. Organizzazione del lavoro La struttura organizzativa e tecnica che è stata pensata per gestire il programma prevede il coinvolgimento di alcuni uffici comunali (ufficio Prg) e la collaborazione di enti esterni (Irs, Politecnico). Due bandi specifici sono stati predisposti per l affidamento di attività di indagine e progettazione sui temi delle infrastrutture e del paesaggio. Dal punto di vista dell organizzazione del progetto si prevede di coinvolgere i soggetti locali, istituzionali e non, attraverso due forse strutturate di partecipazione: - da un lato un tavolo di lavoro tecnico, - dall altro attraverso un livello di rappresentanza istituzionale e pubblico (il forum). Obiettivi e risultati Il lavoro di ricerca avrà allora anche lo scopo di produrre una visione condivisa capace di generare anche nuovi progetti. I confini del Corridoio Esino sono vaghi, da costruire, così come, per le reti di attori, lo scopo sarà invece quello di costruire le connessioni, valorizzando le possibili reciproche integrazione e interconnessioni. L obiettivo principale del progetto sistema è quello di proporre, e contribuire ad affermare, una visione policentrica di questo territorio relativamente allo sviluppo di infrastrutture e reti di città. I principali risultati attesi sono i seguenti: - la ricostruzione del quadro conoscitivo - la costruzione di un portafoglio progettuale - il raccordo e la finalizzazione delle azioni Principali indicazioni emerse Integrazioni possibili Il Ministero ha combattuto un aspra battaglia per reinserire i temi della città, insediativi ed urbani nei finanziamenti comunitari. La Regione Marche dovrebbe inserire nel Docup la trasversalità del tematismo sistemi urbani, insediativi, territoriali, questo anche per prepararsi ai bandi per i finanziamenti comunitari nel 2007 (triennio 2008-2010). E importante tenere conto in questa fase della elaborazione in corso del Quadro strategico regionale. Sarebbe importante ragionare sulla possibilità di un ipotesi di procedura di valutazione ambientale strategica su questo territorio. Una VAS del corridoio Esino come obiettivo. Probabilmente entro il 2006 la Regione Marche inserirà la VAS normativamente. Quest opportunità potrebbe aiutare ad indirizzare i contenuti verso la VAS. Non vanno sottovalutate le componenti economiche dei processi. Non occuparsi quindi solo delle strategie insediative ma anche valutare gli aspetti economici di questi processi. Su questo si incontrano difficoltà scientifiche e culturali. E impossibile costruire una strategia integrata che prescinda dai valori economici. Allo stesso modo non vanno sottovalutate le politiche sulla casa, con la necessità di ripensare in termini di area vasta la questione abitativa. Complessivamente la composizione delle famiglie è cambiata, ad Ancona ad
esempio oggi il 55% delle famiglie è composta di 1-2 persone e questo provoca delle ricadute sul sistema immobiliare. Quella della casa nelle città medie e grandi è ormai un emergenza. Particolarmente importante è prestare attenzione ai programmi della Regione Marche per la costruzione del Quadro Strutturale Regionale. Ancona, Fabriano e Jesi sono le città che sono chiamate dal Ministero ad agire con i finanziamenti messi a disposizione. Si propone che proprio queste tre dialoghino fra di loro, in particolare su progetti come: progetto Porto/Stazione, Piano strategico di Fabriano e Progetto Sistema di Jesi. Quello che interessa il porto di Ancona ha come obiettivo di lavorare sulla congiunzione porto e ferrovia, lavori sulla darsena, nuova stazione di Ancona, piano del porto e progetti in campo, quartiere limitrofo alla stazione con una riqualificazione. Il Progetto Sistema può avere relazione con il programma Arstel Corale finanziato dalla Regione, di cui Falconara è capofila. Anche il progetto Arstel è suddiviso su due livelli e si articola secondo diversi step. Al momento si sta procedendo con la redazione dei progetti ed è elemento di interesse che i due programmi prendano vita nello stesso periodo. L augurio è che ci sia collaborazione per identificare possibili congruenze sul piano ambientale e su quello infrastrutturale. L organizzazione del tavolo istituzionale è da valutare bene mentre dal punto di vista tecnico c è grande vivacità. La questione del Corridoio Esino deve essere inserita all interno di un quadro più ampio, con riferimento alla piattaforma logistica dell Italia centrale. Il quadro di riferimento va allargato fino a ricomprendere Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo. Obiettivo deve essere il collegamento delle due diverse portualità di Tirreno e Adriatico. Andrebbe inserita tra i progetti la piattaforma logistica di Foligno. Criticità L approccio partenariale è in parte ancora estraneo alla cultura politica media: il ruolo del forum politico è quindi molto rilevante in questo processo e la sua efficacia è il nodo di questo progetto. Sarebbe interessante esportare queste modalità di lavoro anche in altre aree delle Marche dove questi fenomeni cominciano a crescere, per promuovere il fare squadra. La questione critica in questo processo è quella del progetto Quadrilatero. E decisivo avere maggiori informazioni su questo progetto, anche per i comuni contermini che non aderiscono sono fuori dalle aree Leader. E necessario capire anche cosa succede nella direttrice Adriatica (altro Progetto sistema), perché il territorio del Corridoio Esino si trova all incrocio. In questo territorio le piattaforme logistiche sono il punto di eccellenza, ed in questo momento godono di particolare notorietà. La loro presenza è molto importante anche per il ruolo del porto di Ancona. Conclusioni Sono emerse diverse questioni: È emersa la necessità di allargare lo sguardo, guardando in modo più attento anche ai territori limitrofi E stato messo l accento sull importanza di avere uno scenario che metta al centro la questione delle infrastrutture, e che deve tenere in qualche conto anche gli aspetti economici.
Il quadro potrebbe utilmente arricchirsi di temi che fanno più riferimento al welfare, ma anche alle politiche abitative (domanda e dinamiche del mercato della casa). Alcune delle ipotesi suggerite potrebbero utilmente modificare e ri-orientare le proposte. Da Progetto Sistema potrebbero uscire indicazioni utili per le richieste di finanziamento nel quadro dei fondi Strutturali, così come sarebbe possibile ripensare lo scenario del progetto in termini di VAS. Rispetto ai prodotti del lavoro, circa l Atlante, abbiamo cominciato a raccogliere materiali e fare interviste. Ci si è accorti subito che la gamma delle proposte hanno natura profondamente differenziata e ciò solleva questioni importanti circa il metodo di raccolta dei materiali che andrà seguito. Quello che si auspica però è che la costruzione dell atlante non sia un prodotto del solo gruppo di ricerca, ma che, come anche le altre attività di ricerca, possa utilizzare il partenariato. L atlante dei progetti ha uno sbocco operativo molto preciso. Per orientare meglio il lavoro una prima possibile proposta potrebbe essere quella di tematizzare gli incontri: organizzare (secondo temi o secondo geografie differenti) delle iniziative di lavoro mirate.