1/2 3,6k 1k 1,5k OSSERVATORIO SU FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE DICEMBRE 215 #25 (2 a+2b) 12,5% 75,5% 1.41421356237
2 LIQUIDAZIONI AI MINIMI DAL 26 SINTESI DEI RISULTATI Si interrompe il calo dei fallimenti nel terzo trimestre, per le dinamiche negative nel Nord Est e nel Centro; ancora in flessione i concordati preventivi Nel terzo trimestre del 215 è proseguito, rafforzandosi, il calo delle chiusure aziendali, in atto dall inizio del 214. Il miglioramento è dovuto soprattutto alla forte diminuzione delle liquidazioni volontarie, un dato che riflette aspettative più ottimistiche da parte degli imprenditori, mentre è tornato ad aumentare il numero dei fallimenti. Secondo gli archivi di Cerved, tra luglio e settembre 215 hanno avviato una procedura di chiusura aziendale 15,6 mila imprese (il 1,1% in meno dello stesso periodo del 214), dato che porta il numero totale di chiusure nei primi nove mesi del 215 a quota 53,5 mila, in calo dell 8,5% rispetto allo stesso periodo del 214. L andamento delle liquidazioni volontarie, che rappresentano oltre due terzi dei casi di chiusura esaminati dall Osservatorio, riflette le aspettative degli imprenditori: tipicamente si chiudono attività in bonis quando le attese dei ritorni non giustificano l attività di impresa. I dati indicano che con le 12,2 mila liquidazioni volontarie del periodo luglio-settembre 215 (-11% su base annua), nei primi nove mesi del 215 sono state chiuse da soci e imprenditori 41 mila società in bonis, cui corrisponde un netto calo rispetto allo stesso periodo dell anno precedente (-9,1%) e il livello più basso tra gennaio e settembre dal 26. Nel terzo trimestre del 215 si è invece interrotto il calo dei fallimenti osservato nei primi sei mesi dell anno: in questo periodo si contano infatti 3 mila procedure fallimentari, +,7% sul terzo trimestre 214, per effetto degli andamenti negativi osservati nel terziario (+4%), nel Nord Est (+13%) e nel Centro (+7,2%). I dati cumulati relativi ai primi nove mesi del 215 indicano tuttavia un numero di fallimenti inferiore rispetto a quelli registrati Imprese non più operative per modalità,7% tasso di crescita sullo stesso periodo dell'anno precedente -4,5% -11,1% -9,1% Q3 215-16,7% -35,5% Fallimenti Liquidazioni Altre procedure
3 Andamento delle liquidazioni dati trimestrali, destagionalizzati e corretti per le giornate lavorative 3. 25. 2. 15. Fonte: stime Cerved. 1. 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 21 22 23 24 25 26 27 28 29 21 211 212 213 214 215 nell anno precedente (1,6 mila contro 11,1 mila, -4,5%), ma questo miglioramento non è diffuso a tutti i settori e alle aree dell economia: hanno infatti toccato un massimo storico le procedure fallimentari aperte nel Nord Est e nel Centro, con un picco negativo che riguarda Abruzzo, Calabria, Friuli, Lazio, Molise, Toscana, Umbria e Veneto. Viceversa, risultano particolarmente positivi i dati osservati nell industria e nel Nord Ovest. È proseguito a ritmi sostenuti il calo delle procedure concorsuali non fallimentari, grazie alla forte diminuzione dei concordati preventivi: nel terzo trimestre 215 si contano 448 procedure diverse dal fallimento (-35,5% sull anno precedente) che portano il totale dei primi nove mesi del 215 a quota 1.823 (-16,7% sul 214). Chiusure nei primi nove mesi dell'anno per area geografica 1,3% 1,7% tasso di crescita sullo stesso periodo dell'anno precedente -4,6% -6,8% fallimenti liquidazioni* altre procedure -15,5% -1,4% -15,7% -19,1% -11,7% -18,6% -17,5% (*)solo società di capitale con almeno un bilancio valido nel triennio Nord Est Nord Ovest -28,6% Centro Sud e Isole
4 Andamento dei fallimenti nei primi nove mesi dell'anno per regione valori assoluti, tassi di crescita a/a; in blu le regioni per cui si osserva un massimo dal 21 Valle d'aosta Basilicata Molise Trentino A.A. Sardegna Umbria Friuli Liguria Calabria Abruzzo Marche Puglia Sicilia Piemonte Emilia Romagna Toscana Campania Veneto 18,2% -16,3% 23,1%,% -18% 12,1% 13,3% -8,3% 5,8% 6,1% -12,4% -15,6% -1,5% -11,7% -2,6% 1,5% -3,5% 2,6% Lazio 4,9% Lombardia -1,3% 5 1.5 2.5
5 I FALLIMENTI I dati tratti dagli archivi di Cerved indicano che tra luglio e settembre si è interrotto il calo dei fallimenti osservato nella prima metà dell anno. Nel terzo trimestre del 215 hanno infatti aperto una procedura fallimentare 3 mila imprese, in leggero aumento rispetto allo stesso periodo del 214 (+,7%). Con questo dato, il totale dei fallimenti nei primi nove mesi del 215 ha raggiunto quota 1,6 mila, un livello storicamente elevato ma inferiore del 4,5% rispetto al massimo toccato nel 214 (11,1 mila), grazie ai positivi risultati registrati nella prima metà del 215. I fallimenti sono tornati ad aumentare nel terzo trimestre per le dinamiche negative osservate tra le società di persone (+15,8%), mentre è proseguito il calo tra le società di capitali (-1,7%). Nei primi nove mesi del 215, il numero di fallimenti risulta invece in calo in tutte le forme giuridiche considerate, con una diminuzione maggiore proprio tra le società di capitale (-4,7%). Andamento dei fallimenti dati trimestrali 5. 4. 3. Dati grezzi Destagionalizzati e corretti per i gg lavorativi 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 21 22 23 24 25 26 27 28 29 21 211 212 213 214 215 Andamento dei fallimenti per forma giuridica tasso di crescita sullo stesso periodo dell'anno precedente 15,8% Q3 215 1,8% altre forme -3,5% -1,7% -4,7% società di capitale -4,6% società di persone
6 Fallimenti per macrosettore nel terzo trimestre dell'anno valori assoluti e tasso di crescita sullo stesso periodo dell'anno precedente 1.5 16,1% 4% Q3 213 Q3 214 Q3 215 5 21,9% 6,5% 21,9% 6,5% altro 2,1% -3% -,2% -8,2% 2,1% -3% -,2% -8,2% costruzioni industria 16,1% 4% servizi Fallimenti per macrosettore nei primi nove mesi dell'anno 6. 5. 16,3% -1,8% valori assoluti e tasso di crescita sullo stesso periodo dell'anno precedente 4. Q1-Q3 213 Q1-Q3 214 3. 7,6%,6% 11% -6% 2,9% -14% altro costruzioni industria servizi Dal punto di vista settoriale, sull aumento dei fallimenti registrato nel terzo trimestre pesa l aumento di procedure dei servizi (+4%); viceversa, è proseguito per il quinto trimestre consecutivo il calo nell industria (-8,2%) e per il terzo trimestre consecutivo il calo nelle costruzioni (-3%). I dati relativi al periodo gennaio-settembre indicano invece che i fallimenti sono diminuiti in tutti i settori dell economia, con una dinamica particolarmente positiva nella manifattura (-14%). Il miglioramento è diffuso a tutti i settori industriali, con la sola eccezione del largo consumo (+6,1%) e della chimica (+13,6%). Rispetto alla manifattura, risultano più contenuti i cali osservati nelle costruzioni (-6%) e nei servizi (-1,8%). Nel terziario, si riduce il numero di fallimenti nella distribuzione (-2,7%), tra le società immobiliari (-8%), nella filiera informazione-comunicazione-intrattenimento (-4,9%), nei servizi finanziari (-4,8%), mentre aumentano nei non finanziari (+2,7%) e nella logistica (+2%).
7 Fallimenti nell'industria nei primi nove mesi dell'anno 4 35-1,4% valori assoluti e tasso di crescita sull'anno precedente 3 25-1,5% -17,4% -19,8% -21,5% Q1-Q3 214 2 15 1 6,1% -2,9% -1,8% 5 13,6% -44,4% sistema moda meccanica mezzi di trasporto metalli sistema casa largo consumo prodotti intermedi hi tech chimica altri beni di consumo Fallimenti nei settori non industriali nei primi nove mesi dell'anno valori assoluti e tasso di crescita sull'anno precedente 2.5 1.5-2,7% 2,7% Q1-Q3 214 5-8% 2% -4,9% distribuzione servizi non finanziari immobiliari logistica e trasporti informazione e intrattenimento -4,8% servizi finanziari 16,8% 6,5% utility agricoltura Nel terzo trimestre 215 è proseguito il calo dei fallimenti nel Nord Ovest e nel Mezzogiorno (con riduzioni, rispettivamente, del -7,7% e del -3,4%), le aree che avevano registrato i miglioramenti più consistenti nei primi sei mesi del 215, mentre il fenomeno è tornato ad aumentare nel Nord Est e nel Centro (+13% e +7,2%). Nei primi nove mesi del 215 nel Nord Est e nel Centro i fallimenti hanno quindi toccato un nuovo massimo storico, con aumenti del +1,3% e del +1,7% rispetto ai record negativi dell anno precedente. Viceversa, nel Nord Ovest e nel Mezzogiorno si osserva un netto miglioramento rispetto ai primi tre trimestri del 214 (rispettivamente, -1,4% e -6,8%). I dati regionali indicano una situazione ancora critica in molte regioni: in Abruzzo, Calabria, Friuli, Lazio, Molise, Toscana, Umbria e Veneto il numero di fallimenti è aumentato, toccando un record negativo dai primi nove mesi del 21.
8 Fallimenti nei primi nove mesi dell'anno per area geografica 4. 3.5 dati relativi al periodo gennaio-settembre di ogni anno 3. 2.5 Nord Est Nord Ovest Centro Sud e Isole 1.5 5 21 22 23 24 25 26 27 28 29 21 211 212 213 214 215 Andamento dei fallimenti nei primi nove mesi dell'anno per regione valori assoluti, tassi di crescita a/a; in blu le regioni per cui si osserva un massimo dal 21 Valle d'aosta Basilicata Molise Trentino A.A. Sardegna Umbria Friuli Liguria Calabria Abruzzo Marche Puglia Sicilia Piemonte Emilia Romagna Toscana Campania Veneto 18,2% -16,3% 23,1%,% -18% 12,1% 13,3% -8,3% 5,8% 6,1% -12,4% -15,6% -1,5% -11,7% -2,6% 1,5% -3,5% 2,6% Lazio 4,9% Lombardia -1,3% 5 1.5 2.5
9 LE PROCEDURE NON FALLIMENTARI Nel terzo trimestre 215 ha accelerato ulteriormente il calo delle procedure concorsuali non fallimentari, soprattutto per l effetto del calo dei concordati preventivi. I dati indicano infatti che tra luglio e settembre sono state aperte 448 procedure, il 35,5% in meno rispetto alle 696 avviate nello stesso periodo del 214. Questo dato porta il totale delle insolvenze non fallimentari aperte nei primi nove mesi del 215 a quota 1.823, il 16,8% in meno dello stesso periodo del 214. La diminuzione è trascinata dall andamento in calo dei concordati preventivi, che si sono ridotti dai 1.49 casi dei primi nove mesi del 214 ai 1.5 dello stesso periodo del 215 (-25,5%); viceversa, il numero di procedure diverse dai concordati e dai fallimenti si attesta su livelli non distanti da quelli dello scorso anno (-1%). Andamento delle procedure concorsuali non fallimentari dati trimestrali Dati grezzi Destagionalizzati e corretti per i gg lavorativi 8 6 4. Non include i concordati in bianco, le procedure di cancellazione, di scioglimento per atto dell'autorità e le procedure che originano da atto dell'autorità. 2 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 21 22 23 24 25 26 27 28 29 21 211 212 213 214 215 Procedure non fallimentari per tipologia nei primi nove mesi dell'anno valori assoluti e tasso di crescita sullo stesso periodo dell'anno precedente 1.5-15,2% Q1-Q3 213 Q1-Q3 214. (*)Concordati preventivi con piano di risanamento (**)Non include le procedure di cancellazione, di scioglimento per atto dell'autorità e le procedure che originano da atto dell'autorità. 5 concordati preventivi* -25,5% -5% -1% altre procedure**
1 I concordati in bianco numero di istanze per trimestre 1.5 Introdotta la possibilità per il giudice di nominare un Commissario giudiziale 5 Fonte: stime Cerved. Nota: il concordato in bianco è stato introdotto a settembre del 212. q3 q4 q1 q2 q3 q4 q1 q2 q3 q4 q1 q2 212 213 214 215 q3 È proseguito nel terzo trimestre anche il minor ricorso al concordato in bianco, la procedura che permette di bloccare le azioni esecutive dei creditori in attesa di presentare il piano di risanamento dell impresa ed accedere al concordato preventivo vero e proprio: nel terzo trimestre sono state presentate 48 domande, un quinto in meno rispetto allo stesso periodo del 214. Le procedure non fallimentari risultano in calo in tutti i settori dell economia, con riduzioni più marcate nell edilizia (-28,5%) e nell industria (-24,2%), rispetto a quanto osservato nel terziario (-8,5%). Anche dal punto di vista geografico il calo delle procedure è un fenomeno diffuso, ma a ritmi non omogenei: la diminuzione è maggiore nel Nord Ovest (-28,6%) e nel Mezzogiorno (-17,5%), rispetto a Centro (-11,7%) e Nord Est (-4,6%). Procedure non fallimentari per macrosettore nei primi nove mesi dell'anno valori assoluti e tasso di crescita sullo stesso periodo dell'anno precedente 1.2 8-6,3% -8,5% Q1-Q3 213 Q1-Q3 214. Non include i concordati in bianco, le procedure di cancellazione, di scioglimento per atto dell'autorità e le procedure che originano da atto dell'autorità. 6 4 2-14,6% -17,8% altro -4,4% costruzioni -28,5% -17,2% -24,2% industria servizi
11 Procedure non fallimentari per area geografica nei primi nove mesi dell'anno 8 7-3,8% valori assoluti e tasso di crescita sullo stesso periodo dell'anno precedente 6 5-16,7% -4,6% -28,6% -8% -11,7% -8,6% Q1-Q3 213 Q1-Q3 214. Non include i concordati in bianco, le procedure di cancellazione, di scioglimento per atto dell'autorità e le procedure che originano da atto dell'autorità 4 3 2 1 Nord Est Nord Ovest Centro Sud e Isole -17,5%
12 LE LIQUIDAZIONI Tra luglio e settembre si è ridotto, per l ottavo trimestre consecutivo, il numero di imprese in bonis liquidate dai soci o dagli imprenditori. In base agli archivi di Cerved, si stima 1 infatti che nel terzo trimestre 215 siano state liquidate 12,2 mila imprese senza precedenti procedure concorsuali, cui corrisponde un calo dell 11,1% rispetto allo stesso periodo del 214. Il conteggio delle liquidazioni volontarie sale, per i primi nove mesi del 215, a quota 41 mila, il 9,1% in meno rispetto allo stesso periodo del 214 e il valore più basso osservato dal 26. Il calo è ancora più pronunciato, pari al 17,3%, se si considerano le vere società di capitale, imprese che hanno presentato almeno un bilancio nei tre anni precedenti le procedura. In calo anche le chiusure volontarie di società di persone (-9%), mentre risulta in forte aumento (+49%) il numero di liquidazioni di società dormienti (imprese attive che non hanno presentato alcun bilancio nei tre anni precedenti alla chiusura). Andamento delle liquidazioni dati trimestrali, destagionalizzati e corretti per le giornate lavorative Totale imprese Società di capitale* (scala destra) Fonte: stime Cerved. (*)esclude le società di capitale che non hanno mai depositato un bilancio nei tre anni precedenti alla chiusura 3. 25. 2. 15. 1. 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 1q 3q 21 22 23 24 25 26 27 28 29 21 211 212 213 214 215 14. 13. 1 1 1. 9. 8. 7. 6. 5. Liquidazioni di impresa per forma giuridica nei primi nove mesi dell'anno numero di casi e tassi di variazionie sullo stesso periodo dell'anno precedente Q1-Q3 213 3. 25. 2. 15. -1,1% -17,3% -9% -9% Q1-Q3 214 Fonte: stime Cerved. (*) esclude le società 'senza bilancio', quelle che non hanno mai depositato un bilancio nei tre anni precedenti alla chiusura 1. 5. società capitale* -27,3% senza bilancio 49,2% società persone 1. Per via dei ritardi nell aggiornamento degli archivi camerali, il numero di liquidazioni dell ultimo trimestre è stimato e poi corretto ed aggiornato nel successivo numero dell Osservatorio. Il numero effettivo di procedure nel secondo trimestre 215 (13,1 mila) è inferiore rispetto alla stima di 13,8 mila fornita nell ultimo Osservatorio.
13 Il calo delle vere società di capitale liquidate è diffuso a tutti i settori dell economia e a tutte le aree della Penisola. Nell industria si registrano i miglioramenti più consistenti: tra gennaio e settembre 215 sono state liquidate volontariamente 1,9 mila vere società, un quinto in meno rispetto ai primi nove mesi del 214. Le riduzioni risultano significative anche nell edilizia (-17,2%) e nel terziario (-16,1%). Dal punto di vista geografico, il calo delle liquidazioni volontarie è un fenomeno che riguarda tutta la Penisola. Il numero di vere società di capitali liquidate volontariamente si è ridotto del 19% nel Centro-Sud e del 16% nel Nord. Liquidazioni di società di capitale* per macrosettore nei primi nove mesi dell'anno 2. -9,2% valori assoluti e tasso di crescita sullo stesso periodo dell'anno precedente 15. -16,1% Q1-Q3 213 1. Q1-Q3 214 Fonte: stime Cerved. (*)esclude le società di capitale che non hanno mai depositato un bilancio nei tre anni precedenti alla chiusura 5. -15,1% -26,5% -8% -17,2% -15,5% -2,3% altro costruzioni industria servizi Liquidazioni di società di capitale* per area geografica nei primi nove mesi dell'anno valori assoluti e tasso di crescita sullo stesso periodo dell'anno precedente Q1-Q3 213 Q1-Q3 214 Fonte: stime Cerved. (*)esclude le società di capitale che non hanno mai depositato un bilancio nei tre anni precedenti alla chiusura 8. 7. 6. 5. 4. 3. -11,8% -15,5% Nord Est -1,2% Nord Ovest -15,7% -1,5% Centro -19,1% -8,5% Sud e Isole -18,6%
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