Le Politiche Sociali, Regione per Regione



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Transcript:

Le Politiche Sociali, Regione per Regione Presentato oggi il report sulle buone intenzioni dei candidati alla guida delle Regioni Presentato oggi in conferenza stampa il report con le risposte dei singoli candidati presidenti alle regionali ai quesiti posti dall'ordine Nazionale degli Assistenti Sociali, in merito ai loro progetti in tema di politiche sociali (Piano Infanzia, Livelli essenziali di assistenza, Servizio Sociale professionale).la lettera aperta della Presidente dell'ordine Franca Dente ha ricevuto risposta, ad oggi, da due terzi dei candidati alle presidenze regionali. In allegato il report di sintesi, su richiesta la documentazione completa dei singoli candidati. Dichiara alla stampa la Presidente dell'ordine "la nostra era una provocazione ma anche un grido d'allarme sullo stato delle politiche sociali dell intero Paese, soprattutto quelle relative alla salvaguardia di famiglie e minori. Le risposte sono state numerose e qualcuna denota anche i giusti approfondimenti: la Bonino ad esempio, che promette l attuazione di una legge regionale di riordino dei servizi socio-assistenziali, o Cota, che parla di un'attenzione a 360 gradi alle politiche sociali e al ruolo indispensabile delle figura dell'assistente sociale di fronte a fenomeni quali il disagio familiare e lo sfruttamento dei minori". La connotazione politica non ci interessa chiarisce la Dente per la apoliticità del mandato dell Ordine Nazionale Assistenti sociali l attenzione richiesta ai candidati per la nostra professione non è corporativa, come spesso si ama pensare, ma è il primo atto di attenzione verso le persone in difficoltà. La marginalità è scomoda, ma non prestarvi attenzione significa non prestare attenzione allo sviluppo di tutto il sistema di welfare. Roberto Salvan, Direttore Generale Italia UNICEF, ha ringraziato per l'iniziativa e per il quotidiano lavoro degli assistenti sociali impegnati a garantire i diritti dei minori, soprattutto in assenza di un piano nazionale condiviso tra le diverse istituzioni. Ha sottolineato come grave e pericoloso il fatto che manchi il piano per l infanzia dal 2004. Altro problema che ha ribadito è la necessità di istituzione del Garante nazionale per l infanzia e la necessità di legare in rete tutti i Garanti regionali. Valerio Neri, Direttore Generale Italia Save the Children nelle sue considerazioni ha insistito sull'importanza sempre più ampia del privato accanto ai sevizi.sociali pubblici: in un paese ad economia in fase di stagnazione è impensabile che le risorse economiche pubbliche riescano ad esaudire le richieste del sociale. Il privato sociale nel tempo sarà dunque sempre più importante.. Il mondo cattolico dedica grande attenzione a questi temi, mentre

appare disarmante che chi si occupa di sociale sembri poter parlare solo con la sinistra, perchè la destra sembra indifferente o distante dal sociale. A chiudere la conferenza la Sen. Anna Serafini, Vicepresidente Commissione Parlamentare per l'infanzia, che ricorda come la spesa sociale sia il miglior investimento per lo sviluppo economico: in Italia manca la cultura di una politica sociale efficiente.la nostra spesa sociale è pari ad un terzo di quella della Germania e metà di quella Francia. Non si tratta di posizioni politiche ci sono paesi governati dal centro destra molto attenti alle politiche sociali - ma di cambiare il paradigma culturale e di fissare almeno 2 o 3 leggi fondamentali.e investire sulle famiglie che sono ingredienti di crescita economica. In questo il ruolo dello stato è centrale per assicurare le priorità dei diritti sociali fondamentali, garantiti dalla costituzione. Intanto il bilancio della giornata è positivo e mira a precostituire una serie di confronti con le nuove amministrazioni regionali non appena insediate. L urgenza di elaborazione di piani di intervento e di razionalizzazione delle politiche sociali sta infatti diventando emergenza. Dr.ssa Loredana Ulivi Responsabile Ufficio stampa Consiglio Nazionale Ordine Assistenti Sociali Via del Viminale, 43-00184 Roma Tel. 06 5803425/06 5803465 ufficiostampa@cnoas.it - www.cnoas.it Mobile 3312053657

Lettera aperta della Presidente dell Ordine Franca Dente ai candidati alle elezioni regionali 2010 Report sintetico delle risposte La lettera aperta dell Ordine Nazionale degli Assistenti Sociali ha ricevuto risposta, ad oggi, da due terzi dei candidati alle presidenze regionali. La valutazione del direttivo dell Ordine è sostanzialmente positiva: la campagna di sensibilizzazione, sempre presente sul territorio presso tutti i soggetti istituzionali interessati e ribadita attraverso l iniziativa della lettera aperta, mira a precostituire le condizioni per una serie di confronti con le nuove amministrazioni regionali. L urgenza di elaborazione di piani di intervento e di razionalizzazione delle politiche sociali sta infatti diventando emergenza. L Ordine Nazionale sospende il giudizio sui candidati che non hanno ritenuto opportuno inviare un cenno di risposta; pur nella complessità della campagna elettorale che può, almeno in parte, giustificare tali mancate risposte, esse, comunque, non possono che essere lette come segnali di flebile attenzione. Alcuni candidati hanno risposto con un semplice saluto ed encomio all iniziativa dell Ordine, e di questo li ringraziamo, pur ritenendolo insufficiente. Un solo candidato ha totalmente frainteso il senso della nostra iniziativa, scambiando la nostra lettera come un azione lobbistica e corporativa - e assicurando il pieno appoggio alle nostre ed eventuali richieste in tal senso. Un ulteriore candidato, ci ha gentilmente rinviato a pagina 7 del suo opuscolo contenete il programma elettorale. Molti altri, al contrario sono entrati nel merito. Qui di seguito diamo spazio alle posizioni più concrete e aperte al confronto con la nostra professione. Emma Bonino ha dialogato diffusamente con le nostre posizioni preannunciando, in caso di elezione, il varo di una legge regionale di riordino dei servizi socio assistenziali ; in particolare la candidata del Lazio intende sostenere le politiche sociali anche nei piccoli comuni, sotto i 5.000 abitanti, creando un presidio affidato alla figura professionale dell assistente sociale.

Roberto Cota, candidato in Piemonte, ha parlato di un attenzione a 360 gradi alle politiche sociali, e del ruolo indispensabile della figura dell assistente sociale, di fronte a fenomeni quali il bullismo, il disagio familiare e lo sfruttamento dei minori. Mercedes Bresso, altra candidata piemontese e attuale Governatore, nella sua argomentata risposta evidenzia uno spazio importante agli impegni che intende assumere: implementazione dei servizi, per altro già potenziati dall attuale giunta; pressione sul Governo centrale per ripristinare i finanziamenti al settore e per l approvazione del piano per l infanzie e adolescenza. Agazio Loriero, candidato alla regione Calabria e attuale Governatore, segnala come la disparità geografica nell applicazione delle politiche sociali penalizzi alcune regioni; tra queste, la Calabria che presenta condizioni sociali tra le più critiche in Italia. Loriero annuncia, in caso di rielezione, l approvazione di 35 piani di zona sui distretti socio sanitari della regione. Segnaliamo che anche gli altri due candidati di questa regione hanno inviato una risposta. Adriana Poli Bortone, candidata in Puglia, fa riferimento ai suoi 9 anni come sindaco della città di Lecce, denunciando la disorganizzazione nella programmazione delle politiche socio sanitarie come questione da affrontare e superare. Per la Campania è giunta la risposta del candidato Vincenzo De Luca, che ha argomentato sulle tre questione fondamentali contenute nella lettera dell Ordine; in particolare sul piano infanzia ed adolescenza De Luca sottolinea la specifica difficoltà in cui versano alcune categorie di minori, quali i figli dei detenuti, il lavoro minorile, nonché le drammatiche emergenze della dispersione scolastica e dell assenza di opportunità di socializzazione nelle grandi periferie urbane. Il candidato alla presidenza della Regione Toscana Enrico Rossi ha segnalato i rischi che il federalismo annunciato potrebbe comportare sul piano degli equilibri e dell omogeneità del welfare a livello nazionale. Rossi, inoltre, ha rivendicato l impegno finanziario ed i successi delle politiche sociali dell attuale giunta, pur in un quadro che ha visto dimezzati trasferimenti da parte dello Stato su questo capitolo.

Francesco Bosi, altro candidato alla presidenza Toscana, segnala la necessità di razionalizzare la spesa sociale, partendo proprio dalla riduzione delle risorse disponibili. Gian Mario Spacca, candidato nelle Marche, segnala l esigenza di far ricorso al privato sociale che nella sua regione ha dato prova di grande efficienza e correttezza. Emilio Marinelli, altro candidato alla presidenza delle Marche, segnala i rischi dell attuazione del federalismo nella sua regione e le difficoltà legate all aumento della presenza dei cittadini extracomunitari, con conseguente aggravio di lavoro nell area dell assistenza e maggiore dispendio di risorse. Per la Liguria ha risposto alla lettera dell Ordine l Assessore Claudio Montaldo, sottolineando la necessità di un lavoro coordinato tra Stato, Regioni ed Enti Locali, con impegni finanziari equamente divisi tra i tre livelli. Il candidato alla presidenza della Lombardia Filippo Penati segnala come i 37.000 assistenti sociali siano insufficienti per coprire le esigenze di tutte le regioni, tanto più di fronte alle problematiche legate ai minori extracomunitari, soprattutto in aree densamente urbanizzate, come quella milanese. L aumento degli investimenti sulla figura e la funzione degli assistenti sociali, rappresenta un urgenza non prorogabile. Il candidato alla presidenza della Regione Veneto Giuseppe Bortolussi segnala come maggiore problema legato anche alla razionalizzazione della spesa, l esigenza di potenziare i livelli di assistenza pre e post ospedaliera. La candidata alla presidenza della Regione Umbria Catiuscia Marini, in una ampia riposta, argomenta come per superare le grandi difficoltà che le persone e le famiglie stanno vivendo non è sufficiente difendere il sistema esisteste, ma è necessario aprire una grande stagione di riforme di welfare regionale. La sensibilità mostrata dalle risposte di alcuni candidati fa ben sperare, anche se gli assistenti sociali italiani aspettano al varco, con atteggiamento collaborativo ma al contempo deciso, i nuovi amministratori per valutare in concreto le politiche proposte e attuate.