FOGLIO INFORMATIVO Numero Speciale Dicembre 2010 Il mercato del lavoro al lavoro e cessazioni in Lombardia III 2010 Principali evidenze dalle comunicazioni obbligatorie Direttore Responsabile: Costantino Corbari Testata dell Associazione Bibliolavoro. Numero speciale Dicembre 2010 Anno XXIX 20099 Sesto San Giovanni (MI) Viale Fulvio Testi, 42 Registrazione al Tribunale di Monza n. 447 dell 11.6.1983
In questo numero Speciale di Foglio Informativo presentiamo i risultati principali relativi agli avviamenti e alle cessazioni di lavoro provenienti dalle comunicazioni I dati e le tavole che presenteremo sono elaborazioni provenienti dall Osservatorio regionale del mercato del lavoro dell ARIFL, che insieme all Università obbligatorie, relative al terzo 2010. Bicocca - CRISP, cura trimestralmente la Ricordiamo che le comunicazioni obbligatorie attengono alla segnalazione che ogni azienda deve inviare a Regione Lombardia ogni qual volta intervenga una variazione nel rapporto di lavoro (avviamento, cessazione o modifica). Il rapporto in esame descrive l andamento dei flussi del mercato del lavoro della Regione Lombardia nel terzo 2010. La loro lettura ci permette di cogliere e di monitorare gli effetti che la crisi economica sta producendo sull'occupazione nel territorio redazione di rapporti sulle comunicazioni obbligatorie. Ammontano, complessivamente a oltre 915 mila, le comunicazioni obbligatorie riferite al terzo 2010, e di competenza di aziende con sede operativa in Regione, di cui il 47% è relativo ad avviamenti (pari a oltre 432 mila), il 43% a cessazioni (pari a oltre 391 mila), la quota rimanente, pari al 10%, riguarda proroghe e trasformazioni contrattuali. lombardo. Tav.1 Numero eventi per tipologia di eventi TIPO EVENTO III Trim. 2010 Trimestre II Trim. 2010 Trimestre Precedente Tasso di crescita rispetto al (T1) III Trim. 2009 Anno Precedente rispetto al III anno Tasso di crescita rispetto al III dell'anno (T2) 432.055 47,2% 403.401 46,8% 7,1% 396.516 47,9% 9,0% Cessazioni 391.516 42,8% 368.813 42,8% 6,2% 358.372 43,3% 9,3% Proroghe 79.996 8,7% 77.854 9,0% 2,8% 59.843 7,2% 33,7% Trasformazioni 12.002 1,3% 11.050 1,3% 8,6% 13.102 1,6% -8,4% TOTALE 915.569 100 % 861.118 100 % 6,3% 827.833 100 % 10,6% Saldo (S) 40.539 34.588 17,2% 38.144 6,3% Come si può osservare, la crisi si è in un certo qual modo stabilizzata. Se si escludono le proroghe che su base annua (confronto III trim. 2009 e III trim. 2010) sono cresciute in cessazioni vanno di pari passo e confermano che la ripresa, seppur ancora debole, non ha ancora prodotto alcun significativo riscontro sull occupazione. modo significativo, gli avviamenti e le
Nel confronto tra trimestri, il terzo 2010 presenta in valore assoluto un più deciso aumento complessivo delle opportunità lavorative riscontrabile dall innalzamento degli avviamenti sia rispetto al II trim. 2010 (+7,1%) sia rispetto al III trim. 2009 (+9%) e in generale a tutti i trimestri osservati nell anno di rilevazione considerato, vedi tav.2. Per converso, se escludiamo la vera battuta d arresto registrata dalle cessazioni nel I trim. 2010, che aveva fatto sperare in una uscita più rapida dalla crisi, l elevato numero delle cessazioni è un segnale d allarme del fatto che per alcuni contesti territoriali e per alcune aziende la crisi da congiunturale si sta trasformando in strutturale. Tav.2 Tipologia eventi avviamenti e cessazioni: confronto trimestrale (rilevazione considerata dal III trim. 2009 al III trim. 2010) Trimestri 2009-2010 v.a. Cessazioni v.a. III 2009 396.516 358.372 IV 2009 390.641 418.751 I 2010 403.878 318.004 II 2010 403.401 368.813 III 2010 432.055 391.516 Analizzando alcune caratteristiche dei soggetti avviati nel III trim. 2010, che sono stati pari ad oltre 334 mila, per genere, età e cittadinanza, si rileva che: - il 51% è di genere maschile (oltre 171 mila soggetti) ed il restante 49% è di genere femminile (oltre 163 mila soggetti). Rispetto al terzo dell anno si assiste ad un aumento dei soggetti avviati sia di genere maschile (+13,6%) che di genere femminile (+3,7%). - ad essere avviati in maniera significativa sono gli italiani con una quota del 76% (oltre 256 mila soggetti), seguono i soggetti extracomunitari con una quota del 17% (oltre 57 mila soggetti) ed infine i soggetti comunitari con il 6% (oltre 21 mila soggetti). Rispetto all anno si registra un aumento di soggetti avviati per tutte le cittadinanze, in particolar modo per i soggetti italiani l aumento è dell 8,7%. - riguardo all età, la quota maggiore di soggetti avviati pari al 51% del totale dei soggetti, è presente nella classe di età giovane 20-34 anni, a conferma del fatto che la popolazione maggiormente mobile nel mercato del lavoro è costituita prevalentemente da giovani. Anche la
classe di età 35-49 anni presenta una quota significativa di soggetti avviati pari al 35% del totale dei soggetti considerati. Passando ora ad osservare l articolazione degli avviamenti e delle cessazioni per settore di attività economica, rispetto al terzo dell anno 2009, si registra un aumento degli avviamenti per tutti i settori economici: per il Commercio e servizi l aumento tendenziale è pari al 5,1%, per l Industria in senso stretto è pari al 39,4%, (oltre 18 mila avviamenti in più) ed infine per il settore Costruzioni si registra un aumento dell 1,5%. Invece, rispetto al II trim. 2010 come evidenziato dalla Tav.3, un saldo positivo si registra solo per il settore del Commercio e Servizi e l Agricoltura. Tav.3, cessazioni e saldi per settore economico: confronto III trim. 2010 e II trim. 2010 Settori Evento Trimestre Trimestre Tasso di crescita rispetto al (T1) 15.006 3,5% 6.552 1,6% 129,0% Agricoltura Cessazioni 12.058 3,1% 3.918 1,1% 207,8% Commercio e Servizi Saldo 2.948 2.634 11,9% 319.919 74,2% 304.210 75,6% 5,2% Cessazioni 273.032 70,3% 277.579 76,0% -1,6% Saldo 46.887 26.631 76,1% 67.005 15,5% 60.795 15,1% 10,2% Industria Cessazioni 71.390 18,4% 55.143 15,1% 29,5% Saldo -4.385 5.652-177,6% 29.373 6,8% 31.011 7,7% -5,3% Costruzioni Cessazioni 31.968 8,2% 28.497 7,8% 12,2% TOTALE SETTORI Settore non disponibile TOTALE COMPLESSIVO Saldo -2.595 2.514-203,2% 431.303 100% 402.568 100% 7,1% Cessazioni 388.448 100% 365.137 100% 6,4% Saldo 42.855 37.431 14,5% 752 833-9,7% Cessazioni 3.068 3.676-16,5% Saldo -2.316-2.843 432.055 403.401 7,1% Cessazioni 391.516 368.813 6,2% Saldo 40.539 34.588 4
La tav.3 evidenzia come la quota degli avviamenti prevale sulla quota delle cessazioni per il settore Commercio e Servizi (74% rispetto al 70%), mentre per l Industria in senso stretto e per le Costruzioni è la quota delle cessazioni a superare la quota degli avviamenti: per il primo la quota delle cessazioni è pari al 18% rispetto al 16% degli avviamenti, mentre per il secondo la quota delle cessazioni è pari all 8% rispetto al 7% degli avviamenti. Pertanto, in valore assoluto il saldo tra avviamenti e cessazioni è positivo per i settori Commercio e servizi (+46.887) ed Agricoltura (+2.948); mentre per i settori Costruzioni (- 2.595) ed Industria in senso stretto (-4.385) il saldo risulta negativo. Riguardo alla distribuzione geografica per provincia in cui ha sede operativa l azienda che ha effettuato gli avviamenti, dalla successiva Tav. 4 si rileva che il 79% degli avviamenti complessivi sono avvenuti nelle province di Milano (quota del 46%), Brescia (quota del 13%), Bergamo (quota del 9%), Varese e Monza e Brianza (quota del 6%). Le restanti province possiedono quote inferiori o uguali al 5%. Tav. 4 - per provincia e settore economico III Trim. 2010 Agricoltura Commercio e servizi Costruzioni Industria Totale Bergamo 493 3,3% 23.563 7,4% 3.785 12,9% 10.035 15,0% 37.876 Brescia 4.010 26,7% 31.246 9,8% 5.236 17,8% 13.940 20,8% 54.432 Como 196 1,3% 15.638 4,9% 1.066 3,6% 3.349 5,0% 20.249 Cremona 823 5,5% 7.143 2,2% 950 3,2% 3.054 4,6% 11.970 Lecco 81 0,5% 6.381 2,0% 485 1,7% 2.978 4,4% 9.925 Lodi 113 0,8% 4.816 1,5% 538 1,8% 1.380 2,1% 6.847 Mantova 1.911 12,7% 8.650 2,7% 786 2,7% 4.033 6,0% 15.380 Milano 535 3,6% 170.449 53,3% 11.268 38,4% 14.203 21,2% 196.455 Monza e Brianza 86 0,6% 17.398 5,4% 1.820 6,2% 4.388 6,6% 23.692 Pavia 5.854 39,0% 9.861 3,1% 1.098 3,7% 2.825 4,2% 19.638 Sondrio 803 5,4% 5.989 1,9% 603 2,1% 883 1,3% 8.278 Varese 101 0,7% 18.785 5,9% 1.738 5,9% 5.937 8,9% 26.561 Totale 15.006 100,0% 319.919 100,0% 29.373 100,0% 67.005 100,0% 431.303 Il Commercio e servizi rappresenta per tutto il territorio lombardo il settore che effettua più avviamenti, passa infatti da un valore di oltre 4 mila avviamenti nella provincia di Lodi a oltre
170 mila in provincia di Milano; gli avviamenti all interno delle Costruzioni passano da circa 480 nella provincia di Lecco a oltre 11 mila nella provincia di Milano. L Industria in senso stretto passa da oltre 800 avviamenti di Sondrio agli oltre 14 mila di Milano; l Agricoltura da circa 80 avviamenti della provincia di Lecco a oltre 5 mila di Pavia. Le imprese della regione Lombardia hanno aumentato le quote complessive delle assunzioni (avviamenti) effettuate con tipologie contrattuali flessibili riducendo l'utilizzo di quelle permanenti. Il 78% degli avviamenti nel terzo 2010 è stato effettuato con l'uso di forme contrattuali flessibili (Tempo Determinato, Somministrazione, Lavoro a Progetto), mentre nel terzo 2009 la quota percentuale era pari al 72%. Le principali variazioni nelle quote di utilizzo delle diverse tipologie contrattuali sono dovute da un lato ad un maggiore impiego della Somministrazione, che passa da una quota pari a circa l 11% del 2009 al 15% nel 2010, del Tempo determinato, che passa dal 48% dell anno 2009 al 49% dell anno 2010 e del Lavoro a progetto che passa dal 13% dell anno 2009 al 14% dell anno 2010; dall'altro ad un calo dell utilizzo del Tempo Indeterminato che dal 26% circa del 2009 scende al 20% del 2010. La tav. 5 mette in relazione gli avviamenti con le variabili settore di attività e tipologia contrattuale e permette di osservare le differenti modalità di impiego dei contratti all interno dei diversi settori. Tav. 5 - per tipologia contrattuale e settore economico III Trim. 2010 Altre comunicazioni Agricoltura Commercio e servizi Costruzioni Industria Totale 63 0,4% 6.633 2,1% 161 0,6% 1.214 1,8% 8.071 Apprendistato 29 0,2% 6.886 2,2% 1.898 6,5% 2.253 3,4% 11.066 Lavoro a progetto 70 0,5% 55.567 17,4% 723 2,5% 2.424 3,6% 58.784 Somministrazione 834 5,6% 28.850 9,0% 1.387 4,7% 32.600 48,7% 63.671 Tempo Determinato Tempo Indeterminato 13.589 90,6% 161.223 50,4% 14.549 49,5% 17.730 26,5% 207.091 421 2,8% 60.618 19,0% 10.652 36,3% 10.779 16,1% 82.470 Totale 15.006 100,0% 319.777 100,0% 29.370 100,0% 67.000 100,0% 431.153 6
Nel Commercio e servizi il 50% degli avviamenti è avvenuto nel III trim. 2010 attraverso il contratto a Tempo Determinato, seguito dal contratto a Tempo Indeterminato con un valore percentuale pari al 19%; per l Industria in senso stretto la quota maggiore appartiene alla tipologia contrattuale Somministrazione con il 49%, a cui seguono le tipologie contrattuali Tempo Determinato e Tempo Indeterminato, con quote rispettivamente pari al 26% e 16%. Il 50% degli avviamenti nel settore Costruzioni avviene attraverso il contratto a Tempo Determinato, mentre gli avviamenti attraverso il contratto a Tempo Indeterminato costituiscono il 36%. Il 91% degli avviamenti nel settore Agricoltura avviene attraverso il contratto a Tempo Determinato, segue il contratto di Somministrazione con il 6%. Per quanto riguarda il livello di competenze sotto il profilo dell istruzione formale necessaria allo svolgimento della professione (c.d. Skill level), anche se ciò ovviamente non esclude la possibilità di raggiungere tali professioni attraverso apprendimenti non formali e l esperienza, si osserva per la regione Lombardia una richiesta di avviamenti maggiore per figure di medio livello di skill. Infatti il 44% degli avviamenti complessivi nel ha riguardato impiegati, artigiani, operai specializzati, addetti qualificati nelle attività commerciali e nei servizi. I soggetti avviati per questo livello di skill sono stati richiesti principalmente dal settore commerciale e dei servizi (46%) e nelle costruzioni (52%). Viceversa personale poco qualificato, con basso livello di skill è stato avviato principalmente nel settore agricolo (circa il 65%), nell Industria in senso stretto (49%) e nelle costruzioni (43%). Infine, professioni intellettuali, ad elevata specializzazione e tecniche, ad alto livello di skill, sono state richieste per la gran parte nel commercio e servizi (il 37%) e in numeri più limitati nel settore industriale (16%).