ITALIAN YOUTH DECLARATION on INTERGENERATIONAL EQUITY SUMMARY FOR POLICYMAKERS

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ITALIAN YOUTH DECLARATION on INTERGENERATIONAL EQUITY SUMMARY FOR POLICYMAKERS CON IL SOSTEGNO DI:

!"#!$%& INTRODUZIONE...2! RINGRAZIAMENTI...4! DIRITTO & GIUSTIZIA...5! L EQUITA INTERGENERAZIONALE: DA PRINCIPIO A DIRITTO... 5! IL TRIBUNALE DI GIUSTIZIA INTERGENERAZIONALE... 6! L EQUITÀ INTERGENERAZIONALE NELLE COSTITUZIONI... 7! GOVERNANCE...8! PARTECIPAZIONE GIOVANILE...10! EDUCAZIONE...12! ENERGIA...14! AGRICOLTURA...16! Think Tank Equità Intergenerazionale Italian Youth Declaration on Intergenerational Equity 1

INTRODUZIONE L ultimo rapporto dell Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), pubblicato a cavallo tra il 2013 ed il 2014, ha confermato in maniera chiara e definitiva quanto già si sapeva da alcuni anni: il cambiamento climatico è inequivocabile, ed abbiamo a disposizione poco più di un decennio per invertire la tendenza riducendo le emissioni di gas serra in atmosfera, per garantire che l aumento medio di temperatura globale alla fine del secolo non superi i 2 C. Gli effetti del cambiamento climatico sono già evidenti, ma è chiaro come le maggiori conseguenze graveranno sulle generazioni future; qualora fallissimo nel ridurre le nostre emissioni, l incremento di temperatura nel 2100 potrebbe superare i 4 C, lasciando ai nostri discendenti un pianeta sull orlo dell insostenibilità per la maggior parte della nostra specie. Ebbene, ciò risulterebbe in un mancato rispetto di quello che è il principio di equità intergenerazionale, secondo cui il pianeta debba essere consegnato alle generazioni future in condizioni non peggiori rispetto a quelle in cui è stato ereditato: ciò si traduce nel diritto delle generazioni future di usufruire dello stesso tipo di risorse e servizi ecologici di cui possono beneficiare le generazioni attuali. Ma come fare in modo che questo principio si traduca in misure concrete? A partire dal 2013, la questione è stata risollevata nel corso delle Conferenze delle Parti (COP) della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) da parte dei giovani membri di YOUNGO, la constituency che racchiude e rappresenta le associazioni ed i movimenti per il clima giovanili nel mondo nel corso di tali summit. Dopo aver dato vita ad un gruppo di lavoro specifico denominato Intergenerational Equity working group, i giovani inizialmente una decina hanno intrapreso un lavoro dapprima di ricerca ed in seguito di redazione di policy documents, volto a sensibilizzare politici e negoziatori sul tema dell equità intergenerazionale. Durante la COP19 di Varsavia, l Intergenerational Equity working group ha messo in atto una massiccia campagna di elaborazione e divulgazione, culminata con la redazione da parte del gruppo della Warsaw Declaration on Intergenerational Equity and Climate Change, documento che chiamava le Parti a riconoscere la definizione del concetto di equità intergenerazionale, ad incrementare collettivamente i propri sforzi in virtù degli obblighi verso le generazioni future e ad intraprendere misure che fossero in linea con tale principio. La Dichiarazione ha riscosso un grande successo Think Tank Equità Intergenerazionale Italian Youth Declaration on Intergenerational Equity 2

soprattutto fra i paesi meno sviluppati, ed è stata infine firmata da oltre 50 paesi presenti alle negoziazioni. Grazie a questo traguardo e ad incontri con esponenti di spicco fra cui Connie Hedegaard (Commissario UE per il Clima) e Ahmad Alhendawi (Inviato Speciale per i Giovani del Segretario Generale dell ONU), nel corso dell ultimo giorno della conferenza il termine generazioni future è stato inserito nel preambolo del testo conclusivo dell ADP, che costituirà la base del nuovo accordo globale atteso dalla COP21 di Parigi (dicembre 2015). Con l avvicinarsi della COP20 di Lima, ha preso vita la fase-due del progetto dell Intergenerational Equity working group: avanzare proposte su come rendere il principio operativo, una volta inserito nel testo. E in questo scenario che si inserisce il Think Tank sull Equità Intergenerazionale: scopo dei paper presentati dai singoli e dalle associazioni partecipanti è stato quello di identificare buone pratiche, precedenti di successo ed opportunità per rendere il principio concreto in diversi settori. Gli studi effettuati e le proposte avanzate sono stati infine sintetizzati in questo documento, che prende il nome di Italian Youth Declaration on Intergenerational Equity, che tradotto in lingua inglese è stato inviato all Intergenerational Equity working group di YOUNGO affinché possa costituire una base di partenza per il lavoro del gruppo nel corso della COP20 e nel percorso verso la COP21 di Parigi. Think Tank Equità Intergenerazionale Italian Youth Declaration on Intergenerational Equity 3

RINGRAZIAMENTI Si ringraziano la Dott.ssa Mariagrazia Midulla ed il WWF Italia per il supporto contenutistico, morale, tecnico-logistico e promozionale in occasione dell evento di apertura dell iniziativa. Si ringrazia Ahmad Alhendawi, Inviato Speciale per i Giovani del Segretario Generale dell ONU, e Alashiya Gordes, per il video-messaggio inviato a supporto dell iniziativa. Si ringraziano il Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Consiglio Regionale del Lazio e l Assessorato all Ambiente, Agroalimentare e Rifiuti di Roma Capitale per il patrocinio morale rilasciato in occcasione dell evento di apertura dell iniziativa. Si ringraziano le associazioni partner LUISS Sostenibile, Young Professionals in Foreign Policy Rome, Rete Clima, FutureDem, TILT, Young Ambassadors Society per le rispettive collaborazioni. Si ringraziano la Dott.ssa Mariagrazia Midulla (WWF Italia), il Prof. Alfonso Giordano, il Prof. Gianfranco Pellegrino, il Prof. Marcello Di Paola e il Prof. Luciano Monti (Università LUISS Guido Carli) e il Dott. Vincenzo Ferrara per l adesione al comitato scientifico, il grande interesse e la disponibilità mostrati e ed i preziosi contributi forniti ai partecipanti. Si ringrazia l Università LUISS Guido Carli per il contributo tecnico-logistico per l evento conclusivo dell iniziativa. Si ringraziano Alessia Simonetti, Veronica Caciagli, Federico Antognazza, Emanuele Bompan, Andrea Bozzetto, Chiara Bardoscia, Edoardo Piccitto, Alessandro Sgarito, Rachele Rizzo, Francesca Mingrone e Beatrice Settanni per i rispettivi contributi di carattere contenutistico, logistico-organizzativo, grafico, multimediale e morale. Think Tank Equità Intergenerazionale Italian Youth Declaration on Intergenerational Equity 4

DIRITTO & GIUSTIZIA Autori: Federico Brocchieri Francesca Mingrone Fabrizio Ventriglia Italian Climate Network Italian Climate Network Young Professionals in Foreign Policy Rome Proposte in punti Innalzare l Equità intergenerazionale da semplice principio a vero e proprio diritto umano, che prevalga sugli altri diritti in caso di contrasti; Inserire nelle Costituzioni la protezione dell ambiente per le generazioni future, come già fatto da alcuni Paesi; Istituire un Tribunale internazionale di Giustizia deputato a sanzionare le violazioni al diritto di Equità intergenerazionale e ad indicare le possibili misure per garantire alle generazioni future il godimento pieno ed ottimale delle risorse naturali.! '(%)*!+,(&!"+%-.%"%-,/!0",'%1&#,&2-!"$!2!0&,&#!-!++0& Al giorno d oggi, le leggi esistenti si limitano al riconoscimento generico della protezione dell ambiente con la semplice indicazione dell oggetto e del grado di tutela, rivolta in ogni caso verso i soggetti viventi e non verso le generazioni future; sulla base di tali premesse, si evince la necessità di rendere l Equità intergenerazionale da mero principio a vero e proprio diritto. Si presenta, in questo senso, il problema di definire e rappresentare le generazioni future: si potrebbe parlare, in prima ipotesi, non di generazioni future ma di umanità nel suo complesso, includendo membri presenti e futuri, attribuendo così personalità giuridica a tale gruppo di individui. Tuttavia, anche accettando la teoria secondo cui delle generazioni future facciano parte solamente i non-nati, sarebbe possibile comunque attribuire una qualche rilevanza giuridica a questi ultimi: nell ambito del diritto italiano per esempio è possibile concludere contratti aventi ad oggetto beni futuri 1 e al nascituro è riconosciuta una serie di prerogative 1 Art. 1348, Codice Civile italiano; 2 Artt. 462 e 784 Codice Civile italiano Think Tank Equità Intergenerazionale Italian Youth Declaration on Intergenerational Equity 5

che nel complesso costituiscono la cosiddetta capacità prenatale 2, cosicché è possibile affermare una soggettività giuridica in capo allo stesso (sono i genitori, in questo caso, ad avere la rappresentanza legale dei nascituri). Sviluppando ulteriormente il ragionamento, si potrebbe permettere a determinate categorie di soggetti, che siano associazioni o gruppi di individui, di fare le veci delle generazioni future dinnanzi al giudice, in quanto portatori di medesimi interessi. È quanto è stato ammesso dalla Corte Suprema delle Filippine nel caso Minors Oposa ( ) del 1993: a seguito del ricorso da parte di 35 minori, rappresentati dai loro genitori, la Corte dichiarò che gli attori rappresentavano la loro progenie futura e che l affermazione del loro diritto ad un ambiente sano costituisce la realizzazione del loro dovere di assicurare la tutela di tale diritto per le generazioni a venire.!'&+-!3*",'%&#!&.!*4+!/!,&!"+%-.%"%-,/!0",'%& Il riconoscimento dell equità intergenerazionale quale diritto umano comporterebbe la necessità di istituire un apposita Autorità deputata alla prevenzione di qualunque minaccia dei diritti spettanti alle future generazioni: un Tribunale di Giustizia Intergenerazionale, che avrebbe dunque lo scopo di valutare le azioni commesse nel presente e in grado di ledere potenzialmente i diritti delle future generazioni, dettando le possibili linee guida per scongiurare tali effetti nefasti a lungo termine. Affinché la tutela dei diritti delle generazioni future sia poi reale, sarebbe necessaria l esistenza di norme cogenti e non solamente di meri principi ispiratori; la risposta potrebbe essere ricercata nel diritto internazionale, in grado di influenzare il diritto interno, ma anche suscettibile di ricevere impulsi da parte di quest ultimo. Per prima cosa sarebbe necessario che gli Stati concludessero tra loro accordi multilaterali vincolanti, prevedendo norme stringenti e dettagliate e, soprattutto, un efficace meccanismo sanzionatorio, che li spinga a dare seguito agli impegni assunti. In questo modo si potrebbe assicurare il rispetto degli accordi presi sia sul piano internazionale sia su quello interno: con la creazione di un organo giudicante sul modello della Corte Europea dei Diritti dell Uomo potrebbero far ricorso sia gli Stati sia gli individui, mentre nell ambito del diritto interno sarebbe possibile adire anche i fori domestici sulla base delle norme attuative dei trattati. Think Tank Equità Intergenerazionale Italian Youth Declaration on Intergenerational Equity 6

'(%)*!+5&!"+%-.%"%-,/!0",'%&"%''%&$04+!+*/!0"!& Un ulteriore possibilità è rappresentata dall inserimento della protezione delle generazioni future dal cambiamento climatico nelle carte costituzionali nazionali. Ad oggi, solo tre stati hanno adottato un provvedimento simile: Ecuador, Repubblica Dominicana e, a gennaio 2014, la Tunisia, la quale con l articolo 45 obbliga lo stato a garantire il diritto ad un clima e ad un ambiente sostenibili ed a mettere in atto le misure necessarie per eliminare l inquinamento ambientale, aggiungendo nel preambolo la necessità di contribuire ad un clima sicuro ed alla protezione dell ambiente. In sostanza, ciò potrebbe consentire ad un paese di fare causa ad un altro per negligenza nel contrastare il cambiamento climatico, ed anche consentire a corpi quali la Corte Internazionale di Giustizia di intervenire in caso di rimostranze da parte di uno stato nei confronti di un altro che gli stia causando danni semplicemente non attuando politiche per ridurre le proprie emissioni, ha affermato l esperto canadese David Estrin. Think Tank Equità Intergenerazionale Italian Youth Declaration on Intergenerational Equity 7

GOVERNANCE Autori: Gianluigi Delle Cave FutureDem Proposte in punti Promuovere la diffusione della cooperazione decentrata, la quale, fondando la propria forza sullo stretto rapporto tra società e territorio, favorisce lo sviluppo di stretegie locali e translocali legate allo sviluppo sostenibile e alla tutela dell ambiente; Applicare la cooperazione decentrata sulle diverse aree d intervento ad essa legate: la co-decisione e il co-sviluppo, lo sviluppo endogeno, il capacitybuilding, processi di dialogo e decentramento, la mobilitazione di eccellenze, elaborazione griglia di indicatori per lo sviluppo! Sintesi: La cooperazione decentrata, assumendo un ruolo cruciale per il collegamento tra i diversi livelli di azione e di interazione istituzionale, sviluppa i processi decisionali sia verticalmente che orizzontalmente (e cioè, rispettivamente, tra le parti interessate e tra queste ultime ed i membri delle istituzioni). Tale tipo di cooperazione può essere definita come una delle aree potenzialmente più favorevoli allo sviluppo di strategie locali e di promozione trans-locale di sviluppo sostenibile, in quanto basa le proprie forze e capacità innovative sullo stretto rapporto tra la società e il territorio: attraverso la mobilitazione di determinate risorse e attori (secondo i principi di equità intergenerazionale), risulta dunque essere di particolare importanza nella riduzione della vulnerabilità sia sociale che ambientale, contribuendo ad un complessivo miglioramento della qualità della vita. Il sistema, nel complesso, può essere articolato e scomposto in alcune aree di analisi/applicazione, ognuna delle quali si presta alla traduzione del principio di equità in una dettagliata politica pubblica ambientale, di seguito elencate: Think Tank Equità Intergenerazionale Italian Youth Declaration on Intergenerational Equity 8

- l area della co-decisione/co-sviluppo, che descrive il dialogo politico fra i partner dei due o più territori interessati e la definizione comune degli obiettivi; - l area dello sviluppo endogeno, ove l'iniziativa di cooperazione svolge attività in linea con le specifiche vocazioni e le eccellenze dei territori coinvolti; - l area del capacity building e dunque lo sviluppo delle competenze tecniche, finanziarie, gestionali e istituzionali dei soggetti interessati; - il rafforzamento della partecipazione alla vita democratica e dei processi di dialogo tecnico, in modo coordinato e speculare, cercando di promuovere processi di decentramento che rispondano ad una maggiore efficacia per lo sviluppo sostenibile; - il supporto e la mobilitazione di eccellenze e di innovazioni tecnologiche ecofriendly. Think Tank Equità Intergenerazionale Italian Youth Declaration on Intergenerational Equity 9

PARTECIPAZIONE GIOVANILE Autori: Federico Brocchieri Italian Climate Network Proposte in punti Proporre l adozione da parte di tutti gli stati di delegati giovanili ufficiali ai summit ONU, affinché possano avere un posto ai tavoli in cui si decide del loro futuro. Sintesi: Come dibattutto in sezioni precedenti, un problema rilevante quando si parla di equità intergenerazionale è quello della rappresentanza delle generazioni future, con la concreta difficoltà nell identificare degli individui che possano difenderne i diritti. Oltre alle proposte di carattere giuridico già presentate, un ulteriore risposta a tale ostacolo potrebbe essere lo sviluppo di un programma di delegati giovanili da parte degli stati membri, seguendo i modelli già attuati in Australia, Germania, Norvegia, Paesi Bassi, Romania, Svezia, Svizzera e Tailandia. Per citare un esempio rilevante, sono risultati estremamente positivi i risultati dell attività dei delegati giovanili nel corso delle conferenze ONU sul clima (le Conference of Parties, indette dall United Nations Framework Convention on Climate Change): nel corso della COP19 di Varsavia, in particolare, dalla collaborazione di alcuni delegati giovanili ufficiali e di altri giovani delegati, rappresentanti di ONG ed istituzioni accademiche, è stata elaborata ed inviata una proposta per il riconoscimento della protezione delle generazioni future, tramite l inserimento del termine future generations all interno del testo conclusivo della piattaforma negoziale ADP ( Ad Hoc Working Group on the Durban Platform for Enhanced Action ), la quale si occupa della definizione di un nuovo accordo globale per la riduzione delle emissioni, che a partire dal 2020 dovrebbe sostituire il Protocollo di Kyoto. La proposta, accolta positivamente dalle Parti, ha portato pertanto all inserimento di tale menzione nel preambolo del testo. Think Tank Equità Intergenerazionale Italian Youth Declaration on Intergenerational Equity 10

Un risultato storico, che non si sarebbe mai verificato senza l ausilio dei delegati giovanili ufficiali, i quali hanno potuto dialogare senza remore con i propri delegati senior, in quanto legittimati dalla consapevolezza di non parlare solo a proprio nome, ma a nome di tutti coloro che abiteranno questo pianeta in futuro. Think Tank Equità Intergenerazionale Italian Youth Declaration on Intergenerational Equity 11

EDUCAZIONE Autori: Gabriella Ugo Rete Clima Proposte in punti Inserire nel curriculum scolastico, in tutti gli ordini, una disciplina formativa che tratti le tematiche inerenti la relazioni tra Uomo e ambiente. Sintesi: L educazione ambientale, in Italia così come in diversi altri paesi, presenta diverse lacune in termini sia quantitativi che qualitativi: ciò incide in maniera rilevante sulla sensibilità ambientale dei cittadini, i quali spesso sviluppano comportamenti e stili di vita privi di un adeguata consapevolezza delle capacità e delle risorse del pianeta e delle potenziali conseguenze per le generazioni future. Affinché tali barriere culturali possano essere abbattute, l obiettivo deve essere unificare il concetto di equità intergenerazionale con le tematiche legate alla sostenibilità ambientale ad essa correlate. L'idea prevede di inserire, a livello globale, nel curriculum scolastico di tutti gli ordini una disciplina formativa che tratti le tematiche relative al rapporto Uomo-Ambiente. La nuova disciplina scolastica dovrebbe pertanto: essere obbligatoria per tutti gli studenti di tutti gli ordini di scuola e di tutte le tipologie, al pari dello studio della propria lingua e cultura locale, delle scienze pure ed applicate e delle materie di indirizzo; avere una cadenza settimanale nei calendari scolastici; essere oggetto di valutazione durante e a fine anno scolastico; essere guidata dall'insegnante con i nuovi strumenti didattici (digital school, LIM, interactive lesson, exhibit, EAS school, informal learning ecc.) in modo che gli alunni imparino non più esclusivamente assistendo alla lezione frontale, ma anche sperimentando e mettendo in pratica i metodi induttivo e deduttivo dell'approccio scientifico. In base ad ordine e grado, agli studenti deve essere agevolata la comprensione della centralità delle tematiche ambientali in svariati settori e discipline: scienze dei materiali (ingegneria, architettura); scienze della salute (medicina, chimica, alimentazione); scienze della terra Think Tank Equità Intergenerazionale Italian Youth Declaration on Intergenerational Equity 12

(geografia, geologia, ecologia); scienze biologiche (biologia, botanica, scienze ambientali, genetica, scienze forestali); scienze sociali (psicologia, pedagogia, antropologia, sociologia). E' indubbio che la sostenibilità ambientale sia un tema trasversale, che apre ampi spazi per creare reti d interconnessione tra i vari ambiti del sapere e le pratiche quotidiane di vita. La nuova disciplina scolastica dovrà essere il mezzo per rendere consapevoli le nuove generazioni di questa stretta relazione: l'equità intergenerazionale potrà così trovare, in maniera condivisa, il suo ambito di realizzazione ed essere poi formalizzata dai governi e dai ministeri, rimanendo non più dunque un iniziativa dei singoli. Think Tank Equità Intergenerazionale Italian Youth Declaration on Intergenerational Equity 13

ENERGIA Autori: Marco Costa Italian Climate Network Proposte in punti Coordinare ed ottimizzare a livello globale lo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili, proteggendone le zone più favorevoli allo sviluppo tramite l istituzione di zone a Denominazione Energetica Protetta. Sintesi: E necessario adottare misure rapide e drastiche per rientrare rapidamente nei ritmi che l IPCC suggerisce per raggiungere i target di mitigazione dei cambiamenti climatici. È necessario coordinare a livello globale lo sfruttamento di fonti rinnovabili, in modo tale da massimizzarne la diffusione e ridurre drasticamente lo sfruttamento di fonti fossili. Un esempio al riguardo rappresentato da quanto si sta discutendo a livello europeo in termini di rafforzamento dell interconnessione energetica fra gli Stati Membri, che ha visto un recentemente un accordo su un primo target di almeno il 10%. Inoltre, sarebbe necessaria la diffusione di sistemi di stoccaggio, sia capillare che di grande taglia, al fine di ridurre l effetto negativo dato dall aleatorietà di tali fonti. Una misura interessante potrebbe essere la protezione di siti particolarmente adatti allo sfruttamento di fonti rinnovabili, che, secondo standard similari a quelli dei parchi naturali, riceverebbero una tutela di scopo, atta a limitarne l impiego ai soli fini di una produzione di energia elettrica o termica tale da contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Tali aree potrebbero prendere il nome di zone a denominazione energetica protetta. Il sostegno economico a supporto di una forte politica di decarbonizzazione avviene in primo luogo da una tassazione degli impianti emettitori, misura intrapresa già in diversi stati nel mondo, ultimo dei quali il Cile. Queste aree dovrebbero essere gestite da organi sovranazionali che investono con il solo scopo di ridurre l impatto globale di produzione energetica con fonti rinnovabili. Parte di tali Think Tank Equità Intergenerazionale Italian Youth Declaration on Intergenerational Equity 14

aree dovrebbero essere dedicate alla ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie, slegate a logiche di mercato a breve termine, così da velocizzare lo sviluppo di soluzioni adeguate alle diverse aree geografiche del pianeta. Solo così si potrà garantire l equità intergenerazionale: lasciando alle generazioni future un mondo basato su un sistema energetico sostenibile, sicuro, accessibile e legato a strutture orizzontali. Think Tank Equità Intergenerazionale Italian Youth Declaration on Intergenerational Equity 15

AGRICOLTURA Autori: Davide De Mauro Italian Climate Network Proposte in punti Ridurre in maniera drastica l impatto ecologico delle grandi città tramite lo sviluppo di Vertical Farm, le quali, rendendo i centri urbani autosufficienti nella produzione alimentare e recuperando i rifiuti solidi e liquidi, garantirebbero città sostenibili per le generazioni future Sintesi: Le risorse più importanti per l'umanità sono senza dubbio l'acqua e il cibo. Attualmente, entrambe sono gestite in maniera non sostenibile, soprattutto dai paesi industrializzati. L'agricoltura intensiva presenta diverse criticità, come ad esempio l'altissimo utilizzo di acqua potabile, che non è più recuperabile in seguito all infiltrazione; inoltre, recenti studi hanno mostrato l elevato potere inquinante che queste tecniche agricole portano con sé con l'utilizzo massivo di fertilizzanti, erbicidi e pesticidi. Inoltre le derrate alimentari che vengono prodotte fuori dai grandi centri urbani vengono ogni giorno trasportate verso i centri abitati con emissioni considerevoli di gas climalteranti. Affinché si possa riuscire, in futuro, a vivere in linea con il principio di equità intergenerazionale è indispensabile riuscire ad attuare una conversione verso lo schema delle Eco-Città: una città sostenibile che preveda, nel caso limite, output prossimi allo zero. Tra i tanti processi funzionali da coinvolgere, il più importante è proprio la produzione alimentare. Ma come rendere le città autosufficienti a livello alimentare? La risposta è costituita dalle Vertical Farm: un edificio completamente isolato ed adibito all'agricoltura biologica. Se le Vertical Farm riusciranno a diffondersi e ad avere successo, sarà dunque possible: alleggerire la sempre crescente domanda di cibo che le città odierne richiedono giornalmente; diminuire il consumo di acqua per la produzione alimentare (fino al 95% con tecniche Think Tank Equità Intergenerazionale Italian Youth Declaration on Intergenerational Equity 16

aeroponiche); estinguere pratiche di utilizzo di fertilizzanti, erbicidi, pesticidi; incrementare l'agricoltura urbana e locale; produzione di alimenti biologici e sani; creare nuove opportunità lavorative sostenibili; produrre più cibo a parità di suolo usato (fino a 120 volte), con lo sviluppo in altezza; ricostituire ampie zone naturali usate oggi per l'agricoltura intensive; diminuire le emissioni di CO 2 dovute al trasporto giornaliero delle derrate alimentari, data la produzione a km0; riutilizzare i rifiuti liquidi e solidi delle città; creare una fitta rete di Gruppi di Acquisto Solidale operanti a livello locale. Think Tank Equità Intergenerazionale Italian Youth Declaration on Intergenerational Equity 17