Riforma TERZO SETTORE Aspetti giuslavoristici Art. 8 D.LGS

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Riforma TERZO SETTORE Aspetti giuslavoristici Art. 8 D.LGS 117 http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/08/2/17g00128/sg)

LE NUOVE COMPLIANCE NELLE ORGANIZZAZIONI DEL TERZO SETTORE DOVRANNO TENER CONTO DEL DOPPIO PARAMETRO DI COERENZA RETRIBUTIVA

Il Dlgs 112/2017 e il 117/2017 hanno introdotto importanti novità nel lavoro subordinato per le imprese sociali e gli altri Enti del settore. Le norme del d. lgs 112 2017 per il lavoro nelle imprese sociali attualmente prevedono : Un trattamento economico non inferiore a quello previsto dai contratti collettivi e accordi collettivi applicabili. differenze retributive tra dipendenti, per cui nessuno stipendio può essere superiore di otto volte l'importo dello stipendio più basso. Il rispetto di questo parametro sarà evidenziato nel bilancio sociale dell'impresa Per gli enti nei quali la qualifica di impresa sociale è legata all inclusione lavorativa di soggetti deboli il personale composto da lavoratori molto svantaggiati (disoccupati da almeno 2 anni o 1 anno in casi particolari, come previsto dal regolamento Ue 651/2014) dovrà essere almeno pari al 30% del totale o dalle altre categorie di soggetti identificati come soggetti deboli: persone con disabilità, rifugiati o richiedenti protezione internazionale, persone senza fissa dimora individuate dall articolo 2, comma 4, del Dlgs 112/2017)

Nel nuovo decreto trovano spazio due regole che sarà opportuno recepire ed attuare per consentire alle Organizzazioni la possibilità di iscriversi nel registro RUNTS e di mantenere nella correttezza e coerenza gli indicatori del Bilancio Sociale per salvaguardare il diritto alle sovvenzioni e ottenere le agevolazioni spettanti al Terzo Settore : Divieto di distribuzione, anche indiretta, di utili e avanzi di gestione, fondi e riserve. Si considera distribuzione indiretta di utili, anche la presenza di livelli retributivi che risultino superiori del 40% rispetto al medesimo livello di inquadramento retributivo previsto dai CCNL, o dai Contratti Collettivi di Lavoro o dai Contratti Aziendali (art.51 DLgs. 81/2015) e poi continua definendo cosa esattamente realizza indebita distribuzione di utili. il divieto di corrispondere retribuzioni o compensi superiori del 40% rispetto a quelli previsti, per le medesime qualifiche, dai contratti collettivi. Le eccedenze configurerebbero il reato di «distribuzione indiretta di utili» Unica eccezione prevista il trattamento economico di favore per la formazione in materie specifiche necessarie in settori come sanità e ricerca scientifica.

FINO A QUANDO NON SARA CHIARITO QUALE CONCETTO USARE PER IDENTIFICARE IL «TRATTAMENTO RETRIBUTIVO» UTILE AL RAFFRONTO, SI DOVRA TENER CONTO DEL CONCETTO GIURISPRUDENZIALE DELL ART. 36 DELLA COSTITUZIONE La retribuzione, considerata dal legislatore consiste in tutto ciò che il lavoratore riceve dal datore di lavoro in dipendenza del rapporto di lavoro

Quale sarà la retribuzione da considerare per adempiere al disposto dell art.8 c 2 let b e rispettare il dettato normativo? «la corresponsione a lavoratori subordinati o autonomi di retribuzioni o compensi superiori del 40 % rispetto a quelli previsti, per le medesime qualifiche, dai contratti collettivi!»

Concetto di trattamento minimo CCNL retributivo: Minimo o SOLO GLI ELEMENTI RETRIBUTIVI MINIMI DI CATEGORIA STABILITI DALLA CONTRATTAZIONE: PAGA BASE TABELLARE, CONTINGENZA, TERZO ELEMENTO, SCATTI DI ANZIANITA, EDR SOSTITUTIVI (welfare Contrattuale: in alternativa all adesione a fondi sanitari e in alternativa all adesione a Enti Bilaterali) Concetto di trattamento retributivo garantito per effetto di accordi ad personam in presenza di clausole pattizie: Ricorrente o o OGNI ELEMENTO CHE IL DIPENDENTE PERCEPISCE COMPRESO SUPERMINIMI INDENNITA AD PERSONAM, FRINGE BENEFIT E COMPENSI IN NATURA. Concetto di trattamento retributivo ed economico: Globale OGNI ELEMENTO CHE IL DIPENDENTE PERCEPISCE COMPRESO SUPERMINIMI INDENNITA AD PERSONAM, FRINGE BENEFIT E COMPENSI IN NATURA (mensa, alloggio, auto, stock option, complementare e integrazioni polizze).

Disposizione di Riferimento DLgs. 3.7.2017 n. 117 Abroga L. 11.8.1991 n.266 In vigore dal 3.8.2017 Non inferiore ai CCNL di cui all art.51, DLgs.81/2015 Lavoro subordinato (trattamento economico e normative) (art.8,co.3, lett.b) Nello stesso ente le differenze retributive non possono essere superiori al rapporto uno a otto (art.16) Divieto di distribuzione, anche indiretta, di utili e avanzi di gestione, fondi e riserve Si considera distribuzione indiretta di utili, se le retribuzioni erogate risultano superiori al 40% rispetto a quanto previsto dai CCNL ex art.51, *** salvo comprovate esigenze specifiche Lavoro autonomo (art.8,co.3, lett.b) Divieto di distribuzione, anche indiretta, di utili e avanzi di gestione, fondi e riserve Si considera distribuzione indiretta di utili Se i compensi risultano superiori rispetto ai compensi normalmente in atto in Enti che operano in analoghi settori

Disposizione di Riferimento DLgs. 3.7.2017 n. 117 Abroga L. 11.8.1991 n.266 In vigore dal 3.8.2017 Amministratori, Sindaci e chiunque rivesta cariche sociali (art.8,co.3, lett.a) Divieto di distribuzione, anche indiretta, di utili e avanzi di gestione, fondi e riserve Si considera distribuzione indiretta di utili se i compensi non risultano proporzionali all attività svolta, alle responsabilità, alle competenze o se comunque risultano superiori rispetto ai compensi normalmente in atto in Enti che operano in analoghi settori

Disposizione di riferimento DLgs. 3.7.2017 n. 117 Abroga L. 11.8.1991 n.266 In vigore dal 3.8.2017 Volontari (art.17) Volontario è una persona che, per sua libera scelta, svolge attività in favore della comunità e del bene comune, anche tramite un ETS, mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità per promuovere risposte ai bisogni di persone e comunità beneficiarie della sua azione, in modo personale, spontaneo e gratuito, senza fini di lucro ed esclusivamente per fini di solidarietà (17,co.2) Occore tenere un apposito registro, per quei volontari che svolgono Attività in modo non occasionale (17,co.1) Attività incompatibile con un rapporto di lavoro subordinato o autonomo con il medesimo ente. Rimborsabili le spese effettivamente sostenute e documentate entro i limiti massimi e alle condizioni stabilite preventivamente dall ente Assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali Spese autocertificabili nei limiti di 10 al giorno e di 150 al mese a condizione che l ente abbia deliberato sulle tipologie di spese e le attività di volontariato per le quali é ammessa la rimborsualità. In attesa del decreto ministeriale Assicurazione per la responsabilità verso terzi In attesa del decreto ministeriale

Disposizione di Riferimento DLgs. 3.7.2017 n. 117 Abroga L. 11.8.1991 n.266 In vigore dal 3.8.2017 Organizzazioni di volontariato (ODV) Prestazioni di lavoro (dipendente o autonomo) nei limiti necessari al loro funzionamento o nei limiti occorenti a qualificare o specializzare l attività svolta (art.33,co.1) Nessun compenso ai componenti degli organi sociali. Solo rimborso spese sostenute e documentate (art.34,co.2) Numero dei lavoratori non può essere superiore al 50% dei volontari (art.33,co1) Deroghe per l organo di controllo interno (art.34,co.2) Associazioni di promozione sociale (APS) Prestazioni di lavoro (dipendente o autonomo) nei limiti necessari ai fini dello svolgimento dell attività di interesse generale e al perseguimento delle finalità (art.36,co.1) Numero dei lavoratori non può essere superiore al 50% dei volontari o al 5% del numero degli associati (art.36,co.1)

Disposizione di Riferimento Coinvolgimento dei lavoratori Svolgimento attività di interesse generale DLgs. 3.7.2017 n. 117 Abroga L. 11.8.1991 n.266 Prestazione di adeguati meccanismi di consultazione o di partecipazione Attività confermata, indipendentemente dall oggetto, se sono impiegati lavoratori svantaggiati o con disabilità: a) ex art.2,reg.ue 651/2014 b) ex art.112,co.2,dlgs.50/16 DLgs. 251/2007 art.2,co.4,l.1228/54 In vigore dal 3.8.2017 In attesa di un decreto del Ministero del Lavoro che ne definisca le linee guida Il totale dei lavoratori svantaggiati o con disabilità non può essere inferiore al 30% dei lavoratori + i lavoratori lett.a) non possono contare per più di 1/3

FACCIAMO Retribuzione Annua da Ccnl/CC 30.000 Retribuzione pattizia tra le parti 48.000 40 % di 30.000 = 12.000 «COERENTE» fino a 42.000 «ECCEDENZA» 6.000 RISCHIO VIOLAZIONE «DISTRIBUZIONE DI UTILI» RIALLINEAMENTO RETRIBUTIVO NECESSARIO

FACCIAMO Retribuzione Annua da Ccnl/CC livello minimo Retribuzione Annua da Ccnl/CC livello massimo 14.000 62.000 «COERENTE» Rapporto 1 a 8 = 112.000 120.0000 «INCOERENTE» «ECCEDENZA» 8.000 RISCHIO VIOLAZIONE RIALLINEAMENTO POLITICHE RETRIBUTIE CONSIGLIABILI

Lo Studio invita i Clienti a contattare i nostri professionisti scrivendo a consulenza@casigliaronzoni.it per trovare insieme la strategia più opportuna per allineare le politiche retributive entro l anno 2018. Grazie per l attenzione CdL Cristina Fioroni