IL PROCESSO DI AIUTO



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Transcript:

IL PROCESSO DI AIUTO ASPETTI METODOLOGICI E TECNICI Elisabetta Neve 1 Ordine AASS Veneto 2012

UN SUGGERIMENTO DI CARATTERE GENERALE PER I TEMI Focalizzare bene il centro della tematica richiesta, e i confini entro i quali si chiede di trattare il tema Descrivere, approfondire, elencare, argomentare i vari concetti connessi al centro del tema, ragionando sui contenuti, e sull ottica professionale con cui guardarli 2 Ordine AASS Veneto 2012

cont. Se l argomento riguarda aspetti operativi, soffermarsi sulle modalità di attuazione, e sui relativi problemi o difficoltà che si possono incontrare Farsi all inizio uno schema ordinato di sviluppo della trattazione 3 Ordine AASS Veneto 2012

IL PROCESSO DI AIUTO Come trattazione teorica: richiamo di contenuti da illustrare, analizzare, approfondire Applicazione a casistica concreta, (casi individuali, progetti comunitari, progetti di tipo organizzativo) 4 Ordine AASS Veneto 2012

Perchè PROCESSO? Perchè l aiuto dell AS non è mai un atto o un insieme di atti singoli bensì una successione di fatti aventi tra loro un nesso in rapporto a un determinato fine (Devoto-Oli) Ordine AASS Veneto 2012 5

= L AIUTO Non consiste nel dare, ma nell instaurare un rapporto per conoscere e dare in modo appropriato Non è un rispondere ad una domanda, ma un cammino da fare insieme È un percorso partecipato che ha una sua logica interna (delle premesse, un fine da raggiungere, delle regole da rispettare ) Ordine AASS Veneto 2012 6

N.B. Ciò vale Per l aiuto a singole persone/famiglie Per l aiuto a gruppi, comunità, organizzazioni sempre considerando la peculiarità dell ambito d intervento del Servizio Sociale: Ordine AASS Veneto 2012 7

L INTERVENTO DELL AS È SEMPRE TRIFOCALE Persona-famiglia AS Territorio Organizz. servizi Ordine AASS Veneto 2012 8

Org. Org. Org. Ordine AASS Veneto 2012 9

È un percorso PROFESSIONALE e PROGRAMMATO = Non è un percorso basato solo sull intuito o il buon senso (può ingannare!) Occorre valutare da dove si parte e dove si vuole arrivare, assicurando l uso di mezzi adatti al fine Solo lavorando per progetti (individuali o collettivi) l aiuto garantisce risultati efficaci: è un imperativo etico e tecnico Ordine AASS Veneto 2012 10

LAVORARE PER PROGETTI è una logica che si contrappone a: la logica del a domanda rispondo (gettoniera, supermercato ) la logica di usare le prestazioni come fine a se stesse anzichè come mezzo per E significa ignorare che: l aspetto più grave dello stato di bisogno non è la mancanza di qualche cosa,, ma è la perdita o diminuzione di dignità, autonomia, potere sociale (dipendenza) Ordine AASS Veneto 2012 11

INTERVENTO PER PRESTAZIONI PROGETTO PERSONALIZZATO Sottende l idea di bisogno come un semplice vuoto da riempire Considera solo l aspetto patologico ( la persona è il suo problema) Considera il bisogno come una globale situazione di persone, che hanno una storia, un futuro Dà più rilievo alle risorse della persona e dell ambiente, che sono il più importante mezzo per fronteggiare il problema Ordine AASS Veneto 2012 12

INTERVENTO PER PRESTAZIONI Inevitabilmente tende a prevalere una logica amm.-burocratica, che richiede adattamento della persona alle esigenze del servizio PROGETTO PERSONALIZZATO È un percorso partecipato CON la persona in situazione e con le risorse dell ambiente Ordine AASS Veneto 2012 13

In generale L AS HA IL COMPITO DI TRASFORMARE I PROBLEMI E ANCHE I VINCOLI ISTITUZIONALI IN OCCASIONI E STRUMENTI DI SVILUPPO E CRESCITA DELLE PERSONE E DELLA COMUNITÀ Ordine AASS Veneto 2012 14

IL LAVORO DIRETTO CON PERSONE/FAMIGLIE Il processo di aiuto si traduce in un PROGETTO PERSONALIZZATO Personalizzare= considerare la persona unica e irripetibile, e che ha una sua intenzionalità, un suo progetto di vita con cui l AS deve fare i conti Motivaz. ETICHE Rispetto, autodeterminazione Motivaz. TECNICHE Solo CON la persona si possono garantire risultati Ordine AASS Veneto 2012 15

La garanzia di buon risultato è data da la capacità dell AS di TENERE SOTTO CONTROLLO il processo di aiuto padroneggiando le diverse FASI del processo Ordine AASS Veneto 2012 16

Domanda o segnalazione ANALISI E I VALUTAZIONE SITUAZIONE OBIETTIVI- PIANO E CONTRATTO ATTUAZIONE PIANO CON VERIFICHE VALUTAZIONE FINALE CHIU- SURA EV. NUOVO PROGETTO Ordine AASS Veneto 2012 17

LE FASI DEL PROCESSO D AIUTO Fasi DOMANDA O Cosa pensa e fa l operatore Accoglienza Ascolto attento e partecipato Capire l intenzionalità, eventualm. promuoverla Eventuale ri-definizione della domanda Decisioni circa la presa in carico NOTE: - l utente che chiede aiuto dimostra già una capacità - prima di arrivare al servizio c è spesso una storia e condizionamenti - l ascolto è anche osservazione e anche restituzione (feed back) - documentare anche le parole della domanda! Ordine AASS Veneto 2012 18

Fasi SEGNALAZIONE Cosa pensa e fa l operatore Eventualmente verifica la fonte e la responsabilizza opportunamente Prepara il I colloquio sulla base dei dati ricevuti Valuta dove e come incontrare la persona (ufficio, visita domic.) NOTE: - se è il caso, contrastare la segnalazione - avvisare la persona della segnalazione - la segnalazione è voce del territorio (o delle istituzioni) PRIMA IPOTESI DI PROBLEMA Interrogativi campo e fuochi su cui indagare Ordine AASS Veneto 2012 19

Fasi Cosa pensa e fa l operatore ANALISI DELLA SITUAZIONE- PROBLEMA Raccolta dati su: problemi, bisogni, desideri, storia, risorse della persona e del suo contesto di vita Cogliere significati, vissuti della persona sul suo problema Far esprimere timori, difficoltà, desideri, dando spesso restituzioni NOTE: - informare sempre la persona delle informazioni raccolte o o da raccogliere su di lei presso terzi - chiedere il più possibile la sua collaborazione per la raccolta dei dati - anche la risonanza nell operatore è un dato Ordine AASS Veneto 2012 20

Fasi VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE INZIALE (T 0 ) Cosa pensa e fa l operatore Connessione intelligente fra i dati raccolti storici e attuali per esprimere un GIUDIZIO TECNICO sulla situazione, anche in prospettiva Elementi essenziali: MAPPA DEI PROBLEMI (persona/ambiente), in relaz. a MAPPA DELLE RISORSE (personali/ambientali) NOTE: - la valutazione tecnica non è semplice descrizione di dati o fatti - è un giudizio tecnico che deve basarsi su dati e fatti CONCRETI, OSSERVABILI e il più possibile MISURABILI Ordine AASS Veneto 2012 21

PROBLEMA GENERALE Problema specifico A Problema specifico B Problema specifico C A1 A2 A3 C1 E. Neve Ordine AASS Veneto 2012 22

LA DEFINIZIONE DEL/DEI PROBLEMI non va disgiunta dalla rilevazione delle RISORSE: della persona della sua famiglia della sua rete informale del/dei servizi comprendendo sia le risorse già disponibili, sia quelle attivabili, quelle da potenziare, quelle da inventare Ordine AASS Veneto 2012 23

RISORSE PERSONA FAMIGLIA RETE TERRI- TORIALE SERVIZI DISPONIBILI / ATTIVE ATTIVABILI DA POTENZIARE DA INVENTARE Ordine AASS Veneto 2012 24

LA VALUTAZIONE non è possibile senza VERIFICA = constatare l esistenza, la rilevanza, la gravità, la durata, il grado di solvibilità dei problemi/difficoltà = e la quantità-qualità delle risorse personali/ambientali è rilevazione e misurazione di aspetti rilevanti della realtà Su cui l AS esprime un suo GIUDIZIO TECNICO Ordine AASS Veneto 2012 25

fasi DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI Cosa pensa e fa l operatore Sulla base della valutazione: obiettivo generale/obiettivi specifici GLI OBIETTIVI DEVONO ESSERE Coerenti con la valutazione, appropriati Auspicabili, il più possibile condivisi Concreti, misurabili Non troppo alti, fattibili Ordine AASS Veneto 2012 26

OBIETTIVO GENERALE Obiettivo specifico A Obiettivo specifico B Obiettivo specifico C A1 A2 A3 C1 Ordine AASS Veneto 2012 27

GLI OBIETTIVI SONO ESPRESSI IN TERMINI DI: MIGLIORARE MANTENERE (non degenarazione) RALLENTARE (i processi degenerativi) RISOLVERE IL PROBLEMA (raramente!) O DIMINUIRLO Ordine AASS Veneto 2012 28

Si dovrebbe tradurre gli obiettivi in RISULTATI ATTESI = come e quanto mi aspetto che cambino certi comportamenti, fatti, eventi? in che misura, a che condizioni? Ordine AASS Veneto 2012 29

fasi IPOTESI DI PROGETTO PERSONALIZZATO Cosa pensa e fa l operatore Chi fa/che cosa/ come/con chi/quando Definizione risultati attesi, eventualmente per tappe (T 1, T 2 T f ) CONTRATTO Accordo su impegni reciproci, modalità, tempi, (possibilmente scritto e sottoscritto) Ordine AASS Veneto 2012 30

Fasi ATTUAZIONE DEL PIANO Cosa pensa e fa l operatore Svolge i compiti (e dà ev. prestazioni) Fa svolgere compiti all ut., sostenendo, verificando, incoraggiando attraverso colloqui programmati periodici in ufficio e/o a domicilio NOTE: - lavorare sempre CON - se è il caso, far scrivere l utente Ordine AASS Veneto 2012 31

fasi VERIFICHE PERIODICHE (T 1, T 2 ) VALUTAZIONE FINALE E CONCLUSIONE Cosa pensa e fa l operatore Verifica gli impegni del e con il/i soggetto/i e i risultati parziali inducendo riflessione Verifica i risultati confrontandoli con i risultati attesi (rapporto fra T 0, T 1 e T f ) Verifica se e quanto si sono raggiunti gli obiettivi Verifica il rapporto tra risorse immesse e risultati raggiunti Esprime un giudizio tecnico, ev. riprogetta NOTE: - i casi si chiudono! Eventualmente si riaprono. - le valutazioni devono in qualche modo tornare al servizio, e anche al territorio Ordine AASS Veneto 2012 32

Riferimenti bibliografici Ferrario F., Le dimensioni dell intervento sociale, NIS, Roma, 1996 Neve E., Il servizio sociale. Fondamenti e cultura di una professione Nuova Edizione, Carocci, Roma, 2008 Dal Pra P. M., Dizionario di servizio sociale, Carocci, Roma, 2005: varie voci V. rivista Studi Zancan, vari numeri. V. altre pubblicazioni Zancan su argomenti specifici (anziani, minori e famiglie, la valutazione, la programmazione ) Ordine AASS Veneto 2012 33