ALLEGATO A6 Sistema di Telecontrollo Il sistema informatico, di proprietà ed in dotazione all Amministrazione, per la gestione degli impianti termici è il modello STR3000, prodotto da Teckna S.r.l., con sede in Signa (FI) Via G. Amendola 2/4 (www.teckna.it), azienda certificata UNI EN ISO 9001. Mediante tale sistema è possibile programmare, monitorare e controllare a distanza (funzioni di teleprogrammazione, telediagnosi, teleallarmi, telecomandi) una serie di parametri gestionali, quali, ad esempio, le temperature degli ambienti serviti da ogni singolo circuito, l accensione e lo spegnimento dei bruciatori, lo stato di funzionamento delle elettropompe, il profilo orario di accensione degli impianti previsto dal gestore ecc., grazie ad un colloquio bidirezionale tra le Unità Periferiche ed il/i Centro/i Operativo/i. Il sistema permette il collegamento in tempo reale con gli impianti termici affidati: dal Centro Operativo dell Appaltatore è possibile gestire (programmare, monitorare e controllare) gli impianti al fine di garantire la continuità e la qualità del servizio, mentre dal Centro Operativo dell'amministrazione è possibile monitorare i dati ritenuti sensibili. Entro e non oltre il 30/09/2010 l attuale sistema di telecontrollo dovrà essere migliorato nelle modalità di funzionamento ed implementato nelle funzioni eseguibili (mediante la fornitura e la dotazione sia di adeguati pacchetti software sia di componenti hardware), al fine di passare dall attuale architettura, che prevede due Centrali Operative distinte ed indipendenti (una operativa presso l Appaltatore ed una di controllo presso l Amministrazione) ad un altra del tipo CLIENT SERVER con soluzione HOSTING per l utilizzo del sistema via Web (protocollo standard TCP-IP), in modo che sia possibile: a) il collegamento con le unità periferiche remote attraverso connessione via internet, al fine di garantire una connettività veloce tra l IDC (Internet Data Center) ubicato presso l Appaltatore e le unità periferiche, del tipo ADSL/HDSL asincrona con banda minima garantita di 4Mb/s (Uploading/Downloading) con almeno 8 ip statici. L accesso dovrà essere realizzato in protocollo HTTPS con crittografia a 128/256 bit; b) la visualizzazione delle mappe (ClientMap) dove, nella finestra centrale, venga evidenziata la cartina geografica della Provincia di Torino e, da una o più finestre, la rappresentazione delle periferiche presenti nella mappa (tutti gli edifici collegati al sistema); 1/5
c) la visualizzazione degli impianti (Clientlmp) onde poter rendere visibile, su una o più pagine, il sinottico dello schema del singolo impianto nel suo complesso. Tutti i circuiti e tutte le apparecchiature dovranno essere configurate attraverso l utilizzo di appropriati oggetti grafici (blocchi di controllo), consentendo la verifica del funzionamento degli stessi nella modalità Real-Time, ovvero: la temperatura acqua in uscita da ogni caldaia, la temperatura ambiente, la temperatura acqua di mandata dei singoli circuiti di distribuzione, a valle della valvola miscelatrice, la temperatura fumi, la temperatura esterna, il funzionamento o il blocco dei bruciatori, il funzionamento o il blocco delle pompe, la telelettura dei segnanti dei contatori di calore d) la creazione, per ogni singolo impianto, di un calendario a fasi, con funzione di cronotermostato evoluto, in grado di stabilire orari di funzionamento differenziati, anche di poche decine di minuti, per zone termiche distinte (riducendo in tal modo il fabbisogno complessivo di energia). Tale calendario dovrà essere visualizzato e gli elementi principali osservabili dovranno essere: giorni tipo (otto diversi tipi di orario per ognuno dei giorni della settimana), ripetizioni singole (le festività tipiche dell anno), ripetizioni periodiche (i periodi di eccezione come vacanze ecc ), eccezioni (sono le variazioni che intervengono in corso di stagione, rispetto alle giornate tipo inizialmente stabilite); e) la visualizzazione, sulla base degli orari impostati nel calendario di ogni singolo edificio impianto, del funzionamento logico dei blocchi di controllo di cui al punto c), determinato attraverso l utilizzo di appositi ottimizzatori. Questi ultimi, dovranno essere in grado di analizzare il comportamento termico dei singoli edifici (o parti di essi), sulla base del raffronto tra i dati storici raccolti direttamente dalla periferica e l andamento della temperatura esterna, al fine di stabilire quando accendere prima l impianto e quando spegnerlo prima, minimizzando i tempi di pre-accensione e massimizzando quelli di pre-spegnimento, a parità di qualità del servizio erogato; f) visualizzare graficamente in tempo reale (senza per questo dover passare attraverso la richiesta dei dati storici e la loro memorizzazione sulla base dati), attraverso il collegamento 2/5
con l unità periferica (per ciascun ingresso analogico) l andamento dei parametri sensibili nelle ultime 24 ore di funzionamento; g) la visualizzazione, su una finestra dedicata, degli eventi di allarme con l indicazione dei seguenti parametri minimi: data e ora della sua generazione da parte dell Unità Periferica, data e ora di arrivo al Centro Operativo dell Appaltatore, nome e codice dell impianto che ha generato l allarme, descrizione del punto che ha generato l allarme, numerazione progressiva assegnata dal sistema all evento di allarme. Dalla finestra in questione dovrà, inoltre, essere possibile visualizzare lo stato di gestione degli allarmi, ovvero: la lista degli allarmi NON GESTITI, che nessun tecnico ha ancora preso in carico, la lista degli allarmi IN ATTESA di risoluzione, per i quali sono in corso gli interventi di manutenzione volti al ripristino della completa funzionalità dell impianto, la lista degli allarmi CHIUSI, con l indicazione dettagliata dell intervento manutentivo svolto. A tal proposito, ciascuno degli addetti alla manutenzione ed alla conduzione degli impianti, dovrà essere dotato di un apposito terminale palmare, in grado di realizzare un interfacciamento tra la periferica sul campo (in locale) e l operatore, al fine sia di diagnosticare eventuali errori di cablaggio del sistema locale, sia per effettuare gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che per stilare i rapporti di intervento; h) la visualizzazione degli interventi di manutenzione programmata e straordinaria dove sia possibile, per ogni unità periferica selezionata, verificare: data e ora di effettuazione dell intervento, data e ora di arrivo della segnalazione alla Sala Operativa dell Appaltatore, anagrafica dell impianto su cui è stato effettuato l intervento, manutentore che ha effettuato l intervento. Dovrà inoltre essere possibile, selezionando una delle righe sopra indicate, ottenere un numero maggiore di informazioni riportate, eventualmente, anche dal Centro Operativo in un apposita colonna note ; i) per gli impianti con potenzialità complessiva maggiore di 116 Kw, il rilevamento in continuo delle emissioni, dei rendimenti e dei parametri di combustione dei generatori termici, tramite unità autonome, comunque in grado di fornire, su bus RS485, al sistema telematico attualmente installato i seguenti parametri: 3/5
PARAMETRI MISURA RISOLUZIONE PRECISIONE O2 0..25% vol. 0,1% vol. ±0,2%vol. CO 0 500 ppm 1ppm ±5ppm CO2 0..99,9% vol 0,1% Temperatura fumi -10 500 C 1 C ±5% Temperatura aria -10 100 C 1 C ±3% Rendimento 0,0..99,9% 0,1% Perdite 0,0..99,9% 0,1% Λ 1..λ 0,01 j) l analisi dei dati storici acquisiti dalle unità periferiche, ed archiviati sul File System della CPU, attraverso un semplice strumento programmabile in grado di eseguire le seguenti attività: visualizzatore dello storico di sistema; rintracciabilità degli eventi di allarme, delle operazioni volte alla loro risoluzione, le operazioni di configurazione, le connessioni con le Unità Periferiche ecc; visualizzatore degli interventi di manutenzione; visualizzare i livelli di temperatura di tutte le sonde, relativi ad un certo intervallo di tempo, di un certo gruppo di unità periferiche, potendo selezionare per ciascuna di esse quali sonde si vogliano considerare; definire, per un certo gruppo di sonde, una maschera di accettazione: qualora i valori dei dati estratti escano dai limiti della maschera impostata, la situazione dovrà essere opportunamente evidenziata; visualizzare i consumi dei contatori di calore, relativi ad un certo intervallo di tempo. k) la verifica sia dei circuiti di reintegro dell impianto termico, attraverso l installazione, su ciascun circuito di reintegro, sia a vaso aperto che a vaso chiuso, di un contatore impulsivo, o in altro modo telegestibile dall unità periferica, che permetta un analisi sulle possibili perdite idrauliche dell impianto stesso, sia di eventuali allagamenti delle centrali termiche, attraverso l installazione, in ognuno delle centrali termiche gestite (sia esse centrali che sottocentrali), di un sensore antiallagamento. Inoltre, ognuno dei diversi circuiti in cui sono suddivisi gli edifici/impianti, dovrà essere implementato di una unità la numerosità delle sonde ambiente attualmente presenti nel sistema; tale implementazione potrà riguardare all incirca 600 (seicento) strumenti di rilevazione della temperatura. Alla Provincia spetta altresì definire i livelli di accesso al sistema (password) e le gerarchie di responsabilità e sicurezza. 4/5
Il sistema deve essere mantenuto perfettamente funzionante, senza alcuna, soluzione di continuità; è quindi uno specifico onere dell Appaltatore ogni qualsiasi intervento necessario per mantenere attiva la trasmissione e la lettura dei dati sia presso l Amministrazione che presso l Appaltatore stesso. E fatto pertanto obbligo all Appaltatore di stipulare, con la società produttrice del sistema di telecontrollo attualmente installato, un contratto quinquennale (2009-2014) del tipo Full-Service (tutto compreso), che preveda: sostituzione di ogni apparato difettoso; visita annuale presso ogni sistema edificio/impianto (in campo), prima dell inizio di ogni periodo di riscaldamento, al termine della quale dovrà essere stilata un apposita relazione da cui risulti che il sistema, in ogni sua parte, è perfettamente funzionante; interventi straordinari in caso di anomalie o di guasti nell apparato di controllo; aggiornamenti continui del software di gestione, supervisione e delle U.P., in modo da garantire sempre elevate prestazioni del sistema in dotazione; un programma formativo del personale addetto alla supervisione del sistema telematico, sia dell Appaltatore che della stazione appaltante, di almeno tre giornate per ciascun anno di gestione, svolto presso la sede della Provincia. L'Appaltatore dovrà provvedere all'inizio dell'appalto a volturare a suo nome tutti i contratti e, al termine del periodo contrattuale, rivolturarli a nome della Stazione Appaltante o a nome di chi da essa sarà indicato. 5/5