Solidal Domande frequenti F.A.Q.



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1 Solidal Domande frequenti F.A.Q. Oggi la vera divisione è tra chi vuole una globalizzazione selvaggia, senza il rispetto delle regole negoziate e condivise, senza il rispetto dei diritti umani e sociali, del lavoro ed ambientali; e chi invece, sceglie di lavorare per una globalizzazione eticamente sostenibile. Dal documento Tutte le bugie del libero commercio 2005 Se il commercio mette a repentaglio la vita, la limita o la impoverisce, allora può distruggere il mondo, se invece la valorizza, allora può cambiare il mondo. A.Roddick Sono due i termini della questione: da una parte i produttori dei paesi poveri, dall altra i consumatori dei paesi ricchi. Sono questi gli estremi che si devono collegare tra loro. Da questa conoscenza può nascere il cambiamento. Chico Mendes seringuero INDICE SOLIDAL DOMANDE FREQUENTI F.A.Q. 1 Perché devo acquistare un prodotto solidal Coop? 2 Solidal Coop è beneficenza o assistenza verso i più deboli? 2 Il Commercio Equo è contro la globalizzazione e lo sviluppo economico? 2 Che differenza c è tra i prodotti solidal Coop e gli altri prodotti? 3 Quali sono gli aspetti più importanti del commercio equo e solidali? 4 Quanto, in valore o in percentuale, viene riconosciuto al produttore? 6 Com è composto il prezzo equo? 6 Chi garantisce o certifica che i prodotti solidal effettivamente favoriscono un commercio più equo? 7 Chi produce i prodotti solidal Coop? 7 Solo la Coop fa prodotti equosolidali? 8 Com è la qualità dei prodotti solidal Coop? 8 I prodotti solidal Coop costano di più degli altri prodotti? 8 Chi ci guadagna dai prodotti solidal. I produttori... o la Coop? 8 Perché allora tutti i prodotti Coop non sono equosolidali? 9 Vista la situazione di crisi in Italia, cosa fa la Coop per aiutare il paese? 9

2 Perché devo acquistare un prodotto solidal Coop? Innanzitutto perché sono buoni ed hanno un prezzo equo sia per i produttori sia per i consumatori, inferiore ad analoghi prodotti di marche note. Per questo, garantiscono un ottimo rapporto qualità/prezzo, come avviene per tutti i prodotti Coop. E in questo caso, la bontà, non è solo dentro il prodotto ma è diffusa lungo tutta la filiera e, in particolare per chi, in qualche angolo remoto del Sud del mondo, lavora la terra, alleva animali, cuce palloni, raccoglie e trasforma il cotone... Assicurare una vita dignitosa a chi produce prodotti che noi consumiamo (quasi sempre senza sapere nulla su chi li produce), significa investire non solo sul loro futuro ma anche sul nostro e quello dei nostri figli, contribuendo allo sviluppo di un economia diffusa, equilibrata e sana, evitando flussi migratori incontrollabili, provocati da povertà e assenza di prospettive non solo di benessere ma più semplicemente, di vita. La sfida del commercio equo è di far diventare un bisogno la scelta etica del consumatore. 1 L autosviluppo alla base del commercio equosolidale, oggi è un opportunità di lavoro dignitoso per le persone più svantaggiate 2, domani è un opportunità di benessere più diffuso per l umanità. Quindi anche per noi. Solidal Coop è beneficenza o assistenza verso i più deboli? Solidal Coop e più in generale il commercio equo e solidale - non é carità, beneficenza o filantropia. Non è la mancia che sancisce una relazione comunque impari. L assistenza è un primo, importante passo contro l indifferenza. Ma oltre l assistenza c è l autosviluppo sostenibile. Il modello del Commercio Equo offre un sistema di commercio nel quale i produttori emarginati, i commercianti e i consumatori distribuiscono più equamente i profitti del commercio. In questo senso, lo scopo del Commercio Equo é quello di accrescere il reddito e le opportunità dei gruppi di produttori più deboli. Più generalmente, lo scopo del Commercio Equo é contribuire all alleviamento della povertà nelle zone disagiate del pianeta, al Sud come al Nord, e ridare dignità ai produttori. Il modello del Commercio Equo rafforza le capacità dei produttori, mettendoli in condizione di essere protagonisti del proprio sviluppo. E per i consumatori è una libera scelta, è un opportunità d acquisto che pone in primo piano e sullo stesso piano, la dignità di chi produce e di chi consuma. Il Commercio Equo è contro la globalizzazione e lo sviluppo economico? Il commercio equo e solidale rappresenta una forma giusta e sostenibile di fare business. Esso fornisce un modello in cui la crescita economica va di pari passo con forme di tutela sociale ed ambientale, al fine di assicurare uno sviluppo sostenibile alle future generazioni. Il commercio equo favorisce la globalizzazione dei diritti e della dignità di tutte le persone. Per questo, il commercio equo non è contro il mercato ma, al contrario, è il mercato stesso, nella sua accezione più completa: scambio, relazioni paritarie, costruzione di progetti che portano reciproci vantaggi a chi produce e a chi acquista, sviluppo che diffonde benessere. E imprenditorialità responsabile, economia solidale, commercio comunitario. 1 Tonino Perna citato da Padre Zanotelli 2 Basti pensare, che quasi 1,5 miliardi di persone vive con meno di 1 euro al giorno, che quasi 900 milioni di persone soffrono la fame quando le risorse del pianeta potrebbero sfamare il doppio della popolazione del pianeta.

Che differenza c è tra i prodotti solidal Coop e gli altri prodotti? 3 Non è possibile fornire una risposta generale, sono peraltro tante le differenze, tutte positive, tra i prodotti solidal Coop e gli altri. Di seguito, alcune indicazioni di massima (ne possono essere citate solo alcune). Per ulteriori informazioni, rivolgersi al numero verde gratuito 800 805580. Finalità A chi vanno i benefici Filiera o catena commerciale Prezzo riconosciuto ai produttori Profitto Relazioni sociali Prodotti convenzionali* Profitto per coloro che gestiscono i rapporti di forza (spesso multinazionali o transnazionali) A pochi e quasi sempre nel Nord del mondo Spesso lunga con numerosi intermediari che lucrano ognuno per la propria parte (generalmente: produttore, coyote o intermediario che acquista dall agricoltore, grossista, multinazionale, distributore, commerciante) In funzione delle quotazioni mercato, quindi con sensibili margini di oscillazione. L acquirente, grazie alla sua posizione di forza, cercherà sempre di strappare un prezzo inferiore rispetto ai corsi del mercato. Per cui, i prezzo effettivo riconosciuto ai produttori sarà normalmente al di sotto del corso di mercato. Concentrato tra i diversi intermediari del Nord (multinazionali, distributori, importatori ecc) Impari. L acquirente detta sempre le proprie condizioni. La relazione è basata su un impari rapporto di forza che vede quasi sempre il produttore perdente. Prodotti equo-solidali solidal coop Autosviluppo per i produttori. Ovvero contribuire all alleviamento della povertà nel Sud e ridare dignità ai produttori. Il modello del Commercio Equo rafforza le capacità dei produttori, mettendoli in condizioni di essere protagonisti del proprio sviluppo. A tutti coloro che, direttamente e indirettamente, partecipano alla filiera equo-solidale. Più corta: produttore, importatore autorizzato, distributore autorizzato, commerciante. Il prezzo di vendita deciso con i produttori deve coprire i costi di produzione e permettere ai lavoratori un livello di vita dignitoso. Si compone di un prezzo minimo garantito, indipendente dalle - spesso enormi - fluttuazioni delle quotazioni dei mercati ufficiali, e di un fairtrade premium fisso destinato a progetti di sviluppo decisi e gestiti democraticamente dalle cooperative e/o organizzazioni dei produttori. Maggiormente equidistribuito a favore dei piccoli produttori del Sud del Mondo Paritarie. L aspetto peculiare insito nei prodotti solidal Coop è la collaborazione tra i partner ed il rispetto reciproco: collaborazione tra produttori del Sud ed importatori del Nord, Coop, le organizzazioni dei marchi di garanzia e i consumatori.

Relazioni commerciali Ricadute sociali ed economiche per la comunità Ambiente & Salute Lavoro Prodotti convenzionali* Di breve periodo e in funzione della sola convenienza per il dealer, senza garanzie di continuità per il futuro. Impossibilità di programmazione per il medio periodo. Scarse. Al contrario, spesso si alimentano situazioni di degrado sociale e povertà che colpiscono coloro che sono esclusi o comunque in una situazione di debolezza. I benefici sono per pochi, perpetuando una distribuzione iniqua della ricchezza ed un incremento degli squilibri economici, sociali, culturali. Per far fronte ad impegni assunti con gli acquirenti, spesso si fa un ricorso massiccio a fitofarmaci e, sempre di più, a sementi OGM. Si persegue un utilizzo intensivo e spesso non sostenibile di risorse comuni. In molti casi la mano d opera non gode di nessuna forma di tutela, con conseguente diffusione di discriminazioni di sesso e di razza, lavoro coatto, lavoro minorile, assenza norme di igiene e sicurezza, salari inferiori al livello di sussistenza, orari di lavoro esasperati, divieto di associazione. Prodotti equo-solidali solidal coop Durevoli, con prospettive di medio lungo periodo. In questo modo, i produttori possono programmare il loro futuro ed impegnarsi in attività di miglioramento e sviluppo. Numerose e in funzione della situazione specifica. La gestione deve essere democraticamente decisa dalla comunità dei produttori. I progetti possono finanziare la fornitura di beni pubblici fondamentali (salute, educazione, crescita professionale), la creazione di infrastrutture (strade, pozzi, magazzini ecc.), attività di microcredito per i produttori ecc. I produttori sono tenuti a documentare l utilizzo sociale delle risorse. Si privilegiano pratiche agricole tese a salvaguardare la salute dei lavoratori e l ambiente, quali l agricoltura biologica, la rotazione delle colture, ecc. Spesso si tratta di tecniche colturali tramandate nei secoli. L equo-solidale rispetta la biodiversità e un utilizzo equilibrato delle risorse comuni. La filiera del commercio equo e solidale alla quale aderisce solidal coop, difende la dignità dei lavoratori e lo sviluppo armonico della loro comunità produttiva, ponendo sempre al centro l uomo. I produttori del Sud s impegnano a operare e prendere decisioni secondo procedure democratiche all interno delle loro organizzazioni. 4 * Per prodotti convenzionali si intendono i prodotti non a marchio Coop, poiché, i prodotti Coop hanno la certificazione etica SA8000, a tutela dei diritti dei lavoratori e, per ciò che concerne la sicurezza e la tutela ambientale, offrono numerose garanzie (OGM free, riduzione-riciclo-riutilizzo imballi, certificazioni sostenibili come FSC per il legno e derivati, Friends of the Sea per l ittico, Ecolabel ecc.). Quali sono gli aspetti più importanti del commercio equo e solidali? Ecco i principi fondamentali, che si traducono in benefici per i produttori, del commercio equo e di solidal coop: Produttore Si sceglie di collaborare con gruppi che hanno scarse o nessuna possibilità di accesso al mercato tradizionale, assicurandosi che tutti i membri del gruppo partecipino al processo decisionale su come utilizzare i benefici derivanti dal prezzo pagato dal

5 mercato equo. Le strutture, nella maggior parte dei casi sono Consorzi o Associazioni di Cooperative che, su richiesta e previa verifica ed eventuale autorizzazione, possono rientrare nel registro internazionale dei produttori certificati (è il caso dell organizzazione internazionale di certificazione che coordina i marchi di garanzia del commercio equo e solidale nel mondo, FLO Fairtrade Labelling Organizations). Nel caso del tè, delle Banane e del Pallone questo criterio è stato esteso, vista la particolare situazione produttiva di queste filiere, anche ad aziende che praticano condizioni equivalenti, con riferimento in particolare alle norme ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro). Prezzo equo È stabilito un prezzo minimo che copra non solo i costi di produzione, ma assicuri al gruppo produttore un margine per investimenti. Viene inoltre riconosciuta una quota di prezzo destinata ad investimenti sociali, detta FairTrade Premium. La decisione sull utilizzo del FairTrade Premium spetta all assemblea dei soci e dei produttori. È importante chiarire che il prezzo effettivo pagato può essere anche molto più alto del prezzo minimo. Esso viene infatti fissato, seguendo anche l andamento delle Borse, tra il gruppo produttore ed il licenziatario, prima dell imbarco del prodotto. Il prezzo equo inoltre prevede meccanismi di stabilizzazione del prezzo che allontanano i produttori di beni primari dal rischio dell alta volatilità dei prezzi della materia prima. Supporto finanziario I produttori hanno diritto a richiedere prefinanziamenti e/o garanzie creditizie al compratore, fino al 60% del valore del contratto. Contrastando così il monopolio dei creditori locali che prestano spesso a tassi di usura e riducendo l impatto del razionamento del credito sui piccoli produttori privi di garanzie patrimoniali. Relazioni durevoli Impegno a stabilire relazioni commerciali stabili ed a programmare gli acquisti nel lungo periodo, in modo che i produttori possano pianificare con maggiore certezza il loro futuro. La durata di tali accordi riguarda almeno due raccolti, e viene definita tra gruppo produttore e licenziatario. Assistenza tecnica Nell ambito di rapporti commerciali basti sulla mutualità, la condivisione delle conoscenze e degli obiettivi, sono previsti servizi quali attività di formazione e assistenza tecnica, a supporto dei produttori e delle loro organizzazioni. Finanziamento di opere di pubblica utililità Scelta preferenziale, nella filiera del CEES, di progetti in cui una parte del sovrapprezzo va a finanziare la fornitura di beni pubblici fondamentali (salute, educazione, crescita professionale) con impatto fondamentale sulle prospettive future di autosviluppo. Lavoro Intervento per migliorare le condizioni di lavoro e per rimuovere i fattori che portano al lavoro minorile, non attraverso una messa al bando dei prodotti dei prodotti contenenti lavoro minorile, ma attraverso una crescita del reddito delle loro famiglie povere. In diversi casi, il solo fatto di assicurare un lavoro, a condizioni dignitose, è di per sé un primo passo verso l autodeterminazione, per combattere la povertà e l esclusione. Ambiente Attenzione alla sostenibilità dei processi produttivi: preferenza per agricoltura biologica e sistemi agronomici e di trasformazione rispettosi dell ambiente e della salute dei lavoratori.

Quanto, in valore o in percentuale, viene riconosciuto al produttore? 6 Nel 2005, i prodotti solidal coop, hanno complessivamente comportato maggiori entrate per i produttori del Sud del Mondo, rispetto alle stesse quantità vendute ai prezzi di mercato, per circa 900.000 US$. I ricavi complessivi, per i produttori del Sud del Mondo che hanno fornito materie prime per solidal coop, hanno superato i 2,3 mio US$ (contro 1,4 mio US$ che avrebbero ricevuto dal mercato). L'incidenza delle risorse economiche per i produttori nel 2005, sul prezzo finale ivato la pubblico, è stata, a seconda del prodotto, dal 10% al 35% (basti pensare che in alcuni casi arrivano in Italia prodotti finiti, come lo zucchero, le camicie e le polo o i palloni, mentre in altri casi le sole materie prime da trasformare come il caffé o il cacao). L'incidenza media è di circa il 20/22%. Ogni anno, i dati economici possono subire oscillazioni anche sensibili, poiché sono condizionati dai prezzi di mercato delle materie prime (che a loro volta, scontano fenomeni speculativi, congiunture particolari derivanti dallo squilibrio tra domanda e offerta, eventi meteorologici che possono compromettere i raccolti, problemi dovuti a guerre o a situazioni sociali particolarmente difficili). Non è comunque il prezzo, l elemento più importante per i produttori del Sud del Mondo ma lo sono altrettanto, e in molti casi di più, la continuità di relazioni commerciali durevoli, la garanzia di pagamento ed i prefinanziamenti agevolati (vedi Quali sono gli aspetti più importanti del commercio equo e solidali ). Com è composto il prezzo equo? Il prezzo minimo garantito (PMG) comprende il prezzo garantito (PG) per la raccolta e il premio di sviluppo (PdS). Quest ultimo non varia. Quando, eccezionalmente, il corso mondiale della materia prima supera il prezzo garantito, questo si allinea sul corso mondiale. In altri termini, il PMG è sempre superiore al corso mondiale. Esempio caffè arabica in US$/libbra. Quando il corso mondiale è inferiore al prezzo garantito, PMG (1,26) = PG (1,21) + PdS (0,05). Quando il corso mondiale è superiore al prezzo garantito, come nel 1998, ( era di 1,91 US$/libbra), il PMG si adegua,in questo caso 1,96 = (1,91) PG + (0,05) PdS. Ecco la rappresentazione grafica che può spiegare il concetto meglio delle parole :

7 Chi garantisce o certifica che i prodotti solidal effettivamente favoriscono un commercio più equo? Per tutti i prodotti solidal Coop garantisce. Coop. Per i prodotti alimentari e per i palloni, Coop si avvale della certificazione internazionale Fairtrade. FLO (Fairtrade Labelling Organizations) offre la garanzia e l esperienza di un marchio di certificazione internazionale che accoglie oltre 500 Organizzazioni di Produttori certificati che rappresentano oltre 1 milione di agricoltori e lavoratori (che superano i 5 milioni se si considerano i dipendenti coinvolti), in più di 50 nazioni. Fairtrade Italia, è un'associazione indipendente, senza scopo di lucro, che fa parte di FLO (alla quale aderiscono 20 marchi di garanzia operanti in altrettanti paesi). Fairtrade Italia e Coop, garantiscono che ogni prodotto solidal contribuisce, in misura variabile, ai benefici aggiuntivi per i produttori coinvolti e per la loro comunità. Fairtrade però non certifica tutte le filiere o progetti coerenti con i principi e gli obiettivi del commercio equo e solidale (caso molto frequente per i prodotti non food). Alcuni casi: le polo piquet solidal, il cui cotone viene coltivato in India secondo i criteri del commercio equo e solidale e con i metodi dell agricoltura biologica, nel quadro di un progetto realizzato grazie alla collaborazione con Coop Svizzera e Remei, la cui gestione sociale è affidata alla fondazione biore Association; le camicie solidal, nascono da una collaborazione tra Coop e i Centri Missionari Toscani che, tramite le suore Francescane di S.Elisabetta di Firenze, operano a Madaplathuruth nella provincia di Kerala (India meridionale). In questo caso, i benefici sociali derivanti dall attività economica, sono supervisionati dalle suore Francescane e Coop. Inoltre, anche ai prodotti solidal Coop, viene applicata la certificazione etica SA8000, che elenca i requisiti per un COMPORTAMENTO ETICAMENTE CORRETTO delle imprese verso i lavoratori coinvolti. Chi produce i prodotti solidal Coop? In tutte le confezioni solidal Coop, sono riportate le ragioni sociali delle aziende produttrici del Sud del Mondo (quasi sempre Cooperative ma, in alcuni casi, anche aziende private che rispondono ai criteri previsti dal CEES), che hanno fornito la materia prima (come ad es. nel caso del caffè, del cacao, del tè ecc.) o il prodotto finito (es

ananas, banane, zucchero, polo mezza manica, palloni ecc.). Una parte dei prodotti, viene trasformata e confezionata da industrie qualificate, generalmente italiane, sempre certificate da FLO-TransFair (per i prodotti alimentari). 8 Solo la Coop fa prodotti equosolidali? I prodotti solidal Coop si trovano solo nei supermercati Coop e negli Ipercoop. Altri distributori hanno prodotti equo-solidali ed esistono dei negozi che vendono solo tali prodotti, le Botteghe del Mondo. Coop è stata la prima catena italiana ad aver creduto nel commercio equo e solidale, lanciando nel 1995 il primo caffè (Caffè per la solidarietà). Ma l idea di solidarietà e mutualità alla base del commercio equo-solidale, in Coop nasce con la prima Cooperativa, ovvero a Rochdale (Inghilterra), nel 1844, quando 28 tessitori del Lancashire, "codificarono" per la prima volta i principi basilari della Cooperazione. 10 anni dopo, in Italia a Torino, viene fondata la Società degli operai. I principi fondanti della cooperazione di consumo, coincidono più che mai con quelli del commercio equo e solidale. Com è la qualità dei prodotti solidal Coop? Il livello qualitativo, è uguale a quello di tutti i prodotti Coop. Anche i prodotti solidal Coop, prima di essere immessi in commercio, devono essere Approvati dai Soci, per cui devono superare un test di gradimento da parte dei consumatori Soci. Anche per questo, possiamo affermare che i prodotti solidal sono buoni o validi! Inoltre, quando possibile, le materie prime impiegate sono da agricoltura biologica, come nel caso del caffè, delle tavolette di cioccolata, delle banane, della polo in cotone Tutti i controlli per l igiene e la sicurezza sono garantiti da Coop. E infine, come tutti i prodotti a marchio Coop, non contengono Organismi Geneticamente Modificati (OGM) e coloranti. I prodotti solidal Coop costano di più degli altri prodotti? I prodotti solidal Coop devono garantire un prezzo equo all origine ma anche al consumo. Il maggior costo sostenuto per garantire un flusso commerciale più equo, non deve pesare in modo eccessivo sul consumatore. Per questo, in condizioni normali, un prodotto solidal Coop ha un costo comunque inferiore rispetto ad un analogo prodotto di marca (nonostante il costo superiore della materia prima da filiera equa e, in diversi casi, biologica): basti pensare che la polo solidal da cotone biologico costa meno di 16 euro, contro i 26-70 euro dei prodotti di marca; analogamente, il caffè 100% arabica biologico solidal comporta un risparmio medio del 10% rispetto al caffè 100% arabica convenzionale del leader di mercato (oltre ad una quotazione più remunerativa per il produttore, lo stessa gestione della filiera bio implica costi mediamente più elevati). Al contrario, rispetto a prodotti Coop similari, normalmente il prezzo di solidal risulta superiore. Chi ci guadagna dai prodotti solidal. I produttori... o la Coop? Ci guadagnano i produttori, che hanno una retribuzione più equa del proprio lavoro, ci guadagna il consumatore, che ha la garanzia di un prodotto buono e pulito sotto ogni punto di vista. La Coop, in quanto distributore e titolare del marchio solidal, per scelta ha deciso di contenere il proprio margine di contribuzione: normalmente, il margine percentuale sul prezzo finale dei prodotti solidal è inferiore a quello degli analoghi

prodotti Coop. Il margine lordo, è variabile da categoria a categoria e deve comunque permettere la copertura di tutti i costi, fissi e variabili, e assicurare comunque una giusta remunerazione per l attività imprenditoriale sostenuta da Coop. 9 Perché allora tutti i prodotti Coop non sono equosolidali? Perché solo una piccola parte dei produttori, seppur in forte crescita, può attualmente accedere ai canali del commercio equo e solidale. Questo significa meno disponibilità di materia prima e di prodotti, soprattutto in occasione di particolari congiunture sfavorevoli. Obiettivo del programma solidal Coop è sensibilizzare i propri clienti circa i benefici derivati da una filiera sostenibile, sotto il profilo sociale, ambientale ed economico, creando una spirale virtuosa che, stimolata dalla domanda, si traduca in un offerta crescente e di qualità. In questo ambito, Coop impegna tutte le proprie risorse per promuovere una maggior diffusione dei prodotti solidal (senza dimenticare che tutti i prodotti Coop rispondono a principi di base in tema di tutela dei diritti delle persone e dell ambiente), contribuendo di conseguenza, allo sviluppo di forme di commercio più eque. Naturalmente, è necessario non imporre tali scelte ai consumatori (da questo punto di vista, le Botteghe del Mondo, al contrario di Coop, svolgono una funzione militante ), che possono così decidere autonomamente tra un acquisto solidal(e) o di altro tipo. Inoltre, per i motivi sopraccitati, i solidal Coop NON offrono mai la massima convenienza di prezzo (pur non essendo cari) e, in momenti come questo, è necessario difendere il potere d acquisto, soprattutto dei consumatori con meno risorse, offrendo anche prodotti economici. Infine, attualmente i prodotti solidal fanno riferimento unicamente a filiere (ovvero processi produttivi e di trasformazione dal campo alla vendita) che partono da materie prime che, un tempo, erano definite coloniali (es caffè, cacao, tè, banane ecc). Ma dal momento che il Nord e Sud geografici, per ciò che concerne lo squilibrio globale, sono entità sempre meno discriminanti (il Nord e il Sud sono ovunque, l emarginazione è a Nairobi, a Bangkok, a Lima ma anche a Ginevra, a Milano ), non è escluso che domani solidal possa accogliere forme di autosviluppo, ovvero prodotti, non necessariamente coloniali. Vista la situazione di crisi in Italia, cosa fa la Coop per aiutare il paese? Coop è la più importante impresa della distribuzione italiana. In Coop lavorano oltre 50.000 persone. Coop contribuisce in modo proficuo allo sviluppo del territorio e dell indotto produttivo e sociale, sia attraverso le attività sociali atte a promuovere azioni di solidarietà a livello locale sia attraverso il proprio assortimento e i rapporti di partnership con realtà produttive (sia a livello agricolo sia industriale) eccellenti e, preferibilmente, italiane. Per questo, oltre ai numerosi fornitori italiani nazionali e locali che, con i propri marchi, sono presenti nei nostri negozi, per i prodotti a marchio Coop si privilegiano, a parità di condizioni, aziende cooperative e non italiane. Ed è anche per questo motivo, che abbiamo ripristinato l indicazione sulle etichette dei prodotti Coop di chi produce e trasforma il prodotto, secondo i valori e i capitolati di Coop. Diversi prodotti solidal, peraltro, pur utilizzando materie prime certificate equosolidali, sono trasformati da qualificate aziende italiane (ad es caffè, tutti i prodotti contenenti cacao come tavolette cioccolato, cioccolatini, uova di Pasqua ecc, miele, succo d arancia, tè, riso, ecc), a loro volta registrate, come licenziatari, da Fairtrade-TransFair Italia.