COMUNICATO STAMPA del 1 Aprile 2011

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COMUNICATO STAMPA del 1 Aprile 2011 IL CENTRO PER I DISTURBI DELL ADOLESCENZA E DELL ALIMENTAZIONE DI NATURA PSICHICA DI PIETRA LIGURE COMPIE 10 ANNI. Il Centro per i disturbi dell adolescenza e dell alimentazione di natura psichica di Pietra Ligure- conosciuto dagli addetti ai lavori, come CDAA - compie 10 anni di vita. Operativo all interno del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze dell ASL2 Savonese diretto dal dr. Antonio Maria Ferro, si occupa prevalentemente di disturbi della condotta alimentare (DCA). Nato nell aprile del 2002 il Centro ha ottenuto importanti riconoscimenti sia a livello regionale che nazionale: nel dicembre 2010 è indicato ufficialmente come struttura di riferimento a livello regionale, ed è stato inserito, insieme ad altri 4 centri italiani, nel programma ministeriale nazionale Le buone pratiche di cura nei disturbi del comportamento alimentare. Molti dei pazienti seguiti e curati dal Centro provengono da altre ASL della Liguria (44%) e da altre regioni (23%). Lunedì 4 Aprile, alle ore 12.30, presso l Ospedale S. Corona di Pietra Ligure, si festeggiano dunque 10 anni di attività del CDAA; sarà l occasione per illustrare, alla presenza di importanti autorità regionali e locali, i servizi offerti dalla struttura, la sua organizzazione ed i più recenti risultati raggiunti grazie allo sforzo e all impegno quotidiano di un ottimo staff composto da medici, psicologi, educatori, infermieri e operatori socio sanitari.

CENTRO PER I DISTURBI DELL'ADOLESCENZA E DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE DI NATURA PSICHICA C.D.A.A. Il Centro dei Disturbi dell'adolescenza e dell'alimentazione di natura psichica (CDAA), operativo all interno del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze dell ASL2 Savonese diretto dal dr. Antonio Maria Ferro, si occupa prevalentemente di disturbi della condotta alimentare (DCA). Con l attivazione del CDAA l ASL n. 2 Savonese si è posta l obiettivo di fornire adeguate risposte a nuovi ed emergenti bisogni di salute della popolazione giovanile del territorio. In tal senso si ricorda lo studio preliminare del 2001 in collaborazione con l Università di Pavia, intitolato Indagine conoscitiva sulla diffusione dei disturbi del comportamento alimentare (DCA) e del disagio negli adolescenti dell ASL di Savona che ha permesso di individuare gli effettivi bisogni e di orientare l organizzazione delle risposte. Nato nell aprile del 2002, è uno dei 5 centri inseriti nel programma ministeriale nazionale Le buone pratiche di cura nei disturbi del comportamento alimentare. Molti dei pazienti seguiti e curati dal Centro provengono da altre ASL della Liguria (44%) e da altre regioni (23%). Il CDAA, situato all interno dell Ospedale S. Corona di Pietra Ligure, conta 10 posti letto di degenza per la cura dei disturbi alimentari; 2 di questi possono essere dedicati ad adolescenti affetti da break-down evolutivi, sindromi depressive, esordi psicotici, disturbi di personalità, oppure a donne affette da psicosi puerperale e depressione post-partum, od ancora a pazienti obesi e affetti da Binge Eating Disorder. La struttura effettua anche ricovero in regime Day Hospital (4 posti letto) ed assistenza ambulatoriale. Il Centro con delibera Regionale n. 1639 del 29/12/2010 ha ottenuto il Riconoscimento del Centro di riferimento regionale per i Disturbi dell Adolescenza e dell Alimentazione di Natura Psichica presso la ASL 2 Savonese Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure ACCESSO E PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE L accesso al CDAA può avvenire in diversi modi: direttamente da parte dell utente inviato dal Medico di Medicina Generale dal Pediatra di Libera Scelta; dietro richiesta di altre strutture della Salute Mentale o delle Dipendenze Patologiche; su proposta del Dipartimento Materno Infantile. La facilità di accesso, l eterogeneità delle figure che ne fanno richiesta, la diversa provenienza, anche geografica, della domanda induce un importante lavoro a monte della presa in carico effettiva che prevede l accoglimento della richiesta, l assegnazione del caso, la valutazione diagnostica (attraverso visite ambulatoriali o Day Hospital). La presa in carico può avvenire tramite: Ambulatorio Day hospital Ricovero le diverse modalità di cura possono successivamente intersecarsi. I tempi di attesa sono all incirca pari a 2 mesi per l accesso all ambulatorio, 1 mese per il Day Hospital diagnostico e 2-3 mesi per il ricovero.

I ricoveri sono programmati e volontari, avvengono dopo una valutazione clinica e dopo che il paziente ha visitato il reparto, conosciuto alcuni membri dell equipe ed ha avuto un incontro con gli altri pazienti già ospiti. I ricoveri di tipo riabilitativo prevedono in generale tempi di degenza che possono arrivare a 3 mesi o più se le condizioni cliniche lo richiedono e sono coerenti con i tempi di cura ospedaliera per i disturbi della condotta alimentare di natura psichica riconosciuti opportuni dalla medicina basata sull'evidenza. DATI E RISULTATI ATTIVITÀ ANNO 2009 E 2010 Nel corso del 2009 sono stati effettuati 76 ricoveri a favore di 57 pazienti con 3333 giornate complessive di degenza ed un numero di ricoverati giornaliero medio di 9 pazienti; la degenza media è stata di 43.86 giorni con un tasso di occupazione dei posti letto pari al 91%. Le diagnosi formulate per i 57 pazienti ricoverati nel corso del 2009 sono state: anoressia nervosa (33 pz), bulimia nervosa (8 pz), altri DCA (6 pz), disturbi di personalità (5 pz), disturbi psicotici (5 pz) In regime di Day Hospital nel 2009 sono stati trattati 103 pazienti per un totale di 1183 giornate di degenza e 3444 visite; Nel corso del 2010 sono stati effettuati 83 ricoveri a favore di 64 pazienti, con 3361 giornate complessive di degenza ed un numero di ricoverati giornaliero medio di 9 pazienti; la degenza media è stata di 40.49 giorni con un tasso di occupazione dei posti letto pari al 91%. Le diagnosi formulate per i 64 pazienti ricoverati nel corso del 2010 sono state: anoressia nervosa (32 pz), bulimia nervosa (7 pz), altri DCA (10 pz), disturbi di personalità (3 pz), disturbi psicotici (12 pz) Analizzando i ricoveri effettuati nel corso del 2010 risulta che l anoressia nervosa rappresenta 50% delle diagnosi, la bulimia nervosa 11%, gli altri disturbi della condotta alimentare 15%, mentre il 23% dei ricoverati è risultato affetto da disturbi psichici diversi da quelli della condotta alimentare. In regime di Day Hospital nel 2010 sono stati trattati 126 pazienti per un totale di 1384 giornate di degenza e 3971 visite; Le visite ambulatoriali di prima valutazione sono state sono state 544. PERSONALE IN DOTAZIONE Il personale sanitario addetto al servizio è caratterizzato di norma dalla presenza di 19 operatori sanitari (infermieri OSS educatori) 3 medici ed 1 psicologo. E importante sottolineare che, nel trattamento di tutta la patologia psichica come dei disturbi dell alimentazione, il rapporto di fiducia tra paziente e operatore sanitario risulta determinante nella riuscita della cura. Questo suggerisce il ricorso a personale infermieristico e sanitario particolarmente predisposto alla relazione interpersonale e capace di formare equipe stabili nel tempo. COME LAVORA IL CDAA Il CDAA opera in stretta collaborazione con l equipe dei Servizi territoriali, psichiatrici e maternoinfantili, con i medici di famiglia e con le altre strutture del Dipartimento per offrire un un modello d intervento integrato e multidisciplinare Caratteristica peculiare dell attività lavorativa è l integrazione tra diversi modelli teorici di riferimento: il modello della terapia istituzionale ad orientamento psicodinamico:

data la gravità e la cronicità dei DCA, l oggetto di cura, o meglio i soggetti della cura, sono i pazienti, individualmente e come gruppo, ma anche l istituzione stessa e i suoi operatori, cioè quel particolare contesto dato dall insieme di pazienti e operatori che possiamo chiamare l istituzione curata; il modello cognitivo-comportamentale transdiagnostico: di cui però nel corso degli anni abbiamo mantenuto integralmente soprattutto il metodo dell alimentazione meccanica, efficace strategia per un immediata riduzione e cura dei sintomi più gravi; il modello del lavoro psicodinamico sui gruppi: gruppi di pazienti e di lavoro ed intrecci di queste situazioni. L attenzione ai movimenti relazionali nei diversi gruppi è fondamentale per muoverci nel nostro lavoro di terapia istituzionale. PROGETTI PER IL FUTURO : continuare ad accogliere nel nostro Centro patologie diverse considerando infatti che strutture monospecialistiche possano consolidare uno stile di vita centrato sul disturbo e che patologie fenomenologicamente diverse abbiano molto spesso una base comune se intese come patologie di frattura nell adolescenza; in tal senso tale struttura può permettere ai giovani pazienti di evitare l esperienza sempre traumatica del ricovero in SPDC diventando il contenitore di situazioni gravi in adolescenza. La scelta appare complessa, non esente da rischi, ma solamente la presenza di psichiatri, oltre che di psicologi e medici nutrizionisti consente l adesione a un modello di terapia istituzionale con patologie diverse; potenziare il lavoro in rete attraverso iniziative di confronto, formazione e prevenzione condivise con figure appartenenti ad altre discipline (pediatri, gastroenterologi, ginecologi, MMG, etc. ) e in prima linea con adolescenti (progetto di collaborazione con il provveditorato agli studi) e con altre strutture impegnate nella Salute Mentale e nella cura di DCA; in riferimento alla tematica della ricerca, sono attualmente attivi i seguenti progetti : a) 2 attività di ricerca in collaborazione con l Agenzia Regionale Sanitaria della Liguria (A.R.S.) e cioè un sistema di raccolta dati centralizzato sui DCA a partire dalla mappatura dei centri e dei servizi implicati ed uno studio di correlazione tra esordio infantile e successivo sviluppo di DCA in collaborazione con i pediatri; b) il Progetto Nazionale Buone Pratiche nel trattamento dei disturbi della condotta alimentare in cui il CDAA dell ASL n. 2 Savonese è stato individuato come uno dei 5 Centri sentinella selezionati in Italia; c) il Progetto di ricerca in collaborazione con il Dipartimento di scienze antropologiche dell Università degli Studi di Genova intitolato Attaccamento, regolazione emotiva e DCA allo scopo di approfondire il ruolo che potrebbero avere le relazioni affettive significative e il modo di vivere le emozioni nello sviluppo dei DCA; d) un Progetto di ricerca sull efficacia dell "Ambulatorio di terapia familiare nel disagio adolescenziale (presa in carico con 10 incontri quindicinali) su un campione di pazienti in ricovero riabilitativo affetti da DCA di età compresa tra 14-25aa rispetto ad un campione di pazienti sempre ricoverati ma non sottoposti a terapia familiare; e) un Progetto Interdipartimentale di trattamento dell obesità all interno dell ASL n. 2 Savonese utilizzando risorse già operanti sul territorio: Centri di dietetica, nutrizione, diagnosi e cura sovrappeso e obesità Ospedale San Paolo; Centro dietologia infantile S.C. Assistenza consultoriale

Savona; Ambulatorio Endocrinologia Pediatrica; CDAA; Ambulatorio Obesità per malnutrizione e obesità patologica, Medicina Interna Ospedale San Paolo; Chirurgia Obesità Ospedale di Albenga; Ambulatorio Gastroenterologia Ospedale S. Corona; S.C. Chirurgia Generale Ospedale S.Corona; Chirurgia Plastica. f) un Progetto madre-bambino con un gruppo di lavoro composto da operatori della Salute mentale e del Dipartimento Materno Infantile. g) una ricerca in collaborazione con l Istituto di Neurofisiologia dell Università di Genova, la Neuroradiologia e la Neurologia dell Ospedale S.Corona in merito ad uno Studio di Neuroimaging con Risonanza Magnetica Funzionale nell Anoressia e nella Bulimia Nervosa. ALCUNI DATI NAZIONALI IMPORTANTI Indice di prevalenza : Anoressia Nervosa 0.5-3.7% Bulimia Nervosa 1.1 4.2% Su una popolazione tra i 16 e i 35 anni Indice di incidenza: Anoressia Nervosa 4-8 nuovi casi su 100.000 casi Bulimia Nervosa 9-12 casi su 100.000 casi Tasso di mortalità Per Anoressia e Bulimia Nervosa 5-7% per le seguenti cause: - suicidio 25-30% - cronici 15% - sindromi parziali 30% Indici Regione Liguria (IPSAD) 4,2% campione a rischio di Disturbo del Comportamento Alimentare di cui il 10,4% tra i 15 e i 19 anni