UNA PRIMA APPLICAZIONE: Teoria degli insiemi

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UNA PRIMA APPLICAZIONE: Teoria degli insiemi

RAPPRESENTAZIONI INTENSIONALI E ESTENSIONALI Assumendo per comodità i naturali come universo Rappresentazione estensionale (in extenso) Divisori_di_30 = {1,2,3,5,6,10,15,30} Rappresentazione intensionale (in intenso) Divisori_di_30 = {x x 30 n. x n = 30} Rappresentazione intensionale per insiemi infiniti Multipli_di_7 = {x n. x = n 7}

NOTAZIONE PER INSIEMI Insieme vuoto: = {x F} (def- ) y { x P} P(y) (Ins: ) (Ins: ) ( x. P Q) {x P} = {x Q} ( x. P Q) {x P} {x Q} z {x P} {def- } P [z/x] {Ip: x. P Q, Elim- } Q [z/x] {def- } z {x Q}.

UGUAGLIANZE E DISUGUAGLIANZE Estendiamo il linguaggio del primo ordine con i predicati binari e (con l'ovvio significato). I predicati =, e soddisfano i seguenti assiomi (in cui la quantificazione universale è implicita): x = x (riflessività-=) x = y y = x (simmetria-=) x = y y = z x = z (transitività-=) x x (riflessività- ) x y y x x = y x y y z x z x y y x x y y x (totalità- ) (def- ) (antisimmetria- ) (transitività- )

UN PO' DI TERMINOLOGIA... Una relazione binaria R è una relazione di equivalenza se è riflessiva: x R x simmetrica: x R y y R x transitiva: (x R y) (y R z) x R z Esempio: l'uguaglianza = Una relazione binaria è una relazione di ordinamento se è riflessiva, transitiva e anti-simmetrica: (x R y) (y R x) x = y Esempio: inclusione tra insiemi Una relazione di ordinamento è totale se per ogni x, y x R y or y R x Esempio: su numeri naturali

INTERVALLI: NOTAZIONE E DEFINIZIONI Introduciamo le seguenti abbreviazioni sintattiche: [a, b] {x a x x b} intervallo chiuso [a, b) {x a x x < b} intervallo semiaperto a destra (a, b] {x a < x x b} intervallo semiaperto a sinistra (a, b) {x a < x x < b} intervallo aperto x y ~(x = y) x < y x y x y x > y x y x y (def- ) (def-<) (def->)

RELAZIONI TRA DISUGUAGLIANZE Legge (~- ) ~(x y) x > y ~(x y) x < y x > y {def->} x y x y {lemma} (x y) (~(x y) ~(x y)) {distr} (x y ~(x y)) (x y ~(x y)) {terzo escluso, unità} x y ~(x y) Es: ~(x < y) x > y x = y Dimostriamo la prima, usando il seguente lemma: x y ~(x y) ~(x y) [con antisimm-, rifl- ] ~(x y) {totalità, P and T = P} ~(x y) (x y x y) {distr} (~(x y) x y) (~(x y) x y) {terzo escluso, unità} ~(x y) x y Es: ~(x > y) x < y x = y

QUANTIFICAZIONE RISTRETTA A UN INSIEME Abbreviamo ( x.p Q) con ( x:p.q) e ( x.p Q) con ( x:p. Q) In queste formule parliamo di P come il dominio del quantificatore Una formula è vacuamente vera se il dominio del quantificatore universale è vuoto

( X:P.Q) T SE P È VUOTO (Vuoto) PROVA PER ASSURDO ~( x:p.q) {definizione} ~( x.p Q) {De Morgan} ( x. ~(P Q)) {Elim- } ( x. ~(~P Q)) {De Morgan} ( x. P ~Q) {( x. P Q) ( x. P) ( x. Q)} ( x. P) ( x. ~Q) {Ip: P vuoto} F ( x ~Q) {Zero} F

( X:P.Q) F SE P È VUOTO (Vuoto) PROVO CHE ( X:P.Q) F È VERA E QUINDI ( X:P.Q) È FALSA ( x:p.q) {definizione} ( x.p Q) ( x.p) ( x.q) {P è vuoto} F ( x.q) {zero} F

ESTENSIONE DELLE LEGGI DEI QUANTIFICATORI ALLE FORMULE CON DOMINI (1) Annidamento ( y:r.( x:s.p)) ( x:s.( y:r.p)) se y non è libera in S e x non è libera in R ( y:r.( x:s.p)) ( x:s.( y:r.p)) se y non è libera in S e x non è libera in R - ( x:r.p Q) ( x:r.p) ( x:r.q) - ( x:r.p Q) ( x:r.p) ( x:r.q)

ESTENSIONE DELLE LEGGI DEI QUANTIFICATORI ALLE FORMULE CON DOMINI (2) Dominio ( x:p Q.R) ( x:p.r) ( x:q.r) ( x:p Q.R) ( x:p.r) ( x:q.r) Costante ( x:r.z) Zse x non è libera in Z e R non è vuoto ( x:r.z) Z Distributività se x non è libera in Z e R non è vuoto ( x:r.p) Z ( x:r.p Z) se x non è libera in Z (Distrib) ( x:r.p) Z ( x:r.p Z) se x non è libera in Z

ESTENSIONE DELLE LEGGI DEI QUANTIFICATORI ALLE FORMULE CON DOMINI (3) Distributività ( x:r.p) Z ( x:r.p Z) se x non è libera in Z e R non è vuoto ( x:r.p) Z ( x:r.p Z) De Morgan ~( x:r.p) ( x:r.~p) ~( x:r.p) ( x:r.~p) Singoletto ( x:x=i.p) P[i/x] ( x:x=i.p) P[i/x] se x non è libera in Z e R non è vuoto

NOTAZIONE PER GLI INTERVALLI ( x I.Q) ( x:x I.Q) ( x I.Q(x)) ( x:x I.Q) ( x1,,xn, y I. Q) ( x1,,xn I. ( y I. Q)) n 1 ( x1,,xn, y I. Q) ( x1,,xn I. ( y I. Q)) n 1 Osserviamo che: ( x.q) T ( x.q) F

LEGGI ( x:p. Q) ( x:p x k.q) Q[k/x] ( x:p x k.q) se P[k/x] se P[k/x] ( x:p. Q) ( x:p x k.q) Q[k/x] ( x:p x k.q) se P[k/x] se P[k/x]

P[K/X] ( X:P. Q) ( X:P X K.Q) Q[K/X] ( x:p. Q) {Terzo escluso, Unità} ( x:p (x=k x k). Q) {Distributività} ( x:(p x=k) (P x k). Q) {Dominio} ( x: P x=k. Q) ( x: P x k. Q) {Leibniz} ( x: P[k/x] x=k. Q) ( x: P x k. Q) {Ip: P[k/x], Unità} ( x:x=k. Q) ( x: P x k. Q) {Singoletto} Q[k/x] ( x: P x k. Q)

LEGGI PER GLI INTERVALLI(1) ( x:[a,b). Q) ( x:[a,b) x k.q) Q[k/x] ( x:[a,b) x k.q) se k [a,b) se k [a,b)] ( x:[a,b). Q) ( x: [a,b) x k.q) Q[k/x] ( x: [a,b) x k.q) se k [a,b) se k [a,b)]

LEGGI PER GLI INTERVALLI (2) ( x [a,b].p) ( x [a,b).p) P[b/x] se [a,b] non è vuoto ( x [a,b].p) ( x (a,b].p) P[a/x] se [a,b] non è vuoto ( x [a,b].p) ( x [a,b).p) P[b/x] se [a,b] non è vuoto ( x [a,b].p) ( x (a,b].p) P[a/x] se [a,b] non è vuoto

SPECIFICHE Un array a è specificato come una funzione da un intervallo [0, n] ai numeri naturali Notazione: il valore i-esimo della funzione (array) a è indicato come a[i] Es: a={<0,45>,<1,23>,<2,10>,<3,16>} a[2]=10

ESERCIZI 1. a è un array con tutti gli elementi a 0 2. a rappresenta una funzione monotona strettamente crescente 3. m è il massimo dell array a 4. m è l indice del massimo dell array a 5. l array a ha un solo minimo locale 6. a ha tutti elementi distinti 7. b è l array a ordinato in senso crescente