Perché studiare la metrica?

Documenti analoghi
Caratteri generali di metrica

Breve introduzione alla metrica italiana. 1. La poesia

PROGRAMMA DI ITALIANO

Liceo Scientifico Statale F. II di Svevia Melfi

DIFFERENZE TRA POESIA E PROSA

MARCO BEGHELLI Guida alla identificazione metrica dei versi italiani

LE REGOLE DELLA POESIA Verso e accento metrico

Il verso: sillabe, ritmo, rima. Il verso italiano è caratterizzato dal numero delle sillabe e dal ritmo.

Letteratura italiana. La fabbrica del testo

APPUNTI ELEMENTARI DI METRICA ITALIANA

Indici di leggibilità dei testi. Analisi del testo letterario 1 Isabella Chiari

Postfazione. Note tecniche

PROGRAMMA di ITALIANO e STORIA 2^A CAT

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

ABILITA. Memoria. Abilità linguistiche. Decifrazione. Classificare e ordinare. Comprensione. Analisi. Anticipazione. Progettazione.

Accento tonico, sillabe, pronuncia

CORSO SERALE SECONDO PERIODO

PROGETTAZIONE CORSO DI STUDIO (materia: ITALIANO; classe 1^) Unità di apprendimento n. 1

Istituto Comprensivo di Cologna Veneta Curricolo Scuola Primaria a.s. 2015/2016

Classificazione decimale Dewey Classe 800 Letteratura

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE Giovanni Cena PROGRAMMAZIONE DIDATTICA SEZIONE TECNICA SETTORE ECONOMICO

Programmazione di italiano per competenze

ISTITUTO COMPRENSIVO RIGNANO - INCISA. PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI ITALIANO Classe 2^

POF ALLEGATO 4 PROGRAMMAZIONE BIMESTRALE PRIMARIA

ITALIANO - CLASSE PRIMA

Protocollo dei saperi imprescindibili a.s Ordine di scuola: tecnico grafico

ISTITUTO COMPRENSIVO di Grotte di Castro

Nozioni essenziali di metrica italiana Marco Gozzi

EDUCAZIONE AL SUONO E ALLA MUSICA

VADEMECUM PER LA VALUTAZIONE DELLE POESIE

La poesia. di Stefano Benni

CURRICOLO DI ITALIANO della scuola primaria

Il Convivio - Giornale Telematico di Poesia Arte e Cultura: Il Testo Poetico Il Testo Poetico. di AA.VV.

Traduzione matematica della metrica dantesca presente nella Divina Commedia.

Forme e linguaggi. L. Caporale C. Fronte. Poesia Teatro Testi non letterari Un romanzo integrale. Ambiente educativo Digitale CONTENUTI INTEGRATIVI

CLASSI PRIME PROGRAMMAZIONE DI ITALIANO. Conoscenze

SCUOLA PRIMARIA - MORI

4, 5 ANNO DELLA SCUOLA PRIMARIA

ANNO SCOLASTICO Piano di lavoro individuale

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE "G. V. GRAVINA" VIA UGO FOSCOLO CROTONE

ISTITUTO COMPRENSIVO DI MUSSOLENTE SCUOLA PRIMARIA ITALIANO CLASSE PRIMA

1-Riuscire a comunicare con individui di altre nazionalità usando la lingua straniera

Curricolo verticale di ITALIANO

Marco Praloran

ITALIANO. PRIMO ANNO (Liceo delle Scienze Umane)

LICEO SCIENTIFICO STATALE LEONARDO DA VINCI"

Metafonologia. Luciana Ventriglia. insegnante-pedagogista clinico Formatore A.I.D

LINGUA ITALIANA CONOSCENZE

SCHEDA DOCENTE PROGRAMMA - A.A

Istituto San Luigi di Chieri PIANO DI LAVORO ANNUALE a.s. 2013/2014. MATERIA: Italiano CLASSE: I SEZIONE: A e B SUDDIVISIONE DEI MODULI SETTIMANALI:

L Infinito di Leopardi. Innovazione nella tradizione

Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi.

Progetto IPDA Prevenire le difficoltà d apprendimento a partire dall'ultimo anno della Scuola d Infanzia

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE E. GUALA. CORSO Ragionieri

I T A L I A N O MATERIA OBIETTIVI INFANZIA

1. Prosa e poesia: livello grafico e formale. (Angelo Poliziano, Rime)

UNITÀ DI APPRENDIMENTO N 1

PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE

PIANO DI STUDIO PERSONALIZZATO CLASSI SECONDE E TERZE PRIMO BIENNIO

ITALIANO CLASSI PRIME- SCUOLA PRIMARIA

Dr.ssa Alessandra Luci Psicologa/Psicoterapeuta Logopedista Cell: Firenze

CURRICOLO DI ITALIANO FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA

Universitas, Raccolta completa delle poesie di una vita. POESIE DEI RITAGLI DI TEMPO. (Legenda di tutti i generi di poesie contenute nell'ebook)

ANALISI DEL TESTO PARTE II. Il testo narrativo e il testo poetico. anno scolastico 2009/2010 prof. De Rubertis

Breve dizionario di metrica italiana

Lezione 2. Coordinatrice didattica: Paola Baccin

UNITÀ DI APPRENDIMENTO ABILITA

Il testo narrativo. Metodi di lettura STRUMENTI

CURRICOLO ITALIANO SCUOLA PRIMARIA

LA MEMORIA DEL PROFUMO 1

Italiano contemporaneo - corso pratico, I parte. ECTS 12 Bachelor Semestre invernale, I anno

Istituto Comprensivo di Pralboino Curricolo Verticale

NOZIONI DI METRICA ITALIANA

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ITALIANO SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI LINGUA ITALIANA - SCUOLA PRIMARIA IST. COMP. DON MILANI CERNUSCO S/N -

Programma svolto. Modulo 1. Modulo di collegamento Recupero e consolidamento di contenuti e competenze del primo anno.

AREA DI APPRENDIMENTO: MUSICA

IL RUOLO DELLA TOSCANA NELLA QUESTIONE DELLA LINGUA

Scuola primaria. Imparare ad imparare Comunicare Collaborare e partecipare Individuare collegamenti e relazioni

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Programmazione educativo-didattica anno scolastico MUSICA CLASSE PRIMA PRIMARIA

Sostegno a Distanza: una fiaba per Angela. Presentazione

Natale Perego Elisabetta Ghislanzoni. Parole in viaggio Poesia e teatro

LICEO LINGUISTICO E DELLE SCIENZE UMANE "F. DE SANCTIS" Via Fogazzaro, Paternò (CT) TEL

Istituto d Istruzione Superiore Gastaldi Abba Genova

1 LA POESIA E IL SIGNIFICANTE 4 Poesia e prosa 6 Significato e significante nel linguaggio comune 6 Come si riconosce una poesia 7

MUSICA. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (dalle Indicazioni Nazionali) AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA

CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE PRIMA

CAPITOLO V. DATABASE: Il modello relazionale

CURRICOLO VERTICALE LINGUA ITALIANA

OBIETTIVI IN TERMINI DI: COMPETENZE, ABILITÀ, CONOSCENZE E ATTIVITÀ COMPETENZA ABILITÀ CONOSCENZE ATTIVITÀ

DIPARTIMENTO DI LINGUE STRANIERE (Inglese Spagnolo Francese)

PROGRAMMAZIONE DI ITALIANO Anno scolastico: 2013/2014 CLASSE 4 H Lsa

Competenza 3: Produrre testi in relazione a diversi scopi comunicativi. al termine del primo biennio della scuola primaria

OBIETTIVO FORMATIVO: 1. APPRENDERE LA TECNICA DELLA LETTURA E DELLA SCRITTURA

MODULO UNICO PRESENTAZIONE PIANO DI STUDI RICONOSCIMENTO CREDITI CARRIERA PREGRESSA

UU. D. A. Classe 3^ A.S.2014/15

LINEE DI COLLEGAMENTO CON IL POF. PROGETTI A.Tu.Ba Bantù. IL COMPRENSIVO MONDO DEI SEGNI : NATURA, SPORT, MUSICA Area Scientifico-Ambientale

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE. Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere nel corrente a.s. 2015/16 PROGETTAZIONE ANNUALE DIDATTICA

LICEO SCIENTIFICO STATALE

Transcript:

Perché studiare la metrica?

Premessa Assumiamo come appartenente all ambito della poesia (forma-poesia), e dunque passibile di studio metrico, qualsiasi testo prodotto e recepito come letterario il quale si presenti suddiviso in segmenti tali, per estensione e per eventuali altre caratteristiche, da essere identificati come versi (A. Menichetti, Metrica italiana, Padova, Antenore, 1993, p. 1)

Prosa / poesia L opposizione non va radicalizzata MA la poesia è una forma più vincolata della prosa (quest ultima è oratio soluta per Cicerone e Quintilliano) Però la poesia ha anche più risorse: segmentazione versale, possibile discordanza tra accento linguistico e metrico, speciale sillabazione, libertà sintattica, maggiori possibilità lessicali

Superiorità della poesia: cfr. grammatici medievali e Umanisti Attenuazione dell opposizione poesia / prosa in età moderna, in particolare dall Ottocento

La metrica non comunica significati linguistici MA il testo poetico è: ciò che si dice + come si dice Conoscere la metrica nelle situazioni storiche significa conoscere i confini entro i quali il discorso poetico si muove

Poesia e versificazione Poesia e versificazione non sono la stessa cosa. La versificazione è un fatto tecnico, formale La poesia è un concetto culturale La metrica si occupa dunque della versificazione, cioè di tutti i discorsi in versi, poetici o no La metrica definisce le regole degli autori, descrive le strutture formali del discorso in versi, esamina il mutare delle regole nel tempo

Che cos è un verso? Una riga di scrittura interrotta da un a capo che spesso non coincide con la fine della frase? Scrivere in colonna non è sempre stata consuetudine dominante (vedi i mss medievali) Con la versificazione libera la disposizione sulla pagina diventa come uno spartito, indispensabile al lettore per identificare il verso

Il discorso in versi è scandito non solo in segmenti sintattici (cioè in frasi), m anche in segmenti non sintattici. Il discorso in versi possiede una scansione puramente formale, indipendente dalla struttura sintattica Il verso, dunque, è l unità di base della scansione del discorso in versi; l unità minima che può costituire da sola un discorso in versi compiuto

Che cos è una strofa? Struttura intermedia che interrompe la sequenza di versi La struttura strofica è propria dei testi in rima (identità di suono della parte finale di due versi dall ultima vocale tonica compresa) La strofa può essere anche senza rima, ma identificata dalla successione regolare di più tipi di versi: es. 3 endecas. + quinario = strofa saffica (Carducci); 4 endecas. sdruccioli = strofa asclepiadea (Carducci) Nei testi di struttura libera le strofe sono sezioni del discorso in versi segnalate con la divisione grafica

Metro e ritmo Due aspetti correlati fra loro Ritmo: disporsi nel tempo di elementi. Nella metrica it. disporsi in determinate posizioni di sillabe toniche e atone, di misure sillabiche Metro: norma entro la quale il ritmo si realizza. Es: il sonetto è composto da 14 endecas. con toniche determinate sillabe e con determinato schema rimico metro Le accentazioni effettive dei versi, la scelta dello schema rimico sono operazioni individuali ritmo

Forme metriche e prosodia I fatti metrici sono di due tipi: Le strutture testuali o forme metriche (livello superiore) e le regole che presiedono alla loro composizione Gli elementi di suono che formano il verso (sillaba, accento) e lo mettono in relazione con altri versi (rima); regole della versificazione fonetiche prosodia

Forme metriche e generi Rapporto tra forme metriche e generi letterari Il poema ( 300-500) si scrive in terza rima o in ottava rima; poi anche in endecasillabi sciolti Per Dante la poesia lirica (amorosa, morale, politica) si esprime nella canzone, nella ballata e nel sonetto Petrarca inserisce inoltre nel Canzoniere la sestina e il madrigale

Computo sillabico Nella metrica italiana due versi sono dello stesso tipo se hanno lo stesso numero di sillabe (non lo stesso numero di fonemi!) Es: cosa, costo, strambo sono parole bisillabe anche se contengono 4, 5, 7 fonemi Per stabilire il numero di sillabe di un verso si contano le sillabe fino all ultima tonica Verso piano (dopo l ultima tonica c è ancora una sillaba atona), verso tronco (il verso termina con l ultima tonica), verso sdrucciolo (dopo l ultima tonica ci sono due sillabe atone)

Nella terminologia italiana si definisce la misura del verso contando sempre una sillaba in più rispetto all ultima tonica Questo principio di computo sillabico deriva dalla metrica provenzale e francese antica. Unica differenza: in quella tradizione i versi prendono il nome dalla posizione dell ultima sillaba tonica Es: endecasillabo = décasyllabe

Parisillabi e imparisillabi Dante è il primo a distinguerli i versi con numero pari o dispari di sillabe sulla base dell uscita piana Per Dante gli imparisillabi (tranne il novenario) sono adatti allo stile elevato; i parisillabi invece sono rozzi

Dieresi: un nesso di due vocali entro parola vale due sillabe Sineresi: un nesso di due vocali entro parola vale una sillaba Dialefe: la vocale finale di una parola e l iniziale della successiva valgono due sillabe Sinalefe: la vocale finale di una parola e l iniziale della successiva valgono una sillaba

Nessi di vocale tonica + atona Nessi di vocale tonica + atona in fine di parola valgono due sillabe alla fine del verso, una sillaba all interno (tendenzialmente) Es: primavera per me non è pur ma10i11 9, 14) (Rvf, ma dentro dove già6 mai7 non aggiorna (Rvf, 9, 7)

Nessi bisillabici I nessi di a, e, o + vocale tonica sono di regola bisillabici. es: paese, beato, soavi Nessi di due vocali separate da -iconsonantica (es: noia) Esistono però eccezioni: e sopra la lor tetra / noia le facezie e le novelle spandi (Parini, La caduta, 59-60) noia monosillabo

Sinalefe e dialefe Quando si incontrano nel verso vocale finale di parola e iniziale della seguente è normale la sinalefe Es: Ahi quanto a dir qual era è cosa dura (Inf. I, 4) Più raramente si può avere dialefe (le due vocali valgono per due sillabe distinte) Tant era pien di sonno7 a8 quel punto (Inf. I, 10)

Isosillabismo e anisosillabismo Tradizione metrica italiana isosillabica: i versi dello stesso tipo (es. endecasillabo) hanno sempre lo stesso numero di sillabe. Ipermetro (verso che eccede la misura prevista); ipometro (verso che non raggiunge la misura prevista) Poesia antica anche anisosillabica: in questa poesia prevale la rima sull esattezza del numero sillabico Anisosillabismo tipico della versificazione giullaresca. Il verso più tipico oscilla fra 8 e 9 sillabe

Es. laude, poesia didascalica settentrionale Cfr. Jacopone (in Poeti del Duecento, II, p. 128) Molto me so delongato (ott.) Da la via che li santi ho calcato (dec.) Delongato me so da la via (dec.) E storto me so en pocresia (nov.) E mustro a la gente ch io sia (nov.) En lo spirito alluminato. (nov.)

Accenti Con accenti del verso si intende che le sillabe che occupano determinate posizioni sono toniche (es: accento di 4 ) Schema accentuativo: disposizione degli accenti principali nel verso Accenti principali: quelli richiesti dal metro (es: endecasillabo con accenti di 4 /6 e 10 )

Versi con accentazione fissa Distribuzione rigida delle sillabe toniche. Decasillabo (3-6 -9 ) Novenario (2-5 -8 ) Ottonario (3-7 ) Senario (2-5 ) Versi ad accenti variabili: endecasillabo (4 /6-10 ), settenario (1 /2 /3 /4-6 ), quinario (1 /2-4 )

Spostamenti d accento Diastole: spostamento in avanti Sistole: spostamento indietro Non per licenza poetica ma nell ambito di doppie forme proprie della lingua antica. Es: umìle, simìle (per provenzalismo) Pièta (forma etimologica da pietas)