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INDICE Premessa dei curatori... Notizie sugli autori... pag. XVII XXI Capitolo I OGGETTO, PRINCIPI «COSTITUZIONALI», POTERI PUBBLICI E FONTI NORMATIVE DEI DIRITTI DEI MERCATI FINANZIARI (a cura di Sandro Amorosino e Natalia Banchelli) 1. L oggetto (a cura di S. Amorosino)... 1 2. I presupposti comuni... 3 3. I principi «costituzionali» e d apice comuni... 6 3.1. L art. 47 della Costituzione... 6 3.2. L art. 41 della Costituzione... 8 3.3. I principi della «costituzione economica» europea... 8 3.4. Le direttive comunitarie... 10 4. I tratti comuni dell organizzazione giuridica dei mercati finanziari. 12 4.1. Il sistema delle fonti normative... 12 4.2. L organizzazione pubblica dei settori finanziari... 16 5. Le fonti del diritto dell intermediazione finanziaria (a cura di N. Banchelli)... 20 Capitolo II INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA E STRUMENTI FINANZIARI (a cura di Filippo Parrella) 1. L intermediazione finanziaria... 29 1.1. L oggetto del diritto dell intermediazione finanziaria... 29 1.2. L intermediazione bancaria... 30 1.3. L intermediazione mobiliare... 31 1.4. L intermediazione assicurativa: polizze collegate a fondi assicurativi, a fondi comuni di investimento o ad indici di mercato; contratti di capitalizzazione... 32

VI INDICE 1.5. Le commistioni sussistenti fra le diverse tecniche di intermediazione: le sinergie di gruppo... 35 1.5.1. La commistione dei canali di distribuzione dei prodotti bancari, mobiliari e assicurativi... 36 1.5.2. Le attività rispettivamente esercitabili dagli intermediari bancari, mobiliari e assicurativi... 37 1.6. I diversi concetti di intermediazione mobiliare e di intermediazione finanziaria... 37 1.7. Istanze di tutela e cenni sull origine dell attuale corpus normativo avente ad oggetto lo svolgimento dei servizi di investimento... 38 1.7.1. La legge n. 216/1974, istitutiva della CONSOB... 40 1.7.2. I controlli sulle emissioni di strumenti finanziari... 40 1.7.3. I controlli sull attività di sollecitazione del pubblico risparmio... 42 1.7.4. I controlli sulle attività di intermediazione mobiliare (servizi di investimento)... 42 1.7.5. I controlli sugli intermediari finanziari non bancari... 43 1.7.6. I principi del mutuo riconoscimento e del controllo del Paese di origine... 43 1.8. L evoluzione parallela della disciplina dei mercati... 44 1.9. Quadro di sintesi... 45 1.10. La centralità della nozione di strumento finanziario nel T.U.F.... 46 1.10.1. La nozione unitaria di strumento finanziario e di prodotto finanziario... 49 Capitolo III LA VIGILANZA (a cura di Laura D Ambrosio) 1. I modelli di vigilanza... 55 1.1. Vigilanza per soggetti... 55 1.2. Vigilanza per attività... 56 1.3. Vigilanza per finalità... 57 1.4. Vigilanza accentrata... 58 1.5. Il modello italiano e le possibili evoluzioni... 58 1.6. Natura e funzioni delle Autorità indipendenti di vigilanza... 61 2. Le autorità di vigilanza nel T.U.F.: poteri e competenze... 63 2.1. Il Ministero dell Economia e delle Finanze... 64 2.2. La CONSOB... 64 2.3. La Banca d Italia... 65 3. I principi della vigilanza... 66 3.1. I principi dell attività delle Autorità... 66 3.2. I principi che riguardano i soggetti vigilati... 67

INDICE VII 4. Le principali attività di vigilanza... 69 4.1. Vigilanza regolamentare... 70 4.2. Vigilanza informativa... 73 4.3. Vigilanza ispettiva... 74 5. La vigilanza sui gruppi... 75 6. La vigilanza sui mercati e sugli emittenti (rinvio)... 76 Capitolo IV L INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA E LA GESTIONE COLLETTIVA DEL RISPARMIO (a cura di Filippo Parrella e Laura D Ambrosio) 1. I servizi di investimento (a cura di Filippo Parrella)... 80 1.1. L elenco dei servizi di investimento... 80 1.1.1. La negoziazione... 81 1.1.2. Il collocamento... 82 1.1.3. La gestione individuale e discrezionale di patrimoni.. 83 1.1.4. La ricezione e trasmissione di ordini e la mediazione. 84 1.1.5. La gestione mascherata di patrimoni... 85 1.2. I soggetti abilitati... 86 1.2.1. Le imprese di investimento... 86 1.2.2. Le banche... 86 1.2.3. Le Poste... 87 1.2.4. Gli intermediari finanziari iscritti all elenco di cui all art. 107 del T.U.B.... 88 1.2.5. Le società di gestione del risparmio (SGR)... 89 1.2.6. Le società fiduciarie... 89 1.2.7. Gli agenti di cambio... 91 1.3. L esercizio transfrontaliero dei servizi di investimento... 91 1.3.1. I principi del mutuo riconoscimento e del controllo del Paese di origine... 91 1.3.2. Le condizioni per l esercizio transfrontaliero da parte delle imprese di investimento e delle banche comunitarie ed extracomunitarie... 92 1.4. L autorizzazione alla prestazione di servizi di investimento... 96 1.4.1. La competenza al rilascio dell autorizzazione... 96 1.4.2. Le condizioni per il rilascio dell autorizzazione alle banche ed agli intermediari finanziari... 97 1.4.3. Le condizioni per il rilascio dell autorizzazione alle SIM... 97 1.4.4. Il principio della sana e prudente gestione... 99 1.5. Il difetto sopravvenuto delle condizioni dell autorizzazione.. 100 1.5.1. I requisiti di professionalità e di onorabilità degli esponenti aziendali e le conseguenze del loro difetto sopravvenuto: decadenza o sospensione dalla carica.. 101

VIII INDICE 1.5.2. I requisiti di onorabilità dei soci rilevanti e le conseguenze del loro difetto sopravvenuto: la sospensione del diritto di voto... 105 1.5.3. I controlli sui trasferimenti dei pacchetti azionari delle SIM... 107 1.6. Le altre attività esercitabili dai soggetti abilitati... 109 1.6.1. I servizi accessori... 110 1.6.2. (Segue): la consulenza finanziaria... 112 1.6.3. Le altre attività finanziarie... 114 1.6.4. Le attività connesse e strumentali... 114 1.7. Le regole di organizzazione... 114 1.7.1. L adeguatezza del sistema amministrativo-contabile e la funzione di controllo interno... 115 1.7.2. La separazione della gestione individuale e della consulenza finanziaria dagli altri servizi... 116 1.7.3. L adeguatezza del sistema dei controlli interni... 117 1.8. Le regole di comportamento per investitori retail e professionali... 120 1.8.1. Gli obblighi informativi verso la clientela... 121 1.8.2. Gli obblighi di informarsi sulla situazione finanziaria del cliente e di valutare l adeguatezza delle operazioni... 122 1.8.3. Gli obblighi di comportamento in presenza di conflitti di interesse e di percezione di utilità (inducements)... 124 1.9. Il principio della separazione patrimoniale... 126 1.10. Le norme speciali sui contratti di investimento... 127 1.10.1. La forma del contratto di investimento... 128 1.10.2. La nullità delle clausole di rinvio agli usi... 130 1.10.3. L inapplicabilità dell eccezione di gioco... 130 1.10.4. Il contenuto dei contratti... 131 1.11. Il regime speciale di responsabilità... 133 2. L offerta fuori sede (a cura di Filippo Parrella)... 134 2.1. Offerta fuori sede e a distanza... 134 2.2. Definizione della fattispecie... 135 2.3. L offerta fuori sede come fattispecie autonoma rispetto al collocamento... 137 2.4. La disciplina e la sua ratio... 137 2.5. L offerta fuori sede di prodotti finanziari e di servizi di investimento propri e di terzi... 139 2.6. L offerta fuori sede di prodotti e servizi «diversi» da parte delle imprese di investimento... 140 2.7. La disciplina speciale dell offerta a distanza... 141 2.8. La figura professionale del promotore finanziario... 142 2.9. Le regole di comportamento del promotore finanziario... 144

INDICE IX 2.10. La responsabilità solidale dell intermediario per gli illeciti del promotore finanziario... 146 2.11. Il diritto di ripensamento... 147 2.12. Prospettive comunitarie di riforma della disciplina... 149 3. La gestione collettiva del risparmio (a cura di Laura D Ambrosio). 151 3.1. Introduzione... 151 3.2. I soggetti autorizzati... 152 3.2.1. Le SGR di gestione e le SGR di promozione... 154 3.2.2. La disciplina dell attività... 157 3.3. La banca depositaria... 159 3.4. I fondi comuni di investimento... 160 3.4.1. I diversi tipi di fondi comuni di investimento... 163 3.5. Le SICAV... 166 Capitolo V I MERCATI (a cura di Raffaele D Ambrosio, Domenico De Falco, Flavia Sforza, Roberto Maviglia) 1. L evoluzione della disciplina dei mercati (a cura di R. D Ambrosio, D. De Falco, F. Sforza)... 170 1.1. La legislazione di borsa anteriore all istituzione della CON- SOB... 170 1.2. La nuova disciplina delle borse valori ed il controllo della CONSOB... 170 1.3. La riforma della disciplina dei mercati e la legge n. 1/1991... 172 1.4. La privatizzazione dei mercati: il d.lgs. n. 415/1996... 173 1.5. Il completamento della privatizzazione ed il d.lgs. n. 58/1998. 174 2. Il quadro attuale della disciplina dei mercati regolamentati e la scelta della privatizzazione... 176 2.1. Le implicazioni sulle fonti della disciplina... 176 2.2. Le implicazioni della nuova organizzazione sul regime dei controlli... 177 3. I mercati rilevanti... 178 4. La disciplina dei mercati al dettaglio: i controlli in sede di accesso. 179 4.1. L istituzione in Italia di un nuovo mercato... 179 4.2. L operatività in Italia dei mercati armonizzati... 181 4.3. L operatività in Italia dei mercati comunitari non armonizzati e di quelli extracomunitari... 182 4.4. L operatività all estero dei mercati italiani... 182 4.5. La realizzazione di collegamenti telematici con mercati esteri... 182 5. La disciplina dei mercati al dettaglio: i controlli successivi... 183 5.1. Il riparto dei compiti di vigilanza tra la CONSOB e la Banca d Italia e le tipologie dei controlli... 183

X INDICE 5.2. La vigilanza sulla società di gestione del mercato... 184 5.3. La vigilanza sulla regolamentazione del mercato... 185 5.4. La vigilanza sul mercato... 185 5.5. Provvedimenti straordinari a tutela del mercato e crisi della società di gestione... 186 6. La disciplina speciale del mercato all ingrosso dei titoli di stato... 188 6.1. Il mercato dei titoli di stato... 188 6.2. La disciplina contenuta nel T.U.F. e nei regolamenti attuativi. 189 6.3. La vigilanza sull MTS... 190 7. La disciplina dei mercati all ingrosso di strumenti finanziari diversi dai titoli di stato... 191 8. La disciplina dei mercati non regolamentati (scambi organizzati)... 192 8.1. Gli scambi organizzati (mercati non regolamentati) di strumenti finanziari... 194 8.2. Gli scambi di fondi interbancari... 195 9. Gli interventi regolamentari «esterni» sull operatività del mercato. 195 9.1. La trasparenza del mercato e la corretta formazione del prezzo degli strumenti finanziari in esso negoziati... 196 9.2. Il buon fine dei contratti su strumenti finanziari non derivati. 198 9.3. Compensazione e liquidazione delle operazioni su strumenti finanziari non derivati... 199 9.4. Compensazione e garanzia delle operazioni su strumenti finanziari derivati... 200 9.5. L introduzione di un sistema a controparte centrale anche per il mercato cash... 202 9.6. La disciplina delle insolvenze di mercato... 202 9.7. La definitività del risultato dei processi di liquidazione... 203 9.8. La vigilanza sui sistemi di compensazione, di liquidazione e garanzia... 204 10. La disciplina delle gestioni accentrate di strumenti finanziari... 206 10.1. La costruzione del sistema di gestione accentrata di strumenti finanziari dematerializzati... 207 10.2. La disciplina dei soggetti abilitati allo svolgimento dell attività di gestione accentrata... 209 11. I contratti di borsa e la procedura di negoziazione (a cura di Roberto Maviglia)... 211 11.1. La nozione di contratti di borsa... 211 11.2. La tipologia dei contratti di borsa... 213 11.3. I contratti a fermo... 213 11.4. I contratti a mercato libero o a premio e le opzioni... 214 11.5. Il riporto ed il prestito titoli... 216 11.6. La procedura di negoziazione di Borsa Italiana... 217 11.7. Il sistema organizzato di Borsa Italiana: le proposte di negoziazione... 218

INDICE XI 11.8. Le fasi del mercato... 219 11.9. L asta di chiusura... 220 11.10. I contratti conclusi sull IDEM... 221 Capitolo VI GLI EMITTENTI (a cura di Marco Zechini, Alessandro Paralupi, Carla Rabitti Bedogni, Stefano Fabrizio, Roberto Polegri e Francesco Costantino) 1. Introduzione (a cura di Alessandro Paralupi)... 226 1.1. Quadro normativo di riferimento... 226 1.2. L appello al pubblico risparmio... 227 1.3. L ammissione a quotazione... 228 1.3.1. Premessa... 228 1.3.2. Requisiti degli emittenti... 230 1.3.3. Requisiti degli strumenti finanziari... 232 1.3.4. Il prospetto di quotazione... 233 1.3.5. Procedura per l ammissione a quotazione... 234 1.4. Gli emittenti quotati... 238 1.5. Emittenti strumenti diffusi... 239 2. La sollecitazione all investimento (a cura di Marco Zechini - paragrafi 2.1.-2.8. - e Alessandro Paralupi - paragrafi 2.9.-2.15.)... 241 2.1. Definizione della sollecitazione all investimento... 241 2.2. Il carattere pubblico della sollecitazione... 243 2.3. L oggetto dell attività di sollecitazione... 243 2.4. La disciplina dell attività: gli obblighi di comunicazione preventiva ed il prospetto informativo... 245 2.5. Finalità del prospetto informativo... 248 2.6. L istruttoria della CONSOB e l autorizzazione alla pubblicazione del prospetto informativo... 249 2.7. La pubblicazione del prospetto informativo... 251 2.8. L aggiornamento del prospetto informativo... 252 2.9. Ulteriori obblighi informativi a carico dei soggetti interessati dalla sollecitazione... 253 2.10. La possibilità di pubblicizzare la sollecitazione mediante annunci... 254 2.11. Modalità di svolgimento della sollecitazione e regole di correttezza... 256 2.12. Modalità di svolgimento della compravendita dei prodotti finanziari... 258 2.13. I casi di esenzione... 259 2.14. I poteri della CONSOB rispetto all attività di sollecitazione. 263 2.15. La responsabilità da prospetto: profili civilistici e penalistici. 265

XII INDICE 3. Le offerte pubbliche di acquisto e scambio (a cura di Carla Rabitti Bedogni)... 266 3.1. Introduzione... 266 3.2. I principi del T.U.F. in materia di OPA... 267 3.3. Trasparenza dell offerta e passivity rule... 271 3.3.1. Il nesso tra trasparenza e passivity rule... 271 3.3.2. La passivity rule nel T.U.F... 272 3.3.3. Il documento di offerta ed il comunicato dell emittente... 273 3.4. La disciplina del procedimento d offerta... 275 3.4.1. Le regole di trasparenza e di correttezza delle operazioni sui prodotti finanziari oggetto dell offerta... 275 3.4.2. Le offerte concorrenti... 275 3.4.3. La tempistica dell OPA... 277 3.5. L OPA obbligatoria... 278 3.5.1. Il concetto e la soglia... 278 3.5.2. Il corrispettivo... 280 3.5.3. Il quantitativo oggetto dell offerta... 281 3.6. L OPA obbligatoria: ambito di rilevanza della disciplina e interessi tutelati... 281 3.6.1. La rilevanza degli acquisti incrementali... 282 3.6.2. Gli acquisti indiretti... 282 3.6.3. L azione di concerto... 283 3.7. Le deroghe all obbligo di OPA... 284 3.8. L OPA residuale ed il diritto di acquisto... 285 3.9. Il rapporto con la disciplina antitrust e con le discipline settoriali relative a particolari categorie di imprese... 287 3.9.1. L OPA quale operazione di concentrazione... 287 3.9.2. L OPA sulle banche... 288 4. La disciplina dell informazione societaria. Analisi economica e regolamentare (a cura di Stefano Fabrizio)... 290 4.1. Introduzione... 290 4.2. I presupposti economici di una disciplina dell informativa societaria... 292 4.2.1. Le funzioni assolte dall informativa... 295 4.2.2. I destinatari dei flussi informativi... 296 4.2.3. I soggetti che generano i flussi informativi e le modalità di trasmissione e di diffusione delle informazioni. 299 4.3. La disciplina dell informativa societaria... 300 4.3.1. L evoluzione della disciplina... 301 4.3.2. Le norme comunitarie... 303 4.3.3. Il quadro attuale di riferimento: il Testo Unico della Finanza (T.U.F.)... 303 4.4. Classificazioni dell informativa societaria... 305

INDICE XIII 4.5. L informativa «eccezionale»: il prospetto informativo per l ammissione a quotazione... 309 4.6. L informativa «periodica»... 313 4.7. L informativa «continua» (o sui «fatti rilevanti»)... 314 4.7.1. Le caratteristiche dell informativa continua... 315 4.7.2. Gli eventi price sensitive... 317 4.7.3. I soggetti obbligati... 318 4.7.4. Obblighi di comunicazione in presenza di rumors... 319 4.8. L informativa «episodica»... 320 4.8.1. I conflitti d interessi e l informativa sulle «operazioni con parti correlate»... 321 4.9. L informativa «volontaria»: le informazioni previsionali e i profit warning... 324 4.9.1. Il divieto di selective disclosure... 325 4.10. Altre informative destinate al pubblico... 326 4.11. La disclosure sui rapporti interni (internal dealing)... 327 4.12. Le richieste in via particolare... 330 4.13. Le comunicazioni alla CONSOB... 330 4.14. La trasparenza degli assetti proprietari. Costi e benefici di una regolamentazione... 331 4.14.1. Le partecipazioni rilevanti... 333 4.14.2. Le partecipazioni reciproche (o incrociate)... 336 4.14.3. I patti di sindacato (o parasociali)... 339 4.15. Gli obblighi informativi in materia di studi... 343 4.16. L informazione finanziaria via Internet... 345 4.17. Strumenti finanziari diffusi tra il pubblico... 345 4.18. Esenzioni... 346 4.19. La disciplina dell informativa societaria nei regolamenti della Borsa Italiana S.p.a. e nell autoregolamentazione... 347 4.19.1. Il Network Information System (NIS) della Borsa Italiana S.p.a.... 348 4.19.2. I codici di autodisciplina... 350 5. La corporate governance nelle società quotate (a cura di Roberto Polegri)... 352 5.1. Introduzione... 352 5.2. Le minoranze azionarie... 354 5.3. Il collegio sindacale... 359 5.4. Gli amministratori non esecutivi e i comitati interni... 366 6. L attività di revisione contabile e le società di revisione (a cura di Francesco Costantino)... 368 6.1. Introduzione... 368 6.2. L albo speciale tenuto dalla CONSOB... 369 6.3. Conferimento dell incarico... 370 6.4. Il principio di indipendenza... 371

XIV INDICE 6.5. Lo svolgimento dell attività di revisione contabile... 372 6.6. Denuncia dei fatti censurabili... 375 6.7. La relazione della società di revisione e l espressione del giudizio... 376 6.8. La responsabilità delle società di revisione... 379 6.9. La vigilanza sulle società di revisione... 381 Capitolo VII DISFUNZIONI, CRISI E SANZIONI AMMINISTRATIVE E PENALI (a cura di Alessio Di Amato, Natalia Banchelli e Sergio Salerno) 1. Premessa... 383 2. I provvedimenti ingiuntivi (a cura di Alessio Di Amato)... 384 2.1. Introduzione... 384 2.2. I provvedimenti ingiuntivi nei confronti degli intermediari nazionali, comunitari ed extracomunitari (artt. 51 e 52 T.U.F.)... 385 2.3. La sospensione degli organi amministrativi di SIM, SGR, SI- CAV e banche (artt. 53 T.U.F. e 76 T.U.B.)... 386 2.4. I provvedimenti ingiuntivi relativi all attività di offerta di organismi d investimento collettivo del risparmio esteri ed ai promotori finanziari (artt. 54 e 55 T.U.F.)... 387 3. I provvedimenti di crisi (a cura di Alessio Di Amato)... 388 3.1. Introduzione... 388 3.2. L amministrazione straordinaria... 390 3.3. La liquidazione coatta amministrativa... 394 3.4. I sistemi di indennizzo... 397 4. Le sanzioni amministrative (a cura di Natalia Banchelli)... 399 4.1. Introduzione... 399 4.2. I destinatari delle sanzioni amministrative pecuniarie. Il criterio di individuazione dei soggetti responsabili... 401 4.3. Il procedimento sanzionatorio e l opposizione in sede giurisdizionale... 403 4.4. Le sanzioni applicabili ai promotori finanziari... 407 4.5. Le sanzioni applicabili alle società di revisione... 408 5. Le sanzioni penali (a cura di Sergio Salerno)... 409 5.1. Premessa... 409 5.2. Sanzioni penali in materia di intermediari e mercati... 409 5.3. Sanzioni penali in materia di emittenti... 412 5.4. Sanzioni penali in materia di revisione contabile... 413 5.5. Sanzioni penali in materia di market abuse: l insider trading... 414 5.6.... e l aggiotaggio su strumenti finanziari... 417 5.7. La direttiva CE 03/6 in materia di market abuse... 419

INDICE XV Capitolo VIII LA FINANZA STRUTTURATA (a cura di Marzia Vitucci, Simon Clementi, Roberta Arena, Romana Sciuto e Maddalena Marchesi) 1. Premessa... 421 2. La cartolarizzazione dei crediti (a cura di Marzia Vitucci, Simon Clementi, Roberta Arena)... 422 2.1. Introduzione... 422 2.2. Fasi dell operazione... 423 2.3. Le asset-backed securities. Caratteristiche principali... 425 2.4. Rating e garanzie aggiuntive... 428 2.5. Vantaggi della cartolarizzazione... 430 2.6. La cartolarizzazione sintetica... 432 2.7. La legge 30 aprile 1999, n. 130: ambito di applicazione... 433 2.7.1. Programma dell operazione, redazione del prospetto informativo e valutazione del merito del credito... 434 2.7.2. Disposizioni riguardanti la società diservicing... 436 2.7.3. La società per la cartolarizzazione dei crediti. L esigibilità limitata dei crediti incorporati nei titoli e la «segregazione» dei portafogli... 436 2.7.4. Modalità ed efficacia della cessione. Aspetti fallimentari... 438 2.7.5. I titoli emessi dalla società emittente... 440 2.7.6. Disposizioni fiscali e di bilancio... 441 2.7.7. Altre strutture di cartolarizzazione... 441 2.7.8. Dalla cartolarizzazione dei crediti alla cartolarizzazione dei proventi derivanti dalla dismissione del patrimonio immobiliare: analogie e differenze tra la legge n. 130/1999 e la legge n. 410 del 23 novembre 2001... 442 2.7.9. La cessione dei beni ad una o più società veicolo... 442 2.7.10. L apporto dei beni pubblici ad uno o più fondi comuni di investimento immobiliare... 445 3. La finanza di progetto (a cura di Romana Sciuto)... 446 3.1. Caratteri generali... 446 3.2. Il meccanismo base semplificato di un operazione di finanza di progetto... 447 3.3. Profili finanziari e giuridici... 448 3.4. I soggetti coinvolti nelle operazioni di project financing... 450 3.5. Il project financing nella realizzazione degli interventi infrastrutturali e delle opere pubbliche... 452 3.6. I procedimenti per il ricorso al project financing per la realizzazione di opere pubbliche... 454 3.6.1. La concessione di costruzione e gestione... 454

XVI INDICE 3.6.2. Il procedimento ex artt. 37-bis e ss. della legge n. 109/ 1994... 456 3.6.3. La tutela dei soggetti finanziatori... 458 4. I fondi pensione (a cura di Maddalena Marchesi)... 459 4.1. Introduzione... 459 4.2. I fondi pensione... 460 4.3. I destinatari... 462 4.4. I fondi pensione negoziali: la costituzione... 463 4.5. Il finanziamento... 465 4.6. La gestione finanziaria... 466 4.7. L erogazione delle prestazioni... 468 4.8. I fondi pensione aperti... 469 4.9. Le forme pensionistiche individuali... 470 4.10. La vigilanza... 470 Capitolo IX LE DISCIPLINE DI CONTRASTO ALLA FINANZA CRIMINALE (a cura di Stefania Moneti e Paolo Costanzo) 1. La disciplina in materia di usura (a cura di Stefania Moneti)... 473 1.1. Introduzione... 473 1.2. La disciplina introdotta dalla legge n. 108 del 7 marzo 1996. 474 1.3. Il meccanismo di determinazione della soglia usuraria... 476 1.4. Le lacune del sistema... 477 2. La disciplina antiriciclaggio (a cura di Paolo Costanzo)... 478 2.1. Introduzione... 478 2.2. Le principali fonti internazionali... 479 2.2.1. La «criminalizzazione» del riciclaggio e l ambito dei reati-presupposto... 480 2.2.2. Le misure rivolte al sistema finanziario... 481 3. Il sistema antiriciclaggio italiano. La disciplina penale e le misure per la prevenzione e il contrasto sul piano finanziario... 483 3.1. Le disposizioni antiriciclaggio applicabili alla generalità dei soggetti... 484 3.2. Gli obblighi e i controlli. L ambito soggettivo di applicazione per gli intermediari... 485 3.2.1. (Segue): l estensione realizzata con il d.lgs. n. 374/ 1999... 486 3.2.2. I soggetti esteri e il criterio «territoriale»... 488 3.2.3. L identificazione della clientela... 489 3.2.4. La registrazione e l Archivio Unico Informatico... 490 3.2.4.1. La segnalazione delle operazioni sospette... 490 3.2.5. La segnalazione e l analisi dei dati aggregati... 495 3.3. I controlli... 496