18 Ottobre 2013 Estratto da pag. 4.

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18 Ottobre 2013 Estratto da pag. 4 1

Data: 16/10/ 2013 Diffusione: web UNIVERSITÀ DI CAMERINO E REGIONE MARCHE INSIEME PER UN EVENTO SULLA PROGRAMMAZIONE DEL FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE (FESR) 2014-2020 L Università di Camerino ospiterà giovedì 17 ottobre 2013, a partire dalle ore 9.30, presso la Sala della Muta del Palazzo ducale, l incontro Una Regione intelligente, sostenibile e inclusiva. Confronto-dibattito all Università di Camerino sul futuro delle Marche, il secondo appuntamento del percorso partecipato con il partenariato locale per acquisire indicazioni e condividere le linee della programmazione 2014-2020 del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale nelle Marche. Voluto con forza dall Assessore regionale alle Politiche Comunitarie Paola Giorgi, e inaugurato con l evento del 18 luglio 2013, il percorso prevede un secondo appuntamento pubblico che la Regione Marche organizza in collaborazione con l Università di Camerino. Obiettivo dell evento dell Università di Camerino è di mettere a fuoco, con l ausilio e il contributo di docenti, esperti e rappresentanti istituzionali, le azioni e gli interventi su un panel di temi che la Regione ritieni prioritari per il suo Programma Operativo, nell ambito degli obiettivi tematici europei. Sono davvero soddisfatto ha dichiarato il Rettore dell Università di Camerino Flavio Corradini - di poter ospitare questo incontro nel nostro Ateneo, appuntamento molto importante per il futuro dei nostri territori. E necessario infatti organizzarci e fare rete per essere pronti ad un accesso efficace alle risorse comunitarie ed incontri come questo rappresentano un ottima opportunità per essere il più informati possibile. I temi ritenuti strategici sono divisi in quattro workshop paralleli, ciascuno moderato e facilitato da due esperti, uno dell Università di Camerino ed uno della Regione Marche sui seguenti temi: Ricerca, sviluppo tecnologico, innovazione, competitività e internazionalizzazione delle PMI; Agenda digitale; Energia e mobilità sostenibile, rischi ambientali; Attrattività turistica e valorizzazione delle risorse culturali nelle aree rurali. Le conclusioni della giornata saranno affidate all assessore alle Politiche Comunitarie della Regione Marche Paola Giorgi. 2

Data: 18 /10/2013 Diffusione: web CAMERINO: FONDI EUROPEI 2014/2020, CONCLUSA AD UNICAM LA SECONDA TAPPA DI CONFRONTO CON IL TER- RITORIO Si è aperto giovedì mattina, in una sala della Muta dell Ateneo camerte gremita da più di trecento partecipanti, l incontro organizzato dalla Regione Marche con l Università di Camerino dal titolo Una regione intelligente, sostenibile e inclusiva. Si tratta del secondo appuntamento di ascolto che la Regione Marche ha messo in campo per disegnare il futuro dei fondi strutturali e della programmazione 2014/2020. I lavori sono stati aperti dall assessore regionale alle Politiche Comunitarie Paola Giorgi, che ha sottolineato la volontà della regione di organizzare un incontro su questi temi proprio all Università di Camerino, sia per il ruolo che l Ateneo camerte ricopre, sia perché è senz altro fondamentale la presenza dell istituzione regionale in un area interna ricchissima, che può esprimere una peculiarità enorme di contenuti e opportunità. La scelta di Camerino è chiara e precisa ha affermato l assessore Giorgi Questo secondo appuntamento è importantissimo per la crescita di tutto il territorio. È fondamentale, infatti, ascoltare le istanze di chi, quotidianamente, si misura con le contingenze produttive e sociali di questo momento storico. La programmazione dei fondi 2014-2020 è, per questo, una straordinaria opportunità per trasformare i bisogni e le indicazioni degli esperti e degli attori territoriali in un punto di forza della futura politica di sviluppo e coesione della Regione Marche. Nel corso dell intervento, l assessore ha poi sottolineato la necessità di concentrare le risorse su obiettivi strategici, facendo convergere su di essi i vari fondi a disposizione, senza mai perdere di vista la strategia macroregionale. Infatti, la Regione Marche è protagonista, a livello europeo, anche per quanto concerne la realizzazione della Macro regione Adriatico-ionica, che si basa su quattro pilastri di programmazione: il business nei settori della blu economy, coordinato dalla Grecia-Montenegro; il rafforzamento dei collegamenti della Macroregione, coordinato dall Italia con la Serbia, per potenziare e creare infrastrutture materiali e immateriali; il miglioramento ambientale, coordinato da Slovenia e Bosnia, e la valorizzazione della ruralità, coordinato da Croazia-Albania. Quanto la Regione Marche sta proponendo ai nostri territori, con questo spirito di apertura internazionale, nella certezza che stiamo tutti investendo nel nostro futuro, è fondamentale ha sottolineato nel suo discorso il prof. Flavio Corradini, rettore dell Università di Camerino. C è una questione di consapevolezza: chi è attento allo sviluppo dei nostri territori non può che vedere l Europa come l unico vero e reale interlocutore di supporto finanziario. segue a p. 4 3

Data: 18 /07/2013 Diffusione: web.segue da pag. 3 L alternativa sarebbe accontentarsi delle briciole, ma questo l Italia, le nostre imprese, non possono permetterselo. Per questo è importante imparare a conoscere l Europa, il linguaggio europeo, gli strumenti delle politiche comunitarie e della relativa programmazione. È l unica via di uscita; bisogna fare rete, lavorare e crederci! A questo proposito, il rettore ha anche sottolineato l importanza di considerare la ricerca e l innovazione come motori di sviluppo economico: una maggiore sinergia e messa in rete di uffici e laboratori sulle tematiche europee già esistenti non potrà che aiutare. Le Università e le altre istituzioni di formazione superiore hanno un ruolo fondamentale nella definizione delle strategie regionali e nella progettualità, nella creazione di conoscenza così come nella trasformazione di questa conoscenza in prodotti e servizi innovativi nei vari settori di sviluppo, ha concluso il rettore Unicam. Dopo l intervento del dirigente della P.F. Politiche Comunitarie della Regione Marche, Mauro Terzoni, che ha illustrato nello specifico le varie azioni e i vari livelli d intervento, ha preso la parola il prof. Fulvio Esposito, già rettore dell Ateneo camerte, ora Capo della segreteria Tecnica del Ministero dell Università e della Ricerca Scientifica, che ha illustrato il quadro generale europeo con particolare riferimento alle attività che Miur e Mise stanno portando avanti, in collaborazione con le Regioni, per riprendere quel circolo virtuoso dell incontro tra domanda e offerta di ricerca ed innovazione: L Italia è indietro, occorre aumentare la velocità della performance innovativa Ha affermato il Capo della segreteria tecnica del MIUR. Quando ci troviamo di fronte ad uno stallo d questa performance le conseguenze incidono pesantemente sulla produttività del lavoro: in assenza di perfomance innovativa, il valore aggiunto dei prodotti è scarso; l Italia sta soffrendo moltissimo questa situazione. Perfino Paesi quali la Spagna, hanno avuto un significativo aumento della produttività rispetto al nostro Paese. Il recente Programma per la valutazione internazionale delle competenze degli adulti, condotto dall OCSE su 25 Paesi dell Unione europea, ha posizionato l Italia al venticinquesimo posto. E necessario interrompere questo stallo e riprendere il circolo virtuoso interrotto. 4

Data: 18/10/2013 Diffusione: web UNA REGIONE INTELLIGENTE SOSTENIBILE E INCLUSIVA Si è aperto questa mattina in una sala della Muta dell Ateneo camerte gremita da più di trecento partecipanti, l incontro organizzato dalla Regione Marche con l Università di Camerino dal titolo Una regione intelligente, sostenibile e inclusiva. Si tratta del secondo appuntamento di ascolto che la Regione Marche ha messo in campo per disegnare il futuro dei fondi strutturali e della programmazione 2014/2020. I lavori sono stati aperti dall assessore regionale alle Politiche Comunitarie Paola Giorgi, che ha sottolineato la volontà della regione di organizzare un incontro su questi temi proprio all Università di Camerino, sia per il ruolo che l Ateneo camerte ricopre, sia perché è senz altro fondamentale la presenza dell istituzione regionale in un area interna ricchissima, che può esprimere una peculiarità enorme di contenuti e opportunità. La scelta di Camerino è chiara e precisa ha affermato l Assessore Giorgi questo secondo appuntamento è importantissimo per la crescita di tutto il territorio. E fondamentale infatti ascoltare le istanze di chi, quotidianamente, si misura con le contingenze produttive e sociali di questo momento storico. La programmazione dei fondi 2014-2020 è, per questo, una straordinaria opportunità per trasformare i bisogni e le indicazioni degli esperti e degli attori territoriali in un punto di forza della futura politica di sviluppo e coesione della Regione Marche. Nel corso dell intervento, l assessore ha poi sottolineato la necessità di concentrare le risorse su obiettivi strategici, facendo convergere su di essi i vari fondi a disposizione, senza mai perdere di vista la strategia macroregionale. Infatti, la Regione Marche è protagonista a livello europeo anche per quanto concerne la realizzazione della Macro regione Adriaticoionica, che si basa su 4 pilastri di programmazione: il business nei settori della blu economy, coordinato dalla Grecia-Montenegro, il rafforzamento dei collegamenti della Macroregione, coordinato dall Italia con la Serbia, per potenziare e creare infrastrutture materiali e immateriali, il miglioramento ambientale, coordinato da Slovenia e Bosnia, e la valorizzazione della ruralità, coordinato da Croazia-Albania. Quanto la Regione Marche sta proponendo ai nostri territori, con questo spirito di apertura internazionale, nella certezza che stiamo tutti investendo nel nostro futuro, è fondamentale ha sottolineato nel suo discorso il Prof. Flavio Corradini, rettore dell Università di Camerino. C e una questione di consapevolezza: chi è attento allo sviluppo dei nostri territori non può che vedere l Europa come l unico vero e reale interlocutore di supporto finanziario. Segue a pag 6 5

Data: 18/10/2013 Diffusione: web.segue da pag. 5 alternativa sarebbe accontentarsi delle briciole ma questo l Italia, le nostre imprese, non possono permetterselo. Per questo è importante imparare a conoscere l Europa, il linguaggio europeo, gli strumenti delle politiche comunitarie e della relativa programmazione. E l unica via di uscita, bisogna fare rete, lavorare e crederci! A questo proposito, il rettore ha anche sottolineato l importanza di considerare la ricerca e l innovazione come motori di sviluppo economico: una maggiore sinergia e messa in rete di uffici e laboratori sulle tematiche europee già esistenti non potrà che aiutare. Le Università e le altre istituzioni di formazione superiore hanno un ruolo fondamentale nella definizione delle strategie regionali e nella progettualità, nella creazione di conoscenza così come nella trasformazione di questa conoscenza in prodotti e servizi innovativi nei vari settori di sviluppo, ha concluso il rettore Unicam. Dopo l intervento del dirigente della P.F. Politiche Comunitarie della Regione Marche, Mauro Terzoni, che ha illustrato nello specifico le varie azioni e i vari livelli d intervento, ha preso la parola il prof. Fulvio Esposito, già rettore dell Ateneo camerte, ora Capo della segreteria Tecnica del Ministero dell Università e della Ricerca Scientifica, che ha illustrato il quadro generale europeo con particolare riferimento alle attività che Miur e Mise stanno portando avanti, in collaborazione con le Regioni, per riprendere quel circolo virtuoso dell incontro tra domanda e offerta di ricerca ed innovazione: L Italia è indietro, occorre aumentare la velocità della performance innovativa Ha affermato il Capo della segreteria tecnica del MIUR. Quando ci troviamo di fronte ad uno stallo d questa performance le conseguenze incidono pesantemente sulla produttività del lavoro: in assenza di perfomance innovativa, il valore aggiunto dei prodotti è scarso; l Italia sta soffrendo moltissimo questa situazione. Perfino Paesi quali la Spagna, hanno avuto un significativo aumento della produttività rispetto al nostro Paese. Il recente Programma per la valutazione internazionale delle competenze degli adulti, condotto dall OCSE su 25 Paesi dell Unione europea, ha posizionato l Italia al venticinquesimo posto. E necessario interrompere questo stallo e riprendere il circolo virtuoso interrotto. Istituzioni locali, imprese, terzo settore e mondo dell associazionismo, consulenti, tecnici, parti sociali e datoriali si sono confrontati, nella seconda parte della mattinata, in quattro workshop paralleli dedicati rispettivamente alle seguenti tematiche per lo sviluppo regionale: Ricerca, innovazione, competitività, internazionalizzazione delle PMI; Agenda Digitale ; Energia e mobilità sostenibile, clima e rischi ambientali ; Attrattività turistica e valorizzazione delle risorse culturali nelle aree rurali. 6