amm.landris@libero.it 32036 SEDICO (Bl) responsabileservizio@libero.it tel. e fax 0437 82898 Carta dei Servizi Indice



Documenti analoghi
Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia. Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS

Casa di Enrica Casa alloggio per adulti con disagio psichico. via Gozzano n. 9 Monza lecase@novomillennio.it

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO PIANO DI ATTUAZIONE

CARTA DEI SERVIZI CENTRO DIURNO DISABILI IL MELOGRANO

Stellapolare Centro diurno psichiatrico. Via Montecassino, Monza

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS

REGIONE VENETO - Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo del lavoro

Regolamento degli interventi educativi territoriali per i minori con disabilità

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

So-Stare Con Voi Progetto di affido di persone adulte con disagio psichico

Sostegno e Accompagnamento Educativo

REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE

LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL REGIONE TRENTO (Prov.)

La valutazione dello stress lavoro-correlato nell ASS N. 1 Triestina

PIANO SOCIALE DI ZONA 2014 DISTRETTO RI/4

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ;

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

DOMANDA DI ADESIONE ALLA FEDERAZIONE SARDA DELLE COMUNITA PER MINORI

Comune di San Martino Buon Albergo

CARTA DEL SERVIZIO 2014/15

ALZHEIMER ED ANZIANI CON DETERIORAMENTO COGNITIVO ASSISTENZA DOMICILIARE E CENTRO

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI

Città di Ispica Prov. di Ragusa

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

ASL FG DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE CENTRO SALUTE MENTALE DI MANFREDONIA

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

Nell anno duemilacinque del mese di nel giorno, nella sede della Direzione Sicurezza Sociale del Comune di Firenze sono presenti i Signori:

un servizio residenziale rivolto a minori Sino ad un massimo di nove minori interventi educativi I progetti individualizzati fondati

IL PROGETTO CARCERE RESPONSABILE GIOVANNI VINCI 1

CARTA DEI SERVIZI ANG

Funzionigramma Comunità Panta Rei

CARTA DEI SERVIZI CENTRO SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE -SAAT

IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI

COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA

Le professioni sanitarie e sociali nell ASL di Bergamo. L Educatore Professionale. Mologni Dr.ssa Graziella Bergamo 14/04/2014

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

Comune di Gradara Provincia di Pesaro e Urbino. Linee guida per il funzionamento del servizio di assistenza educativa domiciliare e scolastica

ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013

Deliberazione legislativa n. 87/ Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO SERVIZIO DISTRETTUALE SOSTEGNO DELLA GENITORIALITA DISTRETTO CARBONIA PREMESSA

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

Servizio Centro di Aggregazione Disabili GIODIS. Approfondimento. Il progetto: valori ed orientamento

Alcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale

D.M. 21 maggio 2001, n. 308 Requisiti strutture a ciclo residenziale Preambolo, Art.1, Art.2, Art. 3, Art. 4, Art. 5, Art. 6, Art. 7, Art. 8, Art.

Le attività della Fondazione si suddividono in due macro aree di intervento:

Albachiara comunità residenziale per minori adolescenti. Bozza. via Pacinotti, 3 Monza albachiara@novomillennio.it

Protocollo d Intesa. tra

TITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI

Missione

(Provincia di Perugia) Zona Sociale n. 4 REGOLAMENTO AFFIDO ETERO-FAMILIARE E SOSTEGNO FAMILIARE

REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI

DETERMINAZIONE. Estensore CAPRARI CARLO. Responsabile del procedimento CARLO CAPRARI. Responsabile dell' Area O. GUGLIELMINO

REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO

ATTI AMMINISTRATIVI. Prefettura di Firenze - Protezione dei dati personali

CARTA SERVIZI del CENTRO per l AGGIORNAMENTO delle PROFESSIONI e per l INNOVAZIONE ed il TRASFERIMENTO TECNOLOGICO C.A.P.I.T.T.

Centro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

AZIONI DEL SUCCESSO FORMATIVO

COMUNITÀ ALLOGGIO. per DISABILI PSICHICI

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

La legge individua due diverse tipologie di autorizzazioni:

Ambito Distrettuale 6.1

FORUM P.A. SANITA' 2001

A. G. S. A. T. Associazione Genitori Soggetti Autistici del Trentino ONLUS

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi

AMBITO TERRITORIALE N. 26 COSTA SUD Comune di Cupello Fresagrandinaria Lentella San Salvo REGOLAMENTO BORSE LAVORO

UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

UNITA OPERATIVA DI RIABILITAZIONE GENERALE IN REGIME DIURNO CONTINUO PER ETA EVOLUTIVA

ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA

D. LGS 81/2008. Informazione ai lavoratori

LINEE GUIDA BUDGET. Premessa. 1) I Soggetti

PROGETTO SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE INTERVENTI PER LA PRESA IN CARICO E IL TRATTAMENTO DI MINORI VITTIME DI ABUSO NELL AREA VASTA FIRENZE

Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30

Progetto Comes, sostegno all handicap

CENTRI SEMIRESIDENZIALI PER DISABILI ADULTI

L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale

IPOVISIONE IN ETA EVOLUTIVA

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA

REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E DEL VOLONTARIATO

Diogene manca il sottotitolo. Via Brambilla 8/10, Milano progetto.diogene@casadellacarita.org

Linee guida per il Volontariato Civico del Comune di Monza

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE

CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO. La Provincia di Novara, nell ambito delle proprie attività e nel rispetto di quanto assegnatole dalla vigente

LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 3 AGOSTO 2001 REGIONE VENETO

COMUNE DI COGGIOLA VIA GARIBALDI, COGGIOLA REGOLAMENTO DI GESTIONE DELLA CASA SOGGIORNO ANZIANI DI COGGIOLA

Pagina 1 di 7 CARTA DEL SERVIZIO CAD VIA PIO VII, 61 TORINO

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 45/ 14 DEL

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.

COMUNI DI Almè, Paladina, Ponteranica, Sorisole, Valbrembo, Villa d Almè. Criteri per l erogazione dei Voucher per Servizi Formazione Autonomia

Presentazione UILDM VERONA ONLUS Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare. Sede di Verona Sede staccata di Cerea

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

Manuale del sistema di gestione U.O. FUNZIONE PROGETTUALE DEDICATA ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE IN AMBITO SANITARIO

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 65 BIS DEL 12 DICEMBRE 2005

Dott. Marcello Mazzo Direttore SOC Tossicodipendenze Azienda U.L.S.S. 18 Rovigo

Transcript:

MOVIMENTO FRATERNITÀ LANDRIS ONLUS Comunità Terapeutica Fraternità Iscrizione Albo Regionale N 19 e-mail: comunita.landris@libero.it Via Landris, 66 amm.landris@libero.it 32036 SEDICO (Bl) responsabileservizio@libero.it tel. e fax 0437 82898 Servizio Pegaso Via Vezzano, 76 32100 Belluno tel. 0437 294842 cell. 333 8061432 www.landris.it serviziopegaso@libero.it P.I. 00851140251 C.F. 93010500259 Indice Chi siamo pag 2 L'Associazione pag 2 Mission pag 3 Attività ordinarie, linee progettuali pag 3 Obiettivo generale pag 4 La cornice teorica e metodologica pag 6 Linee operative e politiche sul territorio pag 6 Standard di qualità pag 7 Ulteriori servizi erogati pag 8 Strategie di sviluppo pag 9 1

CHI SIAMO La Comunità Terapeutica Fraternità ha iniziato ad operare come Centro di Pronta Accoglienza a Sedico (Bl) dal 1977, per opera di don Corrado Fioravanti, fondatore del Movimento Fraternità, la cui sede è a Pioltello (Mi). Dal 1991 si è configurata come struttura autonoma con statuto, regolamento interno e comitato direttivo propri, scindendosi dalla casa madre : l Associazione Movimento Fraternità Landris si è costituita con atto notarile il 27/03/92 ed è iscritta al Registro Generale Regionale del Volontariato ai sensi dell art. 15,L.R.22/93 con il codice BL/0268; essendo un Associazione di Volontariato giuridicamente riconosciuta è ONLUS di diritto, per cui il 18/06/98 ha modificato lo statuto aggiungendo ONLUS (organizzazione non a fini di lucro) alla propria denominazione. E diretta da un Consiglio Direttivo costituito da un Presidente, Don Cesare Larese De Pol, Consiglieri e revisori dei conti. Un gruppo strutturato di volontari affianca il lavoro degli operatori e provvede anche alla copertura dei turni notturni. L'ULSS territorialmente competente è la N.2 di Feltre. Appartiene al Dipartimento per le Dipendenze dell'ulss 2 di Feltre e al Dipartimento delle Dipendenze dell'ulss 1 di Belluno. Attività e Progetti rientrano nei Piani di Zona di entrambe le ULSS. L'ASSOCIAZIONE Dalla sua costituzione l Associazione di Volontariato "Movimento Fraternità Landris" ha sostenuto la gestione della Comunità Terapeutica Fraternità che successivamente si è sempre più delineata come comunità socio-educativa per le dipendenze, promuovendo il recupero ed il successivo reinserimento di persone con problemi correlati all'uso di droga, alcol e farmaci, fino ad essere regolarmente iscritta al n. 19 di repertorio dell'albo Definitivo Regionale delle Comunità Terapeutiche, di cui agli articoli 115-116 del Testo Unico 9/10/90 N 309, con D.P.G.R. n. 1751 per l'accoglienza, il recupero ed il reinserimento sociale di tossicodipendenti: è una Comunità Terapeutica di tipo A, cioè una "struttura residenziale che per il raggiungimento delle finalità di recupero adotta metodologie di tipo educativo assegnando un ruolo preminente alla condivisione della vita comunitaria e alla vita lavorativa. Tale struttura caratterizza il proprio intervento all'interno di una prospettiva di natura socialeriabilitativa (da delibera della Giunta della Regione Veneto n.246 del 28 gennaio 1997). Dall inizio ad oggi l Associazione e la Comunità Terapeutica stanno modificando ed aggiornando la propria fisionomia, sia in relazione alle modifiche legislative sia, soprattutto, alle modifiche del profilo dell utenza e delle nuove richieste dei Servizi, con cui la C.T. Fraternità lavora in rete e collegamento. MISSION L Associazione, nello spirito di volontariato, opera nell area dell assistenza e dei servizi sociali, nell ambito della Regione Veneto. 2

Persegue le seguenti finalità : - servizio volontario all uomo, per ogni uomo, senza distinzione, con particolare attenzione agli ultimi - offre servizi per la reintegrazione e la promozione della persona umana stimolandola a scoprire, o a riscoprire, in sè l individuo con tutti i suoi valori materiali, culturali, sociale e spirituali di dignità e libertà. - attua il dettato evangelico venendo incontro adesso, subito e qui alle esigenze di chi ha bisogno, con la consapevolezza di adempire ai principi cristiani della solidarietà OBIETTIVO GENERALE Per portare a compimento nella maniera più efficace possibile un percorso riabilitativo ampio, che non sia cioè finalizzato solo a risolvere il problema di dipendenza ma abbia ricadute sullo stile di vita dell utente e del suo contesto sociale e territoriale di appartenenza/provenienza e successivamente di destinazione la scelta dell Associazione Movimento Fraternità Landris è stata di: 1. Realizzare interventi rivolti a persone in carico al Servizio Pubblico che rientrano in differenti categorie sanitarie, sociali, giuridiche : consumatori di sostanze illegali e/o legali soggetti in affidamento il cui trattamento sia stato disposto in regime di sospensione del procedimento o di sospensione dell'esecuzione della pena soggetti rientranti nella Convenzione in atto sul Disagio Sociale stipulata tra ULSS 1, ULSS 2, Conferenze dei Sindaci e Associazione Movimento Fraternità Landris: utenti con doppia diagnosi psichiatrica e di tossico/alcooldipendenza già seguiti dai competenti servizi e alcolisti giovani qualora non rientranti nella convenzione regionale di cui alla legge n. 309/90 per programmi individualizzati, persone in situazione di emergenza sociale. 2. Offrire percorsi altamente individualizzati e differenziati, di cui la Comunità Terapeutica è solo uno degli strumenti 3. Monitorare e verificare le strategie di rete sul territorio 4. Accogliere prevalentemente persone provenienti dalla provincia di Belluno è stata la scelta strategica per costruire progetti di questa tipologia, caratterizzati da una costante collaborazione con i servizi territoriali e con azioni destinate al territorio 5. Gestire il reinserimento nel contesto (relazionale e territoriale) di provenienza o di destinazione 6. Elaborare e valutare con continuità strategie e strumenti educativi specifici a ciascun percorso 7. Realizzare interventi rivolti al territorio collegati ai percorsi in C.T. o attivati da specifiche richieste di Enti, Servizi o privati del territorio. 3

2. Caratteristiche del percorso in CT : - periodo preliminare di negoziazione tra le richieste espresse e l offerta della CT - periodo iniziale di accoglienza e prima valutazione del caso - elaborazione di progetti individualizzati, utilizzati fino alla conclusione del percorso - costruzione condivisa del percorso educativo-terapeutico con il contesto relazionale e territoriale di destinazione e/o di provenienza (definibile anche come sistema paese ) - gestione del rientro nel contesto (relazionale e territoriale) di provenienza o inserimento nel contesto (relazionale e territoriale) di destinazione 3. Elaborazione e valutazione continua di strategie e strumenti educativi specifici a ciascun percorso 4. Coordinamento con i Servizi invianti: - nella costruzione del percorso educativo-terapeutico - costruzione condivisa del percorso educativo-terapeutico con il contesto relazionale e territoriale di destinazione e/o di provenienza 5. Interventi rivolti al territorio collegati ai percorsi in C.T. o attivati da specifiche richieste di Enti, Servizi o privati del territorio. Alcuni esempi: - Prevenzione sul territorio - Progettazione partecipata - Sostegno alle famiglie - Segreteria sociale Attività negli specifici contesti di intervento (territorio, azienda, carcere, ecc.) Sostegno extraresidenziale a percorsi individuali Gestione del rientro nel contesto (relazionale e territoriale) di provenienza o inserimento nel contesto (relazionale e territoriale) di destinazione Modalità per la presa in carico Procedure d'accesso Tutela della privacy Modalità di invio: tramite il Ser.T di provenienza dell'utente, oppure l'utente stesso può rivolgersi per il primo contatto agli operatori. Procedure d'accesso: almeno tre colloqui in fase accoglienza con gli operatori della C.T. per la raccolta dati e la valutazione del caso. 4

Progetto d'intervento (definizione di obiettivi generali ed intermedi, di tempi e strategie). Verifiche Passaggi: - Richiesta invio da parte del SerT o di un Comune dell ULSS 1 e 2 (per le convenzioni specifiche sugli inserimenti per disagio sociale). - Valutazione diagnostica multidisciplinare (medica, psicologica e sociale) da parte del Sevizio inviante. - L equipe della C.T. richiede, per una valutazione adeguata, al Servizio inviante una relazione sull utente e sulla famiglia e l ipotesi di intervento richiesto alla C.T. - Restituzione al Servizio inviante da parte dell equipe della C.T. della valutazione effettuata con l ipotesi progettuale. - Vengono definite con L Ente inviante (Comune, Distretto, Assistente Sociale, SerT o altro) le modalità di ingresso e il programma individualizzato di base, finalizzato al raggiungimento di obiettivi generali e specifici. - Per gli invii attraverso le convenzioni relative al disagio sociale sono previsti incontri Unità di Valutazione MultiDimensionali (UVMD). - L'aspetto amministrativo viene regolato dalle convenzioni specifiche con le varie USSL o Comuni. Periodo di permanenza La Comunità interviene per percorsi che possono avere una durata variabile da 6 a 18 mesi, salvo diversa valutazione degli Enti preposti o proposta di progetto individualizzato a cura dell'equipe della C.T. Verifiche Il metodo di lavoro utilizzato implica una particolare attenzione per il lavoro d'equipe e, più in generale, per il lavoro di gruppo. Gli strumenti utilizzati sono: a) le osservazioni sul campo; b) le riunioni d'equipe; c) la supervisione; d)gli incontri regolari con tutti i referenti dei Servizi di riferimento dell'utente. E' garantito il rispetto della privacy e la protezione dei dati sensibili Sono predisposti questionari di soddisfazione da somministrare agli ospiti della Comunità e alle loro famiglie. La cornice teorica e metodologica 5

L intervento viene realizzato nell alveo del paradigma narrativistico seguendo la teoria dell identità dialogica ( Turchi G., Salvini A., Di Maso A. e Mussoni A. (2000), Identity as social and self narration: an approach to clinical psychology, International Journal of Psychology, F. Dorè Ed., Vol. 35, p. 255, abstract dell intervento presentato al XXVII Stockholm International Psychology Congress organizzato dalla International Union of Psychological Science, Stoccolma, Svezia, 20-24 Agosto) e adotta una specifica metodologia, presentata a livello nazionale e internazionale, e oggetto di studi e approfondimenti in vari settori di psicologia applicata che spaziano dal versante aziendale al versante socio-sanitario. Gestire dinamicamente un organizzazione all interno di un contesto come quello delle dipendenze patologiche, in continuo divenire, significa ritenere necessario dotarsi di strumenti che aiutino a capire cosa funziona e cosa non funziona. Nello specifico ogni tipo di intervento richiede il seguente percorso: lettura de bisogno presa in carico piano di lavoro con: - individuazione di obiettivi ( a lungo ma soprattutto a breve termine) - analisi delle risorse individuazione dell intervento idoneo al soggetto tempi di realizzazione verifica in itinere valutazione finale. La verifica avviene monitorando durante il percorso la realizzazione o meno degli obiettivi fissati soprattutto quelli a breve termine: le frequenti verifiche consentono gli aggiustamenti necessari ai programmi che altrimenti rischiano di fallire. Linee operative e politiche sul territorio - Progettualità futura Sviluppo e Programmazione Oltre a mantenere e consolidare le attività già illustrate, si sono definiti i seguenti interventi di Gestione di progetti / percorsi semi-residenziali attraverso: Sviluppo di percorsi di accompagnamento in fase di reinserimento che consolidino i risultati raggiunti che si rivolgono sia all utente che al contesto di destinazione 6

Attività di promozione della salute ed educazione a specifici stili di vita destinata anche al contesto familiare e territoriale di appartenenza (collegabili alle azioni definite come Prevenzione della ricaduta ) 1. Attività di prevenzione sul territorio 2. Attività di progettazione partecipata 3. Sostegno alle famiglie 4. Colloqui individuali 5. Colloqui in sede 6. Colloqui sul territorio 7. Colloqui in carcere 8. Segreteria sociale 9. Attività negli specifici contesti di intervento (territorio, azienda, carcere, ecc.) 10. Elaborazione di progetti individualizzati con verifica e valutazione delle strategie e degli strumenti educativi specifici a ciascun percorso 11. Sostegno extraresidenziale a percorsi individuali 12. Coordinamento con i Servizi invianti 13. Costruzione condivisa del percorso educativo-terapeutico con il contesto relazionale e territoriale di destinazione e/o di provenienza 14. Formazione degli operatori 15. Supervisione clinica dei casi 16. Supervisione gestionale e organizzativa all equipe 17. Formazione / supervisione ai volontari 18. Valutazione del programma terapeutico a. supervisione al programma terapeutico nel suo insieme e nelle singole articolazioni e alla metodologia utilizzata b. Valutazione d efficienza e d efficacia sui progetti educativi-terapeutici 19.Progettazione e realizzazione di interventi mirati a sviluppare e consolidare ulteriormente le strategie di rete già costruite dalla Associazione Movimento Fraternità e dall equipe operativa con i Servizi Sanitari, Sociali, Politici Territoriali (es. assistenza sociale, SIL, Comuni ecc.) che già costituiscono la peculiarità del modus operandi dell Associazione Movimento Fraternità. 20.Riunioni di equipe gestionali ed organizzative 21.Riunioni di progettazione 22.Progettazione e programmazione di interventi 23.Contatti con istituzioni (ULSS, Comuni,Servizi) 24.Partecipazione Dipartimento Dipendenze ULSS 2 e 1 (Progetti Piani triennali) 7

25.Partecipazione e costruzione progetti 26. Formazione equipe 27. Riunioni di coordinamento responsabili Ulteriori servizi erogati Sanitario Si effettuano controlli periodici riferiti alle patologie specifiche (danni neurologici, epatici ecc.) per quanto riguarda i pazienti alcolisti. Controlli riferiti alle patologie causate dall uso di droghe e comportamenti a rischio per i tossicodipendenti. Particolare attenzione è inoltre rivolta sia alla tutela della salute degli utenti che all'educazione alla salute ed al benessere psico-fisico con l'obiettivo di implementare questa capacità nei soggetti stessi. Gli specifici interventi messi in campo a questo livello sono: Assistenza sanitaria Assistenza specialistica Assistenza medica di base Informazione ed educazione sanitaria. S. Legale Ricostruzione e gestione della situazione personale legale, con la consulenza gratuita di un avvocato Il Servizio Pegaso : servizio innovativo sul territorio per la gestione dei percorsi di reinserimento, principalmente delle persone che hanno terminato il percorso residenziale comunitario e per la gestione di interventi su situazioni di disagio sociale temporaneo nel territorio bellunese. Questi ultimi destinatari sono persone con competenza di autonomia, non necessitano di un intervento terapeutico residenziale comunitario, ma di interventi specifici finalizzati ad uscire da situazioni di emarginazione, spesso alimentata da mancanza di interventi strutturati. Si considerano destinatari, in secondo luogo, anche tutte le persone appartenenti al contesto sociale di provenienza e/o di futuro reinserimento che hanno a che fare con l utente preso in carico. In primo luogo i destinatari sono prevalentemente le persone che stanno terminando un percorso riabilitativo e persone in una situazione TEMPORANEA di difficoltà. Il Servizio è costituito da una struttura abitativa (appartamento semi-protetto), da interventi destinati alle persone inserite e da ulteriori interventi realizzati sul territorio (destinati sia agli utenti che al territorio stesso). Si tratta di un appartamento sito in zona residenziale a Belluno, dato in gestione all'associazione Movimento Fraternità Landris, fornito di 4 posti letto (2 camere singole, 2 bagni, cucina, salotto/pranzo, ufficio, cantina, garage ). La collocazione in centro urbano dell appartamento facilita l accesso alla rete di trasporti che garantisce gli spostamenti degli utenti; la zona è inoltre supportata da strutture e servizi adibiti al tempo libero e alla socializzazione quali ad esempio impianti sportivi, centro parrocchiale, etc. Il nostro sito 8

www.landris.it 9