6. Sociale 35. Popolazione anziana



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6. Sociale 35 Popolazione anziana La progressiva tendenza all invecchiamento della popolazione, propria di tutte le odierne società occidentali e particolarmente accentuata nel nostro paese, rende sempre più importante la valutazione di una pluralità di aspetti economici, sociali, sanitari, ecc. connessi con la presenza di quote crescenti di popolazione anziana. Dal punto di vista sociale, assume particolare rilievo il tema del reciproco supporto tra le diverse generazioni. Se, da un lato, gli anziani svolgono un ruolo di primaria importanza nel sopperire alle necessità familiari non più soddisfatte dai sistemi pubblici di welfare, dall altro lato, si pone la questione della cura di persone in età avanzata non più in grado di provvedere da sole ai propri bisogni. Come mostra la tabella 6.1, anche nel 2011 il territorio pratese si conferma quello ove, a livello regionale, l incidenza di persone anziane (di 65 anni o più) sul totale dei residenti è più bassa, risultando pari al 20,8% (50.909 unità) contro un 23,9% registrato per l intera regione. Lo stesso vale per l incidenza dei cosiddetti grandi anziani persone di età uguale o superiore agli 85 anni pari al 3,1% nell area pratese (7.489 unità). Il territorio dell AUSL di Prato è l unico in Toscana a far registrare una quota di anziani inferiore, seppur di poco, a quella dei care giver potenziali, cioè dei residenti di età compresa fra i 45 e i 60 anni che potrebbero svolgere l attività di assistenza nei loro confronti. Nella tabella 6.2 si riporta la stima 36 per il 2012 del numero di anziani (di almeno 65 anni di età) non autosufficienti nelle attività di base della vita quotidiana (basic activities of daily living - BADL), per AUSL di residenza, sesso e livello di gravità. Nel territorio pratese si stimano complessivamente 3.978 anziani non autosufficienti, di cui 2.882 femmine e 1.096 maschi. Un livello di non autosufficienza grave riguarda 1.687 persone anziane residenti a Prato, mentre per 1.024 il grado di non autosufficienza risulta moderato e per 1.267 lieve. 35 A partire dalla presente edizione del Dossier Statistico Sociale il capitolo si basa, in varie sue parti (soprattutto per quanto riguarda i paragrafi dedicati ad anziani, minori e disabilità), su fonti di dati diverse rispetto a quelle utilizzate nelle precedenti edizioni e propone una selezione di informazioni che presenta alcune modifiche rispetto al passato. Tali scelte sono state dettate da una pluralità di esigenze, tra cui le principali sono: sostituire fonti di dati non più disponibili; privilegiare le fonti di livello regionale (che rendano la situazione pratese comparabile con quella delle altre realtà toscane), adottate anche ai fini della costruzione dei Piani Integrati di Salute; privilegiare le fonti che, tendenzialmente, garantiscano una maggiore sistematicità nell aggiornamento annuale dei dati. 36 Effettuata da A.R.S. Toscana sulla base di indagini ad hoc, data la mancanza di dati correnti sulla non autosufficienza e la disabilità degli anziani. 71

Tab. 6.1 Anziani, grandi anziani e care giver potenziali residenti nelle AUSL della Toscana (incidenza % sul totale dei residenti). Confronto anni 2003 e 2011. Anziani classe di età 65+ Grandi anziani classe di età 85+ Care giver potenziali Classe di età 45-60 AUSL di residenza 2003 2011 2003 2011 2003 2011 AUSL1 - Massa e Carrara 23,3 24,7 2,7 3,8 21,3 23,5 AUSL2 - Lucca 23,1 23,8 2,7 3,7 21,2 22,4 AUSL3 - Pistoia 22,2 23,3 2,7 3,6 21,2 22,7 AUSL4 - Prato 19,3 20,8 2,1 3,1 21,5 22,5 AUSL5 - Pisa 22,2 23,3 2,4 3,4 21,5 22,1 AUSL6 - Livorno 23,6 25,1 2,7 3,7 21,6 22,8 AUSL7 - Siena 25,2 24,7 3,0 4,3 20,8 22,2 AUSL8 - Arezzo 22,6 23,1 2,6 3,7 21,1 22,4 AUSL9 - Grosseto 24,8 25,4 2,7 3,9 22,2 23,2 AUSL10 - Firenze 23,6 24,7 2,8 4,0 21,6 22,6 AUSL11 - Empoli 21,7 22,1 2,4 3,4 20,5 22,1 AUSL12 - Viareggio 22,0 23,9 2,3 3,3 21,2 23,9 Regione Toscana 23,0 23,9 2,6 3,7 21,3 22,6 Fonte: Agenzia Regionale di Sanità Toscana. Tab. 6.2 Non autosufficienti nelle BADL (*) di 65 e più anni per livello di gravità (stima). AUSL della Toscana. Anno 2012. Lieve Moderato Grave Totale AUSL di residenza M F Tot. M F Tot. M F Tot. M F Tot. AUSL1 - Massa C. 420 843 1.263 240 803 1.043 328 1.408 1.736 988 3.054 4.042 AUSL2 - Lucca 467 887 1.354 270 839 1109 365 1470 1.835 1.102 3.196 4.298 AUSL3 - Pistoia 614 1.096 1.710 360 1.030 1.390 499 1.804 2.303 1.473 3.930 5.403 AUSL4 - Prato 462 805 1.267 269 755 1.024 365 1.322 1.687 1.096 2.882 3.978 AUSL5 - Pisa 690 1.241 1.931 399 1.163 1.562 546 2.029 2.575 1.635 4.433 6.068 AUSL6 - Livorno 799 1.370 2.169 468 1.285 1.753 640 2.238 2.878 1.907 4.893 6.800 AUSL7 - Siena 647 1.142 1.789 396 1.096 1.492 547 1.918 2.465 1.590 4.156 5.746 AUSL8 - Arezzo 756 1.288 2.044 454 1.222 1.676 622 2.136 2.758 1.832 4.646 6.478 AUSL9 - Grosseto 521 911 1.432 311 860 1.171 429 1.491 1.920 1.261 3.262 4.523 AUSL10 - Firenze 1.829 3.320 5.149 1.091 3.139 4.230 1.489 5.527 7.016 4.409 11.986 16.395 AUSL11 - Empoli 486 837 1.323 290 790 1.080 394 1.368 1.762 1.170 2.995 4.165 AUSL12 - Viareggio 326 631 957 181 591 772 251 1.022 1.273 758 2.244 3.002 Regione Toscana 8.017 14.371 22.388 4.729 13.573 18.302 6.475 23.733 30.208 19.221 51.677 70.898 Fonte: Agenzia Regionale di Sanità Toscana. (*) Basic Activities of Daily Living. Un supporto integrativo o sostituivo rispetto al lavoro familiare di assistenza a persone non autosufficienti o parzialmente autosufficienti è quello offerto dalle residenze sanitarie assistenziali (R.S.A.), nelle quali sono possibili inserimenti di tipo residenziale o solo diurno. Come indicato nella tabella 6.3, al 31 dicembre 2011, sono 17 le R.S.A. presenti 72

nel territorio dell AUSL di Prato 37, le quali mettono a disposizione complessivamente 741 posti residenziali e 85 diurni. I posti residenziali a gestione diretta dell AUSL sono 64 mentre quelli gestiti da privati sono 677, di cui 545 in convenzione. Mettendo in relazione il numero di posti residenziali con quello degli anziani residenti nel territorio dell AUSL pratese (tabella 6.4), emerge come in quest ultimo sia disponibile, complessivamente, un posto residenziale ogni 68,7 anziani di almeno 65 anni d età ed uno ogni 5,4 anziani di almeno 65 anni non autosufficienti nelle BADL. Tab. 6.3 Posti letto nelle R.S.A. nell area pratese. Riepilogo al 31.12.2011. Tipologia R.S.A. Numero R.S.A. Posti residenziali Posti diurni A gestione diretta Ausl 2 64 10 Private 15 677 74 - di cui in convenzione 545 63 - di cui privati 132 12 Totale 17 741 85 Fonte: Azienda USL 4 Prato (in Profilo di salute dell area pratese 2011). Tab. 6.4 Rapporto fra anziani di 65 e più anni (totali e non autosufficienti nelle BADL) e posti residenziali nelle R.S.A. Area pratese. Tipologia R.S.A. Posti residenziali al 31.12.2011 Anziani 65+ (*) /posti residenziali Anziani 65+ non autosuff.badl (**) / posti residenziali A gestione diretta 64 795,5 62,2 Private 677 75,2 5,9 - di cui in convenzione 545 93,4 7,3 - di cui privati 132 385,7 30,1 Totale 741 68,7 5,4 Fonte: Ns. elaborazione su dati AUSL 4 e Agenzia Regionale di Sanità Toscana. (*) 50.909 unità al 31.12.2011; (**) stimati per l anno 2012 in 3.978 unità. 37 Per dati di maggior dettaglio relativi ai posti e agli inserimenti nelle R.S.A. pratesi si rinvia al Dossier Statistico Sociale 2012. 73

Minori 38 Quella dei minori costituisce un altra categoria di particolare rilievo per le politiche sociali, in modo particolare nei casi in cui essi risultino sprovvisti di un adeguato supporto familiare. Di seguito si riportano alcuni dati relativi alle strutture ed agli interventi attivati allorché quest ultima evenienza si verifichi. Come indicato nella tabella 6.5, nella zona sociosanitaria pratese sono presenti un servizio pubblico di mediazione familiare, 5 strutture semiresidenziali e 61 famiglie disponibili all affidamento (di cui 45 con affidamento in corso al 31 dicembre 2011). Tab. 6.5 Servizi di mediazione familiare, famiglie disponibili all affidamento e strutture semiresidenziali. Zona sociosanitaria pratese e totale Toscana. Anno 2011. Servizi di mediazione familiare famiglie disponibili all affidamento con affidamento Strutture di cui di cui privati totale totale in corso al semiresidenziali pubblici convenzionati Zona 31.12.2011 Pratese 1 1 0 61 45 5 Tot. Toscana 40 24 16 868 580 47 Fonte: Centro Regionale di documentazione per l infanzia e l adolescenza. Nei casi in cui le criticità presenti all interno del nucleo familiare risultino particolarmente pesanti, tali da compromettere gravemente il benessere fisico e psicologico del minore, può rendersi opportuno il temporaneo allontanamento di quest ultimo dalla famiglia di origine, ricorrendo all istituto dell affido (esperibile, comunque, anche in altre situazioni quali, ad esempio, un impedimento transitorio dei genitori). L affidamento familiare, a seconda della situazione rilevata e delle esigenze del minore, può essere disposto (in via amministrativa o giudiziale) a breve o a lungo termine, in modalità part-time (con accoglienze limitate a certi momenti della giornata o a certi periodi dell anno) o full-time (affidamento familiare di tipo residenziale). Al 31 dicembre 2011, sono 30 i minori in affidamento part-time nella zona sociosanitaria pratese (erano 36 a fine 2010 e 33 a fine 2009), di cui 13 stranieri (tabella 6.6). Il tasso medio annuo di affidi part-time per mille bambini e ragazzi residenti, calcolato nel triennio 2009-2011, risulta più elevato a Prato (0,8 per mille) che a livello regionale (0,4 per mille) 39. Nella maggior parte dei casi si ricorre a un affido eterofamiliare non a parenti (tabella 6.7), tipologia che riguarda 24 dei 30 affidamenti part-time registrati nel 2011 nella zona pratese (ossia una quota pari all 80% del totale, la quale risulta però ancora più accentuata a livello regionale, dove la tipologia interessa il 90% dei casi). 38 Per l approfondimento dei temi qui trattati, si veda: Centro Regionale di documentazione per l infanzia e l adolescenza (2013), Il quadro toscano degli interventi sociali per bambini, ragazzi e famiglie. I dati del triennio 2009-2011 in collaborazione con le zone sociosanitarie e società della salute toscane, Regione Toscana, Istituto degli Innocenti di Firenze. 39 Quello pratese risulta il terzo tasso più elevato della Toscana, preceduto solamente da quelli calcolati nella zona delle Apuane e in quella della Bassa Val di Cecina (ibidem). 74

Tab. 6.6 Affidi part-time. Zona sociosanitaria pratese e totale Toscana. Anni 2009-2011 (dati al 31.12 di ogni anno). Zona 2009 2010 2011 Di cui Tasso medio annuo per 1.000 stranieri 2011 bambini/ragazzi 2009-2011 Pratese 33 36 30 13 0,8 Totale Toscana 220 194 219 94 0,4 Fonte: Centro Regionale di documentazione per l infanzia e l adolescenza. Tab. 6.7 Affidi part-time per tipologia di affido. Zona sociosanitaria pratese e totale Toscana. Anno 2011 (dati al 31.12). Eterofamiliari Eterofamiliari Intrafamiliari Zona a parenti (*) Totale non a parenti v.a. 6 0 24 30 Pratese % 20,0 0,0 80,0 100,0 v.a. 15 7 197 219 Totale Toscana % 6,8 3,2 90,0 100,0 Fonte: Centro Regionale di documentazione per l infanzia e l adolescenza. (*) oltre il quarto grado di parentela. Come mostra la tabella 6.8, sempre al 31 dicembre 2011, nella zona sociosanitaria pratese sono 75 i minori in affidamento familiare (full-time), un numero in calo rispetto a quanto registrato a fine 2010 (119 minori) e 2009 (140). Di quei 75 giovani, 22 sono stranieri e in 9 casi si tratta di minori stranieri non accompagnati (MSNA). Secondo i dati del Centro Regionale di documentazione per l infanzia e l adolescenza, a Prato nel triennio 2009-2011 il tasso medio annuo di affido familiare (per mille bambini e ragazzi residenti) risulta pari a 2,7 per mille 40, contro un valore regionale di 2,1 per mille. Per quanto riguarda la tipologia di affido (tabella 6.9), nel 2011 nell area pratese sono 44 gli affidi di tipo eterofamiliare e 31 quelli intrafamiliari. Sempre per quanto riguarda la nostra zona di riferimento, nella tabella 6.10 si riportano ulteriori informazioni relative all anno 2011, in particolare per ciò che concerne il sesso dei minori in affidamento familiare (31 maschi e 44 femmine), la loro età (nel 59% dei casi superiore agli 11 anni), la durata dell accoglienza (che in due casi su tre dura da oltre 2 anni), il tipo di affido (28 consensuali e 47 giudiziali 41 ) e la zona di inserimento. 40 Il tasso annuo nella zona pratese è risultato pari a 3,4 per mille nel 2009, 2,9 nel 2010 e 1,8 nel 2011 (ibidem). 41 La percentuale di affidi di tipo consensuale risulta sensibilmente superiore a Prato (37,3%) rispetto alla media regionale (26,8%) (ibidem). 75

Tab. 6.8 Bambini e ragazzi 0-17 anni in affidamento familiare. Zona sociosanitaria pratese e totale Toscana. Anni 2009-2011 (dati al 31.12 di ogni anno). 2009 2010 2011 Zona totale di cui di cui di cui di cui di cui di cui totale totale stranieri MSNA stranieri MSNA stranieri MSNA Pratese 140 56 26 119 38 4 75 22 9 Totale Toscana 1.219 381 112 1.138 327 86 1.091 326 71 Fonte: Centro Regionale di documentazione per l infanzia e l adolescenza. Tab. 6.9 Bambini e ragazzi 0-17 anni in affidamento familiare per tipologia di affido. Zona sociosanitaria pratese e totale Toscana. Anno 2011 (dati al 31.12). Zona totale Intrafamiliari di cui di cui MSNA stranieri totale Eterofamiliari di cui di cui MSNA stranieri Pratese 31 14 6 44 8 3 Totale Toscana 495 125 61 593 202 13 Fonte: Centro Regionale di documentazione per l infanzia e l adolescenza. Tab. 6.10 Bambini e ragazzi 0-17 anni in affidamento familiare per sesso, classe di età, periodo di accoglienza, tipologia di affido e zona di inserimento. Zona sociosanitaria pratese. Anno 2011. v.a. Maschi 31 Femmine 44 Totale 75 Età 0-2 anni 3 Età 3-5 anni 14 Età 6-10 anni 14 Età 11-14 anni 20 Età 15-17 anni 24 Totale 75 Affidamento da meno di un anno 16 Affidamento da 1 a 2 anni 9 Affidamento da 2 a 4 anni 22 Affidamento da oltre 4 anni 28 Totale 75 Affidi consensuali 28 Affidi giudiziali 47 Totale 75 Inseriti nella zona 39 Inviati fuori zona 35 Inviati fuori regione 1 Totale 75 Fonte: Centro Regionale di documentazione per l infanzia e l adolescenza. 76

Oltre all affidamento a nuclei familiari diversi da quello di origine, nei casi in cui si renda necessario il temporaneo allontanamento del minore dalla propria famiglia, è possibile ricorrere all inserimento in apposite strutture semiresidenziali e residenziali. Come evidenziato nella tabella 6.11, per quanto riguarda la zona sociosanitaria pratese, a fine 2011 sono 72 i bambini e ragazzi inseriti in strutture di tipo semiresidenziale (un numero in linea con quanto rilevato nei due anni precedenti), di cui 17 stranieri. Nel triennio 2009-2011, il tasso medio annuo per mille relativo agli affidamenti di questo tipo risulta inferiore nell area pratese (1,7 per mille) rispetto al livello regionale (2,7 per mille). Per ciò che attiene alle strutture residenziali (tabelle 6.12 e 6.13), i minori della zona pratese accolti in strutture di questo tipo al 31 dicembre 2011 sono 36 (49 a fine 2010 e 53 a fine 2009), di cui 13 stranieri (in un caso si tratta di minore straniero non accompagnato) 42. A fine 2011 tali inserimenti riguardano 18 maschi e 18 femmine (tra gli stranieri 4 maschi e 9 femmine) e prevalentemente (15 casi) minori di età compresa fra i 15 e i 17 anni di età (considerando i soli stranieri a prevalere è però la fascia di età fra i 3 e i 5 anni, con 5 casi sui 13 totali). Sono 31 le accoglienze che durano da meno di due anni (12 su 13 per quanto riguarda i soli stranieri) e per 24 minori l inserimento è avvenuto in zona. Tab. 6.11 Bambini e ragazzi presenti nelle strutture semiresidenziali. Zona sociosanitaria pratese e totale Toscana. Anni 2009-2011 (dati al 31.12 di ogni anno). 2009 2010 2011 2009-2011 Zona totale di cui di cui di cui Tasso medio annuo per totale totale stranieri stranieri stranieri 1.000 bambini/ragazzi Pratese 70 15 75 10 72 17 1,7 Totale Toscana 1.348 380 1.316 384 1.797 464 2,7 Fonte: Centro Regionale di documentazione per l infanzia e l adolescenza. Tab. 6.12 Bambini e ragazzi 0-17 anni accolti nelle strutture residenziali. Zona sociosanitaria pratese e totale Toscana. Anni 2009-2011 (dati al 31.12 di ogni anno). 2009 2010 2011 Zona totale di cui di cui di cui di cui di cui di cui totale totale stranieri MSNA stranieri MSNA stranieri MSNA Pratese 53 26 12 49 22 7 36 13 1 Totale Toscana 704 340 188 608 260 89 630 257 99 Fonte: Centro Regionale di documentazione per l infanzia e l adolescenza. 42 Per quanto riguarda la struttura di accoglienza, i 36 minori risultano così suddivisi: 3 (di cui 2 stranieri) in centri di pronta accoglienza per minori, 30 (di cui 9 stranieri) in comunità a dimensione familiare, 1 in comunità educativa e 2 (entrambi stranieri) in casa famiglia multiutenza complementare (ibidem). 77

Tab. 6.13 Bambini e ragazzi 0-17 anni accolti nelle strutture residenziali per sesso, classe di età, periodo di accoglienza e zona di inserimento. Zona sociosanitaria pratese. Anno 2011. Totale Di cui stranieri Maschi 18 4 Femmine 18 9 Totale 36 13 Età 0-2 anni 1 0 Età 3-5 anni 5 5 Età 6-10 anni 7 1 Età 11-14 anni 8 3 Età 15-17 anni 15 4 Totale 36 13 Accolti da meno di un anno 13 4 Accolti da 1 a 2 anni 18 8 Accolti da 2 a 4 anni 3 1 Accolti da oltre 4 anni 2 0 Totale 36 13 Inseriti nella zona 24 9 Inviati fuori zona 10 3 Inviati fuori regione 2 1 Totale 36 13 Fonte: Centro Regionale di documentazione per l infanzia e l adolescenza. La tabella 6.14 propone un riepilogo relativo ai minorenni che vivono fuori dalla famiglia di origine (in affidamento familiare o in strutture residenziali), evidenziando per la zona sociosanitaria pratese, rispetto alla media regionale, un più basso tasso annuo di bambini e ragazzi fuori famiglia (2,7 minori per mille residenti della stessa età vs. 3,0 per mille) e un più elevato rapporto fra minori in affidamento familiare e minori in strutture (2,1 minori affidati a famiglie ogni minore inserito in struttura a Prato, 1,7 in Toscana). Tab. 6.14 Bambini e ragazzi che vivono fuori dalla famiglia di origine. Zona sociosanitaria pratese e totale Toscana. Anni 2009-2011 (dati al 31.12 di ogni anno). Minori in affido familiare Minori in strutture residenziali Totale minori fuori famiglia Tasso annuo minori fuori famiglia per 1000 residenti della stessa età Rapporto minori in affidamento familiare su minori in strutture Zona Pratese 75 36 111 2,7 2,1 Totale Toscana 1.091 630 1.721 3,0 1,7 Fonte: Centro Regionale di documentazione per l infanzia e l adolescenza. Nelle tabelle 6.15 e 6.16 si propongono alcuni dati relativi alle adozioni. Nella prima tabella si riporta, per gli anni dal 2009 al 2011, il numero di coppie toscane richiedenti 78

adozione per provincia di residenza. Nell ultimo anno considerato, nella provincia di Prato si contano 36 coppie residenti che hanno presentato tale richiesta (l 8,3% del totale regionale), ossia 30,9 coppie ogni 100.000. Le seconda tabella mostra, invece, il numero di casi in cui è stato attivato un progetto di intervento (diverso dal normale iter post adottivo) finalizzato al superamento di criticità emerse all interno del nuovo nucleo familiare costituitosi a seguito dell adozione di un minore 43. Nel 2011, nella zona sociosanitaria pratese sono 7 i bambini e ragazzi adottati interessati da interventi di questo genere (172 in Toscana), e tutti i casi riguardano un adozione di tipo internazionale. Tab. 6.15 Coppie richiedenti adozione per provincia di residenza. Province della Toscana. Anni 2009-2011. 2009 2010 2011 Coppie richiedenti v.a. % sul tot. v.a. % sul tot. v.a. % sul tot. adozione per Provincia 100.000 Arezzo 37 7,4 41 8,3 27 6,2 17,9 Firenze 183 36,7 154 31,2 148 34,1 34,2 Grosseto 30 6,0 19 3,9 24 5,5 24,3 Livorno 53 10,6 41 8,3 45 10,4 30,2 Lucca 48 9,6 50 10,1 41 9,4 23,8 Massa-Carrara (*) 1 0,2 3 0,6 0 0,0 0,0 Pisa 55 11,0 66 13,4 46 10,6 35,7 Pistoia 35 7,0 43 8,7 33 7,6 29,7 Prato 32 6,4 42 8,5 36 8,3 30,9 Siena 24 4,8 34 6,9 34 7,8 2,2 Totale Toscana 498 100,0 493 100,0 434 100,0 28,1 Fonte: Centro Regionale documentazione per l infanzia e adolescenza (dati Tribunale minorenni di Firenze). (*) Dati non disponibili perché la provincia ricade nel territorio di competenza del Tribunale per i minorenni di Genova. Tab. 6.16 Bambini e ragazzi adottati per i quali è attivo un progetto di intervento (escluso il normale iter post adottivo) per tipologia di adozione. Zona sociosanitaria pratese e totale Toscana. Anni 2010-2011. 2010 2011 Adozione Adozione Adozione Adozione Totale Zona nazionale internazion. nazionale internazion. Totale Pratese 0 6 6 0 7 7 Totale Toscana 24 93 117 35 137 172 Fonte: Centro Regionale di documentazione per l infanzia e l adolescenza. La tabella 6.17 riporta i dati riguardanti i minori vittime di maltrattamenti in famiglia e presi in carico dai servizi competenti, evidenziando per la zona pratese una riduzione del 43 Si tratta di progetti posti in essere dai Servizi competenti al fine di attuare interventi di sostegno educativo, e talvolta, clinico, alle famiglie adottive e ai minori adottati (per approfondimenti, si veda Breschi S. e Ricciotti R. (a cura di) (2013), Adozioni nazionali e internazionali in Toscana. Protagonisti, tempi, percorsi, Centro Regionale di documentazione per l infanzia e l adolescenza, Regione Toscana, Istituto degli Innocenti di Firenze. 79

numero dei casi (22 minori nel 2011, di cui 4 stranieri) nel corso del triennio considerato, in controtendenza rispetto a quanto rilevato a livello regionale; a quest ultimo livello, si registra anche un più alto tasso medio annuo: 1,9 per mille contro 0,6 per mille nel pratese. Tab. 6.17 Bambini e ragazzi vittime di maltrattamenti in famiglia (segnalati agli organi giudiziari) e presi in carico. Zona sociosanitaria pratese e totale Toscana. Anni 2009-2011 (dati al 31.12 di ogni anno). Di cui Tasso medio annuo per 1.000 2009 2010 2011 Zona stranieri 2011 bambini/ragazzi 2009-2011 Pratese 33 25 22 4 0,6 Totale Toscana 993 997 1.196 305 1,9 Fonte: Centro Regionale di documentazione per l infanzia e l adolescenza. Nelle tabelle seguenti si propongono, infine, alcune informazioni quantitative relative ai minorenni seguiti con l Autorità giudiziaria (in materia civile e amministrativa) per tipologia di provvedimento (tabella 6.18), a quelli seguiti (in materia penale) con l Autorità giudiziaria e con i servizi minorili ministeriali (tabella 6.19) ed a quelli per i quali sono stati prescritti incontri protetti (tabella 6.20). Tab. 6.18 Bambini e ragazzi seguiti con l Autorità giudiziaria minorile o ordinaria per tipologia del provvedimento (materia civile e amministrativa). Zona sociosanitaria pratese e totale Toscana. Anno 2011 (dati al 31.12). Bambini e ragazzi seguiti con Autorità giudiziaria di cui affidati al servizio sociale professionale Di cui: seguiti dal 1.1.2011 al 31.12.2011 seguiti dal 1.1.2011 al 31.12.2011 e affidati al servizio sociale professionale di cui totale stranieri Zona totale di cui di cui di cui totale totale stranieri stranieri stranieri Pratese 462 171 84 20 179 59 9 2 Totale Toscana 8.303 2.266 1.908 464 3.166 948 767 208 Fonte: Centro Regionale di documentazione per l infanzia e l adolescenza. Tab. 6.19 Bambini e ragazzi seguiti con l Autorità giudiziaria e con i servizi minorili del Ministero della giustizia (materia penale). Zona sociosanitaria pratese e totale Toscana. Anno 2011 (dati al 31.12). di cui seguiti di cui seguiti di cui seguiti italiani stranieri totale Zona dal 01.01.211 dal 01.01.211 dal 01.01.211 Pratese 13 7 10 10 23 17 Totale Toscana 126 94 97 76 223 170 Fonte: Centro Regionale di documentazione per l infanzia e l adolescenza. 80

Tab. 6.20 Bambini e ragazzi per i quali l Autorità giudiziaria ha prescritto incontri protetti. Zona sociosanitaria pratese e totale Toscana. Anni 2010-2011 (dati al 31.12). 2010 2011 Zona totale di cui stranieri totale di cui stranieri Pratese 23 7 30 5 Totale Toscana 769 90 750 123 Fonte: Centro Regionale di documentazione per l infanzia e l adolescenza. Disabilità Nelle tabelle seguenti si riportano le informazioni sul fenomeno rese disponibili dalle elaborazioni realizzate nell ambito delle attività dell Osservatorio sociale della Regione Toscana 44 e riguardanti il tasso di disabilità 45 (tabella 6.21), la spesa procapite per gli interventi rivolti alla persone disabili (tabella 6.22), l incidenza percentuale dei disabili disponibili al lavoro (calcolata a livello di AUSL nella tabella 6.23 e di singoli comuni della provincia di Prato nella tabella 6.24) 46. Tab. 6.21 Tasso di disabilità (per 1.000). AUSL della Toscana. Anno 2011. AUSL di residenza Tasso di disabilità AUSL1 - Massa e Carrara 12,9 AUSL2 - Lucca 34,3 AUSL3 - Pistoia 28,3 AUSL4 - Prato 6,8 AUSL5 - Pisa 13,5 AUSL6 - Livorno 25,7 AUSL7 - Siena 16,5 AUSL8 - Arezzo 28,5 AUSL9 - Grosseto 31,8 AUSL10 - Firenze 17,5 AUSL11 - Empoli 13,9 AUSL12 - Viareggio 20,3 Regione Toscana 19,8 Fonte: Osservatorio Sociale della Regione Toscana - Indicatori per la costruzione del Profilo di salute. 44 Si veda: Indicatori per la costruzione del Profilo di salute. Aggiornamento settembre 2013 (nonché lo specifico approfondimento relativo alla Provincia di Prato) a cura della Rete Regionale degli Osservatori Sociali (http://servizi.regione.toscana.it/osservatoriosociale/). 45 Tasso di disabilità = (Numero soggetti conosciuti portatori di handicap 0-64 anni/numero residenti 0-64 anni)*1000. 46 Per quanto concerne i dati relativi agli alunni con disabilità iscritti nelle scuole della provincia di Prato, si rinvia al Capitolo 3 del presente Dossier. 81

Tab. 6.22 Spesa procapite per le persone disabili. AUSL Prato e Toscana. Anni 2008-2011. Spesa procapite Zona 2008 2009 2010 2011 Spesa procapite per assistenza Pratese 2.253,2 2.230,1 2.044,3 2.336,6 personale e domestica Toscana 3.013,1 2.450,5 3.177,0 3.292,9 Spesa procapite per interventi Pratese 8.613,4 8.869,1 9.400,9 9.158,5 semiresidenziali Toscana 11.393,5 11.334,2 13.208,3 13.636,4 Spesa procapite per interventi Pratese 28.288,1 23.712,5 33.348,3 30.777,5 residenziali Toscana 27.768,9 23.880,1 25.058,0 27.700,3 Fonte: Osservatorio Sociale della Regione Toscana - Indicatori per la costruzione del Profilo di salute. Tab. 6.23 Incidenza dei disabili disponibili al lavoro (per 100). AUSL della Toscana. Anni 2008-2011. AUSL di residenza 2008 2009 2010 2011 AUSL1 - Massa e Carrara 12,2 10,3 9,7 9,1 AUSL2 - Lucca 8,9 7,7 7,6 6,8 AUSL3 - Pistoia 12,5 10,0 10,1 9,2 AUSL4 - Prato 9,8 8,7 8,4 7,8 AUSL5 - Pisa 10,0 8,9 9,1 8,5 AUSL6 - Livorno 9,5 7,6 7,6 7,0 AUSL7 - Siena 10,2 8,8 8,7 7,9 AUSL8 - Arezzo 9,8 8,0 7,8 7,2 AUSL9 - Grosseto 12,4 10,8 10,9 9,7 AUSL10 - Firenze 11,3 9,2 8,7 7,8 AUSL11 - Empoli 14,3 10,3 11,3 8,8 AUSL12 - Viareggio 9,0 7,5 7,6 7,1 Regione Toscana 10,8 8,9 8,9 8,0 Fonte: Osservatorio Sociale della Regione Toscana - Indicatori per la costruzione del Profilo di salute. Tab. 6.24 Incidenza dei disabili disponibili al lavoro (per 100). Comuni della zona pratese. Anni 2008-2011. Comune 2008 2009 2010 2011 Cantagallo 8,3 6,9 6,5 7,3 Carmignano 7,4 6,8 6,0 5,9 Montemurlo 7,8 7,1 6,7 6,4 Poggio a Caiano 7,6 7,5 7,1 6,8 Prato 10,4 9,2 8,8 8,2 Vaiano 10,0 8,9 8,8 8,3 Vernio 9,1 7,9 7,7 7,7 AUSL4 - Prato 9,8 8,7 8,4 7,8 Regione Toscana 10,8 8,9 8,9 8,0 Fonte: Osservatorio Sociale della Regione Toscana (Indicatori per la costruzione del Profilo di salute). 82

Violenza di genere Nelle tabelle presentate di seguito si propone una descrizione del fenomeno della violenza di genere sulla base dei dati annualmente raccolti (attraverso l applicativo regionale in uso dal 2009) dall Osservatorio sociale della Regione Toscana presso i centri antiviolenza presenti nella regione 47. Nel periodo compreso fra il 1 luglio 2011 e il 30 giugno 2012, sono 226 le donne che si sono rivolte al centro antiviolenza di Prato 48, un numero in crescita rispetto a quanto registrato nei due periodi precedenti (+40 unità rispetto al 2010-2011 e +53 rispetto al 2009-2010) e che risulta il secondo più elevato in regione (tabella 6.25). Tab. 6.25 Donne che si sono rivolte ai centri antiviolenza in Toscana. Confronto 2009-2010, 2010-2011 e 2011-2012 (periodi 1 luglio - 30 giugno). Distribuzione provinciale. Periodo AR FI GR LI LU MS PI PT PO SI Totale 2011-2012 216 706 89 105 179 67 212 133 226 107 2.040 2010-2011 207 685 102 100 161 27 175 147 186 92 1.882 2009-2010 97 715 81 89 143 50 193 132 173 88 1.761 Fonte: Regione Toscana Sistema informativo sulla violenza di genere. Nel periodo considerato, il 54,9% degli accessi al Centro antiviolenza di Prato è avvenuto in modo diretto (il 63,9% in Toscana) mentre il 45,1% a seguito di segnalazione da parte di altri soggetti (figura 6.1) 49. Fonte: Regione Toscana Sistema informativo sulla violenza di genere. 47 Per l approfondimento del tema qui trattato, si veda Bagattini D., Pedani V. (a cura di) (2012), Quarto rapporto sulla violenza di genere in Toscana. Anno 2011. Un'analisi dei dati dei Centri Antiviolenza, Regione Toscana, Direz.generale Diritti di Cittadinanza e coesione sociale, Area coordinamento Inclusione sociale, Osservatorio Sociale Regionale. 48 Il Centro Antiviolenza Donne La Nara di Prato è attivo dal 1997 ed è gestito da Alice Cooperativa sociale s.c.a.r.l., in convenzione con il Comune di Prato, la Provincia di Prato e gli altri Comuni dell area pratese. Per informazioni sul Centro si veda http://www.donne.toscana.it/centri/lanara/home.htm. 49 Le percentuali riportate nelle tabelle e figure del presente paragrafo sono calcolate, salvo diversa indicazione, sul totale delle utenti, compresi i casi di mancata risposta e quelli di mancata valorizzazione del dato in fase di informatizzazione. 83

La tabella 6.26 riporta la distribuzione per età delle donne rivoltesi ai centri antiviolenza a Prato e in Toscana, distribuzione che risulta sostanzialmente simile nei due contesti territoriali. Tab. 6.26 Età delle donne che si sono rivolte ai centri antiviolenza a Prato e in Toscana. Periodo 1 luglio 2011-30 giugno 2012 (val. ass. e perc.). Prato Toscana Classi di età Valori Assoluti Valori % Valori Assoluti Valori % Minore di 18 anni 2 0,9 15 0,7 18-29 anni 29 12,8 328 16,1 30-39 anni 69 30,5 607 29,8 40-59 anni 49 21,7 515 25,2 50-59 anni 36 15,9 237 11,6 60-69 anni 14 6,2 120 5,9 Maggiore di 70 2 0,9 38 1,9 Non risponde 25 11,1 150 7,4 Non valorizzato 0 0,0 30 1,5 Totale 226 100,0 2.040 100,0 Fonte: Regione Toscana Sistema informativo sulla violenza di genere. Per quanto riguarda la ripartizione in base alla cittadinanza, la figura 6.2 evidenzia come delle donne che si rivolgono al centro antiviolenza pratese due donne su tre siano italiane (il 66,8%), una proporzione simile a quella rilevata a livello regionale (64,5%). Rispetto a quest ultimo, nel contesto pratese risulta, invece, più accentuato il peso percentuale delle donne non comunitarie (28,3% vs. 23,3%) mentre è sensibilmente più ridotto quello delle cittadine di altri stati UE (1,8% vs. 9,8%). Fonte: Regione Toscana Sistema informativo sulla violenza di genere. 84

Nelle tabelle 6.27, 6.28 e 6.29, si propone la distribuzione delle donne che si sono rivolte ai centri antiviolenza a Prato e in Toscana in base, rispettivamente, allo stato civile, al titolo di studio posseduto e alla condizione lavorativa. Riguardo al primo aspetto, a prevalere nettamente sono le donne coniugate (il 49,6% del totale a Prato e il 43,3% in Toscana), seguite dalle nubili (30,1% a Prato e 32,1% in Toscana) e dalle separate (15,5% a Prato e 14,4% in Toscana). Per quanto concerne il titolo di studio, la maggior parte delle donne risulta in possesso della licenza media inferiore (31,4% a Prato e 26,7% in Toscana) o media superiore (27,4% a Prato e 26,3% in Toscana). Le utenti che hanno un occupazione stabile rappresentano la maggioranza relativa sia in Toscana (38,2%) sia, in maniera ancor più accentuata, a Prato (46%); ad esse seguono quelle non occupate che costituiscono circa un terzo del totale in entrambi i contesti. Nella figura 6.3, si riporta la distribuzione percentuale (calcolata sulle sole rispondenti) delle donne rivoltesi al centro antiviolenza di Prato per tipo di occupazione. Ne emerge una prevalenza delle operaie (49%) in un quadro che risulta peraltro attraversare in maniera trasversale un pluralità di posizioni occupazionali, comprendendo significative quote anche di impiegate (35%) e libere professioniste (10%). Tab. 6.27 Donne che si sono rivolte ai centri antiviolenza per stato civile. Prato e Toscana. Periodo 1 luglio 2011-30 giugno 2012 (val. ass. e perc.). Prato Toscana Stato civile Valori Assoluti Valori % Valori Assoluti Valori % Coniugata 112 49,6 883 43,3 Divorziata 2 0,9 87 4,3 Nubile 68 30,1 655 32,1 Separata 35 15,5 294 14,4 Vedova 5 2,2 41 2,0 Non risponde 4 1,8 69 3,4 Non valorizzato 0 0,0 11 0,5 Totale 226 100,0 2.040 100,0 Fonte: Regione Toscana Sistema informativo sulla violenza di genere. Tab. 6.28 Donne che si sono rivolte ai centri antiviolenza per titolo di studio. Prato e Toscana. Periodo 1 luglio 2011-30 giugno 2012 (val. ass. e perc.). Prato Toscana Titolo di studio Valori Assoluti Valori % Valori Assoluti Valori % Nessuno 1 0,4 10 0,5 Licenza elementare 14 6,2 88 4,3 Media inferiore 71 31,4 544 26,7 Media superiore 62 27,4 536 26,3 Laurea 18 8,0 184 9,0 Altro 18 8,0 51 2,5 Non risponde 42 18,6 514 25,2 Non valorizzato 0 0,0 113 5,5 Totale 226 100,0 2.040 100,0 Fonte: Regione Toscana Sistema informativo sulla violenza di genere. 85

Tab. 6.29 Donne che si sono rivolte ai centri antiviolenza per condizione lavorativa. Prato e Toscana. Periodo 1 luglio 2011-30 giugno 2012 (val. ass. e perc.). Prato Toscana Condizione lavorativa Valori Assoluti Valori % Valori Assoluti Valori % Casalinga 6 2,7 81 4,0 Lavoro saltuario 0 0,0 114 5,6 Non occupata 76 33,6 645 31,6 Occupata 104 46,0 779 38,2 Pensionata 12 5,3 99 4,9 Studentessa 10 4,4 73 3,6 Non risponde 16 7,1 210 10,3 Non valorizzato 2 0,9 39 1,9 Totale 226 100,0 2.040 100,0 Fonte: Regione Toscana Sistema informativo sulla violenza di genere. Fonte: ns. elaborazione su dati Regione Toscana Sistema informativo sulla violenza di genere. La distribuzione percentuale delle utenti per tipo di violenza riferita (figura 6.4) evidenzia una maggiore diffusione delle situazioni di violenza psicologica (46,2% a Prato e 41,4% in Toscana) e di violenza fisica (34,5% a Prato e 32,8% in Toscana). Ad esse seguono la violenza economica (9,8% a Prato e 13,0% in Toscana) e lo stalking (4,8% a Prato e 7,3% in Toscana). Considerate nel loro insieme, le forme di violenza specificamente connesse alla sfera sessuale (violenza e molestie sessuali) rappresentano circa il 5% delle risposte in entrambi i contesti. Per quanto riguarda il tipo di aggressore, la tabella 6.30 mostra come quello della violenza di genere possa essere considerato un fenomeno che trova la propria origine nell ambito dei legami forti, familiari o di coppia. Nel 64,9% dei casi posti all attenzione del centro antiviolenza di Prato l aggressore risulta essere l attuale partner della vittima: il coniuge nel 45,6% dei casi (percentuale più elevata rispetto al dato regionale, pari al 38,8%), il convivente nel 14,9% e il partner non convivente nel 4,4%. La violenza subita da parte dall ex partner (convivente, non convivente o coniuge) riguarda, nel complesso, il 16,3% delle donne seguite a Prato (il 20,7% in Toscana). Per circa il 9% delle utenti del Centro pratese l aggressore è rappresentato da un familiare 86

(soprattutto padre o figlio/a, ma anche la madre e in un caso un altro parente) mentre per il 3,9% si tratta di un conoscente. Del tutto marginali risultano i casi di violenza subita in ambito lavorativo o ad opera di sconosciuti. Fonte: ns. elaborazione su dati Regione Toscana Sistema informativo sulla violenza di genere. Tab. 6.30 Donne che si sono rivolte ai centri antiviolenza per tipo di aggressore. Prato e Toscana. Periodo 1 luglio 2011-30 giugno 2012 (val. ass. e perc.) (*). Prato Toscana Tipo di aggressore Valori Assoluti Valori % Valori Assoluti Valori % Coniuge 104 45,6 817 38,8 Partner convivente 34 14,9 298 14,2 Partner non convivente 10 4,4 77 3,7 Ex coniuge 12 5,3 185 8,8 Ex partner non convivente 8 3,5 135 6,4 Ex partner convivente 17 7,5 116 5,5 Padre 8 3,5 75 3,6 Altro/i parente/i 1 0,4 62 2,9 Figlio/a 8 3,5 53 2,5 Madre 4 1,8 38 1,8 Datore di lavoro 0 0,0 14 0,7 Collega 1 0,4 12 0,6 Conoscente 9 3,9 102 4,8 Sconosciuto 2 0,9 30 1,4 Non risponde 8 3,5 69 3,3 Non valorizzato 2 0,9 23 1,1 Totale 228 100,0 2.106 100,0 Fonte: Regione Toscana Sistema informativo sulla violenza di genere. (*) Il numero di risposte valide è superiore a quello delle rispondenti perché vi sono casi con più tipi di aggressore. Nelle figure 6.5 e 6.6 si riporta, infine, la ripartizione delle utenti in base al fatto di aver sporto o meno denuncia per la violenza subita (non ha sporto denuncia il 66,1% delle 87

rispondenti a Prato e il 71,9% in Toscana) e in base alla presenza o meno dei figli al momento della violenza (in entrambi i contesti la violenza assistita è riferita da oltre la metà delle rispondenti). Fonte: ns. elaborazione su dati Regione Toscana Sistema informativo sulla violenza di genere. Fonte: ns. elaborazione su dati Regione Toscana Sistema informativo sulla violenza di genere. 88

Esclusione sociale: i dati dell attività dei Servizi Diocesani della Caritas e dell Emporio della Solidarietà 50 Quello dell esclusione sociale è senza dubbio un fenomeno di notevole complessità, i cui confini restano non univocamente definiti e le cui dimensioni risultano non facilmente quantificabili. La complessità del fenomeno pare, per di più, in progressivo aumento, sotto le spinte dei mutamenti sociali che interessano le città contemporanee e della crisi che ormai da anni interessa i nostri sistemi economici ed occupazionali: emergono nuove forme di povertà, si allargano le zone grigie, cambiano, si differenziano e si estendono le categorie di persone che ne sono interessate. Nell ovvia impossibilità di proporre, in questa sede, l analisi di un fenomeno così vasto e articolato, ne riportiamo la rappresentazione parziale restituita dai dati relativi all attività dei servizi di assistenza della Caritas Diocesana di Prato. I dati dell attività dei Centri di Ascolto e dei Servizi Diocesani della Caritas Le persone che nel 2012 si sono rivolte a un Centro di Ascolto della Caritas diocesana pratese sono 1.392. Di queste, 609 sono i cittadini italiani e 783 gli stranieri. I nuovi utenti registrati nel 2012 sono 321 (1.071 sono invece quelli già noti ai servizi), di cui 125 italiani e 196 di altra cittadinanza (tabella 6.31). Rispetto al 2011 (tabella 6.32), il totale delle presenze registrate cresce di 200 unità, e ad aumentare sono soprattutto i cittadini stranieri: 122 unità in più, per un incremento percentuale pari a +18,5% (gli autoctoni salgono di 78 unità, pari al +14,7%). Sempre rispetto all anno precedente, le presenze di persone già conosciute dai Centri di Ascolto crescono maggiormente (+18%, ossia 163 unità) di quelle di coloro che vi si rivolgono per la prima volta (+13%, 37 unità). L aumento delle nuove utenze (+13%) è da attribuire soprattutto alla crescita fatta segnare dai nuovi utenti stranieri, la quale risulta decisamente più significativa di quella degli italiani: +19,5% i primi (32 unità in più), +4,2% i secondi (5 unità in più) 51. Nel 2012 i colloqui complessivamente sostenuti sono stati 3.597, contro i 3.535 del 2011 52. 50 I dati riportati nel presente paragrafo sono tratti dalla relazione generale sull attività svolta nel 2012 dai Centri di Ascolto (Un anno di Caritas. I servizi diocesani promossi dalla Caritas e gestiti dalla Solidarietà Caritas Onlus Anno 2012) e dal Bilancio Sociale 2012 dell Emporio della Solidarietà di Prato. 51 Per un approfondimento dell andamento delle presenze registrate dai Centri di Ascolto nel tempo (fino al 2010), si rinvia, oltre che alla passata edizione del Dossier Statistico Sociale, a: Bagattini D., Lotti M., Pedani V., Sambo P. (2011), Prato prima e durante la crisi. Un analisi dei Centri di Ascolto Caritas dal 2006 al 2010, Caritas Diocesana di Prato, Provincia di Prato. Si avverte, tuttavia, che i dati riportati nei lavori appena ricordati risultano non immediatamente comparabili con quanto proponiamo in questa sede, in quanto comprensivi delle presenze registrate anche da servizi ulteriori rispetto a quelli dei Centri di Ascolto e Servizi diocesani come, ad esempio, quelli afferenti alla Rete di segnalazione Emporio della Solidarietà -, ai quali qui ci limitiamo. Proponiamo separatamente (nel prossimo sottoparagrafo) le informazioni relative all attività dell Emporio della Solidarietà. 52 Solidarietà Caritas Onlus di Prato, Relazione generale sull attività svolta nell anno 2012, p. 26. 89

Tab. 6.31 Presenze registrate dai Centri di Ascolto della Caritas diocesana di Prato (utenti italiani e stranieri, conosciuti e nuovi). Anni 2011 e 2012. Utenti 2011 Utenti 2012 conosciuti nuovi totale conosciuti nuovi totale Italiani 411 120 531 484 125 609 Stranieri 497 164 661 587 196 783 Totale 908 284 1.192 1.071 321 1.392 Fonte: Solidarietà Caritas Onlus di Prato Relazione generale sull attività svolta nell anno 2012. Tab. 6.32 Presenze registrate dai Centri di Ascolto della Caritas diocesana di Prato. Variazioni 2011-2012. conosciuti nuovi totale var. v.a. var. % var. v.a. var. % var. v.a. var. % Italiani 73 17,8 5 4,2 78 14,7 Stranieri 90 18,1 32 19,5 122 18,5 Totale 163 18,0 37 13,0 200 16,8 Fonte: Solidarietà Caritas Onlus di Prato Relazione generale sull attività svolta nell anno 2012. Le tabelle 6.33 e 6.34 riportano i dati relativi all attività dei due Centri di Ascolto dedicati rispettivamente ai nomadi e ai cinesi. Il primo ha accolto, nel 2012, 57 persone (47 italiane e 10 straniere), per un totale di 281 colloqui. Al secondo si sono rivolti 32 cittadini cinesi, per complessivi 76 colloqui. Tab. 6.33 Il Centro di Ascolto nomadi: numero di persone e colloqui. Anno 2012. Anno 2012 Totale persone accolte 57 di cui italiani 47 di cui stranieri 10 Totale colloqui 281 Fonte: Solidarietà Caritas Onlus di Prato Relazione generale sull attività svolta nell anno 2012. Tab. 6.34 Il Centro di Ascolto cinesi: numero di persone e colloqui. Anno 2012. Anno 2012 Totale persone accolte 32 Totale colloqui 76 Fonte: Solidarietà Caritas Onlus di Prato Relazione generale sull attività svolta nell anno 2012. 90

Al lavoro dei Centri di Ascolto si accompagnano ulteriori servizi che la Caritas diocesana pratese mette a disposizione delle persone che vengano a trovarsi in situazione di disagio sociale. Fra questi, vi sono tre case di accoglienza, la sintesi della cui attività è esposta nelle tabelle seguenti. La casa di accoglienza Betania (tabella 6.35) struttura che offre ospitalità temporanea e servizi di reinserimento sociale e di socializzazione a uomini adulti e minori stranieri ha accolto, fra il primo gennaio e il 31 dicembre 2012, 6 adulti (3 italiani, un cingalese, un marocchino e un tunisino) e 18 minori stranieri, con una netta prevalenza di giovani provenienti dal Marocco (12). Nella casa di accoglienza Noemi (tabella 6.36) rivolta a donne (sole o con figli di età inferiore ai 10 anni) in situazione di disagio abitativo, con esperienze di sfruttamento sessuale o di disagio/violenza familiare sono state ospitate, nel corso del 2012, 20 persone per un totale di 2.709 pernottamenti. Infine, la casa di accoglienza J. Fesch (tabella 6.37) che ospita detenuti in permesso e familiari di detenuti non abbienti e provenienti da località lontane ha accolto 286 persone (43 nuclei familiari), per un totale di 1.070 presenze (di cui 777 pernottamenti). Tab. 6.35 Casa di accoglienza Betania: adulti e minori accolti per cittadinanza fra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2012. Adulti accolti dal 01.01.2012 al 31.12.2012 italiani 3 cingalesi 1 marocchini 1 tunisini 1 Totale adulti accolti nel 2012 6 Minori stranieri accolti dal 01.01.2012 al 31.12.2012 marocchini 12 cingalesi 2 albanesi 1 cinesi 1 ecuadoriani 1 senegalesi 1 Totale minori accolti nel 2012 18 Fonte: Solidarietà Caritas Onlus di Prato Relazione generale sull attività svolta nell anno 2012. Tab. 6.36 Casa di accoglienza Noemi: persone accolte e pernottamenti. Anno 2012. Anno 2012 Totale persone accolte 20 Totale pernottamenti 2.709 Fonte: Solidarietà Caritas Onlus di Prato Relazione generale sull attività svolta nell anno 2012. 91

Tab. 6.37 Casa di accoglienza J. Fesch: famiglie, persone accolte, presenze e pernottamenti. Anno 2012. Anno 2012 Totale nuclei familiari accolti 43 Totale persone accolte 286 Totale presenze 1.070 di cui pernottamenti 777 Fonte: Solidarietà Caritas Onlus di Prato Relazione generale sull attività svolta nell anno 2012. Nel corso del 2012 sono 19 le persone in situazione di disagio economico, sociale e/o personale incluse in un percorso di inserimento lavorativo nell ambito delle attività del Laboratorio Caritas e del progetto Inclusione lavoro : 12 sono gli utenti (di cui 8 nuovi) inseriti nel percorso Laboratorio Arte e Mestieri ; 7 (di cui 5 nuovi) sono i titolari di una borsa lavoro attivata mediante l associazione Insieme per la famiglia 53. Tab. 6.38 Il Laboratorio Caritas: persone con un percorso di inserimento lavorativo attivato. Anno 2012. Anno 2012 Utenti inseriti nel Laboratorio Arte e Mestieri 12 di cui nuovi 8 Utenti con borsa lavoro Insieme per la Famiglia 7 di cui nuovi 5 Totale persone con un percorso attivato 19 Fonte: Solidarietà Caritas Onlus di Prato Relazione generale sull attività svolta nell anno 2012. Dal 2001 Caritas gestisce, insieme all Asl4, l Ambulatorio medico per Stranieri temporaneamente presenti (Stp), mediante il quale è garantito un servizio gratuito di assistenza medica di base 54. Nel 2012, gli utenti che si sono rivolti all Ambulatorio sono stati 298 (176 già conosciuti e 122 nuovi), per un totale di 865 visite mediche. 53 Per quanto concerne la cittadinanza degli utenti, nel Laboratorio Arte e Mestieri i percorsi attivati riguardano 5 persone italiane, 3 marocchine, 3 nigeriane e una pakistana. I titolari di borsa lavoro hanno, invece, cittadinanza italiana (tre casi), albanese, marocchina, nigeriana e rumena (un caso ciascuna); all interno di questo gruppo sono compresi due inserimenti socio-terapeutici (Solidarietà Caritas Onlus di Prato, cit., p.19). 54 La struttura offre (mediante l attività di 20 medici volontari) un servizio di ambulatorio medico e infermieristico, accompagnato da una attività di ascolto, rivolto ai cittadini stranieri in possesso della tessera Stp, ma anche a tutte le persone (italiani compresi) senza dimora. Nel 2011 le presenze registrate presso l Ambulatorio erano state 830, per un aumento fra i due anni che risulta dunque pari a 35 unità (Solidarietà Caritas Onlus di Prato, cit., p.21). 92

Tab. 6.39 Ambulatorio medico Stp: utenti e visite effettuate. Anno 2012. Anno 2012 Totale utenti 298 di cui già conosciuti 176 di cui nuovi 122 Totale visite effettuate 865 Fonte: Solidarietà Caritas Onlus di Prato Relazione generale sull attività svolta nell anno 2012. Nella tabella 6.40 si riporta infine il numero di persone senza fissa dimora contattate nel corso del 2012 dal servizio di Ronda notturna della Caritas diocesana: 64 unità in totale, di cui 44 cittadini stranieri e 20 italiani. Le persone assistite per la prima volta sono state 44 55. Tab. 6.40 Servizio di Ronda notturna: persone senza fissa dimora contattate. Anno 2012. Anno 2012 Totale persone contattate 64 Di cui italiani 20 stranieri 44 Di cui già conosciuti 20 nuovi 44 Fonte: Solidarietà Caritas Onlus di Prato Relazione generale sull attività svolta nell anno 2012. I dati dell attività dell Emporio della Solidarietà L Emporio della Solidarietà, attivo dal 2008, è un luogo deputato alla distribuzione coordinata e gratuita di beni di prima necessità a famiglie in situazione di momentanea difficoltà (munite di apposita tessera a punti tessera famiglie o tessera neonato), accreditate dai servizi sociali comunali o dal privato sociale. Parte di un progetto pilota a livello nazionale promosso da Caritas Diocesana di Prato, Provincia di Prato, Comune di Prato e Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, l Emporio è gestito da Solidarietà Caritas 55 Oltre alla distribuzione di generi di prima necessità, nel 2012 per 12 persone è stato fornito un accompagnamento ai servizi. Fra gli stranieri assistiti prevalgono i cittadini rumeni, seguiti dai marocchini; rilevante è la crescita riscontrata per i senza dimora di nazionalità cinese: da 4 nel 2011 a 7 nel 2012 (Solidarietà Caritas Onlus di Prato, cit., p.23). Merita di essere ricordato anche il servizio Ronda Rosa, rivolto a persone che si prostituiscono in strada (si veda, Solidarietà Caritas Onlus di Prato, cit., p. 24). 93

Onlus 56. Nella figura 6.7 si riporta la distribuzione percentuale dei prodotti somministrati nel 2012 in base alla tipologia degli stessi. Quella dei latticini e formaggi è risultata la categoria di beni maggiormente distribuita (24,9% del totale), seguita da pasta e riso (13,7%), zucchero e dolcificanti (10,4%) e scatolame (9,2%). Nel 2012 sono stati complessivamente distribuiti 862.426 prodotti 57, di cui 649.276 (il 75,3%) a famiglie, 25.992 (3%) a neonati e 187.158 (21,7%) ad associazioni che provvedono a una successiva somministrazione (tabella 6.41). Rispetto al 2011, si registra un incremento del 24% per quanto riguarda il totale di beni somministrati; risultano in aumento la distribuzione ad associazioni (+62%) e famiglie (+18%), mentre si riduce quella a neonati (-10%). Fonte: Ns. elaborazioni su dati Emporio della Solidarietà Bilancio sociale 2012. 56 Per maggiori informazioni sull attività e sui soggetti che fanno parte dell Emporio della Solidarietà di Prato, si rinvia a http://www.emporio.prato.it/. 57 Per un valore di 1.503.000 euro (si veda, Emporio della Solidarietà, Bilancio sociale 2012, p. 11). 94