COMUNE DI PREMARIACCO RELAZIONE GENERALE ASSEVERAZIONI ALLEGATI GRAFICI. PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE VARIANTE n 9 art.63, L.R.5/2007 e s.m.i.

Documenti analoghi
L INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI

ALLEGATO B. Art. 1 - Impianti a fonti rinnovabili, pannelli solari termici e fotovoltaici, generatori eolici

INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI

PIANO COMUNALE DI SETTORE PER LA LOCALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI PER TELEFONIA MOBILE

COMUNE DI PREMARIACCO

REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE DI IMPIANTI SOLARI TERMICI FOTOVOLTAICI ED EOLICI

IL CONSIGLIO COMUNALE

V ar i a nt e spec if ic a ai s ens i de l l a rt. 17 c o mm a 8 de l l a L.R. 56 /7 7 e s.m.i.

1. INSERIMENTO URBANISTICO

Progetto Preliminare Adottato con delibera del Consiglio Comunale n.. del.

OGGETTO: parere in merito al regime autorizzativo di impianti fotovoltaici collocati su serre

COMUNE DI BRIENNO Provincia di Como

Scheda informativa del modulo A24

IMPIANTI PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI NORMATIVA DI RIFERIMENTO:

CITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA

P I A N O D E L L A R I C O S T R U Z I O N E

RELAZIONE TECNICA DI ASSEVERAMENTO (Art. 23, comma 1, del D.P.R. 06/06/2001, n. 380 e s.m.i.)

COMUNE di PUTIGNANO. Provincia di Bari

TERRENO IN ORBASSANO Svincolo della Bronzina LOTTO DESCRIZIONE DELL IMMOBILE

PIANO CASA FRIULI VENEZIA GIULIA SCHEDA SINTETICA

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna

REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI TORINO

PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA FONTI RINNOVABILI

Art. 1 - Principi e scopi Art. 2 - Contenuti delle norme Art. 3 Principi interpretativi Art. 4 Ambito d intervento Art. 5 Suddivisione del territorio

LA GIUNTA REGIONALE. - Richiamato l art. 24 della legge regionale 26 maggio 2009, n. 12;

COMUNE DI NOVENTA DI PIAVE

Schede delle aree di trasformazione MODIFICATA A SEGUITO DELLE CONTRODEDUZIONI

Premessa RISOLUZIONE N. 32/E. Roma, 4 aprile 2012

1) PREMESSA 2) DESCRIZIONE DELLE VARIANTI

Richiesta del parere preventivo della Commissione per la Qualità Architettonica e il Paesaggio (ai sensi dell art. 18 del Regolamento Edilizio)

COMUNE DI MONSUMMANO TERME Provincia di Pistoia Settore Servizi Tecnici Pianificazione e Gestione del Territorio Servizio Urbanistica Allegato A

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO

IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE E/O ESTIVA DEFINIZIONI

PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE

PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA

L ASSESSORE ALL URBANISTICA, EDILIZIA PRIVATA E VIABILITA

Proposta di deliberazione che si sottopone all approvazione del Consiglio Comunale

DEFINIZIONI AREE NON IDONEE

Pagina 1 di 6. Allegato A

Direzione Centrale Sviluppo del Territorio Settore Pianificazione Tematica e Valorizzazione Aree

COMUNE DI PIENZA PROVINCIA DI SIENA

TIMBRO PROTOCOLLO N. PRATICA

RELAZIONE ILLUSTRATIVA

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.

RELAZIONE PAESAGGISTICA

SCHEDE DESCRITTIVE AREE DEGRADATE

Articolo originale. Articolo emendato

NORMATIVA e PROCEDURE per INTERVENTI EDILIZI

Piano esecutivo Concessione onerosa Concessione convenzionata Concessione gratuita in base all articolo Altro

SAN PIETRO AL NATISONE

Il Decreto del Fare : le novità per il settore privato

PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000

relativo alla Seconda Soluzione Agosto 2013

AGGIORNAMENTO DELLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL S.U.A.

Rendimento energetico Disposizioni correttive al D. Lgs. n. 192/06 (D. Lgs. n. 311/06)

ATTIVITA EDILIZIA LIBERA

Periodico informativo n. 40/2013

DICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano

Dato atto che la commissione consiliare urbanistica ha espresso in data parere in merito al presente provvedimento;

ESTRATTO PLANOVOLUMETRICO DEL PIANO URBANISTICO E DELLE RELATIVE NORME DI ATTTUAZIONE

Settore Trasformazione Urbana e Qualità Edilizia

NORME TECNICHE D ATTUAZIONE

COMUNE PROVINCIA. Norme di Attuazione. Piano Attuativo PP6 Piazza Fiera su p.f. 168/5 C.C. Cavalese

Il Sottoscritto. Nome

COMUNE DI VERCEIA Provincia di Sondrio

COMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale

( testo attuale e modificato)

VARIANTE 85 AL VIGENTE PRGC

ALLEGATO B C O M U N E D I D R A P I A PROVINCIA DI VIBO VALENTIA REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DELLE AREE STANDARD E DI URBANIZZAZIONE

PIANO DEGLI INTERVENTI

Realizzazione di opere e interventi strutturali

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Via Ravasi Varese

DICHIARAZIONI DEL PROGETTISTA

PROTOCOLLO D INTESA. lo Statuto della Regione Autonoma della Sardegna, approvato con Legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3;

OGGETTO: Adozione della variante n.2 al Piano attuativo comunale di iniziativa pubblica della zona O comparto A. IL CONSIGLIO COMUNALE

Norme in materia di dimensionamento energetico

LEGGE REGIONALE N. 22 DEL REGIONE LOMBARDIA. Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente

Scuola di Architettura e Design Eduardo Vittoria UNICAM Esame di Abilitazione all esercizio della professione di Architetto LAUREA SPECIALISTICA

RISOLUZIONE N. 118/E

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 20. ) Delibera N.788 del

Legge regionale 8 luglio 2011, n. 13 (BUR n. 50/2011) - Testo storico

TITOLO 3 VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI E PAESAGGISTICHE Art Unità di paesaggio

OGGETTO: SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA S.C.I.A. ai sensi dell art. 19 Legge 07/08/1990, n. 241, come sostituito dall art.

Comune di Casei Gerola. Regolamento Comunale Attività Edilizia. - Gennaio

Ambiti di Rivitalizzazione Prioritaria (ARP)

Riferimenti normativi

COMUNE DI GALLIO Provincia di Vicenza PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE PER I CENTRI STORICI DEL CAPOLUOGO E DELLA FRAZIONE DI STOCCAREDDO

PIANO REGOLATORE GENERALE

Oggetto: ADOZIONE PIANO DI RECUPERO (PR11A) VIA DIAZ, IN VARIANTE AL PIANO DELLE REGOLE DEL PGT. IL CONSIGLIO COMUNALE

Con la consulenza giuridica in oggetto, concernente l interpretazione dell art. 1 della legge n. 449 del 1997, è stato esposto il seguente QUESITO

COMUNE DI GALLIO Provincia di Vicenza PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE PER I CENTRI STORICI DEL CAPOLUOGO E DELLA FRAZIONE DI STOCCAREDDO

VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE : PROCEDURA DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA PER REALIZZAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO

TIMBRO PROTOCOLLO N. PRATICA

COMUNE DI CORBETTA PROVINCIA DI MILANO. Piano di Classificazione Acustica. adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 22 del

Richiesta di Valutazione preventiva di ammissibilità edilizio-urbanistica (art. 16 Regolamento Edilizio)

Epigrafe. Premessa. Art. 2. L.R. 18 dicembre 2012, n. 62

ATTI DEL COMUNE DI MILANO

Energiebonus / bonus energia

Agenzia delle Entrate: risoluzione 22/E del 2 aprile 2013

Transcript:

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE Allegato n 1 Data:18/11/2011 COMUNE DI PREMARIACCO PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE VARIANTE n 9 art.63, L.R.5/2007 e s.m.i. APPROVATA con Del. Cons. n 38 del 28.11.2012 RELAZIONE GENERALE ASSEVERAZIONI ALLEGATI GRAFICI Dott. Arch. Marcello Rollo Viale della Vittoria, 7 33100 Udine Tel. e Fax 0432 508188 E-mail: rollo_marcello@libero.it

1. RELAZIONE GENERALE 1.1 PREMESSA Il Comune di Premariacco è dotato di P.R.G.C. - Variante generale n.4 - approvata con Delibera del Consiglio comunale n. 7 del 17.02.2011 la cui esecutività è stata confermata con D. G. R. n. 0130/Pres. del 03.06.2011. Questa Variante, così come approvata, ha lasciato irrisolte alcune problematiche di ordine insediativo, residenziale e ricettivo, sia rispetto alle esigenze prospettate, sia anche nei confronti delle previgenti indicazioni del piano regolatore. Si pone quindi l esigenza di consentire la concretizzazione di queste aspettative, già programmate ma non portate a compimento, comunque rientranti nel quadro strutturale e normativo del PRGC vigente, rispetto al quale questo strumento si configura come intervento di aggiustamento/assestamento in funzione dei relativi obiettivi e strategie. Tuttavia, proprio per permettere l attuazione di una di queste esigenze di carattere insediativo, si è reso necessario aggiornare in modo marginale e puntuale anche il disegno del piano struttura, comunque sempre nella sostanziale coerenza con quello vigente, comportando la formulazione di specifiche direttive da parte dell Amministrazione comunale, giusta delibera del Consiglio comunale n. 26 del 10.08.2011. Le modifiche, pertanto, riguardano la Struttura del Piano, la Zonizzazione e, in maniera minimale, le norme di attuazione, come di seguito esplicitato. 1.2 MODIFICHE ALLA STRUTTURA Essa riguarda la revisione del perimetro delle Aree insediative residenziali di recente edificazione ed espansione-limite di massimo sviluppo insediativo della frazione di Firmano, secondo una delimitazione più consona che ha portato al compattamento del disegno urbano locale, nel rispetto dei principi che regolano questa macrozona, come da allegato estratto planimetrico. (cfr. anche con modifiche alla Zonizzazione, Firmano Rif.2, lett.b ) 1.3 MODIFICHE ALLA ZONIZZAZIONE Le modifiche apportate alla Zonizzazione, la cui rappresentazione grafica con elaborati di Stato di Fatto e di Progetto è allegata alla presente Relazione, nel dettaglio riguardano: CAPOLUOGO - Rif. 1 Variazione: a) da Zona V/E Verde agricolo di protezione a Zona B0 Aree insediative storiche parzialmente trasformate. La modifica interessa una superficie di circa 940 mq. b) da Zona E4.2- Ambiti agricoli di tutela paesaggistica dei centri abitati a Zona B2 Aree insediative residenziali di tipo prevalentemente estensivo Pagina 2 di 21

La modifica interessa una superficie di circa 651 mq. In sede di approvazione della Variante generale n.4, le aree oggetto di modifica sono state stralciate in relazione alla mancata puntualizzazione nel parere dell ASS competente, sostanzialmente positivo ma espresso in modo generico, sulla compatibilità delle stesse rispetto agli allevamenti zootecnici di consistente carico allevabile, ubicati più a sud; fatto questo che ha indotto gli uffici regionali a stralciare le corrispondenti previsioni (Art.6, comma 26bis della L.R.13/2000) L Amministrazione comunale ha inteso riproporre le medesime classificazioni di cui era già stata verificata la compatibilità urbanistica e per le quali ora è stato ottenuto il parere favorevole puntuale da parte dell ASS. FIRMANO - Rif. 2 Variazione: a) da Zona E4.2- Ambiti agricoli di tutela paesaggistica dei centri abitati a Zona B0 Aree insediative storiche parzialmente trasformate, per riconoscere in maniera omogenea l intero assetto della proprietà di pertinenza del fabbricato ivi esistente. La modifica interessa una superficie di circa 796 mq. b) da Zona V/E Verde agricolo di protezione a Zona B2 Aree insediative residenziali di tipo prevalentemente estensivo. La modifica interessa una superficie di circa 4.894 mq. L area interessata dalla presente modifica, nel piano previgente a quello della Variante generale n.4 era classificata Area edificabile di tipo estensivo, basata su un organizzazione viaria minimale a carico dei proprietari. La Variante n.4, preso atto però del mutato assetto edilizio intervenuto nel frattempo, ha ritenuto di confermare l edificabilità solo lungo il fronte strada, declassando in Zona V/E Verde agricolo di protezione le aree interne, in attesa di una diversa eventuale soluzione in merito. Le riconfermate esigenze edificatorie da parte dei proprietari interessati, ha spinto l Amministrazione comunale a riproporre le previsioni insediative su tali terreni, legati alle proprietà fronte strada che ne garantiscono l accessibilità. LEPROSO - Rif. 3 Eliminazione del vincolo puntuale di Edificio storico sul fabbricato esistente alle spalle della Chiesa di Leproso. Ciò in quanto, ad un più attento esame delle caratteristiche architettoniche del manufatto stesso, non si sono riscontrate quelle valenze che il piano previgente aveva riconosciuto e che la variante generale aveva confermato in prima battuta, per continuità di assetto. SAN MAURO - Rif. 4 Variazione da Zona E6 Ambiti di interesse agricolo a Zona S2 Attrezzature private di interesse pubblico. La modifica di zona coinvolge una superficie di circa 206.003 mq. La presente modifica si riferisce ad un attività di agriturismo con annessa avio superficie, esistente in località S.Mauro. Pagina 3 di 21

L iniziativa in argomento, classificata in Zona S2, non avendo rilevanza strutturale, è integrata alla zona agricola circostante, e rientra nel cosiddetto Progetto Premariacco. Sotto tale configurazione l ambito areale di pertinenza era riconosciuto sul piano previgente alla Variante generale n.4, secondo una delimitazione più ampia di quella in seguito riportata sulla Variante generale stessa. La proprietà, in sede di osservazioni al piano generale, aveva richiesto e ottenuto il riconoscimento dell insediamento secondo la delimitazione previgente, conforme a quella del Progetto Premariacco, nonchè l introduzione della possibilità di realizzare in loco un progetto di Fly community, a supporto dell attività aeroportuale. Le Regione, in sede di approvazione di quella variante, ha eccepito sul nuovo e diverso ruolo strutturale, non valutato dal piano, che tale iniziativa comportava con la nuova configurazione funzionale ed ha, pertanto, cassato l accoglimento della citata osservazione per le implicazioni strutturali conseguenti, respingendo quindi le corrispondenti modifiche normative, ma anche quelle zonizzative. Si pone ora l esigenza di riproporre la delimitazione più ampia della Zona S2, conforme a quella del piano previgente ed al Progetto Premariacco, per consentire di portare a termine le iniziative già intraprese in base a quella programmazione, già a suo tempo assentite, perfettamente rientranti nel quadro strutturale del piano; intervento questo che esclude comunque la richiesta relativa al progetto di Fly community, confermando l integrazione del progetto residuo nel più ampio contesto agricolo di appartenenza, così come inquadrato nel previgente PRGC. 1.3.1 VERIFICA C.I.R.T.M. E STANDARD Le modifiche proposte, miranti a consentire l attuazione di alcune esigenze di carattere insediativo, rappresentano, come già sopra espresso, un intervento di aggiustamento/assestamento della Variante generale n.4 al PRGC, in funzione dei relativi obiettivi e strategie. Ciò vale anche per le contenute variazioni di carattere residenziale, che comportano limitati aumenti dimensionali di 1.736 mq di Zona B0 e di 5.545 mq di Zona B2. Pertanto, si intende verificata la relativa compatibilità rispetto al quadro strutturale vigente anche per l aspetto insediativo, le cui modifiche ora proposte si possono far rientrare nei conteggi del dimensionamento del piano generale originario e della relativa CIRTM, sia per l esiguo incremento di superficie (Zona B2), sia per le caratteristiche tipologiche zonizzative (B0 e parte B2), sia ancora per il calcolo dell insediabilità (Aree edificate urbanizzate = popolazione residente); oltre che per la inequivocabile compatibilità con i valori dimensionali del sistema insediativo risultanti nella Variante generale. In forza di ciò, non viene effettuato alcun calcolo dimostrativo. Quanto sopra esposto vale anche per la verifica degli standard. Pagina 4 di 21

1.4 MODIFICA ALLE NORME DI ATTUAZIONE La normativa viene interessata esclusivamente per sostituire l attuale Art. 42 - PANNELLI SOLARI TERMICI ED IMPIANTI DI PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA DA CELLULE FOTOVOLTAICHE, che regola le modalità di utilizzo dei pannelli solari termici e lo sviluppo sul territorio degli impianti di produzione di energia elettrica da cellule fotovoltaiche, con l analogo approvato con la successiva Variante n.7, come di seguito riportato, al fine di rendere coerente e aggiornato l assetto normativo complessivo. ART. 42- PANNELLI SOLARI TERMICI ED IMPIANTI DI PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA DA CELLULE FOTOVOLTAICHE ART. 42.1- PANNELLI SOLARI TERMICI In tutte le zone omogenee, la posa di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda è consentita preferibilmente sulle coperture degli edifici e con i serbatoi di accumulo possibilmente installati all interno dell edificio ovvero vengano posizionati sulla falda meno visibile dalla pubblica via e di colore che ne minimizzino l impatto paesaggistico. ART. 42.2- IMPIANTI DI PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA DA CELLULE FOTOVOLTAICHE 1. CARATTERISTICHE GENERALI EOBIETTIVI DI PROGETTO Il piano promuove e incentiva la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili sul proprio territorio, con particolare riferimento al fotovoltaico, in maniera articolata a seconda delle zone omogenee interessate e delle loro peculiarità storiche, ambientali, paesaggistiche e insediative, dettando le condizioni per un loro corretto inserimento nel contesto territoriale. 3. INTERVENTI AMMESSI L installazione di pannelli solari termici e di cellule fotovoltaiche è ammessa solo nelle seguenti zone urbanistiche e nel rispetto delle loro specifiche prescrizioni. A. ZONE RESIDENZIALI E MISTE Nelle Zone residenziali è consentita l installazione di cellule fotovoltaiche nel limite massimo di 6KW di potenza elettrica nominale e nel rispetto delle seguenti prescrizioni: Edifici ricadenti in Zona A, B0 e contrassegnati con campitura rossa sulla tavola della Zonizzazione a) sulle coperture - integrati nella copertura o aderenti alla stessa e ove possibile posizionati sulla falda meno visibile dalla pubblica via. Edifici ricadenti in Zona B1, B2, C, O,T e in Zona impropria a) sulle coperture o seguano la pendenza del tetto, siano aderenti alla falda o integrati nella copertura. b) posizionati a terra Edifici ricadenti in Zona A, B0, B1, B2, aventi oggetto attività produttive,attività commerciali,aziende agricole/vinicole a) sulle coperture o In deroga al punto A, con potenza massima fotovoltaica generante un quantitativo pari all autoconsumo ed inoltre installati integrati nella copertura o aderenti alla stessa e ove possibile posizionati sulla falda meno visibile dalla via pubblica. Pagina 5 di 21

B. ZONE PER SERVIZI E ATTREZZATURE COLLETTIVE In questa zona è consentita l installazione di pannelli fotovoltaici della potenza elettrica nominale compresa nel limite dell autoconsumo. a) sulle coperture o seguano la pendenza del tetto, siano aderenti alla falda. b) posizionati a terra C. ZONE PRODUTTIVE Insediamenti produttivi in Zona D e D/H In tale zona è consentita l installazione di pannelli della potenza elettrica nominale necessaria alle esigenze dell attività. a) sulle coperture secondo tipologia costruttiva. b) posizionati a terra Parco fotovoltaico in Zona D e D/H In questo caso è consentita l installazione di pannelli della potenza elettrica nominale compatibile con la dimensione del lotto e delle eventuali cabine di trasformazione, nel rispetto dei seguenti parametri: Distanza dai confini o dal bordo esterno del pannello più esterno, nella sua massima estensione planimetrica, min: 10,00 m o della cabina min: 1,50 m Interventi di mitigazione paesaggistica: Creazione di fascia arborea e arbustiva dello spessore di min. 3,00 m lungo i bordi del sito, da porsi a dimora con le essenze di cui all art. 34, di altezza variabile in funzione alle esigenze di esposizione, con un min. di 1,50 m per gli arbusti e di 3,00 m per gli alberi. Edifici ricadenti in Zona H ed in Zona impropria Per questa tipologia zonizzativa la potenza elettrica nominale ammessa è nel limite dell autoconsumo, sia nel caso di posizionamento sulle coperture degli edifici, sia nel caso di posizionamento a terra. Edifici agricoli ricadenti in Zona agricola (E4.1, E4.2,E5, E6, E7) In questa zona è consentita l installazione di pannelli fotovoltaici della potenza elettrica nominale compresa nel limite dell autoconsumo. a) sulle coperture o seguano la pendenza del tetto e siano aderenti alla falda; Parco fotovoltaico in Zona E5 ed E6 In questa zona è consentita l installazione di pannelli fotovoltaici della potenza elettrica nominale necessaria alle esigenze e delle eventuali cabine di trasformazione,nel rispetto dei seguenti parametri: Distanze del bordo esterno del pannello più esterno, nella sua massima estensione planimetrica: o da zone residenziali e per servizi: o per impianti di potenza fino a 500 KW, min : 150 m o per impianti di potenza oltre a 500 KW, min : 200 m o da residenze sparse min:50 m Pagina 6 di 21

o da strade, min: 10,00 m o secondo limite di rispetto, se superiore o da confini, min: 10,00 m o dai corsi d acqua, min: 300 m o da cimiteri: secondo relative fasce di rispetto riportate sulla Zonizzazione o tra singoli siti: o per impianti di potenza fino a 500 KW min: 200 m o per impianti di potenza oltre a 500 KW min: 500 m Distanza dai confini o cabina, min: 1,50 m Recinzione La recinzione è prevista in rete metallica plasticata su paletti di acciaio infissi nel terreno di H max: 2,00 m, lungo la quale dovranno essere previsti passaggi per la piccola fauna. Interventi di mitigazione paesaggistica: Creazione di fascia arborea e arbustiva dello spessore di min. 3,00 m lungo i bordi del sito, da porsi a dimora con le essenze di cui all art. 34, di altezza variabile in funzione alle esigenze di esposizione, con un min. di 1,50 m per gli arbusti e di 3,00 m per gli alberi. Norme generali 1) Una volta dismessa l attività di produzione di energia elettrica, l impianto dovrà essere smantellato in ogni parte con il lievo dei pannelli e dei loro supporti, della cabina di trasformazione, della recinzione e di ogni altro fabbricato presente nell area di intervento. Dovrà essere invece mantenuto unicamente il verde di mitigazione. Un impianto è da intendersi dismesso quando rimane non attivo per un periodo superiore ad un anno. 2) Al fine della tutela della vocazione agricola dei suoli oggetto dell installazione degli impianti fotovoltaici, non è consentito né l utilizzo di diserbanti sugli stessi suoli né la rimozione del terreno vegetale fatta salva quella necessaria per la stesura interrata dei cavidotti. C. INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE Per necessità di riqualificazione ambientale e/o di risanamento igienico-sanitario è consentito sostituire il manto di copertura esistente realizzato con materiali diversi dal coppo con pannelli fotovoltaici, in deroga al limite di potenza elettrica nominale ammessa nella zona omogenea di appartenenza. D. NORME PARTICOLARI Deroghe alle disposizioni riportate al presente articolo. Per gli interventi da realizzarsi sull area dell ex cava Casanova in frazione di Firmano, prevalgono le specifiche prescrizioni di cui alla Variante n.5 al P.R.G.C.per la corrispondente delimitazione. Per gli interventi da realizzarsi in località Casali Pasc, mapp.198 del F.6, prevalgono le specifiche prescrizioni di cui alla Variante n.6 al P.R.G.C. Nella medesima località è inoltre consentita la realizzazione di un impianto di cogenerazione a biomasse, sempre in conformità alla citata Variante n.6. Pagina 7 di 21

2. ASSEVERAZIONI COMUNE DI PREMARIACCO Variante n 9 al Piano Regolatore Generale Comunale Asseverazione ai sensi dell art. 10 comma 4 ter, della Legge Regionale 27/88, come introdotto dall art. 4, della Legge Regionale 15/92. Il sottoscritto dott. arch. Marcello Rollo, iscritto all Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Udine con posizione n 310, nella sua qualità di estensore della Variante in oggetto, attesta che per il citato strumento urbanistico, non è necessario il parere di cui agli articoli 10 e 11 della L.R. 27/88, come sostituiti dagli articoli 4 e 5 della L.R. 15/92, in quanto già reso dalla Direzione Regionale dell Ambiente al fine di verificare la compatibilità delle previsioni urbanistiche e le condizioni geo-morfologiche del territorio, in sede di esame: - del P.R.G.Comunale approvato con Delibera del Consiglio comunale n. 48 del 29.12.2003 la cui esecutività è stata confermata con D. G. R. n. 0164/Pres. del 21.05.2004; Studio geologico redatto dal dott. geol. Gianni Menchini; - della Variante generale n.4 al PRGC, approvata con Delibera del Consiglio comunale n. 7 del 17.02.2011 la cui esecutività è stata confermata con D.G.R.n. 0130/Pres. del 03.06.2011. Parere del servizio geologico della Regione prot. ALP/6/9000 del 10.02.2010 dott. arch. Marcello Rollo Pagina 8 di 21

ALLEGATI GRAFICI Pagina 9 di 21

Pagina 10 di 21

Pagina 11 di 21

Pagina 12 di 21

Pagina 13 di 21

Pagina 14 di 21

Pagina 15 di 21

Pagina 16 di 21

Pagina 17 di 21

Pagina 18 di 21

Pagina 19 di 21

Per quanto riguarda la modifica n 4, è stata accolta dalla Regione, a superamento della relativa riserva la soluzione zonizzativa che segue. Pagina 20 di 21

Pagina 21 di 21