I COORDINAMENTI BENESSERE: L ESPERIENZA PUNTI DI FORZA E PIANI DI MIGLIORAMENTO. Riflessioni Gruppo di Lavoro: Professionisti Accreditati

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I COORDINAMENTI BENESSERE: L ESPERIENZA 2016-2017. PUNTI DI FORZA E PIANI DI MIGLIORAMENTO. Riflessioni Gruppo di Lavoro: Professionisti Accreditati

SCUOLE CHE ENTRANO NEL SISTEMA IL PRIMO ANNO Avvio lento e necessità di avvicinarsi con gradualità. Difficoltà incontrate: Far comprendere cos è il Sistema What s Up Lentezza negli aspetti organizzativi In alcune scuole: delusi da precedenti esperienze valutate inefficaci Passività iniziale e delega

STRATEGIE UTILIZZATE DAL PROFESSIONISTA Conoscere la scuola e le molte richieste che vengono fatte Partire dalle urgenze (come faceva lo psicologo pre- What s Up) ed inserire gradualmente la nuova modalità di lavoro Non forzare o imporre la propria presenza, ma dare disponibilità ed essere presente Essere presente in sede anche nei momenti informali Aiutare ad analizzare le problematiche e costruire insieme possibili soluzioni

ELEMENTI FAVOREVOLI OTTENUTI RISPETTO GLI ANNI PASSATI Maggiore collaborazione con i docenti (data dalla conoscenza reciproca). Psicologo come risorsa a cui rivolgersi per analizzare situazioni problematiche e/o identificare bisogni, e quindi elaborare un percorso per provare a trovare una soluzione. Minore delega a risolvere situazione e un lavoro integrato sia per gli aspetti di gestione del rischio che per quelli preventivi. Apprezzamento degli incontri di formazione/confronto in gruppo. Richiesta di partecipare ai consigli di classe in caso di situazioni particolari.

COLLABORAZIONE DIRIGENTI La collaborazione del DS è fondamentale È importante che il DS condivida in partenza gli degli obiettivi del progetto e che abbia con il professionista un rapporto di fiducia!

COLLABORAZIONE DOCENTI In generale più semplice trovare collaborazione nei primi cicli scolastici (infanzia e primarie): maggior vocazione all insegnamento? Scuole secondarie «bersagliate» da troppe richieste? Maggior partecipazione dei docenti di materie letterarie vs docenti delle materie tecniche e laboratorio (poco interessati a partecipare in prima persona, ma disponibili in caso di necessità).

COLLABORAZIONE DOCENTI Risorse e potenzialità: Alcuni gruppi di docenti sono coesi e collaborativi, possiedono buone abilità relazionali e sono curiosi e disponibili al confronto. Possono diventare un gruppo di esperti interni su cui possano far riferimento gli altri docenti? Lo psicologo può fungere da supervisore e guidare questo gruppo? Limiti/ostacoli: - Quando ci sono dinamiche interne problematiche ma non esplicitate - Quando il lavoro proposto non viene considerato utile - Quando il dialogo interno nel contesto scolastico è poco collaborativo

LAVORO CON I RAGAZZI PRIMA SI INIZIA MEGLIO È È importante lavorare fin dalla scuola dell infanzia sulle life skills ed assicurare una continuità nel tempo.

LAVORO CON I RAGAZZI Nei primi cicli: - Bambini più aperti - Bambini più disponibili al lavoro In adolescenza: - dinamiche più strutturate più difficili da scardinare - non sono abituati ad esporsi in prima persona - chiedono uno spazio di ascolto individuale

LAVORO CON I RAGAZZI : IN CASO DI SITUAZIONI A RISCHIO 1. Identificare gli studenti a rischio ed attivare percorsi di resilienza 2. Se non sono sufficienti attivare la rete di contatto con i servizi (criticità: tempi di riposta, difficoltà di contatto/comunicazione, percorsi di psicoterapia?)

Partendo dalle life skills Durante l anno scolastico 2016-17, per sviluppare la capacità di percepire, esprimere, comprendere e gestire adeguatamente le emozioni negli studenti, in tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado è stato utilizzato uno strumento molto semplice e duttile, l appello delle emozioni.

Per rendere più accessibile ai bambini delle elementari l'esercizio dell'appello delle emozioni è stato concordato con i docenti un modulo alternativo.

Effetti positivi evidenziati Questo strumento ha permesso agli insegnanti di: avere un quadro generale dello stato di benessere di ogni singolo studente e della classe intraprendere un dialogo diverso con i ragazzi far emergere possibili situazioni di disagio da parte di alcuni alunni

Effetti positivi evidenziati L appello delle emozioni ha permesso agli studenti di: identificare i propri stati emotivi ed esprimerli riconoscere e comprendere le emozioni degli altri aumentare la consapevolezza di poter gestire le proprie emozioni positivi e negative

Partendo dalle richieste dei ragazzi All interno dello spazio d ascolto, a fine maggio 2017, si sono presentati due casi difficili, sia per la criticità della situazione portata dai ragazzi, sia per l imminente chiusura della scuola.

Le opportunità del Sistema e del lavoro di rete In entrambi i casi si è attivato il Coordinamento del Benessere, informandone il Dirigente Scolastico. In un caso si è deciso di invitare i genitori dello studente ad un colloquio informativo sulle problematicità evidenziate dal ragazzo stesso. Nell altro, invece, si è svolto un invio ai servizi sanitari preposti.

FAMIGLIE Apprezzano la presenza, dimostrano interesse e chiedono continuità (accompagnamento) Nei primi cicli: Maggior partecipazione di gruppo (comitato dei genitori piccoli paesi) Nelle secondarie di secondo grado: maggior richieste individuali e meno presenza di gruppo

Famiglie: Incontri formativi di gruppo Difficoltà logistiche: le sere le scuole sono chiuse Primi cicli: maggiore presenza ma fatica ad esporsi. Il professionista deve stimolare continuamente i genitori chiedendo loro quali sono le problematiche che faticano a gestire. Scuola Secondaria: l esperienza del Liceo Buonarroti : a.s. 2015-2016 La genitorialità con un figlio adolescente genitori classi I e II a.s. 2016-2017 Luci ed ombre di internet: guida ad un uso consapevole genitori classi I, II e III

ATA Sono figura di mediazione tra le famiglie e l ambiente scolastico Apprezzano di essere attori del Sistema, prima non considerati Richiedono di apprendere strategie di gestione dello stress e di comunicazione Soprattutto nei primissimi cicli si trovano in difficoltà nel contenere le famiglie Partecipazione da parte dei bidelli ma non del personale amministrativo

PUNTI DI FORZA DEL SISTEMA Costruzione di relazioni di collaborazione, basate sul dialogo e il confronto, tra soggetti di diversa professionalità, competenza ed esperienza con un unico obiettivo comune Il professionista accreditato funge da filtro nell accesso dei giovani ai servizi Promozione del benessere offrendo contesti in cui, in assenza di giudizio, ogni soggetto possa far emergere le proprie problematiche senza che vengano etichettate e/o patologizzate

PIANI DI MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA Grazie alle esperienze passate e alle proposte di tutti gli attori in gioco il Sistema non è statico ma in continua evoluzione e miglioramento.

GRAZIE PER L ATTENZIONE