La contabilità generale. Sistemi e metodi contabili. Il metodo della partita doppia



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La contabilità generale La contabilità generale è l'insieme delle rilevazioni tra loro coordinate e collegate che riguardano i valori finanziari ed economici generati dalle operazioni di gestione. Scopo della contabilità generale è la determinazione del patrimonio di funzionamento e del risultato economico d'esercizio. Inoltre essa fornisce i dati per la compilazione del bilancio (documento che espone periodicamente i risultati conseguiti). La sistema contabile è un sistema che fornisce informazioni essenziali per il processo decisionale. Questa informazione devono essere: comprensibili, pertinenti, affidabili e tempestive. Sistemi e metodi contabili Le scritture di cui si compone la contabilità generale fondano le proprie rilevazioni su un sistema di conti. Un sistema di conti o sistema contabile è un insieme coordinato di conti che raccoglie scritture tra loro collegate riguardanti un oggetto complesso. Esistono diversi sistemi contabili: relativi alla tenuta della contabilità generale (sistemi principali); relativi alla tenuta della contabilità finanziaria; relativi ai cosiddetti sistemi supplementari (sistemi minori). Il sistema più utilizzato per la tenuta della contabilità generale è il sistema del patrimonio e del risultato economico di Zappa e Amaduzzi. Un sistema di scritture non è un metodo di scritture: un metodo di scritture o metodo contabile è l'insieme delle norme che regolano la forma, l'ordine e le modalità con le quali le scritture vengono composte. Il sistema riguarda il contenuto delle scritture, il metodo detta le regole di forma e procedura delle rilevazioni. Per questo motivo un metodo può essere applicato a sistemi contabili diversi. Di norma, il sistema del patrimonio e del risultato economico viene attuato attraverso il metodo della partita doppia. Il metodo della partita doppia Quando in un sistema contabile si vogliono rilevare le quantità, espresse in moneta di conto, riguardanti le operazioni aziendali, si devono indicare i conti interessati alle variazioni e le sezioni (Dare e Avere) in cui i valori devono essere iscritti. Il metodo della partita doppia stabilisce le regole di registrazione dei valori in un insieme coordinato di conti, stabilendo che ogni operazione aziendale: deve dar luogo contemporaneamente ad almeno due annotazioni, in due o più conti a sezioni divise o accostate, in opposte sezioni, in modo che il totale dei valori registrati in Dare sia uguale al totale dei valori registrati in Avere, occorre registrare ogni quantità due volte, contemporaneamente in diversi conti e in sezioni opposte, in modo che si attui sempre l'uguaglianza tra addebitamenti e accreditamenti. Eventuali quantità negative si trasformano in positive cambiando la sezione del conto in cui si iscrivono. Quando si applica il metodo della partita doppia i conti assumono sempre la forma a due sezioni, costituite dalla sezione Dare a sinistra e dalla sezione Avere a destra. 1

Il sistema del patrimonio e del risultato economico Ogni fatto di gestione è esaminato: nell'aspetto finanziario, relativamente alle variazioni intervenute nella cassa, nei crediti, nei debiti, nei ratei, nei fondi rischi e oneri. Tale aspetto è detto originario, in quanto di immediata percezione. nell'aspetto economico, relativamente alle variazioni intervenute nei costi, nei ricavi e nel patrimonio netto. Tale aspetto è detto derivato, in quanto si coglie riclassificando le variazioni finanziarie che misurano variazioni economiche. Il sistema del patrimonio e del risultato economico è un insieme coordinato di scritture complesse con le quali si rilevano, nel duplice aspetto finanziario ed economico, i fatti di gestione allo scopo di determinare il reddito d'esercizio e il patrimonio di funzionamento. I conti, tra loro collegati, che costituiscono il sistema del patrimonio e del risultato economico e che accolgono le variazioni intervenute nei valori aziendali, si distinguono in finanziari ed economici. I conti finanziari sono accesi ai valori finanziari e si classificano in: conti accesi ai valori in cassa (denaro, assegni, valori bollati, travelers's checks, tickets). conti accesi ai debiti e ai crediti (movimenti di debiti e crediti, di regolamento e di finanziamento, già liquidati o da liquidare). conti accesi ai ratei, ai fondi oneri futuri e ai fondi rischi. I conti finanziari accolgono in Dare le variazioni finanziarie attive e in Avere le variazioni finanziarie passive. I conti economici sono accesi ai valori economici di patrimonio netto e di reddito. Si classificano in: conti di patrimonio netto (accesi al patrimonio netto e alle sue parti ideali, accolgono le variazioni per nuovi apporti o per prelevamenti e per i risultati della gestione) conti di reddito (accesi alle variazioni economiche [costi e ricavi] che incidono sulla formazione del risultato economico di uno o più esercizi). Si classificano in: o conti accesi alle variazioni economiche d'esercizio, o o conti economici d'esercizio (accolgono costi e ricavi [e loro rettifiche] derivanti dall'investimento e dal disinvestimento in fattori produttivi d'esercizio). Si classificano in: conti accesi ai componenti ordinari del reddito d'esercizio costi accesi ai componenti straordinari del reddito d'esercizio o conti accesi ai valori pluriennali (accolgono i costi e le loro rettifiche derivanti dall'investimento in fattori produttivi a medio-lungo ciclo di utilizzo [fabbricati, impianti, avviamento...]) o conti accesi ai costi e ricavi sospesi (accolgono costi e ricavi già rilevati ma di competenza degli esercizi futuri e pertanto da sospendere dai componenti di reddito dell'esercizio che si sta chiudendo) I conti economici accolgono in Dare le variazioni economiche negative e in Avere le variazioni economiche positive. I conti finanziari, i conti di patrimonio netto e i conti di reddito accesi ai costi pluriennali e ai costi e ricavi sospesi sono detti conti patrimoniali. I loro saldi affluiscono nel prospetto del patrimonio di funzionamento o situazione patrimoniale. I conti di reddito accesi ai costi e ricavi d'esercizio ordinari e straordinari sono detti conti economici d'esercizio. I loro saldi affluiscono nel prospetto del risultato economico d'esercizio o situazione economica. 2

CONTI FINANZIARI Dare (variazioni finanziarie attive) Entrate di cassa Aumenti di crediti Diminuzioni di debiti Avere (variazioni finanziarie passive) Uscite di cassa Diminuzioni di crediti Aumenti di debiti CONTI ECONOMICI DI REDDITO Dare (variazioni economiche negative) Costi Diminuzioni di ricavi Avere (variazioni economiche positive) Ricavi Diminuzioni di costi CONTI ECONOMICI DI PATRIMONIO NETTO Dare (variazioni economiche negative) Passivo netto Diminuzioni di patrimonio netto Avere (variazioni economiche positive) Patrimonio netto Aumenti di patrimonio netto La partita doppia applicata alla contabilità generale Il metodo della partita doppia applicato al sistema del patrimonio e del risultato economico si basa sulle seguenti regole: sono oggetto di rilevazione i soli fatti esterni di gestione, che derivano da scambi con i terzi e che originano una o più variazioni finanziarie 1. ogni operazione viene rilevata, dando luogo ad almeno due registrazioni, in Dare e in Avere di due o più conti, in modo che il totale degli addebitamenti sia uguale al totale degli accreditamenti. le operazioni aziendali vengono rilevate nel momento in cui si manifestano le variazioni finanziarie, cioè entrate/uscite di cassa o aumenti/diminuzioni di crediti/debiti. ogni operazione viene esaminata nell'aspetto finanziario e nell'aspetto economico. Se si verificano più variazioni finanziarie di segno opposto che si compensano tra di loro non vi sono variazioni economiche; se le variazioni finanziarie non si compensano tra di loro esse misurano variazioni economiche. le registrazioni vengono effettuate in due serie di conti (conti finanziari e conti economici) coordinati a sistema, che accolgono valori espressi in un'unica moneta di conto e che funzionano in modo antitetico (ossia opposto) secondo le regole di registrazione viste in precedenza. Le operazioni aziendali possono dare origine a: variazioni che interessano il solo aspetto finanziario (una o più variazioni finanziarie attive [Dare] corrispondono a una o più variazioni finanziarie passive [Avere]: ha cioè luogo una permutazione finanziaria). variazioni che interessano sia l'aspetto finanziario sia l'aspetto economico o una o più variazioni finanziarie attive (Dare) misurano una o più variazioni economiche positive (Avere) o una o più variazioni finanziarie passive (Avere) misurano una o più variazioni economiche negative (Dare) 1 Si potrebbe obiettare che certe operazioni, in cui le uniche variazioni sono economiche (ad esempio, l'apporto di un fabbricato da parte del titolare dell'impresa), non rispettano i due requisiti richiesti perchè possano essere rilevate in partita doppia. In realtà, con riferimento all'esempio, al momento dell'apporto non intervengono variazioni finanziarie, ma poichè in un secondo tempo è possibile che il fabbricato venga venduto, è necessario rilevarlo da subito in contabilità generale. 3

o una o più variazioni finanziarie attive e passive con preminenza del totale delle passive (Avere) misurano una o più variazioni economiche negative (Dare) o una o più variazioni finanziarie attive e passive con preminenza del totale delle attive (Dare) misurano una o più variazioni economiche positive (Avere) o variazioni che interessano il solo aspetto economico (una o più variazioni economiche positive [Avere] corrispondono a una o più variazioni economiche negative [Dare]) CONTI FINANZIARI CONTI ECONOMICI Dare Avere Dare Avere Variazioni attive Variazioni passive Variazioni negative Variazioni positive Gli strumenti della contabilità generale La contabilità generale tenuta in partita doppia si avvale dei seguenti strumenti di rilevazione: piano dei conti (composto dal quadro dei conti e dalle note illustrative, viene steso in base al sistema contabile adottato, raggiungendo il grado di analisi desiderato dall'azienda). prima nota (scrittura elementare facoltativa, elenca in ordine cronologico le operazioni aziendali man mano che si verificano. Poiché non è soggetta a regole formali, talvolta su di essa si annotano solo gruppi omogenei di operazioni). giornale in partita doppia (scrittura complessa obbligatoria, elenca in ordine cronologico le operazioni aziendali man mano che si verificano, nel rispetto delle regole formali previste. In esso devono comparire la descrizione delle operazioni [con riferimento ai documenti originari da cui derivano] e la descrizione dei conti da addebitare e da accreditare per le variazioni finanziarie ed economiche intervenute. Il giornale, insieme al libro degli inventari, è una delle principali scritture obbligatorie previste dal Codice Civile. Deve essere tenuto secondo le norme di un'ordinata contabilità, senza spazi in bianco, senza interlinee e senza trasporti a margine. Non è possibile fare abrasioni, e se è necessaria qualche cancellazione questa deve eseguirsi in modo che le parti cancellate siano leggibili. Prima di essere messo in uso il giornale deve essere numerato progressivamente in ogni pagina). mastro (scrittura complessa obbligatoria, riporta in ordine sistematico [a seconda dell'oggetto] le operazioni in precedenza elencate sul giornale in ordine cronologico. Formato dall'insieme dei conti indicati nel quadro dei conti, riporta gli indebitamenti e gli accreditamenti nel rispetto della regola fondamentale della partita doppia). situazioni contabili (prospetti in cui si elencano i conti di mastro con le movimentazioni subite, consentono di ottenere delle informazioni sugli andamenti aziendali). Dalla situazione contabile finale si traggono i dati che, classificati e strutturati, consentono la redazione del bilancio d'esercizio. Questo è il documento che mette in evidenza il patrimonio di funzionamento e il risultato economico dell'esercizio considerato. Il bilancio di esercizio Il bilancio di esercizio è il documento, redatto al termine del periodo amministrativo, con cui si rappresentano la situazione patrimoniale e finanziaria dell'impresa e il risultato economico dell'esercizio. In altre parole il bilancio è il documento che racconta cosa è successo nell'impresa nel corso dell'esercizio, quale è stato il volume dei ricavi e dei costi, se la gestione ha provocato un utile o una perdita, qual'è la situazione patrimoniale e finanziaria. 4

Redigere il bilancio di esercizio significa: compiere un insieme di atti e di valutazioni che consentono di determinare il risultato economico d'esercizio e il patrimonio di funzionamento. Tali atti si concretano nella redazione dell'inventario d'esercizio e delle scritture di assestamento della contabilità generale. compilare il documento, che si chiama appunto bilancio d'esercizio, che evidenzia il risultato economico d'esercizio e il patrimonio di funzionamento esistente al termine del periodo amministrativo considerato. Tale documento deve essere trascritto nel libro degli inventari. Il Codice civile regolamenta la redazione del bilancio d'esercizio nelle società di capitali stabilendo in modo rigoroso i prospetti che lo compongono e lo accompagnano, il contenuto e i criteri di valutazione. In particolare in queste società il bilancio d'esercizio si compone di tre parti strettamente connesse e costituenti un tutto inscindibile. Esse sono: lo Stato patrimoniale, che mette in evidenza il patrimonio esistente a fine periodo amministrativo, come risulta dai processi di valutazione necessari per giungere alla redazione del reddito d'esercizio. Viene redatto a sezioni divise in base a uno schema a struttura obbligatoria. il Conto economico, che mette in evidenza il processo di formazione del risultato economico d'esercizio. Viene redatto in forma scalare in base a uno schema a struttura obbligatoria a valore e costi della produzione, in cui i costi sono classificati per natura. la Nota integrativa, che svolge una funzione esplicativa e di analisi dei precedenti prospetti attraverso tabelle e con linguaggio discorsivo. Presenta anche informazioni che non hanno espressione contabile e commenta i criteri di valutazione applicati. La legge stabilisce modelli obbligatori per le parti contabili (Stato patrimoniale e Conto economico) del bilancio delle società di capitali e consente che Stato patrimoniale, Conto economico e Nota integrativa delle imprese di minori dimensioni siano redatti in forma abbreviata. Il bilancio è redatto in unità di euro, senza cifre decimali, ad eccezione della Nota integrativa che può essere redatta in migliaia di euro. A differenza di quanto accade per le società di capitali, la legge non prescrive una forma obbligatoria per la redazione del bilancio d'esercizio delle imprese individuali e delle società di persone, né chiede che esso sia soggetto a pubblicazione. In queste imprese il bilancio svolge una funzione conoscitiva interna; i terzi non ne vengono a conoscenza, fatta eccezione per gli uffici fiscali e per le banche. Nelle aziende individuali e nelle società di persone inoltre il bilancio non prevede la Nota integrativa, ma solo lo Stato patrimoniale e il Conto economico. Lo Stato patrimoniale Lo Stato patrimoniale è il documento di bilancio che mette in evidenza il patrimonio esistente alla fine del periodo amministrativo, determinato in funzione del risultato economico che si assegna all'indirizzo. Lo schema in forma abbreviata, redatto a sezioni contrapposte, si presenta nel seguente modo: la sezione sinistra è denominata ATTIVO e accoglie le attività classificate in tre gruppi, per ciascuno dei quali viene indicato il totale: o immobilizzazioni o attivo circolante o ratei e risconti attivi 5

Le attività sono classificate per destinazione rispetto al processo produttivo e sono indicate per valori netti, ossia già diminuiti dei fondi ammortamento e dei fondi svalutazione. la sezione destra è denominata impropriamente PASSIVO in quanto accoglie non soltanto le passività ma anche le parti ideali del patrimonio netto. Le voci sono così classificate: o patrimonio netto o fondi per rischi e oneri o TFR o Debiti o ratei e risconti passivi Le passività sono classificate secondo la natura delle fonti di finanziamento, indicando nell'ordine le fonti di capitale proprio, di autofinanziamento e di capitale di debito. Il Conto economico Il Conto economico è il documento di bilancio che mette in evidenza la formazione del risultato economico d'esercizio, ossia il flusso dei valori provocati dalla gestione della produzione, dalla gestione finanziaria e dalla gestione straordinaria. Lo schema di Conto economico, redatto in forma abbreviata e scalare, classifica i costi per natura in modo da determinare sia risultati economici intermedi per area di gestione, sia il risultato economico finale. I componenti del reddito d'esercizio vengono suddivisi in tre aree: l'area della produzione comprende i costi e i ricavi attinenti alla gestione caratteristica, come gli acquisti di materie e merci, le vendite di prodotti e merci. Inoltre comprende anche componenti della gestione accessoria, come i fitti attivi e le minus e plusvalenze diverse l'area della gestione finanziaria accoglie i componenti finanziari, come gli interessi attivi derivanti da impieghi della liquidità a carattere temporaneo, gli interessi passivi e altri oneri connessi all'acquisizione di fonti di finanziamento l'area della gestione straordinaria comprende i proventi e gli oneri che derivano da operazioni estranee all'attività ordinaria dell'impresa (plus e minusvalenze derivanti da operazioni o eventi che hanno un effetto rilevante sulla struttura aziendale [come la cessione di rami aziendali o la vendita di beni strumentali ai fini di una ristrutturazione], vendita di beni non strumentali e così via). Il Bilancio a stati comparati e a stati collegtati Si ha: un bilancio a stati comparati quando gli importi relativi all'esercizio di riferimento sono affiancati da quelli relativi all'esercizio precedente. Per ogni voce di bilancio si hanno perciò due importi: quello dell'anno considerato e quello dell'anno precedente. un bilancio a stati collegati quando, oltre ad affiancare ai dati del bilancio d'esercizio i valori del bilancio dell'anno precedente, si scrivono in un'altra colonna le differenze tra i dati stessi. Per le società di capitali è obbligatorio redigere il bilancio d'esercizio a stati comparati; le variazioni intervenute nella consistenza delle voci da un anno all'altro vanno analizzate nella Nota integrativa. 6

I principi contabili La conoscenza e la comunicazione delle informazioni relative all'attività aziendale rivestono fondamentale importanza all'interno del sistema economico. Non è meno importante per le imprese individuali, in quanto tutte le imprese devono redigere il bilancio con chiarezza e precisione, rappresentando in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria dell'impresa e il risultato economico d'esercizio. L'aggettivo "veritiero" non deve essere interpretato come la pretesa di ottenere da chi redige il bilancio una verità oggettiva che non è raggiungibile, in quanto la determinazione del patrimonio e del reddito è influenzata da valori stimati e congetturati; piuttosto va inteso come l'esigenza di adottare corretti principi contabili il ricorso ai quali è indispensabile affinché il bilancio possa assolvere alla sua peculiare funzione informativa. I principi contabili sono norme tecniche di ragioneria che hanno l'autorevole sostegno e avallo della dottrina più evoluta e degli esperti amministrativi, così da diventare di generale accettazione. Essi stabiliscono: quali fatti amministrativi devono essere registrati in contabilità quali risorse economiche e quali obbligazioni assunte devono essere esposte in bilancio come attività e passività aziendali quali criteri di valutazione devono essere applicati per misurare i componenti del bilancio quali informazioni il bilancio deve esporre e in che modo queste devono essere messe in evidenza. I principi contabili generali (o postulati del bilancio d'esercizio) che devono essere osservati nella redazione del bilancio d'esercizio sono i seguenti: 1. utilità del bilancio e completezza dell'informazione il bilancio d'esercizio deve essere predisposto in modo da essere di concreta utilità per il maggior numero di destinatari. 2. chiarezza il bilancio d'esercizio deve essere comprensibile e correlato da note informati ve che ne facilitino la comprensione e l'intelligibilità, senza al tempo stesso fornire informazioni eccessive e superflue. 3. prudenza i profitti non realizzati non devono essere contabilizzati, mentre tutte le perdite anche se non definitivamente realizzate devono essere riflesse in bilancio. È tuttavia necessario evitare gli eccessi di prudenza. 4. periodicità il bilancio d'esercizio deve riferirsi a un periodo amministrativo e non all'intera vita aziendale, al fine di misurare periodicamente il risultato economico e il patrimonio di funzionamento. 5. comparabilità i fatti di gestione similari devono essere contabilizzati in bilancio con gli stessi criteri. 6. omogeneità : l'omogeneità riguarda la moneta di conto, ossia l'unità di moneta nella quale i vari componenti attivi e passivi del patrimonio d'impresa devono essere espressi. 7. continuità e funzione economica la continuità o costanza di applicazione dei criteri di valutazione nel tempo è una condizione essenziale per la comparabilità dei bilanci. Occorre inoltre tenere conto della funzione economica dell'elemento dell'attivo e del passivo considerato. 8. competenza l'effetto delle operazioni e degli altri eventi deve essere rilevato contabilmente e attribuito all'esercizio al quale tali operazioni si riferiscono e non a quello in cui si concretizzano i relativi incassi e pagamenti. 9. costo come criterio base il costo rappresenta il criterio base delle valutazioni di bilancio dell'impresa in funzionamento. 7

L'interpretazione del bilancio La prima fase consiste nell'interpretazione letterale, ossia nell'individuazione del significato delle poste di bilancio in modo da comprendere a cosa si riferiscono. L'utilizzo di modelli omogenei per la rappresentazione del bilancio rende questa fase abbastanza snella, anche se la comprensione delle voci tecniche richiede un minimo di conoscenze ragionieristiche. La seconda fase consiste nell'interpretazione revisionale, ossia nella verifica dell'attendibilità del bilancio. Essa si attua controllando: la concordanza tra contabilità generale, inventari di fatto e documenti contabili; la concordanza tra contabilità generale e bilancio d'esercizio; il rispetto dei criteri di valutazione e l'applicazione di corretti principi contabili. La terza fase consiste nell'interpretazione prospettica, in base alla quale si analizzano i dati di bilancio per esprimere giudizi sulla situazione patrimoniale, finanziaria, economica dell'impresa ed effettuare previsioni sugli andamenti futuri e orientare le decisioni di investimento. L'analisi di bilancio che sta alla base dell'interpretazione prospettica richiede in via preliminare la rielaborazione dello Stato patrimoniale e del Conto economico in modo da ottenere informazioni organizzate in vista delle indagini che si vogliono effettuare. Tale rielaborazione consiste nella classificazione e riaggregazione delle voci di Stato patrimoniale e Conto economico. L'analisi dello Stato patrimoniale L'analisi patrimoniale esamina la struttura del patrimonio, al fine di accertare le condizioni di equilibrio nella composizione degli impieghi e delle fonti di finanziamento. L'analisi finanziaria esamina l'attitudine dell'impresa a fronteggiare i fabbisogni finanziari, ossia la sua capacità di equilibrare entrate e uscite in relazione alla durata degli investimenti e dei finanziamenti. A tal fine è utile classificare le attività in base alla loro liquidabilità (il tempo necessario per effettuarne il disinvestimento) e distinguere le passività in base alla loro scadenza. In questo modo si rielabora lo Stato patrimoniale secondo criteri finanziari, ossia presentando attività e passività in ordine decrescente di liquidabilità ed esigibilità. L'analisi patrimoniale viene condotta mediante: l'analisi della composizione degli impieghi: o rigidità degli impieghi = (attivo immobilizzato : totale impieghi) x 100 o elasticità degli impieghi = (attivo circolante : totale impieghi) x 100 l'analisi della composizione delle fonti: o incidenza delle passività a breve = (passività a breve : totale impieghi) x 100 o incidenza passività a medio/lungo = (passività a medio/lungo : totale impieghi) x 100 o autonomia finanziaria = (patrimonio netto : totale impieghi) x 100 o dipendenza finanziaria = (totale passività : totale impieghi) x 100 L'analisi finanziaria viene condotta mediante il calcolo di: indici di liquidità (o di solvibilità): o indice di liquidità corrente o patrimonio circolante netto PCN = (attivo circolante - passività a breve) 8

ILC = (attivo circolante : passività a breve) o indice di liquidità immediata o margine di tesoreria MT = (attivo circolante - rimanenze - passività a breve) ILI = (attivo circolante - rimanenze) : passività a breve Indici di solidità: o indice di autocopertura delle immobilizzazioni o margine di struttura MS = patrimonio netto - attivo immobilizzato IAI = patrimonio netto : attivo immobilizzato o indice di copertura globale delle immobilizzazioni ICGI = (patrimonio netto + passività a medio/lungo) : attivo immobilizzato L'analisi del Conto economico L'analisi economica esamina la redditività aziendale, ossia la capacità dell'impresa di effettuare la copertura dei costi e di conseguire un congruo utile. Conto economico rielaborato Valore della produzione - Costi della produzione = Risultato operativo +/- Proventi e oneri finanziari = Risultato della gestione ordinaria +/- Proventi e oneri straordinari = Risultato ante imposte - Imposte = Utile (perdita) di esercizio ROE (return on equity) = (utile d'esercizio : capitale proprio) x 100 Il ROE esprime la capacità della gestione di remunerare il capitale investito nell'azienda dal proprietario o dai soci. Per giudicare correttamente il valore del ROE è necessario confrontarlo con il rendimento di investimenti alternativi. ROI (return on investment) = (risultato operativo : totale impieghi) x 100 Per giudicare correttamente il valore del ROI è necessario confrontarlo con il costo del denaro: se il ROI è superiore al costo del denaro l'impresa ha convenienza a indebitarsi. ROS (return on sales) = (risultato operativo : ricavi di vendita) x 100 citato da http://www.studiamo.it/dispense/contabilit%e0-generale/indice.html Modificato: Francisco José Gismondi, sj 26.02.10 9