Newsletter sull'audit Clinico - n. 22 di Luglio 2013 Benvenuti! Qui troverete notizie e segnalazioni destinate ai professionisti della sanita' che si interessano di audit clinico. ** I contenuti di questa newsletter 1. Letteratura internazionale: Requisiti per audit nazionali, sull International Journal Quality in Healthcare 2. Notizie internazionali: - Ospedali tedeschi: 289 indicatori di performance clinica - UK: vengono pubblicati i dati di mortalità anche per singolo professionista chirurgo - UK: nuova coordinatrice del NAGG - Australia: governo clinico in Medicina Generale - UK: cicli di audit sui tumori testa collo - EU: ampi scostamenti dalle raccomandazioni GOLD sulla BPCO negli ospedali europei 3. Notizie italiane: - Monzino pubblica Audit report 2012 - Workshop Italiano: definito il programma e aperte le iscrizioni 4. Raccomandazioni sull Audit Clinico: uscirà e-book 5. Leggende metropolitane: l Audit Clinico è come uno studio osservazionale 6. Informazioni ed istruzioni sulla newsletter 1. Letteratura internazionale: Dixon N. Proposed standards for the design and conduct of a national clinical audit or quality improvement study. Int J Qual Health Care. 2013 May 21 In numeri precedenti della newsletter si è spesso fatto riferimento ai cosiddetti Audit Nazionali (NCA), abbastanza frequenti in Gran Bretagna: nel 2012 erano ben 70, di cui 29 obbligatori. Abbiamo riportato anche i dubbi sull utilità e sull impatto reale di questi audit (Newsletter 2,3,13). E in corso di pubblicazione ora un lavoro fondante di Nancy Dixon sui requisiti strutturali, metodologici e di risultato che queste pratiche dovrebbero soddisfare, con un totale di 30 aspetti da prendere in considerazione. Nancy Dixon è autrice del manuale Come condurre un Audit Clinico a beneficio dei pazienti (2012) e sarà relatrice al prossimo workshop italiano sull audit clinico; lavora come docente e consulente in materia di miglioramento della qualità e audit clinico in Gran Bretagna e in altri paesi, ha condotto attività didattica anche in Italia. Il lavoro di Dixon è frutto di una rigorosa analisi delle evidenze scientifiche disponibili, partendo dalle basi etiche: il tema di un audit nazionale deve implicare una giustificazione per il suo svolgimento, partendo dal principio etico di migliorare la qualità delle cure che ricevono i pazienti. Una attenta disamina di questo aspetto bloccherebbe sul nascere una parte degli studi conoscitivi o
osservazionali, promossi da enti, associazioni, società e istituzioni varie, che non hanno come finalità il reale miglioramento delle cure e che vengono chiamati audit solo per la gradevolezza del termine; secondo Dixon è da fornire anche l evidenza che l attuale livello di qualità non sia in linea con le best practice o che ci sia una variabilità importante fra strutture diverse. Per quanto concerne gli aspetti di metodo: il numero dei casi nella popolazione o nel campione non dovrebbe comportare, nelle strutture partecipanti, un carico di lavoro inutile per la raccolta dei dati. Le misure (o gli indicatori) usati nell audit dovrebbero esssere testati ed avere dimostrato di produrre informazioni valide ed affidabili sulla qualità delle cure. La restituzione dei dati dovrebbe essere tempestiva ed aiutare le strutture partecipanti ad individuare le aree di miglioramento. Le conclusioni dell articolo esplicitano in maniera diplomatica e in forma dubitativa un pensiero che molti addetti alle raccolte dati locali avranno avuto: la qualità dei processi di misurazione e di restituzione dei dati alle strutture sulla loro performance lascia poco chiaro quale sia la potenziale efficacia dei progetti nazionali che intendono misurare e migliorare la qualità delle cure. Il lavoro di Dixon prende in considerazione non solo i NCA di stampo britannico, ma anche national outome studies, national performance indicator monitoring, national or international quality indicators measurement, national quality improvement studies and registries. In questo senso, anche alcune iniziative italiane potrebbero confrontarsi con il rigoroso catalogo di requisiti, stilato da Dixon. 2. Notizie internazionali: - Germania: gli ospedali tedeschi devono fornire ora dei report annuali sulla qualità, con riferimento a ben 289 indicatori; questi costituiscono una selezione fra i 464 indicatori inizialmente proposti. Non tutti i risultati devono essere pubblici, della selezione si occuperà l isituto AQUA. L elenco degli indicatori, suddivisi in 30 ambiti clinici, è reperibile qua: https://www.sqg.de/themen/indikatoren-im-strukturierten-qualitaetsbericht/index.html - UK: è iniziata la grande svolta per la trasparenza. Il servizio sanitario nazionale e HQIP hanno cominciato da pochi giorni (28.6.13) a pubblicare su Internet dei dati sugli outcome di singoli chirurghi (un totale di circa 3500 professionisti). Tali dati sarebbero basati sui risultati di audit clinici nazionali. Vengono riportati numero di interventi per tipologia, tassi di mortalità e la posizione dei tassi di singoli professionisti nel limiti di confidenza o meno. Per ogni branca chirurgica la pubblicazione è affidata ad un organismo diverso, i.g. società scientifiche. http://www.nhs.uk/choiceinthenhs/yourchoices/consultant-choice/pages/consultant-data.aspx Una breve spiegazione si trova qui: http://www.england.nhs.uk/wp-content/uploads/2013/06/con-clin-outcome.pdf - UK: dopo il cambio al vertice di HQIP, è cambiato anche il coordinatore del National Audit Governance Group. Katharine Young, finora Clinical Governance Manager di Berkshire, afferma che dobbiamo dare supporto agli addetti all audit clinico per avere il massimo impatto possibile degli audit, dobbiamo usare i dati per promuovere il miglioramento. http://www.clinicalaudittools.com/index.php?option=com_kunena&func=view&catid=7&id=541& Itemid=185 http://hqip.org.uk/kat-young-named-as-nagg-chair/ - Australia: nella 4.a edizione degli Standards for general practices del Royal Australian College of General Practitioners vengono proposte figure dedicate alla facilitazione e al coordinamento dei sistemi qualità in genere, e degli audit clinici in particolare, nell ambito della Medicina Generale. http://www.racgp.org.au/your-practice/standards/standards4thedition/safety,-quality-improvement-
and-education/3-1/clinical-governance/ - UK: un bel esempio di cicli di audit su un arco di 6 anni viene riportato dagli specialisti ORL del Charing Cross Hospital di London: la riduzione del tempo prima dell intervento per tumori del distretto testa-collo. Xie C et al. Clinical Otolaryngology, 2012, 37, 427 - Europa: 384 ospedali di 12 paesi europei hanno partecipato ad un audit sull adesione a 10 raccomandazioni GOLD sulla BPCO, esaminando un totale di 16018 cartelle. Mentre la spirometria è il gold standard per la diagnosi di BPCO, più del 40% non ne aveva un referto in cartella, e 13% di quelli presenti non erano corretti. Altre criticità riguardano l uso dell ossigeno senza precedente emogasanalisi nonché l uso di ventilazione non-invasiva. Roberts CM et al. Thorax, 2013, doi 10.1136/ thoraxjnl-2013-203465 3. Notizie italiane: - Centro Cardiologico Monzino (MI): è disponibile in rete un Audit Report 2012 del CCM, con cui il Centro vuole rendere conto al pubblico dei propri risultati raggiunti. Già dal 2009 è stato deciso di sviluppare un progetto strategico Clinical Audit, sotto la guida di Lorenzo Cammelli, Direttore Sanitario. Per ogni ambito clinico (cardiologia interventistica, aritmologia, cardiochirurgia, TAVI, scompenso ecc.) vengono riportati la casistica trattata e gli outcome, confrontati con dati letteratura. Gli autori del report sono consapevoli che ciò costituisce solo il primo passo del processo di Clinical Audit, il cui disegno è però chiaramente delineato. A pagina 7 vengono riportate le audit weeks da giugno a novembre 2013, non ne abbiamo però rintracciato la spiegazione. https://www.cardiologicomonzino.it/documents/2013/audit%20report%202012.pdf - VIII Workshop Italiano Audit Clinico: definito il programma ed aperte le iscrizioni. Quest'anno il workshop italiano si tiene il 13 Settembre nel nuovo ospedale di Cona (Ferrara). I focus tematici riguardano la metodologia dell Audit, l applicazione dell Audit nel processo di prescrizione e somministrazione dei farmaci e nell ambito della salute mentale e delle dipendenze patologiche. L ospite straniera quest anno è Nancy Dixon, e nel pomeriggio si terrà il dibattito su una tematica che è diventata attuale anche in Italia. E giusto e utile pubblicare i dati sulla qualità degli ospedali? Le relazioni programmate sono:. Le basi scientifiche dell audit clinico - Ulrich Wienand (FE). Audit clinico e percorsi diagnostico terapeutici assistenziali - Alberto Deales (AN). Perché le azioni di miglioramento sono difficili da intraprendere? - Nancy Dixon (UK). Audit clinico e sicurezza nel processo di gestione della terapia farmacologica -Ester Sapigni (BO) Gabriella Negrini (BO), Paola Scanavacca (FE). Gli audit sull appropriatezza prescrittiva nella Regione Emilia-Romagna - Claudio Zamagni (BO) Martina Taglioni (BO). Audit come strumento di integrazione fra servizi : le doppie diagnosi fra Sert e psichiatria - Luisa Garofani (FE) Paola Giacometti (FE) Cristina Sorio (FE). L audit clinico in Psichiatria : è possibile! Benedetta Prugnoli (Imola) Alba Natali (Imola). Un audit sull appropriatezza degli inserimenti in strutture residenziali di pazienti con dipendenze patologiche - Cristina Vecchio (BO) Leonardo Tadonio (PR). Tavola rotonda: E giusto e utile pubblicare i dati sulla qualità degli ospedali? - Amelia Beltramini (MI) Daniele Lugli (FE) Andrea Gardini (FE). L audit clinico in tempi di spending review - Danilo Orlandini (RE)
Il programma del workshop e le modalità di iscrizione si trovano a questo indirizzo: http://www.ospfe.it/per-la-formazione/edicola-formazione/settembre-2013/viii-workshop-italianosull2019audit-clinico-ferrara oppure seguendo questo percorso: www.ospfe.it > Formazione > Edicola Formazione > Settembre 4. Raccomandazioni sull Audit Clinico: il gruppo della Siquas che cura le raccomandazioni sull Audit Clinico ha terminato il proprio lavoro. Le raccomandazioni già pubblicate verranno sottoposte ad una revisione redazionale e quelle appena finite verranno aggiunte, per formare un e- book che uscirà nell autunno. Il piano di lavoro si trova a questo link: http://www.siquas.it/index.php?option=com_content&view=article&id=73&catid=38&limitstart=1 La rubrica raccomandazioni di questa newsletter verrà sostituita da Lettura di testi classici. 5. Leggende metropolitane: l Audit Clinico è sostanzialmente uno studio osservazionale. Capita non di rado che colleghi clinici, di fronte alla illustrazione del metodo dell audit clinico dicano: in fondo è la stessa cosa come uno studio sulla nostra pratica clinica, da presentare ad un convegno! Raccolgo dati dalle cartelle cliniche, analizzo i dati con alcune tecniche statistiche e traggo conclusioni sul livello della nostra pratica. Questo dubbio è comune a molti clinici in tutto il mondo, da molto tempo. Infatti, l Audit Clinico usa una metodologia scientifica per esaminare la pratica professionale; ciò è insito alla nascita stessa del metodo: P.A. Lembcke intendeva proprio applicare il metodo dell epidemiologia non solo all eziologia delle malattie, ma alla valutazione delle cure (1956). La differenza fra studio osservazionale e audit clinico è l obiettivo che ciascuno di questi si prefigge: la ricerca mira a definire una best practice, l audit mira a valutare quanto sia distante la pratica corrente dalla best practice ed a migliorarla (Firth Cozens 1993, Paxton 2006). Da questa differenza originaria derivano tutte le altre distinzioni: la ricerca si basa su ipotesi, l audit confronta con criteri e standard predefiniti; la ricerca spesso implica nuovi tipi di trattamento, l audit mai; la ricerca intende fare affermazioni generalizzabili su scala nazionale o internazionale, l audit intende impattare a livello locale; la ricerca è spesso finanziata da fonti esterne, l audit no; la ricerca coinvolge non di rado personale esterno, l audit solo eccezionalmente; la ricerca implica l intenzione della pubblicazione, i risultati dell audit in genere vengono diffusi localmente; una ricerca necessita di approvazione del Comitato Etico, l audit mai. Nel numero 18 della newsletter erano stati indicati due fra i numerosi strumenti che aiutano i professionisti a distinguere fra progetti di ricerca (in particolare studi osservazionali) e progetti di miglioramento/audit clinici: uno dalla Gran Bretagna ed uno dagli Stati Uniti. Con l aiuto di queste check-list i professionisti, le Direzioni Sanitarie ed i Comitati Etici possono valutare se un progetto necessita di valutazione etica o no.. il Simple Rules Toolkit di Sheffield http://www.clahrc-cp.nihr.ac.uk/wpcontent/uploads/2012/07/simple-rules-toolkit_2.pdf, pubblicato anche da HQIP,. la IRB QI checklist del Brigham and Women s Hospital (affiliato alla Harvard Medical School): http://www.partners.org/phsqi/qiweb/files/clinical_qi_checklist.doc ( IRB e l acronimo di Institutional Review Board, equivalente ai nostri Comitati Etici). 6. Informazioni ed istruzioni sulla newsletter
Data di uscita del presente numero: 12 Luglio 2013 Numero attuale di iscritti: 471 La newsletter e redatta da: Ulrich Wienand, Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara http://www.linkedin.com/in/drulrichwienand I numeri precedenti della newsletter sono disponibili in formato pdf sul sito http://www.ospfe.it/ilprofessionista/audit-clinico/newsletter-sullaudit-clinico Si ringrazia Mario Baruchello per le preziose indicazioni bibliografiche, Giorgia Valpiani per l aiuto statistico e la Biblioteca di Scienze della Salute dell Azienda Ospedaliero Universitaria per il supporto nel ritrovamento degli articoli. La newsletter viene inviata solo a chi ne ha fatto richiesta. L'unico dato personale trattato e l'indirizzo e-mail. Si potra' chiedere in qualsiasi momento di essere cancellati dalla mailing list. Non ci sono sponsorizzazioni, intenzioni di marketing o simili. Gli indirizzi e-mail degli iscritti non verranno mai ceduti a nessuno altro. Le richieste di iscrizione (o cancellazione) alla mailing list, i suggerimenti, le proposte e critiche vanno inviate solo a auditclinico@gmx.net.