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PROGRAMMAZIONE DEL DOCENTE Anno Scolastico 2018/2019 Materia di insegnamento: SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTRIALE Classe 4 A MEC. Docente: PERCOCO MARIO Docente I.T.P.: SANTORO GIUSEPPE Data di consegna: 28/11/18 Firma del docente: Firma del responsabile della FS1: MOD.PROG.DOCENTE Modello programmazione docente Rev. 0 Data 29/11/2004 Pag. 1 di 11

LIVELLI DI PARTENZA TEST E/O GRIGLIE DI OSSERVAZIONE UTILIZZATI PER LA RILEVAZIONE Per la rilevazione dei livelli di partenza è stata effettuata una indagine conoscitiva riguardante le nozioni di Sistemi ed Automazione Industriale del programma del terzo anno di corso. Successivamente è stato realizzato un corso di azzeramento della durata di due settimane con verifica scritta finale avente l obiettivo di omogeneizzare la classe sulle nozioni propedeutiche al programma del quarto anno. LIVELLI RILEVATI. La classe è formata complessivamente da 11 alunni tutti provenienti dalla stessa classe terza. In questa prima fase dell anno scolastico un numeroso gruppo di alunni ha mostrato un impegno limitato, metodi di studio non adeguati e una partecipazione di indolente passività. La verifica alla fine del corso di azzeramento ha mostrato valori di profitto che sono risultati di livello alto per un piccolo gruppo di alunni di numerosità pari al 20,0%, sono risultati di livello medio per un secondo gruppo di numerosità pari al 20,0% e sono risultati di livello basso per ii restante 60,0% della classe. Sotto l aspetto disciplinare in questa fase iniziale dell anno scolastico si è evidenziato un gruppo di alunni che ha manifestato, nonostante numerosi tentativi di coinvolgimento, frequenti comportamenti di apatia e di disimpegno. ATTIVITA' DI RECUPERO E DI SOSTEGNO CHE SI INTENDONO ATTIVARE PER COLMARE LE LACUNE RILEVATE Coerentemente con quanto indicato in sede di Collegio Docenti, al fine di colmare e recuperare le lacune riscontrate sarà attivato: il recupero in itinere quando possibile; una pausa didattica di MOD.PROG.DOCENTE Modello programmazione docente Rev. 0 Data 29/11/2004 Pag. 2 di 11

una settimana dedicata al recupero nella prima decade del mese di Febbraio. Lo Sportello Didattico (a richiesta dello studente) in orario pomeridiano e corsi di recupero durante l anno Scolastico saranno attivati compatibilmente con le risorse economiche della scuola. Al termine delle attività didattiche, nei mesi di Giugno e Luglio, saranno effettuati corsi di recupero per gli alunni che avranno riportato giudizio sospeso. OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA Lo studio della presente disciplina si propone di concorrere al raggiungimento dei seguenti obiettivi: 1) padroneggiare l'uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell'ambiente e del territorio; 2) utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza; 3) riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche ed ambientali dell'innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali; 4) intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall'ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo; 5) riconoscere e applicare i principi dell'organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi; 6) orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell'ambiente e del territorio. NELL'AMBITO COGNITIVO: MOD.PROG.DOCENTE Modello programmazione docente Rev. 0 Data 29/11/2004 Pag. 3 di 11

La disciplina concorre al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento espressi in termini di competenze: -definire, classificare e programmare sistemi di automazione integrata e robotica applicata ai processi produttivi; -intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall'ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo; - redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali. NELL'AMBITO RELAZIONALE MOTIVAZIONALE (relativi ai comportamenti, alle relazioni interpersonali, alla motivazione allo studio): Contribuire all acquisizione da parte degli allievi delle capacità di: Imparare ad imparare; Progettare; Comunicare; Collaborare e partecipare; Agire in modo autonomo e responsabile; Risolvere problemi; Individuare collegamenti e relazioni; Acquisire e interpretare l informazione. Acquisizione: - della volontà di apertura all apprendimento ed all impegno personale richiesto dall offerta educativa; - del senso di responsabilità; - della coscienza del livello di apprendimento acquisito e degli ulteriori obiettivi da raggiungere; - della capacità di orientarsi in campo professionale facendo leva sul proprio bagaglio professionale; MOD.PROG.DOCENTE Modello programmazione docente Rev. 0 Data 29/11/2004 Pag. 4 di 11

- della capacità di esprimersi con un corretto linguaggio tecnico; - di autonomia nel lavoro scolastico; - del rispetto delle persone, delle cose, delle regole,delle Istituzioni,della Scuola e dei ruoli. STANDARD MINIMI (indicare le conoscenze, le competenze e le capacità che l'alunno deve necessariamente raggiungere nel corso dell'anno per poter agevolmente accedere all'anno successivo, tenendo conto di quanto stabilito in sede di Dipartimento e di Consiglio di Classe) Gli obiettivi minimi che si vogliono raggiungere, col presente Corso, sono quelli di: - conoscere ed analizzare il comportamento di semplici circuiti elettrici in c.a.; - conoscere le caratteristiche dei principali sistemi pneumatici ed elettropneumatici per l automazione industriale; - saper progettare sistemi a comando pneumatico ed elettropneumatico anche di tipo ciclo sequenziale per la risoluzione di semplici problemi di automazione scegliendo opportunamente la componentistica e rappresentando opportunamente gli schemi circuitali. VERIFICA E VALUTAZIONE STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA (controllo in itinere del processo di apprendimento) Per le verifiche sarà utilizzata una o più di una delle seguenti tipologie di prove: - prove scritte in forma di soluzione di problemi; - prove orali brevi o lunghe; - test, questionari, prove strutturate o semistrutturate; - esercitazioni pratiche in laboratorio e relazioni; - prove di attenzione. - verifiche e valutazioni nelle unità didattiche di apprendimento in modalità flipped- classroom ed EAS. STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA (controllo del profitto scolastico ai fini della valutazione) Per le verifiche sarà utilizzata una o più di una delle seguenti tipologie di prove: - prove scritte in forma di soluzione di problemi; - prove orali brevi o lunghe; MOD.PROG.DOCENTE Modello programmazione docente Rev. 0 Data 29/11/2004 Pag. 5 di 11

- test, questionari, prove strutturate o semistrutturate; - esercitazioni pratiche in laboratorio e relazioni; - verifiche e valutazioni nelle unità didattiche di apprendimento in modalità flippedclassroom ed EAS. MODALITA' DI VALUTAZIONE (eventuali scale di valore e/o griglie di corrispondenza tra prestazione e valutazione, in aggiunta a quanto stabilito nel POF) Per la valutazione sarà utilizzata la griglia di valutazione adottata dal Collegio Docenti e quanto stabilito nel POF e nel Dipartimento Disciplinare. METODI DI INSEGNAMENTO APPROCCI DIDATTICI, TIPOLOGIA DI ATTIVITA' E MODALITA' DI LAVORO Gli obiettivi prefissati si cercherà di raggiungerli avendo come elementi di riferimento: - il realizzare il controllo dell attività d insegnamento mediante l analisi dei dati sulla situazione iniziale, l individuazione degli itinerari di operatività, il controllo dei risultati rispetto agli obiettivi da conseguire; - l utilizzo razionale dei libri di testo, manuali e dei laboratori; - il favorire l apprendimento mediante la motivazione della attività di insegnamento; - l utilizzo delle esperienze come punto di partenza per raggiungere nuovi obiettivi; - lo stimolare la curiosità e la coltivazione di interessi personali; - il favorire la ricerca autonoma e di gruppo; Le modalità di lavoro da impiegare saranno: - lezione di tipo frontale e/o partecipata, da svolgersi anche con l impiego di attrezzature e metodi informatici e multimediali; - problem solving; - learning by doing; MOD.PROG.DOCENTE Modello programmazione docente Rev. 0 Data 29/11/2004 Pag. 6 di 11

- project work; - brain storming; - unità di apprendimento situate EAS; - flipped-classroom; - lavori di gruppo; - visite guidate presso stabilimenti per un riscontro diretto con la realtà industriale (eventuali) - seminari di approfondimento con l apporto di professionalità del mondo della produzione (eventuali) LIBRI DI TESTO - Titolo: SISTEMI E AUTOMAZIONE INDUSTRIALE Nuova Edizione Openschool Vol. 2. Autori: BERGAMINI G., Nasuti P. Editore: HOEPLI TESTI DI LETTURA, DI CONSULTAZIONE, DISPENSE, FOTOCOPIE Manuale di MECCANICA. Autori: Caligaris. L., Fava S, Tomasello C. Casa editrice: HOEPLI - Sarà utilizzato il materiale disponibile presso la Biblioteca Scolastica nonché quanto reperibile attraverso canali Internet e riviste specializzate. - Sussidi Audiovisivi, Informatici e/o Laboratori e supporti informatici quali: fogli elettronici, software di simulazione etc. MOD.PROG.DOCENTE Modello programmazione docente Rev. 0 Data 29/11/2004 Pag. 7 di 11

ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI E TEMPI CONTENUTI (preferibilmente organizzati per moduli o blocchi tematici e suddivisi in unità didattiche) Modulo 0 UD1 Generatori elettrici, resistenza elettrica, capacità elettrica, 1 e 2 legge di Ohm, legge di Joule, resistenze collegate in serie e in parallelo, risoluzione di circuiti in C.C.. UD2: Variabili booleane. Operazioni logiche: Yes, Not, And, Or, Nand, Nor, Ex-Or, Ex-Nor. Rappresentazione simbolica, tabella di verità, schema logico, schema elettrico-funzionale di funzioni logiche. Teoremi di De Morgan ed altri teoremi dell algebra Booleana. Semplificazione di funzioni logiche con il metodo delle mappe di Karnaugh. Modulo 1 CIRCUITI IN C.A. UD 1: Campo magnetico generato da una corrente elettrica, Caratteristiche di una tensione e di una corrente alternata. Circuiti in c.a. puramente resistivi, capacitivi, OBIETTIVI (relativi ai contenuti e suddivisi per: - Conoscenza - Competenza - Capacità) Omogeneizzazione della classe. Competenze: - Applicare le leggi dell'elettrotecnica relative ai circuiti in c.c. per risolvere problemi di automazione. - Riconoscere il carattere logico di un problema e formalizzarlo. Abilità : - Risolvere problemi relativi ai circuiti in c.c -Calcolare espressioni logiche -Individuare una funzione logica corrispondente a una data tabella di verità -Rappresentare funzioni logiche -Conoscere le leggi fondamentali dell'elettrotecnica e i metodi di risoluzione dei circuiti elettrici - Conoscere:- le operazioni logiche fondamentali e derivate, le regole e i teoremi dell'algebra booleana, le funzioni booleane e la loro rappresentazione, la minimizzazione delle funzioni logiche. Competenze: - Applicare le leggi dell'elettrotecnica relative a semplici circuiti in c.a. Utilizzare strumenti di misura di grandezze elettriche. Conoscere le leggi fondamentali STRATEGIE DIDATTICHE (indicare la metodologia e gli strumenti didattici utilizzati) L.b.D. B.S. E.A.S VERIFICHE (indicare il tipo di verifica formativa o sommativa e gli strumenti utilizzati) Q. R.T.L. TEMPI (indicare il periodo o il numero di ore dedicate per ogni fase) Primo trimestre Settembre Primo trimestre Ottobre Novembre MOD.PROG.DOCENTE Modello programmazione docente Rev. 0 Data 29/11/2004 Pag. 8 di 11

induttivi. Circuiti RLC serie. Sistemi trifase: generalità. Potenza attiva, reattiva, apparente di sistemi monofasi e trifasi. Distribuzione dell'energia elettrica. Legge dell induzione elettromagnetica. Strumentazione di misura analogica e digitale. Modulo 2 PNEUMATICA UD 1: Principi di fluidodinamica. Caratteristiche dei gas. Pressione relativa e sue unità di misura, pressione atmosferica, esperienza di Torricelli, pressione assoluta, legge di Stevino. Manometro a molla tubolare. Principio di Pascal. Equazione di stato dei gas perfetti. Scale termometriche centigrada e assoluta. Legge di Boyle, 1 e 2 legge di Gay-Lussac, legge di Avogadro. Portata volumetrica, massica, ponderale, legge di continuità. Moto laminare, moto turbolento, numero di Reynolds. UD2 Produzione dell'aria compressa. Proprietà tecnologiche dell'aria. Simbologia della componentistica pneumatica UNI- ISO. Centrale di produzione dell'aria compressa. Compressori: a pistoni, a membrana, a palette, a ingranaggi, a lobi, turbocompressori. Cenni sul dimensionamento del compressore. Gruppo FRL. Distribuzione dell'aria compressa. UD3 Elementi di lavoro pneumatico. Attuatori pneumatici lineari a dell'elettrotecnica ed i metodi di risoluzione di semplici circuiti elettrici in c.a. Competenze - Applicare le leggi della fluidodinamica nell'ambito della pneumatica. - Scegliere i componenti pneumatici da utilizzare nelle applicazioni industriali. - Confrontare la scelta pneumatica con altre tecnologie alternative. - Progettare semplici sistemi pneumatici per realizzare cicli di lavoro sequenziali. Abilità Saper disegnare circuiti pneumatici secondo la normativa Uni-ISO. - Descrivere graficamente il ciclo di lavoro sequenziale di una macchina pneumatica - Saper scegliere il tipo di cilindro in relazione alle esigenze di progetto - Riconoscere i vari tipi di comando pneumatico. Conoscenze Conoscere:- i principi della fluidodinamica - la produzione dell'aria compressa le tipologie di compressori - gli elementi di lavoro pneumatico le valvole di comando e pilotaggio pneumatiche- la simbologia grafica UNI ISO della F.C. L.G. L.b.D. B.S. E.A.S F.C. L.G. V.FC V.EAS Q. R.T.L. V.FC V.EAS Primo trimestre: Dicembre, Pentamestre Gennaio, Febbraio MOD.PROG.DOCENTE Modello programmazione docente Rev. 0 Data 29/11/2004 Pag. 9 di 11

semplice e a doppio effetto: costituzione, dimensionamento, consumi. Cilindri speciali. Attuatori rotanti pneumatici. UD4 Elementi di comando e di pilotaggio pneumatici. Valvole di controllo direzionale, valvole di controllo della portata, valvole di controllo della pressione, valvole speciali. Realizzazione pneumatica di operazioni logiche. UD5 Circuiti Pneumatici Schemi circuitali pneumatici. Comando di un cilindro: manuale, semi-automatico, automatico, Comando con regolazione della velocità. Comando temporizzato. Circuiti per comandi di sicurezza. Cicli sequenziali pneumatici. Arresti di emergenza. Modulo 3 ELETTROPNEUMATICA UD1 COMPONENTISTICA ELETTROPNEUMATICA Elettrovalvole, finecorsa elettrici, contattori, relè, temporizzatori contatori. UD2: CIRCUITI ELETTROPNEUMATICI Schemi circuitali elettropneumatici. Circuiti di comando elettropneumatici: manuali, semiautomatici, automatici, temporizzati, di sicurezza. Cicli sequenziali elettropneumatici realizzati con tecnica diretta e con tecnica della cascata. Circuiti per comandi di sicurezza in tecnologia componentistica pneumatica le tipologie di comando pneumatico, il loro funzionamento ed i metodi di progettazione dei cicli sequenziali pneumatici. Competenze - Progettare semplici sistemi a comando elettrico con blocco di potenza pneumatico. Abilità : Utilizzare i componenti base della tecnologia elettropneumatica comprendendone il funzionamento in semplici schemi. -Disegnare schemi elettrico-funzionali e schemi elettropneumatici. - Riconoscere i vari tipi di comando elettrico. - Applicare i principi di logica combinatoria e sequenziale elettrica nella tecnologia pneumatica. Conoscere: la componentistica elettropneumatica e il funzionamento di un comando elettropneumatico. L.b.D. B.S. E.A.S F.C. L.G. Q. R.T.L. V.FC V.EAS Pentamestre Marzo MOD.PROG.DOCENTE Modello programmazione docente Rev. 0 Data 29/11/2004 Pag. 10 di 11

elettropneumatica. Modulo 4 OLEODINAMICA UD1: Proprietà tecnologiche dell'olio. Centralina oleodinamica. Pompe. Attuatori idraulici. Valvole idrauliche. Circuiti idraulici. Modulo 5 MACCHINE ELETTRICHE UD1 Effetti delle correnti elettriche e sistemi di protezione. Generalità sulle macchine elettriche. Principi generali di funzionamento dei: trasformatori, del motore asincrono, dell alternatore, dei motori in c.c., del motore Brushless. Dati di targa e caratteristiche di funzionamento. UD2 -Amplificatori operazionali e loro uso in automazione. - Sistemi di trattamento dei segnali, la conversione analogico-digitale e digitale-analogica. -Gli alimentatori in c.a e in c.c.. UD3 - La normativa attinente la sicurezza personale e ambientale Competenze: - Applicare le leggi della fluidodinamica nell'ambito dell'oleodinamica. - Abilità: Riconoscere e rappresentare la simbologia della componentistica oleodinamica in semplici schemi oleodinamici. Conoscenze : Conoscere: la componentistica oleodinamica più comune e la sua rappresentazione grafica UNI ISO Competenze: scegliere la macchina elettrica più idonea alle proprie esigenze; Abilità :individuare le caratteristichedelle macchine elettriche. Conoscenze Conoscere: - il principio di funzionamento delle principali macchine elettriche; - le caratteristiche: - degli alimentatori in c.a e in c.c.; - degli amplificatori operazionali; - la normativa sulla sicurezza personale e ambientale. L.b.D. B.S. E.A.S F.C. L.G. L.b.D. B.S. E.A.S F.C. L.G. Q. R.T.L. V.FC V.EAS Q. R.T.L. V.FC V.EAS Pentamestre Aprile Pentamestre Aprile, Maggio, Giugno = Lezione Frontale; L.D=. Lezione dialogata; LbD=Learning by Doing; = Esercitazione di Laboratorio; B.S.= Brain Storming; E.A.S.= Episodi di Apprendimento Situati; F.C.=Flipped Classroom; L.G.= Lavori di Gruppo; =Lavagna Interattiva Multimediale =Verifiche scritte; = Colloquio orale; V.G.=Verifiche grafiche; Q.=questionari, =prove strutturate ; =prove semistrutturate; R.T.L.=Relazioni Tecniche di Laboratorio; V.FC=verifiche nelle unità didattiche di apprendimento Flipped-Classroom; V.EAS= verifiche nelle unità didattiche di apprendimento EAS.; D.F=domande flash MOD.PROG.DOCENTE Modello programmazione docente Rev. 0 Data 29/11/2004 Pag. 11 di 11