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Scheda n. 1 INTERVENTO DI........... PROGETTISTA/I.... UBICAZIONE........ ELENCO DEI DOCUMENTI E GRAFICI NECESSARI PER GLI INTERVENTI SOTTOPOSTI A REGIME DEL PERMESSO DI COSTRUIRE Da prodursi secondo le modalità definite e prescritte nel presente allegato Nuovo permesso di costruire Variante in corso d opera alla P. E. n del.. Variante essenziale ESTRATTI E CERTIFICATI 1) Rilievo aerofotogrammetrico in originale, ultimo volo effettuato, ovvero copia dell estratto del Regolamento Urbanistico, con indicazione dell area oggetto di intervento e della costruzione e/o impianto ed infrastruttura ivi prevista; 2) Dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà sottoscritta dal richiedente, a dimostrazione della titolarità sull immobile oggetto dell intervento con riportati gli estremi catastali dell immobile; 3) Modello S.I.V. (Scheda Informativa di Variazione) debitamente compilato; 4) Attestazioni Enti fornitori dei servizi pubblici, ovvero autocertificazione sottoscritta da professionista abilitato; 5) Pareri, autorizzazioni, nulla-osta o atti di assenso comunque denominati degli Enti Territoriali coinvolti nel sistema edilizio e urbanizzativo da realizzare: o N. O. ai sensi dell art. 21 del D. Lgs. 42/2004; o Ente proprietario della strada (se diverso dal Comune); o Autorità idraulica: Ufficio Regionale per la tutela del territorio Consorzi idraulici; o Comitato Istituzionale dell Autorità di Bacino del Fiume Arno; o Comitato Istituzionale dell Autorità di Bacino del Fiume Serchio; o Direzione Regionale del Territorio (ex Intendenza di Finanza); o Ferrovie dello Stato; o Provincia (nel solo caso di insediamenti produttivi, dovrà essere prodotta copia della domanda presentata ai sensi dell art. 6 del D.P.R. n 203/88. Nel caso che non siano previste emissioni in atmosfera andrà prodotta dichiarazione sostitutiva con dichiarazione resa in tal senso); o N.O. A.R.P.A.T. o N.O. dell Azienda A.U.S.L. (secondo quanto disciplinato dall art. 82, comma 5, della L.R. n. 1/2005, con esclusione di quanto disciplinato alla lettera a ) o Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco o E.N.E.L. / TERNA spa o SNAM o Altro (specificare) In alternativa alla presentazione de pareri, nulla-osta ecc.. di cui sopra l interessato provvede alla presentazione della documentazione necessaria per l acquisizione da parte del Comune. 6) Autocertificazioni rese dal professionista abilitato attestanti: 6.1) L avvenuta verifica circa la presenza di pozzi pubblici, che privati controllati dall A.S.L. in merito al rispetto della distanza da pozzi pubblici, sia di assoluta inedificabilità (ml. 10 -D.Lgs n. 152/06 e successive modificazioni -), 6.2) Il rispetto della normativa del D.P.C.M. 8 luglio 2003 e successive integrazioni e modificazioni in materia di elettrodotti. 6.3) La conformità dell intervento progettato con la normativa igienico sanitaria vigente, nei casi previsti dall art. 82, comma 5 lettera a, della L.R. n. 1/2005

6.4) La legittimità urbanistica dell attuale stato dei luoghi, citando gli estremi degli atti autorizzativi, amministrativi e/o condono edilizio, ovvero dichiarazione dell epoca di costruzione se antecedente al 1.9.1967. 6.5) che l intervento non è soggetto alle disposizioni vigenti in materia di sicurezza antincendio. 6.6) La conformità tra la documentazione tecnica presentata per l ottenimento dei vari atti di assenso di cui al precedente punto A6 e quella allegata all istanza di permesso di costruire. DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA 1) Fotografie dell ambiente (indicando la data in cui sono state effettuate le riprese con planimetria schematica di riferimento ai punti di ripresa ). RILIEVO 1) Tav. n Planimetria generale. 2) Tav. n Profili altimetrici 3) Tav. n...pianta/e 4) Tav. n Sezione/i 5) Tav. n Prospetti 6) Tav. n Particolari 7 Tav. n.calcoli planivolumetrici RELAZIONI Relazione generale descrittiva dell intervento Nel caso in cui l intervento sia previsto su immobili compresi nelle aree ricadenti in quelle indicate con pericolosità e rischio idraulico nei P.A.I. : Piano di Bacino del fiume Arno, stralcio Assetto Idrogeologico, PAI, la cartografia di riferimento è composta da: per l individuazione della classi di rischio idraulico PI4, PI3, PI2 e PI1i: Perimetrazione delle aree con pericolosità idraulica Livello di dettaglio in scala 1:10.000 Carta degli elementi a rischio Aree con pericolosità idraulica a livello di dettaglio scala 1:10.000 ; per l individuazione della classi di rischio da fenomeni geomorfologici di versante PF4, PF3, PF2 e PF1 Perimetrazione delle aree con pericolosità da frana derivate dall inventario dei fenomeni franosi Livello di dettaglio in scala 1:10.000; Carta degli elementi a rischio Aree con pericolosità da frana scala 1:10.000. Delib. Comitato Istituzionale n. 185 del 11.11.2004 Piano Stralcio DPCM 5.11.99 SI NO P.I.4 area a pericolosità idraulica molto elevata (art. 5, 6) SI NO P.I.3 area a pericolosità idraulica elevata (art. 5, 7) SI NO P.I.2 area a pericolosità idraulica media (art. 5, 8) SI NO P.I.1 area a pericolosità idraulica moderata (art.5, 8) SI NO P.F.4 area a pericolosità geomorfologica molto elevata (art. 9, 10) SI NO P.F.3 area a pericolosità geomorfologica elevata (art. 9, 11) SI NO P.F.2 area a pericolosità geomorfologica media (art. 9, 12) SI NO P.F.1 area a pericolosità geomorfologica moderata (art. 9, 12) SI NO carta guida delle aree allagate - norma n.6 del piano (allegare la documentazione) SI NO norma n.13 del piano -Parere Ente competente n..... del...... * SI NO disciplina di salvaguardia aree B norma 3 del piano SI NO (altro)..... Piano di Bacino del fiume Serchio stralcio Assetto Idrogeologico per individuare le aree, di cui agli artt. 12, 13, 14, 15, 16, 17 per la verifica dei fenomeni franosi, artt. 20, 21, 22, 23, 24, 25, 2 6 per la verifica delle aree allagate e/o a pericolosità idraulica, devono essere eseguite copie stralcio dalla la cartografia di riferimento è composta da: Carta dei fenomeni franosi e della pericolosità geomorfologica, in scala 1:50.000 e 1:25.000,(tav. 3 e suoi sviluppi); Carta delle aree di pertinenze fluviale e lacuale", in scala 1:50.000, (tav. 4); Carta delle aree allagate e/o a pericolosità idraulica", in scala 1:50.000, (tav. 5); Carta degli interventi per la riduzione del Rischio Idraulico, in scala 1:50.000 (tav. 6);

Carta di riferimento delle norme di Piano nel settore del rischio idraulico, in scala 1:50.000 e 1:10.000, (tav. 7 e suoi sviluppi); Delib. Comitato Istituzionale del 5.10.2004 SI NO a alveo fluviale in modellamento attivo (art. 21) SI NO P1 area golenale (art. 21) SI NO AP aree allagate e/o ad alta probabilità di inondazione (art. 22) SI NO P2 aree a moderata probabilità di inondazione ed aree di pertinenza fluviale (art. 23) SI NO PU aree morfologicamente depresse (art. 24) SI NO MP aree a moderata probabilità di inondazione (art. 25) SI NO BP aree a bassa probabilità di inondazione (art. 25) Relazione di fattibilità geologica-geotecnica Relazione di conformità delle strutture murarie Legge 2 febbraio 1974, n. 64, D.M. (infrastr.) 14 settembre 2005, d.m. 16.01.1996, D.M. (infrastr.) 14 settembre 2005 Norme tecniche per le costruzioni nel caso in cui l intervento sia previsto su immobili produttivi da demolire o destinare ad altri usi, e nella generalità dei casi siano previste opere di bonifica, dovrà essere prodotta una certificazione redatta dal progettista che relazioni sulla presenza di rischi ambientali (coperture in eternit, macchinari, cisterne, cabine elettriche con trasformatori, rifiuti abbandonati, ecc.) e che identifichi le procedure da adottare per la soluzione dei problemi connessi. PER LA VERIFICA DEGLI ASPETTI RELATIVI AL TITOLO VI DEL R.U - TUTELA E SALVAGUARDIA DELLE RISORSE TERRITORIALI. ART 49 69 art. 50 Aree di pertinenza Fluviale i progetti che prevedono interventi edilizi o trasformazioni morfologiche a distanza inferiore a metri 10 dai piedi esterni degli argini oppure, ove mancanti, dai cigli di sponda dei corsi d acqua aventi un ambito A0 alvei fluviali ordinari in modellamento attivo, dovranno contenere l individuazione dell ambito ao attraverso rilievo topografico restituito su cartografia alla scala 1:500; art. 51 La difesa dei fenomeni alluvionali Le trasformazioni del territorio devono essere progettate ed effettuate adottando tutti gli accorgimenti necessari per ridurre gli effetti negativi connessi all impermeabilizzazione del suolo. In particolare: vedere le prescrizioni elencate al comma 6 lettere dalla a) alla e) dell art. 51. Documento per la valutazione del rischio idraulico, anche relativo alle proprietà circostanti, in relazione ai vincoli eventualmente presenti nell area di intervento e alle norme di comparto del Regolamento Urbanistico: dovranno essere progettati e dimostrati gli interventi necessari per la riduzione degli effetti negativi, connessi all impermeabilizzazione del suolo a seguito della trasformazione del territorio, previsti al comma 6 lettere dalla a) alla e); in particolare dovrà essere indicato lo smaltimento delle acque meteoriche, dimensionamento e posizionamento delle eventuali vasche volano, utilizzo di materiali permeabili nella realizzazione delle pavimentazioni esterne, parcheggi e in generale nella viabilità pedonale e carrabile o Intervento comportante trasformazione di superfici impermeabili o parzialmente permeabili superiori a mq. 1.000: SI NO In caso affermativo allegare calcoli e progetto in ottemperanza all art.51.6 lett.c-e. del R.U o Intervento comportante trasformazione di superfici impermeabili o parzialmente permeabili comprese tra mq.100 e 1.000: SI NO in caso affermativo allegare calcoli e progetto in ottemperanza all art.51.6 lett.d-e. Carta dei comparti - l intervento ricade: al di fuori della perimetrazione dei comparti all interno del comparto n... tav. A1 A2 dell UTOE n... e considerata la classe di fattibilità idraulica. si dichiara la rispondenza del progetto alle prescrizioni di cui alla specifica scheda di rischio idraulico art. 52 Classificazione degli interventi per l attribuzione della classe di fattibilità individuare la classe di fattibilità dall esame delle cartografie e studi allegati al regolamento urbanistico, per valutare la necessità di effettuare Indagini di approfondimento geologico-geotecniche, o idrogeologiche

determinare la fattibilità dell intervento, individuando l area interessata dal progetto, nelle tavole allegate al R.U. al fine di stabilire la classificazione della fattibilità dell intervento proposto: - Carta Geologica Intervento ricadente nel perimetro dei centri urbani: - Carta della pertinenza fluviale - Carta della fattibilità geologico-geotecnica - Carta della fattibilità idraulica - Carta delle aree esondate Intervento ricadente fuori del perimetro dei centri urbani: valutazione della fattibilità mediante matrice: - Carta fragilità geomorfologia classe... grado di esposizione.. = fattibilità geologica classe. - Carta fragilità idraulica classe.. grado di esposizione.. = fattibilità idraulica classe.. - Carta della vulnerabilità dell acquifero - Carta dello studio ideologico-idraulico del territorio comunale a supporto del R.U. comparti, e relativa schedatura Ai sensi dell art. 58 del R.U. Direttive per la valutazione degli effetti ambientali dovrà essere prodotta: Relazione descrittiva delle misure adottate per la mitigazione degli effetti ambientali derivanti dal nuovo insediamento, contenente quanto indicato nelle: art. 53 Direttive ambientali per la tutela degli acquiferi e delle risorse idriche Al fine di verificare i livelli di consumo di acqua e di promuovere la limitazione al suo utilizzo in tutti i progetti di nuove costruzioni e di ristrutturazioni per qualunque destinazione deve essere allegato un documento sul bilancio energetico dell immobile che evidenzi i consumi di acqua articolato per i diversi usi (potabile, produttivo, irrigazione, ecc.), le modalità di approvvigionamento, l eventuale incidenza per la falda per quelli direttamente emunti. In tale documento dovranno essere indicate le modalità di contenimento dei consumi indicando in particolare la possibilità di utilizzo di acqua non potabile o di riuso per consumi non domestici. Dovrà essere indicato in particolare la possibilità di riuso di acque di riciclo produttivo, dell acquedotto industriale, di recupero delle acque piovane degli impianti di depurazione. art. 56 direttive in merito alla Bioarchitettura Lo sviluppo delle tecniche di bioarchitettura dovrà consentire di contenere il consumo energetico, di ridurre gli sprechi e di limitare al minimo gli effetti negativi sull ambiente e sulla salute dei cittadini. Dovranno essere privilegiate le indicazioni,contenute nell art. 56 del R.U. art. 59 direttive sul sistema della depurazione In tutti i progetti di nuova costruzione, e di ristrutturazione per qualunque destinazione, devono essere indicati i tipi di scarico e le modalità di smaltimento a norma della legislazione vigente, dando priorità alla creazione di impianti di fitodepurazione. Gli scarichi nel suolo, anche se con processo di depurazione, possono essere effettuati solo se con apposita relazione geologica ne viene documentata la non pericolosità per la falda in riferimento alle norme vigenti. art. 60 direttive per la limitazione delle emissioni da traffico veicolare si dovranno limitare il numero di accessi ai lotti edificabili e il rilascio degli accessi carrabili; - la realizzazione di opere in prossimità delle strade non dovrà comportare limitazioni o problemi alla viabilità e il rilascio delle relative autorizzazioni dovrà essere verificato preventivamente dagli Uffici competenti che potranno impartire specifiche prescrizioni quali allineamenti, arretramenti, limiti dimensionali ecc.; - deve essere prevista la fluidificazione del traffico con opportuni accorgimenti tecnici. art. 62 direttive per le emissioni in atmosfera di origine civile e industriale Al fine di verificare e limitare le emissioni di origine civile e produttiva in atmosfera in tutti i piani attuativi per qualunque tipo di destinazione deve essere allegata una documentazione in merito alle emissioni previste. In particolare nella suddetta documentazione dovrà essere rilevata la possibilità di limitare le emissioni inquinanti. art. 63 direttive per il potenziamento della raccolta differenziata dei rifiuti In tutti i progetti di realizzazione o ristrutturazione di attività produttive, di servizi e di edificato urbano residenziale superiori a mq 250, dovranno essere indicati il tipo e l entità dei rifiuti che vengono prodotti, le modalità di smaltimento individuando all interno dell area dell azienda o dell urbano gli spazi destinati allo stoccaggio degli stessi in maniera differenziata. art. 64 direttive per il risparmio sui consumi energetici Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 192 Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia (G.U. 23 settembre 2005, n. 222) deve essere predisposto un documento che indichi il bilancio energetico complessivo dell immobile per tutti i progetti di nuove costruzioni e ristrutturazioni sia a destinazioni civile che produttiva, di servizio ed agricole. In tale documento dovranno essere indicati:

- i consumi energetici previsti per l utilizzo dell immobile, in particolare quelli per il riscaldamento, l energia elettrica e per la gestione di eventuali impianti collegati all attività lavorativa, - il tipo e il dimensionamento degli impianti previsti; - i materiali che vengono utilizzati per la coibentazione e il risparmio energetico; - le emissioni in atmosfera. Al fine di verificare e promuovere il contenimento dei consumi il documento sopra citato dovrà contenere in particolare: - l orientamento dell immobile con indicazione delle potenzialità di miglior utilizzo dell irraggiamento solare; - i sistemi di coibentazione verificando la possibilità di superare i minimi previsti dalla L. 10/91 - l ombreggiamento esterno dell edificio con specie spoglianti che consentano l irraggiamento invernale e sistemi di limitazione dell effetto serra delle vetrate in particolare per quelle di ampie dimensioni, ecc ; - il rendimento delle caldaie ricercandone i livelli migliori; - i sistemi di illuminazione interna ed esterna rispettando le disposizioni in materia di inquinamento luminoso; - la predisposizione di opere per l installazione di pannelli solari o altre forme di riscaldamento; - altre forme di contenimento dei consumi in particolare per le attività produttive. I progetti di illuminazione pubblica dovranno contenere una valutazione dei consumi prodotti e gli accorgimenti per limitare il consumo e per rientrare nei parametri previsti dalle normative in materia di inquinamento luminoso. art. 65 direttive per la limitazione delle radiazioni non ionizzanti Il R. U. individua negli elaborati cartografici con apposita simbologia il tracciato degli elettrodotti da 132 KW, 220 KW, 380 KW. In prossimità di questi tracciati dovrannoessere rispettate le normative che limitano la realizzazione di immobili e l esposizione ai campi elettromagnetici. Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003 Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti, nella progettazione dei nuovi insediamenti in prossimità di linee ed installazioni elettriche già presenti nel territorio, ai fini della progressiva minimizzazione dell'esposizione ai campi elettrici e magnetici generati dagli elettrodotti operanti alla frequenza di 50 Hz, è fissato l'obiettivo di qualità di 3 microtesla per il valore dell'induzione magnetica, da intendersi come mediana dei valori nell'arco delle 24 ore nelle normali condizioni di esercizio. Per la progettazione al fine di mitigare gli effetti ambientali derivanti dal nuovo insediamento, dovrà essere richiesto il parere dell Ente gestore della Linea elettrica al fine di determinare la relativa fascia di rispetto. La relazione dovrà, inoltre, riguardare i seguenti argomenti, motivando le scelte fatte e valutando le possibili alternative: sistema di approvvigionamento dell acqua potabile; sistema di smaltimento dei liquami civili; allacciamento delle utenze alle reti tecnologiche (energia elettrica, telefonia, gas) V.I.A. Valutazione di Impatto Ambientale La V.I.A. si applica alle categorie di progetti individuati dalle direttive comunitarie di riferimento (Direttive 85/337/CEE e 97/11/CE), dalle norme statali di recepimento (L. 349/86, D.P.C.M. 377/88 e D.P.C.M. 27.12.1988 e successive modifiche) e dalle norme regionali di attuazione (L.R. 79/98) degli Atti di indirizzo e coordinamento emanati dallo Stato. (D.P.R. 12.4.1996 e successive modifiche). Le opere soggette a V.I.A. sono numerose e di vario genere: strade, ferrovie, porti, aeroporti, insediamenti industriali, centrali per la produzione di energia elettrica, elettrodotti, oleodotti, gasdotti, impianti eolici, ecc. Alcune tipologie di opere sono sottoposte a valutazione in ogni caso, mentre altre lo sono soltanto se superano determinate soglie dimensionali. PROGETTO Tav. n Planimetria generale. Tav. n Progetto di urbanizzazione primaria. Comunque é sempre necessaria la planimetria con l indicazione delle fosse settiche e del tracciato delle tubazioni, acque bianche e nere fino alla fognatura o, in mancanza, altri sistemi alternativi. Tav. n Piante. Tav. n... Sezioni. Tav. n Prospetti eventualmente corredati da particolari tecnici, in adeguata scala, in relazione all importanza dell intervento. Tav.n.In relazione all importanza dell intervento e/o la presenza degli immobili all interno dei vincoli paesaggistici formalmente riconosciuti ai sensi del D.Lgs 42/2004., la rappresentazione

grafica dell opera progettata, ai fini del suo inserimento nel contesto, dovrà essere integrata,anche facendo ricorso a tecnologie di rendering, ovvero definita da assonometrie o prospettive. Tav. n. Particolari di progetto nei casi in cui l intervento ricade in zona sottoposta a vincolo paesaggistico ai sensi del tit. II del D.Lgs 42/2004. Tav. n. Conteggi Urbanistici. Tav. n Progetti impiantistici, ove necessario, ai sensi della L. 46/90, oppure dichiarazione, redatta su apposito modello, attestante la non obbligatorietà della redazione del progetto. Tav. n. Documentazione di impatto acustico o di clima acustico, nei casi definiti dall art. 8 della L. 447/95 redatta secondo i criteri stabiliti dalla D.G.R. n. 788/99, in applicazione all art. 12, comma 2, della L.R. 89/98, ove necessaria. Progetto esecutivo delle opere di fondazione e di quelle di contenimento e consolidamento del terreno, corredato di relazione tecnica relativa alle fasi di cantiere, in cui siano illustrate, anche in apposite planimetrie e sezioni relative alle varie fasi, la successione temporale e le modalità di realizzazione dei lavori con particolare riferimento agli scavi e riporti di terreno ed alle opere di contenimento e di consolidamento del terreno. Tav. n. Progetto relativo all eliminazione o al superamento delle barriere architettoniche ai sensi dell art. 77 e seguenti del D.P.R 380/2001 (già L. 13/89 e L. 104/92) e D.M. 236/89 (grafici, relazione tecnica e dichiarazione ex art. 1), nonché dalla L.R. 47/91. Nell ipotesi di edifici e spazi pubblici o aperti al pubblico i progetti dovranno essere redatti in conformità al D.P.R. 24/07/1996 n 503, nonché dall art. 82 del D.P.R. 380/2001. Nel caso di edifici produttivi indicare se l'attività che viene svolta è soggetta alla disciplina sul collocamento obbligatorio. Tav. n. Elementi per il calcolo del contributo di costruzione. Rateizzazione contributo di costruzione Estratti da Progetto Unitario approvato con Determina Dirigenziale n del Copia dell Atto d Obbligo : derivante da Progetto Unitario Estratti da Piano Attuativo approvato con delibera di Consiglio Comunale n del Copia della Convenzione : derivante da Piano Attuativo Garanzie finanziarie Convenzioni urbanistiche Varie Tav.n. Dati metrici e parametrici (solo per interventi di edilizia convenzionata localizzata nei piani di zona). Diritti di segreteria LETTURA GRAFICA IN SOVRAPPOSIZIONE Tav.n.. Stato sovrapposto degli elaborati (planimetria, piante, sezioni, prospetti e/o sezioni per eventualisbancamenti e/o riporti solo se necessario) da prodursi in funzione dell intervento progettato. Il/La sottoscritto/a.. nella sua qualità di tecnico progettista delle opere di cui alla presente istanza, assevera che la documentazione prodotta risponde formalmente a quella indicata nella presente scheda. Capannori, Firma e Timbro del Progettista

Note Il presente documento, quale parte integrante della richiesta, dovrà essere debitamente compilato e prodotto in duplice copia. I documenti da presentare dovranno essere quelli necessari alla completa definizione dell intervento progettato. La mancata presentazione della documentazione dovrà essere motivata, secondo l ordine della serie,nell allegata relazione tecnica. τutta la documentazione dovrà essere prodotta in tre copie Gli elaborati grafici relativi allo stato sovrapposto dovranno essere prodotti in due copie Ai sensi dell art. 82, comma 14 della Legge Regionale n. 1/2005, e del relativo Regolamento di attuazione approvato con D.P.G.R. n. 62/R del 23/11/2005,i progetti relativi ad interventi che riguardano le coperture di edifici di nuova costruzione ovvero le coperture di edifici già esistenti, dovranno prevedere l applicazione di idonee misure preventive e protettive che consentano, nella successiva fase di manutenzione degli edifici, l accesso, il transito e l esecuzione dei lavori in quota in condizioni di sicurezza. Ai fini dell applicazione dell art. 1, commi 17,18 e 19, della L. 443/01 e successive modificazioni e integrazioni, qualora l intervento preveda l utilizzo di terre e rocce da scavo, dovrà essere allegato il prescritto parere rilasciato dall ARPAT.