INDICATORI PER LE CURE PALLIATIVE



Documenti analoghi
analisi della normativa formazione indicatori condivisi

DISPOSIZIONI PER GARANTIRE CURE PALLIATIVE AI MALATI IN STATO DI INGUARIBILITÀ AVANZATA O A FINE VITA E PER SOSTENERE LA LOTTA AL DOLORE

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d

Il servizio di Cure Palliative

IL MINISTRO DELLA SALUTE DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE

Modelli di reti di cure palliative. Maria Anna Conte

Il progetto regionale di ricerca MACONDO

DISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013

Cure Domiciliari. Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)

IL FINE VITA APPARTIENE ALLA VITA: I PROGETTI E LE ESPERIENZE DELLE CURE PALLIATIVE

Excursus legislativo sulla palliazione. Francesca Nardi Assistenti Sociali e Psicologi a confronto sui temi di fine vita e palliazione 19 Aprile 2011

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA

Daniela Riccò Direttore Sanitario AUSL RE

CONFERENZA STAMPA. L ASL di Brescia presenta un progetto rivolto ai malati oncologici terminali con il sostegno della Fondazione Berlucchi.

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)

- 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE. Capo I Finalità e disposizioni generali

LA CONTINUITA ASSISTENZIALE

Bologna 29 Giugno 2015

Modello di erogazione diffusa delle Cure Palliative/Fine Vita con supporto di esperti. Parma, 21 ottobre 2011 Dott.ssa Maria Luisa De Luca

La continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica

RACCOLTA DEGLI EMENDAMENTI D AULA. PROPOSTE DI LEGGE N <<Interventi per garantire l accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore>>

FORUM P.A. SANITA' 2001

Contenuti e indicatori per le CPDO - Mario Saugo

Punto Unico di Accesso. Violetta Ferrari Emanuela Malagoli 17 Maggio 2012 Bologna

III COMMISSIONE TESTO ELABORATO DAL COMITATO RISTRETTO FEBBRAIO 2011

Le Cure Intermedie La specialistica territoriale tra ospedali di comunità, strutture residenziali ed Equipe domiciliari

Il contributo dei Centri di servizi per anziani a supporto della domiciliarità: alcune esperienze a livello locale

Associazione VIDAS. Audizione sulla riforma sociosanitaria lombarda

Dal panorama regionale la RETE delle Cure Palliative analisi dei dati di attività e organizzazione. Mauro Manfredini

Titolo: La Rete Ligure di Cure Palliative

Il ruolo delle Aziende ULSS nel garantire prestazioni, sviluppare innovazione, promuovere buone prassi

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA SVILUPPO DELLE CURE PALLIATIVE

I servizi per anziani non autosufficienti

Le cure palliative in Veneto Stato di attuazione della DGR 2989/2000

UNITÁ OPERATIVA DI CHIRURGIA MAXILLO- FACCIALE DIPARTIMENTO CHIRURGICO

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.

Servizio Hospice Vivere con dignità fino all ultimo

1.OGGETTO 2.FINALITA 3. DESTINATARI

Cure Domiciliari: definizione

ANALISI DELL ACCESSO ALLA RETE DELLE CURE PALLIATIVE NEL TRIENNIO PER I TUMORI DI COLON-RETTO, MAMMELLA E POLMONE DELLA ASL MILANO1

DIGNITA DELLA PERSONA evitare il dolore inutile nelle strutture socio-sanitarie accreditate per anziani e disabili

LA RETE DELLE CURE PALLIATIVE PER I MALATI IN FASE AVANZATA DI MALATTIA IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA

NODI di una RETE. Sistema organizzativo e gestionale che garantisca ai malati e alle loro famiglie una continuità assistenziale attraverso i

La RSA come modello di cura intermedia

CENTRO RESIDENZIALE CURE PALLIATIVE - HOSPICE SAN MARCO -

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI

Continuità Terapeutica in Oncologia. collegamento Ospedale-Territorio

Assistenza Domiciliare nelle persone con BPCO

9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica

AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI

Premessa 2. Riferimenti Normativi 3. Considerazioni Preliminari 3. Gli elementi costitutivi della Rete Regionale Cure Palliative 4

Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie. Roma, 25 Novembre Tiziana Sabetta

CENTRI DIALISI DIPARTIMENTO IGIENICO-ORGANIZZATIVO CARTA DEI SERVIZI CENTRI DIALISI DIPARTIMENTO IGIENICO-ORGANIZZATIVO CARTA DEI SERVIZI

Terapia del dolore e cure palliative

Assistenza domiciliare integrata (A.D.I.) cure palliative a favore di pazienti terminali residenti nei distretti di

La 975 alla prova Accessibilità, Presa in carico e Continuità delle cure

Il contributo dei Centri di servizio per anziani a supporto della domiciliarità: alcune esperienze a livello locale

Arruolamento nei Presidi accreditati e terapia delle malattie rare nei presidi non accreditati Alessandro Andriani ASL RMA, Presidio Nuovo Regina

Ruolo dell USC Cure Palliative: stato dell arte

L assistenza domiciliare integrata in Basilicata e il modello Venosa

I LUOGHI DELLA CURA E DELL APPRENDIMENTO DALL ESPERIENZA

Testimonianza di best practice nelle cure palliative domiciliari a Milano

I processi, l impegno e i risultati dell équipe infermieristica dell ASL 8 di Cagliari

Le cure palliative all IRCCS Arcispedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia

PROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE. Dr Mauro Bandera Oncologo

DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE

Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base. Prof. A. Mistretta

LA RETE DELLE CURE PALLIATIVE NELL ASL 2 SAVONESE

Il sistema di classificazione per profili finalizzati all appropriatezza delle Cure Domiciliari

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI

Prof. Tarcisio Niglio CURE PALLIATIVE

Lo Sviluppo delle Cure Palliative nel Veneto

Oggetto: Accordo per la MEDICINA DI GRUPPO. CHIEDONO. Al Direttore Generale dell Azienda ULSS Via e per conoscenza:

FILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze

IL SERVIZIO INFERMIERISTICO DOMICILIARE DISTRETTO DI CARPI

PROGETTO DI ASSISTENZA AL MALATO NEOPLASTICO GRAVE E PER LO SVILUPPO DELLE CURE PALLIATIVE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

LA CONTINUITA DI CURA DALL OSPEDALIZZAZIONE ALLA RSA

Regione del Veneto. Azienda Unità Locale S ocio Sanitaria OVEST VICENTINO CARTA DEI SERVIZI

ASL FG DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE CENTRO SALUTE MENTALE DI MANFREDONIA

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015

CARTA DEI SERVIZI. LA CASA DEL SOLE CARTA DEI SERVIZI Cure ADI e Cure Palliative Via L. il Moro, 57 Milano Tel Indice

16/09/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N Supplemento n. 1 Pag. 261 di 422. Regione Lazio

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali N. 2739

REGOLAMENTO SANITARIO PER L EROGAZIONE IN REGIME AMBULATORIALE DI PRESTAZIONI DI RECUPERO E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE A FAVORE DI PAZIENTI ESTERNI

Linee di indirizzo per la stesura del Piano aziendale della formazione e del Rapporto annuale della formazione (PAF e RAF)

Parma 21/10/2011. Percorsi di innovazione nelle cure primarie. AUSL Reggio Emilia Distrettto Castelnovo ne Monti

NOTIZIE DAI REPARTI DI SONDALO E MORBEGNO

LA CONTINUITA TERAPEUTICA IN RSA

LA CONTINUITA ASSISTENZIALE: Infermiera Luisa Valleise Cardiologia- Utic Aosta

PROGRAMMAZIONE DEI CONTROLLI SULLE UNITÀ D OFFERTA SOCIO-SANITARIE

Requisiti specifici per l accreditamento di Strutture Residenziali di Cure Palliative - Hospice

ASL CASERTA OSPEDALE DI COMUNITA. Guida ai Servizi SETTEMBRE 2015

WORKSHOP BEST PRACTICE E INNOVAZIONE NELLE RSA: ESPERIENZE A CONFRONTO 3 Edizione

Il Corso di Laurea in Infermieristica

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Indirizzi regionali e la legge 38/2010. DGR 996 del 26/09/2000 DGR 467 del 25/06/2007 Legge 38 del 15/03/2010

SERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE

UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO

Transcript:

giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 1608 del 17 giugno 2008 pag. 1/13 Regione del Veneto Direzione Piani e Programmi Socio Sanitari Osservatorio regionale per le cure palliative e la lotta al dolore INDICATORI PER LE CURE PALLIATIVE Marzo 2008

ALLEGATOA alla Dgr n. 1608 del 17 giugno 2008 pag. 2/13 IL SISTEMA INFORMATIVO REGIONALE SULLE CURE PALLIATIVE Il Sistema Informativo regionale per le cure palliative è concepito per raccogliere dati che, per ogni realtà operante, descrivano la struttura, i processi assistenziali, l esito delle cure e dell assistenza prestate, nonché l attività di formazione continua. Per ogni indicatore proposto l attribuzione di uno standard sarà oggetto di una successiva valutazione. Fanno eccezione gli indicatori ministeriali definiti con DMS n. 43 del 22 febbraio 2007. Non sono inoltre contemplati indicatori di esito clinico perché definiti con successo documento. I dati che descrivono la struttura dei soggetti eroganti le cure palliative si riferiscono ai seguenti temi (o aspetti): definizione del Nucleo di cure palliative (NCP); organizzazione del NCP; dotazione di risorse del NCP; formulazione ed attivazione di accordi fra i soggetti eroganti cure sanitarie ed assistenza che garantiscano il funzionamento del sistema; livello di informazione ai cittadini in merito all accesso alle cure palliative. I dati che invece descrivono i processi e gli esiti delle cure prestate prendono in considerazione queste dimensioni: attivazione delle cure e continuità delle cure; intensità assistenziale; copertura del bisogno di cure palliative; esito delle cure; gradimento delle cure erogate da parte del paziente e dei suoi familiari. Infine, sono raccolti dati sulla formazione sostenuta dal personale che opera nelle cure palliative.

ALLEGATOA alla Dgr n. 1608 del 17 giugno 2008 pag. 3/13 CARATTERISTICHE DEL NUCLEO DI CURE PALLIATIVE CRITERIO DATI DI STRUTTURA FREQUENZA DI RILEVAZIONE Informazione: l identificazione della Nome della struttura Rilevazione una tantum o qualora struttura facilita l accesso dei malati al Tipologia dell attività erogata (es.: cure palliative domiciliari, intercorrano variazioni rispetto ai dati iniziali sistema delle cure ambulatorio, hospice) Responsabile Sede Contatti: n. telefono / fax, email, sito internet Definizione di NCP: il Nucleo di Cure Palliative (NCP) è lo strumento organizzativo indicato dalla DGRV 2989/00 per la gestione della rete di cure palliative 1. E attivato il NCP. 2. Numero dei NCP ad organizzazione distrettuale 1 3. Numero dei NCP ad organizzazione sovradistrettuale 2 4. Numero dei NCP ad organizzazione aziendale 3 5. Il NCP è stato istituito con apposito documento programmatico dell. 6. Nel NCP operano almeno le seguenti figure professionali: il Medico esperto in cure palliative, il Medico di Medicina Generale, l Infermiere, lo Psicologo, l Assistente sociale 4. 7. Il NCP ha le funzioni di Valutazione Multidimensionale. 8. Sono attivati gli accordi regionali con la medicina generale per l assistenza al paziente in cure palliative. 9. Esiste una procedura formalizzata di passaggio del paziente dalle cure Ospedaliere, dall assistenza prestata in strutture semiresidenziali e da quella erogata esclusivamente dal MMG, ad un programma di cure palliative 10. Nel contesto dell assistenza vengono utilizzati strumenti per valutare il dolore e la condizione generale del paziente Rilevazione una tantum o qualora intercorrano variazioni rispetto ai dati iniziali 1 S intende la presenza di un NCP per ciascun Distretto dell. 2 S intende che il/i Nucleo/i di Cure Palliative eroga le prestazioni contemporaneamente in due o più distretti dell. 3 S intende la presenza di un unico NCP nel territorio dell azienda, che eroga le sue prestazioni in tutto il territorio dell azienda. 4 E la dotazione minima di personale prevista dalla D.G.R. 2989/00

ALLEGATOA alla Dgr n. 1608 del 17 giugno 2008 pag. 4/13 Copertura del bisogno di cure palliative: il NCP garantisce almeno la copertura minima del fabbisogno di cure palliative nel territorio di competenza. INDICATORI DI ESITO CRITERIO INDICATORE FREQUENZA DI RILEVAZIONE N dei malati deceduti per neoplasia presi in carico 5 dal NCP 5 / N totale malati deceduti per neoplasia, X 100 6 Scelta del luogo di cura: il NCP opera per fare in modo che l erogazione delle cure al paziente avvenga nella sua casa o in hospice, secondo i suoi desideri. N dei malati presi incarico dal NCP deceduti al domicilio / N totale dei malati deceduti presi in carico dal NCP, X 100. N dei malati presi incarico dal NCP deceduti in hospice / N totale dei malati deceduti, presi in carico dal NCP, X 100. N dei malati presi incarico dal NCP deceduti in ospedale / N totale dei malati deceduti, presi in carico dal NCP, X 100. Riduzione dei ricoveri: il NCP opera per limitare i ricoveri ospedalieri inappropriati N dei malati presi incarico dal NCP deceduti in altre strutture / N totale dei malati deceduti, presi in carico dal NCP, X 100. N complessivo delle giornate di ricovero dei malati presi in carico dal NCP 7 / N complessivo delle giornate di cura 8 dei malati presi in carico dal NCP, X100. Distribuzione per tipologia del prescrittore del numero dei ricoveri effettuati dai malati presi in carico dal NCP N.RICOV. TIPOLOGIA DEI PRESCRITTORI DI RICOVERO MMG CONT.AS NCP 118/PS 5 Per presi in carico s intendono i malati che abbiano ricevuto almeno una valutazione multidimensionale dal NCP tra il 1 gennaio e il 31 dicembre dell anno oggetto della rilevazione. L assistenza domiciliare s intende iniziata con il primo accesso di un operatore dopo la prima Valutazione Multidimensionale. L indicatore chiede di calcolare l intervallo temporale tra la fine di una modalità assistenziale (ricovero ospedaliero, trattamento in reparto o DH di oncologia e radioterapia, ricovero in struttura residenziale, assistenza al domicilio da parte del solo MMG) e il primo accesso domiciliare di un operatore del NCP dopo la prima valutazione multidimensionale. La fine della modalità assistenziale da parte del solo MMG coincide con la prima Valutazione Multidimensionale. 6 Indicatore n. 1 del D.M.S. 22 febbraio 2007

ALLEGATOA alla Dgr n. 1608 del 17 giugno 2008 pag. 5/13 ASSISTENZA DOMICILIARE E AMBULATORIALE DEL NCP INDICATORI DI STRUTTURA Personale A.ULSS dipendente Ore (1) Psicologo Psicologo Infermiere Infermiere PERSONALE IMPIEGATO Rilevazione annuale settimana Personale convenzionato o libero professionista Assistente S. Assistente S. Fisioterapista Fisioterapista Medico di Distretto Medico di Distretto Medico Palliativista Medico Palliativista O.S.S. O.S.S. Educatore Educatore Altro personale Medico Medicina Generale impiegato stabilmente nel NCP Volontario Altro personale Ore settimana (2) Totale settimana (1) + (2) Per palliativista va inteso ogni medico impegnato nelle cure palliative, indipendentemente dalla disciplina di appartenenza (anestesia, oncologia, medicina interna, geriatria, altro) 7 S intendono i malati neoplastici assistiti dal NCP dal 1gennaio al 31 dicembre di ogni anno

ALLEGATOA alla Dgr n. 1608 del 17 giugno 2008 pag. 6/13 COPERTURA E DISTRIBUZIONE DELL ASSISTENZA Sebbene sia auspicabile che il NCP garantisca la copertura domiciliare completa, è possibile che all interno delle Aziende ULSS siano strutturate anche altre modalità di assistenza. È pertanto necessario descriverne le caratteristiche e le dimensioni: CRITERIO FASCIA ORARIA N. GIORNI SETTIMANA FREQUENZA DI RILEVAZIONE Copertura dell assistenza 24/24 8-20 Rilevazione una tantum o qualora intercorrano variazioni rispetto ai dati iniziali 8-14 Non programmata Descrivere le altre modalità di reperibilità medico-infermieristica nelle 24 ore, qualora il NCP non garantisca la copertura completa dell assistenza (24/24 X 7gg/settimana) NCP ADI Continuità Assistenziale Fascia oraria N. giorni/settimana N. giorni/settimana N. giorni/settimana 20-8 14-8 24/24

ALLEGATOA alla Dgr n. 1608 del 17 giugno 2008 pag. 7/13 INDICATORI DI PROCESSO CRITERIO INDICATORE FREQUENZA DI RILEVAZIONE N dei malati 9 presi in carico con tempo di attesa per l inizio Rilevazione ripetuta annualmente dell assistenza domiciliare 3 gg / N dei malati presi in carico dal NCP 10 Attivazione tempestiva delle cure: il NCP garantisce la tempestiva attivazione delle cure al paziente. N dei malati presi in carico per i quali sono stati necessari interventi domiciliari anteriori alla prima Valutazione Multidimensionale / N dei malati presi in carico dal NCP. N dei malati presi in carico con tempo di attesa fra la fine dell ultima modalità assistenziale ed il ricovero in hospice 11 3 gg / N dei malati presi in carico dal NCP 12 Garanzia di continuità delle cure: il NCP garantisce la continuità delle cure fra i diversi livelli assistenziali. Sommatoria delle giornate di cura erogate a tutti i pazienti presi in carico / numero dei pazienti presi in carico 13. N di interventi del Medico di Continuità Assistenziale lungo l assistenza / N dei malati presi in carico dal NCP, X 100 Rilevazione ripetuta annualmente Distribuzione della tipologia dei soggetti segnalatori del caso all equipe di cure palliative, tra l 1 gennaio ed il 31 dicembre TIPOLOGIA DEI SOGGETTI SEGNALATORI N.CASI MMG FAMILIARI REPARTI OSP. SERVIZI SOCIALI MALATO 9 Per presi in carico s intendono i malati che abbiano ricevuto almeno una valutazione multidimensionale dal NCP tra il 1 gennaio e il 31 dicembre dell anno oggetto della rilevazione. L assistenza domiciliare s intende iniziata con il primo accesso di un operatore dopo la prima Valutazione Multidimensionale. L indicatore chiede di calcolare l intervallo temporale tra la fine di una modalità assistenziale (ricovero ospedaliero, trattamento in reparto o DH di oncologia e radioterapia, ricovero in struttura residenziale, assistenza al domicilio da parte del solo MMG) e il primo accesso domiciliare di un operatore del NCP dopo la prima valutazione multidimensionale. La fine della modalità assistenziale da parte del solo MMG coincide con la prima Valutazione Multidimensionale. 10 Indicatore n. 5 del D.M.S. 22 febbraio 2007 (modificato) 11 In caso di ricovero in hospice, l intervallo temporale si calcola tra la fine di una modalità assistenziale (ricovero ospedaliero, trattamento in reparto o DH di oncologia e radioterapia, ricovero in struttura residenziale, assistenza al domicilio da parte del solo MMG) e l ingresso in hospice dopo la prima valutazione multidimensionale. 12 Indicatore n. 6 del D.M.S. 22 febbraio 2007 (modificato) 13 L intervallo di cura erogata in un anno si calcola dalla prima Valutazione Multidimensionale alla chiusura dell assistenza (per decesso, termine del percorso assistenziale, chiusura annuale al 31 dicembre)

ALLEGATOA alla Dgr n. 1608 del 17 giugno 2008 pag. 8/13 CRITERIO INDICATORE FREQUENZA DI RILEVAZIONE Durata dell assistenza: il NCP garantisce che la durata delle cure N delle giornate di cura erogate al domicilio per malati deceduti per offerte ai malati neoplastici terminali è neoplasia, presi in carico dal NCP dall 1 gennaio al 31 dicembre / N conforme agli standard individuati. dei malati deceduti per neoplasia, presi in carico dal NCP dall 1 gennaio al 31 dicembre 14 Intensità dell assistenza: il NCP garantisce che l intensità dell assistenza domiciliare offerta è tale da soddisfare i bisogni socio-sanitari e assistenziali dei malati. N di giornate in cui si è verificato almeno un accesso da parte di un operatore / N di giornate di cura 15 erogate (Coefficiente di Intensità Assistenziale, C.I.A.) 16. 14 Indicatore n. 4 del D.M.S. 22 febbraio 2007 (modificato) 15 S intendono le giornate in cui il paziente rimane in carico al servizio territoriale erogante le cure palliative, dal momento dell accesso di un operatore al domicilio del paziente al momento (avvenuto dopo Valutazione Multidimensionale), alla conclusione dell assistenza. 16 Le giornate di assistenza e le giornate di cura erogate si intendono al netto dei giorni di ricovero trascorsi presso ogni struttura residenziale, compreso l Hospice.

ALLEGATOA alla Dgr n. 1608 del 17 giugno 2008 pag. 9/13 FORMAZIONE E SUPERVISIONE DEL PERSONALE CRITERIO INDICATORE FREQUENZA DI RILEVAZIONE 1. N delle iniziative interdisciplinari di formazione in cure palliative. erogate dall nell ultimo triennio Formazione e supervisione: la formazione continua e la supervisione delle équipe che operano nella rete delle cure palliative sono essenziali per adeguare il livello professionale ai bisogni del malato e per sostenere psicologicamente i professionisti. La formazione erogata è pluriprofessionale. 2. N di operatori del NCP che hanno partecipato a corsi di formazione specifica in cure palliative / N di tutti i componenti del NCP, X 100 3. N di MMG e medici di CA (coinvolti nelle cure palliative) che hanno partecipato a corsi di formazione specifica in cure palliative / N di tutti MMG e medici di CA dell, X 100 I contenuti della formazione riguardano tutti gli aspetti necessari all erogazione di un piano assistenziale confacente ai bisogni dei malati in condizione di fine vita 4. N di iniziative di formazione a contenuto clinico erogate nell ultimo triennio / N totale delle iniziative di formazione in cure palliative erogate nell ultimo triennio 5. N di iniziative di formazione a contenuto psicologico erogate nell ultimo triennio / N totale delle iniziative di formazione in cure palliative erogate nell ultimo triennio 6.N di iniziative di formazione a contenuto etico erogate nell ultimo triennio / N totale delle iniziative di formazione in cure palliative erogate nell ultimo triennio 7. N di iniziative di formazione a contenuto tecnico erogate nell ultimo triennio / N totale delle iniziative di formazione in cure palliative erogate nell ultimo triennio 8. N di iniziative di formazione a contenuto organizzativo erogate nell ultimo triennio / N totale delle iniziative di formazione in cure palliative erogate nell ultimo triennio 9. E attivato un programma di supervisione delle équipe da parte di uno psiconcologo.

ALLEGATOA alla Dgr n. 1608 del 17 giugno 2008 pag. 10/13 HOSPICE Nome struttura Indirizzo Telefono della INDICATORI DI STRUTTURA Responsabile Fax Sito internet E-mail N. letti autorizzati N. letti attivati Gestione Solo da ente pubblico... Misto pubblico/privato Solo da privati in appalto... Altro Direzione medica Direzione del distretto di riferimento.. Medico di medicina generale.. Direzione sanitaria aziendale.. Direzione sanitaria ospedaliera.. Reparto ospedaliero.. Clinica universitaria.. Altro.. Rilevazione all inizio dell indagine, salvo eventuali modifiche successive Il numero dei posti letto in hospice è almeno pari a 1 posto letto ogni 56 persone decedute per tumore, nel territorio dell (Indicatore n. 2 del D.M.S. 22 febbraio 2007)

ALLEGATOA alla Dgr n. 1608 del 17 giugno 2008 pag. 11/13 PERSONALE IMPIEGATO Rilevazione annuale Personale A.ULSS dipendente Ore (1) settimana Psicologo Psicologo Infermiere Infermiere Assistente S. Assistente S. Riabilitatore Riabilitatore Personale convenzionato o libero professionista Medico di Distretto Medico di Distretto Medico Palliativista * Medico Palliativista * O.S.S. O.S.S. Educatore Educatore Medico Medicina Generale Volontario Ore settimana (2) Totale settimana (1) + (2) Per palliativista va inteso ogni medico impegnato nelle cure palliative, indipendentemente dalla disciplina di appartenenza (anestesia, oncologia, medicina interna, geriatria, altro)

ALLEGATOA alla Dgr n. 1608 del 17 giugno 2008 pag. 12/13 INDICATORI DI PROCESSO Rilevazione annuale Numero di malati ricoverati* * Se un paziente ha ricevuto più ricoveri nell anno, andrà contato una sola volta. I pazienti ricoverati nell anno, che risultano ancora in carico nel corso dell anno, vanno contati come ricoverati dal 1/1; i pazienti ricoverati nell anno e ancora presenti nell anno successivo, vanno considerati come ricoverati nel corso dell anno Numero dei giorni di ricovero* erogati * Somma dei giorni di ricovero di tutti i pazienti in carico dall 1/1 al 31/12. Per i pazienti ricoverati nell anno precedente, che risultano ancora in carico nel 2006, vanno considerati solo i giorni di ricovero dal 1/1; per i pazienti ricoverati nell anno e ancora presenti nell anno successivo vanno considerati solo i giorni di ricovero fino al 31/12 Tempo medio di occupazione* del posto letto *Si calcola col rapporto fra il numero di giorni di ricovero erogati dall 1/1 al 31/12 / numero dei pazienti assistiti Indice di occupazione dei posto letto *Si calcola col rapporto tra i giorni totali di ricovero/n. p.l. x 365 giorni Distribuzione* dei giorni di ricovero *specificare il numero di ricoveri dei pazienti in carico dall 1/1 al 31/12 suddivisi per durata del ricovero. Se un paziente riceve più ricoveri questi vanno conteggiati singolarmente. Per i pazienti ricoverati nell anno precedente, che risultano ancora in carico nel corso dell anno, vanno considerati solo i giorni di ricovero dal 1/1; per i pazienti ricoverati nell anno e ancora presenti nell anno successivo vanno considerati solo i giorni di ricovero fino al 31/12 gg di ricovero 1-7 8-30 > 31 totale n. dei ricoveri

ALLEGATOA alla Dgr n. 1608 del 17 giugno 2008 pag. 13/13 Allegato: INDICATORI E STANDARD NELLE CURE PALLIATIVE : Decreto Ministero della Salute 22 febbraio 2007, n. 43 N INDICATORE STANDARD COSA MISURA RITORNO INFORMATIVO PER 1 N malati deceduti per K assistiti dalle rete CP (domicilio 65% Efficienza (% della domanda di cure Regione oppure hospice)/ N malati deceduti per K palliative soddisfatta dalla rete) Uocp Distretto 2 N di posti letto in Hospice 1 p.l. ogni 56 deceduti per K Efficienza: (capacità della rete di accogliere in residenzialità extraospedaliera malati terminali che in particolari momenti del percorso non possono essere gestiti a domicilio, e che è improprio gestire nei reparti ospedalieri) Hospice Regione 3 N di Hospice in possesso dei requisiti.. 100%.. Regione 4 N delle giornate di CP erogate al domicilio per malati deceduti per K Efficienza 5 N dei malati con tempo di attesa fra segnalazione del caso e presa in carico 3 gg/n malati presi in carico a domicilio con assistenza conclusa 6 N dei malati con tempo di attesa fra segnalazione del caso e ricovero in hospice 3 gg/n malati ricoverati con assistenza conclusa di: valore calcolato per indicatore 1, meno il 20% e moltiplicato per 55 (il tutto espresso in giorni) 80% 40% 7 N di ricoveri di malati con K nei quali il periodo di ricovero in hospice è a 7 gg/n di ricoveri in hospice per K 20% 8 N di ricoveri di malati con K nei quali il periodo di ricovero in hospice è a 30 gg/n di ricoveri in hospice per K Efficienza Efficienza Efficienza Regione Uocp Distretto Regione Uocp Distretto Regione Uocp Distretto Regione Uocp Distretto 25% Efficienza Regione Uocp Distretto