COLLETTIVO è MEGLIO!



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Transcript:

COLLETTIVO è MEGLIO! Risparmiare aumentando la qualità della vita Programma triennale di politiche pubbliche di contrasto alla vulnerabilità sociale ed alla povertà della Provincia di Torino

COLLETTIVO è MEGLIO! PRINCIPI ISPIRATORI L economia locale e le comunità La collettività per necessità e per virtù IL PROGETTO GLI OBIETTIVI LA SPERIMENTAZIONE le aree I tempi Il territorio, le reti e i portatori di interessi

PRINCIPI ISPIRATORI L economia locale e le comunità recuperare il controllo dell economia a partire dal livello locale l economia locale come risposta alla necessità di risparmiare stimolare la domanda e l offerta locale (almeno nei settori in cui questo approccio è possibile) settore agricolo, per definizione, non può che essere, quello più legato al territorio

PRINCIPI ISPIRATORI Al centro dell economia locale c è una comunità locale che torna ad avere un rapporto intimo con il proprio territorio stimolando l imprenditoria locale promuovendo il ripopolamento dei luoghi abbandonati sperimentando nuove filiere di commercio locale incentrate sulla necessità di aumentare la qualità dei prodotti alimentari e di ridurre gli sprechi e i costi finali

PRINCIPI ISPIRATORI Acquisto collettivo per necessità e per virtù abbattimento dell incidenza dei costi di trasporto e di filiera sul prezzo finale delle merci abbattimento del costo energetico e ambientale del trasporto sviluppo coltivazioni biologiche e di prodotti locali e tipici rilancio di una dimensione collettiva dell etica della responsabilità sviluppo relazioni interpersonali tra i soggetti della filiera alimentare

IL PROGETTO L esperienza dei Gruppi di acquisto solidali (GAS) In Italia il primo Gas è nato nel 1994 a Fidenza, dall iniziativa di un gruppo di famiglie che ha deciso di provvedere a effettuare alcuni acquisti in comune non nei magazzini all ingrosso, ma presso produttori agricoli locali 13 anni dopo Collettivo è Meglio! Gruppi di Acquisto Collettivo (GAC)

IL PROGETTO Finalità del GAC (Gruppo di acquisto collettivo) è di permettere ai consumatori acquisti collettivi e critici: acquistando beni di alta qualità a prezzi accettabili contribuendo a realizzare un'economia più sobria, cioè più vicina alle bisogni reali dell'uomo e dell'ambiente diffondendo un'etica del consumare che unisca le categorie anziché dividerle avvicinando consumatore e produttore: filiera corta aiutando gli agricoltori più piccoli esclusi dalla macchina della grande distribuzione organizzata

IL PROGETTO Collettivo è Meglio! È rivolto a tutti i consumatori, con particolare attenzione a chi, in questi ultimi anni, ha subito di più l aumento dei prezzi soprattutto dei prodotti di largo consumo

IL PROGETTO PRODUTTORI Quattro criteri di scelta: Piccoli o medio piccoli Locali: per abbattere le distanze tra merci e consumatori, e per fare comunità Rispettosi dell uomo: cioè dei diritti dei lavoratori e dei consumatori Rispettosi dell ambiente: prevalentemente biologici e consumo limitato di risorse

OBIETTIVI Nuovo patto tra consumatori e produttori avvicinare il consumatore finale al produttore Risparmio di materie prime e denaro Sicurezza Alimentare e piano di sorveglianza Impollinare il territorio della Provincia di GAC stimolare la domanda collettiva di beni locali di alta qualità: organizzata e responsabile valorizzazione dei produttori e dei prodotti locali Coinvolgere 190-240 famiglie nel progetto

SPERIMENTAZIONE: AREE Collettivo è meglio! verrà sperimentato in quattro aree territoriali della Provincia di Torino: Area 1: Torino, 60-80 famiglie Area 2: Orbassano, 50-60 famiglie Area 3: Cirié, 40-50 famiglie Area 4: Pinerolo, 40-50 famiglie Mira a a coinvolgere 190-240 famiglie sulle 4 aree

SPERIMENTAZIONE: TEMPI Tempi marzo-agosto 2007 settembre 07- maggio 08 luglio-agosto 2008 Attività Pianificazione generale del progetto: preparazione dei tavoli locali e costruzione delle reti territoriali sulle quattro aree. Attività preparatoria per la costituzione dei GAC nelle 4 aree. Coinvolgimento degli enti locali, delle realtà sociali e delle famiglie aderenti, selezione dei produttori e dei loro servizi. Avvio sperimentazione sulle 4 aree: attivazioni sedi operative, gestione ordini, gestione consegne. Gestione feedback provenienti dai consumatori; analisi sui prodotti oggetto degli acquisti (residui chimici). Valutazione della sperimentazione sulle 4 aree, stesura delle lessons learned, valutazione finale delle sperimentazioni

SPERIMENTAZIONE: TERRITORI e RETI Convocazione dei tavoli locali finalizzati alla costruzione delle reti territoriali sulle quattro aree Composizione dei tavoli: comuni e comunità montane associazioni e cooperative no profit e di categoria (es. ass.agricoltori biologico), strutture pubbliche parrocchie, fabbriche, gruppi giovanili/anziani gruppi di acquisto solidali già esistenti società di mutuo soccorso altri soggetti individuati dal tavolo

SPERIMENTAZIONE: TERRITORI e RETI FUNZIONE DEI TAVOLI LOCALI: Ascolto delle specificità territoriali Divulgazione dei meccanismi di funzionamento del GAC Divulgazione del progetto e condivisione delle esperienze e degli obiettivi Individuazione delle sedi di coordinamento e operative dei GAC Individuazione dei stakeholder

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