Economia e finanza dei distretti industriali

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Transcript:

Economia e finanza dei distretti industriali I distretti industriali tra continuità e rinnovamento Presentazione Undicesimo Rapporto Annuale Direzione Studi e Ricerche Milano, 12 marzo 2019

Agenda 1 1 I contenuti del Rapporto 2 L evoluzione dei distretti industriali 3 Filiere, tecnologie 4.0, capitale umano

I contenuti del Rapporto 2 Analisi sui bilanci 2008-17 di 19.881 aziende, appartenenti a 156 distretti industriali, a confronto con quelli di 62.308 imprese non distrettuali. Esaminate complessivamente circa 82.200 imprese con un fatturato aggregato pari a 765 miliardi, di cui 236 miliardi riferiti a imprese distrettuali. Presentata la classifica dei migliori 20 distretti per crescita e redditività e fornite valutazioni di benchmarking su 107 distretti (per cui si dispone di almeno 45 bilanci). Focus sui distretti agro-alimentari e della meccanica, punti di forza del nostro sistema distrettuale. Mappatura dei territori specializzati nella cosmetica e nella componentistica auto, comparti che per organizzazione e struttura richiamano i distretti.

I principali approfondimenti 3 Analisi dei rapporti di filiera attraverso un database unico, che mappa gli acquisti effettuati nel 2017 dai clienti di Intesa Sanpaolo; Grado di apertura del Consiglio di Amministrazione a soggetti nati al di fuori della regione di operatività delle imprese o all estero; Presenza di imprese locomotive campioni di crescita e redditività; Investimenti diretti in entrata; Distanza «percorsa» dalle nostre esportazioni nei diversi settori di specializzazione; Diffusione delle tecnologie 4.0, competenze digitali delle imprese e difficoltà nel trovare personale specializzato in ambiente 4.0; Sviluppo startup e PMI innovative nei centri urbani e nelle periferie, nei distretti e nelle aree non distrettuali; Diffusione delle imprese familiari e presenza di esternalità positive nei territori distrettuali.

Agenda 4 1 I contenuti del Rapporto 2 L evoluzione dei distretti industriali 3 Filiere, tecnologie 4.0, capitale umano

Premessa: il punto sul ciclo macroeconomico 5 Lo scenario globale è ancora positivo ma divenuto più complesso, a causa delle molte incertezze politiche. E in atto un rallentamento della crescita (come mostrano gli indicatori anticipatori del ciclo e la decelerazione del commercio globale). Il consenso prevede un rimbalzo in corso d anno che non può essere dato per scontato. L inflazione globale è la variabile chiave: non ci aspettiamo un rialzo oltre a quanto determinato dal rimbalzo del prezzo del petrolio. La Fed è vicina alla chiusura del ciclo restrittivo: è una buona notizia per i mercati emergenti. LaBCE concluderà la politica dei tassi negativi nel 2020, dopo il rinvio determinato dal rallentamento dell attività economica di fine 2018-inizio 2019.

I due volti dell economia italiana Numerosi problemi strutturali condizionano l economia italiana: bassa concorrenza nei servizi, burocrazia, incertezza cronica, deficit infrastrutturale. Il nostro tessuto manifatturiero, più esposto alla concorrenza internazionale, è però vitale. Grazie alle strette relazioni sui territori e nelle filiere, il modello italiano ha retto la forte pressione concorrenziale dei paesi emergenti, mantenendo il saldo manifatturiero in positivo e su livelli tra i più elevati al mondo. Emerge un nucleo di soggetti vincenti che punta su un insieme di strategie evolute in termini di internazionalizzazione einnovazione e valorizza competenze e talenti. Di fronte al rallentamento in atto, occorre rafforzare ulteriormente i fattori alla base di questi successi, moltiplicando le storie di successo anche con una crescita dimensionale. Saranno cruciali: investimenti materiali e immateriali, creazione di startup e PMI innovative, dialogo con Università e centri di ricerca, formazione, rinnovo generazionale. 6

La produttività del lavoro ristagna 7 135 130 125 120 Italia (1995-2017): +0,4 medio annuo Germania (1995-2017): +1,6 medio annuo PIL per ora lavorata (1995=100; a prezzi costanti) Germania Francia 131,7 125,5 115 110 105 Italia 106,9 100 95 1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015 2017 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati OCSE

ma non per il manifatturiero 8 120 115 110 Produttività del lavoro (valore aggiunto a prezzi costanti per ora lavorata, 2008=100) Totale Manifatturiero 105 100 95 90 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017* (*) 2017 stimato per il settore manifatturiero. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati ISTAT

Un contributo importante dalle imprese dei distretti... 9 Produttività del lavoro (valore aggiunto per addetto: migliaia di euro a prezzi correnti; valori mediani) Distretti 55,2 56,1 51,3 Variazione tra 2008 e 2017: Aree non distrettuali 50,9 50,6 49,9 2017 2016 2008 - Distretti: + 9,5% - Aree non distrettuali: +2% 45 47 49 51 53 55 57 Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database (ISID)

grazie anche alla crescente presenza di multinazionali estere 35 30 25 20 15 10 5 0 3 0 1800-1920 Imprese a controllo estero per localizzazione e data di entrata (%) Aree non distrettuali Distretti 5 5 2 2 1921-49 1950-60 8 4 1961-70 11 6 1971-80 20 19 19 1981-90 15 29 1991-00 27 2001-10 11 16 2011-17 90 75 60 45 30 15 0 Imprese a controllo estero nei distretti con data di entrata successiva al 1990 per nazionalità dell investitore(%) 12,8 23,4 24,5 17,3 23,1 27,9 32,7 36,1 16,4 23,3 40,0 20,0 Altri paesi USA Germania Francia 1991-00 2001-10 2011-17 10 Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database (ISID)

con un profilo strategico evoluto e alta produttività 11 40 35 30 25 Diffusione delle leve strategiche nelle imprese distrettuali per nazionalità del controllante (%) 23 34 24 24 24 31 Produttività del lavoro nei distretti per nazionalità del controllante (migliaia di euro per addetto, 2017, valori mediani) Meccanica 64,0 73,3 80,5 20 15 10 5 3 11 14 13 10 6 Sistema moda 42,3 62,2 58,8 0 Certificazioni ambientali Certificazioni di qualità Marchi internazionali Brevetti EPO 0 20 40 60 80 100 Imprese a controllo italiano Multinazionali a controllo estero Multinazionali a controllo italiano Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database (ISID)

Grazie ai distretti, Italia saldamente al quinto posto al mondo per avanzo commerciale 12 800 600 400 200 Avanzo commerciale distretti: 79 miliardi di dollari Saldo commerciale con l estero 2017 (miliardi di dollari correnti, export-import*) 67 90 157 169 345 634 0-200 -400-183 -45-28 -600-800 -1000-797 USA Regno Unito Francia *Al netto del commercio di prodotti petroliferi Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su Comtrade Hong Kong Paesi Bassi Italia Giappone Corea Germania Cina

E cresciuto il raggio d azione sui mercati esteri 13 Distretti: la distanza media delle esportazioni (km; 2008-17) Distretti: la distanza media delle esportazioni (var. assoluta 2008-17 in km) Pdt. materiali costruzione 3.951 Meccanica 3.782 Moda - intermedi 3.536 Moda - consumo 3.350 Mobili 3.328 Totale distretti 3.284 Alimentari e bevande 3.074 Elettrodomestici 2.753 0 1.500 3.000 4.500 2017 2008 Pdt. materiali costruzione Meccanica Moda - intermedi Moda - consumo Mobili Totale distretti Alimentari e bevande Elettrodomestici 726 329 274 336 772 367 385 277 0 250 500 750 1.000 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat

con un peso crescente dei paesi lontani avanzati ed emergenti 14 100 80 60 40 20 0 Distretti: la composizione delle esportazioni tra paesi emergenti e avanzati (%) Emergenti vicini Avanzati vicini 11 13 56 53 10 13 24 21 2008 2017 Emergenti lontani Avanzati lontani Distretti: i mercati in cui l export è cresciuto di più tra il 2008 e il 2017 (milioni di euro) Stati Uniti Svizzera Germania Cina e Hong Kong Francia Regno Unito Polonia Turchia Canada Messico Rep. Corea 527 507 481 389 366 755 1.590 2.584 2.519 2.334 3.537 0 1.000 2.000 3.000 4.000 Nota: in arancio i paesi extra-europei. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat

Un buon biennio 2017-18: trainante la metalmeccanica Nel decennio 2008-17 il differenziale di crescita rispetto alle aree non distrettuali ha superato i 5 punti percentuali. 15 5 4 3 2 1 0 Evoluzione del fatturato (variazione % a prezzi correnti, valori mediani) 2,5 4,3 3,4 2016 2017 2018 Nota: 2018 stime. Aree non distrettuali: a parità di settore. Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database (ISID) Evoluzione del fatturato nel 2017 per settore (variazione % a prezzi correnti, valori mediani) Metalmeccanica Beni intermedi Agro-alimentare Totale Sistema casa Sistema moda 0,7 0,8 3,2 2,9 2,5 4,3 4,3 4,0 5,5 5,3 Distretti 7,5 6,8 Aree non distrettuali 0 2 4 6 8

che conta 25 distretti Mecc. strumentale Monza e Milano Metalmeccanica di Lecco Meccatronica di Reggio Emilia Meccanica strumentale di Vicenza Meccatronica del barese Meccanica strumentale di Bergamo Meccanica strumentale di Brescia Meccatronica di Trento Macchine per l'imballaggio Bologna Macc. utensili e robot industriali Torino Meccatronica dell'alto Adige Metalmeccanico basso mantovano Food machinery di Parma Meccanica strumentale di Varese Macc. agricole Modena-Reggio Emilia Termomeccanica scaligera Termomeccanica di Padova Macchine agricole di Padova-Vicenza Macc. ind. ceramica MO e RE Macc. utensili e per legno Pesaro Macchine per il legno di Rimini Macchine utensili di Piacenza Frig. industriali Casale Monferrato Macchine tessili di Biella Macc. lav. e prod. calzature Vigevano Distretti Meccanica, Metalmeccanica e Meccatronica: numero addetti 9.111 8.846 8.521 8.290 7.854 7.825 6.910 6.842 6.839 6.714 5.963 3.824 3.607 3.347 1.788 1.217 1.094 1.093 1.088 11.949 11.693 15.821 Nota: in arancio i distretti che abbiamo iniziato a monitorare da questa edizione del Rapporto. Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database 19.423 23.428 28.548 25 distretti metalmeccanica: 18.533 unità locali, 211.635 addetti, 34,9 miliardi di euro di export e 70 miliardi di fatturato 0 5.000 10.000 15.000 20.000 25.000 30.000 16

ad alto tasso di innovazione 17 Diffusione di brevetti tra le imprese della metalmeccanica per dimensione aziendale (% imprese) Primi 10 distretti della metalmeccanica per propensione a brevettare (brevetti domandati all EPO ogni 1.000 addetti) Grandi imprese 44,8 61,2 Macc. per imballaggio Bologna Macchine legno di Rimini 89 187 Medie imprese 38,1 27,1 Macc. utensili e per legno Pesaro Food machinery di Parma Macc. ceramica MO e RE 70 59 47 Piccole imprese 13,3 8,7 Macc. lavor. calzature Vigevano Mecc. Strum. Milano e Monza 39 37 Micro imprese 3,3 2,2 Distretti Aree non distrettuali Termomeccanica scaligera Mecc. strumentale Bresciano Macchine utensili di Piacenza 33 32 29 0 20 40 60 80 0 50 100 150 200 Nota: analisi limitata alle imprese manifatturiere. Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database

Tra i 20 distretti migliori, molti sono della metalmeccanica I distretti migliori per performance di crescita e redditività (min=0; max=100) 18 1. Gomma del Sebino Bergamasco 2. Pelletteria e calzature di Firenze 3. Dolci di Alba e Cuneo 4. Termomeccanica scaligera 5. Meccatronica di Reggio Emilia 6. Metalli di Brescia 7. Vini dei colli fiorentini e senesi 8. Meccanica strumentale di Vicenza 9. Meccatronica dell'alto Adige 10. Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene 11. Macch. lavor. calzature Vigevano 12. Occhialeria di Belluno 13. Meccatronica del barese 14. Mat. plastiche Treviso, Vicenza, Padova 15. Macchine agricole di Padova e Vicenza 16. Alimentare di Avellino 17. Meccanica strumentale del Bresciano 18. Metalmeccanica di Lecco 19. Meccatronica di Trento 20. Macchine per l'imballaggio di Bologna Nota: in blu i distretti del sistema moda; in giallo i distretti specializzati in gomma e plastica; in verde i distretti agro-alimentari; in arancione i distretti della metalmeccanica. Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database 77,9 85,0 76,5 75,6 74,7 73,4 72,7 72,2 72,2 71,1 70,9 70,9 70,8 70,4 69,9 69,2 68,7 68,5 68,4 68,1 0 20 40 60 80 100 Criteri utilizzati per la selezione dei top performer: 1. EBITDA margin 2017 2. Evoluzione 2016-17 EBITDA margin 3. Evoluzione fatturato nel 2017 4. Evoluzione export nei primi 9 mesi del 2018 5. Evoluzione 2008-17 fatturato ed export

Più di 1.600 locomotive, particolarmente diffuse tra le aziende medio-grandi 19 Le locomotive distrettuali per dimensione aziendale Incidenza % Numero Totale 9,8 Micro imprese 455 Micro imprese 6,5 Piccole imprese 656 Piccole imprese 10,3 Medie imprese 16,9 Medie imprese 408 Grandi imprese 13,6 Grandi imprese 95 0 3 6 9 12 15 18 0 150 300 450 600 Nota: limiti di fatturato: 2015 > 400 mila euro; 2016 e 2017 > 150 mila euro; Variazione fatturato 2015-2017 > 15%; Variazione fatturato 2017 > 0; EBITDA margin 2016 > 6%; EBITDA margin 2017 > 8%; Variazione addetti nel periodo 2015-17 >= 0 o non disponibile (sono state considerate anche le aziende per le quali non erano disponibili le informazioni sugli addetti); Patrimonio netto su totale attivo 2017 > 20%; Aziende non classificate a incaglio, sofferenza o in liquidazione; Aziende investment grade per il gruppo Intesa Sanpaolo; aziende manifatturiere. Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database (ISID)

e nella metalmeccanica 20 Le locomotive distrettuali: incidenza % per macro-settore Incidenza % Numero Totale 9,8 Metalmeccanica 735 Metalmeccanica 14,4 Intermedi 140 Intermedi 11,9 Sistema casa 216 Sistema casa 8,6 Agro-alimentare 7,1 Agro-alimentare 116 Sistema moda 6,8 Sistema moda 392 0 3 6 9 12 15 0 200 400 600 800 Nota: analisi limitata alle imprese manifatturiere; nel grafico non è riportato il dato sui settori manifatturieri con una bassa numerosità di imprese. Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database

Agenda 21 1 I contenuti del Rapporto 2 L evoluzione dei distretti industriali 3 Filiere, tecnologie 4.0, capitale umano

Nei distretti rapporti di fornitura ravvicinati 22 Distanze medie degli acquisti (km medi ponderati per gli importi delle transazioni), 2017 Per dimensione Per macro-settore Grandi imprese Totale Medie imprese Piccole imprese Micro imprese 82 80 88 110 118 100 118 121 115 111 Elettrodomestici Mobili Alimentare e bevande Totale Sistema moda Meccanica 137 101 119 121 113 133 100 118 97 122 86 101 Distretti 0 50 100 150 Aree non distrettuali Distretti 0 50 100 150 Aree non distrettuali Nota: analizzate oltre 7 milioni di transazioni per un controvalore pari a circa 59,5 miliardi di euro, un quarto circa del totale degli acquisti di beni e servizi delle imprese analizzate. Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database

Il caso del settore agro-alimentare 23 Alimentare e bevande: distanze medie degli acquisti delle imprese (km medi ponderati per importo delle transazioni) Nord-Est Centro Nord-Ovest 66 80 119 97 108 111 Aziende del Sud penalizzate dalla necessità di ampliare il raggio di approvvigionamento di macchinari e imballaggi da imprese del Nord. Distretti alimentari relativamente più propensi di altre aree a rifornirsi presso altri distretti Sud 200 251 0 50 100 150 200 250 300 Distretti Aree non distrettuali Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database

I distretti con le filiere più vicine e più «lontane» 24 Le distanze medie degli acquisti delle imprese distrettuali per regione (km medi ponderati per importo delle transazioni) Distretti con filiere «vicine» Distretti con filiere «lontane» Concia calzat. S. Croce 57 Mobile della Murgia 381 Tessile abbigliamento PO 58 Meccatronica del barese 286 Meccanica strumentale VI 61 Abbigliamento del barese 262 Seta-tessile di Como 61 Abbigliamento napoletano 209 Macchine imballaggio BO 67 Maglieria abb.to PG 189 Rubinett. Cusio-Valsesia 67 Cappe elettrod. Fabriano 174 Legno e arredo Brianza 71 Meccatronica Alto Adige 142 Mobile del Livenza 72 Meccatronica di Trento 128 Termomeccanica PD 76 Tessile abb.to Treviso 127 Meccatronica RE 79 Elettrodom. Inox valley 126 Nota: i colori delle barre rappresentano le macro aree (arancione: Sud; verde: Centro; giallo: Nord Ovest; nero: Nord Est). Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database 0 20 40 60 80 0 100 200 300 400

Sistema moda: Prato e Bari a confronto 25 Tessile e abbigliamento di Prato Abbigliamento del barese Nota: l intensità del colore varia in funzione dell importo degli approvvigionamenti. Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database

L effetto distretto esiste ancora: vantaggi anche in termini di internazionalizzazione e innovazione 26 Distretti conciari e orafi: le relazioni tra le imprese del distretto per dimensione aziendale (% aziende che ha dichiarato un grado di consenso discreto o elevato ) La società ha rapp. commerciali con altre aziende del distretto 56 73 81 L'appart. al distretto genera cond. commerciali vantaggiose 56 52 51 L'appartenenza al distretto è importante per innovazione 44 40 41 L'appartenenza al distretto favorisce l'internazionalizzazione Condivide informazioni con altre imprese del distretto 17 24 32 32 42 37 Medio/Grandi Imprese Piccole imprese Micro imprese Fonte: Intesa Sanpaolo, survey su 158 imprese appartenenti ai distretti conciari e orafi 0 20 40 60 80 100

Tecnologia e innovazione disponibili nel territorio 27 Le forniture di tecnologia: distanze medie per macro tipologia (km medi ponderati per gli importi delle transazioni), 2017 Presenza di startup e PMI innovative nei capoluoghi e fuori dai capoluoghi, 2018 (ogni 1.000 unità locali delle società di capitale attive) Commercio ICT Hardware 103 122 134 166 Startup e PMI innovative nel capoluogo 15,0 14,7 Tecnologia totale 103 134 R&S Servizi intangibili 72 79 103 134 Startup e PMI innovative fuori capoluogo 4,6 5,7 Distretti 0 100 200 Aree non distrettuali Distretti 0 3 6 9 12 15 Aree non distrettuali Servizi intangibili (software, tlc, consulenza informatica, elaborazione dati, ecc.). Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database (ISID) Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Registro delle imprese, ISTAT, Movimprese

La vicinanza favorisce l adozione di tecnologie 4.0 nei distretti della meccanica Macro-settore Imprese che adottano tecnologie 4.0 (%) Meccanica: dimensioni aziendali 28 Meccanica Totale Agro-alimentare 20 19 27 24 30 38 Medio-grandi imprese Piccole imprese 30 37 45 52 Mobili Moda 16 18 15 21 0 10 20 30 40 Micro imprese 21 29 0 20 40 60 Distretti Aree non distrettuali Distretti Aree non distrettuali Fonte: Intesa Sanpaolo, survey su gestori

Più capitale per finanziare gli investimenti 29 Patrimonio netto in % del Passivo (valori mediani) Patrimonio netto in % del Passivo: differenza tra 2008 e 2017 (valori mediani) 26 25,6 5,2 24 22,9 23,6 23,9 24,6 24,8 5,0 4,8 5,0 22 4,6 4,4 4,5 20 2015 2016 2017 Aree non distrettuali Distretti 4,2 4,0 Aree non distrettuali Distretti Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database (ISID)

Va superato il ritardo in termini di competenze digitali, affrontando il mismatch tra domanda e offerta, 30 Imprese con competenze digitali scarse (%) Imprese con difficoltà a reperire personale specializzato in ambiente 4.0 (%) Moda 45 42 Mobili 76 86 Mobili 42 52 Agro-alimentare 66 82 Agro-alimentare 36 38 Totale 78 71 Totale 35 37 Sistema moda 69 77 Meccanica 27 31 Meccanica 76 74 0 10 20 30 40 50 0 15 30 45 60 75 90 Distretti Aree non distrettuali Distretti Aree non distrettuali Fonte: Intesa Sanpaolo, survey su gestori

anche rivisitando i canali di assunzione 31 Distretti conciari e orafi: forme di assunzione del personale adottate in funzione della presenza di un responsabile delle risorse umane (% imprese) Distretti conciari e orafi: quota imprese con presenza di un responsabile risorse umane per dimensioni aziendali (%) Procedure informali Agenzie interinali 35 56 79 85 Totale 30,4 Istituti tecnici, professionali 10 33 Imprese medie e grandi 44,4 ITS Network distrettuali 13 5 8 5 Piccole imprese 30,2 Università, centri di ricerca 3 10 Micro imprese 22,0 Con responsabile RRUU 0 20 40 60 80 100 Senza responsabile RRUU 0 20 40 Nota: possibile più di una risposta Fonte: Intesa Sanpaolo, survey su 158 imprese appartenenti ai distretti conciari e orafi

Può aiutare una maggiore apertura della governance 32 Composizione del Consiglio di Amministrazione (%) Distretti: composizione del Consiglio di Amministrazione per dimensione aziendale (%) Imprese con tutti gli amministratori nati in regione 75,5 70,0 Imprese con tutti gli amministratori nati in regione 46 66 77 80 Imprese ibride 14,9 16,3 Imprese ibride 14 10 26 42 Imprese senza amministratori nati in regione 9,5 13,7 Imprese senza amministratori nati in regione 13 9 9 10 Distretti 0 20 40 60 80 100 Aree non distrettuali 0 20 40 60 80 100 Grandi imprese Medie imprese Piccole imprese Micro imprese Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database (ISID)

delle molte imprese familiari diffuse nei distretti 33 La distribuzione delle aziende intervistate per tipologia di detenzione della quota di maggioranza del capitale sociale (%) Per settore Per dimensione Imprenditore di riferimento 31 44 39 Imprenditore di riferimento 31 37 46 Più persone con rapporti di parentela 44 47 50 Più persone con rapporti di parentela 46 42 56 Più persone senza rapporti di parentela 11 15 19 Più persone senza rapporti di parentela 14 17 12 0 10 20 30 40 50 60 Oreficeria Totale Concia Medio-grandi imprese Micro imprese 0 10 20 30 40 50 60 Piccole imprese Fonte: Intesa Sanpaolo, survey su 158 imprese appartenenti ai distretti conciari e orafi

La frontiera dei «nuovi» distretti: la cosmetica 34 Distanze medie degli acquisti aziende di cosmetica nelle province specializzate (Km; ponderati per valore transazioni) La cosmetica di Cremona: gli acquisti da imprese localizzate al di fuori della provincia Firenze Roma Totale province specializzate Torino ITALIA Parma Padova Milano Bergamo Province Lombarde specializzate Como Bologna Lodi Cremona 73,9 66,4 65,5 56,8 38,2 80,5 74,7 124,6 124,0 123,1 104,0 95,0 0 50 100 150 200 228,5 199,4 Nota: l intensità del colore varia in funzione dell importo degli approvvigionamenti. Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database

e la componentistica auto Nelle 5 province specializzate nella componentistica operano 651 unità locali e 30.626 addetti, con un export superiore ai 6 miliardi di euro. Componentistica auto: addetti delle province italiane specializzate, 2016 Componentistica auto: peso delle province specializzate (%) 35 Torino 17.372 Export 2017 46,3 Brescia 4.835 Cuneo 3.321 Addetti 2016 35,3 Bologna 3.156 Asti 1.942 Unità locali 2016 34,8 0 5.000 10.000 15.000 20.000 0 10 20 30 40 50 Nota: in blu le province piemontesi. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat

Conclusioni 36 I distretti continuano a offrire vantaggi localizzativi: è, infatti, confermato il ruolo delle filiere di prossimità come fattore competitivo nei distretti. Il legame con il territorio è importante anche per le imprese capofila, che considerano il distretto come luogo che agevola i processi di innovazione e internazionalizzazione. La vicinanza favorisce l adozione di tecnologie 4.0, già oggi maggiormente diffuse nei distretti della meccanica. Il tema del capitale umano: le imprese distrettuali faticano a trovare operai specializzati e addetti con competenze legate a tecnologie 4.0. I vantaggi delle filiere integrate sul territorio si stanno estendendo ad altre specializzazioni meno tipiche del mondo distrettuale: i casi della cosmetica lombarda e della componentistica auto nel torinese e nel bresciano.